Unità 3 La tecnologia del DNA ricombinante e la genomica Unità 3 La tecnologia del DNA ricombinante e la genomica Obiettivi Conoscere le principali tecniche utilizzate per produrre cloni di geni specifici Sapere come vengono ottenuti gli organismi geneticamente modificati, per quali scopi sono utilizzati e quali rischi comportano Conoscere i principali metodi di analisi del DNA Capire l’importanza dei risultati della genomica e, in particolare, del Progetto Genoma Umano Prova di competenza – Conoscere i propri geni Qual è la vera portata dei recenti successi della ricerca in ambito genetico e dove ci può portare il progresso nelle tecniche di analisi e studio del nostro genoma? 3 Lezione 1 LA CLONAZIONE GENICA 4 3.1 È possibile ottenere molte copie di un gene inserendolo all’interno di un batterio Le biotecnologie permettono di manipolare gli organismi o i loro costituenti molecolari per ottenere prodotti utili – In particolare, la tecnologia del DNA ricombinante permette di manipolare il DNA – I plasmidi sono molecole di DNA circolare che si riproducono autonomamente nei batteri – Sono strumenti fondamentali per l’ingegneria genetica e la clonazione genica in particolare 5 3.1 È possibile ottenere molte copie di un gene inserendolo all’interno di un batterio Come si clona un gene 1. Si isola un DNA plasmidico, che farà da vettore 2. Si isola il DNA donatore da cui si vuole estrarre il gene 3. Si taglia il DNA plasmidico con un enzima di restrizione 4. Si taglia il DNA donatore con lo stesso enzima, ottenendo molti frammenti 5. Si mescolano DNA plasmidico e DNA donatore 6 3.1 È possibile ottenere molte copie di un gene inserendolo all’interno di un batterio 6. Si aggiunge DNA ligasi, che catalizza la formazione di legami covalenti tra il DNA plasmidico e i frammenti di DNA donatore. Si ottengono così plasmidi ricombinanti che contengono frammenti del DNA donatore 7. Si inserisce il DNA plasmidico in una colonia di batteri, ottenendo batteri ricombinanti 8. Riproducendosi le cellule batteriche daranno origine a cloni di cellule identiche, ognuno contenente un frammento del DNA donatore 7 Batterio E. coli Plasmide Cromosoma batterico 1 Cellula contenente Il gene che si vuole clonare Isolamento del plasmide 3 Isolamento del DNA 2 DNA Taglio del plasmide con l’enzima Gene che si vuole clonare 4 Taglio del DNA cellulare con lo stesso enzima Gene che si vuole clonare 5 6 Plasmide con DNA ricombinante Integrazione del frammento di DNA del donatore nel plasmide Esempi di uso dei geni Aggiunta della DNA ligasi, che chiude l’anello formando I geni possono essere legami covalenti inseriti in altri organismi Gene che si vuole clonare 9 7 Inserzione del plasmide nel batterio (trasformazione) Batterio ricombinante 8 Cloni di cellule Duplicazione del batterio in coltura Isolamento dei geni o delle proteine dal batterio clonato Le proteine ricavate possono essere usate direttamente Esempi di uso delle proteine 8 Batterio E. coli Plasmide Cromosoma batterico 1 Isolamento del plasmide Cellula contenente il gene che si vuole clonare 2 Isolamento del DNA DNA Gene che si vuole clonare 9 Batterio E. coli Plasmide Cromosoma batterico 1 Cellula contenente il gene che si vuole clonare Isolamento del plasmide 3 2 Taglio del plasmide con l’enzima Isolamento del DNA DNA Gene che si vuole clonare 4 Taglio del DNA cellulare con lo stesso enzima Gene che si vuole clonare 10 Batterio E. coli Plasmide Cromosoma batterico 1 Cellula contenente il gene che si vuole clonare Isolamento del plasmide 3 2 Taglio del plasmide con l’enzima Isolamento del DNA DNA Gene che si vuole clonare 4 Taglio del DNA cellulare con lo stesso enzima Gene che si vuole clonare 5 Integrazione del frammento di DNA del donatore nel plasmide 11 Batterio E. coli Plasmide Cromosoma batterico 1 Cellula contenente il gene che si vuole clonare Isolamento del plasmide 3 2 Taglio del plasmide con l’enzima Isolamento del DNA DNA Gene che si vuole clonare 4 Taglio del DNA cellulare con lo stesso enzima Gene che si vuole clonare Plasmide