Parte 1: Economie senza produzione Riassunto La prima parte del libro analizza lo scambio, in un mondo perfettamente concorrenziale e senza produzione, mediante l’analisi domanda-offerta per il mercato di un singolo bene e la “scatola di Edgeworth” per l’intera economia. Inizialmente, viene preso in considerazione il caso di un bene discreto (che può essere scambiato solo in unità intere) e con prezzi di riserva che, sotto alcune condizioni, riflettono le proprietà delle preferenze individuali. Dalle informazioni relative ai prezzi di riserva individuali risulta relativamente semplice derivare la domanda e l’offerta del bene e calcolare i surplus dei partecipanti allo scambio. Il surplus del consumatore è misurato dall’area compresa tra il prezzo pagato e la curva di domanda, mentre quello del venditore è rappresentato dall’area compresa tra il prezzo ricevuto e la curva di offerta. Vengono poi discusse varie forme di scambio. Particolare attenzione viene dedicata alle proprietà dell’equilibrio concorrenziale in termini di surplus. I risultati ottenuti per un bene discreto vengono estesi successivamente al caso di un bene perfettamente divisibile e quindi scambiabile in qualsiasi ammontare. La generalizzazione avviene prima per lo stesso tipo di preferenze definite in termini di prezzi di riserva individuali (per ogni “unità” del bene), e poi assumendo preferenze più generiche. In seguito viene esposto il procedimento di derivazione della funzione di domanda, a partire dalle preferenze individuali mostrando come le informazioni che si ottengono, seguendo il procedimento inverso, possano essere utilizzate a fini sia normativi che di previsione. Lo strumento di analisi della scatola di Edgeworth viene impiegato per analizzare un’economia senza produzione in cui due agenti interagiscono scambiando due beni. L’introduzione del concetto di curva dei contratti rende possibile la definizione dell’efficienza dello scambio, concludendo che lo scambio è efficiente in condizioni di perfetta concorrenza, ma non nei mercati di monopolio e monopsonio. La prima parte si chiude con alcuni cenni all’economia del benessere e al modo in cui può essere scelta una particolare allocazione appartenente alla curva dei contratti. Dettagli Questa parte del libro offre le conoscenze di base per: (1) derivare le curve di domanda e offerta e calcolare il surplus del compratore come l’area compresa tra il prezzo pagato e la curva di domanda, e quello del venditore come l’area compresa tra il prezzo ricevuto e la curva di offerta; (2) dimostrare che l’equilibrio concorrenziale massimizza il surplus totale dei partecipanti allo scambio; (3) costruire la scatola di Edgeworth e utilizzarla per dimostrare che scambi reciprocamente vantaggiosi sono sempre possibili (se gli individui hanno diverse preferenze o diverse dotazioni), (4) che le allocazioni efficienti appartengono alla curva dei contratti, e che (5) l’equilibrio concorrenziale è efficiente, mentre di equilibri di monopolio e monopsonio non lo sono. L’analisi svolta in questa parte del corso riguarda sia la domanda che l’offerta, ma senza rivelare che la prima proviene dai consumatori e la seconda è propria delle imprese. Vengono presi in considerazione sia aspetti positivi che normativi. Capitolo 2 I guadagni dallo scambio: Questo capitolo descrive come e quando lo scambio può risultare reciprocamente vantaggioso per i partecipanti. Il punto di partenza dell’analisi è un mercato ipotetico in cui un certo numero di compratori e venditori, con determinati prezzi di riserva scambiano un singolo bene. Molte variabili di rilievo sono assunte come date, ma alcuni concetti chiave vengono esposti. Lo scambio concorrenziale viene definito efficiente perché consente di massimizzare il surplus totale, in contrapposizione ai mercati di monopolio e monopsonio che non sono efficienti. 