Comunicato Stampa Rock Valley Festival 2014

ROCKVALLEY FESTIVAL 2014 – 7° EDIZIONE
La più internazionale e sfaccettata sagra musicale dell’Oltrepo pavese arriva alla
sua settima edizione con tre coinvolgenti e deraglianti serate piene zeppe di
creatività, originalità, libido e convivialità – sempre ad ingresso gratuito!
MUSICA
VENERDI’ 18 ##############################################
La serata di venerdì 18 Luglio è dedicata a quel groviglio smerigliato e
sferragliante di musiche math, noise, emo, post-rock e post-punk: 6 diverse
annodature a sfilacciamento policromo di una tarda adolescenzialità rumorosa.
Ospiti dall’Inghilterra gli eccezionali Delta Sleep.
[in fondo per maggiori dettagli]
SABATO 19 ###############################################
Una serata bulimica ad alto tasso di tritolo e introspezione interstellare con il
meglio della musica heavy e sperimentale italiana – e i Nadja ospiti d’eccezione
dal Canada: cinematiche bordate di insurrezionalità fuzznoise, tinture di loop e
distorsioni rimescolate in un calderone di musicalità ancestrale, titanomachie
sludge psichedeliche ai margini del cosmo, un trattato astronomico scritto in
doomhop e vergato di droni e miniature babeliche, macchine da cucire urlanti e
revolverate busker.
7 pozzi di una profondità abissale, e i loro mondi riflessi congiunti in un’unica
imperdibile serata.
[in fondo per maggiori dettagli]
DOMENICA 20#############################################
La più sfrenata baldoria immaginabile con sei tra i migliori gruppi delle nostre
zone, per una collisione di generi e di energia da fare tutti a polpette.
[in fondo per maggiori dettagli]
MOSTRE
Per tutte e tre le sere, negli spazi interni di Palazzo Pascoli - nell’area antistante
al secondo palco - saranno in esposizione le opere di 4 differenti artisti: gli
incubi a china e le babau-grafie di BERLIKETE, il foto-feticismo visionario di
KENZO, l’inquietudine dissezionatoria e le allucinazioni chirurgiche su polaroid
di SILVIA BERTOLAMEI, la florescenza sepolcrale del rigor mortis inchiostrata
da WEENA VISINI. Le opere di questi 4 artisti congiureranno a scarnificare lo
spettatore e ad attentarne lo spettro visivo, fino a tagliuzzarlo e penetrarlo da
un’estremità all’altra, vivisezionandone interiorità, paure e ricordi, consuetudini
di senso e abitudini della visione, concrezioni identitarie e pretese separatiste,
per ridurlo ad una tela di ossa pronta ad essere ridipinta dalle cascate di
pigmenti della musica circostante, degli incontri, delle deglutizioni di sensi, cibo,
birra, parole, subissamenti di sguardi, in un processo inavvertibile di
decostruzione e ricomposizione del soggetto e di miscelamento e
rimescolamento di soggetto-luogo-oggetto del tutto privo di finalità alcuna.
BERE
Ogni sera, oltre ad ottimi vini doc nati dalle vigne delle colline circostanti, e oltre
agli insuperabili cocktails del Sir Andrew, sarà possibile tuffarsi nella
tradizionale rassegna di birre artigianali d’eccellenza, italiane e
d’importazione. Quest’anno le elette saranno:
- RIEGELE AUGSBURGER
- WELTENBURGER KLOSTER PILS
- WELTENBURGER KLOSTER BAROCK DUNKEL
- HOEEGARDEN BLANCHE
- BAD GUY ANASTASIA
- BAD GUY FOXY LADY
- BAD GUY ROCKET QUEEN
http://www.weltenburger.de/
http://www.riegele.de/
http://hoegaarden.com/
http://www.badguybrewery.com/
MANGIARE
La cucina del RockValley è un mirabile congegno di esperienza, maestria e
prontezza; curata tradizionalmente dalla ProLoco di S.Maria della Versa, la
cucina sfornerà a pieno regime piatti genuini, ruspanti e succulenti per qualsiasi
tipo di esigenza e voracità: carni alla griglia, fritti, affettati, primi, piatti vegani e
vegetariani, e una buonissima pizza cotta con forno a legna.
STAND&BANCARELLE
Come ogni anno lungo tutto il perimetro dell’area festival troverete stand di
artigianato handmade, serigrafia, abbigliamento, cd e vinili, oggettistica, e tante
altre cose, un vero tripudio per gli occhi, il desiderio e il piccolo feroce
scialacquatore che si trova in ognuno di noi.
AREA CAMPING
Da quest’anno il festival metterà a disposizione un’area camping per i pellegrini,
gli irreducibili dell’ultima birra e chiunque voglia godersi più di una serata. Il
camping dista dal festival giusto una salita e una discesa, un 400 m tra le vie del
paese. Il cartello “RockValley Gore Camping Experience” saluterà il
campeggiatore all’arrivo. I bagni e le docce saranno messi a disposizione da
vicine strutture pubbliche (esattamente dirimpetto all’area camping). Tutte le
informazioni necessarie e le istruzioni su come prenotare possono essere
trovate sulla pagina Facebook.
