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SCUOLA PRIMARIA RENZO PEZZANI
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE ANNO SCOLASTICO 2014-2015
1. GENERALITA’
1.1. Scopo
Scopo del presente documento è fornire istruzioni chiare e concise a tutte le persone presenti all’interno della
Scuola Primaria Renzo Pezzani di via S.Alberto 18 A di Genova circa il comportamento che le stesse debbono
tenere nel caso si manifestino emergenze che possano comportare la necessità di evacuare il fabbricato in tempi
rapidi, mantenendo nell’occasione livelli di sicurezza accettabili.
1.2. Definizione di emergenza
Si definisce emergenza ogni scostamento dalle normali condizioni operative, tale da determinare situazioni di
danno alle persone e alle cose.
1.3. Situazioni di emergenza
1.3. Situazioni di emergenza
Possono essere dovute a:
• incendio all'interno dell'edificio;
• incendio in prossimità della scuola;
• terremoto;
• inquinamento / nube tossica;
• esondazioni, alluvioni, frane e/o evento meteorologico grave come forte nevicata, ghiaccio, nebbia,
tromba d’aria ecc.;
• crollo della scuola o di edifici contigui;
• scoppio (caldaia, evento terroristico, caduta di aereo, ecc.);
• avviso o sospetto della presenza di ordigni esplosivi;
• ogni altro evento ritenuto pericoloso dal dirigente scolastico o dagli organi preposti.
1.4. Stati di emergenza
Emergenze minori: sono quelle controllabili dalla persona che individua l’emergenza o dalle persone presenti sul
luogo (principio di lieve incendio, fenomeni transitori, ecc.)
Emergenze di media gravità: sono quelle controllabili soltanto mediante l’intervento della squadra di emergenza
e senza ricorso agli Enti di soccorso esterni (principio d’incendio di una certa entità, black-out elettrico, danni
significativi da eventi naturali, ecc.)
Emergenze di alta gravità: sono quelle controllabili solamente mediante l’intervento della squadra di emergenza
e con il coinvolgimento degli Enti di soccorso esterni (grave principio d’incendio, eventi catastrofici naturali,
minaccia di attentati, sabotaggi, ecc.).
1.5. Emergenza e panico
Per panico s'intende una particolare condizione dell'uomo che fa perdere alcune capacità fondamentali per la sua
sopravvivenza, quali l'attenzione, la capacità del corpo di rispondere ai comandi del cervello e la facoltà di
ragionamento; ha, inoltre, due spontanee manifestazioni che se non controllate costituiscono di per sé un
elemento di grave turbativa e pericolo:
istinto di coinvolgere gli altri nell'ansia generale (invocazioni di aiuto, grida, atti di disperazione, ecc.)
istinto alla fuga, in cui predomina l'autodifesa, con tentativo di esclusione anche violenta degli altri con spinte,
corse in avanti ed affermazione dei posti conquistati verso la via di uscita.
Risultato: tutti si accalcano istintivamente ed in modo disordinato alle vie di sicurezza e così facendo le
bloccano, impedendo ad altre persone, magari meno capaci fisicamente, di porsi in salvo all'esterno.
1.6. Gerarchia.
La catena di comando è la seguente:
Il Datore di lavoro
Il Responsabile del Servizio Protezione e Prevenzione
L’insegnante responsabile del plesso
Il responsabile della Squadra di Emergenza (RSE)
I membri della Squadra di Emergenza (SE)
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2. DESCRIZIONE DELL’INSEDIAMENTO
Si tratta di un edificio di proprietà del Comune di Genova a tre piani, costruito con elementi prefabbricati negli
anni 1962-63.
E' situato in Via S.Alberto 18 A, ed è delimitato a sud da Via Vecchia S.Alberto, a nord da un orto di proprietà
comunale.
Si accede all'edificio scolastico tramite un'ampia scala sufficiente per il transito pedonale e per mezzo di una
rampa che unisce Via S.Alberto e lo spazio antistante il refettorio. Esiste una terza via di accesso percorribile da
una "creuza".
Il fabbricato è costituito da un piano fondi, da un piano seminterrato, dal piano terra, da un primo e da un
secondo piano.
E’ stata montata la scala per le uscite di emergenza sul lato nord dell’edificio.
2.1. Al piano fondi c'è un ampio magazzino, con accesso indipendente dall'esterno.
2.2. Al piano seminterrato trovano sistemazione locali vari: centrale termica, funzionante a gasolio con accesso
dall'esterno e con serbatoio combustibile interrato in un locale attiguo; refettori e i servizi accessibili dall'esterno
e collegati al piano terra tramite una scala interna larga 120, rivestita di gomma.
Il refettorio dispone di due porte, prospicienti l'esterno, aventi larghezza ognuna di 150 cm., a due ante con senso
di apertura nel verso dell'esodo, dotate di maniglie antipanico.
Capienza persone 187.
Sono presenti n. 1 quadri elettrici e n. 2 punti luce di emergenza.
In tutto il piano esistono n.1 estintori del tipo a polvere. Non ci sono idranti o naspi.
2.3. Al piano terra c'è l'atrio principale dell'edificio da cui si accede ai locali della scuola dell’infanzia e,
attraverso una scala, ai locali della scuola primaria.
Sempre al piano terra, in posizione indipendente, c'è l'ingresso che conduce alla palestra con locali attigui
(spogliatoi, deposito attrezzi, servizi) e, tramite un corridoio, alle aule della scuola infanzia, alla sala telefono,
allo spogliatoio personale ATA. Nella palestra sono disponibili due uscite di sicurezza in direzione esodo
munite di maniglioni antipanico, che immettono quella a nord in un cortile interno e quella a sud in una zona
esterna.
Capienza persone n.70.
Sono presenti n. 2 quadri elettrici e n. 2 punti luce di emergenza.
In tutto il piano esistono n. 2 estintori del tipo a polvere. Non ci sono idranti o naspi.
2.4. Al primo piano sono ubicate quattro aule ad uso didattico, una auletta per sostegno, un locale per
l’assistenza ai disabili, i servizi.
