Laurea in Analisi Economica delle Istituzioni Internazionali
Corso di Commercio Internazionale e Globalizzazione
Anno Accademico 2016-17 – 1mo semestre
Compito n. 2
Da consegnare entro il 17 novembre 2016
(max 5 pagine includendo grafici e tabelle, max 2000 parole)
Nell’articolo di Eaton e Kortum (2012) (EK) la Table 2 effettua una serie di calcoli relativi ai benefici del
commercio internazionale (gains from trade, GFT). Lo scopo di questo compito è replicare in parte quella
tabella con dati differenti, più aggiornati. In particolare, EK si concentrano sul solo settore manifatturiero,
mentre l’esercizio può riguardare l’intera economia.
Il dataset da utilizzare è WIOD, World Input-Output Database. Il database comprende tavole input-output
mondiali e nazionali. A voi interessano principalmente le tavole input-ouput nazionali. Da queste potete
ricavare i dati di output, importazioni, esportazioni e, di conseguenza di consumo su beni nazionali. I dati
sono altamente disaggregati, ma voi potete prendere i dati aggregati con una semplice operazione di somma
di excel (i dati sono già in formato excel). I file si trovano all’indirizzo:
http://www.wiod.org/new_site/database/niots.htm
Le tavole mondiali possono servirvi per calcolare la quota di reddito di ogni paese sul reddito mondiale. Le
tavole mondiali si trovano all’indirizzo web:
http://www.wiod.org/new_site/database/wiots.htm
1) Scegliete due paesi dalla lista in modo che siano molto diversi in termini di dimensione; su di essi
dovete calcolare i GFT
2) EK fano l’esercizio con dati relativi alla sola manifattura; voi potete estenderlo all’intera economia
con i relativi aggiustamenti nei parametri, in particolare sull’elasticità del commercio internazionale
che comprenderà solamente .
3) La Table 2 di EK considera un confronto tra 1996 e 2006. I dati di WIOD partono dal 1995 e arrivano
al 2011 per quasi tutti i paesi, quindi si può replicare la tabella per il periodo massimo disponibile,
ma considerando un calcolo intermedio al 2007 per escludere l’effetto della crisi finanziaria.
4) Mostrare la sensibilità del risultato al valore di , considerando i tre valori principali indicati dalla
letteratura empirica, ovvero 3 e 12 dal lavoro di Eaton e Kortum (2002) e il valore di 4 indicato da
Simonovska e Waugh (2013)