I fiumi equiparati a persone

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Sabato 15 Aprile 2017
ESTERO - LE NOTIZIE MAI LETTE IN ITALIA
Nuova Zelanda e India hanno dato personalità giuridica ai corsi d’acqua da tutelare
I fiumi equiparati a persone
Nel caso causino danni, gli Stati non risarciranno nulla
DI
L
JAMES HANSEN
a legge, se si va molto oltre la codifica dei
Dieci Comandamenti,
è un’astrazione, volutamente storpiabile a tutti gli usi.
L’astrazione raggiunge, o almeno raggiungeva, l’acme quando si tratta del societario, un
ramo legale basato sul concetto
dimostrabilmente falso che le
aziende siano delle persone,
seppure persone giuridiche.
È un falso che è stato
estremamente utile e produttivo. Con una piccola forzatura
dopo l’altra, inizialmente aveva
almeno un minimo a che fare
con le persone fisiche, ha dato
un’esistenza giuridica prima al
complesso dei beni della famiglia, estendendo una protezione simile a quella dinastica per
i terreni anche alle entità commerciali, così limitando l’ancora
più tradizionale consolidamento delle eredità attraverso l’assassinio. Poi, ed è questo il salto
che ha creato la modernità, è
arrivato il fertilissimo concetto di «responsabilità limitata»,
elegantemente separando gli
individui dall’obbligo di dover
rispondere per l’operato delle
loro creature giuridiche e generando quella meraviglia che è il
capitalismo amorale dei nostri
tempi.
La legge però non dorme mai,
almeno concettualmente.
L’estensione dell’idea della persona giuridica ha ora
raggiunto un punto di genialità
non più toccato da quando, una
dozzina d’anni fa, un avvocato
russo ha tentò di reclamare
il possesso delle nuvole della
Terra in quanto res nullius,
proprietà di nessuno, come se
fossero state abbandonate.
Il mese scorso sia la Nuova Zelanda sia l’India hanno dato personalità giuridica a
dei fiumi. In Nuova Zelanda il
fiume Whanganui, il più lungo corso d’acqua navigabile
del paese, è stato dichiarato
dal parlamento una persona
ai sensi di legge con lo scopo
di permettere la nomina di
due guardiani con poteri di
tipo «in loco parentis» per ge-
i flussi sono da considerarsi
«entità viventi, con lo status di
una persona legale e con tutti
i corrispondenti diritti, doveri
e oneri di una persona vivente». Come nel caso neozelandese, l’azione mira a superare
un problema giurisdizionale:
qui la scarsa disponibilità dei
singoli stati indiani toccati dal
Gange a collaborare ai progetti del governo centrale per
ripulire le sue acque. Il fiume,
lungo 2.500 chilometri drena
delle zone tra le più popolose
dell’intero pianeta ed è spaventosamente inquinato.
Lo Stato indiano non sarà responsabile
dei danni provocati dal Gange
stire i suoi affari. La soluzione, non sorprenderà, fa parte di un compromesso tra il
governo e gli indigeni Maori
per risolvere un contenzioso
sul controllo del Whanganui
risalente ai tempi della colonializzazione inglese. Ciascuna delle due parti avrà il
diritto di nominare uno dei
guardiani.
Pochi giorni dopo, una
Corte indiana ha indipendentemente scoperto la
stessa formula, creando persone giuridiche il sacro Gange
e un suo immissario, lo Yamuna, nonché «tutti i tributari,
ruscelli, e ogni naturale afflusso d’acqua, continuo o intermittente, di questi fiumi». La
Corte ha anche precisato che
Sarà meramente fortuito,
ma non si può non notare
che in entrambi i casi la soluzione adottata parrebbe avere
anche l’effetto di proteggere lo
Stato dalla responsabilità legale per le eventuali azioni sconsiderate del Whanganui, del
Gange e dello Yamuna: inondazioni, erosioni e quant’altro.
Persone o meno, come si fa a
far causa a un fiume? O meglio,
nel caso di riuscirci, come fa a
pagare il danno?
© Riproduzione riservata
Quando sparì il collegamento terrestre fra la Gb e la Francia
SCOPERTO DALL’UNIVERSITÀ DELLA CAROLINA
Una Brexit geologica
di 500 mila anni fa
L’innamoramento
dipende da un neurone
teva il collegamento su terraferma fra Gran
Bretagna e Francia nei periodi glaciali e intera Gran Bretagna non è nuova alle glaciali, qualunque fosse il livello delle acque
secessioni con l’Europa. Già 500 mila del mare.