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Organizzato dal collettivo artistico
RockValley in collaborazione con la
ProLoco di S.Maria della Versa,
il RockValley nasce dal nulla nel
2006, autofinanziandosi,
una
imprevedibile audace giocata fuori
posto da parte di alcuni ragazzi di
questo piccolo paese dell’Oltrepo
pavese, ai margini della provincia,
adagiato sul fondo della val Versa,
tradizionalmente
dedito
alla
produzione di vino. Anno dopo
anno, con un’adeguata dose di
determinazione e tenacia, e il
sostegno
fondamentale
della
ProLoco, il festival catalizza e
convoglia sempre più volontà,
ambizioni,
desideri,
successi,
soddisfazioni e memorabilia, che lo
portano a prendere forma e respiro e
a riflettere senso con sempre maggior
brillantezza e ampiezza di spettro, a
mettersi a fuoco, e consolidarsi come
uno degli eventi più attesi di ogni
estate nella provincia di Pavia,
Piacenza e non solo.
Il festival è da sempre
ad ingresso gratuito.
Il collettivo RockValley è composto da un gruppo di 10 ragazzi e ragazze della
provincia di Pavia che cercano di dare voce, in mezzo alle colline del loro
territorio, alla musica in cui ritrovano se stessi, e di creare un' occasione
importante per svegliare, convogliare, far incontrare e scontrare le persone e le
realtà creative del nostro territorio per la gran parte culturalmente inaridito e
assetato, con la convinzione che in questo modo la terra prenda aria e col tempo
i brandelli e i cocci di questi brevi irripetibili momenti possano sedimentare in
campi e sentieri più fertili per le vite delle generazioni future e delle nostre valli.
Il RockValley è un festival per appassionati, ma non solo.
Il RockValley prende la potenza artistica, visionaria e viscerale delle musiche di
nicchia, sperimentali
e innovative, più fresche e contemporanee, per
disimbrigliarle dalle forme di inaccessabilità e osticità con cui cui sono spesso
vissute dal senso comune, impermeabile alla loro forza d’ immediatezza e alla
loro trascinante vitalità musicale.
Una dimensione in cui queste musiche siano in grado di far presa, toccare e
rapire davvero chiunque è invece possibile, e il RockValley cerca di mettere in
atto proprio questo: rendere accessibile a tutti queste proposte musicali così
“estranee” e dirompenti (I bei libri sono scritti in una sorta di lingua straniera,
diceva Proust); cercare di creare
un’occasione in cui esse possano
toccare la vita anche della
persona più lontana proprio da
quelle espressioni e frequenze.
Anche per questo motivo, il
festival è da sempre ad ingresso
gratuito.
Durante il festival si lascia che la
musica instauri il suo contatto
più diretto, sincero e istintivo
con un’ascoltatore messo a
proprio agio e predisposto dalla
immediatezza
dirompente
dell’atmosfera di una sagra di
paese, con la sua festosità
incontenibile, la semplicità dei
più spontanei desideri e piaceri
della convivialità, dell’incontro,
della
baldoria
e
del
divertimento, della gola e di tutti
i sensi. Bere, mangiare, ascoltare,
sentire,
parlare,
ridere,
innamorarsi,
desiderare,
guardare, vedere, riflettere,
perdersi,
rispecchiarsi,
incontrare,
creare, ammattire e allucinare, capire,
sentire, volere, brillare di senso.
Ci piace pensarlo più che come un
festival, come una sagra musicale – in
qualche modo "stonata" e atopica, il
modello dei festival urbani svestito e
trascinato nella schiettà realtà di un
piccolo paese, con tutta la sua spigolosità e espressività. Il festival è allestito
nella piazza del paese e nel cortile delle vecchie scuole elementari: ruralità e
paesanità che cocciano a braccetto con l'internazionalità e i respiri ampi e
forestieri delle band sul palco ogni anno.
La grande e spontanea attenzione rivolta alla
genuinità e qualità enogastronimica apparecchia
l’atmosfera migliore per la fruizione e il
godimento musicale: tradizionalmente il festival
ha da sempre riservato un’estrema e raffinata
cura nella selezione delle birre, tutte artigianali,
sia italiane che d'importazione.
Accanto a questa, la proposta
degli ottimi vini doc delle
nostre colline e un’angolo
riservato ai cocktail, preparati
con
arte
e
maestria
dall’immancabile
Andre,
mentre nelle cucine del
RockValley si accomodano
squisiti piatti di carne alla
griglia, fritti, affetati, primi,
piatti vegani e vegetariani, e nel forno a legna appena accanto si cuoce la ormai
celeberrima pizza del RockValley. Tutt’attorno, banchetti affollano la piazza:
merchandising, cd, vinili, distro, artigianato handmade, t-shirt serigrafate dal
vivo, abbigliamento, accessori, oggettistica, e molte altre curiosità.
Ma non è solo la musica che si vuole trasportata nel cuore, negli occhi e sulla
pelle della gente: anno dopo anno il RockValley ha cercato di estendere sempre
più il suo discorso anche alle altre arti, allestendo e dedicando spazi per mostre
ed esposizioni, esibizioni e performance. Nel nostro territorio, ancora più che
per la musica, lo stato dell’arte soffre di trascuratezza, minima visibilità,
obsolescenza. Non è il RockValley il luogo e il momento in cui si possa davvero
sovvertire questa endemica ristagnanza o anche solo intaccarla, ma ogni anno
cerchiamo di potenziare, vitalizzare e radicalizzare sempre più anche quest’
altra facciata della creatività.
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VENERDI’ 18 LUGLIO
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TOPSY THE GREAT
[ore 9:40 - 22:10]
I Topsy The Great, sono un muto esercito elettrico.