Capienza persone n. 74.
Sono presenti n. 2 punti luce di emergenza. Non ci sono quadri elettrici.
Esistono n. 2 estintori del tipo a polvere. Non ci sono idranti o naspi.
2.5. Al secondo piano sono ubicate due aule ad uso didattico, l’aula multimediale, la biblioteca con la LIM, uno
spogliatoio, i servizi.
Capienza persone n. 75.
Sono presenti n 2 punti luce di emergenza. Non ci sono quadri elettrici.
Esistono n. 1 estintori del tipo a polvere e un estintore CO2. Non ci sono idranti o naspi.
2.6. Dal secondo piano si accede, attraverso una botola, al sottotetto, nel quale sono collocati i serbatoi
dell'acqua.
3. LA SEGNALAZIONE DELL’EMERGENZA
Occorre innanzitutto che venga allarmato il personale ausiliario appositamente formato alla gestione delle
emergenze, per quanto previsto dalla normativa vigente.
Pertanto chiunque venga a conoscenza di una emergenza, o anche solo di un evento di pericolo grave che
potrebbe portare ad una situazione in cui si debba intervenire rapidamente, deve astenersi dall'agire direttamente
ma deve provvedere immediatamente ad allertare a voce il personale componente la squadra informandolo sulla
situazione di pericolo in atto.
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Solo dopo aver fatto questo, se la persona che ha segnalato l'allarme è in condizione di poter operare in sicurezza
e dispone dell'occorrente per un primo intervento, potrà tentare una prima azione volta a limitare le conseguenze
dell'evento, nell'attesa dell'arrivo della squadra di emergenza.
4. L’ EVACUAZIONE
4.1. Segnale d'allarme generale
Il segnale d'allarme generale è rappresentato dalla campana d’emergenza, svincolata dall’impianto elettrico, che
viene disattivata quando l’edificio è stato evacuato completamente.
4.2. Modalità di evacuazione
Appena avviato il segnale generale d'allarme ha inizio la fase di evacuazione, durante la quale i locali devono
essere abbandonati rapidamente, con ordine e senza panico, per raggiungere le aree esterne di raccolta
prestabilite
MODALITA’ DI EVACUAZIONE
MANTENERE LA CALMA
Chi non è in grado di muoversi, attenda i soccorsi
Evacuare i locali in modo ordinato – seguire le istruzioni
Non correre
Non portare con sé oggetti ingombranti o pericolosi
In presenza di fumo o fiamme coprirsi bocca e naso con un fazzoletto (umido)
Respirare con il viso rivolto verso il suolo
Fermarsi per riprendere energie o fiato in caso si sia affaticati
In presenza di forte calore proteggersi il capo con indumenti, possibilmente bagnati
Poiché il fumo e la maggior parte dei prodotti della combustione sono più leggeri dell'aria, in caso di necessità
camminare chini ed eventualmente strisciare rasoterra.
Seguire le vie di fuga
Raggiungere il Luogo Sicuro all’esterno dell’edificio
Non ostruire gli accessi dopo essere usciti dallo stabile
Nei punti di raccolta aspettare gli ordini del Responsabile
NON TORNARE INDIETRO PER NESSUN MOTIVO
Attendere il segnale di cessata emergenza
4.3. Procedure di evacuazione
Piano primo: tenuto conto dell’eccessivo numero di classi che evacuano dalla scala esterna, si ritiene opportuno
far evacuare le classi al I piano dalla scala interna (previa verifica della transitabilità della stessa). In tal modo
l’ordine sarà il seguente: IIIB – IIIA – II – I.
N.B. Nel caso la scala interna non sia transitabile, tutti i presenti escono attraverso la scala esterna antincendio
nel seguente ordine: classi I - II – IIIA - III B. Giunti sul piazzale si prosegue il percorso transitando dalle
scale.
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Piano secondo: l’evacuazione avviene attraverso la scala esterna antincendio nel seguente ordine: classi V – IV
chi è eventualmente presente in biblioteca (LIM) – chi è eventualmente presente nell’aula multimediale.
Giunti nel piazzale antistante il refettorio si prosegue il percorso transitando dalla piccola discesa che porta in
Via Sant’Alberto.
Punto di raccolta: Parcheggio di Via Sant’Alberto
Parrocchia della Sacra Famiglia di Via Case Libertas (nel caso necessiti una permanenza prolungata)
Gli insegnanti prendono il registro di classe, il modulo di evacuazione, una penna ed alla fine impartiscono
l'ordine di evacuazione
Gli alunni in classe, ricevuto l’ordine di evacuazione, si mettono in fila e, senza attardarsi a raccogliere effetti
personali, abbandonano rapidamente (senza correre) il locale, dirigendosi, per la via di emergenza, all’area
esterna di raccolta prestabilita.
Gli alunni isolati, si aggregano alla classe o al gruppo più vicino segnalando la propria presenza agli altri.
Coloro che sono riuniti nei locali comuni (mensa, ecc.) si attengono alle istruzioni impartite dagli insegnanti
presenti.
Il personale incaricato del controllo delle operazioni di evacuazione, sorveglia che non si creino intralci lungo le
vie di emergenza e interviene in soccorso di coloro che sono in difficoltà.
In caso di alluvione si seguirà la procedura di emergenza concordata con il dirigente stabilendo che in caso il
“luogo sicuro” (Chiesa Sacra Famiglia) non appaia ancora con queste caratteristiche, di individuare la sede della
COOP di Via Merano come alternativa.
4.4. Incarichi
A cura degli insegnanti, in ogni classe, vengono assegnati agli alunni i seguenti incarichi:
alunni apri-fila, che aprono le porte e guidano i compagni verso le aree esterne di raccolta;
alunni serra-fila, che assistono i compagni in difficoltà e chiudono la porta del locale che viene abbandonato,
assicurandosi che nessuno sia rimasto indietro.
alunni di riserva che aiutano portatori di handicap o sostituiscono gli incaricati assenti.
Per dare concreta attuazione a tale incombenze verrà redatta, annualmente, una scheda contenente i nominativi
degli alunni. Detta scheda deve essere affissa in ogni classe in modo ben visibile.
