The Naim magazine. Per chi riconosce il valore di una cosa ascoltandola.
Inverno 2013/2014
connection
50 Anni
di Rock
Cinque decenni di
storia della musica
attraverso le immagini
del famoso fotografo
Gered Mankowitz
All’interno
Sabina Sciubba,
ex cantante dei
Brazilian Girls e di
Meet Me In London
arriva in Naim Edge
Un impianto Naim
for Bentley di
altissimo livello
per la nuovissima
berlina Flying Spur
Storie di design:
la progettazione
del DAC-V1 e
degli amplificatori
integrati NAIT
welcome
Ovator S-800
I nostri diffusori di riferimento, gli
Ovator S-800, sono ora disponibili con
finiture in colori diversi e una
verniciatura speciale in fibra di carbonio
(nella foto)
02
Unire classico e moderno: ecco il
tema portante di Naim nel 2013.
Il DAC-V1 e il NAP 100 sono
esempi perfetti di questa
dicotomia. Da una parte, una
categoria di prodotti
completamente nuova, che riflette i
cambiamenti del modo in cui molti
di noi ascoltano la musica e
dall’altra un distillato classico di ciò che abbiamo imparato
negli ultimi 40 anni di progettazione audio. Insieme, sono
molto di più della somma delle loro parti e, come tutti i
prodotti Naim, arrivano diritti al centro della vostra musica.
Nel 2013 abbiamo riprogettato quella che forse è la
gamma di prodotti più iconica, gli amplificatori integrati
Naim. Scoprite quale è stato l’approccio dei nostri ingegneri
alla progettazione di questi prodotti a pagina 8 e 9.
Molti di voi ricorderanno Sabina Sciubba per la sua ormai
classica collaborazione con Antonio Forcione nell’album
Meet Me In London del 1998. Siamo davvero molto contenti
di annunciare che Sabina è tornata a Naim Edge Records e
che pubblicherà nel 2014 il suo primo album da solista.
Trovate tutte le informazioni a pagina 14 e 15.
Le interviste con i Sons of Kemet, vincitori del MOBO
Award con l’etichetta Naim Jazz Records (pagina 10 e 11) e
con il famoso fotografo musicale Gered Mankowitz sulla sua
esperienza con alcuni dei protagonisti più famosi del rock
(pagina 18 e 19) completano le tematiche musicali
di questo numero.
Questi sono solo alcuni esempi di quanto troverete
nell’ultimo numero di Connection. Se guardo indietro ai
nostri 40 anni di storia nella musica e nell’audio, mi
viene in mente il viaggio che abbiamo intrapreso e
posso dire che siamo nella posizione giusta per
annunciarvi qualcosa di molto speciale al CES di Las
Vegas. Rimanete collegati al nostro sito Internet e alle
nostre pagine sui social network il prossimo gennaio e
sarete i primi a saperne di più. Nel frattempo, buon
ascolto a tutti!
Paul Stephenson
Managing Director
all’interno
04
08
14
18
20
26
04 Naim news
Le ultime novità da Naim e Naim
Label
06La scienza del suono
Analisi della nostra complessa
relazione con la musica
08Storie di progetti
Gli ingegneri Naim parlano del
loro approccio alla progettazione
10
Sons of Kemet
Connection parla con il quartetto
vincitore del MOBO Award
12
Riflettori sui rivenditori
Uno sguardo nuovo sull’esperienza
dei rivenditori
14
Sabina Sciubba
La famosa femme fatale di Naim
Label torna nel 2014
16
Il futuro dell’hi-fi
Le ultimissime novità sullo
streaming multiroom e la
memorizzazione della musica
www.naimaudio.com
18
Ritratti
Il famoso fotografo musicale
Gered Mankowitz ci racconta la
sua storia
20Naim per Bentley
Il contributo Naim alla
personalizzazione totale di Bentley
22
Incontriamo ...
Il Group Director of Design di
Naim e Focal risponde alle nostre
domande
23
Cosa ascoltiamo
Album nuovi e classici di cui non ci
stanchiamo mai
24Storie di maestria
La creazione dell’amplificatore
NAP 500
26Riflettori sulla Russia
Scopriamo che cosa fa dei russi
degli appassionati audiofili
27
Restauro
L’assistenza Naim restaura un
amplificatore originale NAIT
del 1983
03
frontend
Naim news Che cosa sta succedendo?
Le ultime novità direttamente dal quartier generale di Naim
Moderno e classico
VINCI “50 Years of Rock & Roll Photography”
I nostri nuovi prodotti del 2013 fondono il meglio della progettazione
classica Naim con una tecnologia completamente innovativa. Il nuovo
DAC-V1 e il suo amplificatore, il NAP 100, sono la dimostrazione di questa
unione ideale tra classico e moderno.
Il lettore compatto UnitiQute 2 è stato aggiornato nella progettazione
con il lancio della nuova versione del software (3.2) che attiva la
funzionalità multiroom sui prodotti Naim per lo streaming (pagina 16 e 17).
Abbiamo anche riprogettato una delle nostre gamme più famose, gli
amplificatori integrati Naim, per celebrare i nostri 40 anni.
Andate a leggere quale è stato l’approccio dei nostri ingegneri alla
progettazione di questi prodotti a pagina 8 e 9.
Quest’anno organizziamo un concorso che mette in palio cinque
copie autografate da Gered Mankowitz del volume fotografico:
“50 Years of Rock and Roll Photography”, come potete vedere
dalla copertina e leggere a pagina 18 e 19. Per partecipare,
scegliete un album classico e uno nuovo che avete ascoltato di
recente e motivate la scelta, scrivendo su uno dei social network
che vedete in elenco in basso a destra (è possibile anche allegare
una foto). Se avete bisogno di ispirazione, leggete quali sono i
nostri preferiti a pagina 23*.
Dammi un cinque!
Cinque prodotti Naim hanno avuto un riconoscimento agli What Hi-Fi?
Awards di Londra nel 2013. Il CD5si ha vinto il premio “Product of the
Year” nella categoria lettori CD, come pure il NAIT 5si e il DAC-V1.
Lo UnitiQute 2 ha trionfato per la seconda volta da quando l’originale è
stato incoronato “Product of the Year” nel 2010 e il NAC-N 172 XS si è
aggiudicato il premio come “Best Streamer” per il secondo anno
consecutivo.
per i Sons of Kemet
I Sons of Kemet di New Naim Label hanno vinto il premio MOBO nella
categoria Best Jazz Act nel corso della 18a edizione tenutasi a Glasgow
nel 2013. Sono stati il secondo gruppo di Naim Jazz Records a ottenere
questo riconoscimento dopo che gli Empirical si sono portati a casa il
premio nel 2010. Tutte le informazioni sul loro album di debutto,
contagiosamente radicale, a pagina 10 e 11.
* Visitate il sito www.naimaudio.com/connectioncompetition-2014 per i termini e le condizioni
Quarant’anni
Nel 2103, Naim ha festeggiato il suo 40° compleanno. Julian
Vereker, ingegnere e pilota automobilistico, si è dedicato
alla progettazione di hi-fi all’inizio degli anni ‘70 e il 4 giugno
del 1973 a Salisbury è nata Naim. Per celebrare la ricorrenza,
abbiamo realizzato in città un evento per il personale, gli
amici e i partner, con un’esposizione di prodotti Naim storici,
una torta a forma di impianto hi-fi e performance di artisti
Naim Label attuali e del passato, compresa una breve
“reunion” di Antonio Forcione e Sabina Sciubba.
Nuove pubblicazioni
Max Raptor
Get the Blessing
Empirical
Kairos 4tet
Pylo
Il primo album completo
dei campioni del punk
rock del XXI secolo,
amatissimi nei festival,
i Max Raptor.
L’attesissimo quarto album
dei questi multicromatici
punk-trip-hop-progjazzer di Bristol centra
il bersaglio.
Un album doppio, ricco di
sonorità, del quartetto che
il Daily Telegraph ha
definito “la più cool delle
giovani band inglesi”.
Il supergruppo jazz britannico
unisce il classico al
contemporaneo
nell’impressionante debutto
con Naim Label.
La maestria musicale in stile
King Of Leon mescolata
all’atmosfera del progressive
classico. Uno straordinario
EP con 4 brani.
Mother’s Ruin
04
Lope and Antilope
Tabula Rasa
www.naimlabel.com
Everything We Hold
Bellavue EP
Le lettere dei lettori a Naim
Riceviamo molte lettere, molte e-mail, leggiamo molti post sulle pagine dei social network e
apprezziamo davvero gli sforzi fatti dai nostri amici e clienti per restare in contatto. Ecco
alcuni esempi.
Qualche settimana fa dovevo far riparare il
mio amplificatore SUPERNAIT e per caso lo
stesso giorno in cui sono andato a portarlo in
assistenza Alan di Hi-Fi Cinema aveva
ricevuto il suo nuovo SUPERNAIT 2 ed è stato
felice di prestarmelo. Quando ho collegato il
SUPERNAIT 2 al mio impianto per la prima
volta, sono rimasto immediatamente colpito
dall’enorme miglioramento della qualità del
suono e dalla definizione della
tridimensionalità, assolutamente straordinaria!