Provenienti da Prato e attivi dal 2009 suonano musica
tesla-core strumentale. La miscela elettrica che
producono assume sapori e colori che in superficie
rimandano al math, velando una dissacrante matrice
rock, che nel retrogusto svela fragranze noise,
sentori pop e un’attitudine palesemente punk.
I Topsy The Great sono Emanuele Ravalli, chitarra,
Lorenzo “Bob” Coppini, percussioni, e Alessandro Gambassi, basso.
Il loro primo lp è “Steffald” (2012 fromScratch records/SantaValvola records), con il quale
sono stati in giro per un anno e mezzo (50 date totali, compreso un tour europeo che ha
toccato Austria, Germania, Danimarca e Francia).
Nel marzo del 2014 arriva “Fampor”(sempre edito da fromScratch records e SantaValvola
records), racconto di un fluorescente mondo immaginario, abbastanza lontano da lasciare
all’ascoltatore la possibilità di perdersi senza avere la paura di ritrovarsi troppo presto.
La palude sonora di Fampor affonda, con misurata scompostezza e spensierata armonia, in un
fluido stridente che gronda dai pedali auto costruiti e dagli strumenti a basso costo della band.
Sito ufficiale
[www.topsythegreat.com/]
Pagina Facebook
[www.facebook.com/pages/Topsy-The-Great/128760827181392?fref=ts]
Recensione ultimo disco
[www.topsythegreat.com/wp-content/uploads/2013/11/repubblica-07-05-2014-c.jpg]
VALERIAN SWING
[ore 22:20 – 22:50]
I VALERIAN SWING sono tre lunatici italiani che
suonano canzoni dal sapore math perlopiù strumentali,
irruenti e anthemiche, concise e dritte al punto.
Negli ultimi anni hanno attraversato in tour numerosi
Paesi, affilando un personalissimo stile di follia sonica
straordinariamente dinamico, frenetico e di elevata
musicalità.
Il loro album di debutto “A Sailor Lost Around The
Earth” è uscito nella primavera del 2011, registrato e prodotto da Matt Bayles (Mastodon, Isis,
Botch, Russian Circles) alla Red Room di Seattle, WA. L’album è stato pubblicato in tutto il
mondo dalla storica etichetta americana Magic Bullet Records, che per l’occasione ha
commentato:”Ci sono bastati 3 minuti per capire che dovevamo semplicemente far uscire
l’album e condividere questa grande band con chiunque fosse disposto ad ascoltare”. Ospite il
trombonista internazionalmente acclamato Gianluca Petrella. SubSuburban Recording
Company si è presa cura della versione in vinile, inclusiva di un 7” con degli speciali remix di
Simon Scott (Slowdive) e Isan.
Dopo la pubblicazione la band ha cominciato un tour senza fine: quasi 100 concerti in un
anno, di supporto a band del calibro di Russian Circles, And So I Watch You From Afar, Boris,
This Town Needs Guns, Tera Melos. 2 tour europei, e un tour americano a marzo 2012 (con
una data al SXSW festival ad Austin,TX).
La band sta attualmente lavorando sempre con Matt Bayles sul suo nuovo album che uscirà
nel corso del 2014.
Bandcamp
[http://subsuburban.bandcamp.com/album/a-sailor-lost-around-the-earth]
Pagina Facebook
[https://www.facebook.com/valerianswingmusic?fref=ts]
Recensione ultimo disco
[http://sentireascoltare.com/recensioni/valerian-swing-a-sailor-lost-around-the-earth/]
DELTA SLEEP (UK)
[ore 23:00 – 23:40]
I
Detla Sleep nascono nel gennaio del 2010, guidati dal desiderio di creare musica divertente e
originale, capace di guardare avanti.
I Delta Sleep sono musicisti autodidatti e onesti, capaci di realizzare canzoni complesse
quanto orecchiabili.
La loro musica è un ordito di melodie chitarristiche, percussioni influenzate dal jazz e un
basso implacabile, il tutto ricamato da oblique spolverate di elettronica. Coniare una
definizione per il suono dei Delta Sleep è un compito arduo, ma un vecchio saggio lo ha una
volta descritto come una “battagli incantata tra gli At The Drive In e i Mogwai per la città dei
Radiohead nella landa dei Battles”.
I loro live show sono intensi, accattivanti ed estremamente tesi, capaci ogni volta di vincere e
rapire il proprio pubblico. Hanno condiviso il palco con band affermate come Minus the Bear,
Tera Melos, And So I Watch You From Afar, DD/MM/YYYY, This Town Needs Guns, Cougar,
Tall Ships, Tubelord, e You Slut!, solo per nominarne alcuni.
Sito ufficiale
[http://thedeltasleep.tumblr.com/]
Pagina Facebook
[https://www.facebook.com/deltasleepband?fref=ts]
Recensione ultimo disco
[http://musicalmathematics.co.uk/ep-review-delta-sleep-management/]
HIS ELECTRO BLUE VOICE
[ore 23:50 – 00:30]
Il progetto His Electro Blue Voice nasce nei primi anni 2000 a Como, da un’idea di Francesco
Mariani.
Nel 2007 arriva la prima pubblicazione con il 7” Fog/Das per l’etichetta californiana S-S
Records, un singolo che include già parecchi elementi che la band avrà modo di sviluppare
maggiormente negli anni successivi: post punk, noise, psychedelia, shoegaze, krautrock, ghotic
rock.
