Le strutture del Servizio sanitario nazionale

annuncio pubblicitario
3
Le strutture del Servizio sanitario nazionale
1 Qual è la natura giuridica della ASL?
A)
B)
C)
D)
Azienda autonoma.
Ente sanitario a valenza interregionale.
Azienda dotata di personalità giuridica pubblica.
Azienda municipalizzata.
2 Quanti anni dura in carica il Collegio sindacale della ASL?
A)
B)
C)
D)
Cinque.
Quattro.
Tre.
Due.
3 La responsabilità della gestione complessiva della ASL è imputata:
A)
B)
C)
D)
Al Direttore generale.
Al Direttore sanitario.
Al Collegio sindacale.
Al Direttore amministrativo.
4 La rappresentanza legale dell’ASL compete:
A)
B)
C)
D)
Al Direttore sanitario.
Al Direttore amministrativo.
Al Direttore generale.
Al Collegio di direzione.
5 A quale organo spetta la verifica dell’amministrazione dell’ASL sotto il
profilo economico?
A) Al Collegio sindacale.
B) Al Collegio di direzione.
C) Al Direttore generale.
D) Al Consiglio dei sanitari.
6 Gli organi dell’ASL sono:
A) Il Direttore generale e il coordinatore dei servizi sociali.
B) Il Direttore amministrativo e il Consiglio dei sanitari.
194 Libro III Legislazione sanitaria
C) Il Direttore generale, il Consiglio dei sanitari e il coordinatore dei servizi
sociali.
D) Il Direttore generale coadiuvato dal Direttore amministrativo e dal Direttore sanitario e dal Consiglio dei sanitari e il Collegio sindacale.
7 Per il governo delle attività cliniche il Direttore generale dell’ASL si avvale:
A)
B)
C)
D)
Del Collegio di direzione.
Del Consiglio dei sanitari.
Del Collegio sindacale.
Del coordinatore dei servizi sociali.
8 La nomina del Direttore generale dell’ASL deve essere effettuata nel termine:
A) Ordinatorio di 60 giorni dalla data di vacanza dell’ufficio.
B) Perentorio di 60 giorni dalla data di vacanza dell’ufficio.
C) Perentorio di 90 giorni dalla data di vacanza dell’ufficio.
D) Perentorio di 30 giorni dalla data di vacanza dall’ufficio.
9 Quali funzioni svolge il Consiglio delle professioni sanitarie dell’ASL?
A)
B)
C)
D)
Di vigilanza sull’osservanza della legge.
Di consulenza tecnico-sanitaria.
Di verifica della regolare tenuta della contabilità.
Di accertamento della conformità del bilancio alle risultanze dei libri contabili.
10 Quali sono le funzioni del Collegio di direzione?
A)
B)
C)
D)
La consulenza tecnico-sanitaria.
Vigilare sulla regolarità amministrativa e contabile.
Vigilare sull’osservanza della legge.
Coadiuvare il Direttore generale nel governo delle attività cliniche.
11 Che cosa si intende per distretto sanitario di base?
A)
B)
C)
D)
Un organo tecnico-scientifico del Servizio sanitario nazionale.
Un apparato periferico del Ministero della Salute.
Un organismo di supporto e di consulenza del Ministro della Salute.
Una articolazione organizzativo-funzionale della ASL per l’erogazione dei
servizi di primo livello e di pronto intervento.
12 Quale organo provvede all’affidamento dell’incarico di direttore di distretto sanitario?
A) Il Direttore generale della ASL di pertinenza.
3 Le strutture del Servizio sanitario nazionale 195
B) Il Consiglio delle professioni sanitarie.
C) Il Collegio di direzione.
D) Il Ministro della Salute.
13 La nomina dei Direttori generali delle aziende sanitarie avviene ad opera:
A)
B)
C)
D)
Della singola azienda sanitaria.
Del Collegio di direzione.
Della Regione.
Del Collegio dei sanitari.
14 Il Consiglio Superiore di Sanità dura in carica:
A)
B)
C)
D)
4 anni.
3 anni.
5 anni.
2 anni.
15 A quanti abitanti si riferisce l’ambito di operatività del distretto?
A)
B)
C)
D)
100.000 abitanti.
50.000 abitanti.
150.000 abitanti.
60.000 abitanti.
16 A norma dell’art. 4 D.Lgs. 502/1992 i presidi ospedalieri sono:
A) Ospedali non costituiti in azienda ospedaliera.
B) Strutture sanitarie a carattere ricettivo dotate di autonomia imprenditoriale.
C) Agenzie sanitarie articolate su basi territoriali.
D) Ospedali di eccellenza che svolgono, oltre che prestazioni sanitarie di ricovero e cura, specifiche attività di ricerca scientifica biomedica nonché
di organizzazione e gestione dei servizi sanitari.
17 La collaborazione fra Servizio sanitario nazionale e Università si realizza
attraverso:
A) Aziende ospedaliero-universitarie.
B) Istituti zooprofilattici sperimentali.
C) Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico.
D) Dipartimenti di prevenzione.
18 In base al D.L. 158/2012, a chi compete la valutazione del Direttore generale dell’azienda sanitaria?
A) Alla ASL.
196 Libro III Legislazione sanitaria
B) Al Distretto sanitario.
C) Alla Regione.
D) Al Consiglio delle professioni sanitarie.
19 Gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico sono:
A) Enti sanitari a rilevanza nazionale dotati di autonomia e personalità giuridica.
B) Enti locali dotati di autonomia ad indirizzo politico-amministrativo.
C) Articolazioni territoriali delle ASL.
D) Associazioni sanitarie private a diffusione nazionale.
20 Gli Istituti di ricovero e cura possono essere trasformati in fondazioni?
A) No.
B) Sì, se trattasi di istituti di ricovero e cura a carattere scientifico di diritto
pubblico.
C) Sì, se trattasi di istituti di ricovero e cura a carattere scientifico di diritto
privato.
D) Sì, ma solo se non perseguono finalità di ricerca.
21 Quali sono gli enti fondatori delle fondazioni IRCCS?
A) Il Ministero della Salute, la Regione di pertinenza ed il Comune in cui l’istituto ha sede effettiva di attività.
B) Il Ministero della Salute, la Commissione nazionale per la ricerca sanitaria e la Regione di pertinenza.
C) Il Ministero della Salute e il Presidente della Regione interessata.