con DNA ricombinante 5 Integrazione del frammento di DNA del donatore nel plasmide 6 Aggiunta della DNA ligasi, che chiude l’anello formando legami covalenti Gene che si vuole clonare 12 Plasmide con DNA ricombinante Gene che si vuole clonare 7 Inserzione del plasmide nel batterio (trasformazione) Batterio ricombinante 13 Plasmide con DNA ricombinante Gene che si vuole clonare 7 Inserzione del plasmide nel batterio (trasformazione) Batterio ricombinante 8 Duplicazione del batterio in coltura Cloni di cellule 14 Esempi di uso dei geni I geni possono essere inseriti in altri organismi Plasmide con DNA ricombinante Gene che si vuole clonare 9 7 Inserzione del plasmide nel batterio (trasformazione) Batterio ricombinante 8 Duplicazione del batterio in coltura Isolamento dei geni o delle proteine dal batterio clonato Le proteine ricavate possono essere usate direttamente Cloni di cellule Esempi di uso delle proteine 15 3.1 È possibile ottenere molte copie di un gene inserendolo all’interno di un batterio STEP BY STEP Perché la velocità con cui i batteri si duplicano è utile quando si vuole clonare un gene? 16 3.2 Il DNA viene “tagliato e incollato” utilizzando enzimi specifici Gli enzimi di restrizione tagliano il DNA in corrispondenza di sequenze specifiche – Ognuno di questi enzimi lega il DNA in corrispondenza di una specifica sequenza, il sito di restrizione – Molti enzimi di restrizione producono frammenti di restrizione dotati di estremità coesive, cioè a filamento singolo – Frammenti dotati di estremità coesive complementari possono legarsi tra loro – La DNA ligasi permette di formare legami permanenti tra i frammenti formando una molecola di DNA ricombinante 17 Sequenza di riconoscimento dell’enzima di restrizione 1 DNA L’enzima di restrizione taglia il DNA in frammenti 2 Estremità coesiva 18 Sequenza di riconoscimento dell’enzima di restrizione 1 DNA L’enzima di restrizione taglia il DNA in frammenti 2 Estremità coesiva Aggiunta di un frammento di DNA proveniente da un’altra fonte 3 19 Sequenza di riconoscimento dell’enzima di restrizione 1 DNA L’enzima di restrizione taglia il DNA in frammenti 2 Estremità coesiva Aggiunta di un frammento di DNA proveniente da un’altra fonte 3 Due (o più) frammenti si legano mediante appaiamento delle basi complementari 4 20 Sequenza di riconoscimento dell’enzima di restrizione 1 DNA L’enzima di restrizione taglia il DNA in frammenti 2 Estremità coesiva Aggiunta di un frammento di DNA proveniente da un’altra fonte 3 Due (o più) frammenti si legano mediante appaiamento delle basi complementari 4 La DNA ligasi incolla i filamenti 5 Molecola di DNA ricombinante 21 3.2 Il DNA viene “tagliato e incollato” utilizzando enzimi specifici STEP BY STEP Che cosa sono le estremità coesive? 22 3.3 I geni clonati possono essere archiviati in “librerie” genomiche Una libreria genomica raccoglie tutti i frammenti di DNA clonati provenienti da un genoma I frammenti sono inseriti in vettori necessari alla loro conservazione e duplicazione – Plasmidi batterici – DNA fagico – BAC (Bacterial Artificial Chromosome) 23 Genoma tagliato con l’enzima di restrizione Plasmide ricombinante oppure Clone batterico Libreria plasmidica DNA ricombinante del fago Clone del fago Libreria fagica 24 3.3 I geni clonati possono essere archiviati in “librerie” genomiche STEP BY STEP Si può dire che una libreria genomica contiene numerose copie di ciascun “libro” Che cosa si intende con questa affermazione? 