Un settimana dopo sono tornato a riprendere
il mio SUPERNAIT e ho scherzato con Alan,
dicendogli che ero “lì lì per essere deluso”. E
com’era vero! Il SUPERNAIT è un ottimo
amplificatore, ma impallidisce fino a diventare
insignificante se paragonato ai NAIT Naim di
nuova generazione. La decisione di cambiare
col nuovo è stata semplice. Sono da circa
quattro settimane l’orgoglioso possessore di
un SUPERNAIT 2 ed è un piacere notare
come il suono continui a migliorare, dando
maggiore profondità e più calore, arricchendo
la gamma media e quella alta per produrre
una tridimensionalità straordinaria da
ascoltare, in ogni momento del giorno.
Ken Robson, Regno Unito (e-mail)
Sono un nuovo cliente Naim e ho appena
comprato uno dei vostri sistemi integrati
NaimUniti 2. Non riesco nemmeno a dirvi
quanto sono rimasto impressionato dalla
demo in negozio: l’ho portato a casa e l’ho
installato immediatamente. Che fantastica
introduzione per me al mondo degli audiofili!
L’unità è facilissima da usare e il cassettino
manuale del CD con il clamp magnetico è un
vero tocco di genialità. Per favore, continuate
a realizzare prodotti così straordinari!
Rich Stone, Regno Unito (Facebook)
www.naimaudio.com
Naim Radio in onda
Lanciata nel luglio del 2013, la Naim
Radio mette a disposizione
l’originale, autentica ed eclettica
musica Naim Label in streaming in
formato MP3 a 320 mbps a chi
dispone di prodotti Naim connessi
in rete. Il servizio è disponibile dal
menù Naim Choice su tutti i
prodotti per lo streaming, oppure
online su naimaudio.com e
naimabel.com.
Naim community
Entrate a far parte della community
online di appassionati e fan e
condividete le vostre idee su tutto ciò
che riguarda l’hi-fi su:
naimaudio
@naimaudio
naimaudioltd
naimaudio
+naimaudio
forums.naimaudio.com
05
Approfondimenti: la scienza del suono
L’esperienza
umana
Analisi della percezione
musicale
La musica può essere analizzata da un punto di vista fisico e matematico,
ma la sua ragion d’essere rimane oggetto di accesi dibattiti. Alan
Sanderson dell’Università di Southampton analizza la questione.
S
e esaminiamo le registrazioni
musicali con un analizzatore
spettrale, rileviamo pochissimo
della bellezza della musica. Non
c’è nulla di intrinsecamente bello o brutto,
felice o triste nelle note di per se stesse.
Quando vengono percepite dall’orecchio
umano, analizzate nell’apparato uditivo
e presentate alle aree del cervello
interessate alla memoria, alle emozioni,
ai modelli e ai movimenti fisici,
sperimentiamo certo qualcosa di totale,
ma meravigliosamente intangibile.
Che cosa ce ne facciamo dei modelli
di vibrazione dell’aria, percepiti come
tono, ritmo e armonia che evocano
risposte emotive?
I campi scientifici della psicoacustica
e della neuroscienza uditiva hanno iniziato
a svelare come la musica influenzi il cervello
e faccia nascere esperienze soggettive.
Tuttavia, per capire a fondo le ragioni del
perché la musica sia un aspetto così profondo
e radicato della condizione umana, è
necessario rifarsi alle teorie degli antropologi,
degli psicologi e degli scienziati
dell’evoluzione.
Lo scopo della musica
Lo scopo ultimo della musica è stato discusso
fin da quando ne scrisse Charles Darwin e
06
rimane comunque controverso. Tra le
numerose opinioni, sono due le
argomentazioni che dominano attualmente la
questione. Steven Pinker, scienziato cognitivo
e grande divulgatore, nel suo libro How the
Mind Works (W W Norton, 2009) afferma che
la musica non è stata solo un motore
dell’evoluzione umana. Usa la metafora del
“cheesecake uditivo” per descrivere come la
musica riesca a creare gioia e consenta la
comunicazione cavalcando i nostri sistemi
linguistici. Secondo Pinker, la musica gratifica
Non c’è nulla di
intrinsecamente bello o
brutto, felice o triste nelle
note di per se stesse
il nostro sistema linguistico esattamente come
il cheesecake stimola al massimo il nostro
gusto per gli zuccheri e i grassi, scarsi nella
dieta dei nostri antenati. Secondo questa
argomentazione, il linguaggio è una facoltà
della mente che evolve, perché ha degli ovvi
vantaggi per la vita sociale dei primati. La
musica, asserisce Pinker, si spiega meglio
come prodotto accessorio del linguaggio, non
avendo un vantaggio chiaro in sé.
Un’argomentazione contraria relativa
all’origine della musica ci viene dalla teoria di
www.naimaudio.com
Charles Darwin sulla selezione sessuale, che
si basa sulla preferenza per il sesso opposto. Il
ragionamento è che l’abilità musicale è
allettante e aumenta le possibilità
dell’individuo di accoppiarsi. La cosa
interessante di questo concetto è che la
caratteristica musicale, come l’abilità di
suonare il piano, potrebbe servire solo come
prova di altre e più ampie capacità
dell’individuo. Un’analogia riscontrata in
natura è il pavone, il cui piumaggio della coda
viene prodotto a caro prezzo, senza alcun
chiaro vantaggio funzionale per il maschio. Il
messaggio alla potenziale partner è che il
maschio è sano abbastanza da creare questo
ornamento lussurioso e ha energia da
vendere. Allo stesso modo, le abilità musicali
dimostrano capacità fisiche e mentali ai nostri
partner potenziali. Daniel Levitin, importante
esponente nel campo delle neuroscienze
uditive, parteggia per Darwin. Nel suo This is
Your Brain on Music: Understanding a Human
Obsession (Atlantic Books Ltd, 2013) afferma
che la musica ha diversi ruoli, nati dal suo
vantaggio evolutivo. Un esempio importante è
che ascoltare e suonare musica insieme
favorisce la creazione del gruppo, essenziale
per la formazione della società.
Gli individui che esibiscono queste capacità
di suonare e ascoltare in gruppi avrebbero
tratto vantaggio dai benefici del lavoro di
squadra, che ha aumentato le possibilità di
tramandare i geni alla generazione futura.
Il fatto è che la musica svolge un ruolo
essenziale per la maggior parte di noi. La
prova discussa qui dimostra l’universalità
della musica nelle popolazioni umane e nelle
nostre vite.
Le sue origini sono complicate e
intrecciate con il linguaggio, ma non vi sono
dubbi circa la sua importanza. Gli scienziati
e i medici stanno studiando
approfonditamente la relazione tra
linguaggio e musica, con lo sviluppo di
modelli di formazione musicale che
aiutano le persone con problemi di
elaborazione del discorso. La partecipazione
ad attività musicali non migliorerà il loro
udito, ma amplierà l’abilità di ascoltare, che
costituisce un investimento per il loro
benessere futuro.
I nostri cervelli si sono evoluti per
essere musicali o la musica è un
prodotto accessorio della nostra
capacità di avere sviluppato un
linguaggio? Sono ovvie le differenze tra
la musica e il linguaggio, per quel che
riguarda la frequenza e le fluttuazioni di
intensità. La distinzione si riflette nella
nostra percezione: siamo in grado di
distinguere immediatamente una parola
da una nota musicale e ciò è reso
possibile dal nostro apparato uditivo e
dalle abilità cognitive. Tecniche di
immagini come la risonanza magnetica
funzionale (fMRI) rivelano, nel cervello
di chi ascolta, modelli specifici di
attività. Alcune aree del cervello
vengono attivate esclusivamente da una
o dall’altra, mentre altre aree hanno una
funzione duplice. Esiste quindi una zona
grigia che unisce la neurologia del
linguaggio alla musica. Che cosa rende
la musica diversa in termini emozionali?
Questo aspetto della percezione
musicale dipende dal sistema limbico
che contiene i circuiti regolati dalla
dopamina che si attivano quando
mangiamo, facciamo sesso e
assumiamo certe sostanze.
Probabilmente, questa area è attiva
quando ascoltiamo la musica. Si ritiene
che sia un’antica parte del cervello che
si è evoluta negli animali motivati per
dar vita a comportamenti con vantaggi
biologici. Nel caso della musica, il
vantaggio diretto sfugge ...
• Alan Sanderson è professore associato
presso l’Institute of Sound and Vibration
Research dell’Università di Southampton.
Ha studiato neuroscienze, audiologia e
produzione musicale
www.naimaudio.com
07
Nuovi prodotti Storie di progetti
Nel 2013 Naim non ha
solo lanciato il suo primo
convertitore digitale/
analogico collegabile al
computer, il DAC-V1, ma
anche una nuova gamma
completa di amplificatori
NAIT. Steve Sells, Electronic
Design Director e Dave
Barber, Senior Engineer,
raccontano a Andrew
Everard come lo sviluppo
digitale e analogico vadano
di pari passo e come la
modellizzazione al computer
stia rendendo il design più
veloce e più affascinante.
