Progetti & Costruzioni
LA NUOVA SEDE DEL CONSORZIO COOPERATIVE COSTRUZIONI
Un prisma
di zinco e vetro
L’edificio, che si trova nella parte ovest di Bologna lungo la via Emilia,
soddisfa le necessità di sede operativa e di rappresentanza di uno dei
principali costruttori italiani
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L
a nuova sede del Consorzio Cooperative Costruzioni esprime
nell’impianto planimetrico, nello
sviluppo e nella composizione delle facciate i temi di flessibilità e modularità,
ormai imprescindibili negli edifici direzionali di nuova generazione. Inserito
in un tessuto dalla spiccata vocazione
industriale, l’edificio soddisfa le necessità
di sede operativa e di rappresentanza di
una delle più affermate realtà di costruzioni nel panorama italiano. Le differenti
funzioni sono organizzate in livelli so-
stanzialmente indipendenti interconnessi
da un efficiente sistema di collegamenti
verticali baricentrici allo sviluppo planimetrico di ogni piano; questo schema
ottimizza le relazioni all’interno delle
singole aree strategiche (sviluppate in
senso orizzontale) garantendo al contempo un elevato grado di permeabilità
in senso verticale.
La modularità delle facciate, unita ad
una impiantistica tendente alla massima
flessibilità, garantisce un alto grado
di funzionalità ed un elevato livello di
comfort. La possibilità di modificare il
posizionamento delle pareti divisorie
permette infatti di variare il lay-out operativo al mutare delle necessità strategiche;
la scelta di un controsoffitto radiante,
abbinato ad un sistema di aria primaria
con batteria di post-riscaldo, riduce le
masse d’aria in movimento assicurando
un ottimo comfort abitativo. Le soluzioni
impiegate nelle facciate si caratterizzano
per la doppia valenza di supporto tecnologico agli impianti e caratterizzazione
formale dell’edificio.
febbraio
febbraio 2008
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Progetti & Costruzioni
L’edificio si trova nella parte ovest di Bologna, sulla via Emilia, a breve distanza
dalla uscita dell’autostrada A1 di Borgo
Panigale. La sua collocazione all’intersezione tra due assi primari di viabilità
consente di raggiungere in pochi minuti il
centro cittadino. L’edificio si inserisce parallelamente alla via Emilia e si sviluppa
su un corpo longitudinale est-ovest di dieci
piani, arretrato rispetto all’asse viario, cui
si antepongono tre elementi destinati alle
funzioni di ingresso, accoglienza e spazi
multifunzione.
Il Consorzio Cooperative Costruzioni
ha la necessità di coniugare ampi spazi
di rappresentanza e di accoglienza con
un’intensa attività operativa mantenendo distinti i flussi all’interno degli spazi
operativi e garantendo al contempo un
elevato grado di permeabilità verticale
ed orizzontale tra le diverse aree strategiche. Il piano terra ospita quindi le aree
di accoglienza e di attesa, una serie di
sale riunioni di diversa grandezza, la sala
consiglio e spazi di servizio relativi. I piani
superiori sono divisi per area strategica e
sono dotati dei servizi essenziali (archivio,
spazi riunione, locali copie, ecc.) al fine
di limitare i movimenti in senso verticale
degli addetti. Al piano terra, un’ampia
area dedicata al ricevimento e all’attesa
ospita elementi di comunicazione di gran22
febbraio 2008
de impatto (modelli, monitor, pannelli)
dedicati alle attività presenti e passate
del Consorzio. Un grande corpo vetrato
a triplo volume identifica e caratterizza il
volume di ingresso sulla Via Emilia e si
pone come landmark del complesso, trasparente e pulsante di luce. Il lay-out del
piano tipo evidenzia come la tipologia di
ufficio singolo sia prevalente e come l’ottimizzazione degli spazi di servizio renda
sostanzialmente indipendente ciascun
piano, razionalizzando i collegamenti e
le relazioni operative.