25 3.4 La trascrittasi inversa può essere utilizzata per produrre geni da clonare È possibile creare una libreria che contiene tutti i geni espressi da un organismo partendo dal suo mRNA – Una volta isolato l’mRNA si utilizza l’enzima trascrittasi inversa per sintetizzare i filamenti di DNA complementari a quelli di mRNA – Si elimina l’RNA con un enzima che lo degrada – Si sintetizzano filamenti di DNA complementari a quelli già ottenuti – Il risultato sono dei frammenti di DNA a doppio filamento detti cDNA (DNA complementare) 26 3.4 La trascrittasi inversa può essere utilizzata per produrre geni da clonare Una libreria di cDNA è utile per studiare i geni responsabili delle funzioni specializzate di un particolare tipo di cellule Essendo prive di introni, le molecole di cDNA sono più corte e “maneggevoli” rispetto alle versioni complete dei geni 27 Nucleo della cellula Esone Introne Esone Introne Esone DNA di un gene eucariote 1 Trascrizione Trascritto di RNA 2 Splicing dell’RNA mRNA 3 Isolamento dell’mRNA dalla Provetta cellula e aggiunta di trascrittasi inversa; sintesi del filamento di DNA complementare Trascrittasi inversa Sintesi del filamento di cDNA 4 Demolizione dell’RNA 5 Sintesi del secondo filamento di DNA cDNA del gene (senza introni) 28 3.4 La trascrittasi inversa può essere utilizzata per produrre geni da clonare STEP BY STEP Perché un gene di cDNA ottenuto utilizzando la trascrittasi inversa è spesso più corto di un gene naturale? 29 3.5 Le sonde nucleotidiche riconoscono cloni contenenti geni specifici Per individuare un determinato gene all’interno di una libreria genetica possiamo usare una sonda nucleotidica – Costituita da DNA o RNA fluorescente o marcato radioattivamente – Contiene una breve sequenza nucleotidica complementare a una porzione del gene di interesse 30 3.5 Le sonde nucleotidiche riconoscono cloni contenenti geni specifici Come si può usare una sonda nucleotidica – Si trasferiscono alcune cellule dalle colonie di batteri di una libreria genica su un disco di carta da filtro – Si tratta il disco in modo da lisare le cellule e separare i filamenti di DNA – Si aggiunge una soluzione contenente la sonda – La colonia contenente il gene di interesse risulterà marcata – Si prelevano cellule della colonia di partenza e si coltivano in modo da ottenere grandi quantità del gene di interesse 31 Sonda radioattiva DNA a singolo filamento Aggiunta di DNA a singolo filamento proveniente da una libreria genomica L’appaiamento complementare marca il gene desiderato 32 3.5 Le sonde nucleotidiche riconoscono cloni contenenti geni specifici STEP BY STEP In che modo una sonda costituita da DNA o RNA radioattivo permette di individuare i cloni batterici contenenti un particolare gene? 33 Lezione 2 GLI ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI 34 3.6 Cellule e organismi ricombinanti sono usati per produrre grandi quantità di prodotti genici specifici - Le cellule e gli organismi ricombinanti ottenuti con la tecnologia del DNA sono usati per sintetizzare proteine e altre molecole utili - È possibile utilizzare diversi tipi di organismi ricombinanti a seconda delle caratteristiche della molecola che si desidera produrre – Procarioti: per esempio Escherichia coli – Facilmente manipolabili geneticamente ed economici – Possono secernere le sostanze prodotte nel terreno di coltura 35 3.6 Cellule e organismi ricombinanti sono usati per produrre grandi quantità di prodotti genici specifici – Eucarioti – Saccharomyces cerevisiae – Può produrre e secernere complesse proteine eucariotiche – Colture di cellule di mammiferi – Sono indispensabili per produrre glicoproteine – Mammiferi ricombinanti – Possono produrre molecole utili e secernerle nel propprio latte 36 37 38 3.6 Cellule e organismi ricombinanti sono usati per produrre grandi quantità di prodotti genici specifici STEP BY STEP Perché le glicoproteine non possono essere prodotte su vasta scala utilizzando batteri o cellule di lievito geneticamente modificate? 