misure riabilitative per una migliore qualità della vita

Parkinson
„SPED.IN A. P.ART.2.COMMA 20/C LEGGE 662/96 FILIALE BOZEN“
Attualità
Periodico trimestrale dell‘Associazione per il Parkinson e malattie affini
www.parkinson.bz.it
04
Misure riabilitative per una migliore qualità della vita
08
I disturbi del sonno
Nr. 45/Settembre 2010
17/18 Scheda: Esercizi quotidiani
12
08
SEDE:
39100 Bolzano, Via Galileo Galilei 4/a, tel. 0471 93 18 88, Fax 0471 51 32 46
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Orario di apertura: Tutti i giorni dalle ore 9.00 alle 12.00, eccetto il giovedì dalle ore 15.00 alle 18.00
Editoriale
Bentornate/i! Bentrovate/i!
Care amiche e cari amici,
l’estate è quasi finita. Spero sia passata bene per
tutti voi, che le vacanze al mare e in montagna o
i viaggi culturali, insieme alla vostra diligenza nel
praticare gli esercizi quotidiani, abbiano dato buoni
risultati per il vostro benessere. L’autunno si avvicina e fra poco riprenderanno le attività dei gruppi,
con la gioia di rivedersi. In realtà in alcune località
si è continuato a organizzare gite e incontri anche
d’estate, un bel modo per mantenersi in forma e di
godere delle amicizie.
Prima di disperderci per qualche settimana per le
vacanze, il 5 giugno ha avuto luogo il consueto
seminario annuale dell’associazione. Questa volta
siamo stati al Kohlerhof sulla collina del Virgolo che sovrasta il centro storico di Bolzano e che
attualmente è minacciata di essere distrutta dalla
speculazione edilizia. E’ un vecchio maso, molto
semplice e simpatico e ci siamo trovati molto bene,
lavorando un po’ al chiuso e un po’ all’aperto a un
tavolo sotto gli alberi.
Indice 2
Pagina
Editoriale 2/3
Misure riabilitative per una
maggiore qualità della vita
4/5
I disturbi del sonno
6/7
Attività - pellegrinaggio
8
Problemi visivi 10/11/12
Attività - castagnata
13
Offerte/Gruppi di auto aiuto
14
Dove trovare aiuto
15
Dai gruppi di auto aiuto 16
Scheda: Esercizi quotidiani 17/18
Hanno partecipato i componenti del direttivo
dell’associazione, Renate e Marika, l’addetta stampa, responsabili dei gruppi di auto aiuto, e – cosa
che ci ha fatto molto piacere e onorato – i medici
al completo dell’ambulatorio Parkinson della ASL
centro sud e il primario di neurologia di Brunico,
e Luis Enderle, che ci ha dato preziosi consigli e
incoraggiamenti. Il seminario è stato come sempre un’occasione per esaminare il lavoro svolto
nell’anno trascorso e per mettere a punto nuove
iniziative.
Si è parlato approfonditamente del lavoro di informazione e comunicazione attraverso soprattutto “Parkinson Attualità”. Gli inserti di Maurizio
Facheris sono stati molto apprezzati, ma naturalmente prima o poi gli argomenti specifici saranno
esauriti e quindi si è pensato di introdurre nuove
informazioni su aspetti come gli esercizi di ginnastica (mai abbastanza raccomandati), le ricette di
cucina per piatti buoni e adatti ai malati di Parkinson, il controllo delle pillole, eccetera. Si è anche
riparlato della necessità di contattare le emittenti
Impressum:
Editore: Associazione Altoatesina per il Parkinson e malattie affini
Sede: Via Galileo Galilei 4/a, Bolzano
Consulenza medica:
Dr. P.P. Pramstaller, Bolzano; Prof. Dr. R. Schönhuber,
Bolzano; Dr. A. Gasperi, Brunico
Registrato presso il Tribunale di Bolzano al n. 7/99.
Periodico trimestrale
Direttore responsabile: Dr. Walther Werth
Redazione: Dr. Cristina Crepaz
Tipografia:Tezzele, Laives
Stampato su carta patinata senza cloro.
Parkinson Attualità
Editoriale
radiotelevisive per informare meglio sulla malattia.
Pensiamo di farlo approfittando anche delle ricorrenze come le “giornate del Parkinson”, a livello
nazionale (28 novembre) di recente istituzione, e a
livello mondiale o introducendo informazioni sul
Parkinson nelle trasmissioni della Rai sostenute
dall’assessorato alla Sanità.
Brevi relazioni dei responsabili o di loro sostituti hanno illustrato la situazione dei gruppi di auto
aiuto, che sono la base viva dell’associazione. In
questo ambito si è parlato di come prendere esempio dai gruppi che funzionano bene e di come sostenere i gruppi che si trovano per varie ragioni
in difficoltà. E’ stato ribadito da parte nostra che
i gruppi danno un valido aiuto ai malati attraverso
l’offerta di attività importanti, ma che d’altro lato
non si deve tralasciare di pretendere dagli ospedali
la messa in atto di attività indispensabili al buon
mantenimento della salute delle/i pazienti.
In questo senso Bressanone sembra un esempio
ideale, con moltissime e regolari offerte di attività, tutte gratuite. A Brunico sono stati presi contatti
per una ripresa di attività che per qualche tempo
erano state sospese; a Merano vi sono novità grazie alla buona collaborazione con il gruppo di auto
aiuto; mentre a Bolzano resta ancora molto da fare
per garantire ai malati di Parkinson quelle attività
regolari e continuative che uniche possono aiutarli
a resistere a lungo alla malattia, e per coinvolgere
un più ampio numero di malati. Il gruppo di auto
aiuto lavora molto bene sia come offerta di attività
sia come luogo di incontro ed è sempre un Punto di
riferimento importante.
Un problema aperto è quello delle attività per i giovani, necessarie, ma che devono tener conto che
i giovani preferiscono frequentare loro coetanei e
amici.
La discussione si è soffermata a lungo sulla situazione dell’ambulatorio Parkinson di Bolzano, che
per parecchi mesi ha sofferto di problemi di tempi lunghi, mentre l’apprezzato servizio di contatto
telefonico (Parkinform) con le infermiere, sembra
non essere più sostenibile. Da parte dei medici si è
deciso di riorganizzare il servizio, offrendo più visite per chi abbia problemi, e si intende coinvolgere di più i medici di base nella cura e nell’affrontare
i problemi che non sempre hanno a che fare con la
malattia e si vorrebbero anche responsabilizzare i
gruppi di auto aiuto anche attraverso dei corsi di
preparazione di volontari.
