Progetti & Costruzioni LA NUOVA SEDE DEL CONSORZIO COOPERATIVE COSTRUZIONI Un prisma di zinco e vetro L’edificio, che si trova nella parte ovest di Bologna lungo la via Emilia, soddisfa le necessità di sede operativa e di rappresentanza di uno dei principali costruttori italiani 20 febbraio 2008 L a nuova sede del Consorzio Cooperative Costruzioni esprime nell’impianto planimetrico, nello sviluppo e nella composizione delle facciate i temi di flessibilità e modularità, ormai imprescindibili negli edifici direzionali di nuova generazione. Inserito in un tessuto dalla spiccata vocazione industriale, l’edificio soddisfa le necessità di sede operativa e di rappresentanza di una delle più affermate realtà di costruzioni nel panorama italiano. Le differenti funzioni sono organizzate in livelli so- stanzialmente indipendenti interconnessi da un efficiente sistema di collegamenti verticali baricentrici allo sviluppo planimetrico di ogni piano; questo schema ottimizza le relazioni all’interno delle singole aree strategiche (sviluppate in senso orizzontale) garantendo al contempo un elevato grado di permeabilità in senso verticale. La modularità delle facciate, unita ad una impiantistica tendente alla massima flessibilità, garantisce un alto grado di funzionalità ed un elevato livello di comfort. La possibilità di modificare il posizionamento delle pareti divisorie permette infatti di variare il lay-out operativo al mutare delle necessità strategiche; la scelta di un controsoffitto radiante, abbinato ad un sistema di aria primaria con batteria di post-riscaldo, riduce le masse d’aria in movimento assicurando un ottimo comfort abitativo. Le soluzioni impiegate nelle facciate si caratterizzano per la doppia valenza di supporto tecnologico agli impianti e caratterizzazione formale dell’edificio. febbraio febbraio 2008 2008 21 Progetti & Costruzioni L’edificio si trova nella parte ovest di Bologna, sulla via Emilia, a breve distanza dalla uscita dell’autostrada A1 di Borgo Panigale. La sua collocazione all’intersezione tra due assi primari di viabilità consente di raggiungere in pochi minuti il centro cittadino. L’edificio si inserisce parallelamente alla via Emilia e si sviluppa su un corpo longitudinale est-ovest di dieci piani, arretrato rispetto all’asse viario, cui si antepongono tre elementi destinati alle funzioni di ingresso, accoglienza e spazi multifunzione. Il Consorzio Cooperative Costruzioni ha la necessità di coniugare ampi spazi di rappresentanza e di accoglienza con un’intensa attività operativa mantenendo distinti i flussi all’interno degli spazi operativi e garantendo al contempo un elevato grado di permeabilità verticale ed orizzontale tra le diverse aree strategiche. Il piano terra ospita quindi le aree di accoglienza e di attesa, una serie di sale riunioni di diversa grandezza, la sala consiglio e spazi di servizio relativi. I piani superiori sono divisi per area strategica e sono dotati dei servizi essenziali (archivio, spazi riunione, locali copie, ecc.) al fine di limitare i movimenti in senso verticale degli addetti. Al piano terra, un’ampia area dedicata al ricevimento e all’attesa ospita elementi di comunicazione di gran22 febbraio 2008 de impatto (modelli, monitor, pannelli) dedicati alle attività presenti e passate del Consorzio. Un grande corpo vetrato a triplo volume identifica e caratterizza il volume di ingresso sulla Via Emilia e si pone come landmark del complesso, trasparente e pulsante di luce. Il lay-out del piano tipo evidenzia come la tipologia di ufficio singolo sia prevalente e come l’ottimizzazione degli spazi di servizio renda sostanzialmente indipendente ciascun piano, razionalizzando i collegamenti e le relazioni operative. Il piano tipo ha una lunghezza di 60 m per una profondità di 13 m, per una superficie lorda di circa 780 m2; la facciata nord è caratterizzata da un sistema di montanti Steelma S verticali principali e secondari con modulo 90 cm che costituiscono l’unità base per la definizione delle diverse tipologie di ufficio. La profondità del