39 La tecnologia del DNA ha trasformato l’industria farmaceutica e la ricerca biomedica salute COLLEGAMENTO La tecnologia del DNA ricombinante è molto utilizzata per la produzione di medicinali e la diagnosi di malattie - Terapie ormonali – Ormoni identici a quelli umani sicuri, puri ed economici – Per esempio: insulina, HGH, TPA - Diagnosi – Diagnosi precoce di malattie ereditarie – Diagnosi di infezioni da virus difficilmente identificabili (HIV) 40 La tecnologia del DNA ha trasformato l’industria farmaceutica e la ricerca biomedica salute COLLEGAMENTO - Vaccini – La tecnologia del DNA ricombinante è utile sia per ottenere i vaccini che per produrli su larga scala 41 42 3.7 Gli organismi geneticamente modificati stanno trasformando l’agricoltura e l’allevamento OGM (Organismi Geneticamente Modificati) hanno un patrimonio genetico modificato Organismi transgenici contengono materiale genetico derivante da altre specie 43 3.7 Gli organismi geneticamente modificati stanno trasformando l’agricoltura e l’allevamento Piante GM modificate per – Resistere a erbicidi, parassiti – Maggiore produttività – Migliori valori nutritivi Animali GM – Attualmente sono utilizzati solo nella ricerca biologica o per produrre molecole utili in campo farmaceutico 44 Agrobacterium tumefaciens DNA contenente il gene utile 1 Plasmide Ti Sito di restrizione Inserimento del gene nel plasmide mediante l’enzima di restrizione e la DNA ligasi Plasmide Ti ricombinante 45 Agrobacterium tumefaciens Cellula vegetale modificata DNA containing gene for desired trait 1 Plasmide Ti Sito di restrizione Inserimento del gene nel plasmide mediante l’enzima di restrizione e la DNA ligasi Plasmide Ti ricombinante 2 Introduzione del plasmide in cellule Vegetali DNA contenente il nuovo Coltivate gene in un cromosoma della pianta in vitro 46 Agrobacterium tumefaciens Cellula vegetale modificata DNA containing gene for desired trait 1 Plasmide Ti Sito di restrizione Inserimento del gene nel plasmide mediante l’enzima di restrizione e la DNA ligasi Plasmide Ti ricombinante 2 3 Introduzione Sviluppo del plasmide della pianta in cellule Vegetali DNA contenente il nuovo Coltivate gene in un cromosoma della pianta in vitro Pianta con il nuovo carattere 47 3.7 Gli organismi geneticamente modificati stanno trasformando l’agricoltura e l’allevamento STEP BY STEP Qual è la funzione del plasmide Ti nella produzione di piante transgeniche? 48 Chi ha paura degli OGM COLLEGAMENTO ambiente - Esistono diverse norme e procedure indispensabili per limitare i pericoli legati all’utilizzo di OGM - Timori comuni – Piante GM possono introdurre allergeni negli alimenti – Le proteine transgeniche possono essere testate – Prodotti contenenti OGM devono indicarne la presenza in etichetta - Rischi per le specie naturali – Trasmissione dei geni modificati a specie selvatiche – Riduzione della biodiversità 49 50 Geni di ricambio COLLEGAMENTO salute Terapia genica: curare malattie genetiche modificando i geni degli individui malati Una possibile procedura – Si clona il gene normale e si inserisce in un vettore retrovirale – Si prelevano cellule del paziente interessate dalla malattia e si infettano con il vettore – Il retrovirus inserisce nel genoma delle cellule il proprio DNA insieme al gene clonato – Le cellule vengono reinserite nel paziente 51 Geni di ricambio COLLEGAMENTO salute Sperimentazione clinica – Nel 2000 è stata avviata una sperimentazione clinica di terapia genica su 10 bambini malati di SCID – 9 hanno avuto miglioramenti significativi, 3 si sono ammalati di leucemia (1 è morto), in 2 casi si è visto che il sito di integrazione del gene era la causa della leucemia Problemi tecnici e dubbi etici – Come integrare i meccanismi di controllo genico – Come evitare il rischio di danneggiare altre funzioni – Eugenetica e altri dubbi etici 52 Gene clonato (allele normale) 1 Inserimento del gene normale in un retrovirus vettore Acido nucleico virale Retrovirus 2 Una cellula del midollo osseo viene infettata con il virus 3 Il DNA virale si integra nel cromosoma della cellula Cellula di midollo osseo del paziente Midollo osseo 4 Iniezione delle cellule nel paziente 53 54 Lezione 3 I METODI DI ANALISI DEL DNA 55 3.8 Ogni individuo è caratterizzato da un diverso profilo del DNA Il DNA profiling è una procedura che prevede l’analisi di frammenti di DNA per stabilire se essi derivino da un particolare individuo – Vengono confrontati marcatori genetici che variano da persona a persona – I marcatori contenuti nei campioni biologici vengono amplificati – L’amplificazione permette di avere a disposizione quantità sufficienti per il confronto 56 Scena del delitto Sospettato 1 Sospettato 2 1 Isolamento del DNA 2 Amplificazione del DNA di marcatori selezionati 3 Confronto dei DNA amplificati 57 3.8 Ogni individuo è caratterizzato da un diverso profilo del DNA STEP BY STEP Perché il profilo genetico viene ottenuto confrontando specifici marcatori genetici e non interi genomi? 