D) Il Ministero della Salute e il Sindaco del Comune in cui l’istituto ha sede
effettiva.
22 Quali sono gli organi delle fondazioni IRRCS?
A) Presidente e Consiglio di amministrazione.
B) Consiglio di amministrazione e direttore generale.
C) Presidente, Consiglio di amministrazione, direttore generale, direttore
scientifico, collegio sindacale.
D) Consiglio di amministrazione, direttore generale, collegio dei revisori.
23 L’organizzazione di una azienda ospedaliera è di tipo:
A)
B)
C)
D)
Dipartimentale.
Distrettuale.
Circoscrizionale.
Provinciale.
3 Le strutture del Servizio sanitario nazionale 197
24 Che cos’è il Piano sanitario nazionale?
A) Il documento programmatico mediante il quale sono stabilite le linee di
indirizzo dell’ASL.
B) Il documento programmatico diretto a soddisfare le esigenze della popolazione regionale.
C) Il documento programmatico mediante il quale sono stabilite le linee generali di indirizzo del Servizio sanitario nazionale.
D) Il documento programmatico adottato dall’O.M.S. di concerto con il Ministro della Salute per la tutela della salute di chi viaggia.
25 Che cos’è il Piano sanitario regionale?
A) Il piano strategico degli interventi finalizzati alla tutela della salute diretto a soddisfare le esigenze della popolazione regionale.
B) Il documento programmatico elaborato da tutte le ASL del territorio regionale contenente le linee guida in materia di tutela della salute.
C) L’insieme del Piani attuativi locali.
D) Il piano strategico degli interventi finalizzato al finanziamento dei servizi
sanitari regionali adottato d’intesa con la Conferenza unificata.
26 Che durata ha il Piano sanitario nazionale?
A)
B)
C)
D)
Triennale.
Biennale.
Annuale.
Semestrale.
27 Le Regioni adottano i Piani sanitari regionali:
A) Entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore del Piano sanitario nazionale.
B) Entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore del Piano sanitario nazionale.
C) Entro 120 giorni dalla data di entrata in vigore del Piano sanitario nazionale.
D) Entro 150 giorni dalla data di entrata in vigore del Piano sanitario nazionale.
28 Qualora il Piano sanitario non venga adottato dalle Regioni:
A) È previsto l’intervento sostitutivo del Governo.
B) Sono inapplicabili alla Regione inadempiente le disposizioni del Piano sanitario nazionale.
C) Sono negati finanziamenti alle Regioni inadempienti.
D) Il Presidente della Regione fissa un termine non superiore a tre mesi per
provvedervi.
198 Libro III Legislazione sanitaria
29 In quale dei seguenti casi, secondo il D.Lgs. 502/1992, alle Regioni non è
consentito l’accreditamento di nuove strutture?
A) La mancanza di fondi.
B) Il sovrannumero di strutture accreditate.
C) Nessuna delle opzioni.
D) La non adozione del Piano Sanitario Regionale, dopo un anno dall’entrata in vigore del Piano Sanitario Nazionale.
30 Gli istituti zooprofilattici sperimentali sono:
A) Laboratori dell’Arma dei Carabinieri abilitati al controllo sulla produzione e commercio di prodotti di origine animale.
B) Enti sanitari dotati di personalità giuridica di diritto pubblico.
C) Fondazioni aventi finalità di ricerca sanitaria.
D) Ospedali di eccellenza.
31 Il Direttore sanitario delle ASL o delle Aziende ospedaliere per poter essere nominato deve aver:
A) Meno di 60 anni di età.
B) Meno di 65 anni di età.
C) Meno di 70 anni di età.
D) Meno di 72 anni di età.
32 Quale, tra i seguenti compiti, non è di pertinenza dei dipartimenti di prevenzione?
A) Profilassi delle malattie infettive e parassitarie.
B) Sorveglianza epidemiologica delle popolazioni animali.
C) Tutela igienico-sanitaria degli alimenti.
D) Raccolta delle informazioni sull’uso improprio dei farmaci, nonché sul grave abuso degli stessi.
33 Le ASL possono assumere la gestione di attività o servizi socio-assistenziali?
A)
B)
C)
D)
No.
Sì, su delega dei singoli enti locali.
Sì, quando gli enti locali siano inadempienti.
Sì, quando il bacino di utenza sia inferiore a 10.000 assistiti.
34 A quale autorità spetta deliberare la costituzione di un’azienda ospedaliera?
A)
B)
C)
D)
Al Ministro della Salute.
Alla Regione.
Al Consiglio dei Ministri.
Alla Conferenza dei Sindaci.
3 Le strutture del Servizio sanitario nazionale 199
35 Di quali organi si avvalgono le aziende ospedaliero universitarie?
A)
B)
C)
D)
Direttore generale, Collegio sindacale e organo di indirizzo.
Direttore sanitario, Collegio sindacale e organo di indirizzo.
Direttore generale e organo di indirizzo.
Consiglio di amministrazione, direttore generale, Collegio sindacale e organo di indirizzo.
36 La revoca della costituzione in azienda ospedaliera può avvenire:
A) In caso di grave disavanzo economico e in caso di perdita dei requisiti costitutivi.
B) In caso di violazione di legge.
C) In caso di violazione dei principi di buon andamento e imparzialità dell’amministrazione.
D) In caso di mancato raggiungimento degli obiettivi previsti.
37 A quale autorità spetta la risoluzione del contratto con il Direttore gene-
rale delle aziende sanitarie in caso di grave disavanzo, di violazione di
legge o dei principi di buon andamento ed imparzialità dell’amministrazione?
A) Al Ministero della Salute.
B) Alla Regione.
C) Alla Corte di conti.
D) Al Collegio sindacale.
38 A chi compete la verifica della realizzazione del Piano attuativo locale da
parte delle aziende ospedaliere?
A) Alla Conferenza permanente per la programmazione socio-sanitaria.
B) Alla Conferenza dei Sindaci.
C) All’Agenzia per i servizi sanitari regionali.
D) Al Ministro della Salute.
39 Quali organi hanno gli ospedali costituiti in azienda ospedaliera?
A)
B)
C)
D)
Il comitato dei garanti e l’amministratore straordinario.
Gli stessi della ASL.
L’assemblea generale, il comitato di gestione e il collegio dei revisori.