corpo di fabbrica è ottimizzata per un utilizzo ad ufficio chiuso tradizionale così come ad open space o misto; il posizionamento delle dorsali impiantistiche all’interno del controsoffitto centrale longitudinale consente infatti di modificare il lay-out di ogni singolo piano senza interventi di rilievo. teelma opera nel settore degli infissi e delle facciate continue da oltre 30 anni, prima come divisione di Coop Costruzioni e successivamente come Steelma Spa. L’attività dell’azienda si concentra sulla progettazione e realizzazione di facciate continue, infissi in alluminio e sistemi che integrano nell’architettura dell’edificio la produzione di energia attraverso sistemi fotovoltaici. La particolare attenzione alla ricerca tecnologica, la cura nello studio di soluzioni d’avanguardia per ogni progetto, fanno di Steelma una realtà capace di soddisfare le esigenze del cliente e rispondere con efficacia alle richieste di un mercato sempre più competitivo. Tra le realizzazioni più significative Steelma ha realizzato le facciate per il Word Trade Center di San Marino, la Galleria Naviglio a Faenza, alcuni padiglioni fieristici di Bologna e Rimini, vari ospedali tra cui l’ospedale Maggiore, l’Ospedale S. Orsola e Bellaria di Bologna e naturalmente la nuova sede del CCC a Borgo Panigale. In quest’ultimo caso il continuo confronto tecnico con i progettisti, la collaborazione con la Schüco e la competenza dimostrata sul campo hanno permesso la realizzazione di una facciata continua dalla linea semplice, con specchiature vetrate di grandi dimensioni e prestazione termiche ed acustiche elevatissime. Steelma Spa Via Zanardi 372/2 - 40131 Bologna Tel. 051 6352411 Fax 051 6352412 www.steelma.it febbraio 2008 23 Progetti & Costruzioni Il prospetto nord è caratterizzato da una grande parete continua in vetro a montanti e traversi tipo Schüco; la presenza di elementi verticali e orizzontali secondari non strutturali, senza evidenti marcapiano, unitamente all’impiego di tende oscuranti a rullo di diverse dimensioni, dà vita ad un fronte dalla grande trasparenza definito da una griglia articolata e disomogenea per un risultato di grande impatto estetico e formale. I fronti sud, est ed ovest sono invece costituiti da una parete composita con rivestimento in lastre di zinco-titanio a grandi scaglie con orditura orizzontale. La necessità di isolare termicamente e schermare l’intensa luce solare da sud ha suggerito la scelta di una spessa parete, tagliata da sottili nastri di finestre che moltiplicano il numero di piani e accentuano l’orizzontalità della trama, amplificando la dimensione complessiva dell’edificio. Elevati livelli di comfort termico ed acustico sono requisiti fondamentali per la qualità dello spazio di lavoro: l’impianto di climatizzazione a piastre radianti inserite nel controsoffitto, sviluppato in stretta collaborazione con CEFLA e CIAB, garantisce prestazioni eccellenti minimizzando il movimento dell’aria dovuto ai tradizionali sistemi a convezione. La necessità di ridurre al minimo la trasmissione sonora tra gli uffici ha portato allo sviluppo di pacchetti ad alta coibenza acustica nelle partizioni verticali e nei punti critici di attacco della parete vetrata del lato nord al solaio. Grande attenzione è stata posta nel lighting design degli spazi di lavoro, privilegiando fonti di luce dark light ad emissione luminosa controllata. Questi accorgimenti assicurano condizioni di visibilità ottimali e un buon comfort visivo anche in casi di lavoro prolungato con monitor. 