Il piano tipo ha una lunghezza di 60 m per
una profondità di 13 m, per una superficie
lorda di circa 780 m2; la facciata nord è
caratterizzata da un sistema di montanti
Steelma
S
verticali principali e secondari con modulo 90 cm che costituiscono l’unità base
per la definizione delle diverse tipologie
di ufficio. La profondità del corpo di
fabbrica è ottimizzata per un utilizzo ad
ufficio chiuso tradizionale così come ad
open space o misto; il posizionamento
delle dorsali impiantistiche all’interno
del controsoffitto centrale longitudinale
consente infatti di modificare il lay-out
di ogni singolo piano senza interventi di
rilievo.
teelma opera nel settore
degli infissi e delle facciate continue da oltre 30
anni, prima come divisione di
Coop Costruzioni e successivamente come Steelma
Spa. L’attività dell’azienda
si concentra sulla progettazione e realizzazione di
facciate continue, infissi
in alluminio e sistemi che
integrano nell’architettura
dell’edificio la produzione di
energia attraverso sistemi
fotovoltaici.
La particolare attenzione
alla ricerca tecnologica, la
cura nello studio di soluzioni d’avanguardia per ogni
progetto, fanno di Steelma
una realtà capace di soddisfare le esigenze del cliente
e rispondere con efficacia
alle richieste di un mercato
sempre più competitivo.
Tra le realizzazioni più significative Steelma ha realizzato
le facciate per il Word Trade Center di San Marino, la Galleria Naviglio a Faenza,
alcuni padiglioni fieristici di Bologna e Rimini, vari ospedali tra cui l’ospedale Maggiore, l’Ospedale S. Orsola e Bellaria di Bologna e naturalmente la nuova sede
del CCC a Borgo Panigale. In quest’ultimo caso il continuo confronto tecnico
con i progettisti, la collaborazione con la Schüco e la competenza dimostrata
sul campo hanno permesso la realizzazione di una facciata continua dalla linea
semplice, con specchiature vetrate di grandi dimensioni e prestazione termiche
ed acustiche elevatissime.
Steelma Spa
Via Zanardi 372/2 - 40131 Bologna
Tel. 051 6352411 Fax 051 6352412
www.steelma.it
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Progetti & Costruzioni
Il prospetto nord è caratterizzato da una
grande parete continua in vetro a montanti
e traversi tipo Schüco; la presenza di elementi verticali e orizzontali secondari non
strutturali, senza evidenti marcapiano,
unitamente all’impiego di tende oscuranti
a rullo di diverse dimensioni, dà vita ad
un fronte dalla grande trasparenza definito
da una griglia articolata e disomogenea
per un risultato di grande impatto estetico
e formale.
I fronti sud, est ed ovest sono invece
costituiti da una parete composita con
rivestimento in lastre di zinco-titanio a
grandi scaglie con orditura orizzontale.
La necessità di isolare termicamente e
schermare l’intensa luce solare da sud
ha suggerito la scelta di una spessa parete, tagliata da sottili nastri di finestre
che moltiplicano il numero di piani e
accentuano l’orizzontalità della trama,
amplificando la dimensione complessiva
dell’edificio.
Elevati livelli di comfort termico ed acustico sono requisiti fondamentali per la
qualità dello spazio di lavoro: l’impianto di
climatizzazione a piastre radianti inserite
nel controsoffitto, sviluppato in stretta
collaborazione con CEFLA e CIAB,
garantisce prestazioni eccellenti minimizzando il movimento dell’aria dovuto
ai tradizionali sistemi a convezione.
La necessità di ridurre al minimo la trasmissione sonora tra gli uffici ha portato
allo sviluppo di pacchetti ad alta coibenza
acustica nelle partizioni verticali e nei
punti critici di attacco della parete vetrata
del lato nord al solaio.
Grande attenzione è stata posta nel
lighting design degli spazi di lavoro,
privilegiando fonti di luce dark light ad
emissione luminosa controllata. Questi
accorgimenti assicurano condizioni di
visibilità ottimali e
un buon comfort visivo anche in casi di
lavoro prolungato
con monitor.
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febbraio 2008
L
Lo studio di progettazione OPEN PROJECT
’esperienza maturata, la metodologia multidisciplinare, il coordinamento delle competenze specialistiche
caratterizzano l’intervento di Open Project nel processo del costruire. Open Project è in grado di seguire
l’intero iter costruttivo dei temi d’architettura ed ingegneria, dall’ideazione progettuale alle operazioni di cantiere; elabora soluzioni specifiche per singole fasi ed offre consulenze specialistiche e collabora con aziende
riconosciute a livello internazionale.