In questo senso anche da parte nostra vanno avanti
i contatti con l’organizzazione dei medici di base,
con cui si vuole stabilire una più stretta collaborazione.
In bella conclusione, Marie Luise W. ci ha incoraggiate con la sua esperienza. Ha proposto di invitare
le/i pazienti a tenere un “diario delle attività motorie”. “2 o 3 ore al giorno di movimento di qualsiasi
genere” - ci ha detto, - sono l’ideale per il nostro
benessere, e anche per insegnarci a dedicare tempo
a noi stessi.
Alessandra Zendron
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Parkinson Attualità
Riabilitazione
Misure riabilitative per una migliore qualità della vita
Intervista Dr. Claudio Corradini, primario del Dipartimento di
Riabilitazione e Terapia Fisica dell’ospedale di Brunico
Nel trattamento del
morbo di Parkinson la
riabilitazione è altrettanto importante della
terapia farmacologica. Ma proprio questo
aspetto viene spesso
trascurato, come hanno dimostrato i sondaggi fatti tra parkinsoniani in Alto Adige.
Solo una piccola percentuale dei malati ha regolarmente effettuato terapie specifiche dopo aver avuto
la diagnosi “Parkinson”. A molti non è mai stata prescritta dal proprio medico una terapia riabilitativa.
Eppure è estremamente importante cominciare al più
presto con un programma riabilitativo adatto alla fase
della malattia ed alle esigenze individuali del malato.
“È ancora poco noto che misure riabilitative
adatte possono migliorare notevolmente i sintomi della malattia e, di conseguenza, la qualità della vita”, dice il dottor Claudio Corradini, primario del Dipartimento di Riabilitazione
e Terapia Fisica presso l’Ospedale di Brunico.
Il compito di tali misure è di prevenire le complicanze quali cadute, polmoniti da ingestione, rigidità dolorosa, disturbi della deambulazione, ecc. E l’obiettivo da raggiungere è la conservazione della capacità
funzionale, della mobilità e quindi della maggiore
indipendenza possibile.
La terapia di gruppo contro l‘isolamento sociale
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Nella terapia è da prendere in considerazione anche
lo stato psichico in cui si trova il malato, dice il dottor Corradini. Molti parkinsoniani soffrono, anche a
causa della loro menomazione fisica, di depressioni, si ritirano e si isolano. Pertanto sono particolarmente adatte terapie specifiche di gruppo come la
fisioterapia, la terapia occupazionale e la logopedia.
È dalla fine degli anni ‘90 che in Alto Adige vengono
organizzate terapie di gruppo. È stato il dottor Cor-
radini – a quel tempo nel Day Hospital del centro
di riabilitazione in via Fago a Bolzano – ad avviare
annualmente un ciclo di lezioni di ginnastica “a secco” e un ciclo di ginnastica in acqua specificamente
rivolte a malati di Parkinson.
Soprattutto l’acquagym è molto popolare tra i pazienti. Attualmente viene offerta, su iniziativa della
Società per il Parkinson, a Bolzano e Bressanone e,
dopo una pausa di due anni, anche a Brunico, a partire dal mese di ottobre.
La ginnastica in acqua non è adatta a tutti
È importante, tuttavia, dice il primario, in particolare
per la terapia in acqua, un esame medico preventivo
per escludere l’esistenza di eventuali controindicazioni che vietano il trattamento in acqua. In caso di
crisi epilettiche, o se si ripetono improvvise perdite
di coscienza, per esempio da disturbi circolatori, in
caso di insufficienza cardiaca grave, di insufficienza
respiratoria o di incontinenza una terapia in acqua è
controindicata.
Anche la composizione dei gruppi deve seguire alcuni criteri precisi per assicurare che tutti i partecipanti
traggano i maggiori benefici dalla terapia eseguita
in comune. Un gruppo può contenere al massimo
cinque persone e dovrebbe preferibilmente essere
omogeneo, cioè ogni partecipante dovrebbe sostanzialmente trovarsi nella stessa situazione di disabilità, perché altrimenti l’armonia durante le sessioni di
terapia è disturbata.
Logopedia contro la disfagia
Uno dei problemi principali nella malattia di Parkinson è la disfagia. Molti pazienti non ne parlano
con il loro medico perché sono del parere che possa
accadere di tanto in tanto, che cioè sia “normale”,
che inghiottendo qualcosa vada per traverso. Così
come la malattia colpisce i muscoli delle braccia e
delle gambe, in 40% - 80% dei parkinsoniani sono
Parkinson Attualità
Riabilitazione
colpiti anche i muscoli della respirazione e della
deglutizione, e mangiando e soprattutto bevendo
succedono frequentemente delle ingestioni. Se il
paziente non riesce a espellere tossendo quanto gli
è andato “per traverso”, può contrarre ripetutamente
delle infezioni polmonari.
Con la logopedia e la terapia respiratoria è possibile
tenere questo problema sotto controllo.
Riabilitazione significa qualità della vita e reintegrazione
Il medico della riabilitazione dovrebbe – come il
neurologo - diventare una persona di riferimento per
i pazienti del Parkinson. Il suo compito è di valutare
la gravità funzionale della malattia e di adottare adeguate misure terapeutiche. Se all‘inizio della malattia
si tratta soprattutto di dare consigli, man mano che
la malattia progredisce diventa importante la preservazione della mobilità, e dunque dell’autonomia,
attraverso lo sport, la danza, la ginnastica e terapie
riabilitative mirate come la fisioterapia.
Nella fase avanzata sono necessari l’ergoterapia, cioè
il training con strumenti specifici per le attività della
vita quotidiana, la terapia respiratoria e la logopedia,
Seminari “di risata” ed
“esercizi per la memoria”
A partire da ottobre l’associazione Parkinson organizza “seminari di risata” guidati da una nota
“ridologa”e unità di “esercizi per la memoria” in
vari gruppi di auto aiuto. Si tratta di terapie che
fanno bene al corpo ma anche e soprattutto allo
spirito e all’anima. Iscrivetevi sin da ora presso la
persona di riferimento del vostro gruppo.
Movimento è vita –
i “7 giordani”
Gli esercizi di ginnastica terapeutica che presentiamo nelle pagine 17 e 18 ci sono stati messi gentil-
ed infine, se il paziente non è più autonomo, la cura
di riabilitazione.
Un programma di riabilitazione personalizzata può
essere eseguito in ambulatorio, in corso di una permanenza ospedaliera o nel Day Hospital. Secondo il
dottor Corradini la riabilitazione nel Day Hospital è
particolarmente adatta. I pazienti passano alcune ore
al giorno nei locali in cui si svolgono le terapie riabilitative, eseguono diverse terapie, possono riposarsi fra
una terapia e l’altra, e sono costantemente sorvegliati
e monitorati e all’eventuale comparsa di complicanze o di nuovi sintomi il personale medico e sanitario
può adattare il programma riabilitativo alle nuove esigenze. Contemporaneamente hanno la possibilità di
comunicare con gli altri pazienti presenti e con il personale sanitario e evitare così di isolarsi socialmente.