24 febbraio 2008 L Lo studio di progettazione OPEN PROJECT ’esperienza maturata, la metodologia multidisciplinare, il coordinamento delle competenze specialistiche caratterizzano l’intervento di Open Project nel processo del costruire. Open Project è in grado di seguire l’intero iter costruttivo dei temi d’architettura ed ingegneria, dall’ideazione progettuale alle operazioni di cantiere; elabora soluzioni specifiche per singole fasi ed offre consulenze specialistiche e collabora con aziende riconosciute a livello internazionale. Dal punto di vista tecnico ed architettonico, Open Project rielabora gli indirizzi della ricerca tecnologica, proponendo soluzioni compatibili in una moderna concezione ecologica dell’architettura ed introduce con sobrietà una caratterizzazione architettonica in progetti e realizzazioni per residenze, complessi commerciali e per uffici, scuole e istituti di alta specializzazione. Quattro chiacchiere con... L Impianti di climatizzazione, condizionamento e ventilazione forzata I locali sono dotati di impianto di condizionamento estivo-invernale a pannelli radianti con distribuzione dei fluidi vettori a 4 tubi, più aria primaria di ventilazione. I pannelli radianti sono installati a controsoffitto all’interno dei singoli ambienti, nei corridoi e nelle zone comuni dell’intero edificio, e sono alimentati da rete acqua calda/refrigerata, come detto a 4 tubi con commutazione stagionale. Ciascun locale è dotato di proprio termostato ambiente in modo da poter controllare individualmente la temperatura interna all’ambiente stesso, agendo sulle valvole di asservimento del circuito radiante e conseguentemente sulla velocità di diffusione dell’aria in ambiente. L’aria primaria di ventilazione, in ragione di 40 mch/addetto per gli uffici, in ragione di 36 mch/persona presente per le sale riunioni ed in ragione di 20 mch/ persona presente per gli spazi collettivi, quali ad esempio l’atrio principale, al piano terra dell’immobile, o lo spazio relax, posto al piano nono dell’edificio, è immessa a punto fisso di temperatura a 16°C, con possibilità di correzione della temperatura di immissione per evitare condizioni di sottoraffreddamento estivo serale/notturno con batterie di postriscaldamento installate sulle macchine ventilanti. Durante la stagione invernale, l’aria esterna, all’interno delle unità di trattamento aria, subisce un processo di Da sinistra: Luca Drago, Silvio Manfredini, Leonardo Acri umidificazione con vapore prodotto da idoneo produttore elettrico installato a bordo delle U.T.A. stesse. La quantità di vapore immessa è tale da determinare, in ambiente, le condizioni igrometriche ottimali per il benessere fisico e comunque richieste dalle norme vigenti in materia. Il controllo dell’umidificazione è effettuato da sensori elettronici montati di tipo automatico, montati sugli umidificatori posti a bordo macchina (UTA1 e UTA2). L’aria primaria presa dall’esterno è trattata (filtrata, deumidificata, con successiva riumidificazione, scaldata o raffrescata secondo le diverse stagioni) da due apposite unità di trattamento aria, denominate U.T.A. 1 (potenzialità 18.000 mc/h), a servizio del piani terra, primo e secondo ed U.T.A. 2 (potenzialità 30.000 mc/h), a servizio del piani terzo, quarto, quinto, sesto, settimo, ottavo e nono dell’edificio. La U.T.A. 1 è ubicata in idoneo locale tecnologico al piano interrato dell’edificio; la presa aria esterna PAE1 è riportata con canalizzazione dedicata posata entro un cavedio verticale sulla facciata posteriore dell’edificio all’altezza dell’interpiano fra il livello 1 ed il livello 2, in corrispondenza del vano scala centrale, mentre l’espulsione o scorso gennaio, presso la nuova sede del Consorzio, abbiamo incontrato Leonardo Acri, Consigliere Delegato di CCC, l’architetto Luca Drago e l’ing. Silvio Manfredini, che hanno coordinato la progettazione e la realizzazione dell’edificio in collaborazione con STS (società di ingegneria di CCC) che ha curato la parte degli impianti. «Nel 2012 CCC farà cento anni di storia – ha sottolineato Acri –. Il progetto si pone l’obiettivo di presentarsi a quell’appuntamento con una sede importante: a Bologna, dove si trova la nostra sede nazionale, eravamo dislocati in 4 diversi punti della città, e questo costituiva un problema con riferimento alla gestione delle risorse e del personale. Un nuovo edificio, una nuova sede, era di fatto un’esigenza, ed abbiamo trovato una residenza che ci dà visibilità perchè vicino all’autostrada, alla tangenziale e ad un passo dalla città (a soli 10 minuti dal centro). Si tratta