Dal punto di vista tecnico ed architettonico, Open Project rielabora gli indirizzi della ricerca tecnologica, proponendo soluzioni compatibili in una moderna concezione ecologica dell’architettura ed introduce con sobrietà
una caratterizzazione architettonica in progetti e realizzazioni per residenze, complessi commerciali e per uffici,
scuole e istituti di alta specializzazione.
Quattro chiacchiere con...
L
Impianti di climatizzazione,
condizionamento e
ventilazione forzata
I locali sono dotati di impianto di
condizionamento estivo-invernale a
pannelli radianti con distribuzione dei
fluidi vettori a 4 tubi, più aria primaria
di ventilazione. I pannelli radianti sono
installati a controsoffitto all’interno dei
singoli ambienti, nei corridoi e nelle zone
comuni dell’intero edificio, e sono alimentati da rete acqua calda/refrigerata,
come detto a 4 tubi con commutazione
stagionale.
Ciascun locale è dotato di proprio
termostato ambiente in modo da poter
controllare individualmente la temperatura interna all’ambiente stesso, agendo
sulle valvole di asservimento del circuito
radiante e conseguentemente sulla velocità di diffusione dell’aria in ambiente.
L’aria primaria di ventilazione, in ragione di 40 mch/addetto per gli uffici, in
ragione di 36 mch/persona presente per
le sale riunioni ed in ragione di 20 mch/
persona presente per gli spazi collettivi,
quali ad esempio l’atrio principale, al
piano terra dell’immobile, o lo spazio
relax, posto al piano nono dell’edificio,
è immessa a punto fisso di temperatura a
16°C, con possibilità di correzione della
temperatura di immissione per evitare
condizioni di sottoraffreddamento estivo
serale/notturno con batterie di postriscaldamento installate sulle macchine
ventilanti.
Durante la stagione invernale, l’aria
esterna, all’interno delle unità di trattamento aria, subisce un processo di
Da sinistra: Luca Drago, Silvio Manfredini,
Leonardo Acri
umidificazione con vapore prodotto
da idoneo produttore elettrico installato a bordo delle U.T.A. stesse.
La quantità di vapore immessa è
tale da determinare, in ambiente,
le condizioni igrometriche ottimali
per il benessere fisico e comunque
richieste dalle norme vigenti in materia. Il controllo dell’umidificazione
è effettuato da sensori elettronici
montati di tipo automatico, montati
sugli umidificatori posti a bordo
macchina (UTA1 e UTA2).
L’aria primaria presa dall’esterno è
trattata (filtrata, deumidificata, con
successiva riumidificazione, scaldata o raffrescata secondo le diverse
stagioni) da due apposite unità di
trattamento aria, denominate U.T.A.
1 (potenzialità 18.000 mc/h), a servizio del piani terra, primo e secondo
ed U.T.A. 2 (potenzialità 30.000
mc/h), a servizio del piani terzo,
quarto, quinto, sesto, settimo, ottavo
e nono dell’edificio. La U.T.A. 1 è
ubicata in idoneo locale tecnologico
al piano interrato dell’edificio; la presa aria esterna PAE1 è riportata con
canalizzazione dedicata posata entro
un cavedio verticale sulla facciata
posteriore dell’edificio all’altezza
dell’interpiano fra il livello 1 ed il
livello 2, in corrispondenza del vano
scala centrale, mentre l’espulsione
o scorso gennaio, presso la nuova sede del
Consorzio, abbiamo incontrato Leonardo Acri,
Consigliere Delegato di CCC, l’architetto Luca Drago e l’ing. Silvio Manfredini, che hanno coordinato
la progettazione e la realizzazione dell’edificio in
collaborazione con STS (società di ingegneria di
CCC) che ha curato la parte degli impianti.
«Nel 2012 CCC farà cento anni di storia – ha
sottolineato Acri –. Il progetto si pone l’obiettivo
di presentarsi a quell’appuntamento con una sede
importante: a Bologna, dove si trova la nostra sede
nazionale, eravamo dislocati in 4 diversi punti della
città, e questo costituiva un problema con riferimento
alla gestione delle risorse e del personale. Un nuovo
edificio, una nuova sede, era di fatto un’esigenza, ed
abbiamo trovato una residenza che ci dà visibilità
perchè vicino all’autostrada, alla tangenziale e ad
un passo dalla città (a soli 10 minuti dal centro).