La Conferenza permanente socio-sanitaria e il direttore di distretto.
40 Cosa accade qualora vengano a mancare alcuni dei requisiti che la legge ritiene necessari per la costituzione di un ospedale in azienda ospedaliera?
A) Può aversi la riconferma provvisoria.
B) Si ha la revoca della costituzione.
200 Libro III Legislazione sanitaria
C) Si ha la revoca dei finanziamenti di ricerca.
D) Si ha la risoluzione del contratto del direttore generale.
41 Ai sensi dell’art. 5, D.Lgs. 81/2008, al Comitato per l’indirizzo e la valutazione delle politiche attive e per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro partecipano con
funzione consultiva:
A) Un rappresentante dell’INAIL, uno dell’ISPESL e uno dell’Istituto di previdenza per il settore marittimo (IPSEMA).
B) Due rappresentanti dell’INAIL.
C) Un rappresentante dell’INAIL e uno dell’ISPESL.
D) Un rappresentante dell’INAIL, uno dell’ISPESL, uno dell’Istituto di previdenza per il settore marittimo (IPSEMA) e uno dell’ISS.
42 Il Programma di ricerca sanitaria è elaborato:
A) Dal Governo congiuntamente al Documento di programmazione economico-finanziaria (DPEF).
B) Dalla Commissione nazionale per la ricerca sanitaria.
C) Dal Ministero della Salute.
D) Dalla Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le Regioni e le Province autonome.
43 Quale dei seguenti non costituisce requisito per il riconoscimento del carattere scientifico agli istituti di ricovero e cura?
A) Personalità giuridica di diritto pubblico o di diritto privato.
B) Titolarità dell’autorizzazione e dell’accreditamento sanitario.
C) Caratteri di eccellenza del livello delle prestazioni rese negli ultimi tre anni.
D) Ubicazione presso un Comune con densità demografica al di sopra dei
diecimila abitanti.
44 Chi è il responsabile dell’assegnazione dei pazienti nelle liste d’attesa?
A)
B)
C)
D)
Il Direttore generale
La Direzione medica di presidio
Il Direttore di unità operativa
Il Sistema informativo statistico
45 I SERT sono:
A)
B)
C)
D)
Consultori familiari facenti parte della struttura organizzativa della ASL.
Servizi medico-legali.
Servizi per le tossicodipendenze.
Strutture per l’AIDS e per le patologie infettive.
3 Le strutture del Servizio sanitario nazionale 201
46 I CSM sono:
A)
B)
C)
D)
Centri di salute mentale.
Centri sanitari militari.
Consultori sanitari per la maternità.
Centri sportivi medici.
47 A quale ente compete la determinazione dei principi organizzativi e strutturali della ASL?
A) Al Comune.
B) Allo Stato.
C) Alla Regione.
D) Alla Provincia.
48 Quali sono gli enti coinvolti nel Programma di ricerca sanitaria?
A) L’Istituto superiore di sanità e il Ministero della Salute.
B) L’Istituto superiore di sanità, l’Agenzia per i servizi sanitari regionali, il Ministero della Salute, gli Istituti zooprofilattici sperimentali.
C) Il Ministero della Salute e i suoi organi periferici.
D) Il Ministero della Salute, l’Agenzia per i servizi sanitari regionali e l’Agenzia italiana del farmaco.
49 Alla luce della normativa vigente, le funzioni legislative ed amministrative in materia di assistenza sanitaria, spettano:
A) Ai Comuni.
B) Al Governo.
C) Alle Regioni e alle Province autonome.
D) Al Ministero della Salute.
50 Cos’è la Casa della Salute?
A) Una struttura polivalente in cui convergono i servizi territoriali che erogano prestazioni sanitarie.
B) L’insieme dei presidi ospedalieri che esistono nel territorio regionale.
C) L’insieme dei dipartimenti di prevenzione di una ASL.
D) Non esiste tale struttura.
202 Libro III Legislazione sanitaria
Risposte commentate
1 Risposta esatta: C (Punti 2)
L’Azienda/Unità sanitaria locale (cd. ASL) può definirsi «lo strumento di erogazione,
sul territorio, di servizi sanitari».
A seguito dell’entrata in vigore del D.Lgs. 30-12-1992, n. 502 come modificato dal
D.Lgs. 19-6-1999, n. 229, la USL, è qualificata come azienda che provvede a garantire i livelli essenziali di assistenza previsti dal corrente Piano sanitario nazionale nel
proprio ambito territoriale.
A tale scopo è dotata di personalità giuridica pubblica, di autonomia organizzativa, amministrativa, patrimoniale, contabile, gestionale, tecnica e imprenditoriale.
Ciò comporta che le ASL pur essendo giuridicamente dei soggetti pubblici attraverso i quali le Regioni provvedono ad assicurare i livelli essenziali di assistenza sanitaria — come precisato dal comma 1 dell’articolo 3 — nel perseguire i propri fini agiscono in concreto alla stregua di un qualsiasi imprenditore privato.
2 Risposta esatta: C (Punti 3)
L’art. 3ter, comma 3, D.Lgs. 502/1992 (come modificato dalla L. 23-12-2014, n. 190,
legge di stabilità 2015) stabilisce che il Collegio sindacale dura in carica tre anni ed
è composto da tre membri, di cui uno designato dal Presidente delle giunta regionale, uno dal Ministro dell’economia e delle finanze e uno dal Ministro della salute.
3 Risposta esatta: A (Punti 3)
Il comma 1quater dell’art. 3 del D.Lgs. 502/1992, introdotto dal D.Lgs. 229/1999, imputa al Direttore generale la responsabilità della gestione complessiva della ASL
dalla quale discendono competenze operative e direzionali di ampio raggio come ad
esempio l’adozione dell’atto aziendale di diritto privato che segna la costituzione
dell’azienda sanitaria in struttura dotata di autonomia imprenditoriale, nonché la
nomina dei responsabili delle strutture operative dell’azienda.
4 Risposta esatta: C (Punti 2)
Al Direttore generale competono tutti i poteri di gestione, nonché la rappresentanza legale dell’ASL, nonché poteri di verifica, anche attraverso l’istituzione di un apposito servizio di controllo interno, della corretta ed economica gestione delle risorse attribuite ed introitate e dell’imparzialità e buon andamento dell’azione amministrativa.
