Lavoro, l`agricoltura non sente la crisi

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Corriere di Novara
SABATO 1 OTTOBRE 2016
ECONOMIA&lavoro
NONOSTANTE LA CONGIUNTURA ECONOMICA NEGATIVA, IL SETTORE IN PIEMONTE È IN CONTINUA ESPANSIONE
Lavoro, l’agricoltura non sente la crisi
Pentenero: «Gli avviamenti dal 2008 al 2015 sono cresciuti del 34,5%»
n C’è un settore in Piemonte
che, nonostante la crisi economica, appare in continua
espansione dal punto di vista
dell’occupazione: l’agricoltura. Nel corso della congiuntura
economica negativa avviatasi
alla fine 2008, le assunzioni nel
ramo agricolo, infatti, si sono
mosse in controtendenza, mostrando una crescita lineare,
con gli avviamenti passati dalle
32.700 unità del 2008 alle
44.000 unità nel 2015 (+
34,5%).
Lo ha detto l’assessore al Lavoro, Gianna Pentenero, intervenendo al convegno "Stati generali della formazione nell'agroalimentare. Le nuove opportunità per l'agricoltura del
futuro", organizzato nell'ambito di Terra Madre dall’ItsAgroalimentare del Piemonte, in
collaborazione con la Rete Nazionale degli Istituti Agrari,
l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e la rete
degli Its Agroalimentari.
«Nel medesimo periodo - ha
aggiunto Pentenero - i movimenti complessivi hanno segnato invece una flessione di
quasi 50.000 unità (-8% circa).
E nel primo semestre 2016,
quando, per varie ragioni, i
flussi occupazionali sono tornati a ridursi, il ramo agricolo
ha continuato il suo trend
espansivo, con una crescita dei
movimenti registrati del 6,6%
(+ 1.321 unità). L’agricoltura
dunque si qualifica, sotto questo profilo, come settore dinamico con potenzialità di natura
anticiclica, che va progressiva-
mente aumentando il suo peso
sul totale delle assunzioni, salito dal 5% al 7,5% tra il 2008 e il
2015. Un fenomeno favorito
dai processi di riqualificazione
e diversificazione delle colture
e delle produzioni, ma anche
dalla maggiore sensibilità dei
consumatori verso la qualità
dei prodotti agricoli, e dalla
crescente appetibilità che il settore esercita nei confronti dei
giovani, proprio per la natura
green delle attività che vi si
svolgono».
La domanda di lavoro dipendente stagionale nel settore
primario coinvolge prevalentemente cittadini stranieri con
una quota del 45% di lavoratori
con meno di 35 anni, e una netta maggioranza di uomini. Le
assunzioni si concentrano in
alcune aree particolarmente
vocate: le province di Asti e Cuneo, dove nel Saluzzese si arriva al 50% di movimenti nel settore sul totale, e i bacini di Acqui Terme nell’Alessandrino,
di Vercelli, e, in provincia di
Torino, di Pinerolo, nella fascia
confinante con il Cuneese. Gli
avviamenti, inoltre, hanno una
durata media di oltre 4 mesi,
A Novara e Vco il settore cresce grazie alle giovani imprese
n Anche nel Novarese e nel Vco l’agricoltura cresce, ma occorre dare ai giovani gli strumenti per poter scommettere su
un futuro d’impresa nel settore primario.
Dati alla mano, il presidente dell’organizzazione agricola interprovinciale Federico Boieri evidenzia come i numeri delle
due province rivelino «una forte potenzialità di sviluppo»
per le nuove generazioni di agricoltori. «E’incoraggiante, come confermano i dati della Camera di Commercio di Novara,
che nel primo semestre del 2016 la demografia delle imprese
agricole registri un saldo positivo di +28 unità; numeri positivi anche nel Vco, dove nel secondo trimestre dell’anno – anche qui lo confermano i dati camerali - sono nate 12 nuove
imprese agricole e dove l’agricoltura ha un alto tasso di ‘giovanilità’ imprenditoriale». Il futuro potrebbe rivelare nuove
sorprese, anche a fronte del ‘boom’delle domande presentate
per le operazioni 4.1.2. e 6.1. del Psr 2014-2020 sugli investimenti nelle aziende condotte da giovani agricoltori e sull’insediamento giovani. «Queste operazioni hanno riscosso davvero un grande successo: ciò testimonia che tra i giovani agricoltori novaresi e del Vco c’è la voglia di innovare ed investire.