Si tratta di un edificio – conclude Acri – che ha la
duplice veste di operatività e di rappresentanza:
una sorta di biglietto da visita, di forte impatto
architettonico, in grado di suscitare nel visitatore
l’impressione di essere giunto presso uno dei principali costruttori italiani».
«L’elaborazione del progetto – afferma Manfredini
– ha richiesto molto lavoro, perchè è sotto diversi
punti di vista piuttosto complesso. Nella difficoltà,
tuttavia, siamo riusciti a compattarci culturalmente
intorno ad un dato fondamentale: una presenza
tecnologica all’altezza di tutti i lavori realizzati
dal CCC. A partire da questo presupposto, la tecnologia, la tecnica impiantistica e l’architettura
si sono interfacciate in modo costante durante
la progettazione, sono strettamente connesse una
all’altra, nascono insieme». In modo che, gli fa
eco l’architetto Drago, «le scelte architettoniche
non siano casuali. La forma è molto pulita, non
dà adito a pensare che la logica fosse quella di
un’ostentazione fine a se stessa. Ogni parte è stata
curata nel dettaglio, sia sotto il profilo strutturale
che sotto il profilo delle tecnologie, ed il risultato
è un edificio con una vivibilità davvero eccezionale
per il lavoro quotidiano ed atto ad indossare le vesti
di rappresentanza quando sia necessario».
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Progetti & Costruzioni
EXP1 è riportata sulla copertura dell’edificio per mezzo di canalizzazione dedicata
entro un cavedio verticale.
Suddetto terrazzo è accessibile per gli
operatori della manutenzione per mezzo
di un vano scala interno; la presa aria
esterna PAE2 e l’espulsione EXP2 sono
convogliate direttamente all’esterno,
opportunamente distanziate fra loro e da
tutti gli altri aggetti presenti (distanza non
inferiore a 5 m).
L’aria trattata, così prodotta, è diffusa in
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ambiente attraverso griglie di immissione
in quasi tutti i locali interni all’edificio,
o con bocchette di mandata (anemostati)
per i corridoi interni, posti anch’essi
entro il controsoffitto, e quindi ripresa
attraverso i locali medesimi ed i servizi
igienici, per mezzo di bocchette di ripresa, installate a parete e/o controsoffitto,
per poi essere espulsa all’esterno, dopo
il passaggio attraverso la zona di filtraggio e il recupero calore all’interno delle
macchine ventilanti. La ripresa dell’aria
primaria attraverso i suddetti locali, oltre
ad assicurare ideali condizioni di igiene
ambientale, garantisce un efficiente ricambio d’aria: nei servizi igienici, non
inferiore a 10 volumi/ambiente per ora,
per tutti gli ambienti non inferiore a 2,5
volumi/ambiente per ora. I servizi igienici, i ripostigli ed i locali accessori in
genere sono dotati di impianto di riscaldamento a radiatori, alimentati solo dal
circuito di distribuzione dell’acqua calda,
od elettricamente. La centrale termica
a servizio dell’intero edificio è ubicata
al piano nono dell’edificio con ingresso
diretto dal terrazzo esterno, ove è posta
la U.T.A. 2. Essendo la potenzialità del
complesso di produzione calore superiore a 116 kW, pari a 100.000 kcal/h, si è
provveduto ad istruire idonea pratica di
esame progetto presso il locale Comando
Provinciale dei Vigili del Fuoco. Le canne fumarie dei generatori di calore sono
realizzate in acciaio inox monoparete con
coibentazione esterna in lana minerale,
completa di camera di raccolta con scarico
della condensa e portello di ispezione a
tenuta; esse sono installate esternamente
al locale centrale termica e riportate in
copertura oltre il colmo dell’edificio con
opportuno distanziamento dalle altre
canne di esalazione o prese d’aria, secondo la normativa vigente, e completate
da terminali antintemperie. La centrale
termica è realizzata con l’installazione
di pompe di circolazione e collettori di
distribuzione, dai quali hanno origine i
circuiti principali dei fluidi caldi, a servizio delle varie zone dell’edificio, nonché
le batterie calde delle macchine ventilanti.
I gruppi frigoriferi sono installati in un
idoneo locale all’aperto (da considerarsi
esterno), posto al livello –1 dell’edificio.