Sarebbe opportuno che la fila di evacuazione rimanesse fissa e gli alunni fossero ordinati in ordine decrescente di
altezza per favorire il mantenere la mano sulla spalla del compagno davanti.
Ogni classe deve inoltre essere dotata del cartello che riporta il livello di classe e la sezione che deve essere
affidato all’alunno apri -fila. Nella fattispecie, sul retro del registro verrà attaccato un foglio indicante il livello
della classe; durante l’evacuazione gli insegnanti terranno alzato il registro per permettere agli alunni di leggere
la scritta.
Modello di scheda da affiggere in ogni aula
SCHEDA DEGLI INCARICHI IN CASO DI EVACUAZIONE
Classe _______________________ Piano _________________
Anno scolastico _______________
Data della rilevazione _______________
ALUNNO APRI-FILA
ALUNNO SERRA-FILA
ALUNNI DI RISERVA
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4.5. Appello
Raggiunto il punto di raccolta gli insegnanti devono effettuare l’appello nominale al fine di:
• verificare la situazione;
• non dimenticare nella confusione nessun alunno in zona pericolo;
• rilevare l’eventuale presenza, all’interno del gruppo, di bambini appartenenti ad altre classi.
5. UBICAZIONE DELLE PERSONE
Rilevazione della popolazione presente.
Il primo dato necessario è costituito dalla rilevazione della popolazione esistente all’interno dell’edificio
scolastico.
Naturalmente i dati raccolti non sono giornalieri ma si riferiscono al momento dell’elaborazione del Piano di
Evacuazione. Ne deriva che la tabella proposta deve essere aggiornata e modificata ogni anno, oppure ogni
qualvolta si verifichino cambiamenti sostanziali.
E’ buona norma usare una sola scheda per la rilevazione in quanto è necessario avere in sintesi il quadro della
situazione.
Una attenzione particolare deve essere posta per i luoghi di intrattenimento comuni (palestra, aula magna,
biblioteca, mensa, corridoi, ecc.) dove la presenza non è fissa ma circoscritta alle attività ed all’organizzazione
della vita scolastica.
In questo caso deve essere prevista la presenza massima per ogni ambiente.
Modello di scheda
SCHEMA NUMERICO DELLE PRESENZE
Anno scolastico 2013-2014
Popolazione complessiva nel plesso scolastico n. 116
Data della rilevazione 1/10/2013
Struttura
PIANO
SEMINTERR.
PIANO TERRA
Docenti
Max 9
Allievi
Max 90
Amm/Operatori
Max 3
Totale
Max 102
Max
Max
Max
Max
PRIMO PIANO
Max
8
Max
67
Max
1
Max
76
PIANO SECONDO
Max
6
Max
42 / 70
Max
1
Max
49 / 77
6. DESIGNAZIONE ED INCARICHI
Si tratta dei lavoratori appositamente informati e formati a specifiche tematiche inerenti all’emergenza con
compiti di attuazione e controllo del Piano di Emergenza nonché all'assistenza per l'evacuazione (addetti alla
gestione delle emergenze, evacuazione, lotta antincendio, pronto soccorso
SCHEDA DEGLI INCARICHI
Anno scolastico 2013-2014
Data della rilevazione 1/10/2013
COMPITI E RESPONSABILITA’
coordinatore delle operazioni di evacuazione e di primo
soccorso; emana l'ordine di evacuazione
personale incaricato del controllo delle operazioni di
evacuazione
personale incaricato di effettuare le chiamate di
soccorso
personale incaricato dell'interruzione dell'energia
elettrica e della alimentazione della centrale termica
personale addetto al controllo periodico dell'efficienza
di estintori e idranti
personale addetto all'apertura quotidiana delle uscite di
sicurezza ed al controllo della praticabilità dei percorsi
di fuga interni ed esterni all'edificio
personale addetto ai portatori di handicap
Designazione
Nominativo N. 1
Nominativo N. 2
Nominativo N. 1
Nominativo N. 2
Nominativo N. 1
Nominativo N. 2
Nominativo N. 1
Nominativo N. 2
Bonello Laura
Carvi Donatella
Parodi M.E.
Gallelli R.
Parodi M.E
Gallelli R.
Parodi M.E.
Gallelli R.
Nominativo N. 1
Parodi M.E.
Nominativo N. 1
Parodi M.E.
Nominativo N. 2
Gallelli R.
Insegnante di sostegno
Insegnante di classe
Gli ATA presenti
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6.1. Addetti alla squadra antincendio ed emergenza:
Bonello L., Carvi D., Franzone F., Mottino D., Parodi M.E. Righetti F.
I lavoratori addetti a tali compiti hanno regolarmente frequentato un apposito corso di formazione.
I lavoratori addetti alla prevenzione incendi devono effettuare regolari controlli sui luoghi di lavoro finalizzati ad
accertare l'efficienza delle misure di sicurezza antincendio.
In proposito è opportuno predisporre idonee liste di controllo.
Specifici controlli vanno effettuati al termine dell'orario di lavoro affinché il luogo stesso sia lasciato in
condizioni di sicurezza.
Tali operazioni, in via esemplificativa, possono essere le seguenti:
controllare che le apparecchiature elettriche, che non devono restare in servizio, siano messe fuori tensione;
controllare che tutti i rifiuti e gli scarti combustibili siano stati rimossi;
controllare che tutti i materiali infiammabili siano stati depositati in luoghi sicuri.
6.2. Squadra di pronto soccorso:
Bonello L., Levato L., Massaro S.
I lavoratori addetti a tali compiti hanno regolarmente frequentato un apposito corso di formazione.
7. CHIAMATA DI SOCCORSO.
E' indispensabile che chiunque individui una situazione di grave ed imminente pericolo (per es. un focolaio di
incendio), la segnali immediatamente agli addetti alla squadra antincendio.
In attesa del loro arrivo procedere alle chiamate di soccorso e all'evacuazione.