di un edificio – conclude Acri – che ha la duplice veste di operatività e di rappresentanza: una sorta di biglietto da visita, di forte impatto architettonico, in grado di suscitare nel visitatore l’impressione di essere giunto presso uno dei principali costruttori italiani». «L’elaborazione del progetto – afferma Manfredini – ha richiesto molto lavoro, perchè è sotto diversi punti di vista piuttosto complesso. Nella difficoltà, tuttavia, siamo riusciti a compattarci culturalmente intorno ad un dato fondamentale: una presenza tecnologica all’altezza di tutti i lavori realizzati dal CCC. A partire da questo presupposto, la tecnologia, la tecnica impiantistica e l’architettura si sono interfacciate in modo costante durante la progettazione, sono strettamente connesse una all’altra, nascono insieme». In modo che, gli fa eco l’architetto Drago, «le scelte architettoniche non siano casuali. La forma è molto pulita, non dà adito a pensare che la logica fosse quella di un’ostentazione fine a se stessa. Ogni parte è stata curata nel dettaglio, sia sotto il profilo strutturale che sotto il profilo delle tecnologie, ed il risultato è un edificio con una vivibilità davvero eccezionale per il lavoro quotidiano ed atto ad indossare le vesti di rappresentanza quando sia necessario». febbraio 2008 25 Progetti & Costruzioni EXP1 è riportata sulla copertura dell’edificio per mezzo di canalizzazione dedicata entro un cavedio verticale. Suddetto terrazzo è accessibile per gli operatori della manutenzione per mezzo di un vano scala interno; la presa aria esterna PAE2 e l’espulsione EXP2 sono convogliate direttamente all’esterno, opportunamente distanziate fra loro e da tutti gli altri aggetti presenti (distanza non inferiore a 5 m). L’aria trattata, così prodotta, è diffusa in 26 febbraio 2008 ambiente attraverso griglie di immissione in quasi tutti i locali interni all’edificio, o con bocchette di mandata (anemostati) per i corridoi interni, posti anch’essi entro il controsoffitto, e quindi ripresa attraverso i locali medesimi ed i servizi igienici, per mezzo di bocchette di ripresa, installate a parete e/o controsoffitto, per poi essere espulsa all’esterno, dopo il passaggio attraverso la zona di filtraggio e il recupero calore all’interno delle macchine ventilanti. La ripresa dell’aria primaria attraverso i suddetti locali, oltre ad assicurare ideali condizioni di igiene ambientale, garantisce un efficiente ricambio d’aria: nei servizi igienici, non inferiore a 10 volumi/ambiente per ora, per tutti gli ambienti non inferiore a 2,5 volumi/ambiente per ora. I servizi igienici, i ripostigli ed i locali accessori in genere sono dotati di impianto di riscaldamento a radiatori, alimentati solo dal circuito di distribuzione dell’acqua calda, od elettricamente. La centrale termica a servizio dell’intero edificio è ubicata al piano nono dell’edificio con ingresso diretto dal terrazzo esterno, ove è posta la U.T.A. 2. Essendo la potenzialità del complesso di produzione calore superiore a 116 kW, pari a 100.000 kcal/h, si è provveduto ad istruire idonea pratica di esame progetto presso il locale Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco. Le canne fumarie dei generatori di calore sono realizzate in acciaio inox monoparete con coibentazione esterna in lana minerale, completa di camera di raccolta con scarico della condensa e portello di ispezione a tenuta; esse sono installate esternamente al locale centrale termica e riportate in copertura oltre il colmo dell’edificio con opportuno distanziamento dalle altre canne di esalazione o prese d’aria, secondo la normativa vigente, e completate da terminali antintemperie. La centrale termica è realizzata con l’installazione di pompe di circolazione e collettori di distribuzione, dai quali hanno origine i circuiti principali dei fluidi caldi, a servizio delle varie zone dell’edificio, nonché le batterie calde delle macchine ventilanti. I gruppi frigoriferi sono installati in un idoneo locale all’aperto (da considerarsi esterno), posto al livello –1 