5 Risposta esatta: A (Punti 2)
Ai sensi dell’art. 3ter del D.Lgs. 502/1992 il Collegio sindacale:
— verifica l’amministrazione dell’azienda sotto il profilo economico;
— vigila sull’osservanza della legge;
3 Risposte commentate 203
— accetta la regolare tenuta della contabilità;
— riferisce almeno trimestralmente alla Regione sulle eventuali irregolarità compiute nella tenuta della contabilità.
6 Risposta esatta: D (Punti 2)
La formulazione dell’art. 3, D.Lgs. 502/1992, introdotta dal D.Lgs. 229/1999, ristruttura l’assetto degli organi della ASL prevedendo:
— il Direttore generale, coadiuvato dal Direttore amministrativo e dal Direttore sanitario e dal Consiglio dei sanitari;
— il Collegio sindacale.
7 Risposta esatta: A (Punti 3)
In ogni ASL è costituito il Collegio di direzione, di cui il Direttore generale si avvale
per il governo delle attività cliniche.
Il Collegio di direzione, inoltre, partecipa alla pianificazione delle attività, incluse la
ricerca, la didattica, i programmi di formazione e la soluzione per l’attività libero-professionale intramuraria.
Ai comportamenti del collegio non è corrisposto alcun emolumento, compenso, indennità o rimborso spese.
8 Risposta esatta: B (Punti 3)
La nomina del Direttore generale deve essere effettuata nel termine perentorio di
sessanta giorni dalla data di vacanza dell’ufficio.
Scaduto tale termine, scatta la seguente procedura: il Ministro della Salute, sentite
la Regione interessata e l’Agenzia per i servizi sanitari regionali, fissa un congruo termine per provvedere; decorso tale termine, il Ministro sentito nuovamente il parere
della Agenzia e previa consultazione della Conferenza permanente per i rapporti tra
lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, propone al Consiglio dei Ministri l’intervento sostitutivo, anche sotto forma di nomina di un commissario ad acta. L’intervento adottato dal Governo non preclude l’esercizio delle funzioni regionali per le quali si è provveduto in via sostitutiva ed è efficace sino a quando i competenti organi regionali abbiano provveduto.
9 Risposta esatta: B (Punti 3)
Il Consiglio dei sanitari è organismo elettivo dell’ASL con funzioni di consulenza tecnico-sanitaria ed è composto dal Direttore sanitario che lo presiede, da una maggioranza di medici e altri operatori sanitari laureati e una rappresentanza di infermieri e tecnici.
Fornisce parere obbligatorio ma non vincolante al Direttore generale per le attività
tecnico-sanitarie, anche sotto il profilo organizzativo e per gli investimenti ad esse
attinenti.
Si esprime altresì sulle attività assistenziali e tale parere è inteso come favorevole
ove non formulato entro il termine fissato dalla legge regionale (silenzio-assenso).
204 Libro III Legislazione sanitaria
10 Risposta esatta: D (Punti 3)
In base all’art. 4 D.L. 158/2012 (cd. decreto Balduzzi), come convertito, che ha modificato l’art. 17 del D.Lgs. 502/1992, il Collegio di direzione è istituito in ogni azienda o ente del Servizio sanitario nazionale, quale organo dell’azienda di cui fanno parte tutte le figure professionali dell’azienda, di cui il Direttore generale si avvale per il
governo delle attività cliniche.
11 Risposta esatta: D (Punti 3)
I distretti sanitari di base costituiscono una forma di decentramento dell’attività sanitaria dell’Azienda sanitaria locale.
Sono previsti dalla L. 833/1978 (art. 10) che li definisce: «strutture tecnico-funzionali per l’erogazione dei servizi di primo livello e di pronto intervento» (cioè prestazioni essenziali e di prima necessità) di dimensioni territoriali idonee a favorire la
maggiore efficacia e diffusione dell’intervento.
In particolare, per il D.Lgs. 502/1992 come modificato dal D.Lgs. 229/1999, il distretto garantisce:
a) assistenza specialistica ambulatoriale;
b) attività o servizi per la prevenzione e la cura delle tossicodipendenze;
c) attività o servizi consultoriali per la tutela della salute dell’infanzia, della donna e
della famiglia;
d) attività o servizi rivolti a disabili ed anziani;
e) attività o servizi di assistenza domiciliare integrata;
f) attività o servizi per le patologie da HIV e per le patologie in fase terminale.
12 Risposta esatta: A (Punti 2)
Ai sensi dell’art. 3sexies del D.Lgs. 502/1992 inserito dal D.Lgs. 229/1999 l’incarico di
direttore del distretto è attribuito dal Direttore generale della ASL di pertinenza territoriale a un dirigente dell’azienda, che abbia maturato una specifica esperienza nei
servizi territoriali e un’adeguata formazione nella loro organizzazione, oppure a un
medico convenzionato da almeno dieci anni, con contestuale congelamento di un
corrispondente posto di organico della dirigenza sanitaria.
13 Risposta esatta: C (Punti 3)
In base al D.L. 158/2012 (cd. decreto Balduzzi), conv. in L. 189/2012, che ha introdotto innovazioni in ambito sanitario anche attraverso modifiche al D.Lgs. 502/1992, la
nomina dei direttori generali di aziende ed enti del Servizio sanitario nazionale avviene ad opera della Regione; ciò trova conferma anche nelle nuove norme per il conferimento degli incarichi di direttore generale, sanitario, amministrativo e socio-sanitario che sono state dettate con il D.Lgs. 4-8-2016, n. 171 che, in attuazione della
delega contenuta nella L. 124/2015 di riforma della P.A., ha riformato la dirigenza sanitaria, in direzione di una maggiore trasparenza nella conduzione e gestione delle
strutture sanitarie pubbliche.
La nomina dei Direttori generali di aziende ed enti del SSN avviene ad opera della
Regione che attinge obbligatoriamente dall’elenco regionale degli idonei, costi-
3 Risposte commentate 205
tuita previo avviso pubblico e selezione effettuata da parte di una Commissione di
esperti.
Gli elenchi sono aggiornati almeno ogni due anni. Fermo restando ciò, l’iscrizione
nell’elenco è valida per 4 anni (art. 1, D.Lgs. 171/2016).
Nell’elenco nazionale non possono essere reinseriti coloro che sono stati dichiarati
decaduti dal precedente incarico di Direttore generale per violazione degli obblighi
di trasparenza.