Steve Sells
Electronic Design
Director
Dall’alto in
basso: Gli
amplificatori
integrati NAIT
5si, NAIT XS 2
e SUPERNAIT 2
Oggi, nel
tempo che
prima ci voleva
per realizzare
il prototipo di
un circuito, è
possibile pensare
e testare molte più
idee e intuizioni.
La decisione
finale su un
prodotto, cioè se
va bene o meno,
avviene sempre
nella stanza di
ascolto.
Dall’alto in basso: Il
convertitore digitale/
analogico DAC V1 e
l’amplificatore NAP 100
Dave Barber
Senior Engineer
Storie di progetti: dal concetto alla realtà
I
“
n passato, ogni modifica nei circuiti implicava la costruzione di
prototipi e i relativi test: adesso possiamo preparare un modello sul
computer prima di iniziare la costruzione vera e propria dei
prototipi. Possiamo verificare come anche i cambiamenti più
piccoli influiscano sulla progettazione generale, per arrivare fino agli
effetti termici della posizione dei componenti.” Steve Sells, Electronic
Design Director di Naim spiega il modo in cui è cambiato, per i
prodotti Naim, il processo di progettazione e come tali cambiamenti
abbiano influenzato non solo il convertitore digitale/analogico DAV-V1,
uno dei nuovi arrivati più di successo, ma anche la nuovissima gamma
di amplificatori integrati Naim.
Sells indica la posizione dei transistor di uscita in uno degli
amplificatori: “Utilizzando la modellizzazione computerizzata,
possiamo trovare non solo la posizione migliore di questi componenti
in termini sonori, ma ottimizzare anche le regolazioni sulla temperatura
massima per il prodotto.
08
Questo non solo accelera la progettazione, ma consente anche
maggiore creatività e sperimentazione. In questo modo è possibile
inserire molte più idee e intuizioni ed è possibile testare il tutto nel
medesimo tempo che prima ci voleva per realizzare il prototipo di un
solo circuito o addirittura un prodotto completo.” Come dice Dave
Barber, Senior Engineer in Naim: “Questo tipo di progettazione ci
permette di verificare molto rapidamente parecchie versioni, di
provare cose diverse, anche quelle che con i vecchi metodi non
avremmo affatto tenuto in considerazione. Ed è possibile che vi siano
delle vere e proprie sorprese e che nascano nuovi percorsi
da esplorare.”
I due ci spiegano anche che ora è molto più facile “portare” la
tecnologia da un prodotto all’altro, anche se si tratta di prodotti
completamente diversi, dall’amplificatore per cuffie del DAC-V1
inserito nella nuova linea NAIT alle tecniche digitali di isolamento
sviluppate per l’NDS che vengono applicate anche nel DAC-V1,
www.naimaudio.com/nait-evolved
insieme alla tecnologia DAC proveniente dall’NDX e dal SuperUniti.
Dave Barber racconta che l’idea di progettare un DAC da collegare
direttamente al computer è stata certamente allettante, ma ha posto
alcuni problemi, nello specifico la necessità di isolare la circuitazione
del DAC dal rumore elettrico del computer o proveniente dal cavo di
connessione. A tale scopo, l’ingresso USB non utilizza l’alimentazione
dell’uscita USB del computer, ma viene utilizzato l’isolamento
galvanico per escludere completamente il rumore; vengono effettuati
dei test bit-perfect per essere certi che il DAC riceva ciò che è
presente sui file musicali digitali.
Per fare tutto questo, gli ingegneri hanno scoperto, nei test di
ascolto, che le diverse costruzioni del cavo e addirittura le diverse
lunghezze del cavo USB avevano effetti percettibili sul suono. Spiega
Barber: “Dopo la modellizzazione computerizzata e l’analisi, la
decisione finale su un prodotto,cioè se va bene o meno, avviene
sempre nella stanza di ascolto.” Nella nuova gamma NAIT, che
comprende il NAIT 5si, il NAIT XS 2 e il SUPERNAIT 2, l’approccio è
stato quello di migliorare i componenti e gli alimentatori per ottenere
una migliore qualità del suono e della gamma dinamica,
semplificando il layout dei prodotti con la riduzione delle opzioni.
La cosa più evidente è l’abbandono degli ingressi digitali del
SUPERNAIT originale: Steve Sells spiega che si è trattato di una
decisione semplice da prendere, anche se apparentemente in netto
contrasto con quello che stanno facendo altri.
Il team dei progettisti era determinato ad ottenere il massimo
delle prestazioni dall’amplificatore senza aumentarne il prezzo;
adottare questo approccio “essenziale” significava avere un
miglioramento importante e al contempo ridurre veramente il costo
del nuovo amplificatore. Come afferma Sells: “Non è facile migliorare
un’icona. Ma rimanendo fedeli al più puro approccio minimalista che
è valso al NAIT originale un successore così duraturo, crediamo di
esserci riusciti.”
www.naimaudio.com/dac-v1
09
Sons of Kemet Naim Jazz
La preparazione dello studio
Il Mix Engineer di Burn, Dilip Harris, vanta
un’esperienza impressionante: ha lavorato con
gruppi del calibro degli Zero 7, con Roots Manuva,
con Jamiroquai e con Michachu. Harris ci dice che
è cresciuto nel fertile ambiente musicale della
Camden degli anni ‘70. È cresciuto con la musica
giamaicana e si è formato all’arte della
registrazione negli studi Hip Hop della New York
degli anni ‘80. Risplendenti
I Sons of Kemet di Naim Label,
vincitori del MOBO Award 2013
per la categoria Best Jazz Act,
sono gli astri nascenti di una
nuova generazione di jazz.
D Qual è stato il tuo approccio nella
registrazione di Burn?
R Abbiamo registrato l’album negli studi Antonio
I
Sons of Kemet, guidati dal polifiatista
Shabaka Hutchings, sono stati incoronati
Best Jazz Act ai MOBO Awards 2013. La
vincita del premio è un ulteriore
riconoscimento per il quartetto che si è
imposto sulla scena del jazz
contemporaneo, guadagnandosi la stima dei
fan e della critica grazie a un suono
visceralmente terrestre. Che cosa ha
significato per Hutchings vincere il premio?
“Moltissimo. I MOBO sono uno degli ultimi
premi che veramente fanno del jazz una
musica di successo. È meraviglioso avere
avuto questa opportunità.” E quanto è
importante che il jazz sia un genere
popolare? “Penso che sia importante perché
sembra che la percezione che la gente ha
del jazz, in linea di massima, sia diversa da
quanto avviene in realtà. È veramente
importante per la gente avere diverse
opzioni musicali.”
Il gruppo è composto da Hutchings, Oren
Marshall alla tuba e dai percussionisti Tom
Skinner e Seb Rochford. Hutchings spiega
perché ha scelto questa formazione non
convenzionale: “Una delle cose che stavo
studiando in particolare era la musica
dell’Africa occidentale e volevo riprodurre
quel suono ricco di percussioni. Volevo
anche togliere l’enfasi del sax. Penso che
con due percussionisti ci sia così tanto ritmo
10
Sembra che
la percezione
che la gente ha
del jazz, in linea
di massima,
sia diversa da
quanto avviene
in realtà
Feola’s Fish Factory su nastro multitraccia. Talvolta il
controllo è stato difficile, perché due batterie possono
davvero suonare molto forte, ma molto spesso hanno
dato vita a un ambiente fluido e creativo. Utilizzando
una registrazione a nastro abbiamo fatto tre
registrazioni di ogni pezzo, abbiamo scelto quella
che preferivamo, l’abbiamo trasferita sul computer e
poi abbiamo ripetuto il processo con la stessa bobina
di nastro. Dopo questa sessione iniziale, Seb ha
portato via i brani da editare, poi io ho mixato
nuovamente quei brani sul nastro per la
masterizzazione nel mio studio. Con questi diversi
stadi di produzione, il disco ha assunto un formato
molto ibrido tra l’analogico e il digitale. D Come hai affrontato le interferenze tra le
due batterie?
R Quando si possiede uno studio molto empatico, lo
scambio tra gli strumenti può contribuire in modo
speciale all’atmosfera e consentire alla stanza di
diventare essa stessa protagonista. Shabaka è stato
abile nell’utilizzare lo scambio come parte attiva della
registrazione, il contagio tra tutti i microfoni ha creato
quel brodo primordiale dal quale i Sons of Kemet
hanno saputo emergere.
D La tuba ha un ruolo interessante nell’album.
Come sei riuscito a ottenerlo?
R Ho capito che la tuba negli arrangiamenti di
da far sì che il sax divenga praticamente
parte della struttura ritmica.” Marshall è
stato aggiunto perché la tuba è molto
generosa con la musica. Le sue funzioni
cambiano, può essere talvolta un basso,
può intervenire ritmicamente, oppure
comportarsi da solista. Su un altro livello, c’è
qualcosa nella sonorità della tuba che è più
caldo: ha veramente un suono molto fisico.”