dell’edificio. Essi sono del tipo frigoriferi condensati ad aria con refrigerante R407C. È stata realizzata, in un idoneo locale attiguo a quello dei gruppi frigoriferi al piano interrato dell’edificio, una centrale frigorifera costituita essenzialmente da un serbatoio inerziale per l’accumulo dell’acqua refrigerata, gruppi pompe per la circolazione dell’acqua refrigerata verso gli evaporatori dei gruppi frigoriferi, verso le batterie fredde delle macchine ventilanti e verso Consorzio Cooperative Costruzioni I l C o n s o r z i o C o o p e ra t i ve Costruzioni si colloca fra i principali gruppi del settore delle costruzioni a livello nazionale. L’originalità e al tempo stesso la ragione del successo del CCC nel corso degli ultimi decenni è quella di essere un consorzio di cooperative con figura giuridica propria che, nell’interesse dei soci cooperatori, agisce in piena autonomia per acquisire lavori, da committenti pubblici e privati, ed effettua approvvigionamenti collettivi. In quasi cento anni di attività il CCC ha perseguito con successo la missione affidatagli dalle cooperative: quella di operare secondo i principi della mutualità per accrescere la capacità tecnica e commerciale dei soci e, al tempo stesso, accreditarsi come uno dei principali operatori, per dimensione e riconosciuto livello qualitativo delle prestazioni, del settore italiano delle costruzioni. I Soci cooperatori sono oltre 230, per un giro d’affari annuo superiore ai 5 miliardi di euro. le varie zone dell’edificio, con collettori principali di mandata e ritorno. L’impianto di climatizzazione a funzionamento discontinuo periodico, è del tipo ad aria esterna con trattamento centralizzato e trattamento finale locale, con diffusori ad induzione (travi fredde) installati nelle zone periferiche dei locali, lato finestra o muri perimetrali. L’aria primaria è distribuita attraverso un sistema di condotti in lamiera di acciaio zincata, coibentati esternamente, con diffusori (medesime travi fredde), posti entro controsoffitto. La rete di scarico condensa è in PVC classe 302 di diametro non inferiore a DN 32 mm. Le unità di trattamento dell’aria sono realizzate in sezioni modulari au- febbraio 2008 27 Progetti & Costruzioni sezioni adiacenti con portine per pulizia e manutenzione. Le serrande di taratura saranno costruite in telaio e alette in acciaio zincato, alette a profilo alare montate su ingranaggi controrotanti in materiale sintetico, complete di aste per comando manuale o motorizzato. La sezione batteria di riscaldamento è del tipo a batteria in tubi di rame e alette d’alluminio, alimentata con acqua calda e montata su guide per l’estrazione laterale; spazio adeguato disponibile per inserimento sonde di regolazione e per una facile manutenzione. La sezione batteria di raffreddamento è del tipo a batteria in tubi di rame e alette d’alluminio, alimentata con acqua refrigerata, completa di separatore di gocce in PVC e bacinella raccolta condensa in alluminio, il tutto estraibile lateralmente su guide; spazio adeguato disponibile per toportanti con telaio indipendente per ogni sezione, sezioni consecutive con guarnizioni di tenuta separabili mediante bulloni, telai in profilato di acciaio zincato completi di isolamento termico in lana minerale. L’involucro esterno è costituito da pennellatura a doppia parete di acciaio zincato dello spessore di almeno 25 mm con interposto isolamento in lana minerale, portine d’ispezione a doppia parete con interposto isolamento in lana minerale dello spessore di almeno 25 mm, complete di cerniere e guarnizioni di tenuta. La sezione ventilante di ripresa e di espulsione è con un solo ventilatore centrifugo a doppia aspirazione con girante a pale avanti, per pressioni totali fino a 1.000 Pa, o rovesce, per pressioni totali oltre 1.000 Pa, motore elettrico trifase, alimentazione 400 V, forma B3, classe di isolamento B, protezione IP 54; trasmissione mediante pulegge e cinghie trapezoidali; ventilatore e motore montati su un unico telaio smontabile, ammortizzato e completo di dispositivi