“La sfida per la medicina di oggi non è preservare
la vita dei malati”, dice il dottor Claudio Corradini,
“ma consentire al crescente numero di malati cronici
la migliore qualità possibile della vita. E per questo
sono necessarie le misure di riabilitazione. Riabilitazione non vuol dire eseguire un esercizio, ma significa reintegrazione nella famiglia, nel mondo del
lavoro, nella società.”
mente a disposizione dalla rivista „Parkinson Nachrichten“ dell’associazione Parkinson austriaca
“Parkinson Selbsthilfe Österreich”.
Gli esercizi vengono chiamati “I 7 giordani” perché sono nati e sono stati sperimentati durante un
soggiorno di cura e ricreazione che un gruppo di
malati di Parkinson ha passato sul Mar Morto in
Giordania.
Vi hanno collaborato le fisioterapiste Gabriele Widhalm e Christine Klement, e le ergoterapiste Barbara Haunold e Gabriele Kirnbauer, che avevano
accompagnato il gruppo.
Sono esercizi semplici ma efficaci. Suggeriamo di
eseguirli ogni mattina nel momento di alzarsi dal
letto, e di badare bene al corretto susseguirsi dei
singoli movimenti quando – durante la giornata –
si ha bisogno di far questi movimenti per sedersi,
alzarsi, ecc. Ulteriori informazioni si possono trovare su “www.parkinsonreisen.info; www.volc.at
Parkinson Attualità
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Disturbi del sonno
I disturbi del sonno nella malattia di Parkinson
e nei Parkinsonismi
Dott. Stefano Zanigni
Introduzione
Il sonno è uno stato di coscienza fisiologico necessario alla vita e durante il
quale passiamo gran parte
delle ore della giornata.
Il sonno non deve essere
pensato come una condizione statica ma va visto in maniera dinamica
perchè anche se stiamo dormendo, all’interno del
nostro cervello e del nostro corpo alcune funzioni
mantengono uno stato di attività pari o superiore a
quello che si verifica durante la veglia. Basti pensare ad esempio al respiro, alla regolazione della
pressione del sangue o alla persistenza di alcuni
movimenti.
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A causa di differenze nella attività cerebrale il sonno viene suddiviso in 2 parti principali:
- sonno NON REM (dove per REM si intende la presenza di movimenti rapidi degli
occhi) che a sua volta viene distinto in una
fase di sonno leggero ed una fase di sonno
profondo;
- sonno REM, ovvero lo stato di sonno in cui
si verificano movimenti rapidi degli occhi
ed in cui in genere viene concentrata la
maggior parte della attività onirica.
Durante la notte le diverse fasi del sonno si alternano in maniera ciclica con differenti proporzioni a
seconda di diversi fattori tra cui l’etá del soggetto,
le circostanze ambientali, etc… . Le strutture cerebrali che regolano l’alternarsi della veglia e del
sonno e delle diverse fasi di sonno sono molteplici
ed attualmente non ancora del tutto note.
Per disturbo del sonno si intende una condizione
patologica che si verifica esclusivamente o che è
strettamente legata allo stato di sonno. Queste patologie vengono distinte sia in base alla fase del
sonno in cui si verificano che sul tipo di manifestazione clinica (motoria, respiratoria,…). Esempi
di malattie del sonno più note sono ad esempio il
sonnambulismo, le apnee ostruttive nel sonno o la
sindrome delle gambe senza riposo.
I disturbi del sonno possono colpire qualsiasi individuo, possono presentarsi piú frequentemente in
alcune famiglie, possono essere legati all’utilizzo
di farmaci ed alcuni di essi possono inoltre essere sintomo di malattia neurologica. In particolare
i disturbi del sonno possono presentarsi in corso
di malattia neurodegenerativa, come ad esempio la
Malattia di Parkinson ed i parkinsonismi. Il motivo
alla base di questa associazione sembra essere legato al fatto che le strutture cerebrali che vengono
colpite in corso di malattia neurodegenerativa e che
provocano i sintomi tipici della malattia sono strutture fondamentali anche nella regolazione del ciclo
sonno-veglia.
Il disturbo comportamentale del sonno REM
In condizioni normali, durante il sonno REM (fase
del sonno in cui si concentra la maggior parte della attività onirica) il nostro corpo è completamente immobile poiché alcune strutture che si trovano
nel tronco dell’encefalo (la porzione inferiore del
cervello) inducono una completa paralisi muscolare grazie ad una intensa inibizione del midollo
spinale. Quando queste strutture che garantiscono
l’immobilità vengono lese per qualche motivo, il
nostro corpo puó muoversi liberamente durante il
sonno REM. La condizione in cui il corpo, non più
immobile durante il sonno REM, “mima” un sogno
è chiamata “disturbo comportamentale del sonno
REM” (acronimo inglese RBD ovvero REM behaviour disorder). L’RBD è nota da moltissimi anni
ed è stata descritta come patologia del sonno nel
1986 da Schenk. Esistono due forme differenti a
seconda dell’andamento nel tempo:
Parkinson Attualità
Disturbi del sonno
- forma acuta, che si
verifica in un periodo breve di tempo ed
in genere è legata a
intossicazione di sostanze tra cui l’alcool
o farmaci;
- forma cronica ovvero che persiste nel
tempo.
Le forme croniche sono a
loro volta distinte in una forma idiopatica (ovvero non
legata ad alcuna altra patologia, in particolare neurologica) ed in una forma secondaria, ovvero associata ad altra
patologia come ad esempio
in corso di malattia neurodegenerativa.
L’RBD si manifesta con movimenti complessi durante il sonno (come tirare pugni o calci, battere
le mani) o vocalizzazioni (urlare, ridere, parlare,
piangere) ed in alcune volte anche con l’alzarsi e
camminare per la stanza.
In genere quando il soggetto viene svegliato durante l’episodio notturno si presenta lucido e ricorda il
sogno che stava facendo che è congruo con l’attività motoria (spesso a contenuto angoscioso come
ad esempio essere inseguito, minacciato oppure cadere dall’alto). L’RBD si presenta più spesso nelle
ore finali della notte perché le fasi di sonno REM
sono più abbondanti proprio in questa fascia oraria. L’RBD può presentarsi con diversa frequenza
all’interno della stessa notte e in notti differenti essendo generalmente comunque un disturbo ricorrente.
