LINEE GUIDA PER L’EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE A FAVORE DELLE PERSONE CON DISABILITA’ GRAVE E PER PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI PREMESSA Le presenti linee guida, in sintonia con il dettato normativo, si inseriscono nell’ambito della programmazione degli interventi a rete che in questo ambito distrettuale, ASL e Comuni, promuovono da anni per rispondere in modo integrato e coordinato ai bisogni socio assistenziali delle famiglie con compiti di cura a domicilio di persone fragili. Obiettivi di questa integrazione sono l’appropriatezza nell’uso dei servizi disponibili, l’utilizzo ottimale delle risorse, l’erogazione di un’assistenza che sia percepita come unica, complessiva e continuativa da parte della persona fragile e della sua famiglia. Il buono sociale rappresenta una delle forme di sostegno alla domiciliarità che valorizzano e sostengono le famiglie che hanno deciso di prendersi cura del proprio parente, scelta dettata anche dalla convinzione che la qualità di vita della persona fragile è comunemente ritenuta migliore a domicilio rispetto all’ambito istituzionalizzato. Attraverso il buono sociale si favorisce una presa in carico globale della persona fragile e/o del suo nucleo familiare, andando a proporre uno strumento personalizzato e flessibile che risponda in maniera mirata ai bisogni espressi e che sostenga la famiglia nei suoi compiti di cura e di assistenza. Art. 1 Oggetto La misura di cui trattasi si pone, pur con elementi di novità, in continuità con le finalità già praticate lo scorso anno con la Dgr 740, la norma regionale di riferimento per l’anno corrente è la Dgr 2883/2014 “misura a favore delle persone con disabilità grave o comunque in condizione di non autosufficienza”. La misura si concretizza in interventi di sostegno e supporto alla persona e alla sua famiglia per garantire una piena possibilità di permanenza della persona fragile al proprio domicilio e nel suo contesto di vita. Questa linea di azione sarà attuata, previa valutazione multidimensionale integrata Asl Ambito; Le seguenti linee giuda determinano I criteri funzionali e socio economici per determinare la graduatoria d’ambito dei beneficiari del buono sociale per persone fragili. Art. 2 Finalità dell’intervento L’erogazione del buono sociale si configura come un intervento di sostegno alla domiciliarità, rivolto alla persona fragile e/o al suo nucleo familiare, al fine di: Escludere o almeno ritardare il ricovero in strutture residenziali, consentendo che le persone possano continuare a vivere nella loro casa adeguatamente e dignitosamente assistite, sostenendo le prestazioni di assistenza assicurate dai caregiver e/o dall’assistenza di un assistente familiare; 1 Art. 3 Destinatari Tenuto conto che la Dgr 2883/2014 definisce i destinatari come Persone, di qualsiasi età, che evidenziano gravi limitazioni della capacità funzionale che compromettono significativamente la loro autosufficienza e autonomia personale nelle attività della vita quotidiana, della vita di relazione e sociale, possono essere destinatari del buono sociale persone in situazione di disabilità grave e di non autosufficienza, come da Allegato 3 del Decreto presidente del Consiglio dei Ministri 5 dicembre 2013, n159 Art. 4 Accesso al buono Il buono sociale è uno degli strumenti a disposizione del Servizio Sociale per la realizzazione del progetto di intervento predisposto a favore della persona fragile e/o del suo nucleo familiare; la procedura di accesso avviene tramite segnalazione del servizio stesso. Il percorso di assegnazione del buono avviene secondo le seguenti modalità: • Pubblicizzazione delle linee guida sul sito aziendale nella sezione dedicata alla programmazione zonale; • Informativa ed orientamento in relazione a requisiti di accesso, procedure ed entità del buono. a favore della persona fragile e/o il suo nucleo familiare a cura del servizio sociale del Comune di residenza , • Presentazione della domanda per la concessione del buono presso il servizio sociale comunale di residenza, da parte di qualsiasi componente convivente nel nucleo familiare, purché maggiorenne, e/o dal titolare di misura di protezione della persona fragile, utilizzando apposito modulo. Alla domanda deve essere allegata ulteriore documentazione ritenuta utile a chiarire la natura e l’entità del bisogno. Requisiti per l’erogazione del buono: - Essere residenti nell’ambito territoriale del Distretto 7 Asl