salute
di Rossella Briganti
risolvi prima i disturbi
di stagione con i
bioterapici
Basta con i soliti
antinfiammatori!
Oggi puoi puntare
sui mix di virus e
batteri a microdosi
che rinforzano le
tue difese naturali
A
risposta immunitaria (e
quindi la guarigione), senza
ricorrere ad antinfiammatori
pieni di effetti collaterali».
Non perdere tempo!
«Dosi infinitesimali di ceppi
specifici stimolano, infatti, la
risposta di leucociti, linfociti,
fagociti e fibroblasti, le
sentinelle di difesa del nostro
organismo», dice Bardaro.
«L’importante è agire subito».
Volta pagina e scopri quali
sono i mix più efficaci.
il
20%
degli italiani
si ammala di
influenza
Corbis
i primi sintomi da
raffreddamento non
imbottirti dei soliti
cachet. Entra in
farmacia e chiedi
uno degli ultimi preparati
della microimmunoterapia
(detta anche MIT o bioterapia),
che stimola il tuo sistema
immunitario in maniera dolce
ma efficace. «Messa a punto
alla fine degli anni ’80 dagli
immunologi belgi Maurice
Jenaer e Bernard Marichal, la
MIT utilizza cocktail di ceppi
batterici e virali, responsabili
delle più comuni forme
influenzali e parainfluenzali,
ad altissime diluizioni»,
spiega Salvatore Bardaro,
docente di medicina integrata
all’università di Siena e Pavia.
«Somministrati a microdosi,
secondo i moderni principi
della ultra low dose medicine,
questi mix non peggiorano i
sintomi ma accelerano la tua
Selezionato da Starbene: amnco.it
starbene
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salute medicina integrata
combatti così
allevia subito
il mal di gola
il raffreddore
F
S
La terapia vincente per faringite, tonsillite & Co.
è un mix di tre batteri che stimola la guarigione
La soluzione: i lisati
Blocca bruciori e raucedine
con i lisati batterici, prodotti
di punta della MIT. Sono
preparati con frazioni
proteiche di batteri, disciolte
in altissime diluizioni di
acqua e alcol.«Le capsule
contenenti microgranuli
o le compresse orosolubili
disponibili in farmacia
racchiudono i tre batteri più
insidiosi per le alte vie aeree»,
prosegue Bardaro. «Per
alleviare il mal di gola acuto,
è bene seguire una terapia
d’attacco: assumi una capsula
o compressa di lisato batterico
ogni 4-6 ore, fino alla
scomparsa dei sintomi».
L’agenzia Europea per i medicinali (Emea)
ha approvato l’uso dei suoi estratti (radice,
fiori e foglie) come arma naturale ed efficace
per contrastare raffreddore, mal di gola e
sindromi influenzali. è l’echinacea, una
pianta appartenente alla famiglia delle
Asteraceae, utile nella stagione invernale
sia come prevenzione sia come “rimedio
d’attacco” ai primi cenni di naso chiuso,
tosse, febbre o mal di gola.
l «Sia l’echinacea angustifolia sia quella
purpurea apportano un prezioso pool di
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starbene
e pensi che raffreddore
e influenza siano
scatenati da un solo
ceppo virale sbagli di
grosso. I virus che pullulano
nella stagione invernale
sono così numerosi
e agguerriti da provocare
sintomi più disparati.
«A parte quello influenzale
tipico di una data annata,
attentano ogni giorno alla
nostra salute milioni di
coronavirus, adenovirus,
rinovirus (responsabili
del raffreddore), nonché
virus parainfluenzali come i
respirovirus e i rubulavirus»,
puntualizza Salvatore
Bardaro. «Senza contare che
spesso alle infezioni virali si
sommano sovrainfezioni
batteriche, allungando
i tempi di guarigione».
forzature farmacologiche, che
spesso fanno più male che
bene. è il caso dell’abuso
indiscriminato di antibiotici
per combattere la klebsiella
pneumoniae, batterio
diventato molto aggressivo
e antibioticoresistente».
Potenzia gli effetti della bioterapia con L’echinacea
l
Combatti starnuti e influenza in pochi giorni con
capsule di ceppi virali in microdosi. Funzionano!
sostanze immunostimolanti: vitamina C,
bioflavonoidi e derivati dell’acido caffeico,
come l’echinacoside», spiega il professor
Bardaro. «Quest’ultimo principio attivo,
in particolare, svolge attività antibiotica e
batteriostatica, e si rivela molto utile per
potenziare gli effetti benefici della MIT».
l La formula più pratica e piacevole da
assumere è la tintura madre di echinacea
(diluita 1: 5) sotto forma di sciroppo:
5 ml al mattino e 5 ml alla sera, fino a
quando non stai decisamente meglio.
