ALCUNI FATTI DA RICORDARE RELATIVI ALL’ETA’ IMPERIALE ROMANA Inizia con il principato di OTTAVIANO che, dopo aver sconfitto Marco Antonio nella battaglia navale di Azio nel 31 a.C., riceve dal Senato nel 27 a.C. il titolo di AUGUSTO (degno di essere venerato). Fino alla morte di Augusto nel 14 d.C., l’impero romano vive un periodo di pace e prosperità, celebrato con monumenti significativi come l’ARA PACIS, l’altare della pace. Durante questo periodo, avviene la nascita di GESU’ CRISTO e prenderà il via la religione cristiana. Questa nuova religione MONOTEISTA vivrà momenti difficili durante i primi secoli dell’impero, con alcuni imperatori che sottoposero i cristiani a dure persecuzioni. Per muoversi agevolmente nell’età imperiale è bene collocare cronologicamente gli imperatori e le “dinastie” (le date sono tutte dopo Cristo, segnalo solo alcuni imperatori più importanti) DINASTIA GIULIO-CLAUDIA: 14 - 68. Tiberio 14-37 Caligola 37-41 Claudio 41-54 Nerone 54-68 (dure persecuzioni contro i cristiani; incendio di Roma) CRISI DEL 69 Galba, Otone, Vitellio si avvicendano al potere, fino all’avvento della DINASTIA FLAVIA: 69 - 96. Vespasiano 69-79 Tito 79-81 Domiziano 81-96 (dure persecuzioni contro i cristiani) NERVA E TRAIANO: 96 - 117. Nerva 96-98 Traiano 98-117 Con Traiano l’impero raggiunge la massima espansione. Traiano è il primo degli imperatori adottivi. ADRIANO, ANTONINO PIO, MARCO AURELIO, COMMODO 117-193 Con l’inizio del III secolo l’impero romano inizia a entrare in crisi. Molti imperatori non sono qui elencati. CARACALLA nel 212 con la Contitutio Antoniniana concesse i benefici della cittadinanza romana a tutti i cittadini dell’impero. DIOCLEZIANO (284-305) cerca di superare la crisi: ripartisce l’impero tra due AUGUSTI (lui stesso e Massimiano) e due CESARI (Galerio e Costanzo) (RIFORMA TETRARCHICA). Quattro nuove capitali: Nicomedia, Sirmio, Milano, Treviri. La riforma tetrarchica non ebbe il successo sperato e non riuscì a far superare il periodo di crisi, perché si scatenarono nuove lotte per il potere. Alla fine prevalse COSTANTINO (306-337), che riunì l’impero. Questo imperatore va ricordato anche per l’importante EDITTO DI MILANO del 313 che concesse libertà di culto. Costantinopoli nuova capitale. Dopo la morte di Costantino, ci furono nuove lotte. Fino all’avvento dell’imperatore TEODOSIO (379-395): fu l’ultimo imperatore a regnare su un impero unito. Alla sua morte l’impero si divide per sempre in due parti, l’ORIENTE e l’OCCIDENTE, divise tra i figli di Teodosio, Arcadio e Onorio. Teodosio va ricordato anche per aver emanato l’EDITTO DI TESSALONICA del 380 che fece diventare il cristianesimo la religione ufficiale dello Stato. La storia romana in questi secoli si intreccia con la storia del cristianesimo. La religione cristiana, inizialmente fortemente osteggiata dai romani per 1. il messaggio di fratellanza che eliminava la distinzione tra liberi e schiavi e tra le diverse classi sociali 2. Il rifiuto dei Cristiani di adorare l’imperatore 3. La netta distinzione tra religione e Stato (Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio) che impediva allo Stato di intervenire nella vita religiosa dei cittadini finì poi per essere la religione dello Stato. L’impero era entrato in crisi: l’autorità imperiale era diminuita; alla crisi politica si accompagnavano una crisi militare e una crisi economica. Furono secoli travagliati, di lotte e divisioni, alternati a momenti più stabili. Il risultato che ne scaturì fu però un impero nettamente diviso in due parti, l’Occidente e l’Oriente, che avranno due storie molto diverse.