7.1. Richiesta e chiamata di soccorso
Appena diffuso il segnale generale d'allarme è necessario effettuare le chiamate di soccorso; è bene che il
seguente promemoria si trovi accanto a tutti i telefoni (anche pubblici) della scuola.
CHIAMATA DI SOCCORSO
NUMERI TELEFONICI UTILI
Evento
Incendio, crollo, fuga gas
Ordine pubblico
Chi chiamare
Vigili del Fuoco
Polizia
Carabinieri
Infortunio
Pronto Soccorso
DATI DA COMINUCARE AI VIGILI DEL FUOCO
Numeri di telefono
115
113
112
118
NOME DELLA SCUOLA RICHIEDENTE
INDIRIZZO PRECISO DELLA SCUOLA RICHIEDENTE
TELEFONO DELLA SCUOLA RICHIEDENTE (o di un telefono cellulare)
TIPO DI INCENDIO (PICCOLO-MEDIO-GRANDE)
ALTRA TIPOLOGIA DI EVENTO (CROLLO, FUGA DI GAS, ECC.)
PRESENZA DI PERSONE IN PERICOLO(SI-NO-DUBBIO)
LOCALE O ZONA INTERESSATA ALL’INCENDIO
MATERIALE CHE BRUCIA
NOME DI CHI STA CHIAMANDO
FARSI DIRE IL NOME DI CHI RISPONDE
NOTARE L’ORA ESATTA DELLA CHIAMATA
PREDISPORRE TUTTO L’OCCORRENTE PER L’INGRESSO DEI MEZZI DI SOCCORSO
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Nel caso non fosse possibile abbandonare i locali per inagibilità delle vie di esodo, raggiungere una stanza non
minacciata dall'emergenza, chiudere la porta, aprire le finestre e segnalare la propria presenza nei locali. Una
porta chiusa può ritardare per molto tempo la propagazione dei fumo e gas nel locale.
8. DISPOSIZIONI GENERALI ANTINCENDIO
8.1. Attrezzature ed impianti di protezione antincendio
Il datore di lavoro è responsabile del mantenimento delle condizioni di efficienza delle attrezzature ed impianti
di protezione antincendio..
L'attività di controllo periodica e la manutenzione devono essere eseguite da personale competente e qualificato.
8.2. Informazione antincendio
Il datore di lavoro provvede affinché ogni lavoratore riceva una adeguata informazione su:
* rischi di incendio legati all'attività svolta;
* misure di prevenzione degli incendi e relativo corretto comportamento negli ambienti di lavoro;
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* procedure da adottare in caso di incendio;
* nominativi dei lavoratori incaricati di applicare le misure di prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione
delle emergenze e pronto soccorso;
il nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione dell'azienda.
L'informazione è basata sulla valutazione dei rischi, ed è aggiornata nel caso in cui si verifichi un mutamento
della situazione del luogo di lavoro che comporti una variazione della valutazione stessa.
9. MINACCE DI ATTENTATI E SABOTAGGI
Come intervenire nel caso che si riceva segnalazione telefonica o si riscontri la presenza di contenitori sospetti:
* Avvisare immediatamente il dirigente scolastico, il R.S.P.P. o i componenti la squadra di emergenza i quali
avvertiranno subito le autorità di pubblica sicurezza telefonando alla polizia ed ai carabinieri.
Non effettuare ricerche per individuare l’ordigno.
Fare evacuare ordinatamente il personale non addetto all’emergenza seguendo le vie di fuga segnalate.
Verificare che non siano rimaste bloccate persone.
Presidiare l’ingresso impedendo l’accesso a chiunque non sia addetto alle operazioni di emergenza.
Soprattutto non informare nessun altro per evitare il diffondersi di un panico incontrollato.
10. TERREMOTO
In caso di terremoto
1. Alla prima scossa ci si rifugia sotto banchi e tavoli, all’interno di un vano porta o in adiacenza ad un muro
portante o sotto un trave
2. Terminata la scossa si abbandona l’edificio seguendo le indicazioni previste nel piano di evacuazione .
3. Si rientra nell’edificio scolastico solo dopo decisione concordata tra il responsabile di plesso e i componenti
del servizio di prevenzione e protezione, previa verifica della situazione con gli organi preposti e gli uffici di
segreteria e direzione.
11 . ALLUVIONE / EMERGENZE IDROLOGICHE
Premessa
Questa particolare circostanza, anche a seguito degli eventi che hanno colpito la città negli anni 2010 e
2011, per quanto concerne le scuole è disciplinata attualmente dall'Ordinanza del Sindaco del Comune di
Genova n° 2013- 372 del 6/12/2013 "Misure di sicurezza a tutela della pubblica incolumità da attivare in caso
di emergenza meteo-idrologica, relative ai servizi educativi, alle scuole di ogni ordine e grado e ai dipartimenti
universitari, ricadenti nel territorio del Comune di Genova" riportata sul sito del Comune di Genova
all'indirizzo:
http://www.comune.genova.it/sites/default/files/2013_pos_0000384_ord_dispositivo_atto1-1.pdf
Con l'ordinanza vengono definite le nuove misure di sicurezza per gli istituti scolastici cittadini di ogni ordine e
grado in caso di allerta 1 e di allerta 2 meteo-idrogeologica emessi dalla Regione Liguria. Il provvedimento ha
valore su tutto il territorio del Comune e prevede l’adozione di specifici Piani Interni d’Emergenza da parte di
tutti gli istituti scolastici
Per l'intera durata dell'allerta 2 meteo-idrologica, che in termini di previsione meteorologica rappresenta il
più elevato livello di rischio, tutte le scuole di ogni ordine e grado sul territorio del Comune di Genova
resteranno chiuse.
In caso di allerta meteo 1, e quindi in previsione di fenomeni meno intensi, saranno invece resi operativi, a
cura dei dirigenti scolastici, i Piani Interni d’Emergenza dei singoli istituti.
Sono sospese per l'intera durata dello stato di allerta 1 tutte le uscite programmate dalle classi e dalle
sezioni.