L’RBD è un disturbo tipico dell’età adulta-anziana
e gli uomini sembrano essere più colpiti rispetto
alle donne, anche se questa maggior frequenza non
è stata riscontrata in tutti i casi e potrebbe essere in
parte legata al fatto che le donne manifestano RBD
meno eclatanti e che quindi i partner di letto o la
paziente stessa non se ne accorgono.
È molto importante informare il medico del sospetto di RBD sia perché può essere utile nell’orientamento diagnostico sia perché deve essere distinto
da altre condizioni simili clinicamente ma con origine e terapia completamente differenti.
Come già accennato l’RBD può essere sintomo di
malattia neurologia essendo stato descritto in diverse patologia sia di tipo infiammatorio che degenerativo. In particolare sono numerosi gli studi
che hanno confermato l’associazione con malattia
di Parkinson e parkinsonismi.
L’RBD ha una frequenza variabile a seconda del
tipo di parkinsonismo essendo presente in circa
il 15-50% dei pazienti con malattia di Parkinson
idiopatica ed in circa il 90-100% dei pazienti con
atrofia multi sistemica (MSA); è un disturbo molto frequente anche nella demenza a corpi di Lewy
diffusi (DLB), tanto da essere stato incluso fra i
criteri per supportare la diagnosi, e può presentarsi
anche in corso di paralisi sopranucleare progressiva (PSP), anche se attualmente non si conosce la
reale frequenza. La presenza di RBD non è di per
sé un indice di peggioramento o aggravamento della malattia di base. Il problema principale legato
all’RBD è causato dalle possibili lesioni che il paziente può procurarsi o procurare al partner di letto
durante questi sogni agíti, come ad es. ecchimosi,
fratture a causa di cadute dal letto o dal colpire oggetti intorno a lui (come ad esempio lampada da
camera).
Il primo provvedimento da adottare è quindi quello
Parkinson Attualità
7
Avvisi
di rimuovere i possibili pericoli ambientali al fine di
evitare queste conseguenze potenzialmente anche
gravi. Spesso però questo primo provvedimento
non è sufficiente e quindi diventa importante introdurre un trattamento farmacologico sintomatico.
Il farmaco di prima scelta è rappresentato dal clonazepam (Rivotril®) che, anche a basse dosi, è in
genere sufficiente a controllare i sintomi. Nei casi
non responsivi o in cui il clonazepam sia controindicato (ad esempio se coesistono disturbi respiratori in sonno) si puó utilizzare melatonina anche
a basse dosi. Farmaci di terza linea sono rappresentati da pramipexolo (Mirapexin®), levodopa o
carbamazepina, che vengono eventualmente presi
in considerazione dallo specialista in caso di non
risposta alle terapie di prima scelta.
Avvisi
Cercansi volontari come
coordinatori/coordinatrici
Cercansi nuovi candidati per il
direttivo
L’Associazione Altoatesina per il Parkinson cerca
volontari disposti a dedicare una parte del loro
tempo e delle loro capacità ai malati di Parkinson.
A Brunico cerchiamo una persona che accompagni,
insieme al Dr. Alfred Kuntner, il gruppo di auto
aiuto già esistente e gestisca le attività terapeutiche
e il tempo libero.
Richiediamo disponibilità e gioia per il lavoro
sociale.
Informazioni presso Renate. Tel: 0471 931888
Nell’ aprile 2011, in occasione dell’assemblea
sociale, verrà votato il nuovo direttivo dell’associazione. Siccome ci sono diversi componenti del
direttivo attuale che, a causa della loro precaria
condizione di salute, intendono rinunciare ad una
nuova candidatura, stiamo cercando sin da ora nuovi/ candidati/nuove candidate.
ICE – Numeri telefonici privati in
caso d’emergenza
Un servizio utile per il soccorso alle persone
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Gli operatori delle ambulanze segnalano che molto spesso, in occasione di incidenti stradali, i feriti
hanno con loro un cellulare, ma gli operatori non
sanno chi contattare tra la lista dei numeri salvati nella rubrica. Perciò è nata l’idea che ciascuno
metta, nella lista dei propri contatti, la persona da
contattare in caso di emergenza sotto uno pseudonimo predefinito. Lo pseudonimo internazionale
conosciuto è ICE (In case of emergency). È sotto
questo nome che bisognerebbe segnare il numero
della persona da contattare. In caso vi fossero più
persone da contattare si può utilizzare la definizione ICE1, ICE2, ICE3, ecc.
Non costa nulla e può essere molto utile. L’idea è
promossa anche dalle autorità preposte al soccorso.
Chi è parkinsoniano/a o parente di un malato/una
malata di Parkinson, è ben informato/a su tutto ciò
che riguarda la malattia e i bisogni dei malati. Questa è la premessa ideale per intraprendere una collaborazione attiva nel direttivo.
Abbiamo bisogno della vostra esperienza, delle vostre idee e delle vostre proposte per portare avanti
il nostro impegno per tutte le parti in causa.
Informazioni presso Renate: tel. 0471 931888
Proposte di terapia
I fisioterapisti Christine Oberrauch e Peter Brachetti
di Bolzano propongono a malati di Parkinson
sedute fisioterapiche ad un prezzo di favore.
Ambedue hanno una lunga esperienza specifica
con pazienti Parkinson.
Prenotazioni:
Christina Oberrauch: tel. 0471 300529
Peter Brachetti: tel. 0471 970331
Parkinson Attualità
Attività / Pellegrinaggio
Pellegrinaggio al santuario di Madonna di Senale
Mercoledì, 6 ottobre
Quest’anno il tradizionale pellegrinaggio ci porta al santuario
di Madonna di Senale. Il paese
si trova nel fondovalle ed è sede
di uno dei santuari più antichi
del Tirolo. Le sue origini risalgono al 1304. La chiesa attuale
fu ricostruita in stile barocco nel
1750.
Un meraviglioso sentiero di meditazione con 5 stazioni porta al
L’associazione mette a disposizione un autobus che
santuario, partendo dalla zona sportiva Texel e pas- fa il seguente tragitto:
sando per un incantevole bosco di larici.
7.45 – Brunico, stazione delle autocorriere
8.30 – Bressanone, parcheggio discoteca Max
Noi arriveremo a Madonna di Senale verso le 11.00. 9.00 – Bolzano, parcheggio BZ Centro
Nella chiesa avrà luogo una funzione religiosa. In 9.30 – Appiano, parcheggio Tetter
seguito ci recheremo al vicino albergo “Goldenes 10.00 – Merano, stazione ferroviaria
Kreuz” per il pranzo. Si può prenotare un menu 10.40 – Naturno, stazione ferroviaria.
