Campo elettrostatico e campo elettrico stazionario www.die.ing.unibo.it/pers/mastri/didattica.htm (versione dell’11-11-2010) Campo elettrostatico ● Equazioni fondamentali per il campo elettrostatico E 0 E tˆ dl 0 D c D nˆ dS S c dV V ● Equazioni di legame materiale per un mezzo lineare isotropo D E E 0 2 Potenziale elettrico ● Il campo elettrico è irrotazionale può essere espresso come gradiente di un potenziale V E V ● Scelto arbitrariamente un punto di riferimento O, il potenziale in un punto P è P O O P V(P) VP V tˆ dl E tˆ dl l’integrale è valutato su una linea arbitraria che collega il punto P al punto O t̂ rappresenta il versore tangente alla linea 3 Equazioni di Poisson e di Laplace ● Si considera una regione , delimitata da una superficie S (eventualmente all’infinito) e sede di un mezzo lineare isotropo omogeneo ● Si assume che in sia presente una distribuzione di carica con densità volumetrica c ● Dalle equazioni fondamentali si può ricavare un’equazione che consente di determinare il potenziale nota la distribuzione di carica E 0 E V D c V C D E 2 V C Equazione di Poisson ● Come caso particolare, se la densità di carica è nulla in tutta la regione , si ha 2 V 0 Equazione di Laplace 4 Equazioni di Poisson e di Laplace ● Affinché la soluzione dell’equazione di Poisson o di Laplace sia univocamente determinata occorre associare all’equazione delle opportune condizioni al contorno ● In particolare si possono avere: Condizioni di Dirichlet è assegnato il valore del potenziale in tutti i punti della superficie di contorno del dominio Condizioni di Neumann è assegnato il valore della derivata normale del potenziale in tutti i punti della superficie di contorno del dominio V V n̂ n (Questo equivale ad assegnare la componente del campo elettrico normale alla superficie S) 5 Campo e potenziale di una carica puntiforme ● Si considera una carica puntiforme q situata in un mezzo lineare isotropo omogeneo ● Per ragioni di simmetria il campo elettrico è uniforme sulle superfici sferiche aventi centro nel punto in cui è collocata la carica è ortogonale a tali superfici (che quindi sono equipotenziali) ha intensità dipendente solo dalla distanza r dalla carica ● Dalla legge di Gauss si ottiene 2 D rˆ dS E 4r q E S q rˆ 4r 2 ● Assumendo uguale a zero il potenziale all’infinito, il potenziale in un punto P a distanza r dalla carica può essere valutato integrando E su una retta passante per q q q q V(r ) E ( x)dx dx 4x 4x 2 r 4r r r 6 Potenziale di una distribuzione volumetrica di cariche ● Si considera una distribuzione di carica con densità c situata, tutta al finito, in un mezzo lineare isotropo omogeneo ● La carica contenuta in un elemento di volume infinitesimo d centrato nel punto Q, è assimilabile ad una carica puntiforme dq c(Q)d ● Tale carica produce nel generico punto P il potenziale (Q)d d V(P) c 4rPQ (assumendo uguale a zero il potenziale all’infinito) P C Q d rPQ 7 Potenziale di una distribuzione volumetrica di cariche ● L’equazione che lega il potenziale alla densità di carica è lineare Si può valutare il potenziale dovuto all’intera distribuzione di carica sommando i contributi dei singoli elementi di volume V(P) c (Q) 1 c (Q) d 4rPQ rPQ d 4 c c c = regione in cui c ≠ 0 L’integrale è valutato facendo variare il punto Q all’interno del volume c P C Q d rPQ 8 Conduttori in regime elettrostatico ● Dato che deve valere la condizione E 0 si ha 0E0 E00 Il campo elettrico può essere diverso da 0 solo in un mezzo isolante ( 0) All’interno di un conduttore ( 0) il campo elettrico è nullo il potenziale è costante La superficie esterna di un conduttore è una superficie