Il premio segue la pubblicazione del loro
primo album, Burn, contagiosamente
www.naimjazz.com
radicale. Hutchings, ferocemente
appassionato della sua arte, descrive
l’evoluzione dell’album. “Volevo che la
caratteristica principale fosse l’unione di
vecchio e nuovo e una vera registrazione
che suonasse come i vecchi dischi Afrobeat.
Un suono ruvido, veramente naturale, ma
anche qualcosa che lo rendesse attuale.”
Come è stato creato quel suono? “In studio
di registrazione abbiamo suonato senza
separazione e senza cuffie. Suono entrato e
ho detto all’ingegnere che volevo che
l’atmosfera fosse la cosa più importante.
Ci siamo seduti in cerchio e abbiamo
posizionato i microfoni in modo da non
avere troppe interferenze.” Qual è il
brano più bello per Hutchings? “Song for
Galeano significa molto per me. Eduardo
Galeano è uno dei miei autori preferiti in
assoluto, ha davvero cambiato il modo in
cui vedo molte cose.” L’album Burn
comprende una toccante cover di “Rivers
of Babylon”, ma Hutchings spiega che
non ha niente a che vedere con i Boney
M. “Non ho nemmeno sentito la cover di
Boney M. Si tratta di un brano rasta di
successo dei Caraibi, una di quelle cose
che attraversano i confini culturali.”
Considerando i concerti che li
aspettano e il nuovo album già previsto,
l’astro dei Sons of Kemet sta nascendo
e sta brillando per un jazz di
nuova generazione.
www.naimjazz.com
Shabaka occupava sì la parte bassa ma era in grado
anche di contribuire con ritmi e melodie intorno al sax.
Quindi la registrazione e il mixaggio hanno richiesto
molta sensibilità ... e anche molta bravura.
D Nell’album c’è molta energia, ma anche
molta chiarezza tra i diversi strumenti.
Come ci sei riuscito?
R Chiarezza e atmosfera: ecco le esigenze chiave di
Shabaka. Penso che la mancanza di bassi profondi
abbia avuto un ruolo importante, come pure la scelta
di separare le batterie nell’immagine stereo.
11
Riflettori su un rivenditore Il set-up di un impianto
Un approccio
personale
La dimostrazione, l’installazione e il settaggio
meticoloso del sistema sono operazioni cruciali
nell’esperienza di acquisto Naim, sono servizi
che è logico attendersi da tutti i rivenditori
specializzati sparsi per il mondo. Siamo stati da
Ultimate Home Entertainment Solutions (uhes)
nel Warwickshire (Regno Unito) per capire il loro
approccio unico all’assistenza clienti.
Gli esperti dell’installazione
offrono un servizio personalizzato
per il settaggio dell’impianto
Q
uando abbiamo parlato con uhes, l’azienda stava
programmando l’installazione di un impianto per un
nuovo cliente che era appena stato da loro per la
dimostrazione e stava aspettando la squadra di lì a
pochi giorni. Norman Solomon spiega che le richieste e le scelte
dell’impianto finale di ogni cliente sono diverse; in questo caso,
invece, si tratta di un impianto abbastanza classico, alla stregua
di quelli recentemente installati dall’azienda.
Il cliente era stato da uhes per una dimostrazione dei diffusori
Ovator S-400. L’azienda tiene in stock quasi tutti i prodotti
Naim, in modo da poterli dimostrare a ogni richiesta. “È arrivato
questa mattina, abbiamo preso un caffè insieme e abbiamo
fatto un giro del negozio”, dice Solomon. “Abbiamo iniziato ad
ascoltare e a valutare le diverse possibilità di impianto. In origine
lui pensava di volere un CDS3, per sostituire il suo CDS2 ma,
dopo una dimostrazione, ha rapidamente caldeggiato l’idea di
un sistema streaming digitale.” Il cliente ha ordinato un NDS con
un 555 PS, un NAC 252 con SuperCap, un NAP 300 e un paio di
diffusori Ovator S-400. “Abbiamo parlato questa mattina
(giovedì) e programmato l’installazione per il prossimo lunedì.”
Solomon afferma che, a seconda delle disponibilità degli stock,
è possibile effettuare il montaggio in tempi davvero stretti, ma
sottolinea la disponibilità dell’azienda al montaggio di impianti
anche solo per dimostrazione. A parte le cose ovvie, cioè
trovare il supporto adatto, posizionare e cablare l’impianto e
12
spiegare al cliente il funzionamento dell’impianto per
assicurarsi che abbia dimestichezza con ogni componente,
un’installazione di questo tipo comprende anche
l’importantissimo “aspetto digitale”, cioè il settaggio del
sistema di ripping e del NAS e assicurarsi che il cliente sia
in grado di gestire anche queste caratteristiche
dell’impianto. E naturalmente uhes offre un servizio
completo di assistenza post vendita e consulenza, nel caso
in cui il cliente inciampi in qualcosa che non gli è del tutto
chiaro. “La differenza tra un sistema istallato con il minimo
sforzo e uno che invece è stato installato in modo
professionale può essere come quella tra il giorno e la
notte,” esclama Solomon. “Include l’esperienza dell’utente,
con le corrette impostazioni digitali e, forse ancora più
importante, la qualità del suono.”
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Visita a un rivenditore Naim: uhes
Uhes ha un’eccezionale esperienza nella vendita.
È in grado di fare ogni cosa, dalla
dimostrazione di un UnitiQute 2 all’installazione
completa di un impianto con un prezzo a sei
zeri. Il dottor Norman Solomon, co-fondatore
dell’azienda, afferma che sono i clienti a
stabilire che cosa è necessario per fornire
“assistenza di livello superiore”.
Significa fare tutto, dal pranzo per i clienti in
visita all’assistenza completa per l’impianto
venduto. Naturalmente la sede conta: hanno
iniziato in un castello e ora, sempre nel
Costworlds, si trovano a Stirling House, che
Solomon definisce “una villa da calciatori”,
nella cittadina di Great Wolford
(Warwickshire), con sei stanze per le
dimostrazioni e altri uffici ausiliari. Come le
bellissime stanze, dimensionate e arredate
come quelle delle case dei clienti, la nuova
sede è anche la base della fiorente attività
relativa all’installazione degli impianti.
Parlando, Solomon sottolinea il ruolo del lavoro
di installazione svolto dal suo partner Ian
Rocchi (nella foto), che ha un passato nella
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robotica e nell’automazione industriale. Rocchi
è responsabile della pianificazione e della
valutazione dei sistemi domestici, che spesso
sono complicati. Che il cliente arrivi per
acquistare un singolo componente o un
sistema completo, il trattamento è lo stesso: la
possibilità di ascoltare tutte le opzioni che
desiderano in stanze diverse, seguita
dall’offerta di un ampio periodo di prova a casa
e l’installazione del prodotto scelto con piena
soddisfazione. Ecco che cosa significa offrire
un eccellente servizio alla clientela.
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Sabina Sciubba Naim Edge
CommeToujours
Sylvia Patterson parla con Sabina Sciubba del suo viaggio dal fondamentale
“Meet Me In London” del 1998 all’album di debutto come solista “Toujours” che
uscirà per Naim Edge Records nel marzo del 2014.
S
nella new wave newyorchese con Serge Gainsbourg, è una
abina Sciubba, nota “femme fatale”, ha una lunga
Marlene Dietrich multilingue, art-punk che ipnotizza i vagabondi
relazione con Naim Label. Nel 1994, a 19 anni, la
in un bar di periferia durante la Repubblica di Weimar. Uno
sensualissima cantante è stata scoperta ad
sguardo di sbieco, penetrante, alla vita contemporanea, il brano
Amburgo dal virtuoso chitarrista di Naim Antonio
di apertura “Cinema” lamenta il declino culturale, paragonando
Forcione. La loro collaborazione, “Meet Me In London” (1998)
la decadenza dei film a “una vecchia puttana che ha perso il suo
è un classico audiofilo e l’album più venduto nella storia
fascino”.
dell’etichetta. La singolare carriera di Sabina è iniziata così:
Sul brano che dà il titolo all’album “Toujours”, nel frattempo,
viveva a New York ed era la cantante dei Brazilian Girls (sotto
decide che “potremmo anche essere felici”. Il video
contratto nel 2013 con Verve, etichetta americana di jazz),
artigianale semi-animato della canzone, un omaggio al
una specie di Scissor Sister elettro-punk d’avanguardia con
surrealismo dei Monty Phyton, la mostra su un asino mentre
una sola ragazza (Sabina) e senza brasiliani. Sabina era, e
suona un ukulele, una stella intorno alla testa,
resta, un enigma sia vocale che visivo, che
con addosso solo un sorriso goffo. Non è
canta in quattro lingue (inglese, tedesco,
La maggior
esattamente quello che ci si aspetta da una
francese e italiano), con gli occhi sempre
parte delle case
“femme fatale” ed è in parte il rifiuto delle
nascosti da una pettinatura concettuale e con
discografiche
sirene del pop di oggi, sessualmente aggressive
una mise che Lady Gaga approverebbe
preferiscono la
e fisicamente “perfette”.