(prezzo: Euro 16,50) oppure mangiare à la carte.
La partenza per il ritorno è prevista alle ore 16.00
Nel pomeriggio ci sarà tempo per una passeggiata circa.
sul sentiero di meditazione oppure per visitare l’Ar- Le iscrizioni devono pervenire entro il 30 setcheoPark Senale, il museo archeologico all’aperto, tembre. Tel: 0471 931888.
dedicato a Ötzi, l’uomo venuto dal ghiaccio.
Le spese del pranzo sono a carico dei partecipanti.
Importante!
Nuovo gruppo di auto aiuto in Bassa Atesina
Ai sei gruppi di auto aiuto Parkinson si aggiungerà tobre, alle ore 9.30, nella “Casa degli anziani” in
a partire da ottobre un nuovo gruppo: nella Bassa via Bolzano 18, a Egna (vedi foto).
Atesiana si terrà un primo incontro martedì, 5 ot- Tutte le persone affette da Parkinson, i loro familiari e/o le badanti sono gentilmente invitate a partecipare. È importante trovarsi, sostenersi a vicenda
per affrontare insieme le insidie della malattia.
Le persone di riferimento sono: Magda Stimpfl
Galvagni, che assiste il marito affetto da Parkinson, e Anna Tovazzi De Biasi, infermiera in pensione.
Gli incontri regolari avranno luogo ogni due settimane, sempre di martedì dalle ore 9.30 alle 11.00.
La costituzione del nuovo gruppo viene sostenuto
dal comune di Egna.
Parkinson Attualità
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Problemi visivi
Problemi visivi nel Parkinson
Molti pazienti parkinsoniani soffrono di disturbi visivi quali riduzione del contrasto, secchezza oculare o una fastidiosa diplopia.
Fortunatamente c’è una buona soluzione per quasi tutto
Di Iris Reckert
Il signor Blickerswiler ha 69 anni e da sei è affetto
dal Parkinson. Gli è sempre piaciuto leggere, ma
da un po’ di tempo la lettura del giornale non gli dà
più alcuna gioia. Per alcuni minuti va tutto bene,
ma poi le righe cominciano a confondersi e alcune lettere sbiadiscono. Se poi inizia anche a vedere
doppio, il piacere della lettura va a farsi benedire.
Quest’esperienza è condivisa da molti pazienti
parkinsoniani: i disturbi oculari e i problemi della percezione visiva non sono rari nel Parkinson.
In effetti, questa malattia influisce anche su diversi
fattori della vista.
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Gli occhiali: piccola lezione di ottica
Il signor Blickerswiler è presbite. Ciò significa che
l’elasticità della lente è diminuita e gli oggetti vicini appaiono sfocati. Per porvi rimedio ci vogliono
gli occhiali da lettura.
Dato che sin dalla gioventù il signor Blickerswiler ha bisogno di occhiali per vedere da lontano
(miopia), quando era comparsa anche la presbiopia
l’ottico gli aveva consigliato i cosiddetti occhiali
progressivi, le cui lenti consentono di compensare
tanto la miopia, quanto la presbiopia garantendo un
passaggio fluido tra le due correzioni.
Per poter vedere bene con gli occhiali progressivi,
è essenziale che la molatura delle lenti sia perfetta.
Infatti per vedere da lontano si usa la parte superiore
delle lenti, e per vedere da vicino la parte inferiore.
Se gli occhiali non sono nella posizione ideale, lo
sguardo «scivola», mentre se si inclina la testa esso
non attraversa più correttamente la rispettiva zona
ottica della lente. Risultato: si vede sfocato. In quel
caso, gli occhi devono «centrare bene il tiro» per
far sì che lo sguardo passi attraverso l’area giusta
delle lenti.
Il problema del signor Blickerswiler sta proprio
qui: poiché nel corso degli anni anche lui, come
molti pazienti parkinsoniani, ha modificato la po-
sizione della testa e del corpo,
la direzione del
suo sguardo non
va più d’accordo
con i suoi occhiali
progressivi.
L’ o c c h i a l e
supplementare da lettura:
un’alternativa
confortevole
Per risolvere i suoi
problemi, l’ortottica consiglia al
signor Blickerswiler un paio di
occhiali da usare
esclusivamente
per leggere. Le
lenti hanno ovunque lo stesso numero di diottrie e
quindi vede sempre bene, indipendentemente dalla zona della lente che usa.
Nel contempo, può continuare a utilizzare i suoi
occhiali progressivi come «occhiali universali», ad
esempio quando passeggia, mentre lavora al computer, ecc.
Diplopia e disturbi della visione binoculare
Durante il colloquio con l’ortottica, il signor Blickerswiler riferisce anche che negli ultimi mesi gli
capita sempre più spesso di vedere doppio. Soprattutto quando legge testi lunghi o lavora al PC, dapprima alcune lettere «vanno a spasso», e dopo un
po’ vede tutto doppio.
Parkinson Attualità
Problemi visivi
Questo fenomeno è dovuto a disturbi della motilità
e della collaborazione fra i due occhi. Quest’ultima
è un capolavoro fatto di coordinazione e motricità
fine: ciascun occhio è mosso da sei muscoli esterni che in infime frazioni di secondo gestiscono i
cambiamenti di direzione dello sguardo e la messa
a fuoco degli occhi sulle varie distanze. Le piccole
imprecisioni vengono continuamente individuate e
compensate – rapidissimamente – dal cervello, che
invia piccoli ordini di correzione ai muscoli oculari. Se questa collaborazione degli occhi è ostacolata
dalla malattia di Parkinson, si vede doppio. Questo
problema è considerato molto più invalidante dei
disturbi della motilità oculare, pure frequenti nel
Parkinson, tant’è vero che molti pazienti non sono
neppure consapevoli di non riuscire più a muovere
abbastanza gli occhi verso l’alto, oppure che i loro
movimenti oculari sono rallentati e a volte scoordinati.
Sono numerosi i pazienti parkinsoniani che – del
tutto involontariamente – muovono troppo poco gli
occhi. Inoltre tendono anche a battere raramente le
palpebre: si tratta di un processo inconscio che si
manifesta soprattutto mentre lavorano concentrati.
In tal caso, lo sguardo diventa «fisso» e immobile,
e il riflesso di ammiccamento cessa. In seguito a
questa mancanza di movimento dei due occhi, vengono a mancare gli impulsi correttivi automatici
del cervello, e si notano piccoli errori di accomodamento. Gli occhi vengono a trovarsi in una posizione errata, e per finire si vede doppio.