58 3.9 Per amplificare le sequenze di DNA si usa la reazione a catena della polimerasi (PCR) La PCR permette di amplificare specifiche sequenze di DNA Si basa sull’utilizzo di una coppia di primer – Brevi sequenze nucleotidiche complementari alle due estremità della sequenza da amplificare – Funzionano da punto di partenza per la sintesi delle nuove molecole di DNA Fasi della PCR – Il campione viene riscaldato per aprire le doppie eliche – Il campione viene raffreddato facendo appaiare i primer con le sequenze bersaglio – Una DNA polimerasi sintetizza nuovi filamenti di DNA allungando i primer 59 3.9 Per amplificare le sequenze di DNA si usa la reazione a catena della polimerasi (PCR) - Applicazioni della PCR – Amplificare DNA preistorico – Indagini scientifiche sulla scena di crimini – Diagnosi prenatale di malattie genetiche – Diagnosi di infezioni di virus difficilmente identificabili 60 Ciclo 1 produce 2 molecole DNA estratto dal genoma 3 1 Con il calore 3 si separano i filamenti di DNA 5 3 5 Sequenza bersaglio 5 3 5 5 3 2 Ciclo 2 produce 4 molecole 5 Nella miscela 3 raffreddata i primer formano legami idrogeno con le estremità delle sequenze bersaglio 5 5 3 Primer 3 Ciclo 3 produce 8 molecole 5 La DNA polimerasi aggiunge nucleotidi all’estremità 3 di ogni primer 5 3 Nuovo DNA 61 Ciclo 1 produce 2 molecole DNA estratto dal genoma 3 3 5 3 5 Sequenza bersaglio 5 3 5 3 5 Nella miscela 3 1 Con il calore 2 raffreddata i primer si separano formano legami i filamenti idrogeno con le di DNA estremità delle sequenze bersaglio 5 3 5 5 3 Primer 5 La DNA polimerasi aggiunge nucleotidi all’estremità 3 di ogni primer 5 3 Nuovo DNA 62 Ciclo 2 produce 4 molecole Ciclo 3 produce 8 molecole 63 3.9 Per amplificare le sequenze di DNA si usa la reazione a catena della polimerasi (PCR) STEP BY STEP Perché la PCR è adatta all’analisi di DNA molto antichi? 64 3.10 L’elettroforesi su gel separa le molecole di DNA in base alle loro dimensioni L’elettroforesi su gel del DNA – Campioni di DNA vengono posti a un capo di una lastra di gel – Un elettrodo negativo e posto dal lato del DNA, uno positivo dall’altro – Le molecole di DNA migrano verso il polo positivo – Più sono grandi più si muovono lentamente nel gel – Quando la corrente viene staccata, sul gel si osserva una serie di bande ognuna corrispondente a frammenti di DNA della stessa lunghezza 65 Miscela di frammenti di DNA di diverse dimensioni Molecole più lunghe (più lente) Generatore elettrico Gel Molecole più corte (più veloci) Elettroforesi completata 66 3.10 L’elettroforesi su gel separa le molecole di DNA in base alle loro dimensioni STEP BY STEP Perché durante l’elettroforesi le molecole di DNA migrano verso il polo positivo? Perché le grandi molecole si spostano più lentamente di quelle piccole? 67 3.11 Il DNA ripetitivo è utile per ottenere i profili genetici - DNA ripetitivo: sequenze nucleotidiche presenti nel genoma in moltissime copie – Le STR sono brevi sequenze ripetute molte volte di seguito presenti nel genoma umano - Analisi delle STR – Il numero di ripetizioni delle STR in un particolere sito del genoma varia da persona a persona – Per ottenere il profilo genico di una persona, si analizzano 13 siti specifici 68 3.11 Il DNA ripetitivo è utile per ottenere i profili genetici - Analisi delle STR – Il numero di ripetizioni delle STR in un particolare sito del genoma varia da persona a persona – Per ottenere il profilo genico di una persona, si analizzano 13 siti specifici – Attraverso appositi primer si amplificano le sequenze di DNA contenute in questi siti con una PCR – I prodotti della PCR vengono sottoposti a elettroforesi – La lunghezza dei frammenti ottenuti permette