Mari di voce 2007 per nastro magnetico su frammenti di testi estratti da Omero, Iliade* di Alessandro Baricco Voci recitanti preregistrate di Fabrizio Pugliese, Kostas Klagos e Biagio Putignano Dur.: 19’20” *Traduzione in greco moderno di Kostas Klagos “…L’Iliade è piena di nomi, alcuni celeberrimi, altri pronunciati una sola volta e mai più…i nomi non sono una cosa noiosa da liquidare velocemente litigando con l’accento, ma suoni eterni che meritano rispetto e che, a loro modo, producono piacere…” (Alessandro Baricco Omero, Iliade – Milano, 2004 – Feltrinelli). La composizione è stata commissionata nel 2007 dai Cantieri Teatrali Koreja - Teatro Stabile d'Innovazione del Salento (Lecce) e prodotta nell'ambito del progetto ECUMENES con il sostegno di Unione Europea, Regione Puglia e del programma Interreg IIIA Grecia-Italia". La prima esecuzione assoluta è avvenuta presso il parco archeologico di Egnatia (Brindisi), quasi come un invito a mettersi in ascolto dei luoghi, affinchè ci restituiscano le voci, i nomi degli eroi del passato, la loro presenza. Oscillum 1997 per nastro magnetico dur: 10’00” L’Oscillum è un oggetto di terracotta che gli antichi Messapi solevano esporre fuori delle proprie dimore per proteggersi dagli influssi negativi. Di forma rotonda e piatta, internamente era vuoto; sul lato anteriore era decorato con disegni antropomorfi. Probabilmente oscilla di diverse dimensioni, raggruppati tra loro e collocati su alberi o in luoghi adatti, quando erano agitati dal vento, acquisivano un significato magico. Il loro suono poteva racchiudere messaggi divini dai molteplici significati, essere d’augurio e di buon auspicio per tutti coloro che vi s’imbattevano. La composizione s’ispira a quest’oggetto, ed utilizza la sola sintesi sottrattiva realizzata con CSOUND. Il brano si staglia dal silenzio, discretamente, con un’esplorazione del campo sonoro; il rumore bianco inizia subito a colorarsi e a polarizzarsi intorno a frequenze-perno, le quali glissando disegnano immaginifiche traiettorie. HDRS 1998 per nastro magnetico dur: 15’00” Il mosaico del pavimento della Cattedrale, realizzato dal monaco Pantaleone nel 1100 d.C. non è solo un’opera di proporzioni gigantesche, ma rappresenta la SUMMA teologica della cristianità nella concezione medievale del tempo. Esso funge da “diagramma” virtuale a questa composizione. Dai suoni dell’antico organo settecentesco sono derivate tutte le voci di un mottetto multidimensionale che proliferano in linee sonore a forma di Y coricata (–<), paragonabili alle arborescenze xenakisiane, ad imitazione del simbolo dell’albero. Il continuo fondersi e confondersi dei suoni di origine strumentale con quelli sintetici è l’atteggiamento compositivo di base del pezzo. La dimensione temporale risulta dalla somma e dalla sovrapposizione degli oggetti sonori, dal loro sfilacciamento in linee continuamente cangianti e dai giochi prospettici (sfondo e superficie) a cui sono sottoposti i materiali. Se le stelle fossero sogni 2005 per nastro magnetico dur: 10’00” La composizione è stata concepita e realizzata per la Mostra di Pittura “Frammenti di suoni…” dell’artista Renato Centonze allestita presso il foyer del Teatro Koreja di Lecce, dal 29 ottobre al 29 novembre 2005. La voce di J. Cage accompagna la esplorazione di un mondo in cui la pittura riverbera come strumento fantastico che produce vibrazioni sonore. In questo modo si è volutamente indagato il margine sottile tra "musica concreta" e "musica elettronica", tracciando linee direzionali al di fuori di prassi dogmatiche consolidate nelle attuali tendenze elettroacustiche. Biagio Putignano