Il rimedio consiste in piccole modifiche del comportamento dello sguardo: chiudere energicamente
le palpebre e guardare attorno a sé, lasciar vagare
lo sguardo di tanto in tanto. Così i due occhi ricevono gli impulsi necessari per la collaborazione
binoculare.
Grazie a questi esercizi, dopo un po’ di tempo il signor Blickerswiler non vede nemmeno più doppio.
E se una volta il testo del giornale gli appare ancora
doppio, sa subito ciò che deve fare: distogliere lo
sguardo, chiudere energicamente le palpebre e rimettere a fuoco.
La struttura dell‘occhio
sono all’origine di una diplopia tenace. In tal caso
è necessaria una consulenza ortottica. Durante la
visita, lo specialista misura la posizione degli occhi
e provvede all’adattamento di un prisma. I prismi
sono lenti che inducono uno spostamento mirato
delle immagini allo scopo di correggere la deviazione dell’asse oculare. Così si compensa l’errore
di posizione degli occhi e i pazienti vedono nuovamente bene. Una volta individuato il prisma ottimale, a talune condizioni lo si può integrare nella
lente.
La lampada da lettura ottimale
«Più marcati sono i problemi di vista, più importante diventa una buona illuminazione». Questa regola vale a maggior ragione per i malati di Parkinson. In effetti, la carenza di dopamina si ripercuote
anche sulla retina e sulla trasmissione degli impulsi
tra la retina e il centro della vista. Ciò si manifesta
soprattutto con un indebolimento della visione del
contrasto, tant’è vero che sovente i pazienti osservano un temporaneo sbiadimento delle lettere durante la lettura. In questo caso, un aiuto efficace
è offerto da una cosiddetta lampada a luce fredda
(lampada a risparmio energetico). Queste lampade
Quando la diplopia diventa tenace
Purtroppo con il progredire della malattia di Parkin- assicurano un’illuminazione particolarmente conson possono comparire errori di accomodamento trastata del testo, che a sua volta fa apparire meno
degli occhi che, soprattutto nella visione da vicino, fastidiose le imprecisioni della percezione.
Parkinson Attualità
11
Problemi visivi
Secchezza oculare: un problema evitabile
Il problema della secchezza oculare affligge molti
pazienti parkinsoniani. Da un canto la composizione del loro liquido lacrimale non è ottimale, e
dall’altro canto si presume che la malattia interferisca con il «timer» del battito delle palpebre. I malati battono quindi meno spesso le palpebre, e il film
lacrimale che copre l’occhio secca. Ciò può provocare bruciore agli occhi, una congiuntivite o una
lacrimazione incontrollata. In questo caso, è bene
fare ricorso alle «lacrime artificiali» sotto forma di
gocce per gli occhi. È importante utilizzare gocce
senza conservanti.
Problemi visivi indotti dai farmaci
Taluni farmaci antiparkinsoniani possono avere
effetti negativi sulla percezione ottica. I medicamenti dopaminergici, ad esempio, possono generare allucinazioni visive (percezione ottica di cose
inesistenti). In tal caso, occorre l’intervento di un
neurologo esperto.
Alcuni anticolinergici possono provocare una dilatazione delle pupille: per attenuare la conseguente
sensibilità alla luce, conviene indossare occhiali
con lenti colorate.
Da „Parkinson“ - la rivista di Parkinson Svizzera,
Giugno 2010, nr. 98
Iris Reckert è ortottica presso la Clinica HUMAINE
di Zihlschlacht.
Problemi e soluzioni:
i consigli dell’esperta
Secchezza oculare: utilizzare lacrime artificiali senza conservanti, chiudere le palpebre più
spesso e di proposito.
Difficoltà durante la lettura: accertarsi che
l’illuminazione sia ottimale (lampada a luce
fredda), utilizzare occhiali da lettura.
Diplopia (vedere doppio): chiudere spesso le
palpebre, muovere più spesso gli occhi in maniera attiva, eventualmente farsi fare degli occhiali con prismi.
Abbagliamento: indossare occhiali da sole, oppure applicare lenti solari sugli occhiali normali. Quando il sole è alto in cielo (mezzogiorno),
portare un cappello con grande aletta parasole.
Consigli generici:
• Fate controllare periodicamente gli occhi da
un medico oculista.
• Descrivete eventuali problemi all’oculista/
ottico e menzionate assolutamente che avete
il Parkinson.
• Se vedete doppio, chiedete all’oculista di
farvi sottoporre a una visita ortottica.
• Spiegate esattamente all’ottico per quali attività vi servono gli occhiali (ad es. leggere,
lavorare al PC, camminare...).
Vorrei diventare socio/socia
12
Cognome_______________________ Via____________________________ CAP___________________________
Nome_________________________
Tel.___________________________
Luogo_________________________
- Sono affetto/a da Parkinson
- Sono un parente di un malato/una malata di Parkinson
- Sono un amico/a e sostenitore dell’associazione
Data di nascita__________________
Quota annua singola: 20.00 Euro
Quota annua doppia: 30.00 Euro (1 parkinsoniano/a e 1 parente)
In base all’art. 10 della legge n. 675/96 riguardo all’utilizzo dei miei dati personali, autorizzo l’elaborazione dei dati su indicati
esclusivamente per motivi statutari.
Data_______________________ Firma____________________________
Prego compilare e mandare a:
Associazione Altoatesina per il Parkinson, Via Galileo Galilei 4/a, 39100 Bolzano
Parkinson Attualità
Attività / Castagnata
Invito alla castagnata
Sabato, 23 ottobre
Dopo il pranzo ci si può
La tradizionale castagnata
fermare nel grande giarnel mese di ottobre è un
punto fisso nel programdino sotto i vecchi alberi, per giocare a carte o
ma
dell’Associazione
per riposare e chiacchieParkinson. Quest’anno ci
rare. Chi preferisce fare
incontriamo a Sirmiano
sopra Nalles, all’ Albergo
una passeggiata può recarsi alla vicina chiesetJäger. Qui, sopra, la valle dell’Adige, si gode di
ta di Santa Apollonia.
L’associazione mette a
una vista mozzafiato sulle
disposizione un automontagne: dalle dolomiti
bus che fa il seguente
a sud al gruppo del Tessa
tragitto:
a nord.
Il pranzo è fissato per le ore 12.30.
8.45 – Brunico, stazione delle autocorriere
9.30 – Bressanone, parcheggio discoteca Max
Ecco il menu proposto:
10.00 – Bolzano, parcheggio BZ Centro
Raviolo con ripieno di radicchio o zucca
10.30 – Appiano, parcheggio Tetter
Piatto misto di carni
11.00 – Merano, stazione ferroviaria.