Questa passerella naturale è scomparanni fa si trovò improvvisamente separata dal resto del Vecchio continen- sa in conseguenza di un lento fenomeno di
te, ma in quel caso non fu per questioni legate erosione. I rilevamenti batometrici più recenti
hanno mostrato la presenza di una serie di
alla politica.
strutture, profonde diverse decine di metri sul
Fu piuttosto una Brexit di natura geo- fondo marino, delle quali alcune sono riempite
logica, diciamo così, per effetto della brusca e almeno in parte di sedimenti, ha spiegato il
geologo francese, Trenteimprovvisa scomparsa dell’ultima
saux a Le Figaro, aggiunbarriera rocciosa che collegava
gendo che grazie ad essi è
quel territorio al resto dell’Eurostato possibile scoprire la
pa. Il distacco dell’ultimo moncoloro forma asimmetrica e
ne roccioso avvenuto quasi mezle caratteristiche di buche
zo milione di anni fa determinò
giganti simili alle fosse scal’apertura dello stretto di Calais
vate dall’erosione dell’actra la Gran Bretagna, che divenne
qua ai piedi delle cascate,
così un’isola, e la Francia.
come si ritrovano ad esemUn evento geologico alquanpio alle cascate del Niagato brutale, una Brexit 1.0 come
ra che segnano la frontiera
l’hanno ribattezzata, con humour
fra Canada e Stati Uniti».
tipicamente inglese, i principali
Inoltre, le sette fosse sono
autori dello studio che lavorano
risultate allineate, cosa che
all’Imperial College di Londra.
fa pensare ai ricercatori che
Che la separazione fra Gran
Alain Trentesaux
si fosse formato un lago a
Bretagna e continente europeo
fosse avvenuta 500 mila anni fa era cosa nota, nord di questa barriera che collegava Dover
quello che invece era ancora da chiarire era a Calais, confermando un’ipotesi vecchia di
come si fosse arrivati all’apertura dello stret- cento anni.
to di Calais, ha dichiarato a Le Figaro Alain
Il lago giurassico in questione, preceTrentesaux, docente di geoscienze all’università francese di Lille 1, che ha partecipato allo dente all’era della glaciazione, a un certo
punto ha finito per straripare formando gistudio.
gantesche cascate d’acqua che hanno eroso
In origine, una barriera di terreno ar- la barriera d’argilla, facendo della Gran Bregilloso lunga 32 chilometri, alta un centinaio tagna l’attuale isola.
di metri e larga qualche chilometro permet© Riproduzione riservata
DI
L
ETTORE BIANCHI
DI
L’
GIOVANNI GALLI
innamoramento non è questione di cuore, ma di neuroni. L’attrazione che la maggior parte delle persone
prova per il sesso opposto ha origine nel circuito
nervoso che si trova nella parte più profonda del
cervello, secondo quanto hanno scoperto i ricercatori dell’università della Carolina del Nord (Stati Uniti). I biologi hanno
individuato, in una regione responsabile della riproduzione,
l’ippotalamo dei
topi femmina, alcuni neuroni che
reagiscono fortemente all’odore
del maschio.
Questi neuroni, quando sono
stati attivati in
maniera artificiale dai ricercatori,
Il neurone dell’attrazione è nel cervello
hanno provocato
la netta preferenza da parte delle femmine per la compagnia
dei maschi, e viceversa, a riprova del loro ruolo essenziale nel
comportamento sessuale.
Lo studio ha confermato sul campo attraverso l’esame
di animali vivi qualcosa come 40 anni di ricerche nel settore,
ha fatto sapere Philippe Ciofi, ricercatore dell’Inserm che si
occupa dell’ippotalamo a Bordeaux. A confermare l’esistenza
di una associazione precisa tra un determinato comportamento e determinati neuroni è stata anche la ricerca di Sakina
Mhaouty-Kodja, dell’università di Parigi, che studia le basi
ormonali del comportamento, come riportato da Le Figaro.
L’attivazione di questi neuroni è possibile solo in presenza di
ormoni sessuali la cui azione è apparsa decisiva a numerosi
livelli cerebrali per il comportamento attrattivo. I neuroni in
questione stimolano direttamente il circuito della ricompensa, solo nelle femmine, che procura appagamento, sollievo,
piacere. E potenziano l’effetto di attrazione.
Il ruolo di questi neuroni nell’approccio tra i sessi
non si limita soltanto ai mammiferi, ma è stato evidenziato
anche nei volatili.
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