tendicinghie. La sezione di recupero di calore, essendo per portate fino a 10.000 mc/h, costituita da recuperatore a piastre di alluminio a flussi incrociati, con bacinella di raccolta condensa e separatore di gocce in PVC sul lato espulsione aria; 28 febbraio 2008 Siemens Il profilo Il Gruppo Siemens rappresenta una delle più importanti multinazionali operanti a livello mondiale. Presente in oltre 190 paesi con circa 400.000 collaboratori, opera nei settori: automazione, energia, medicale, trasporti, servizi e soluzioni IT e illuminazione. In Italia il Gruppo Siemens possiede sei siti produttivi e otto centri di ricerca e sviluppo, alcuni dei quali sono centri di eccellenza mondiale. Building Technologies (SBT) è la divisione del Gruppo Siemens che opera nei settori della sicurezza, della protezione, del comfort e dell’efficienza energetica degli edifici, offrendo soluzioni globali che coprono prodotti, sistemi e servizi di automazione, antincendio, antintrusione, controllo accessi e videosorveglianza. Il progetto Nella nuova sede del Consorzio Cooperative Costruzioni di Bologna gli impianti tecnologici sono gestiti attraverso un sistema di Building Automation, denominato Desigo™, che con la sua struttura modulare, offre una vasta gamma di funzioni per la gestione degli impianti. La scalabilità del sistema, fornito dalla divisione Building Technologies di Siemens, è in grado di soddisfare tutte le necessità di diverse tipologie di edifici, di qualsiasi dimensione e funzionalità: dal piccolo impianto, stand-alone, a quello di grandi dimensioni distribuito su area geografica. DESIGO™ è ideale non solo per i sistemi HVAC, quali riscaldamento, ventilazione, condizionamento e circuiti sanitari, ma anche per tutti gli altri servizi dell’edificio, come illuminazione, gestione energia elettrica, incendio e sicurezza. Sono ampiamente supportate le più moderne architetture “aperte”, rendendo possibile l’integrazione di sistemi di terzi in tutti i livelli del sistema. DESIGO™ usa i più moderni e diffusi protocolli standard, adottati in tutto il mondo, fra i quali lo standard BACnet, LONMARK, Konnex, M-bus e MOD-bus. Nell’edificio del CCC di Bologna sono integrati nello stesso sistema di supervisione con l’utilizzo della stessa interfaccia grafica i seguenti impianti: • impianto “meccanico” (centrali produzione e distribuzione fluidi) con microprocessori Desigo PX protocollo standard BACnet; • impianto elettrico (quadri di bassa tensione) con microprocessori Desigo PX protocollo standard BACnet; • impianto luci con microprocessori Desigo • Saphir protocollo standard LONMARK; • rivelazione incendio con rivelatori di tipo interattivo Sinteso™; • impianto antintrusione con centrali Sintony; • controllo accessi con centrali MicronPassWeb; • impianto di videosorveglianza con registrazione digitale Sistore. Siemens Spa Viale P. e A. Pirelli 10 20126 Milano Tel. 02 24361 www.siemens.it/sbt febbraio 2008 29 Progetti & Costruzioni inserimento sonde di regolazione e per una facile manutenzione. La sezione di umidificazione è del tipo “elettrico” con produttore di vapore completo di rampa di ugelli nebulizzatori, valvola solenoide di alimentazione, bacinella di drenaggio in alluminio, separatore di gocce in PVC e resistenza elettrica per produzione di vapore. La sezione batteria di postriscaldamento è del tipo a batteria in tubi di rame e alette d’alluminio, alimentata con acqua calda e montata su guide per l’estrazione laterale; spazio adeguato disponibile per inserimento sonde di regolazione e per una facile manutenzione. La sezione ventilante di mandata è del tipo ad un solo ventilatore centrifugo a doppia aspirazione con girante a pale avanti, per pressioni totali fino a 1.000 Pa, o rovesce, per pressioni totali oltre 1.000 Pa, motore elettrico trifase, alimentazione 400 V, forma B3, classe di isolamento B, protezione IP 54; trasmissione mediante pulegge e cinghie trapezoidali; ventilatore e motore montati su un unico telaio smontabile, ammortizzato e completo di dispositivi tendicinghie. I giunti antivibranti