La seconda uscita è lo split 7” Call, a cui segue nel 2008 il 7” Duuug/Fury Eyes per la
newyorkese Sacred Bones Records. Nel 2010 vengono pubblicati i brani sempre più rumorosi
e dilatati Wolf/Worm per Holidays Records e Animal Verses/Black Veils per Bat Shit Records.
Nel 2011 l’ Ep di 3 brani Dead Sons per Brave Mysteries.
Nel 2012 avviene il contatto con la celeberrima etichetta Sub Pop Records (Nirvana,
Soundgarden, Mudhoney); è la seconda band italiana ad essere mai stata pubblicata da Sub
Pop. Ad aprile 2013 la band appare con il brano “Kidult“ nella compilation Sub Pop 1000.
Successivamente il 20 agosto esce il primo vero LP chiamato “Ruthless Sperm” sempre per la
label di Seattle.
Bandcamp
[http://hiselectrobluevoice.bandcamp.com/]
Pagina Facebook
[https://www.facebook.com/pages/HIS-ELECTRO-BLUE-VOICE/36082066954?fref=ts]
Recensione ultimo disco
[http://www.rockit.it/recensione/23298/hiselectrobluevoice-ruthless-sperm]
AN HARBOUR
[suonerà durante tutti i cambi palco]
[Palco cocktail]
Il progetto in solitaria di Federico Pagani (Dyskinesia, Ants), sulla scia di
Jeff Buckley, Eddie Vedder, Antony Hegarty, e tanta emotività anni ’90.
Procuratevi una bomboletta d’ossigeno prima di ascoltarlo, perché vi
mancherà letteralmente il respiro di fronte a tanta bravura e talento.
Una gemma che ci auguriamo possa fare tanta strada.
ALLAN GLASS
[post-show – 00:30 – 1:00]
[palco interno]
Allan Glass è un bizzarro e (in)felice duo punk
psichedelico da Pontecurone (AL) attivo dal 2008,
formato da Marco Matti e Jacopo Viale.
In quell’anno pubblicano il loro primo Ep autoprodotto:
Stanze Con Crepe.
Nel gennaio del 2012 la Toilet Smokers Club Records
pubblica un secondo Ep, Guzznag.
Esce il 27 marzo 2014 per la Nova Feedback records
“Magikarp”, prima prova sulla lunga distanza di Allan
Glass, un avvincente concentrato di strampalato e
umorale rock a bassa fedeltà intrappolato in
un’adolescenza cronica espressa ed impressa fin dal
titolo: Magikarp è infatti, originariamente, un Pokemon .
“Ci piace l’immaginario di questi cartoni animati, grossi caramellosi e teneri”, dichiarano i due
“ma ci affascina anche il riferimento alla magia, che ci fa pensare alla psichedelia.” Registrato
al Casemate Studio (lo studio personale del duo) in piena ottica DIY con l’ausilio di
strumentazione vintage ma “povera” (non rinomata) e con un uso analogico dei mezzi digitali,
Magikarp è un album dove le strutture dei brani vengono decostruite e dai testi liberamente
interpretabili in cui una scelta stilistica ben ponderata è quella di mantenere le voci basse ed
effettate, non essendo quindi la parte preponderante nei pezzi ma uno strumento tra i tanti
del vasto e stratificato landscape musicale del duo.
Bandcamp
[http://allanglass.bandcamp.com/]
Pagina Facebook
[https://www.facebook.com/allanglassrock/timeline]
Recensione ultimo disco
[http://sentireascoltare.com/recensioni/allan-glass-magikarp/]
SABATO 19 LUGLIO
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FUZZORCHESTRA
[ore 21:30 – 22:00]
Nata nel 2006 la Fuzz Orchestra ha al suo attivo 2 dischi ed oltre 200 concerti tra Italia,
Europa e Stati Uniti. Partendo dall'improvvisazione radicale, la band arriva alla definizione di
un sound basato su strutture di matrice heavy rock, prodotte da batteria e chitarra, su cui si
innestano flussi noise ed audio samples tratti da film, documentari e vecchi vinili. Nel Marzo
2007 esce il primo lavoro “Fuzzorchestra” (Wallace Records - Bar la Muerte), 30 minuti di
musiche istintive e taglienti in bilico tra kraut rock e noise, innervate da narrazioni che
raccontano momenti gloriosi (la Resistenza) ed oscuri (lo stragismo) della storia dellʼItalia
contemporanea. Febbraio 2009 vede lʼuscita del secondo disco “Comunicato n°2” (Wallace
Records - Bar la Muerte – Escape from Today - Boring Machines): il sound diventa più oscuro
e più brutale mentre le narrazioni ridanno voce a soggetti e momenti di rivolta che hanno
attraversato la seconda metà del Novecento italiano.
Nellʼestate 2011 a Luca Ciffo (chitarra) e Fabio Ferrario (audio samples e noise) si unisce
Paolo Mongardi (batteria) già con ZEUS!, Fulkanelli, Ronin ed ex Jennifer Gentle: il suo
contributo caratterizza fin da subito le registrazioni del nuovo materiale, arricchendo
lʼoriginario sound heavy rock ʻ70s con il suo drumming futurista e metallurgico. Con questa
nuova formazione il 4 Dicembre 2012 esce “Morire Per La Patria”, album co-prodotto e
distribuito da un vero e proprio ensemble di etichette composto da Blinde Proteus, Bloody
Sound Fucktory, Boring Machines, Brigadisco, Cheap Satanism, Escape from Today,
fromSCRATCH, HysM?, Il Verso del Cinghiale, Offset, Tandori, To Lose La Track, Trasponsonic,
Villa Inferno, Wallace.