Si tenga presente però che, il decreto n. 171/2016 è caduto sotto la scure della sentenza n. 251 del 2016 che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’impianto
della L. 124/2015.
14 Risposta esatta: B (Punti 3)
L’organizzazione e il funzionamento del Consiglio Superiore di Sanità sono disciplinati da una apposita normativa, costituita dal D.Lgs. 30 giugno 1993, n. 266 e dal D.M.
6 agosto 2003, n. 342 che definiscono un assetto coerente con l’evoluzione sociale ed
economica intervenuta nel frattempo. Il Consiglio Superiore di Sanità dura in carica tre anni.
15 Risposta esatta: D (Punti 3)
L’ambito di operatività del distretto si riferisce ad una popolazione minima di almeno 60.000 abitanti (art. 3quater D.Lgs. 502/1992), salvo che la Regione, in considerazione delle caratteristiche geomorfologiche del territorio o della bassa densità della
popolazione residente, disponga diversamente.
16 Risposta esatta: A (Punti 2)
I presidi ospedalieri sono, ex art. 4, comma 9, D.Lgs. 502/1992 gli ospedali non costituiti in azienda ospedaliera.
In qualità di strutture dell’ASL essi godono di una autonomia molto minore rispetto
a quella delle aziende ospedaliere, ovvero di:
— autonomia a livello direttivo garantita dalla presenza di un dirigente medico, in
qualità di responsabile delle funzioni igienico-organizzative e di un dirigente amministrativo responsabile della gestione amministrativa (entrambi nominati dal
direttore generale della ASL).
La separatezza della gestione direttiva del presidio ospedaliero rispetto a quella
dell’ASL di cui esso è parte è strettamente funzionale ad una eventuale trasformazione in azienda ospedaliera;
— autonomia economico-finanziaria con la tenuta di una contabilità separata seppure interna al bilancio della ASL.
Se nella ASL vi sono più presidi ospedalieri, questi possono essere accorpati a fini
funzionali.
17 Risposta esatta: A (Punti 2)
Allo scopo di realizzare un idoneo coordinamento delle funzioni tra le Regioni e l’Università, il D.Lgs. 517/1999, all’art. 1, prevede la stipula di protocolli di intesa le cui li-
206 Libro III Legislazione sanitaria
nee guida sono tracciate dal D.P.C.M. 24-5-2001. La collaborazione tra SSN e Università si realizza attraverso aziende ospedaliero-universitarie dotate di personalità
giuridica autonoma. Le aziende ospedaliero-universitarie operano nell’ambito della programmazione sanitaria nazionale e regionale e concorrono sia al raggiungimento degli obiettivi di quest’ultima, sia alla realizzazione dei compiti istituzionali dell’Università, in considerazione dell’apporto reciproco tra le funzioni del Servizio sanitario
nazionale e quelle svolte dalle facoltà di medicina e chirurgia. Le attività assistenziali svolte perseguono l’efficace e sinergica integrazione con le funzioni istituzionali
dell’Università, sulla base dei princìpi e delle modalità proprie dell’attività assistenziale del Servizio sanitario nazionale, secondo le specificazioni definite nel decreto
istitutivo.
18 Risposta esatta: C (Punti 3)
Il D.L. 158/2012 (cd. decreto Balduzzi), conv. in L. 189/2012, prevede che le Regioni,
nella sede deputata (Conferenza Regioni e Province autonome), provvedano alla individuazione di criteri e di sistemi di valutazione e verifica dell’attività dei Direttori generali, sulla base di obiettivi di salute e di funzionamento dei servizi definiti nel quadro della programmazione regionale, con particolare riferimento all’efficienza, all’efficacia, alla sicurezza, all’ottimizzazione dei servizi sanitari e al rispetto degli equilibri economico-finanziari di bilancio concordati.
19 Risposta esatta: A (Punti 2)
A norma dell’art. 1 D.Lgs. 16-10-2003, n. 288 (Riordino degli istituti di ricovero e cura a
carattere scientifico), gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico sono enti sanitari a rilevanza nazionale dotati di autonomia e personalità giuridica che, secondo standards di eccellenza, perseguono finalità di ricerca, prevalentemente clinica e traslazionale, nel campo biomedico e in quello dell’organizzazione e gestione
dei servizi sanitari, unitamente a prestazioni di ricovero e cura di alta specialità.
20 Risposta esatta: B (Punti 2)
L’art. 2 D.Lgs. 16-10-2003, n. 288 prevede che, su istanza della Regione in cui l’Istituto ha la sede prevalente di attività clinica e di ricerca e con decreto adottato dal Ministro della Salute, gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico di diritto
pubblico possono essere trasformati in Fondazioni di rilievo nazionale aventi finalità di ricerca, prevalentemente clinica e traslazionale, nel campo biomedico e in quello dell’organizzazione e gestione dei servizi sanitari, unitamente a prestazioni di ricovero e cura di alta specialità.
Le fondazioni sono aperte alla partecipazione di soggetti pubblici e privati e sottoposte alla vigilanza del Ministero della Salute e del Ministero dell’Economia e delle
Finanze.
Le fondazioni IRCCS hanno durata illimitata. Ad esse sono trasferiti, in assenza di oneri, i rapporti attivi e passivi, il patrimonio mobiliare e immobiliare ed il personale degli Istituti trasformati.
3 Risposte commentate 207
21 Risposta esatta: A (Punti 3)
Sono enti fondatori delle fondazioni IRCCS il Ministero della Salute, la Regione ed
il Comune in cui l’Istituto da trasformare ha la sede effettiva di attività e, quando siano presenti, i soggetti rappresentativi degli interessi originari. Altri enti pubblici e soggetti privati, che condividano gli scopi della fondazione ed intendano contribuire al
loro raggiungimento, possono aderire in qualità di partecipanti, purché in assenza
di conflitto di interessi: gli statuti, in conformità del D.Lgs. 288/2003, disciplinano le
modalità e le condizioni della loro partecipazione, ivi compreso l’apporto patrimoniale loro richiesto all’atto della adesione e le modalità di rappresentanza nel Consiglio di amministrazione.