Come da indicazioni della Protezione Civile, si invita a tenersi informati, prestando attenzione alle indicazioni
fornite dalle autorità anche tramite sms, dalla radio e dalla televisione, dai pannelli stradali luminosi e ad
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aggiornarsi sulla situazione meteo consultando i siti http://www.comune.genova.it http://www.arpal.gov.it
tempo reale.
in
CONSIDERATO, come afferma l'Ordinanza, ..." che allo stato attuale delle conoscenze scientifiche, gli eventi
alluvionali che colpiscono il nostro territorio non possono essere previsti in maniera precisa (ora, luogo,
intensità e portata), è comunque necessario che nel caso di piogge intense, ogni dirigente scolastico metta in
atto, per tempo e autonomamente, le misure previste dai piani di emergenza interni..."
Con questo richiamo all’esigenza di affrontare, attraverso il Piano Interno, un’analisi accurata del rischio
idrogeologico cui può essere esposto ogni singolo edificio scolastico, si aggiunge un ulteriore elemento alla
sicurezza in relazione a strutture che, in caso di intensi fenomeni meteorologici, sono luoghi idonei presso i
quali proteggersi.
L'ordinanza, quindi, dispone l'adozione all'interno dei piani di emergenza/evacuazione di disposizioni di
comportamento per ogni plesso scolastico. Il piano dovrà scattare immediatamente con l'emanazione dell' allerta.
Quando poi la situazione di rischio si aggravasse (o si presentasse anche in assenza di una preventiva
comunicazione di allerta) su comunicazione del Centro Operativo Comunale (C.O.C.), i dirigenti scolastici
dovranno attivare le misure di sicurezza previste, in primo luogo assicurando che tutti gli allievi, i docenti, gli
altri dipendenti e tutte le persone eventualmente presenti non escano dall'edificio e salgano ai piani alti.
I principali obiettivi del provvedimento sono uniformare le misure di prevenzione su tutto il territorio comunale,
tutelare gli utenti deboli, rendere meno vulnerabile il mondo che ruota intorno alla scuola e limitare al massimo
gli spostamenti in città.
VERIFICATO che nessun edificio scolastico dell'Istituto Comprensivo Sestri risulta essere inserito dal Comune
di Genova in area a rischio allagamento mentre alcuni dei percorsi per raggiungerli sono in zone inondabili come
si può verificare sul sito del Comune di Genova all'indirizzo http://www.comune.genova.it/pages/zone-rischioinondazione-mappe-e-elenco-civici
CONSTATATO che il dirigente scolastico ha provveduto a informare dei contenuti dell'Ordinanza i genitori
degli alunni attraverso avviso scritto con firma per ricevuta e pubblicazione sul sito precisando in particolare che
il Centro Operativo Comunale ha disposto, ai sensi dell’ordinanza 372/2013, la permanenza all’interno degli
edifici scolastici degli utenti e delle persone presenti, fino alla comunicazione dal Centro Operativo del cessato
pericolo;
Comportamenti
In caso di condizioni meteoidrologiche tali da costituire criticità elevata a seguito di comunicazione da parte del
Centro Operativo Comunale (C.O.C.) ovvero in caso di alluvione non prevista/preannunciata e conseguenti
gravi allagamenti, verrà avviata la procedura di emergenza dal dirigente scolastico o dagli incaricati che
chiameranno tutto il personale collaboratore scolastico disponibile che lancerà il segnale di allarme andando
classe per classe.
•
•
•
•
Nessuno potrà lasciare l'edificio scolastico fino alla cessazione dell’allarme secondo quanto
prevede l'Ordinanza del Sindaco 2013-372 del 6/12/2013 in quanto alcuni dei percorsi di
allontanamento dal plesso scolastico possono essere compresi in aree a rischio;
tutte le deleghe per il ritiro dell’alunno saranno nulle e i rapporti tra la scuola e le famiglie saranno
tenuti solo con i genitori o con i titolari della potestà genitoriale;
nel caso un genitore si presenti a ritirare il proprio figlio, questi può farlo ma solo dopo che tale
circostanza sia stata registrata dal responsabile di plesso o suo delegato, tramite una dichiarazione
personale sottoscritta in quel momento dallo stesso genitore, di assunzione di responsabilità,
consapevole che sta adottando un comportamento difforme da quanto indicato nell'Ordinanza;
gli insegnanti non dovranno mettersi direttamente in contatto con le famiglie eccetto la
trasmissione, via sms con l'apposita catena telefonica, delle comunicazioni che perverranno alla
scuola da parte del C.O.C.;
9
•
•
la scuola offre ospitalità a tutti i presenti (compresi i genitori eventualmente sopraggiunti) per tutto
il tempo necessario fino al cessato pericolo che sarà comunicato dal C.O.C.;
tutto il personale della scuola resterà in servizio fino alla cessazione del pericolo, prestando
assistenza agli alunni e alle altre persone trattenute a scuola.
• In caso di alluvione esterna che non compromette l’attività interna:
o rimanere tutti nell’edificio;
o cercare di mantenere la calma e tranquillizzare gli alunni;
o chiudere porte e finestre;
o spostarsi ai piani più alti nel caso in cui l’acqua dovesse invadere i piani terreni o i primi piani;
o non precipitarsi fuori;
o non avvicinarsi alle finestre.
• In caso di alluvione esterna che compromette l’attività interna (con pioggia che cade dal soffitto o che entra
nelle aule)
o cercare di mantenere la calma e tranquillizzare gli alunni;
o abbandonare quelle aule e spostarsi, nella scuola, in altri luoghi asciutti;
o se la situazione diventa gravemente compromessa, uscire dall’edificio nonostante la pioggia;
o raggiungere il luogo sicuro, verificando che esso appaia ancora sicuro.
Quindi se durante l’emergenza per alluvione si valuterà che è necessario abbandonare l’edificio ( se avvertiti dal
C.O.C. o dalle Forze dell’Ordine o se avvengono ulteriori fatti accidentali che lo rendano necessario e non più
rinviabile) allora verrà impartito l’ordine di evacuazione secondo la normale procedura.
Il personale collaboratore scolastico incaricato nei due casi sopra descritti casi procederà alla fermata della
caldaia in centrale termica e all’interruzione dell’energia elettrica.