Essi sono del tipo frigoriferi condensati
ad aria con refrigerante R407C. È stata
realizzata, in un idoneo locale attiguo a
quello dei gruppi frigoriferi al piano interrato dell’edificio, una centrale frigorifera
costituita essenzialmente da un serbatoio
inerziale per l’accumulo dell’acqua refrigerata, gruppi pompe per la circolazione
dell’acqua refrigerata verso gli evaporatori dei gruppi frigoriferi, verso le batterie
fredde delle macchine ventilanti e verso
Consorzio Cooperative Costruzioni
I l C o n s o r z i o C o o p e ra t i ve
Costruzioni si colloca fra i
principali gruppi del settore delle
costruzioni a livello nazionale.
L’originalità e al tempo stesso
la ragione del successo del CCC
nel corso degli ultimi decenni è
quella di essere un consorzio di
cooperative con figura giuridica
propria che, nell’interesse dei
soci cooperatori, agisce in piena
autonomia per acquisire lavori,
da committenti pubblici e privati,
ed effettua approvvigionamenti
collettivi.
In quasi cento anni di attività il
CCC ha perseguito con successo
la missione affidatagli dalle
cooperative: quella di operare
secondo i principi della mutualità
per accrescere la capacità tecnica
e commerciale dei soci e, al tempo
stesso, accreditarsi come uno
dei principali operatori, per
dimensione e riconosciuto livello
qualitativo delle prestazioni, del
settore italiano delle costruzioni.
I Soci cooperatori sono oltre
230, per un giro d’affari annuo
superiore ai 5 miliardi di euro.
le varie zone dell’edificio, con collettori
principali di mandata e ritorno.
L’impianto di climatizzazione a funzionamento discontinuo periodico, è del tipo ad
aria esterna con trattamento centralizzato
e trattamento finale locale, con diffusori
ad induzione (travi fredde) installati nelle
zone periferiche dei locali, lato finestra
o muri perimetrali. L’aria primaria è distribuita attraverso un sistema di condotti
in lamiera di acciaio zincata, coibentati
esternamente, con diffusori (medesime
travi fredde), posti entro controsoffitto.
La rete di scarico condensa è in PVC
classe 302 di diametro non inferiore a DN
32 mm. Le unità di trattamento dell’aria
sono realizzate in sezioni modulari au-
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Progetti & Costruzioni
sezioni adiacenti con portine per pulizia
e manutenzione. Le serrande di taratura
saranno costruite in telaio e alette in acciaio zincato, alette a profilo alare montate
su ingranaggi controrotanti in materiale
sintetico, complete di aste per comando
manuale o motorizzato.
La sezione batteria di riscaldamento è
del tipo a batteria in tubi di rame e alette
d’alluminio, alimentata con acqua calda
e montata su guide per l’estrazione laterale; spazio adeguato disponibile per
inserimento sonde di regolazione e per
una facile manutenzione. La sezione
batteria di raffreddamento è del tipo a
batteria in tubi di rame e alette d’alluminio, alimentata con acqua refrigerata,
completa di separatore di gocce in PVC
e bacinella raccolta condensa in alluminio, il tutto estraibile lateralmente su
guide; spazio adeguato disponibile per
toportanti con telaio indipendente per
ogni sezione, sezioni consecutive con
guarnizioni di tenuta separabili mediante bulloni, telai in profilato di acciaio
zincato completi di isolamento termico
in lana minerale. L’involucro esterno è
costituito da pennellatura a doppia parete
di acciaio zincato dello spessore di almeno
25 mm con interposto isolamento in lana
minerale, portine d’ispezione a doppia
parete con interposto isolamento in lana
minerale dello spessore di almeno 25
mm, complete di cerniere e guarnizioni
di tenuta. La sezione ventilante di ripresa
e di espulsione è con un solo ventilatore
centrifugo a doppia aspirazione con girante a pale avanti, per pressioni totali
fino a 1.000 Pa, o rovesce, per pressioni
totali oltre 1.000 Pa, motore elettrico
trifase, alimentazione 400 V, forma
B3, classe di isolamento B, protezione
IP 54; trasmissione mediante pulegge e
cinghie trapezoidali; ventilatore e motore
montati su un unico telaio smontabile,
ammortizzato e completo di dispositivi
tendicinghie. La sezione di recupero di
calore, essendo per portate fino a 10.000
mc/h, costituita da recuperatore a piastre
di alluminio a flussi incrociati, con bacinella di raccolta condensa e separatore
di gocce in PVC sul lato espulsione aria;
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febbraio 2008
Siemens
Il profilo
Il Gruppo Siemens rappresenta una delle più importanti multinazionali operanti
a livello mondiale. Presente
in oltre 190 paesi con circa
400.000 collaboratori, opera nei settori: automazione,
energia, medicale, trasporti, servizi e soluzioni IT e
illuminazione.