Milano; - Essere un nucleo familiare al cui interno sia presente almeno una persona fragile in condizioni di non autosufficienza o disabilità grave; Art. 5 Criteri di valutazione integrata della persona fragile L’ambito Distrettuale ha elaborato un sistema di valutazione multidimensionale coerente con le indicazioni regionali della Dgr 2883/2014, predisponendo un modello denominato Progetto Individuale di Assistenza. Lo strumento di valutazione viene somministrato della assistente sociale comunale di riferimento degli eventuali beneficiari, fatta eccezione per casi di particolare complessità socio sanitaria dove verrà somministrato congiuntamente con gli operatori il servizio fragilità Asl Milano Distretto 7. Vedi Allegato Scheda di Valutazione Multidimensionale, Progetto individuale di assistenza. Il servizio sociale comunale richiede l’Uvm, inviando contestualmente la Scheda presentazione della domanda, il Distretto convoca entro due settimane l’Uvm. Nell’ambito dell’Uvm si concorda e si definisce il P.I.A.; Il P.I.A. viene presentato dal case manager all’utente o alla sua famiglia al fine di condividere e sottoscrivere il progetto approvato. 2 Recependo le indicazioni regionali, il P.I.A. sarà sottoscritto da quattro componenti: il Referente d’Ambito, Direttore dell’Azienda Insieme per il Sociale il Case manager del caso l’Operatore distrettuale UVM il Richiedente Il case manager invia all’Azienda Insieme per il sociale il P.A.I. per inserimento in graduatoria. Art. 6 Entità del Buono L’entità del buono viene definita in base al punteggio complessivo. Il buono potrà variare da un minimo di 250,00/350,00 euro ad un massimo di 600,00/800,00 euro mensili, secondo il seguente schema: PUNTEGGIO COMPLESSIVO IMPORTO BUONO MENSILE IMPORTO BUONO MENSILE PREVISTO IN CASO DI ASSUNZIONE ASSISTENTE FAMILIARE\BADANTE REGOLARE Meno di 40 punti Nessun buono Nessun buono Da 41 a 50 punti €250 €350 Da 51 a 70 punti €350 €500 Da 71 a 88 punti €600 €800 La concessione del buono sociale è atto distinto e successivo al P.A.I. di competenza dell’Azienda insieme per il Sociale, a seguito della positiva verifica di sussistenza dei requisiti e dell’budget. Verrà creata una graduatoria bimestrale di ambito fatta in base ad un punteggio decrescente sulla fragilità. A parità di punteggio della fragilità la priorità verrà data per Isee crescente Art. 7 Durata, modalità di erogazione, decadenza, interruzione e sospensione dei buoni La concessione del buono ha la durata massima di 12 mesi e l’erogazione del buono avviene a cadenza mensile. La decadenza del beneficio è prevista nei seguenti casi: 1) mancata riscossione del buono mensile entro 60 giorni dalla data di erogazione (corrispondente alla data di spedizione del mandato di pagamento); 2) mancato rispetto del progetto d’intervento. In tal caso l’assistente sociale referente segnala la non realizzazione degli obiettivi; 3) non veridicità delle dichiarazioni rese; In caso di decadenza l’erogazione del buono viene immediatamente interrotta con determinazione dirigenziale e il beneficiario è tenuto a restituire (nei casi 2 e 3) quanto già indebitamente introitato. 3 L’interruzione dell’erogazione del beneficio è prevista per accertata modificazione dello stato di bisogno dipendente da uno o più fattori sotto riportati: - Inserimento in struttura residenziale a lungo termine; - Trasferimento in altro comune; - Decesso della persona fragile La comunicazione della decadenza o dell’interruzione verrà formalizzata dall’Ufficio competente di ciascun Comune, direttamente ai sottoscrittori del PAI. Nel caso in cui si venisse a modificare uno dei seguenti fattori: - modifica migliorativa situazione ISEE che faccia venire meno il requisito per il riconoscimento del buono; - fine rapporto con l’Assistente Familiare i sottoscrittori del PAI saranno chiamati a rivedere il valore del buono sociale. Art. 8 Variazioni della situazione socio-assistenziale del nucleo familiare con persona fragile e monitoraggio Il Servizio sociale comunale è tenuto a monitorare la situazione socio-assistenziale del nucleo familiare con persona fragile ed il buon andamento e rispetto del progetto concordato. La famiglia è tenuta a comunicare tempestivamente, all’ufficio competente del proprio Comune di residenza, rilevanti variazioni della situazione generale (valutazione familiare, valutazione socio assistenziale e valutazione economica) che comporta la decadenza dei requisiti di accesso al buono sociale. 4