Dai collaboratori scolastici verranno inoltre chiuse tutte le porte e tutte le finestre dei locali comuni.
Il cessato pericolo verrà dato dal dirigente scolastico o dai collaboratori scolastici sulla base delle informazioni
che riceveranno dal C.O.C.
In ogni caso non chiamare i genitori per far venire a prendere gli alunni. Se ci sono le condizioni per rimanere
nell’edificio, vigilare gli alunni come sempre in attesa dei soccorsi, evitando così che si creino situazioni di
intasamento delle strade, confusione, pericoli per l'incolumità delle persone.
Se qualche genitore per qualsiasi motivo si presenta a scuola a ritirare il proprio figlio esso - nonostante sia stato
preventivamente informato dal dirigente scolastico delle prescrizioni dell'Ordinanza del Sindaco - può ritirarlo,
salvo diverse indicazioni da parte degli organi di protezione civile o altra autorità superiore preposta
all’emergenza.
Infatti, a seguito di autorevoli pareri recentemente acquisiti dagli Uffici Comunali è stato chiarito che
l'Ordinanza non può prevedere misure coercitive che arrivino ad impedire il ritiro del proprio figlio a quei
genitori che, pur consapevoli delle disposizioni contrarie da parte del Sindaco, si siano presentati
spontaneamente a scuola. Nel contempo è stato rilevato che questa eventuale situazione dovrebbe essere sempre
evitata dal momento che lo scopo dell'Ordinanza è proprio la limitazione degli spostamenti e la tutela delle
persone che in quelle circostanze corrono rischi per la propria incolumità. Ne consegue che, nel caso in cui il
C.O.C. (Centro Operativo Comunale) abbia disposto la permanenza nell'edificio di tutti gli utenti e un genitore si
presenti a ritirare il proprio figlio, questi può farlo ma solo dopo che tale circostanza sia stata registrata, tramite
una dichiarazione personale sottoscritta in quel momento dallo stesso genitore, di assunzione di responsabilità,
consapevole che sta adottando un comportamento difforme da quanto indicato nell'Ordinanza. Analogamente si
procederà - vigente ancora la situazione di pericolo segnalata dal COC - per l'abbandono della scuola da parte del
personale dipendente e non dell'Istituzione scolastica nel momento in cui non dovessero essere più presenti
persone da assistere/vigilare nel plesso
METODI DI COMUNICAZIONE DELLE EMERGENZE IDROLOGICHE
10
Si rammenta il metodo di comunicazione da parte del Comune di Genova:
•
•
ai cittadini: tramite radio e tv locali, sito web comune.genova.it, sms previa richiesta al 3399941051 o
all'indirizzo: http://iononrischio.comune.genova.it/#sms , app "io non rischio", profili facebook e
twitter del Comune di Genova
ai dirigenti scolastici: tramite sms e e-mail;
12. NUBE TOSSICA
In caso nube tossica la procedura di emergenza sarà avviata dal dirigente scolastico o dagli incaricati che,
avvertiti del pericolo (da comunicazione delle Forze dell’Ordine o dall’evidente presenza nell’aria del pericolo),
chiameranno tutto il Personale Ausiliario disponibile che si recherà in tutte le aule comunicando verbalmente lo
stato di emergenza.
In caso di nube tossica le cose immediatamente da farsi o da non farsi sono:
o
o
o
o
o
cercare di mantenere la calma e tranquillizzare i ragazzi;
chiudere immediatamente porte e finestre;
procedere alla sigillatura delle fessure delle finestre e della porta con nastro adesivo;
non uscire dalle aule;
non avvicinarsi alle finestre.
Il Personale Ausiliario distribuirà il nastro adesivo al momento della comunicazione del pericolo che preleverà
dall’apposito contenitore previsto per il materiale dell’emergenza.
Il Personale Ausiliario si incaricherà di sigillare le finestre degli ambienti comuni in cui si raccolgono le persone
presenti che non sono nelle classi quali segreteria, presidenza, aule speciali.
Se necessario verrà posto dal Personale Ausiliario alla base della porta sia di ingresso che di ogni aula del
materiale bagnato quali carta o stracci per limitare l’afflusso di fumi o gas.
Il cessato pericolo verrà dato dal Preside o dagli incaricati sulla base delle informazioni che riceveranno dalle
Forze dell’Ordine.
13 . IN CASO DI INCENDIO
• Richiamare l’attenzione del personale presente
• Lasciare il locale interessato, insieme alle altre persone presenti, chiudendo porte e finestre
NON ESPORRE A RISCHI LA PROPRIA PERSONA
• Non utilizzare MAI acqua su impianti o apparecchiature in tensione
• Prima di lasciare il locale da evacuare assicurarsi che nessuno sia rimasto dentro, accertarsi che tutti i
presenti lascino l’edificio.
SE LE VIE DI ESODO NON SONO PERCORRIBILI (perché bloccate dal fuoco)
• Riparasi in una stanza lontana dall’incendio e possibilmente provvista di finestre verso esterno
• Chiudere bene la porta e sigillarla per impedire il passaggio del fumo
• Manifestare la propria presenza affacciandosi dalla finestra. Durante l’esodo fornire adeguata assistenza
alle persone disabili o con mobilità limitata.
13.1 INCENDIO ALL'INTERNO DELL' EDIFICIO
11
In caso di incendio all’interno dell’edificio occorre abbandonare il più rapidamente possibile la scuola.
Il personale incaricato del primo soccorso e quello che deve utilizzare eventualmente gli estintori deve agire, ma
non deve concentrarsi sulla soluzione dell'evento, ma principalmente favorire l'evacuazione della scuola.
Il personale ausiliario di piano deve verificare l’agibilità del percorso di esodo individuando possibili
interruzioni dovute al fuoco e avverte il dirigente scolastico o gli incaricati che decidono di dare l’ordine di
evacuazione ed eventualmente modificare il percorso eliminando eventuali tratti pericolosi.