equipotenziale la componente tangente del campo elettrico è nulla il campo elettrico all’esterno del conduttore è normale alla superficie 9 Conduttori in regime elettrostatico ● Per una generica superficie chiusa interna al conduttore, dalla legge di Gauss si ottiene q E nˆ 1dS 0 S 2 , 2 0 n̂ 2 1 , 1 0 n̂ 1 S La densità di carica all’interno del conduttore è nulla ● Se all’esterno il campo elettrico è diverso da 0, sulla superficie del conduttore risulta all' interno D1 0 D 2 D2nˆ 2 all' esterno Sulla superficie del conduttore si deve avere una densità superficiale di carica c D2 2 E2 10 Campo all’esterno dei conduttori ● Si considera un sistema costituito da conduttori carichi separati da un mezzo isolante (dielettrico) ● Si assume C 0 all’esterno dei conduttori ● Si possono avere solo linee di campo che vanno da un conduttore a un altro (1) da un conduttore all’infinito (2) 2 ● Non è possibile che una linea di campo si richiuda su se stessa (3) colleghi due punti dello stesso conduttore (4) 3 1 4 11 Campo all’esterno dei conduttori ● Lungo una linea di campo E è sempre diretto come il versore tangente E tˆ E 0 L’integrale di E su una linea di campo non può annullarsi (altrimenti si dovrebbe avere E 0 in tutti i punti della linea) ● Integrando su 3 si ottiene E tˆ dl 0 2 3 3 ● Integrando su 4, dato che i conduttori sono equipotenziali si ha E tˆ dl V(A) V(B) 0 1 B A 4 Linee del tipo di 3 o 4 non possono essere linee di campo 4 12 Schermi elettrostatici ● Si considera un conduttore con una cavità ● Si assume che all’interno della cavità la densità di carica sia nulla ● Ragionando come nel caso precedente si dimostra che non possono esistere linee di campo chiuse (1) che collegano due punti del conduttore (2) Il campo elettrico all’interno della cavità deve essere nullo (anche in presenza di un campo all’esterno) Il conduttore si comporta come uno schermo elettrostatico 2 1 E0 E0 13 Proprietà delle superfici corrispondenti ● Si considerano due conduttori separati da un dielettrico lineare nel quale la densità di carica è nulla ● Si considera inoltre un tubo di flusso di D che ha origine sul conduttore 1 e termina sul conduttore 2 ● Sulle superfici terminali S1 e S2 D è discontinuo, quindi devono essere presenti due distribuzioni superficiali di carica (c1, c2) Si può dimostrare che le cariche sulle superfici S1 e S2 sono uguali e opposte S1 c1 dS1 c 2 dS 2 Q S2 Q 14 Proprietà delle superfici corrispondenti ● Si forma una superficie chiusa unendo alla superficie laterale del tubo di flusso e due superfici 1 e 2 interne ai conduttori ● Il flusso di D attraverso questa superficie è nullo (D è nullo all’interno dei conduttori ed è tangente alla superficie laterale) Quindi risulta S1 c1 dS1 c 2 dS 2 0 S2 S1 c1 dS1 c 2 dS 2 Q S2 15 Flusso di D e carica ● All’esterno dei conduttori si ha D 0, quindi il flusso di D ha lo stesso valore attraverso ogni sezione trasversale S del tubo ● Si può verificare che, con i versi di riferimento indicati nella figura, il flusso di D coincide con la carica totale su S1 D n̂dS S c1 dS1 Q S1 ● Per dimostrarlo è sufficiente applicare la legge di Gauss alla superficie chiusa formata da 1, S e dal tratto della superficie laterale del tubo compreso tra S1 ed S 16 Tensione ● Le superfici S1 e S2 sono equipotenziali (e quindi ortogonali alle linee di campo di E e di D) ● La tensione tra due sezioni terminali del tubo di flusso può essere espressa come v12 V( P1 ) V( P2 ) E tˆ dl 12 ● dove P1 e P2 sono due punti arbitrari di S1 e S2 e è una linea arbitraria che unisce i due punti 17 Capacità ● Si definisce capacità C (unità di misura farad, F) del tubo