Il suono è impreziosito da alcuni ospiti dʼeccezione, nonché amici quali Xabier Iriondo, Enrico
Gabrielli, Dario Ciffo ed Edoardo Ricci.
“Tutto nell’epopea Fuzz Orchestra rimanda all’impegno ideologico: l’immaginario evocato, i titoli degli
album e delle canzoni, la stretta osservanza di una radicalità sonora in cui ogni singolo momento o
dettaglio è funzionale al tutto. Un disco e un progetto contro il potere in ogni sua forma e attraverso un
potere che è forza eruttiva mai doma. Di diritto nella classifica di fine anno”
SENTIREASCOLTARE - dicembre 2012
“Ogni lavoro della Fuzz Orchestra è un'avventura densa di riferimenti letterari, storici e politici.
Potente invettiva su e contro il potere, Morire per la patria è la migliore cosa italiana dell'anno”
RUMORE - dicembre 2012
Sito ufficiale
[fuzzorchestra.org]
Pagina Facebook
[facebook.com/fuzzorchestra]
Recensione ultimo disco
[http://www.ondarock.it/recensioni/2012_fuzzorchestra_morireperlapatria.htm]
LILI REFRAIN
[ore 23:00 – 23:30]
Lili Refrain è una chitarrista,
compositrice e performer romana.
Dal 2007 ha un progetto solista in
cui suona chitarra elettrica, voce e
loop in tempo reale senza alcun
ausilio di computer o tracce preregistrate. I suoi brani scaturiscono
dall'orchestrazione
delle
innumerevoli sovrapposizioni che
crea dal vivo, mescolando l'ambient
minimalista a psichedelia, folk,
blues, metal, opera lirica e
virtuosismi chitarristici.
La sua padronanza tecnica e il suo raffinato gusto compositivo sorprenderanno l'ascoltatore
immerso nella suggestiva atmosfera di un'intera orchestra oltre i confini di qualsivoglia
genere musicale.
Negli ultimi sei anni ha suonato incessantemente in tutta Italia e in Europa.
Ha realizzato tre album che vantano eccellenti critiche da parte di riviste del settore e webzine
nazionali ed internazionali: "Lili Refrain" autoproduzione del 2007 ; "9" uscito nel 2010 con
Trips Und Träume/Three Legged Cat; "KAWAX", uscito in CD e vinile per SUBSOUND
RECORDS e SANGUE DISCHI.
Sito ufficiale
[http://lilirefrain.blogspot.it/]
Pagina Facebook
[https://www.facebook.com/lilirefrain/timeline]
Recensione ultimo disco
[http://www.thenewnoise.it/lili-refrain/]
UFOMAMMUT
[ore 23:45 – 00:30]
Gli Ufomammut sono power trio formato nel 1999 in Italia da Poia, Urlo e Vita.
Gli Ufomammut sono mondialmente riconosciuti come creatori di uno stile unico di sludge
psichedelico.
Attraverso lunghe composizioni, un cantato ipnotico ed effetti massivi la band combina un’attitudine al
riffing monumentale con la psichedelia dei più visionari Pink Floyd.
Sin dal principio, gli Ufomammuto sono sempre stati alla ricerca del proprio personale percorso di
suono: dopo un primordiale acido album come Godlike Snake, la band si è concentrata su un suono più
maturo e malvagio con il secondo album Snailking. Il terzo album Lucifer songs ha aperto nuove ed
inaspettate porte, quale risultato di una consapevole e affiatata volontà di sperimentazione, senza
perdere nulla del proprio dna. La fiammeggiante visionarietà spaziale che ha reso Snailking uno dei
dischi dell’anno (2004) in molte riviste specializzate e webzine, è rimasta al cuore del sound degli
Ufomammut, evolvendosi affianco di nuovi soundscape permeati di atmosfere sinistre e fosche
sonorità di elettronica vintage.
Con i suoi monolitici e ripetitivi riff sommersi da un suono psichedelico e magmatico, Idolum ha
portato la band ad un nuovo livello sonoro.
Eve, il quinto album, esce nel 2010, un contagioso e devastante capolavoro di arte doom metal
composto da un'unica traccia atmosferica di 45 minuti, divisa in cinque distinti movimenti – atti, intesi
come omaggio vivente alla prima donna sulla Terra e alla ribellione intrapresa contro il suo stesso
creatore per donare la conoscenza al genere umano.
Oro è invece il titolo dell’ultimo lavoro degli Ufomammut, diviso in dieci massicci movimenti e due
capitoli (Opus Primum and Opus Alter), uscito in due album separati durante il 2012 per la prestigiosa
etichetta americana Neurot recordings.
Come in tutti i precedenti lavori degli Ufomammut, i concetti dietro Oro sono ampi e sfaccettati: il
titolo è un palindromo che rimanda sia al prezioso metallo quanto alla traduzione latina di “Io prego”.
Oro esplora il concetto di conoscenza e il suo potere; il flusso magico controllato dalla mente umana
per ottenere controllo su ogni singola particella del Mondo che ci circonda. Oro è il processo alchemi
per trasformare le paure umane nella più pura essenza; in Oro appunto.
Sebbene i due capitoli di Oro siano stati pubblicati a mesi di distanza l’uno dall’altro, vanno considerati
come un’unica traccia in cui i temi musicali e i suoni si mostrano e si nascondono, mutano ed evolvono,
progressivamente stratificandosi sempre più e culminando nel devastante movimento finale.
