79 che deve raffreddare la lampada facendo rima

Fare luce consapevolmente
Rappresentazione schematica della tensione di uscita prodotta dalla tecnica Switching per avere una tensione di uscita compatibile con i LED
che deve raffreddare la lampada facendo rimanere la temperatura al di sotto degli 80°C per
salvaguardare il buon funzionamento dei LED
posti al suo interno.
Al di sopra del dissipatore si trova la vera e propria piastrina dei LED, protetta dal rivestimento
della lampadina, trasparente o bianco opaco e,
permette alla luce di essere distribuita, conferendo alla struttura una solidità e robustezza
che supera di gran lunga gli altri tipi di lampade.
Dopo questa nostra breve e semplificata analisi
della composizione di una lampada a LED, volevamo sottolineare che non abbiamo, in questo
tipo di lampadine, alcuna presenza di mercurio,
né scariche elettriche, né tantomeno emissioni
di raggi ultravioletti.
La rottura della lampada LED non provoca
emissioni di vapori di gas nocivi ma è necessaria comunque accortezza nel suo corretto
smaltimento, come si fa con qualsiasi Rifiuto di
Apparecchiatura Elettrica ed Elettronica (talvolta citata anche semplicemente con l'acronimo
RAEE).
LED, NON È TUTTO ORO QUEL CHE LUCCICA
Anche le lampade a LED hanno i loro difetti:
•tonalità di colore spesso alterate per le lampadine di fascia economica;
•difficoltà nell'ottenere illuminazione diffusa
anche dietro alla lampadina;
•stadi di alimentazione ancora in fase evolutiva in fatto di rendimento;
•scelta più difficile avendo meno varietà utili
di misure e potenze di illuminazione;
•solo per alcune marche si avverte un ronzio
proveniente dallo stadio di alimentazione;
•prezzo ancora elevato a parità di potenza rispetto alle LFC.
E ovviamente i loro pregi:
•assenza di mercurio (no Hg);
•nessuna emissione di raggi U.V. (no UV);
•più facile lo smaltimento dei rifiuti perché
adesione alla direttiva europea RoHS (Restriction of Hazardous Substances Directive);
•accensione immediata (o pressoché immediata)
•raggiungimento immediato della temperatura
di colore e della massima emissione di luce;
•nessuna emissione di calore nella parte frontale;
•robusta, compatta, resistente a vibrazioni e urti;
•vita lunghissima rispetto a tutti gli altri tipi di
lampadine;
•consumi ancora più ridotti rispetto ad incandescenza, alogene e fluorescenza;
•riduzione drastica dei costi di manutenzione;
•facilità nel trovare modelli usabili con i variatori
di luce.
Nuove direzioni • n. 17 settembre-ottobre 2013
79