Le risorse messe a disposizione, però, consentono di accettare solo una parte delle domande presentate». Pertanto Coldiretti aveva chiesto all’assessore Giorgio Ferrero l’impegno «a
integrare le risorse per le domande già presentate ed aprire al
più presto un nuovo bando che possa dare un forte impulso
alla crescita di nuova imprenditoria nel settore». E durante il
tavolo verde l’assessore Ferrero – spiega Delia Revelli presidente di Coldiretti Piemonte – «ha dichiarato di voler accogliere la nostra richiesta per dare un forte impulso alla crescita di nuova imprenditoria giovanile». Prosegue Boieri: «I
giovani rappresentano il futuro dell’economia. Abbiamo di
fronte un’occasione irripetibile per sostenere il grande sforzo
di rinnovamento dell’agricoltura italiana e per incrementare
la competitività e la crescita delle nostre imprese. Consentire
ad un nuovo ed elevato numero di domande di poter accedere
alle risorse significherebbe azionare, in forma concreta, un
rilancio dell’economia piemontese, sia per le imprese del settore sia per l’indotto. Una vera risposta all’attuale stallo dell’economia per poter guardare ad un nuovo futuro».
«Cambio generazionale e innovazione sono tra i punti fondamentali di questa nuova agricoltura, sempre più 2.0, un settore che vede protagonisti tanti ragazzi volenterosi di investire
in un settore pieno di opportunità come è quello agricolo»,
sottolinea Sara Baudo, delegata interprovinciale di Coldiretti Giovani Impresa. «Oggi l’agricoltura, anche nel Novarese,
è vincente perché sa interpretare le nuove tecnologie. Stiamo
vivendo una rivoluzione epocale nelle nostre campagne, che
contribuirà a sancire, ancor più, il grande valore aggiunto
dell’agroalimentare italiano».
l.c.
configurandosi come occasioni di lavoro relativamente
strutturate, con una prevalenza di braccianti e assimilati.
Caratteristica tipica dell’agricoltura è quella di poter contare su una filiera “allungata” che
coinvolge l’industria di trasformazione, il commercio, il comparto turistico e della ristorazione. Anche in questo caso è
evidente la natura anticiclica
delle attività. Nel settore della
trasformazione alimentare, il
volume di assunzioni è rimasto
pressoché invariato negli anni
di crisi, oscillando intorno alle
15-16.000 unità annue, con
una crescita a 18.700 avviamenti al lavoro nel 2015.
«L’agricoltura - aggiunge Pentenero - fornisce occasioni di
lavoro importanti, soprattutto
per i giovani, occasioni che la
Regione sostiene con convinzione grazie al sistema della
formazione professionale. Ad
oggi sono 35 le figure professionali del settore agroalimentare formate in Piemonte, grazie a oltre 200 percorsi formativi di vario livello, da quelli finalizzati all’ottenimento delle
qualifiche per l’obbligo di
istruzione e per il conseguimento del diploma professionale, ai percorsi per adulti disoccupati o occupati, passando
per l’alta formazione, grazie
agli Its, Istituti tecnici superiori
che offrono percorsi biennali
alternativi o complementari a
quelli universitari, con percentuali di inserimento nel mondo
del lavoro molto alte».
Laura Cavalli
COLDIRETTI: PARTITA LA CAMPAGNA “AMI I LUPI? ADOTTA UN PASTORE…!”. DAL VCO DUE ‘VETERANI’ DELL’ALPEGGIO
Crowdfunding per sostenere la pastorizia piemontese
n Due pastori del Vco – Ernestino Morandi, di Verbania e
Adolfo Zanola di Varzo, entrambi ‘veterani’ della tradizione dell’alpeggio sulle alpi
ossolane – sono stati tra i protagonisti, nei giorni scorsi a Torino, del lancio ufficiale della
campagna crowdfundig “Ami
i lupi? Adotta un pastore…!”
presso lo stand Coldiretti, al
Salone del Gusto-Parco del Valentino a Torino. Dopo la presentazione avvenuta lo scorso
8 agosto, Coldiretti Piemonte,
in collaborazione con WoopFood, ha dato continuità al
progetto fino ad arrivare a mettere on line la piattaforma per
poter sostenere la campagna
con un contributo economico.