Oro è come un laboratorio alchemico in cui le sostanze fluiscono, si dividono e si miscelano in dieci
quantità per incremento, attraverso alambicchi e distillazioni, per arrivare alla creazione dell’Oro.
Gli UFOMAMMUT sono riconosciuti come uno dei più potenti e colossali artisti doom contemporanei;
la loro notorietà continua ad attrarre masse e la presa della band cresce sempre più a livello mondiale
ad ogni nuova uscita.
In dieci anni gli Ufomammut hanno suonato numerosissime volte per tutta l’Europa, raggiungendo la
West Coast americana nel 2009. Si sono esibiti a festival internazioni di musica come il Roadburn,
l’Hellfest, il Dour Festival, lo Ieper Fest, Asymmetry, Stoned from the Underground, South of
Mainstream, Festival d’Affaire, Metalride fest e hanno condiviso il palco con band quali NEUROSIS,
DOWN, BARONESS, RED FANG, MOTORPSYCHO, AMEN RA e molti altri.
I live show degli Ufomammut sono supportati dai video e dall’arte grafica internazionalmente
acclamata di Malleus, in modo da evocare in tutta la sua interezza l’impatto visuale degli Ufomammut.
Sito ufficiale
[http://www.ufomammut.com/site/]
Pagina Facebook
[https://www.facebook.com/pages/UFOMAMMUT/83336386071?sk=timeline]
Recensione ultimo disco
[http://theobelisk.net/obelisk/2012/08/16/ufomammut-oro-opus-alter-review]
NADJA + UOCHITOKI
[ore 22:10 – 22:50]
Uochi Toki e Nadja presenteranno il visionario frutto della loro recentissima collaborazione
“Cystema Solari” (www.ondarock.it/recensioni/2014_nadjauochitoki_cystemasolari.htm)
in uno spettacolo d’ eccezionale originalità.
Gli Uochi Toki sono un gruppo musicale italiano. Il duo, proveniente dai dintorni
di Alessandria, è formato da Matteo " Napo" Palma, voce e testi, Riccardo "Rico" Gamondi,
elettronica.
La loro musica è singolare ed è mutata profondamente nel corso degli anni, quindi
difficilmente categorizzabile all'interno di generi già esistenti. Nonostante questo, la critica e il
pubblico li hanno almeno in parte definiti un gruppo rap, proprio perché uniscono
l' elettronica con un cantato vicino a quello della cultura hip hop.
Nascono nel 2002, quando Rico e Napo (già attivi nei Laze Biose) incontrano Fele e decidono
di formare un nuovo gruppo.
La prima uscita è Vocapatch nel 2003, 31 pezzi senza titolo con basi sperimentali e minimali,
spesso composte da soli rumori e testi nonsense urlati nel microfono da Fele. Dell'anno
successivo è invece l'omonimo Uochi Toki , che prosegue sulla strada del precedente,
lavorando sulla sperimentazione e lanciando la provocazione dell'abnorme numero di tracce
dell'album, ben 81.
Laze Biose del 2006 conta 13 brani che per la prima volta hanno anche un titolo, e riporta lo
stile del gruppo su canoni più classici e meno hardcore.
Nel 2007 il gruppo viene messo sotto contratto dalla Wallace Records che pubblica il loro
quarto album, La chiave del 20 , scritto con gli Eterea Post Bong Band. Il disco è un concept
album su una serata in discoteca, e ottiene recensioni positive su alcune delle principali riviste
musicali italiane. [1] [2] [3]
Nel febbraio 2009 è stato pubblicato per La Tempesta Dischi il loro quinto album, Libro audio ,
che riprende il percorso iniziato con Laze Biose .
Nel settembre 2010 esce, sempre per La Tempesta, il loro sesto album, Cuore amore errore
disintegrazione .
A un anno e mezzo dal precedente, nel marzo 2012, esce, sempre per La Tempesta, il settimo
album intitolato Idioti, seguito il 13 maggio da un EP chiamato Distopi, prodotto
esclusivamente come disco in vinile. Nel 2013 esce Macchina da guerra , ottavo album degli
Uochi Toki, prodotto sempre come disco in vinile e reperibile solo ai concerti del gruppo.
Sito ufficiale
http://www.fiscerprais.com/uochi/
Pagina Facebook
https://www.facebook.com/pages/Uochi-Toki/45187327654?fref=ts
I Nadja sono un duo di multi-strumentisti, Aidan Baker e la bassista/cantante Leah Buckareff,
formatosi nel 2003.
I Nadja creano una musica che è stata descritta come ambient doom, dreamsludge e
metalgaze, nel suo combinare le tessiture atmosferiche dello shoegaze e della musica ambient
con la pesantezza e le volumetrie del metal e del noise.
I Nadja hanno pubblicato numerosi dischi su etichette quali Alien8 Recordings, Hydrahead
Records, Important Records, Robotic Empire, e sulla loro propria etichetta, Broken Spine
Productions.
Il duo si è esibito durante numerosi tour in lungo e in largo per tutto il mondo, partecipando a
festival tanto diversi quali SXSW, FIMAV, Roadburn, e l’ Unsound.