sono realizzati in tela olona per il collegamento delle unità di trattamento aria alle canalizzazioni ventilanti di mandata. Tutti i componenti sono asportabili su opportune guide; la presa d’aria esterna è dotata di griglia parapioggia e rete parafoglie. Le tre batterie sono dotate di valvole motorizzate modulanti a tre vie con regolatore elettronico e sonde posizionate all’interno Ceramiche Caesar C eramiche Caesar è fra i leader mondiali dei produttori di gres porcellanato grazie al suo impegno costante a fornire soluzioni di design all’architettura contemporanea senza dimenticare gli spazi classici. Ogni processo avviene nel rispetto dell’ ambiente (certificazione Ecolabel per oltre il 90% dei prodotti) assicurando tecnologia, ricerca, qualità produttiva e design integralmente “Made in Italy” e rispettosi dell’ambiente. Caesar fa parte del Gruppo Concorde e con i suoi 6 milioni di metri quadrati distribuiti nel mondo rappresenta il partner ideale per la realizzazione di qualsiasi progetto. “Cultura della Materia” è la filosofia aziendale di Caesar che, partendo dalla conoscenza delle materie, vuole dominarle e farle risaltare in tutti i suoi prodotti. Cultura della materia significa selezionare ed utilizzare solo le migliori materie prime provenienti da varie parti del mondo. Caesar è produttore di una gamma di più di 3.800 articoli realizzati in tantissimi formati (fino al 30x120, 60x120 e 90x90), e diverse finiture superficiali, corredati da decori e pezzi speciali dedicati per ogni serie. Caesar esporta in oltre 90 paesi ed è presente fisicamente in Francia, Usa e Regno Unito. Cultura della materia è rispetto per l’ambiente. 30 febbraio 2008 dei canali. Le canalizzazioni, per condotte interne, sono realizzate in lamiera di acciaio zincata sagomata a croce di Sant’Andrea. Tali condotti provvedono a distribuire l’aria nella zona di competenza attraverso tronchi di diramazione, i quali corrono all’interno della controsoffittatura, con le derivazioni per le bocchette o i diffusori di mandata in ogni ambiente. Le bocchette sono del tipo rettangolare, a doppia fila di alette con serranda di Caesar è stata la prima azienda ceramica italiana ad ottenere la certificazione ambientale ISO 14001. Inoltre quasi tutte le collezioni di Ceramiche Caesar sono state insignite del marchio Ecolabel: il marchio di qualità ecologica dell’unione Europea. Ceramiche Caesar Spa Via Canaletto 49, 41042 Spezzano di Fiorano (MO) Tel. 0536 817 111 Progetto architettonico e coordinamento Fax 0536 817 300 generale: [email protected] Open Project, Silvio A. Manfredini, Rowww.caesar.it mano Piolanti, Luca Drago Project team Luca Drago, Barbara Benini, Christian Diolaiti Coprogettazione architettonica Te.S.I. Progettazione strutture Open Project Progettazione impianti STS Direzione Lavori Open Project taratura ad alette contrapposte, aventi un potere di induzione non inferiore al 15/20% della portata. L’intera rete dei canali è appesa al soffitto con l’ausilio di appositi tiranti metallici rigidi. Giunti antivibranti in tessuto plastificato sono installati tra l’unità di trattamento e i canali, e tra canale e canale quando questi risultassero solidali alle murature. L’aria primaria immessa nei locali viene estratta e inviata all’esterno, dopo aver transitato nel recuperatore di calore dell’U.T.A., mediante un apposito sistema di canalizzazioni in lamiera con griglie di ripresa provviste di serrande di taratura ad alette contrapposte. Le griglie di ripresa sono posizionate nei servizi igienici e nei corridoi. Tutte le apparecchiature installate sono state prodotte da case costruttrici in possesso di certificazione ISO 9001. Esse sono inoltre dotate dei marchi CE e dei certificati di omologazione. Progetto architettonico e coordinamento generale: Open Project Silvio A. Manfredini Romano Piolanti Luca Drago Project team Luca Drago Barbara Benini Christian Diolaiti Coprogettazione architettonica Te.S.I. Progettazione strutture Open Project Progettazione impianti STS Direzione Lavori Open Project febbraio 2008 31