22 Risposta esatta: C (Punti 2)
L’art. 3 D.Lgs. 288/2003 dispone che le fondazioni IRCCS abbiano, tra i loro organi, un
Consiglio di amministrazione composto da non più di sette consiglieri, dei quali tre
designati dal Ministro della Salute, tre dal Presidente della Regione e uno dal Comune in cui insiste la sede prevalente di attività clinica e di ricerca, se si tratta di Comune con più di diecimila abitanti, ovvero dalla Conferenza dei Sindaci, qualora il Comune abbia dimensione demografica inferiore.
Tra gli organi è previsto il Presidente scelto dal Consiglio di amministrazione tra i
componenti nominati dal Ministro della salute e dal Presidente della Regione competente.
Lo statuto delle Fondazioni IRCCS deve disciplinare anche la presenza del direttore
generale, cui sono affidate funzioni di gestione. È nominato dal Consiglio di amministrazione tra soggetti esterni allo stesso, nonché dal direttore scientifico, nominato dal Ministro della salute, sentito il Presidente della Regione. Infine, il collegio
sindacale opera con funzioni di verifica economico-contabile.
23 Risposta esatta: A (Punti 3)
L’organizzazione tipo dell’azienda ospedaliera è a modello dipartimentale. Si tratta di un modello organizzativo nel quale si realizza l’integrazione di unità operative
omogenee, affini o complementari, ciascuna con obiettivi specifici, ma che concorrono al perseguimento di obiettivi comuni di salute.
Con l’organizzazione dipartimentale si perseguono:
— obiettivi organizzativi con il miglioramento delle attività di assistenza, ricerca e
formazione;
— obiettivi clinici con la promozione della qualità dell’assistenza;
— obiettivi economici con la realizzazione di economie di scala e di gestione;
— obiettivi strategici con la diffusione delle conoscenze e lo sviluppo delle competenze.
24 Risposta esatta: C (Punti 3)
È il documento programmatico mediante il quale sono stabilite le linee generali di indirizzo del S.S.N., gli obiettivi fondamentali di prevenzione, cura e riabilita-
208 Libro III Legislazione sanitaria
zione, nonché i livelli di assistenza sanitaria da applicare in condizioni di uniformità
sul territorio nazionale.
Il contenuto del PSN è deliberato nel rispetto della programmazione socio-economica nazionale, degli obiettivi di tutela della salute individuati a livello internazionale
e in conformità all’entità del finanziamento riservato al SSN.
25 Risposta esatta: A (Punti 3)
Le singole Regioni adottano il Piano sanitario regionale che rappresenta il piano strategico degli interventi finalizzati alla tutela della salute e al funzionamento dei
servizi, diretto a soddisfare le esigenze della popolazione regionale. Il Piano sanitario regionale deve essere formulato tenendo presenti gli obiettivi predisposti dal
Piano sanitario nazionale.
26 Risposta esatta: A (Punti 2)
Il Piano sanitario nazionale ha durata triennale e viene predisposto dal Governo, su
proposta del Ministro della Salute, sentite le Commissioni parlamentari permanenti
per materia, nonché le Confederazioni sindacali maggiormente rappresentative d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le Regioni e le Province autonome (art. 1, D.Lgs. 502/1992).
27 Risposta esatta: D (Punti 3)
Le Regioni adottano o adeguano i Piani sanitari regionali entro 150 giorni dalla data
di entrata in vigore del PSN, con la partecipazione delle autonomie locali, delle formazioni sociali private non aventi scopo di lucro impegnate nell’assistenza sociale e
sanitaria e delle organizzazioni sindacali degli operatori sanitari pubblici e privati e
delle strutture accreditate dal SSN. In particolare, la collaborazione con gli enti locali è garantita anche dalla sottoposizione del progetto di Piano sanitario regionale alla
Conferenza permanente per la programmazione sanitaria e socio-sanitaria regionale,
della quale fanno parte alcuni rappresentanti di tali enti (il Sindaco, il Presidente della Conferenza dei Sindaci, i Presidenti di circoscrizione, secondo i casi). Compito di
tale organo è quello di formulare osservazioni in merito allo schema di Piano, che
sono esaminate prima della sua approvazione.
28 Risposta esatta: A (Punti 3)
Qualora il Piano sanitario non venga adottato dalla Regione, l’applicazione delle disposizioni del PSN è assicurata da un intervento sostitutivo del Governo. La Regione che sia rimasta inadempiente entro un anno dalla data di entrata in vigore del
PSN, deve provvedere ad adottarlo entro un termine non inferiore a tre mesi, come
fissato dal Ministro della Sanità. Decorso tale termine, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della Sanità, sentita l’Agenzia per i servizi sanitari regionali, d’intesa con la Conferenza permanente Stato-Regioni, adotta i provvedimenti necessari a dare attuazione al PSN nella Regione, se del caso anche mediante la nomina di
un commissario ad acta.
3 Risposte commentate 209
29 Risposta esatta: D (Punti 3)
La mancanza di fondi è un presupposto non previsto dalla legge, non vincolante per
l’accreditamento di nuove strutture (A), e non vi è nemmeno un numero prestabilito
di strutture accreditate e accreditabili (B). La risposta corretta è, dunque, la D: se trascorso un anno dall’entrata in vigore del Piano Sanitario Nazionale, la Regione non
ha recepito, attraverso il Piano Sanitario Regionale, i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), viene impedito alla regione di accreditare nuove strutture.
30 Risposta esatta: B (Punti 3)
Gli istituti zooprofilattici sperimentali sono enti sanitari con personalità giuridica
di diritto pubblico dotati di autonomia gestionale ed amministrativa, che rappresentano lo strumento tecnico ed operativo del Servizio sanitario nazionale per quanto riguarda la sanità animale, il controllo di salubrità e qualità degli alimenti di origine animale, l’igiene degli allevamenti ed il corretto rapporto fra insediamenti umani, animale ed ambientale.
Il D.Lgs. 106/2012, di riordino degli enti vigilati, ha previsto che: con leggi regionali
siano riorganizzati gli istituti, ciascun Consiglio di amministrazione riveda il proprio
statuto; sia costituito con decreto un Comitato di supporto degli IZS in ambito strategico e organizzativo.
31 Risposta esatta: B (Punti 2)
Il Direttore sanitario è un medico che all’atto della nomina, deve avere meno di 65
anni, essere in possesso della laurea in medicina e chirurgia, ma deve essere in possesso di esperienza almeno quinquennale di direzione tecnico-sanitaria in enti pubblici o privati o strutture sanitarie pubbliche o private di media o grande dimensione.