Oltre ai Nadja, Baker è inoltre attivo come scrittore, musicista solista e nei gruppi Caudal,
B/B/S/, Adoran, e Whisper Room. Ha rilasciato numerosi album a proprio nome ed è l’autore
di quattro raccolte di poesia. Buckareff è inoltre la proprietaria e gestrice di Coldsnap Bindery,
una casa di produzione di libri artigianali, e la curatrice di The Wunderkabinet, una mostra
vagante di arte, prodotti artigianali e curiosità, e di The Lesen Lounge, una biblioteca di
fanzine.
Originari di Toronto, Canada, il duo ora riesede a Berlino.
"You don't so much throw on a Nadja album as dunk your head in one; the smoggy haze of fuzz
and scuzz that permeates the Berlin-based doom-gaze duo's albums is so relentless and allconsuming
that, after a while, it starts to feel as comforting and commonplace as oxygen…
Nadja's capacity for heaviness has never been in doubt, but Dagdrøm lets you really feel the
weight of it all. And it's a heft measured not just by volume, but by how long it takes to dissipate,
each shock of distortion lingering like the tingles in a sleeping foot being shaken awake."
— Stuart Berman, Pitchfork
“[S]ome of the most shattering and emotionally exhausting music ever laid down...listening properly to
music of such extraordinary intensity brings to their knees those listeners who are still standing
upright, turns those who are seated into ritually slaughtered and slouching bogmen, and delivers those
already recumbent straight to the Land of Nod.”
— Julian Cope, Head Heritage
“[Nadja] play deep droning Ambient Metal where vague, indistinct sounds evolve or mutate into
something altogether more solid, if not monolithic...It is crude but also oddly dreamlike. Baker and
Buckareff work with this contradiction, producing a sound that takes brutal, ponderous mono-riffs and
turns them into spectral abstractions...Nadja's alchemical process seamlessly transforms ponderous
Metal into abstract grandeur and finally a kind of blissful disintegration.”
—Tom Ridge, The Wire
Sito ufficiale
http://brokenspineprods.wordpress.com/
Pagina Facebook
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Recensione Cystema Solari
http://www.ondarock.it/recensioni/2014_nadjauochitoki_cystemasolari.htm
OH LAZARUS
[suoneranno durante tutti i cambi palco]
[palco cocktail]
Oh Lazarus risorge dalle ceneri di Where is
Bob?, gruppo nato nel 2011 ai piedi delle
colline oltrepadane (tra Pavia, Piacenza e
Voghera) quando Cecilia (voce e percussioni) e
Simone Merli (vari strumenti a corda e
tastiere) iniziano a produrre videosongs.
La regola del gioco è semplice: “quel che vedi
lo senti (nessuna post produzione) e se lo stai
sentendo prima o poi lo vedrai (nessun suono
nascosto).
Il duo pubblica su youtube.com alcune videosongs tra le quali Everyday di Buddy Holly e Little
Boxes di Malvina Reynolds.
Alla fine del 2011 si unisce al gruppo Daniele “Danni” LaBarbera, batterista con Simone nei
defunti Maciste.
La musica di Oh, Lazarus! è una miscela di Old Time Music, Gospel, Delta Blues, Pre-War Folk,
Hill Country Blues e Gothic Americana riletti in chiave Punk / Busker.
L’uso di una chitarra resofonica di metallo suonata con un collo di bottiglia evoca scenari
americani, la sezione ritmica si avvale dell’uso inconsueto di percussioni come campanelli
d’albergo, piatti, padelle, latte e una valigia al posto della cassa.
I testi si ispirano ai testi della tradizione folk americana raccolti dall’etno-musicologo Alan
Lomax e ai personaggi rocamboleschi dei romanzi di John Steinbeck.
Pagina Facebook
https://www.facebook.com/OhLazarus/info
RAGE AGAINST THE SEWING MACHINE
[post-show – 00:30 – 1:00]
[palco interno]
Una band noise composta da due ragazze in
passamontagna che suonano macchine da cucire
filtrate attraverso distorsori per chitarra.
Serve aggiungere altro?
Pagina Facebook
https://www.facebook.com/pages/RATSMRage-Against-the-SewingMachine/133360393356064?fref=ts
DOMENICA 20 LUGLIO
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DENDROPHILIA
[20:00 – 20:30]
Le Dendrophilia nascono nel 2012 dalle stanche braccia di
Beatrice, Sara e Valentina.
La cantina di quest'ultima è testimone di numerosi tentativi
di conciliazione dei differenti gusti musicali delle tre, fino a
quando, finalmente, un mishmash di alternative, stoner e
garage (nel senso letterale del termine) estremamente
rumoroso ne viene ricavato.
Pagina Facebook
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THE SPEZIALS
[20:40 – 21:10]
I The Spezials nascono nell'estate del 2009 a Milano
come duo (Giovanni Toscani e Marcello Speziale) sulla
scia di band come White Stripes, Mojomatics.
Con l'arrivo di Lorenzo Tedeschi al basso, il loro sound
si
colora di nuove sonorità che li avvicina a band come i
Dinosaur Jr. e Arctic Monkeys.
Rodata la line up, dopo vari concerti in Lombardia
registrano una manciata di brani in una giornata in
presa diretta al Try studio (PV).
Nasce il loro primo Ep omonimo, pubblicato con
Against 'em all records da cui verrà estratto il primo video del singolo 'Horizontal couch'.
E’ a inizio di quest'anno che la band esegue il grande passo, con il primo disco CRAZY
GRAVITY, registrato sempre al Try Studio (PV) con la produzione del giovane Alessandro
Tuvo.