(l’abito che si gonfia sembra uno sfiato per
certezza al gusto.
“Sì, perché trovo tutto ridicolo”, grugnisce.
l’areazione in tessuto increspato).
Addirittura al gusto
“Non ho voluto né trucco né ritocchi
Oggi, dopo essersi trasferita a Parigi nel
fotografici. A dire in vero ho tirato un po’ in
2009, la fine vicina della pausa con la band
personale. Questo
dentro la pancia, perché avevo appena
e la nascita di due figli, finalmente torna a
per via della struttura
partorito, non lo dite a nessuno! Ma l’ho
casa, torna in Naim Label con il suo primo
aziendale: le persone
trovato rigenerante: non me ne frega niente,
album da solista, “Toujours”, un convincente
che prendono le
questo è quello che sono, prendere o lasciare.”
paesaggio incantato, intimo, narcotico che
decisioni non ascoltano Ci sono voluti sette mesi di esperimenti, “tre
potrebbe essere definito la versione
nemmeno la musica.
settimane solo per far camminare l’asino”.
parigina e divertente dei “Velvet
L’idea originale era quella di fare “una parodia
Underground & Nico”.
dell’archetipo del Messia.” Per arrivare a quel punto c’è voluta
“Non ho ascoltato tantissimo i Velvet Underground, ma è
una colonna sonora adatta alla vita reale”, ci dice, con il suo
un’immagine meno teologica.
“Mi sono fotografata nuda, seduta su uno sgabellino, come
accento basso, pan-europeo, da vera cittadina del mondo,
una costumista francese”, ride. “Le foto vere sono ridicole.
nata a Roma e cresciuta a Monaco di Baviera e Nizza.
Mio figlio maggiore mi guardava e sembrava pensasse “oh no,
“Volevo qualcosa che fosse adatto a un pubblico più
è pazza.”
contemplativo. Talvolta con i Brazilian Girls pensavo
“voglio che la gente senta la mia voce e invece questi
Sabina Sciubba, 38 anni, spirito anticonformista della
ballano e urlano!”
vecchia scuola, ossessionata per tutta la vita dalla musica, da
“Toujours”, scritto con la chitarra a Parigi con la supervisione
bambina, voleva “sposare Michael Jackson”, prima di virare
del produttore dei Brazilian Girls, Frederick Rubens, è un drink
verso il jazz, Billie Holiday e il global electro-pop
14
www.naimedge.com
Sabina ha debuttato per Naim Label nel
1998 con “Meet Me In London”, prima di
diventare la cantante dei Brazilian Girls.
underground. “La mia personalità è estrema, vado fino in fondo
quando voglio una cosa che mi piace, fino all’esagerazione”,
nota in maniera affascinante. Senza compromessi, “troppo
idealista”, mantiene la sua originalità di fronte a un’industria
musicale traumatizzata, lontana dal rischio. È tornata a casa in
Naim per una ragione: la libertà creativa.
“La maggior parte delle case discografiche preferisce di gran
lunga la certezza al gusto, addirittura al gusto personale,” si
lamenta. “Questo a causa della struttura aziendale: le persone
che prendono le decisioni non ascoltano nemmeno la musica,
guardano i numeri e tolgono dalle liste la gente che non fa fare
soldi. Ma questo è vero per tutto.”
Nel meditabondo e forcaiolo “Fields of Snow”, afferma
drammaticamente “e ora non abbiamo più soldi!” in una storia
d’amore ai tempi dell’austerità. In Francia, nota Sabina, i tagli
del governo sono “dolorosi”, la tassazione è pesante, mentre
una generazione creativa lotta nel nostro mondo online di
“dacci la tua arte gratis”. “È terribile”, si dispera. “Nella cerchia
dei miei amici, e vivo in un quartiere socialmente elevato, sono
tutti al verde. E non lo ammettono! Non muoio di fame, ma
rispetto a cinque, otto anni fa, ho assolutamente meno soldi.”
“Internet, aggiunge, è ottimo per l’autonomia artistica, ma è
senza speranza per la realtà.
Personalmente, per il modo in cui influenza le nostre vite
quotidiane, mi piacerebbe far saltare tutto il sistema della rete”,
afferma, diventando sempre più radicale. “Sono sempre tutti al
telefono o al computer e io lo trovo assolutamente orribile. Le
persone non si vedono nemmeno più, è tutto sul quel
maledetto Facebook.”
Ipotizza che si tratti di un problema importante che nessuno
avrebbe potuto prevedere: siamo costretti a rispondere
immediatamente al brillio di una luce.
“La reazione umana al movimento e alla luce è guardare,”
afferma. “Internet è la stessa cosa: la gente non può fare a
meno di guardare, è così seducente. È fatta per essere in
quel modo, non da spiriti maligni, ma da persone che
onestamente pensano sia una gran cosa, mentre invece,
dovremmo parlare insieme, fare musica insieme, imparare a
suonare. È impossibile tenere i miei figli lontani da YouTube.
Stavo pensando al terrorismo!”
Nel 2014, prima di tornare con i Brazilian Girls, Sabina porterà
in giro “Toujours” con un tour che toccherà le grandi capitali
europee, insieme a una band. La vedremo su un asino?
“Andare in tournée con un asino sfortunatamente è molto
costoso”, sorride. “Magari salgo in groppa
a qualcuno dei musicisti della band”! Lo
spirito è questo. Bentornata a casa ...
L’uscita dell’album “Toujours” con Naim
Edge Records è prevista per marzo 2014.
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15
Il futuro dell’Hi-Fi Aggiornamenti
La musica in
tutta la casa
L’ultimo firmware dei prodotti Naim per lo
streaming e per i lettori di hard disk/server
offre non solo quanto di più recente esista
nel campo dell’audio multiroom, ma anche
nel modo prescelto per la memorizzazione
della vostra musica.
S
ono passati cinque anni da quando Naim ha riscritto
il futuro dell’hi-fi con l’arrivo del NaimUniti originale,
basandosi sul riuscito lancio, avvenuto l’anno prima,
dell’HDX. Da un singolo prodotto Naim, che associa
un lettore CD, un lettore di rete e un amplificatore, la gamma
si è ampliata e comprende ora sistemi di rete con e senza
CD, due lettori di hard disk/server, un preamplificatore
streaming, due DAC e ovviamente un gamma completa di
lettori di rete.
Dall’arrivo dei primi prodotti di rete Naim, le offerte della
gamma si sono ampliate con miglioramenti e aggiornamenti
del software e dell’hardware. Partendo già solo con uno
UnitiQute2 o quasi qualsiasi altro prodotto Naim per lo
streaming, ora è possibile ascoltare stazioni radio di qualsiasi
parte del mondo, riprodurre musica oltre la risoluzione dei
CD standard e addirittura riempire tutta la casa di musica.
È il futuro dell’hi-fi, ma è già disponibile: i prodotti Naim
per lo streaming consentono di impostare l’opzione
multiroom su un dispositivo e poi diffondere ciò che viene
riprodotto, da una sorgente UPnP, da una stazione radio
Internet o anche da un iPod o da una chiavetta di memoria
USB, fino a quattro altre unità Naim per lo streaming sparse
per la casa.
Con la app n-Stream su iPhone, iPad o iPod Touch potete
decidere a quali altre stanze inviare la musica mentre state
ascoltando, opzione perfetta se vi spostate dalla cucina al
soggiorno o alla sala da pranzo mentre preparate la cena.
Attivate il Party Mode per mettere online simultaneamente
16
Possiamo decidere a quali stanze supplementari
inviare la musica che stiamo ascoltando: perfetto se ci
spostiamo all’interno della casa. Con i prodotti Naim
per lo streaming, la
musica raggiunge
ogni stanza della
casa La app n-Stream
consente il
controllo totale
dei prodotti Naim
per lo streaming
tutti gli streamer e abilitare il controllo del volume comune per tutta la festa.
Basta con la manopola del volume al massimo per cercare di “riempire” la
casa da una sola stanza: adesso tutta la vostra collezione Naim può suonare
assieme! La festa sarà un successo!
L’ultima versione del software per i lettori di hard disk e per i server Naim,
l’HDX e lo UnitiServe, offrono maggiori opzioni di memorizzazione della
musica. Se desiderate avere più spazio di memorizzazione senza aggiungere
www.naimaudio.com/future-of-hi-fi
unità supplementari, potete rippare la musica in formato
FLAC con compressione lossless invece che nel formato
standard WAV dei CD, oppure convertire una libreria
esistente dal formato WAV al FLAC. Potete fare anche
una copia “fantasma” della vostra libreria in formato
MP3, per la riproduzione su dispositivi portatili o in auto,
per esempio.
Tutta la gamma dei prodotti Naim per lo streaming è in
grado di riprodurre la musica con qualità al di là del CD,
ottenendo il meglio dal vostro impianto audio con album
scaricati dal Naim Label Hi Definition Download Store o
da altri siti a 24 bit/96 kHz o addirittura a 24 bit/192 kHz,
avvicinandosi alla qualità dei master realizzati in studio.