20 Capitolo 3 Beni discreti: prezzi di riserva, domanda, offerta e surplus: Il concetto di prezzo di riserva viene discusso utilizzando l’analisi delle curve di indifferenza (per un bene e per la moneta) in presenza di preferenze quasi lineari (definite e discusse in dettaglio). I prezzi di riserva sono costanti in presenza di preferenze quasi lineari. Le funzioni di domanda e offerta vengono derivate nel semplice scenario di un bene scambiabile solo con moneta, dimostrando che un individuo si comporta alternativamente da compratore o venditore del bene rispettivamnte in presenza di prezzi sufficientemente bassi o alti. Infine, vengono introdotte le definizioni di surplus del compratore (misurato dall’area compresa tra il prezzo pagato e la curva di domanda) e del venditore (misurato dall’area compresa tra il prezzo ricevuto e la curva di offerta). Capitolo 4 Beni perfettamente divisibili: domanda, offerta e surplus: I risultati ottenuti nel capitolo 3 vengono estesi al caso di un bene perfettamente divisibile, utilizzando ancora l’analisi grafica nello spazio (bene, moneta) e assumendo preferenze quasi lineari. Le funzioni di domanda e offerta vengono derivate e le proprietà del surplus vengono confermate in questo nuovo contesto. Si passa poi ad un’estensione delle conclusioni ottenute al caso di preferenze non quasi lineari, mettendo in risalto la necessità di approfondire il concetto di prezzo di riserva. Capitolo 5 Preferenze: Le preferenze individuali per due beni vengono rappresentate graficamente con le curve di indifferenza ed espresse in forma algebrica con le funzioni di utilità. Dato che ogni trasformazione monotonica crescente della funzione di utilità è in grado di riflettere le proprietà delle stesse preferenze, si conclude che non è possibile misurare la “felicità” degli individui e confrontarla con quella degli altri. Infine, vengono descritte le proprietà di diversi tipi di preferenze che implicano un diverso rapporto di sostituibilità tra i due beni: (1) perfetti sostituti; (2) perfetti complementi; (3) Cobb-Douglas; (4) Stone-Geary; (5) quasi lineari. Capitolo 6 Domanda e offerta con reddito in forma di dotazioni: In questo capitolo vengono derivate le funzioni di domanda e offerta per diversi tipi di preferenze. Particolare enfasi è posta sulla possibilità di risalire (almeno in parte) alla forma delle preferenze individuali a partire dalla funzione di domanda e usare le informazioni così ottenute a fini di previsione. Capitolo 7 Domanda e offerta con reddito in forma di moneta: In questo capitolo generalizziamo i risultati dei capitoli precedenti e le curve di domanda e offerta vengono derivate nel caso in cui il reddito sia espresso in termini di moneta, anziché di dotazioni iniziali dei due beni. Ancora una volta la dipendenza tra la forma delle preferenze e quella della funzione di domanda è messa in risalto e riferita al nuovo scenario di riferimento. Capitolo 8 Lo scambio: L’analisi condotta in questo capitolo mediante l’impiego della scatola di Edgeworth consente di concludere che, quando gli agenti economici sono diversi per preferenze o dotazioni iniziali, è sempre possibile che lo scambio risulti in guadagni reciproci per i partecipanti. La curva dei contratti viene prima definita e poi derivata. Si dimostra l’appartenenza dell’equilibrio concorrenziale all’insieme delle allocazioni efficienti (la curva dei contratti), in contrapposizione ai mercati di monopolio e monopsonio che non sono efficienti. Il capitolo estende e approfondisce i risultati ottenuti nel capitolo 2. Capitolo 9 Economia del benessere: In questo capitolo viene descritto il processo di scelta sociale di una tra le possibili allocazioni efficienti (una delle allocazioni appartenenti alla curva dei contratti). A tale scopo si fa cenno ad alcuni elementi di teoria della scelta sociale. Viene posta in risalto l’incapacità della scienza economica a fornire da sola una soluzione al problema della scelta dell’allocazione ottima da parte della società. Infine, vengono enunciati i due teoremi fondamentali del benessere che sono di fondamentale importanza per chi volesse approfondire i temi dell’economia del benessere. 21