di flusso il rapporto tra il valore assoluto della carica sulle sezioni terminali e la differenza di potenziale tra i conduttori Q C V12 D nˆ dS S E tˆ dl 12 ● La capacità dipende solo dalla geometria del sistema e dalle proprietà del mezzo interposto tra i conduttori 18 Analogia tra campo elettrostatico e campo di corrente stazionario ● Il campo elettrostatico all’interno del dielettrico e il campo di corrente stazionario in una regione in cui non sono presenti campi impressi sono governati da equazioni simili Campo elettrostatico D 0 E 0 D E J 0 E 0 Campo di corrente stazionario J E La definizione di capacità di un tubo di flusso di D è analoga alla definizione di conduttanza di un tubo di flusso di J C Q V12 D nˆ dS S E tˆ dl 12 Capacità G i 1 R V12 J nˆ dS S E tˆ dl 12 Conduttanza 19 Analogia tra campo elettrostatico e campo di corrente stazionario ● Per la capacità e per il suo reciproco (detto anche elastanza) si possono fare affermazioni simili a quelle fatte riguardo alla conduttanza e alla resistenza di un tronco di tubo di flusso di J ● In particolare, per dimostrare che la capacità dipende solo dalle proprietà del mezzo e dalla geometria del tubo di flusso, si può ripetere il procedimento utilizzato per la resistenza ● Inoltre si può osservare che, a parità di configurazione geometrica, le espressioni della resistenza di un tubo di flusso di J e del reciproco della capacità di un tubo di flusso di D sono identiche, a parte la sostituzione di con 20 Espressioni della capacità ● Per calcolare la capacità, conviene valutare l’integrale di E su una linea di campo e l’integrale di D su una superficie equipotenziale ● Nel caso di un tubo di flusso filiforme, seguendo un procedimento analogo a quello visto per la resistenza si ottiene l l l 1 E ( x)dx E ( x)dx dx C 0 D( x)dS 0 ( x) E ( x) dS 0 ( x) A( x) S ( x) S ( x) ( A(x) area sella sezione S(x) ) ● Questa espressione può essere utilizzata anche nei casi in cui si può riconoscere che D e sono uniformi nella sezione per ragioni di simmetria ● Se l’area della sezione è costante si ha 1 l C A C A l 21 Condensatore ● Condensatore: sistema formato da due conduttori (armature) disposti in modo tale che tutte le linee di campo uscenti da un conduttore terminino sull’altro Le cariche totali sulle superfici dei conduttori sono uguali e opposte ● Si definisce capacità del condensatore il rapporto C Q V1 V2 Q valore assoluto della carica V potenziale del conduttore con carica +Q V potenziale del conduttore con carica Q V1 V2 Q Q 22 Esempio - condensatore a facce piane parallele ● Armature piane parallele di area S ● Distanza tra le armature d piccola rispetto alle dimensioni lineari delle armature ● Se si trascurano gli effetti di bordo, si può assumere che il campo elettrico tra le armature sia uniforme S d E C S d 23 Esempio - condensatore sferico ● Il campo si sviluppa tra due superfici sferiche concentriche ● Il campo ha andamento radiale ed è uniforme su ogni superficie sferica S concentrica con le armature r S(r) r 1 1 e dr 1 e dr 1 1 1 2 4 ri re C ri S (r ) ri 4 r C 4 1 1 ri re ri re 24 Esempio - condensatore cilindrico ● Il campo si sviluppa tra due superfici cilindriche coassiali ● Se si prescinde dagli effetti di bordo alle estremità del cilindro, il campo ha andamento radiale ed è uniforme su ogni superficie cilindrica coassiale con le armature r h r r 1 1 e dr 1 e dr 1 ln e C ri S (r ) ri 2rh 2h ri C 2h r ln e ri ri re 25 Campo elettrico stazionario ● Equazioni fondamentali per il campo elettrico stazionario E 0 E tˆ dl 0 D c D nˆ dS S c dV V ● Equazioni di legame materiale per un mezzo lineare isotropo D