Presa la decisione di abbandonare l’edificio viene avvertito l’addetto all’emanazione dell’ordine di evacuazione
e si procede all’esodo secondo la normale procedura. Nel caso che il percorso di esodo venga modificato il
Personale Ausiliario sarà posizionato nei punti necessari ad indicare il nuovo percorso.
Nel luogo di raccolta gli incaricati avvertono le Forze dell’Ordine e si deciderà se rientrare nella scuola o se
attendere l’arrivo dei soccorsi o dei genitori che verranno a prendere i ragazzi.
13.2. INCENDIO ESTERNO ALL'EDIFICIO
In caso di incendio all’esterno dell’edificio con formazione di fumo e/o pericolo di incendio dell’edificio stesso
si procederà all’emergenza come per la nube tossica e pertanto la procedura di emergenza sarà avviata dal
dirigente scolastico o dagli incaricati che valuteranno il pericolo.
Se durante l’emergenza per incendio all’esterno dell’edificio si valuterà che è necessario abbandonare l’edificio (
se avvertiti dalle Forze dell’Ordine o se l’incendio rischia di propagarsi all’edificio scolastico) allora verrà
impartito l’ordine di evacuazione secondo la normale procedura prevista in caso di incendio, eventualmente
verrà cambiato il percorso e/o il luogo sicuro se questi sono interessato all’evento accidentale.
14. SCOPPIO (caldaia, evento terroristico, caduta di aereo, ecc...)
Nel caso di scoppio all’interno dell’edificio questo viene avvertito come una scossa sismica associata subito
dopo ad un probabile incendio pertanto la procedura da adottarsi inizialmente è la stessa del terremoto,
successivamente il personale addetto, valutato il caso specifico darà istruzioni relative alle procedure da seguire.
15. EVENTO METEOROLOGICO GRAVE
In caso di evento meteorologico grave verrà avviata la procedura di emergenza dal Preside o dagli incaricati che
chiameranno tutto il Personale Ausiliario disponibile che lancerà il segnale di allarme andando classe per classe.
In caso di evento meteorologico grave le cose immediatamente da farsi o da non farsi sono:
o
o
o
o
o
o
cercare di mantenere la calma e tranquillizzare i ragazzi;
chiudere porte e finestre;
posizionarsi lungo le pareti interne o sotto i banchi, cattedre, tavoli (se il pericolo è il vento);
lasciare immediatamente i locali interrati o seminterrati salendo al primo piano;
non precipitarsi fuori;
non avvicinarsi alle finestre;
Il Personale Ausiliario incaricato procederà alla fermata della caldaia in Centrale termica e all’interruzione
dell’energia elettrica.
Dal Personale Ausiliario verranno chiuse tutte le porte e tutte le finestre dei locali comuni.
Il cessato pericolo verrà dato dal Preside o dai Collaboratori sulla base delle informazioni che riceveranno dalle
Forze dell’Ordine.
12
Se durante l’emergenza per evento meteorologico grave si valuterà che è necessario abbandonare l’edificio ( se
avvertiti dalle Forze dell’Ordine o se avvengono ulteriori fatti accidentali) allora verrà impartito l’ordine di
evacuazione secondo la normale procedura prevista anche in caso di incendio.
16. PRIMO SOCCORSO
Il primo soccorso rappresenta un momento molto importante ai fini del buon esito dell'intervento sanitario.
Infatti è in questa fase che spesso si possono verificare situazioni o atteggiamenti che possono pregiudicare i
futuri sviluppi della situazione della persona che viene soccorsa.pertanto dopo aver attivato il soccorso sanitario
118 dando chiare indicazioni per essere raggiunti, in attesa dei soccorsi, seguire le indicazioni degli operatori del
118
La volontà di aiutare, l'agitazione e la confusione che in parte ne deriva, la presunzione di essere all'altezza
degli interventi che tale situazione richiederebbe, pur non avendone reale capacità, sono o possono essere
fonte di danni per la persona che viene soccorsa.
Pertanto bisogna ricordare alcuni fondamentali aspetti generali del primo soccorso, che riguardano tutte le
possibili emergenze.
* E' fondamentale mantenere sempre la calma, ed in particolare nei riguardi della persona soccorsa, evitando
qualsiasi atteggiamento o discorso che possa accentuare la situazione di ovvia preoccupazione in cui già si trova
il soggetto;
*agire solo nei limiti della propria reale competenza in materia di pronto soccorso, ricordando sempre che (anche
da un punto di vista giuridico) è meglio non fare piuttosto che commettere errori nei soccorsi
* facilitare la respirazione sbottonando rapidamente eventuali indumenti stretti
*non somministrare farmaci e bevande
* se l’infortunato non è cosciente, mettere la vittima in posizione laterale di sicurezza
* allontanare decisamente i curiosi, e coloro che, non essendo in grado, vogliono prestare la propria opera in
modo autonomo;
* evitare di fare effettuare movimenti non necessari che possano accentuare inutilmente il dolore ove questo sia
presente, anche perché una movimentazione inopportuna di un traumatizzato può generare ulteriori lesioni;
* evitare, per quanto possibile, di entrare in contatto col sangue eventualmente fuoriuscito o altri materiali
biologici senza opportune protezioni impermeabili.
Comunque è necessario richiedere sempre l'intervento qualificato del medico scolastico o del personale
appositamente addestrato.
Nell'attesa è bene comportarsi secondo semplicissime regole che di seguito vengono illustrate per fasi:
I fase
Ispezionare l'ambiente, teatro dell'evento, al fine di riconoscere le eventuali fonti di pericolo che possano
minacciare l'incolumità del soccorritore, ed in particolare:
- conduttori elettrici privi di isolamento;
- perdite di fluidi da tubature
- presenza di sostanze tossiche, infiammabili, esplosive, ecc.
II fase
Liberare la vittima con le opportune cautele per non creare ulteriori lesioni.
III fase
Effettuare una prima valutazione delle condizioni dell'infortunato (sistema nervoso, respiratorio,
cardiocircolatorio) finalizzata ad individuare le due "urgenze assolute" che possono minacciare la sopravvivenza
se il soccorso non è tempestivo.