Ascoltate una registrazione Naim Label, come il classico
Meet Me In London, o una novità come l’album Tabula
Rasa degli Empirical e sentirete che cosa riesce a fare
questo nuovo mondo di download ad alta risoluzione.
Volete sentire che cosa è disponibile in Naim Label?
Potete avere un’idea di tutto il catalogo grazie alla Naim Radio che vi permette
di ascoltare la musica di Naim Jazz, Naim Edge e Naim Classical.
Lo trovate alla voce Naim’s Choice su tutti i prodotti Naim connessi in rete
oppure online sui siti naimaudio.com e naimlabel.com
www.naimaudio.com/future-of-hi-fi
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Ritratti Gered Mankowitz
Obiettivo
sulle stelle
Indossava quel
look meglio di
chiunque altro.
È stato fantastico
poter fotografare
quell’uomo
favoloso e tuttavia
così vulnerabile.
Gered Mankowitz, fotografo rock
che festeggia i 50 anni di carriera,
ha immortalato Jimi Hendrix, i
Rolling Stones e gli Oasis. Giles
Chapman di Connection lo ha
incontrato in occasione della
sua nuova mostra presso la
Atlas Gallery di Londra.
Q
uasi si avvertono, le potenti
vibrazioni, le gocce improvvise e i
passi veloci di “Hey Joe”, quando
incontri lo sguardo di Jimi nelle
fotografie di Gered Mankowitz.
Curiosamente, però, l’abile lavoro della
leggenda della chitarra era ancora quasi
sconosciuto quando Hendrix andò nello suo
studio per una sessione fotografica nel febbraio
del 1967.
“È stato appena prima che “Hey Joe” uscisse
in Inghilterra”, ci dice Gered. “Era stato
contattato dal produttore Chas Chandler nel
1966 e tutto stava per succedere, doveva
suonare ancora tutto, e quindi era ottimista e
felice. In realtà era una persona tranquilla, quasi
umile. “Non posso dire che la sua musica mi
piacesse molto. Non all’epoca, almeno. Ma era
abbastanza evidente che era davvero speciale,
nell’aspetto e nel carisma. Indossava quel look
meglio di chiunque altro. È stato fantastico
poter fotografare quell’uomo favoloso e tuttavia
così vulnerabile”.
Hendrix trova il suo posto tra un’enorme
collezione di ritratti selezionati all’interno dello
straordinario lavoro di Gered con le rock star
18
durato 50 anni. Ha illuminato e incorniciato il
suo percorso attraverso il rock & roll, il glam
rock, il punk, i New Romantic, fino al Britpop
dei nostri giorni. Talvolta il cinema o la
pubblicità lo hanno lusingato, ma è sempre
tornato a lavorare con i musicisti. Alla fine
degli anni ‘60, ha avuto una lunga relazione
con i Rolling Stones; i ritratti e le fotografie di
Gered incarnano la spavalda indifferenza
propria di questo gruppo.
Curiosamente, però, l’abile lavoro della
leggenda della chitarra era ancora quasi
sconosciuto quando Hendrix andò nello suo
studio per una sessione fotografica nel
febbraio del 1967.
“È stato appena prima che “Hey Joe” uscisse
in Inghilterra”, ci dice Gered. “Era stato
contattato dal produttore Chas Chandler nel
1966 e tutto stava per succedere, doveva
suonare ancora tutto e quindi era ottimista e
felice. In realtà era una persona tranquilla,
quasi umile.”
Lavorare con gli Stones
“Vedi, quello sguardo intenso, accigliato,
incrollabile: non li ho messi in posa, ma era
www.mankowitz.com
quello che volevamo. All’inizio degli anni ‘60,
cercavamo di rompere i vincoli dello showbiz
patinato; l’idea di musicisti controllati dagli
impresari e rivolti ai giovani. Volevo
combattere queste cose, trovare un look
volubile, sexy, spigoloso. Di fatto non avevo
molta esperienza e ora penso che le mie
fotografie siano per loro innocenti e naif. Ero
senza pregiudizi. Ho sempre pensato che gli
Stones fossero affascinanti. Era il loro manager
a essere minaccioso. Li ho fotografati per tre
anni, compreso durante il tour negli Usa.
Sapevano che non ne avrei approfittato e che
mi imponevo dei limiti”.
Un lavoro che definisce un’era
Si è davvero divertito nei rumorosi e sgargianti
anni ‘70, gli anni degli Slade e di Susy Quatro,
ma è veramente lo stesso ritrattista il cui lavoro
perfetto ha contribuito a descrivere gli ABC e
gli Eurythmics negli anni ‘80? “La scena
musicale era tornata a essere più professionale
e gli artisti come Annie Lennox cercavano
persone come me. A quell’epoca, entrambi
volevamo aggiungere luminosità.”
Di fatto, le foto dell’ultimo periodo di Gered,
www.mankowitz.com
comprese quelle dei Jam, dei Generation X e
di Kate Bush sono quelle che desiderava
esporre di nuovo da tempo.
“Credo che le foto degli anni ‘60 siano le
prime cose che la gente vuole vedere perché è
stata un’epoca di influenze culturali
eccezionali. Tutto quello che ho fatto dopo è
rimasto in secondo piano. Quando ho
cambiato studio, mi portavo dietro l’archivio in
buste di plastica, lo tenevo sotto la scrivania,
pile di vecchi negativi utilizzati come
poggiapiedi. Anche se ho fatto la prima mostra
nel 1982, non ero particolarmente attento alla
catalogazione. Adesso lo sono. È stato
straordinario essere presente all’inizio di alcune
carriere eccezionali. In alcuni casi, come per i
Moody Blues e gli Status Quo, ero lì anche
quando il successo non sorrideva più ...”
• Gered Mankowitz: 50 Years Of
Rock And Roll Photography è pubblicato da
Goodman al prezzo di £ 30.
• Gered Mankowitz: La mostra Vintage Stones
apre il 5 dicembre presso la Atlas Gallery di
Londra e termina alla fine di gennaio del 2014.
19
Naim for Bentley personalizzazione al top
Lo “sprone” del momento
Bentley ha recentemente lanciato la nuova berlina Flying Spur con un design del marchio integralmente
nuovo e miglioramenti non solo in termini di velocità e comfort, ma anche di personalizzazione.
Naturalmente Naim è stata parte integrante di questo processo, poiché ha progettato appositamente
un sistema audio tale da fornire al cliente la migliore esperienza car-audio possibile.
B
entley lanciò l’originale Flying Spur
nel 2006. Allora i fedelissimi del
marchio furono stupiti dalla sua
bellezza, dal suo motore W12,
dall’ambiente silenzioso, ma anche dalla
straordinaria velocità massima di 315 Km/h.
Oggi le ragioni per essere eccitati sono
ancora maggiori: gli ingegneri di Crewe
svelano la nuova Flying Spur.
Il motore biturbo resta il cuore della
vettura, ma praticamente è stato ridisegnato
tutto. Noterete immediatamente il nuovo
profilo, più basso e scolpito che, senza
dubbio, potrebbe piacere al fantasma di
Henry Moore. Praticamente tutti i 600
componenti dell’abitacolo sono nuovi. Questa
nuova berlina segna un salto in avanti nelle
possibilità di personalizzazione offerta da
Bentley. Il contributo di Naim qui è il segno di
un ampliamento della nostra partnership con
questa icona dell’ingegneria britannica.
Lo straordinario sistema audio Naim for
Bentley diventa la personalizzazione definitiva
per ascolti esaltanti. In realtà la struttura
stessa della vettura ha migliorato il sistema. È
più rigida, ma le sospensioni ad aria, regolabili
via computer vi coccoleranno ancora di più.
L’attenta aerodinamica e l’isolamento hanno
ridotto il rumore. Le portiere hanno meno
componenti per una migliore qualità. Sono
installati anche pannelli ad altissimo
isolamento acustico sotto il pianale. Senza
contare che anche i cerchi e gli pneumatici
sono stati selezionati tenendo ben presenti le
richieste di una esperienza audio unica.
In questa struttura ben definita, Naim ha
progettato nuovi diffusori frontali custom così
da ricreare la sua famosa esperienza di
20
“musica live”. Come richiesto da Bentley,
questo sistema rivoluzionario prevede un
amplificatore da 110 watt che include un DSP
(processore digitale del suono), con la
possibilità di selezionare quindi diverse
modalità così da corrispondere esattamente a
qualunque disposizione dei posti (la Flying
Spur può avere quattro o cinque sedili) e/o
genere musicale.
Il motore sei litri della Spur ringhia mentre
porta la macchina alla velocità di crociera e il
pilota può scegliere la modalità NBF
(Feedback negativo), in modo da regolare
automaticamente sia il volume che la risposta
in frequenza. I progettisti Naim hanno passato
Naim ha progettato nuovi
diffusori frontali custom così
da ricreare la sua famosa
esperienza di “musica live”
centinaia di ore sulla strada per ottimizzarla,
perché solo l’esperienza personale di
regolazione alle varie velocità poteva dare il
tocco finale.