E J E All’interno dei conduttori il campo elettrico può essere determinato studiando il campo di corrente All’esterno dei conduttori ( 0) le equazioni coincidono con quelle del campo elettrostatico 26 Densità di carica nei conduttori ● All’interno di un conduttore in condizioni stazionarie i vettori D E e J soddisfano le equazioni D c D E J 0 E J ● Se il conduttore è omogeneo si ottiene J c E J 0 All’interno di un conduttore omogeneo la densità volumetrica di carica è sempre nulla ● A differenza del caso elettrostatico, in presenza di correnti stazionarie questa proprietà vale solo se il mezzo è omogeneo 27 Interfaccia tra due mezzi conduttori Condizioni di continuità: 1 J1n J 2 n 1 E1n 2 E2 n E1t E2t J1t J 2t 1 2 2 J1 J2 J1 J1t J1n E1 E2 J2 J 2t E1 E1t E1n J 2n E2 E 2t E2n linee di flusso di J 28 Interfaccia tra due mezzi conduttori ● La condizione di continuità per la densità di corrente richiede che sia verificata la relazione 1 E1n 2 E2 n In generale la componente ortogonale di D non può essere continua Sulla superficie di separazione tra due mezzi aventi conducibilità diversa deve essere presente una distribuzione superficiale di carica con densità c tale che c D2 n D1n 2 E2 n 1 E1n 29 Interfaccia tra un conduttore e un dielettrico ● Nel dielettrico ( 0) la densità di corrente è nulla Dalle condizioni di continuità deriva che nel conduttore J deve essere tangente alla superficie ● Nel conduttore E è parallelo a J, quindi è tangente alla superficie La superficie del conduttore non è equipotenziale Dato che la componente tangente di E deve essere continua, nel dielettrico E non è ortogonale alla superficie di separazione ED EDn 0 EDt J0 0 J EC 30 Interfaccia tra un conduttore e un dielettrico ● Nel conduttore E e D sono tangenti alla superficie La componente di D normale alla superficie di separazione è discontinua Sulla superficie del conduttore deve essere presente una distribuzione di carica con densità c DDn D EDn 0 ED EDn J0 EDt 0 J EC 31 Campo elettrico all’esterno di conduttori percorsi da corrente ● Si assume c 0 all’esterno dei conduttori ● Come nel caso del campo elettrostatico, il potenziale soddisfa l’equazione di Laplace 2 V 0 ● In questo caso le condizioni al contorno sono diverse dato che i conduttori non sono equipotenziali ● A differenza di quanto avviene nel caso elettrostatico, sono presenti anche linee di campo che collegano due punti dello stesso conduttore 32 Proprietà delle superfici corrispondenti ● Si considera un tubo di flusso di D che inizia e termina sulla superficie di un conduttore omogeneo percorso da corrente ● Si assume che all’esterno del conduttore sia c 0 ● Anche in questo caso vale la proprietà delle superfici corrispondenti: le cariche sulle superfici terminali sono uguali e di segno opposto ● La proprietà deriva dal fatto che è nullo il flusso di D attraverso la superficie chiusa formata dalla superficie laterale del tubo di flusso e dalle due superfici 1 e 2 interne al conduttore (e quindi la carica totale racchiusa dalla superficie deve essere nulla) S1 c1 dS1 c 2 dS 2 Q S2 Q 33 Proprietà delle superfici corrispondenti ● Il flusso di D attraverso la superficie laterale è nullo perchè D è tangente alla superficie ● Per dimostrare che il flusso di D attraverso 1 e 2 è nullo si osserva che è nullo il flusso di J attraverso la superficie chiusa formate da 1 e S1 e la superficie chiusa formata da 2 e S2 (dato che J è solenoidale) ● J è tangente alle superfici S1 e S2 deve essere nullo il flusso di J attraverso 1 e 2 ● Il conduttore è lineare e omogeneo D è proporzionale a J Quindi anche il flusso di D attraverso 1 e 2 è nullo 34