di determinare il numero di STR presenti in ogni sito e confrontarli nei diversi campioni 69 Sito di STR 1 Sito di STR 2 DNA prelevato sulla scena del delitto Il numero di STR corrisponde Il numero di STR non corrisponde DNA dell’individuo sospettato 70 DNA DNA prelevato sulla scena dell’individuo sospetto del delitto 71 3.11 Il DNA ripetitivo è utile per ottenere i profili genetici STEP BY STEP Che cosa sono le STR? 72 La parola ai geni COLLEGAMENTO società Alcune applicazioni del profilo genetico – Indagini di polizia – Determinare la paternità o i legami parentali – Identificazione di resti umani – Identificazione di specie animali e vegetali Attendibilità del test del DNA – Salvo errori procedurali, la probabilità che due individui a caso abbiano lo stesso profilo genetico è di 1 su 10 miliardi 73 74 75 3.12 Per individuare le differenze nelle sequenze di DNA si possono usare i RFLP SNP: sono variazioni presenti nel genoma umano che interessano singole coppie di basi RFLP: sono particolari SNP presenti su siti di restrizione che alterano la lunghezza dei frammenti di DNA ottenibili con il taglio da parte dell’enzima di restrizione – L’analisi dei RFLP viene effettuata separando mediante elettroforesi su gel i frammenti di restrizione ottenuti dai campioni che si vogliono confrontare 76 Aggiunta degli enzimi di restrizione Campione 1 Campione 2 w Taglio z x Taglio Taglio y y Frammenti più lunghi z x Frammenti più corti w y y 77 3.12 Per individuare le differenze nelle sequenze di DNA si possono usare i RFLP STEP BY STEP Come viene effettuata l’analisi dei RFLP? 78 3.13 Tramite il metodo Sanger è possibile determinare la sequenza di un frammento di DNA - Il sequenziamento con il metodo di Sanger si basa sulla possibilità di interrompere la duplicazione di un filamento di DNA e individuare l’ultimo nucleotide inserito 79 1. il frammento di DNA di cui si desidera determinare la sequenza viene separato nei due filamenti che lo compongono aumentando la temperatura e viene poi mescolato in una provetta ai reagenti necessari per la sintesi del DNA 80 2. la sintesi dei nuovi filamenti di DNA inizia all’estremità 3 del filamento stampo e procede finché non viene casualmente incorporato un didesossiribonucleotide, che ne blocca l’allungamento; alla fine si otterrà una miscela di frammenti di varie lunghezze che terminano con un nucleotide marcato 81 3. i frammenti vengono separati per mezzo di un’elettroforesi, che avviene all’interno di un capillare pieno di gel in questo modo i filamenti migrano lungo il capillare verso il polo negativo disponendosi secondo la loro lunghezza e un lettore fluorescente può identificare al loro passaggio il tipo di nucleotide che corrisponde all’ultima posizione di ciascun frammento 82 4. i dati possono essere letti sotto forma di uno spettrogramma che indica la sequenza complementare al filamento stampo 83 3.13 Tramite il metodo Sanger è possibile determinare la sequenza di un frammento di DNA STEP BY STEP Qual è la funzione dei didesossiribonucleotidi fluorescenti nel sequenziamento tramite il metodo Sanger? 84 Lezione 4 LA GENOMICA 85 3.14 La genomica è lo studio scientifico di interi genomi Un genoma è l’intero corredo di geni di un organismo – I primi studi genomica si sono focalizzati su organismi semplici come i procarioti – Gli studi recenti hanno permesso il sequenziamento del genoma di molti eucarioti, compreso quello umano La comparazione di genomi di diversi organismi – Permette di individuare le relazioni evolutive – Aiuta a individuare le funzioni dei geni 86 87 3.14 La genomica è lo studio scientifico di interi genomi STEP BY STEP Perché è utile sequenziare genomi non umani? 