In Italia il Gruppo Siemens
possiede sei siti produttivi
e otto centri di ricerca e
sviluppo, alcuni dei quali
sono centri di eccellenza
mondiale.
Building Technologies (SBT)
è la divisione del Gruppo
Siemens che opera nei
settori della sicurezza, della protezione, del comfort
e dell’efficienza energetica degli edifici, offrendo
soluzioni globali che coprono prodotti, sistemi e
servizi di automazione, antincendio, antintrusione,
controllo accessi e videosorveglianza.
Il progetto
Nella nuova sede del Consorzio Cooperative Costruzioni di Bologna gli impianti tecnologici sono
gestiti attraverso un sistema di Building Automation,
denominato Desigo™, che con la sua struttura
modulare, offre una vasta gamma di funzioni per la
gestione degli impianti. La scalabilità del sistema,
fornito dalla divisione Building Technologies di Siemens, è in grado di soddisfare tutte le necessità di
diverse tipologie di edifici, di qualsiasi dimensione
e funzionalità: dal piccolo impianto, stand-alone, a
quello di grandi dimensioni distribuito su area geografica. DESIGO™ è ideale non solo per i sistemi
HVAC, quali riscaldamento, ventilazione, condizionamento e circuiti sanitari, ma anche per tutti gli
altri servizi dell’edificio, come illuminazione, gestione
energia elettrica, incendio e sicurezza.
Sono ampiamente supportate le più moderne architetture “aperte”, rendendo possibile l’integrazione di
sistemi di terzi in tutti i livelli del sistema. DESIGO™
usa i più moderni e diffusi protocolli standard, adottati in tutto il mondo, fra i quali lo standard BACnet,
LONMARK, Konnex, M-bus e MOD-bus.
Nell’edificio del CCC di Bologna sono integrati nello
stesso sistema di supervisione con l’utilizzo della
stessa interfaccia grafica i seguenti impianti:
• impianto “meccanico” (centrali produzione e distribuzione fluidi) con microprocessori Desigo PX
protocollo standard BACnet;
• impianto elettrico (quadri di bassa tensione) con
microprocessori Desigo PX protocollo standard
BACnet;
• impianto luci con microprocessori Desigo • Saphir
protocollo standard LONMARK;
• rivelazione incendio con rivelatori di tipo interattivo Sinteso™;
• impianto antintrusione con centrali Sintony;
• controllo accessi con centrali MicronPassWeb;
• impianto di videosorveglianza con registrazione
digitale Sistore.
Siemens Spa
Viale P. e A. Pirelli 10
20126 Milano
Tel. 02 24361
www.siemens.it/sbt
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29
Progetti & Costruzioni
inserimento sonde di regolazione e per
una facile manutenzione. La sezione di
umidificazione è del tipo “elettrico” con
produttore di vapore completo di rampa di
ugelli nebulizzatori, valvola solenoide di
alimentazione, bacinella di drenaggio in
alluminio, separatore di gocce in PVC e
resistenza elettrica per produzione di
vapore. La sezione batteria di postriscaldamento è del tipo a batteria in tubi
di rame e alette d’alluminio, alimentata
con acqua calda e montata su guide per
l’estrazione laterale; spazio adeguato
disponibile per inserimento sonde di regolazione e per una facile manutenzione.
La sezione ventilante di mandata è del tipo
ad un solo ventilatore centrifugo a doppia
aspirazione con girante a pale avanti, per
pressioni totali fino a 1.000 Pa, o rovesce,
per pressioni totali oltre 1.000 Pa, motore
elettrico trifase, alimentazione 400 V, forma B3, classe di isolamento B, protezione
IP 54; trasmissione mediante pulegge e
cinghie trapezoidali; ventilatore e motore
montati su un unico telaio smontabile,
ammortizzato e completo di dispositivi
tendicinghie. I giunti antivibranti sono
realizzati in tela olona per il collegamento
delle unità di trattamento aria alle canalizzazioni ventilanti di mandata. Tutti i
componenti sono asportabili su opportune
guide; la presa d’aria esterna è dotata di
griglia parapioggia e rete parafoglie. Le
tre batterie sono dotate di valvole motorizzate modulanti a tre vie con regolatore
elettronico e sonde posizionate all’interno
Ceramiche Caesar
C
eramiche Caesar è fra
i leader mondiali dei
produttori di gres porcellanato grazie al suo impegno
costante a fornire soluzioni
di design all’architettura
contemporanea senza dimenticare gli spazi classici.
