AG. STAMPA “ADNKRONOS” del 16 aprile 2009 CRISI ECONOMICA: PMITALIA A TREMONTI, RIDURRE IRAP A IMPRESE CHE NON LICENZIANO CRISI ECONOMICA: PMITALIA A TREMONTI, RIDURRE IRAP A IMPRESE CHE NON LICENZIANO = Roma, 16 apr. (Adnkronos) - «L'idea di premiare le imprese che non licenziano, anzichè prevedere soltanto ammortizzatori per i lavoratori licenziati mi sembra molto assennata». Cosi il segretario generale di Pmitalia, l'associazione delle piccole e media imprese italiane, Giovanni Quintieri in una lettera inviata al ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, nella quale suggerisce una riduzione dell'Irap per le imprese che non licenziano. «Considerando -si afferma nella lettera- che l'Irap da sempre rappresenta una delle imposte più odiose per le Pmi, perchè di fatto penalizza le imprese che fanno più occupazione senza essere neanche deducibile per quelle imprese che chiudono i bilanci in perdita, perchè non prevedere ad esempio, almeno per gli anni della crisi (2008 e 2009), nelle imprese fino a 50 addetti un abbattimento secco dell'imposta per chi non ha licenziato, e una riduzione un pò più contenuta per chi, pur avendo fatto ricorso alla Cig, al termine del periodo riassorbirà quegli stessi lavoratori?. Ci sembra questo un modo -si conclude la lettera- per dare una concreta boccata d'ossigeno a quegli imprenditori che decidono di affrontare la crisi senza perdere i lavoratori e il segnale che il Governo è vicino alle imprese che si sforzano di reagire alla crisi». (Sec-Eca/Gs/Adnkronos) 16-APR-09 15:46 NNN FINE DISPACCIO .com http://www.ilsole24ore.com/news 16 Apr 2009 16:14 Imprese: PmItalia a Tremonti, ridurre l'Irap per chi non licenzia (Il Sole 24 Ore.com) - Roma, 16 apr - 'L'idea di premiare le imprese che non licenziano, anziche' prevedere soltanto ammortizzatori per i lavoratori licenziati mi sembra molto assennata'. Con questo riconoscimento inizia la lettera del segretario generale di PmItalia (Associazione delle piccole e media imprese italiane) Giovanni Quintieri al ministro dell'Economia, Giulio Tremonti. La lettera contiene pero' anche un suggerimento che evita di dover immaginare forme nuove di incentivi, per agire invece sull'Irap. 'Considerando che l'Irap da sempre rappresenta una delle imposte piu' odiose per le Pmi, perche' di fatto penalizza le imprese che fanno piu' occupazione senza essere neanche deducibile per quelle imprese che chiudono i bilanci in perdita, perche' non prevedere ad esempio almeno per gli anni della crisi, 2008 e 2009 - nelle imprese fino a 50 addetti un abbattimento secco dell'imposta per chi non ha licenziato, e una riduzione un po' piu' contenuta per chi, pur avendo fatto ricorso alla cig, al termine del periodo riassorbira' quegli stessi lavoratori? Ci sembra questo un modo - conclude la lettera - per dare una concreta boccata d'ossigeno a quegli imprenditori che decidono di affrontare la crisi senza perdere i lavoratori e il segnale che il Governo e' vicino alle imprese che si sforzano di reagire alla crisi'. com-rro ECO - Pmitalia a Tremonti: Ridurre Irap a imprese che non licenziano Roma, 16 apr (Velino) - "L’idea di premiare le imprese che non licenziano, anziché prevedere soltanto ammortizzatori per i lavoratori licenziati mi sembra molto assennata". Con questo riconoscimento inizia la lettera del segretario generale di Pmitalia Giovanni Quintieri al ministro dell’Economia Giulio Tremonti. La lettera contiene però anche un invito a evitare forme nuove di incentivi, per agire invece sull’Irap. "Considerando – si afferma nella lettera – che l’Irap da sempre rappresenta una delle imposte più odiose per le Pmi, perché di fatto penalizza le imprese che fanno più occupazione senza essere neanche deducibile per quelle imprese che chiudono i bilanci in perdita, perché non prevedere ad esempio, almeno per gli anni della crisi (2008 e 2009), nelle imprese fino a 50 addetti un abbattimento secco dell’imposta per chi non ha licenziato, e una riduzione un po’ più contenuta per chi, pur avendo fatto ricorso alla CIG, al termine del periodo riassorbirà quegli stessi lavoratori?". "Ci sembra questo un modo – si conclude la lettera – per dare una concreta boccata d’ossigeno a quegli imprenditori che decidono di affrontare la crisi senza perdere i lavoratori e il segnale che il Governo è vicino alle imprese che si sforzano di reagire alla crisi". (com/sis) 16 apr 2009 17:46 PMITALIA a Tremonti: ridurre IRAP a imprese che non licenziano «L’idea di premiare le imprese che non licenziano, anziché prevedere soltanto ammortizzatori per i lavoratori licenziati mi sembra molto assennata» © Paola Zanolli - Pubblicata il 16/04/2009 ROMA - «L’idea di premiare le imprese che non licenziano, anziché prevedere soltanto ammortizzatori per i lavoratori licenziati mi sembra molto assennata». Con questo riconoscimento inizia la lettera del Segretario Generale di PMITALIA (Associazione delle piccole e media imprese italiane) Giovanni Quintieri al Ministro dell’Economia Giulio Tremonti. La lettera contiene però anche un suggerimento che evita di dover immaginare forme nuove di incentivi, per agire invece sull’IRAP. «Considerando – si afferma nella lettera – che l’IRAP da sempre rappresenta una delle imposte più odiose per le Pmi, perché di fatto penalizza le imprese