Il nuovo subwoofer aggiunge peso in bassa
frequenza e poiché ciascuna seduta è un
hotspot acustico, l’esperienza sonora è
costruita da minuziosi strati di ritardi temporali
e risposte in frequenza personalizzati. La
brillante qualità sonora Naim può essere
completata, per i molti proprietari nel mondo
che si avvarranno di un autista, da un
completissimo sistema di connettività
multimediale nei sedili posteriori. Una volta
iniziata la personalizzazione della vostra Bentley,
budget e fantasia saranno i soli limiti.
www.naimaudio.com/naim-for-bentley
Tim Hodgson, responsabile delle relazioni
con i VIP britannici, si è immerso nelle
possibilità di personalizzazione Bentley. “Il
tutto inizia, solitamente, con una visita nella
nostra fabbrica che si risolve sempre in
un’entusiasmante giornata in un luogo molto
interessante”, dice. Tutti sono affascinati dalla
zona di montaggio o dalla falegnameria, con
tutti i nostri artigiani in assoluta
concentrazione. Un americano l’ha definito,
appropriatamente: “Una pasticceria strapiena
solo ed esclusivamente di dolci’.” La Flying
Spur è proposta, come standard, in
diciassette diversi colori e, come opzione,
in cento. Ma una volta entrati nel mondo
Mulliner, si aggiungeranno cinque ulteriori
opzioni di finitura in pelle oltre alle dodici
standard, cinque diverse essenze di legno,
tre ulteriori tipi di cerchi; oltre che in pelle
trapuntata, la vettura può essere rifinita con
magnifici dettagli, quali il tappo della benzina
“ingioiellato” e pedali forati in stile sportivo.
Spiega Hodgson: “Una vettura come questa
è spesso la celebrazione di una conquista.
Fintanto che la vettura rimane entro i limiti
di legge, possiamo fare qualunque cosa,
come, ad esempio, uno speciale bracciolo
per un cliente con problemi fisici. Bentley,
naturalmente, non ammetterà mai di aver
implementato una “politica del gusto.” “Ogni
cliente è una persona diversa e a questo noi
diamo il massimo rispetto. In ogni caso,
utilizziamo diagrammi, configurazioni
computerizzate e, qualche volta, chiediamo
perfino a un designer di preparare un
rendering di quanto effettivamente risulterà
piacevole una vettura con i colori e le
scelte giuste.”
La nuova berlina
Bentley “Flying Spur”
Ogni dettaglio degli interni
richiede l’attenzione degli
esperti artigiani Bentley
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21
Incontriamo ... il Group Director of Design
Cosa ascoltiamo Il vecchio e il nuovo
Cosa ascoltiamo...
Il design del suono
Connection ha incontrato Simon Matthews, Group Director
of Design, per parlare della sua esperienza in Naim e del suo
approccio al design industriale.
Dall’alto in basso:
il lettore CD5si e
l’amplificatore integrato
NAIT 5si
D Qual è la tua esperienza di lavoro in Naim?
E quando hai conosciuto il marchio per la
prima volta?
R Innanzi tutto sono un appassionato di musica
da quando ero bambino e un patito dell’hi-fi
dalla fine degli anni ‘80. Sono stato
letteralmente travolto dalla mia prima
esperienza con Naim, durante una demo in un
negozio! Ho passato una lunghissima estate
prima della laurea a lavorare a tutte le ore per
potermi comprare un NAIT per il mio impianto.
Non mi sono mai pentito! Dopo la laurea in
ingegneria meccanica e in design, la mia prima
esperienza con Naim in senso lavorativo è
stata alla fine degli anni novanta, quando ho
avuto la fortuna di incontrare e lavorare per un
breve periodo di tempo con Julian Vereker. Da
allora sono stato il responsabile del design
della maggior parte dei prodotti Naim mentre
lavoravo per due dei più importanti studi di
design industriale del Regno Unito. L’itinerario
si completa quando assumo la funzione di
Group Director of Design nel 2012.
D Che cosa comporta la tua attuale
funzione?
R Fondamentalmente devo immaginare e
22
realizzare una visione globale
per il look di tutti i prodotti del
gruppo. Il mio lavoro è cercare
di catturare il cuore e l’anima
di ogni marchio e
rappresentarlo fisicamente. Lo
scopo è sempre creare
progetti che piacciano e
interessino i nostri clienti
vecchi e nuovi e rendere
giustizia alle tecnologie e all’elettronica che
stanno all’interno di queste magiche scatole.
D Lavori in stretta collaborazione con gli
ingegneri Naim quando disegni questi
prodotti??
R Quando creo la prima bozza di tutti i nuovi
programmi di sviluppo mi coordino con gli
ingegneri, il management, il marketing e gli
acquisti. Poi continuo a lavorare a stretto
contatto con tutti i team per fare in modo che i
risultati finali siano prodotti con il massimo
dell’integrità e della prestazioni possibile.
Questa metodologia e questo approccio sono
validi sia per i prodotti entry-level che per
quelli di gamma alta.
www.naimaudio.com
I membri del forum Naim conoscono bene l’argomento: solo nell’ultimo anno sono stati postati più di
13.000 consigli musicali. Abbiamo chiesto ad alcuni nostri collaboratori di dirci quali siano i loro album
preferiti rispettivamente nella categoria moderno e classico. I risultati sono stati interessanti ...
Lo scopo è
sempre quello di
creare progetti
che piacciano
e interessino i
nostri clienti,
vecchi e nuovi
D Qual è stato il prodotto Naim
che ti è piaciuto di più disegnare
e perché?
R Devo dire che come
appassionato di musica non mi
riesce affatto difficile essere
motivato dall’idea che le mie
creazioni contribuiscono alla
soddisfazione generale che i
nostri prodotti forniscono. Adoro
lavorare a prodotti di riferimento, dal NAP 500
in avanti, ma provo lo stesso piacere quando
sviluppo i prodotti entry-level perché la sfida è
sempre fornire la vera esperienza Naim in tutta
la gamma, senza eccezione alcuna.
D Che tipo di opera ispira e influenza i tuoi
progetti?
R Mi piace guardare i risultati creativi dei
designer e degli artisti in molti campi. Amo la
funzionalità di una sedia Eames, la sartorialità di
un abito classico e anche le grandi opere
architettoniche. Ovviamente Dieter Rams è una
figura cardine nel design dell’hi-fi ed è per me
fonte di ispirazione. E, per favore, non fatemi
parlare di chitarre vintage e orologi perché
potrei star qui tutto il giorno!
Lee Sanger
Becky Clark
Montatore specializzato
(Diffusori)
Ingegnere informatico
Io ho scelto The
Paradigm Shift dei
Korn, il primo album da
quando Head, il
chitarrista originale, si è di nuovo unito al
gruppo. Il mio brano preferito è Spike in
the Veins: la voce ossessiva di Jonathan
Davies ti fa pompare il sangue nelle
vene. Ho visto gli Incubus suonare dei
brani da Make Yourself al Manchester
Carling Apollo quando ero ancora a
scuola. Per me rimane sempre uno dei
migliori concerti che io abbia mai visto.
Un mix di rock, acustica, hip-hop e
nu-metal con la formidabile voce di
Brandon Boyd. Il brano migliore è Drive.
Un album nuovo che ho
ascoltato spesso di
recente è One Love, di
David Guetta. È un mix straordinario di
ballo e voce. Una scelta forse
commerciale, ma una buona scelta.
C’è un album che per me è il più
importante di tutti, ed è The Black Album
dei Metallica, uscito nel 1991. È un
momento unico per l’heavy metal e per
la straordinaria carriera di questa band.
Evidenzia la loro diversità, sia nei pezzi
trash che nelle potenti ballate. Ma prima
di tutto, è musica eccezionale.
Ryan Latham
Direttore Marketing e
Comunicazione
Di recente ho
rispolverato un album di
Terry Callier del 1998,
TimePeace. Purtroppo lui se n’è andato nel
2012, ma sono stato abbastanza fortunato
da averlo sentito suonare questo album e
lo riascolto spesso e volentieri. Ha un
background jazz, essendo stato in tournée
con George Benson, ma musicalmente
questo lavoro unisce meravigliosamente
soul, folk e jazz. Per me Keep Your Heart
Right è il brano più bello.
Una novità della mia playlist è
Troubadour degli Step Kids, americani del
Connecticut, un altro album di R&B con
influenze funk e jazz. Moving Pictures è il
mio brano preferito, canzone ben
strutturata, mi ricorda gli Steely Dan.
Kenny Vaughan
Adesso tocca a voi.
Raccontateci quali sono i vostri album preferiti (nuovo e
classico) sul Forum Naim o sulle nostre pagine Facebook,
Twitter o Instagram e avrete la possibilità di vincere una
copia autografata del volume fotografico di Gered
Mankowitz “50 Years of Rock and Roll Photography”, come
potete vedere sulla copertina e leggere a pagina 18 e 19.