32 Risposta esatta: D (Punti 2)
Il dipartimento di prevenzione promuove azioni volte a individuare e rimuovere le
cause di nocività e malattia di origine ambientale, umana e animale garantendo le
seguenti funzioni di prevenzione collettiva e sanità pubblica:
a) profilassi delle malattie infettive e parassitarie;
b) tutela della collettività dai rischi sanitari degli ambienti di vita anche con riferimento agli effetti sanitari degli inquinanti ambientali;
c) tutela della collettività e dei singoli dai rischi infortunistici e sanitari connessi agli
ambienti di lavoro;
d) sanità pubblica veterinaria, che comprende sorveglianza epidemiologica delle
popolazioni animali e profilassi delle malattie infettive e parassitarie; farmacovigilanza veterinaria; igiene delle produzioni zootecniche; tutela igienico-sanitaria
degli alimenti di origine animale;
e) tutela igienico-sanitaria degli alimenti;
f) sorveglianza e prevenzione nutrizionale;
g) attività di promozione della salute e di prevenzione delle malattie cronico-degenerative in collaborazione con gli altri servizi e dipartimenti aziendali;
h) tutela della salute nelle attività sportive.
210 Libro III Legislazione sanitaria
La raccolta delle informazioni sull’uso improprio dei farmaci, nonché sul grave
abuso degli stessi è di competenza della Agenzia italiana del farmaco, nell’esplicazione dell’attività di farmacovigilanza.
33 Risposta esatta: B (Punti 2)
Le ASL possono assumere anche la gestione di attività o servizi socio-assistenziali su delega dei singoli enti locali con oneri a totale loro carico, ivi compresi quelli relativi al personale e l’erogazione di prestazioni socio-sanitarie per le quali c’è una
forte integrazione tra realtà distrettuale della ASL ed ente locale.
34 Risposta esatta: C (Punti 2)
Nel procedimento di costituzione in azienda ospedaliera spetta alle Regioni trasmettere al Ministro della Salute le proprie indicazioni circa gli ospedali da trasformare in
aziende ospedaliere sulla base delle quali il Ministro, previa verifica della sussistenza dei requisiti, formula proposte da inoltrare al Consiglio dei Ministri che, con propria deliberazione, individua gli ospedali da costituire in azienda ospedaliera. Entro
60 gg. dalla deliberazione del Consiglio dei Ministri le Regioni costituiscono i predetti ospedali in azienda.
35 Risposta esatta: A (Punti 2)
Il D.P.C.M. 24-5-2001, recante Linee guida sui protocolli d’intesa Regione-Università,
ha distinto due tipologie organizzative: le aziende ospedaliero-universitarie integrate con il Servizio sanitario nazionale e le aziende ospedaliere integrate con l’università. Per entrambe, l’organizzazione dipartimentale è il modello ordinario di gestione e gli organi sono: il direttore generale, il Collegio sindacale e l’organo di indirizzo.
36 Risposta esatta: A (Punti 3)
In caso di grave disavanzo nel triennio di riferimento (da intendersi quello successivo all’entrata in vigore del D.Lgs. 229/1999) oppure di perdita dei requisiti costitutivi, la costituzione in azienda ospedaliera viene revocata dalla Regione, secondo le procedure previste per la costituzione medesima, e la stessa fa retrocedere
l’azienda ospedaliera a «presidio ospedaliero» di ASL (art. 4, comma 1quinquies,
D.Lgs. 502/1992, inserito dal D.Lgs. 229/1999).
37 Risposta esatta: B (Punti 1)
Spetta alla Regione la risoluzione del contratto del Direttore generale (con relativa
decadenza del direttore generale e sua sostituzione) in caso di «grave disavanzo», di
violazione di leggi o dei principi di buon andamento e di imparzialità dell’amministrazione (art. 3bis, comma 7 D.Lgs. 502/1992, come modificato dal D.L. 158/2012,
conv. in L. 189/2012).
38 Risposta esatta: A (Punti 3)
Spetta alla Conferenza permanente per la programmazione socio-sanitaria verificare la realizzazione del Piano attuativo locale da parte delle aziende ospedaliere.
3 Risposte commentate 211
La Conferenza dei Sindaci o il Sindaco, invece, a seconda che il territorio della ASL
superi quello del Comune o coincida con esso, partecipano alla verifica del Piano attuativo locale da parte delle ASL; nel caso di mancata adozione possono chiedere
alla Regione la revoca o non conferma del direttore generale.
39 Risposta esatta: B (Punti 1)
Gli organi delle aziende ospedaliere sono gli stessi delle ASL ovvero:
— Direttore generale coadiuvato dal Direttore amministrativo, dal Direttore sanitario e dal Consiglio dei Sanitari;
— Collegio sindacale.
40 Risposta esatta: A (Punti 2)
Riguardo i presidi già costituiti in aziende ospedaliere, l’art. 4, comma 1quinquies del
D.Lgs. 502/1992, sancisce che essi possano essere riconfermati, anche quando non
soddisfano i requisiti indicati, per un periodo massimo di tre anni dall’entrata in vigore del D.Lgs. 229/1999, sulla base di un progetto di adeguamento presentato dalla Regione, fatta eccezione per i presidi ospedalieri su cui insiste la prevalenza del
corso formativo del triennio clinico della facoltà di medicina. Alla scadenza del termine previsto nel provvedimento di conferma, ove permanga la carenza dei requisiti, le Regioni e il Ministero della Salute attivano la procedura volta a revocare il carattere di azienda ospedaliera al presidio e ad individuare l’ASL subentrante nei rapporti attivi e passivi; ove i requisiti sussistano, si avvia la procedura di proposta da parte della Regione al Ministero della Salute.
41 Risposta esatta: A (Punti 2)
Il Comitato per l’indirizzo e la valutazione delle politiche attive e per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro è istituito presso il Ministero della salute con l’obiettivo di garantire la più completa attuazione del principio di leale collaborazione tra Stato e Regioni.
Esso, tra l’altro, stabilisce le linee comuni delle politiche nazionali in materia di salute e sicurezza sul lavoro; definisce la programmazione annuale in ordine ai settori
prioritari di intervento dell’azione di vigilanza, i piani di attività e i progetti operativi
a livello nazionale, tenendo conto delle indicazioni provenienti dai comitati regionali di coordinamento e dai programmi di azione individuati in sede comunitaria; programma il coordinamento della vigilanza a livello nazionale in materia di salute e sicurezza sul lavoro; individua le priorità della ricerca in tema di prevenzione dei rischi
per la salute e sicurezza dei lavoratori.