Il disco è stato finanziato in crowdfunding sulla piattaforma www.musicraiser.com, e il primo
video del singolo Crazy Gravity è stato girato a Roma con l'interpretazione speciale di Lorenzo
Pedrotti (protagonista di Paura3D dei Manetti Bros, e fantasma della biblioteca in Imago
Mortis) e Donatello della Pepa di Revok film.
Nell'estate 2013 entra a far parte della band Francesco Tripicchio, bassista scuola NAM
Milano, che sostituisce Lorenzo Tedeschi e si prepara per l'incisione del prossimo album.
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MOSTRO
[21:20 – 21:50]
Punk rock sadomaso. Dritto in faccia.
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LE SACERDOTESSE DELL’ISOLA DEL PIACERE
[22:00 – 22:30]
Sono di Piacenza, cantano in italiano, fanno quella
specie di rock alternativo un pò ruvido e ispido, un
pò di nicchia, non allegro ma nemmeno triste,
sicuramente obliquo e umorale, un pò tipo quando
la domenica piove e vai al centro commerciale con
gente che conosci da sempre perchè non si sa che
fare e si passa la metà del tempo fuori a fumare
sotto la tettoia perchè dentro è pieno di stronzi.
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STEPHANE TV
[22:40 – 23:10]
“Scriviamo canzoni che uniscono l'immediatezza del rock melodico ai temi strumentali del
post-rock. I testi parlano di stati d'animo, considerazioni sociali e flash di cinema poetico.
Il nome della band è preso da "L'arte del sogno" di Michel Gondry”
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DOCTOR CYCLOPS
[23:20 – 00:00]
I Doctor Cyclops sono un power trio in stile anni 70 che propone un repertorio di pezzi originali di
taglio “vintage”, ispirati alle sonorità dei Black Sabbath e di altri eroi del sottobosco di quell’epoca
come Truth and Janey o Captain Beyond, fino all’heavy metal prima maniera. Anche fra i gruppi più
attuali quelli di riferimento sono contraddistinti da uno stile e sonorità seventies (Firebird, Witchcraft,
Cathedral).
Il progetto prende forma alla fine del 2007 sulle montagne dell’Appennino pavese, dalla passione dei
membri fondatori e amici d’infanzia: Christian Draghi (voce, chitarra) e Francesco Filippini (basso). La
musica dei Doctor Cyclops è un rock cupo di matrice anni 70 a cui poi si possono aggiungere influenze
disparate ricavate dai contesti più moderni (dalle atmosfere del doom allo stoner, senza trascurare le
intenzioni psichedeliche e il prog).
La registrazione del primo demo-ep: “The flying machines burning” risale al 2008. Rigorosamente
autoprodotto, contiene 4 pezzi, due originali (Night Flyer e Eileen O’Flaherty) e due cover (Born to Die
in Berlin dei Ramones e Freelance Fiend dei Leaf Hound). Il lavoro attira l’attenzione del portale
internet Pekele.it. specializzato nello stoner, che pubblica una recensione molto positiva.
L’attività live del gruppo inizia a tutti gli effetti nel gennaio 2009. Già nel maggio del medesimo anno i
Doctor Cyclops riescono a condividere il palco con una band importante nella scena underground
internazionale come i Firebird di Bill Steer,(icona seminale del death metal, già chitarrista di Napalm
Death e Carcass), per cui i Doctor Cyclops aprono nella prima data del “Tour of Fire” italiano.
Allo stesso periodo risale la registrazione di altri due pezzi originali, “My Revolution” e “Angel Saviour
in the Cannibal House”, raccolti in un singolo (sempre autoprodotto) che suscita l’attenzione di un
altro portale specializzato, questa volta inglese: thesleepingshaman.com, che parla di nuovo in
maniera egregia della band, esaltandone la vena seventies.
Nell’estate ai Doctor Cyclops viene offerta la possibilità di entrare a far parte della colonna sonora del
film in uscita a novembre per la 20th Century Fox "2012 l'avvento del male", versione “b-movie” del
più celebre “2012” di Roland Emmerich. Per l’occasione la band entra in studio e registra la canzone
"Silver Serpent" , brano originale che verrà inserito in una compilation allegata al dvd di edizione
italiana.
Nel frattempo prosegue l’attività live, che registra già numerose collaborazioni con band della scena
underground italiana (tra cui Matra, Stake off the Witch, GlIncolti) e straniera, come i tedeschi Black
Cargo o gli svizzeri Phased, i canadesi Sidharta con i quali condividono il tour nel nord Italia: cinque
date nel settembre 2009, o i francesi Last Barons (mini tour italiano nell’ottobre 2010). Nel novembre
2010 i Doctor Cyclops sbarcano all’estero: tre date in Germania, tra Monaco, Colonia (insieme ad
un’altra band affermata nella scena underground come gli olandesi 3speedAutomatic) e Wurzburg.
Nell'ottobre del 2010 esce l’Ep “The Doctor Cyclops”, che raggruppa tutti e i cinque i brani originali
registrati dalla band con l’aggiunta di una traccia live. Rigorosamente autoprodotto, il disco intende
presentare al meglio la proposta musicale del gruppo ed è in vendita ai concerti.
Nel 2011 seguono altre date estere: ancora Germania, Francia (un tour che li vede aprire a Parigi per i
Blood Ceremony), Austria.
Nell'estate del 2011 la band ha registrato il primo full lenght, che vedrà la luce all'inizio del 2012.
Sito ufficiale
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