PROPOSIZIONE SOGGETTIVA E OGGETTIVA Osserva l’esempio: È bello avere tanti amici. Quanti predicati ci sono in questo periodo? .................... Quante proposizioni ci sono? .................... Qual è la proposizione principale?................................................................ Qual è la proposizione subordinata?......................................................... È bello proposizione principale (il soggetto non c’è) avere tanti amici proposizione subordinata Puoi anche dire: Avere tanti amici è bello. In questo periodo la proposizione subordinata funziona come soggetto della proposizione principale. La frase avere tanti amici è una proposizione subordinata soggettiva. Non è giusto copiare. Quanti predicati ci sono in questo periodo? .................... Quante proposizioni ci sono? .................... Qual è la proposizione principale? ................................................................ Qual è la proposizione subordinata? ................................................................. Non è giusto proposizione principale (il soggetto non c’è) copiare proposizione subordinata Puoi anche dire: Copiare non è giusto. Copiare è una proposizione subordinata soggettiva. La proposizione subordinata soggettiva può essere: – esplicita, quando è formata dalla congiunzione che + un verbo all’indicativo, al congiuntivo o al condizionale: È evidente che si annoia. indicativo È necessario che voi andiate. congiuntivo Si pensa che Sandro sarebbe adatto per quel lavoro. condizionale implicita, quando il predicato contiene un verbo all’infinito senza preposizione oppure introdotto dalla preposizione di: Mi piace giocare a tennis. Spesso accade di sbagliare. La proposizione subordinata soggettiva dipende da: – verbi impersonali come accade, sembra, bisogna, piace, pare, risulta: Pare che il professor Rossi andrà in pensione. Sembra facile imparare quella poesia. – il verbo essere unito a un nome o a un aggettivo (è bello, è giusto, è sbagliato, è un pia- cere, è utile, è necessario, è chiaro): È bello che siate venuti. Non sempre è necessario arrivare in anticipo. – un verbo alla terza persona singolare preceduto dal si impersonale (si crede, si dice, si teme, si pensa, si racconta): Si racconta che quella casa sia abitata da un fantasma. Spesso si teme di fare brutta figura. La professoressa vuole che facciamo silenzio. Quanti predicati ci sono in questo periodo? .................... Quante proposizioni ci sono? .................... Qual è la proposizione principale? ................................................................ Qual è la proposizione subordinata? ................................................................. La professoressa vuole proposizione principale che facciamo silenzio proposizione subordinata In questo periodo il soggetto della principale è La professoressa; la proposizione subordinata funziona come oggetto della proposizione principale. La frase che facciamo silenzio è una proposizione subordinata oggettiva. Io penso che tu parli troppo. Quanti predicati ci sono in questo periodo? .................... Quante proposizioni ci sono? .................... Qual è la proposizione principale? .......................................................... Qual è la proposizione subordinata? ............................................................ Io pensoproposizione principale (il soggetto è Io) che tu parli troppo proposizione subordinata La frase che tu parli troppo è una proposizione subordinata oggettiva. La proposizione subordinata oggettiva può essere: – esplicita, quando è formata dalla congiunzione che + un verbo all’indicativo, al con- giuntivo o al condizionale: Luigi giura che il suo cane non morde. indicativo Speriamo che Silvia arrivi in tempo! congiuntivo I professori credono che dovrei continuare a studiare. condizionale – implicita, quando il predicato contiene un verbo all’infinito introdotto dalla preposizione di: Sara pensa di avere sempre ragione. La proposizione subordinata oggettiva dipende da verbi come affermare, giurare, negare, promettere, dire, raccontare, sapere, sperare, rispondere, ascoltare, vedere, sentire, capire, credere, pensare, sostenere, volere, impedire, pretendere, vietare, desiderare. Prova a svolgere i seguenti esercizi di analisi del periodo: 1. Non penso tu sia soddisfatto di ciò che hai fatto 2. Direi che la verità non è ancora venuta a galla 3. Si crede che tu non sia all'altezza del problema che ti si è presentato 4. Non potresti semplicemente credere che ho sbagliato? 5. Bisogna che ti dia una mossa o che se la dia qualcun altro