Maggiori informazioni su come partecipare a pagina 5.
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Assistente Naim Label
La mia nuova scelta è
Instrumentals Vol. 2 di
Clams Casino. Come
produttore ha utilizzato il
suo materiale con artisti di hip-hop come
Mac Miller e A$AP Rocky, ma è capace
anche di portare qualsiasi brano dall’hip-hop
standard a livelli straordinariamente epici e
ricchi di ispirazione. Non si può non aver
ascoltato brani come Leaf, Numb e One
Last Thing.
Il mio classico è l’album del 1977 dei
Prodigy, The Fat of The Land. Il granchio in
copertina riassume bene l’atteggiamento e
l’atmosfera di tutto l’album, piedi nella
sabbia, mani (o chele) in alto e una mossa
fulminea che potrebbe sfidare l’ultima
Canon SLR per l’intensità che esprime.
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Fornitori Naim Finiture di qualità
Nato nel
fuoco
L
o speciale dissipatore di calore
dell’amplificatore NAP 500 è
diventato un’icona della qualità
Naim. Per creare questa struttura
complessa dall’alluminio massiccio
abbiamo collaborato con una fonderia
specializzata nel nord del Galles, più
avvezza alla realizzazione di parti a elevate
prestazioni per applicazioni aerospaziali e
di difesa che all’hi-fi. Offrono la qualità e le
tolleranze minime richieste dal nostro
amplificatore di riferimento.
Il processo di produzione avviene in più
stadi: prima si realizza un modello da cui
viene fuso lo strumento per l’iniezione. Poi
questo strumento viene portato a
temperature incredibilmente elevate (ma
rimane un segreto il numero esatto di gradi)
grazie a una grande fornace (nella foto)
prima che venga iniettato l’alluminio fuso.
Dopo il raffreddamento e la solidificazione,
lo stampo esterno viene rotto e rimosso
con getti d’acqua ad alta pressione per
estrarre il pezzo di alluminio finito.
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Lo speciale dissipatore di calore
dell’amplificatore NAP 500 è diventato
un’icona della qualità Naim
www.naimaudio.com/nap500
www.naimaudio.com/nap500
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Viaggi Russia
Il restauro del NAIT
Restaurare
un classico
Riflettori
sulla Russia
La storia dell’amato amplificatore NAIT di Paul Warrilow
è il racconto di 21 anni di alti e bassi trascorsi sullo sfondo
della devozione alla gioia dell’ascolto. Recentemente,
abbiamo avuto il piacere di rimettere a nuovo questo
esempio classico nel nostro reparto assistenza.
La Russia è uno dei mercati in più rapida crescita per Naim. Abbiamo chiesto a
Sergey Gudim, amministratore delegato del distributore Alef Hi-Fi, che cosa fa
dei russi degli appassionati audiofili.
A
lef Hi-Fi ha una rete di 100 negozi in
tutta la Russia, che comprende 40
specialisti Naim. L’amministratore
delegato Sergey Gudim afferma che
è entrato in questo settore non come
appassionato, ma come uomo d’affari. In 16 anni
di lavoro ha imparato a conoscere il settore e ha
perfezionato il suo approccio, per mettere
l’accento sul “massimo supporto al rivenditore”
nella ricerca della qualità e non solo della
crescita del fatturato. Sergey sostiene che la
comunità degli audiofili in Russia è cresciuta dai
tempi dell’Unione Sovietica, quando la maggior
parte degli entusiasti costruiva da sé i propri
apparecchi hi-fi. Il crollo dell’URSS e l’apertura
della Russia alla musica occidentale e all’hi-fi ha
significato un rapidissimo sviluppo del mercato,
come ci spiega Sergey. “Penso che il picco sia
stato tra il 2005 e il 2008 e anche se la crisi
finanziaria ha pesato molto sull’hi-fi, la gente ha
iniziato a pensare e a scegliere con maggiore
attenzione.” Quando si parla di impianti, i
consumatori russi, afferma Sergey, “sono più
interessati alla qualità dei prodotti, al loro design
e preferiscono oggetti realizzati in Europa; solo
dopo vengono affidabilità e prezzo.” La filosofia
Naim della ricerca della migliore qualità possibile
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del suono e l’enfasi messa sulle emozioni grazie a
ritmo e precisione è apprezzata in Russia?
“Certo”, dice, aggiungendo che “la Russia è un
paese di persone sensibili, che apprezzano molto
i prodotti inglesi.”
Che cosa ascoltano i clienti russi sui loro
impianti Naim? “Non cose tanto diverse dagli
altri paesi: ai Russi piace una gamma molto vasta
di musica, proveniente da tanti paesi. Se
facciamo la domanda, i preferiti sono il jazz e il
blues, poi viene il rock, dal soft all’hardcore, poi
la musica classica e il pop. Ma i nostri clienti ci
dicono che con un impianto Naim tutta la
musica è bella: Naim crea prodotti universali!”
Anche se lo streaming di alta qualità è una
battaglia difficile in un mercato in cui, come nel
resto del mondo, “molte persone preferiscono
cercare musica gratis invece di pagare per
averla.” Sergey vede crescere la musica in
streaming in Russia soprattutto tra i giovani,
“ma, anche se molti audiofili rippano la loro
librerie musicali su hard drive, continuano a
tenere i propri CD.”
Sembra che vi sia ancora molto spazio per
far crescere gli appassionati di Naim in Russia;
e così sarà, grazie ai prodotti di qualità che i
clienti russi desiderano acquistare.
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Il Sales Director di Naim, Doug Graham
e il Sales Manager di Naim Jason Gould
a Volgograd
Sergey Gudim di Alef Hi-Fi
Jason Gould mostra l’importanza del
set-up del sistema durante la sessione di
formazione per i negozianti in Russia
R
estauro è un termine che si associa facilmente ai mobili, agli
edifici antichi o alle automobili storiche, ma che vale anche per
l’hi-fi classico fatto a mano. È davvero possibile considerare il
NAIT un oggetto storico? Certamente sì, almeno nel contesto
del nostro patrimonio. Arrivato 30 anni fa, è stato il nostro primo
amplificatore integrato, una pietra miliare della nostra ricerca della
riproduzione sonora di qualità eccezionale.
Il NAIT di Paul è uno dei primi tra questi amplificatori ormai divenuti
icona ed è stato realizzato nel 1983. Lo ha comprato nel 1992, come ci
racconta: “Avevo 22 anni, mi ero appena sposato ed ero abbastanza al
verde. Ma un mio amico aveva un NAIT e un LP12. Suonava
meravigliosamente e lo volevo anch’io!”.
È stato usato ininterrottamente per parecchi anni, prima di essere
messo in naftalina per sopravvivere ai bambini, alla fine del matrimonio
e a un trasloco.
Essendo passato a un impianto Naim con componenti separati, Paul lo
vendette su eBay ... ma fece infuriare l’appassionato acquirente quando
si rese conto che non riusciva a separarsene al momento del loro
incontro. Lo ha, invece, regalato a sua figlia Laura, appassionata di vinile.
“Ha sostituito il suo impianto e ha fatto la differenza nella separazione e
nel nitore. Suona ancora benissimo.”
Un guasto intermittente ha tuttavia costretto la dinastia Warrilow ad
affidare l’amato NAIT a Naim, perché fosse sottoposto a un restauro
totale. Beverly Haysom, che ha accettato l’incarico, lavora in azienda da
21 anni e negli ultimi 10 è stata responsabile del reparto assistenza.
Incarna la preziosa longevità dello staff che consente a quasi tutto quello
che Naim ha prodotto (un archivio contiene un esemplare di ogni
prodotto) di essere restaurato da specialisti esperti. “Trasmettono le loro
abilità ai giovani con training, circuiti e cablaggi campione, insomma,
tutta la filosofia Naim”, ci spiega. Un’ispezione dettagliata e un test
rilevano anche i difetti di cui il proprietario potrebbe non essersi accorto.
Esperti di altissimo livello lavorano alla riparazione di diversi prodotti, come
l’amplificatore NAIT di Paul, presso il dipartimento assistenza di Naim.
“I componenti si logorano e si seccano e questo compromette la
qualità del suono dopo qualche tempo. I voltaggi possono essere
cambiati e spesso i prodotti più vecchi necessitano di una nuova
calibrazione.”
Beverly controlla la redazione dell’elenco dei “lavori da fare”,
compresi il riposizionamento o l’upgrade dei componenti. Poi la
palla passa a un ingegnere che analizza il tutto scrupolosamente.
Una notte di funzionamento ininterrotto, l’ispezione finale con
test di ascolto e funzionamento, rimessa a punto e pulizia
completano il programma.
“Laura non vede l’ora di riaverlo e sono sicuro che funzionerà al
meglio per altri 21 anni.” Dice Paul. Poi saremo felici di rimetterlo in
salute e aggiornarlo di nuovo. Però, Laura, se lo fai andare senza sosta,
preferiremmo averlo qui per una piccola visita tra 15 anni!
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S TAT E M E N T.
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