88 3.15 Si possono ottenere molte informazioni diverse dallo studio dei genomi Una volta sequenziato il genoma di un organismo – Si individuano gli Open Reading Frames – In caso di geni codificanti si può dedurra le sequenza amminoacidica – Si identificano le sequenze regolatrici Queste informazioni possono essere analizzate con due approcci – Funzionale: approfondendo il ruolo di ciascun gene – Comparativo: confrontando i genomi di diversi organismi 89 90 3.15 Si possono ottenere molte informazioni diverse dallo studio dei genomi - Oltre al genoma di un organismo è possibile studiare – Il suo trascrittoma: l’insieme di molecole di RNA effettivamente trascritte – Il suo proteoma: l’insieme di tutte le proteine espresse - L’analisi di informazioni così ricche e complesse è resa possibile dagli strumenti forniti dalla bioinformatica 91 3.15 Si possono ottenere molte informazioni diverse dallo studio dei genomi STEP BY STEP Perché la bioinformatica è uno strumento fondamentale nello studio del proteoma? 92 Cacciatori di geni COLLEGAMENTO società - Il Progetto Genoma Umano è un progetto pubblico di ricerca che ha lo scopo di determinare l’intera sequenza nucleotidica del genoma umano – Il DNA è stato prelevato da 5 donatori statisticamente rilevanti – Lo scopo era quello di identificare la sequenza e la posizione di ogni gene presente nel nostro genoma – Nel 2000 ha raggiunto il suo scopo 93 Cacciatori di geni COLLEGAMENTO società - Celera Genomics è una società privata che ha lavorato allo stesso scopo, in parallelo con un sistema diverso – Con questo metodo ha sostenuto costi più di 10 volte inferiori rispetto al Progetto Genoma Umano – Pur iniziando in un secondo momento è arrivata ad ottenere il sequenziamento completo in contemporanea 94 95 Cacciatori di geni COLLEGAMENTO società - Risultati e applicazioni – Gli esseri umani hanno circa 2100 geni che rappresentano solo l’1,5 % del DNA – Il resto è composto da introni, sequenze regolatrici, e in gran parte da sequenze ripetute ed elementi trasponibili – La mappatura del genoma umano ha permesso di individuare centinaia di geni associati a malattie 96 Esoni (regioni dei geni codificanti per una proteina o trascritte in rRNA o tRNA) (1,5%) DNA ripetitivo comprendente elementi trasponibili e sequenze affini (44%) Introni e sequenze regolatrici (24%) DNA non codificante (15%) DNA ripetitivo privo di elementi trasponibili (15%) 97 3.16 Il metodo di sequenziamento shotgun applicato a interi genomi può fornire rapidamente una grande quantità di dati Il Progetto Genoma Umano ha applicato una procedura in tre stadi – Mappa genetica a bassa risoluzione creata analizzando 5000 RFLP – Mappa fisica indicante il numero di basi compreso tra un marcatore e l’altro – Sequenziamento dell’insieme di frammenti di DNA precedentemente mappati 98 Cromosoma Frammentazione mediante enzima di restrizione Frammenti di DNA Sequenziamento dei frammenti Allineamento dei frammenti Riassemblaggio della sequenza completa 99 3.16 Il metodo di sequenziamento shotgun applicato a interi genomi può fornire rapidamente una grande quantità di dati STEP BY STEP Qual è il vantaggio principale del metodo shotgun? 100 3.17 I genomi contengono indizi sulla divergenza evolutiva tra esseri umani e scimpanzé alla luce dell’evoluzione - Il confronto tra genomi di specie affini permette di fare luce su eventi evolutivi recenti - Confronti tra specie più lontane permettono di indagare la storia evolutiva più remota 101 3.17 I genomi contengono indizi sulla divergenza evolutiva tra esseri umani e scimpanzé alla luce dell’evoluzione - Confronto tra genoma umano e di scimpanzé – Differenza dell’1,2% per sostituzioni di singole basi – Differenza del 2,7% per inserzioni o delezioni di porzioni più estese – Una importante differenza riguarda il gene FOXP2 – Sembra abbia subito un veloce cambiamento nella specie umana – Mutazioni associate a problemi nel linguaggio – Le differenze individuate potrebbero essere importanti per spiegare l’evoluzione del linguaggio esclusiva della nostra specie 102 3.17 I genomi contengono indizi sulla divergenza evolutiva tra esseri umani e scimpanzé alla luce dell’evoluzione STEP BY STEP In che modo il confronto delle sequenze nucleotidiche di un gene in specie diverse può fornirci informazioni sulla loro relazione evolutiva? 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