FAM Serie 34: Soluzioni C. Ferrari Esercizio 1 Legge di Faraday e legge di Lenz 1. Utilizzando la legge di Lenz otteniamo ~ B ~n I− I+ ~ aumenta e I− il caso in cui il campo dove I+ indica il caso in cui il campo B diminuisce. 2.+3. Utilizzando l’indicazione il campo elettrico genera una densità di corrente ~j come nella figura qui sotto ~ ∂B ∂t ~ ∇∧E ~ ∇∧E ~ ∂B ∂t ~j ~j (b) (a) Vediamo quindi che, in accordo con la legge di Lenz, ~ (a) Se il flusso magnetico “aumenta” la corrente indotta “indebolisce” B. ~ ∂B ~ · ~t < 0 · ~n > 0 =⇒ E ∂t (oppure ~j · ~t < 0) e quindi ~ dΦS (B) > 0 =⇒ E < 0 dt (oppure I < 0) ~ (b) Se il flusso magnetico “diminuisce” la corrente indotta “rafforza” B. ~ ∂B ~ · ~t > 0 · ~n < 0 =⇒ E ∂t (oppure ~j · ~t > 0) e quindi ~ dΦS (B) < 0 =⇒ E > 0 dt 1 (oppure I > 0) Dove per I < 0 si intende rispetto all’orientamento della spira. Esercizio 2 Alcune proprietà utili 1. Si ha, utilizzando div rot V~ = ~0 per ogni V~ ∈ C 2 (R3 × R; R3 ), ~ ∂(div B) ~ ~ = div − ∂ B ~0 = div (rot E) =− ∂t ∂t da cui ~ = cost indipendente dal tempo div B Ora il vuoto è omogeneo e quindi la costante non dipende neppure dal luogo. Visto che in nel caso della magnetostatica la costante è nulla concludiamo che è l’unica soluzione. 2. Sia S = S1 ∪ S2 una superficie chiusa tale che C ⊂ S, allora Z ~ dω = ΦS (B) ~ = ΦS1 (B) ~ + ΦS2 (B) ~ =⇒ ΦS1 (B) ~ = −ΦS2 (B) ~ . 0= div B VS Ora, se l’orientamento di C da un vettore normale verso l’esterno (di S) per S1 il vettore normale dato dall’orientamento di C per S2 è verso l’interno (di S) e quindi per calcolare il flusso attraverso S2 relativamente a C è necessario cambiare il segno, otteniamo quindi ~ = ΦS C (B) ~ ΦS1C (B) 2 dove SiC indica la superficie orientata relativamente a C. Esercizio 3 Induttanza Per una singola spira abbiamo Φ1 = B(πr 2 ) = µ0 I N (πr 2 ) per N spire ℓ 2 NΦ1 = µ0 I N (πr 2 ) ℓ da cui il risultano. Esercizio 4 Potenziali scalare e vettoriale Abbiamo ~ ~ ~ ~ ~ ~ = − ∂B ~ + ∂A rot E = − ∂rot A = −rot ∂ A =⇒ rot E =0 ∂t ∂t ∂t ~ ~ + ∂A = −grad f =⇒ E ∂t 2 ∂t dove abbiamo utilizzato che rot grad f = 0. Per i problemi statici f = ϕ da cui ~ ~ = −grad ϕ − ∂ A . E ∂t Esercizio 5 Forza elettromotrice 1. Utilizzando la legge di Faraday nella forma E=− ~ dΦS (B) dt ~ ~ · A~n = µ0 I(t)nA otteniamo ed utilizzando il fatto che ΦS (B)(t) = B(t) E(t) = −Aµ0 nI0 ω cos ωt . 2. (a) |E(2,0 s)| = 31 mV. (b) Secondo la legge di Lenz, la corrente indotta crea un campo che si oppone alla variazione di flusso e quindi nella spira la corrente circola in senso orario, da cui si deduce il senso nella resistenza R da destra a sinistra. Supponendo valida la legge di Ohm si ottiene I(2,0 s) = 3,65 mA. Esercizio 6 Generatore di corrente alternata 1. Determiniamo dapprima il flusso. Poiché il campo magnetico è omogeneo per ogni t ~ =B ~ · ~nS Φ ≡ ΦS (B) ~ = B~ez . Dobbiamo esprimere ~n(t) sapendo che ~n(0 s) = ~ez e che Abbiamo B ~n(T ) = ~n(0) dove T = 1/ν è il periodo. Abbiamo 0 0 ~n(t) = ny (t) = sin ωt . nz (t) cos ωt Quindi Φ(t) = abB cos ωt da cui, utilizzando la legge di Faraday, E(t) = ωNabB sin ωt = E0 sin ωt . 2. Abbiamo la condizione Nab = E0 =⇒ Nab = 1,98 m2 . 2πνB 3 E0 = 1 A). R 3. Abbiamo (grafico con ν = 1 Hz e E I(t) = 1 ωNabB sin ωt = 0 sin ωt = I0 sin ωt . R R 1 0.5 I(t)0 0 1 2 3 4 5 t -0.5 -1 4. Abbiamo Z T 0 I0 sin2 (ωt) dt = 21 T =⇒ IRM S = √ 2 5. Vedi sopra. Esercizio 7 Campo elettrico indotto 1. Abbiamo solenoide ~ E ~ B 2. Abbiamo e ~ = −E2πr ΓC (E) ~ d dΦSC (B) = B(t)πr 2 dt dt ~ ~ = − dΦSC (B) otteniamo da cui con la legge di Faraday nella forma ΓC (E) dt dB(t) r E(r,t) = 12 dt 4 r≤R ~ = con R il raggio del solenoide. Per r > R il flusso magnetico vale ΦSC (B) 2 πR B da cui dB(t) R2 r>R. E(r,t) = 1 2 dt r Quindi per r ≤ R ( 10,21 · 10−3 r N/(mC) 0 s ≤ t ≤ 4,62 s ≡ t∗ E(r,t) = 0 N/C t > 4,62 s 3. E(r = 2,2 cm,t < t∗ ) = 2,25 · 10−3 N/C. 4. Abbiamo Fel = qE e quindi Fel = 3,6 · 10−22 N e quindi a = 2,16 · 105 m/s2 . Esercizio 8 Correnti di Foucault 1. Fino al momento in cui la placca non è completamente nel campo magnetico vi è una variazione di flusso magnetico e quindi l’apparizione di correnti indotte corrispondenti al movimento degli elettroni di conduzione. Si ha la situazione seguente ~ B I le correnti si arrestano quando non vi è più variazione di flusso poiché non vi è più un forza elettromotrice che le mantiene1 . 2. Le correnti indotte nel conduttore, se poste nel campo subiscono la forza del campo magnetico che ha tendenza a impedire il movimento nel campo, per mantenere la velocità costante è quindi necessario fornire energia. 1 Questo non accade nei superconduttori in cui la resistenza elettrica è nulla. 5