Il mix “certificato”
Per abbreviare il decorso di
raffreddore e influenza (da
una settimana a due-tre
3
giorni
dimezzi i tempi
di guarigione
dal mal di gola
con l’echinacea
fans
giorni), prova a chiedere in
farmacia i preparati della
MIT. «Anche in questo caso
si tratta di capsule che si
aprono in due, riversando
sulla lingua tanti microgranuli,
o di compresse orosolubili.
Entrambe sono preparate
dalla dissoluzione in acqua
e alcol di specifici virus»,
precisa Bardaro. «Formulate
dal famoso Istituto Pasteur
di Parigi, racchiudono
frazioni proteiche di due
virus che in passato hanno
causato grandi epidemie
influenzali: l’A Singapore
1/1957 e l’APR 8/34. La loro
assunzione è sufficiente
a “coprire” tutti i virus
influenzali e parainfluenzali,
sollecitando in modo mirato
la risposta immunitaria». La
dose consigliata è la stessa
dei lisati batterici: 1 capsula
o compressa al giorno ogni
4-6 ore, fino a quando
starnuti, febbre e malessere
diventano un ricordo.
Possono danneggiare
lo stomaco
Non abbreviano il decorso della
malattia e danno un sollievo solo
sintomatico. In più, nimesulide,
acido acetilsalicilico, ibuprofene
e ketoprofene (i più comuni
antinfiammatori non steroidei)
aumentano l’acidità gastrica e
ledono la mucosa dello stomaco.
«Il consumo smodato di Fans
è tossico per lo stomaco e i reni
e favorisce la formazione di ulcere
emorragiche», avverte il
professor Salvatore Bardaro.
anti-cox 2
Aumentano il rischio
di trombosi
Si chiamano inibitori selettivi
della COX 2 (ciclossigenasi 2),
un importante mediatore
dell’infiammazione. «Il problema
è che questi antinfiammatori
sono tossici per i reni e in più
inibiscono anche la COX1, che
invece ha un ruolo benefico
poiché impedisce l’aggregazione
piastrinica», sottolinea l’esperto.
«Venendo meno quest’attività
antiaggregante, c’è maggior rischio
che si formino pericolosi trombi».
paracetamolo: solo a piccole dosi
l Dopo gli Usa, anche la Gran Bretagna ha ridotto le confezioni di
paracetamolo vendute nei drugstore (da “maxiformato” a “mini”) e,
soprattutto, ha “tagliato” la dose giornaliera: per abbassare la febbre
non si devono superare tre somministrazioni da 325 mg nelle 24 ore.
l «In Italia, invece, il foglietto illustrativo dei vari antipiretici a base di
paracetamolo continua a incoraggiare un dosaggio eccessivo e assai
pericoloso: 10 mg/kg di peso corporeo ogni 4-6 ore, che possono salire
a 15 mg in caso di febbre molto alta e fino a un tetto di 24 mg/kg»,
commenta Bardaro. «Pericoloso perché il paracetamolo ha una
tossicità epatica dose-correlata, che aumenta con il dosaggio. Tant’è
che nel 2012 l’Associazione americana per gli studi delle malattie del
fegato l’ha annoverato tra le prime cause di tossicità acuta, terminate
con il trapianto di fegato». Morale? Attieniti alle dosi “angloamericane”.
consulta gratis il nostro esperto
prof. Salvatore Bardaro
docente di medicina
integrata all’Università
di Siena e Pavia
Getty
reddo penetrante,
umidità altissima, capelli
bagnati da aquagym in
pausa-pranzo... Ed ecco
che la voce finisce in cantina e
la gola comincia a bruciare. «I
principali batteri responsabili
delle infezioni delle prime vie
aeree (faringiti e tonsilliti,
ma anche bronchiti, otiti e
sinusiti) sono tre: la klebsiella
pneumoniae, la branhamella
catarrhalis e il micrococcus
tetragenus, spesso associati
tra loro», spiega il professor
Salvatore Bardaro. «Non è
facile identificare, dall’insieme
dei sintomi, quali siano i
batteri implicati in una certa
affezione respiratoria, che può
partire dalla gola e interessare
via via le orecchie o i bronchi,
con otiti dolorose e colpi di
tosse a ripetizione. Ma non
è importante isolare con
esattezza i germi responsabili.
Ciò che conta è agire
tempestivamente, sollecitando
le nostre difese naturali senza
non abusare
dei farmaci
tradizionali
tel. 02-70300159
11 dicembre ore 16.30-17.30
Selezionato da Starbene: medicitalia.it