Krapfen
La partenza per il ritorno è prevista alle ore 16.00.
Castagne
Le iscrizioni devono pervenire alla segreteria enPrezzo: 25 – 28 Euro, bevande incluse.
Nel momento dell’iscrizione prenotare anche il tro il 15 ottobre. Tel: 0471 931888
Le spese del pranzo sono a carico dei partecipanti.
menu!
Gita primaverile dell’Associazione Parkinson
Quest’anno la nostra gita primaverile ci ha portato
a Rodengo sull’altipiano all’inizio della Val Pusteria, un luogo soleggiato e tranquillo con una bellissima vista sui paesi
vicini e sulla gola del
fiume Rienza.
Più di 40 persone
giunte da tutte le parti dell’Alto Adige si
sono ritrovate il 10 di
giugno davanti al castello di Rodengo. Per
la visita guidata al maniero medievale, ben
conservato e pieno di
sorprese, ci siamo di-
visi in due gruppi, uno italiano, altro tedesco, per
poter così seguire bene le spiegazioni, i racconti e
l’introduzione storica delle nostre guide. Abbiamo
visitato tutto il castello
e ammirato gli affreschi
e la collezione d’armi.
In seguito ci siamo recati al ristorante “Zum Löwen” per il pranzo. Nel
giardino dell’albergo
abbiamo passato parte
del pomeriggio giocando a carte, chiacchierando o dormicchiando.
Era veramente una bella
gita!
Parkinson Attualità
13
Gruppi di auto aiuto / Offerte
zo venerdì del mese, nella sala polivalente an San
Michele, Appiano.
Gruppi di auto aiuto
Bolzano: Riferimento: Hermine Staffler Gadotti,
Tel: 0471 914332
Gli incontri regolari del gruppo di auto aiuto riprendono mercoledì, 6 ottobre, presso la sala riunioni dell’Associazione Sclerosi multipla in Via
Milano, 15. La terapia Feldenkrais con Guido Moser inizia martedì, 5ottobre; si svolge nella sala del
centro anziani in via Dalmazia 36, dalle ore10.00
alle 11.30. La ginnastica in acqua presso la clinica
Villa Melitta, via Col di Lana 6, riprende probabilmente nel mese di ottobre. Chi volesse partecipare
si rivolga all’ufficio dell’Associazione Parkinson,
Tel: 0471 931888.
Bressanone: Riferimento: Martha Egger, Tel: 0472
830290
Il gruppo di auto aiuto si riunisce ogni martedì nella
casa Jakob Steiner. Sono previste terapie di logopedia, ginnastica in acqua, fisioterapia, movimento con
musica e un incontro con il primario Dr. F. Spögler.
Brunico: Riferimento: Dr. Alfred Kuntner, tel: 0474
554865, Herbert Stolzlechner, tel: 0474 671242
Il gruppo si incontra ogni mercoledì presso la palestra Trayah, in via J. Ferrari 18/C a Brunico, per la
ginnastica con Barbara Meraner, e la musicoterapia con Annemarie Moser. La ginnastica in acqua e
la logopedia inizieranno in ottobre.
Gruppo JUPPS: Riferimento: Daniela e Luciano
Bernardi, Tel: 0471 953624
Ginnastica di gruppo con la fisioterapista Christine Oberrauch, Piazza Erbe 42, a partire da lunedì,
4 ottobre, ore 18.00, per 10 unità. Incontro con la
psicologa Dr. Helga Perkmann sabato, 13 novembre, ore 9.00, a Bolzano, nella sede dell’associazione Parkinson; via Galilei 4/A.Incontro del HarAppiano: Riferimento: Karl Grumer, Tel: 0471 mony Ensemble ogni secondo e quarto mercoledì
del mese, a partire dal 15 settembre, alle ore 20.00
664449
Gli incontri regolari riprendono in ottobre. Terapia nella sede dell’Associazione Parkinson, via Galilei
Feldenkrais con Margit Rastil ogni secondo e ter- 4/A a Bolzano.
Merano: Riferimento: Edith Siegel, Tel: 0473
231766
Gli incontri regolari riprendono lunedì, 13
settembre, ed hanno luogo ogni secondo lunedì del
mese, tra le ore 15.00 e le ore 17.00, presso la sede
del distretto sanitario in Via Roma 3/A. I prossimi
incontri: 13/09; 11/10; 08/11; 13/12.
Offerte
Ringraziamo di cuore tutti coloro che ci hanno aiutato negli ultimi mesi:
Renate Eisenstecken, Collalbo; Albino Canella,
Cogolo; Magdalena Winkler, Prissiano-Tesimo;
Anton Walzl, Prissiano-Tesimo; Lina D´Eredità,
Lagundo; Leo Andersag, Sluderno; Agnes
Morandell Ohnewein, Cornaiano; SBO Missiano,
ricavato del torneo di carte; Hubert Brunner,
Merano.
14
In memoria di Severino Ragnoli:
Postini di Bolzano; Marinella Ragnoli, Nuvolera;
Condominio Tambosi, Bolzano.
In memoria di Rudl Rautscher:
I coscritti 1936
In memoria di Josef Oberrauch:
Gruppo di auto aiuto Bressanone.
Le offerte possono essere versate sui nostri
conti correnti:
Cassa rurale Oltreadige
IT 07 G 08255 58160
000300210854
Banca Popolare dell’Alto
Adige – Filiale 52
IT 91 L 05856 11603 052570009677
Cassa di Risparmio – Filiale di Appiano
IT 24 Y 06045 58160 000005000179
C/C Postale
IT 78 Y 07601 11600 000033706011
Per la ricerca Parkinson:
Cassa centrale Raiffeisen dell’Alto Adige
IT 26 H 03493 11600 000300024201
Grazie!
Parkinson Attualità
Dove trovare aiuto
Numeri utili
Quali servizi ci sono per aiutare i pazienti del Parkinson ed i loro familiari?
Ecco tutti gli indirizzi.
Associazione Parkinson
Viste specialistiche
L’ufficio dell’Associazione per il Parkinson
e malattie affini si trova a Bolzano in Via
Galileo Galilei 4/a.
Per le visite specialistiche è sempre necessario
procurarsi l’impegnativa del proprio medico di
base.
Dipartimento sanitario di Bolzano
Le visite specialistiche vengono effettuate
presso l’ambulatorio Parkinson ogni mercoledì,
giovedì e venerdì.
La consulenza telefonica “Parkinform” è
reperibile ogni mercoledì, giovedì e venerdì
dalle ore 8.30 alle 9.30. Tel. 0471 908774
Per le prenotazioni alle visite rivolgersi allo
sportello unico di prenotazioni:
Tel. 0471457 457 dalle ore 8.00 alle 16.00.