che fanno più occupazione senza essere neanche deducibile per quelle imprese che chiudono i bilanci in perdita, perché non prevedere ad esempio - almeno per gli anni della crisi (2008 e 2009) - nelle imprese fino a 50 addetti un abbattimento secco dell’imposta per chi non ha licenziato, e una riduzione un po’ più contenuta per chi, pur avendo fatto ricorso alla CIG, al termine del periodo riassorbirà quegli stessi lavoratori?». «Ci sembra questo un modo – si conclude la lettera – per dare una concreta boccata d’ossigeno a quegli imprenditori che decidono di affrontare la crisi senza perdere i lavoratori e il segnale che il Governo è vicino alle imprese che si sforzano di reagire alla crisi». PMITALIA a Tremonti: ridurre IRAP a imprese che non licenziano AG. STAMPA “Radiocor-Sole24ore” del 16 aprile 2009 IMPRESE: PMITALIA A TREMONTI, RIDURRE L'IRAP PER CHI NON LICENZIA IMPRESE: PMITALIA A TREMONTI, RIDURRE L'IRAP PER CHI NON LICENZIA (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 16 apr - «L'idea di premiare le imprese che non licenziano, anzichè prevedere soltanto ammortizzatori per i lavoratori licenziati mi sembra molto assennata». Con questo riconoscimento inizia la lettera del segretario generale di PmItalia (Associazione delle piccole e media imprese italiane) Giovanni Quintieri al ministro dell'Economia, Giulio Tremonti. La lettera contiene però anche un suggerimento che evita di dover immaginare forme nuove di incentivi, per agire invece sull'Irap. «Considerando che l'Irap da sempre rappresenta una delle imposte più odiose per le Pmi, perchè di fatto penalizza le imprese che fanno più occupazione senza essere neanche deducibile per quelle imprese che chiudono i bilanci in perdita, perchè non prevedere ad esempio almeno per gli anni della crisi, 2008 e 2009 - nelle imprese fino a 50 addetti un abbattimento secco dell'imposta per chi non ha licenziato, e una riduzione un pò più contenuta per chi, pur avendo fatto ricorso alla cig, al termine del periodo riassorbirà quegli stessi lavoratori? Ci sembra questo un modo - conclude la lettera - per dare una concreta boccata d'ossigeno a quegli imprenditori che decidono di affrontare la crisi senza perdere i lavoratori e il segnale che il Governo è vicino alle imprese che si sforzano di reagire alla crisi». com-rro (RADIOCOR) 16-04-09 16:14:02 (0263) 5 NNN FINE DISPACCIO GIOVEDÌ, 169 APRILE, 2009 PMITALIA SCRIVE A TREMONTI SU IRAP “L’idea di premiare le imprese che non licenziano, anziché prevedere soltanto ammortizzatori per i lavoratori licenziati mi sembra molto assennata”. Con questo riconoscimento inizia la lettera del Segretario Generale di PMITALIA (Associazione delle piccole e media imprese italiane) Giovanni Quintieri al Ministro dell’Economia Giulio Tremonti. La lettera contiene però anche un suggerimento che evita di dover immaginare forme nuove di incentivi, per agire invece sull’IRAP. “Considerando – si afferma nella lettera – che l’IRAP da sempre rappresenta una delle imposte più odiose per le Pmi, perché di fatto penalizza le imprese che fanno più occupazione senza essere neanche deducibile per quelle imprese che chiudono i bilanci in perdita, perché non prevedere ad esempio - almeno per gli anni della crisi (2008 e 2009) - nelle imprese fino a 50 addetti un abbattimento secco dell’imposta per chi non ha licenziato, e una riduzione un po’ più contenuta per chi, pur avendo fatto ricorso alla CIG, al termine del periodo riassorbirà quegli stessi lavoratori?”. “Ci sembra questo un modo – si conclude la lettera – per dare una concreta boccata d’ossigeno a quegli imprenditori che decidono di affrontare la crisi senza perdere i lavoratori e il segnale che il Governo è vicino alle imprese che si sforzano di reagire alla crisi”. ---------From: Ufficio Stampa PMITALIA [email protected] PUBBLICATO DA REDAZIONE DEL C O R R I E R E D E L W E B . I T A L L E 1 7 : 4 4 www.sat8.tv PMITALIA SCRIVE A TREMONTI SU IRAP “L’idea di premiare le imprese che non licenziano, anziché prevedere soltanto ammortizzatori per i lavoratori licenziati mi sembra molto assennata”. Con questo riconoscimento inizia la lettera del Segretario Generale di PMITALIA (Associazione delle piccole e media imprese italiane) Giovanni Quintieri al Ministro dell’Economia Giulio Tremonti. La lettera contiene però anche un suggerimento che evita di dover immaginare forme nuove di incentivi, per agire invece sull’IRAP. “Considerando – si afferma nella lettera – che l’IRAP da sempre rappresenta una delle imposte più odiose per le Pmi, perché di fatto penalizza le imprese che fanno più occupazione senza essere neanche deducibile per quelle imprese che chiudono i bilanci in perdita, perché non prevedere ad esempio - almeno per gli anni della crisi (2008 e 2009) - nelle imprese fino a 50 addetti un abbattimento secco dell’imposta per chi non ha licenziato, e una riduzione un po’ più contenuta per chi, pur avendo fatto ricorso alla CIG, al termine del periodo riassorbirà quegli stessi lavoratori?”. “Ci sembra questo un modo – si conclude la lettera – per dare una concreta boccata d’ossigeno a quegli imprenditori che decidono di affrontare la crisi senza perdere i lavoratori e il segnale che il Governo è vicino alle imprese che si sforzano di reagire alla crisi”. 12 marzo 2009 -