Ogni processo avviene nel rispetto dell’ ambiente
(certificazione Ecolabel per oltre il 90% dei prodotti) assicurando tecnologia, ricerca, qualità
produttiva e design integralmente “Made in Italy”
e rispettosi dell’ambiente. Caesar fa parte del
Gruppo Concorde e con i suoi 6 milioni di metri
quadrati distribuiti nel mondo rappresenta il partner
ideale per la realizzazione di qualsiasi progetto.
“Cultura della Materia” è la filosofia aziendale di
Caesar che, partendo dalla conoscenza delle
materie, vuole dominarle e farle risaltare in tutti i
suoi prodotti. Cultura della materia significa selezionare ed utilizzare solo le migliori materie prime
provenienti da varie parti del mondo. Caesar è
produttore di una gamma di più di 3.800 articoli realizzati in tantissimi formati (fino al 30x120, 60x120
e 90x90), e diverse finiture superficiali, corredati
da decori e pezzi speciali dedicati per ogni serie.
Caesar esporta in oltre 90 paesi ed è presente
fisicamente in Francia, Usa e Regno Unito.
Cultura della materia è rispetto per l’ambiente.
30
febbraio 2008
dei canali. Le canalizzazioni, per condotte interne, sono realizzate in lamiera
di acciaio zincata sagomata a croce di
Sant’Andrea. Tali condotti provvedono a
distribuire l’aria nella zona di competenza
attraverso tronchi di diramazione, i quali
corrono all’interno della controsoffittatura, con le derivazioni per le bocchette o
i diffusori di mandata in ogni ambiente.
Le bocchette sono del tipo rettangolare,
a doppia fila di alette con serranda di
Caesar è stata la prima azienda ceramica italiana ad ottenere la certificazione
ambientale ISO 14001. Inoltre quasi tutte
le collezioni di Ceramiche Caesar sono
state insignite del marchio Ecolabel: il
marchio di qualità ecologica dell’unione
Europea.
Ceramiche Caesar Spa
Via Canaletto 49,
41042 Spezzano di Fiorano (MO)
Tel. 0536 817 111
Progetto architettonico e coordinamento
Fax 0536 817 300
generale:
[email protected]
Open Project, Silvio A. Manfredini, Rowww.caesar.it
mano Piolanti, Luca Drago
Project team
Luca Drago, Barbara Benini, Christian
Diolaiti
Coprogettazione architettonica
Te.S.I.
Progettazione strutture
Open Project
Progettazione impianti
STS
Direzione Lavori
Open Project
taratura ad alette contrapposte, aventi
un potere di induzione non inferiore al
15/20% della portata. L’intera rete dei
canali è appesa al soffitto con l’ausilio
di appositi tiranti metallici rigidi. Giunti
antivibranti in tessuto plastificato sono
installati tra l’unità di trattamento e i
canali, e tra canale e canale quando questi
risultassero solidali alle murature. L’aria
primaria immessa nei locali viene estratta
e inviata all’esterno, dopo aver transitato
nel recuperatore di calore dell’U.T.A.,
mediante un apposito sistema di canalizzazioni in lamiera con griglie di ripresa
provviste di serrande di taratura ad alette
contrapposte. Le griglie di ripresa sono
posizionate nei servizi igienici e nei corridoi. Tutte le apparecchiature installate
sono state prodotte da case costruttrici
in possesso di certificazione ISO 9001.
Esse sono inoltre dotate dei marchi CE e
dei certificati di omologazione.
Progetto architettonico
e coordinamento generale:
Open Project
Silvio A. Manfredini
Romano Piolanti
Luca Drago
Project team
Luca Drago
Barbara Benini
Christian Diolaiti
Coprogettazione architettonica
Te.S.I.
Progettazione strutture
Open Project
Progettazione impianti
STS
Direzione Lavori
Open Project
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