«Il progetto nasce dalla necessità di dare un aiuto, con una
formula nuova e diversa, a chi
porta avanti l’allevamento e la
pastorizia –commenta il presidente della Coldiretti interprovinciale Federico Boieri - vivendo e lavorando tutti i giorni
in montagna e nelle zone collinari trovandosi, quindi, a dover convivere con la presenza
sempre più massiccia del lupo,
la cui presenza è acclarata anche sulle montagne ossolane».
«Al via, dunque, questo pro-
Ernestino Morandi con il suo gregge all’Alpe Tamia
getto innovativo e di condivisione che coniuga la tradizione
dell’allevamento alla pastorizia 2.0 dei giorni d’oggi, per far
conoscere il frutto del lavoro
dei produttori che presidiano
territori altrimenti lasciati all’incuria» ha rimarcato la presidente regionale di Coldiretti
Delia Revelli. «Inoltre, i fondi
raccolti tramite il sistema del
crowdfunding saranno impiegati per un lavoro di mappatu-
ra delle malghe piemontesi,
delle realtà agricole di allevamento montano che offrono
prodotti d'alpeggio, delle realtà ricettive di montagna e, non
ultimo, della presenza del lupo
in Piemonte»”.
«E’ necessario dare un impulso
all’economia montana e per
questo può essere d’aiuto anche integrare e riaprire il bando
del Psr sugli investimenti nelle
aziende condotte da giovani
agricoltori e sull’insediamento
giovani, come già abbiamo richiesto all’assessore Ferrero»,
sottolinea il delegato confederale Bruno Rivarossa. «In questa direzione va la campagna
crowdfunding ‘Ami i lupi?
Adotta un pastore…!’ che rappresenta uno strumento innovativo per valorizzare il territorio, le sue tradizioni ed i suoi
prodotti tipici. A tale scopo abbiamo registrato il marchio del
progetto, sinonimo di qualità
ed affidabilità, che verrà applicato sui prodotti delle imprese
che insistono sui territori di
montagna, presidiandoli ed
evitandone l’abbandono, per
incentivare e valorizzare, attraverso una rete di sostenitori,
l’economia delle vallate e delle
zone collinari».
Per aderire e sostenere il progetto, consultare il sito
www.woopfood.com, scegliere la campagna “Ami i lupi?
Adotta un pastore…!” e selezionare la tipologia di contributo che si vuole apportare.
Rimane attivo l’indirizzo mail
[email protected] al quale tutti gli
interessati possono scrivere
per avere maggiori informazioni.
l.c.
Mostra zootecnica ad Armeno
ARMENO Domani, domenica 2 ottobre, torna la tradizionale
mostra zootecnica, che quest'anno festeggia il traguardo delle
60 edizioni di fiera per la razza Bruna Alpina. Nell'area espositiva di via Due Riviere, dalle 9 alle 15, si potrà assistere alla tradizionale sfilata dei bovini, con le relative premiazioni dei migliori capi delle razze Bruna Alpina e Pezzata Rossa e non solo:
non mancheranno infatti stand enogastronomici e legati al
mondo rurale, coltivatori, piccoli produttori a Km 0, passeggiate a cavallo per grandi e piccini ed ottimi piatti preparati dai
rinomati chef armeniesi, che per l'occasione offriranno il servizio cucina per il pranzo presso l'Area Tonella. Ospiti speciali
della giornata saranno gli alunni degli istituti superiori di agraria "Fobelli" di Crodo e "Bonfantini" di Novara, protagonisti di
una "sfida" tra scuole, per mettere in pratica sul campo, affiancati dai professori e dagli esperti che interverranno per la manifestazione, quello che viene insegnato in aula. Nel primo pomeriggio per grandi e piccini sarà inoltre possibile accompagnare
le mucche nelle loro stalle. Sarà attivo un servizio di navetta
gratuito per raggiungere il luogo della manifestazione.
l.c.
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