Le "urgenze assolute" sono:
- grave insufficienza o arresto respiratorio;
- grave emorragia arteriosa.
IV fase
Trasportare l'infortunato in un luogo sicuro o accessibile al mezzo di soccorso
17. PLANIMETRIE
Per i luoghi di lavoro il piano include una planimetria per ogni specifico ambiente (piano o reparto) nella quale
siano riportati:
•le caratteristiche distributive del luogo, con particolare riferimento alla destinazione delle varie aree e alle vie di
esodo;
•il punto di raccolta, identificato come “Luogo Sicuro”
•il tipo, numero di ubicazione delle attrezzature ed impianti di estinzione;
•l'ubicazione degli allarmi;
13
•l'ubicazione dell'interruttore generale dell'alimentazione elettrica.
18. CONCLUSIONI
Il presente documento, che consta di pagine 14 (più allegati), redatto dal R.S.P.P. e firmato oltre che dal R.S.P.P.
dal datore di lavoro, il dirigente scolastico.
Copia integrale del presente documento è conservata presso: Direzione Istituto Comprensivo, insegnante
responsabile del Plesso e pubblicata sul sito web dell'Istituto.
Estratto del presente documento è esposto all'ingresso della Scuola e in tutte le aule.
Tutti i lavoratori della Scuola e tutti i visitatori sono tenuti all'osservanza delle norme contenute nel documento.
Genova, 12/9/2014
Il R.S.P.P.
Il Dirigente Scolastico
14
PROCEDURA DI COMUNICAZIONI INTERNE
DI EVENTUALI EMERGENZE DI ALTRO TIPO RIGUARDANTI LA SINGOLA
SCUOLA
ESCLUSE QUINDI QUELLE DELLA PROTEZIONE CIVILE
(SI EFFETTUANO TRAMITE MODALITA', DEFINITE A LIVELLO DI PLESSO, QUALI AD ESEMPIO TELEFONATE,
SMS, WHATSAPP, FACEBOOK ECC.)
DIRIGENTE
SCOLASTICO (o suo
sostituto) avvisa
DSGA (o suo
che a
sua volta avvisa
sostituto)
UN ASSISTENTE
AMMINISTRATIVO
che a sua volta
avvisa
tutto il
personale
della
segreteria
UN
COLLABORATORE
SCOLASTICO
che a sua volta
avvisa
tutti i
collaboratori
scolastici
RESPONSABILE
DI PLESSO (o suo
sostituto) che a sua
volta avvisa
tutti i docenti del
plesso. Tra di essi,
il docente incaricato
del team di classe
della scuola
infanzia/primaria e il
coordinatore di classe
della scuola
secondaria avvisa il
i lavoratori non
dipendenti
dall'IC SESTRI
ma che lavorano
nel plesso
(addetti
ristorazione, ose,
tirocinanti,
esperti
associazioni e
società sportive,
ditte di trasporto
ecc) secondo
quanto previsto
nel piano di
emergenza del
plesso
rappresentante dei genitori di quella
classe che a sua volta avvisa
tutti i genitori della
propria classe
15
COMUNE DI GENOVA
Protezione Civile
comi m: di
u-inova
Rischio Alluvione - Cosa fare?
(Ordinanza del Sindaco n. 221 del 26 luglio 2012)
In caso di attivazione di un “avviso per temporali” o di un “allerta meteo”, che
comportano pericolo per l’incolumità di persone e cose, e fino alla loro revoca:
•
•
•
•
•
•
per i residenti in aree a rischio di inondazione, evitare di stare o pernottare in locali che si trovano a piano
strada, sottostanti ad esso o comunque inondabili;
predisporre paratie a protezione dei locali al piano strada,, chiudere le
porte di cantine
seminterrati e salvaguardare i beni mobili che si trovano in locali allagabili;
porre al sicuro i propri veicoli in zone non raggiungibili daIÌ’a]lagamento;
durante lo stato di Allerta 2 (massima Allérta)' non sostare su passerellee
ponti o nei pressi
degli argini dei torrenti;
limitare gli spostamenti a esigenze di effettiva necessità. Durante lo stato di Allerta 2 (massima Allerta)
gli,eventi all’aperto ed i mercati rionali in aree a rischio di inondazione sono sospesi;
tenersi aggiornati, sull’evolversi della situazione e prestare attenzione alle indicazioni fomite dalle
Autorità, dalla radio, dalla tv e da tutte le altre fonti di informazione.
Durante l’evento alluvionale:
•
allontanarsi dai locali a piano strada, sottostanti ad esso o comunque inondabili e non rientrarvi fino
al cessare dell’evento;
•
non sostare su passerelle e ponti o nei pressi degli argini ei torrenti e nei sottopassi, limitare gli
spostamenti, specie con veicoli privati, esclusivamente ai casi di necessità;
rinunciare a mettere in salvo qualunque bene o materiale e trasferirsi subito in ambiente sicuro; noti
tentare di raggiungere la propria destinazione, ma cercare tempestivamente riparo presso lo stàbile più
vicino e sicuro;
staccare l’interruttore della corrente e chiudere la valvola del gas, purché tali dispositivi non
sianacoliocati in locali a piano strada, sottostanti ad esso o in locali inondabili; prima di abbandonare là
zona di sicurezza accertarsi che sia stato dichiarato ufficialmente il cessato, allarme;
verificare gli aggiornamenti della situazione prestare attenzione alle indicazioni fornite dalle Autorità,
dalla radio e dalla tv e da tutte le altre fonti di informazione.
ATTENZIONE: le informazioni e gli aggiornamenti ufficiali su previsioni, Avvisi e
stato di Allerta saranno divulgati anche attraverso:
•
•
•
•
pannelli luminosi stradali disposti lungo la viabilità principale e paline alle fermate AMT;
sito web del Centro Funzionale di Protezione Civiiè'iii Regione Liguria (www.meteoliguria.it);
sito web (www.comune.genova.it) e social network del Comune di Genova
(twitter.com/comunedigenova; www.facebook.com/Comune.di.Genova);
servizio allerta meteo via SMS (informazioni su http://segnalazionisms.comune.genova.it).
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