L’equipe é composta dal Primario Dr. Rudolf
Schönhuber, Dr. Peter P. Pramstaller, Dr. Maurizio
Facheris, Dr. Stefano Zanigni, Agata Eisendle,
Monika Mair, Edith Kompatscher.
Gli orari di apertura sono:
lun, mar, mer, ven: ore 9.00 – 12.00
giov: ore 15.00 – 18.00
Telefono: 0471 931 888, 0471 513 244
Fax: 0471 513246
E-Mail: [email protected]
Internet: www.parkinson.bz.it
Dipartimento sanitario di Merano
Le visite specialistiche vengono effettuate
nell’ambulatorio neurologico. Per le prenotazioni
rivolgersi dalle ore 8.00 alle ore 17.00 al numero
telefonico 0473 264 000.
Primario: Dr. Frediano Tezzon
L‘equipe del Parkinson presso l‘Ospedale
regionale di Bolzano
In caso di problemi complementari al Parkinson rivolgersi al proprio medico curante.
Il PARKinform è un servizio per le informazioni generali e per le pratiche amministrative.
Dipartimento sanitario di Bressanone
Le visite specialistiche vengono effettuate
nell’ambulatorio neurologico. Per prenotazioni
rivolgersi tra le ore 9.00 e le ore 11.00 al numero
telefonico 0472 813 120
Primario: Dr. Franz Spögler
Dipartimento sanitario di Brunico
Le visite specialistiche vengono effettuate
presso l’ambulatorio parkinson il pomeriggio
di ogni 1° ed ogni 3° mercoledì del mese. Per
prenotazioni rivolgersi dal lunedì al venerdì tra
le ore 13.00 e le ore 16.00 al numero telefonico
0474 581 350.
Primario: Dr. Arno Gasperi
Parkinson Attualità
15
Dai gruppi di auto aiuto
Notizie dei gruppi di auto aiuto
Appiano
Il gruppo di auto aiuto di Appiano si è incontrato durante
l’estate per intraprendere un
pellegrinaggio a Maria Trens.
La funzione religiosa è stata
celebrata nel santuario dedicato a Santa Maria Assunta.
A Vipiteno, in un ristorante tipico, è stato servito il pranzo.
Dopo una passeggiata nella
città e l’irrinunciabile partita
a carte il gruppo ha proseguito il viaggio in pullman verso Novacella, dove ha visitato la chiesa del convento agostiniano.
Merano
Nei suoi ultimi incontri in primavera il gruppo di
auto aiuto di Merano si è occupato soprattutto di
eseguire esercizi di coordinazione, di equilibrio e
esercizi per la postura. Un tema importante su cui
si è discusso a lungo è l’incontinenza, problema
questo che riguarda molti parkinsoniani.
In occasione della giornata mondiale del Parkinson
gli iscritti hanno allestito uno stand informativo
nell’ingresso dell’ospedale di Merano, che ha riscontrato molto interesse tra i passanti.
Bressanone
16
Anche durante l’estate, quando gli incontri regolari
vengono sospesi, i partecipanti del gruppo di Bressanone hanno voglia di incontrarsi e di passare una
bella giornata insieme. Quest’anno hanno fatto due
escursioni, la prima, il giorno 20 luglio, a Meranza
e da lì alla malga Wieser, e la seconda il 24 agosto
alla malga di Villandro e al rifugio Rinder. Benché
un pulmino accompagni i 15 – 20 partecipanti fino
alla meta preposta, tanti preferiscono fare alcuni
chilometri a piedi per godersi la natura e l’aria fresca di montagna.
Il pranzo comune, il gioco a carte, una passeggiata
e qualche canzone cantata insieme fanno di ogni
gita un evento piacevole e indimenticabile.
Parkinson Attualità
Scheda: Esercizi quotidiani
Movimento è vita
I 7 giordani
I movimenti vengono progettati, conciliati e pilotati nel cervello. Un miglioramento di queste
funzioni che nel malato di Parkinson risultano disturbati, si può ottener attraverso la terapia
farmacologica. Per ricavare però il migliore risultato da una cura, sono necessari esercizi
quotidiani e un’ attività motoria continua.
Il mantenimento di un buon stato di allenamento e di una buona mobilità sono aspetti importanti per la prognosi e il decorso della malattia.
1
Posizione supina
In posizione supina appoggiare i piedi e stendere le
braccia in linea orizzontale. Girare le gambe a destra,
la testa a sinistra, senza – possibilmente – alzare le
spalle dal tappetino o materasso. Permanere per qualche attimo nella posizione e poi girare testa e gambe
dalla parte opposta.
2
Mettersi a sedere
Per mettersi a sedere dalla posizione supina piegare
le gambe e girarsi dalla parte desiderata. Spingere
le gambe fuori dal letto e premere contemporaneamente le mani sul materasso o tappetino per alzare
il busto. Il peso delle gambe La aiuta ad alzarsi.
3
Marcia in posizione seduta
Seduti su una sedia, con le gambe leggermente allargate, iniziare a marciare sul posto. Fare attenzione
che la posizione del busto sia eretto, e che le ginocchia si alzino e si abbassino ad una velocità regolare
e ritmica.
Parkinson Attualità
Scheda: Esercizi quotidiani
4 Movimenti circolatori con le braccia
Fare movimenti oscillatori sciolti con le braccia, badando che i gomiti siano ben stesi. Per aumentare l’effetto si può tenere un peso
(manubrio o smoovey) nelle mani.
Gli esercizi 3 e 4 possono essere combinati ed eseguiti contemporaneamente.
5 Alzarsi
Piegare le gambe il più possibile, portare la parte del corpo in avanti e appoggiarsi con le mani ai braccioli della sedia o sulle cosce.
Piegare in avanti il busto finché il sedere si stacca dalla sedia, e poi
alzarsi con slancio.
6
Stare in piedi
Stare in posizione eretta – i piedi allargati leggermente – appoggiare le mani ai fianchi. Disegnare con una gamba un cerchio sul
pavimento. Ripetere l’esercizio con l’altra gamba.
Per sentirsi più sicuri, tenersi ad un oggetto stabile.
7
Sedersi
Avvicinarsi esattamente al piano d’appoggio, girarsi e porsi davanti
alla sedia. Per sedersi piegare il busto in avanti, piegare le ginocchia
ed appoggiarsi con le mani ai braccioli della sedia o alle cosce. Fare
un passo indietro con una gamba, poi con l’altra.
Evitare di cascare indietro sedendosi lentamente e controllando i
movimenti.
Testo: Dr. Dieter Volc; fotografie: Tobias Volc
Parkinson Attualità