Il Comitato è presieduto dal Ministro della salute ed è composto da:
— tre rappresentanti del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali;
— un rappresentante del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
— un rappresentante del Ministero dell’interno;
— cinque rappresentanti delle regioni e province autonome di Trento e di Bolzano.
212 Libro III Legislazione sanitaria
Al Comitato partecipano, con funzione consultiva, un rappresentante dell’INAIL, uno
dell’ISPESL e uno dell’Istituto di previdenza per il settore marittimo (IPSEMA).
Le modalità di funzionamento del comitato sono fissate con regolamento interno ed
ai componenti del Comitato ed ai soggetti invitati a partecipare, non spetta alcun
compenso, rimborso spese o indennità di missione.
42 Risposta esatta: C (Punti 2)
A norma dell’art. 12bis D.Lgs. 502/1992, il Ministero della Salute, sentita la Commissione nazionale per la ricerca sanitaria, elabora il programma di ricerca sanitaria. Di
seguito, il programma è adottato dallo stesso Ministero, d’intesa con la Conferenza
permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e
di Bolzano, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del Piano sanitario nazionale ed ha validità triennale.
43 Risposta esatta: D (Punti 2)
Ai sensi dell’art. 13 D.Lgs. 288/2003 il riconoscimento del carattere scientifico agli
istituti di ricovero e cura è subordinato al possesso dei seguenti requisiti:
— personalità giuridica di diritto pubblico o di diritto privato;
— titolarità dell’autorizzazione e dell’accreditamento sanitari;
— economicità ed efficienza dell’organizzazione, qualità delle strutture e livello tecnologico delle attrezzature;
— caratteri di eccellenza del livello delle prestazioni e dell’attività sanitaria svolta
negli ultimi tre anni;
— caratteri di eccellenza della attività di ricerca svolta nell’ultimo triennio relativamente alla specifica disciplina assegnata;
— dimostrata capacità di inserirsi in rete con Istituti di ricerca della stessa area di riferimento e di collaborazioni con altri enti pubblici e privati;
— dimostrata capacità di attrarre finanziamenti pubblici e privati indipendenti;
— certificazione di qualità dei servizi secondo procedure internazionalmente riconosciute.
Non costituisce requisito la localizzazione su territorio di un Comune con particolare soglia demografica.
44 Risposta esatta: C (Punti 2)
Viene definito ricovero programmato il ricovero non in condizione di urgenza nel quale il paziente sceglie di essere ricoverato in ospedale ed accetta di effettuare il ricovero in una data che si stabilisce con l’utilizzo di una apposita «lista d’attesa».
Esiste a livello centrale un Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa (PNGLA 20142016) ed un Osservatorio nazionale per l’attività libero-professionale (ALPI) con relativi compiti di monitoraggio sui tempi di attesa.
Il ricovero è proposto dal medico ospedaliero, dal medico specialista ambulatoriale,
dal medico di medicina generale ed è disposto previo parere dello specialista del reparto che inserisce il nominativo nell’apposita lista d’attesa della stessa Unità operativa, concordando anche la classe di priorità del ricovero.
3 Risposte commentate 213
Le responsabilità sono suddivise nel seguente modo:
— la Direzione medica di presidio è responsabile della tenuta e conservazione dei
registri di prenotazione e dell’individuazione di un medico di direzione referente;
— il Direttore di Unità operativa è responsabile della pianificazione dei ricoveri
programmati e della delega ad un collaboratore per la tenuta dei registri di ricovero; dell’individuazione di criteri per l’assegnazione delle priorità ai pazienti in
lista d’attesa;
— il delegato alla tenuta dei registri è responsabile della corretta tenuta dei registri
secondo le direttive impartite dal Direttore dell’unità operativa;
— il sistema operativo statistico è responsabile dell’invio periodico all’unità operativa del report.
45 Risposta esatta: C (Punti 2)
I servizi per le tossicodipendenze (cd. SERT) già istituiti o da istituire a cura delle ASL,
a norma della L. 162/1990 poi convertita nel T.U. emanato con D.P.R. 9-10-1990, n. 309,
si articolano in moduli organizzativi che esercitano la loro attività in modo sinergico ai
consultori familiari, alle strutture per l’AIDS e per le patologie infettive, ai servizi medico-legali, ai laboratori di analisi di riferimento, anche convenzionati agli altri servizi sanitari e sociali che comunque svolgono attività nel settore delle tossicodipendenze.
46 Risposta esatta: A (Punti 2)
I CSM sono Centri di salute mentale, bracci operativi del Dipartimento di salute mentale (DSM), all’interno delle ASL.
Il Centro di salute mentale è una struttura organizzativa a base territoriale che svolge attività ambulatoriali e domiciliari, per la tutela della salute mentale.
47 Risposta esatta: C (Punti 2)
Spetta alla Regione la determinazione dei principi organizzativi e strutturali dell’ASL
in relazione:
— all’articolazione del territorio regionale in ASL;
— all’articolazione delle ASL in distretti;
— all’istituzione e all’organizzazione nell’ambito delle ASL dei dipartimenti di prevenzione;
— alla costituzione dei presidi ospedalieri in aziende quando ricorrano i presupposti descritti dall’art. 4 del D.Lgs. 502/1992, come modificato dal D.Lgs. 229/1999.
48 Risposta esatta: B (Punti 3)
Il Piano sanitario nazionale valido per il triennio 2006-2008, adottato con D.P.R. 7-42006, dettaglia gli enti coinvolti nel Programma di ricerca sanitaria:
— Istituto superiore di sanità;
— Agenzia dei servizi sanitari regionali;
— Ministero della Salute;
— Istituti zooprofilattici sperimentali.
214 Libro III Legislazione sanitaria
49 Risposta esatta: C (Punti 3)
Il D.Lgs. 502/1999, all’art. 2, prevede che siano le Regioni e le Province autonome di
Trento e di Bolzano ad avere potere legislativo in materia di assistenza sanitaria.
Ai Comuni (A) vengono esclusivamente delegate tali competenze, mentre le opzioni
B e D riguardano il potere centrale dichiarato dal principio di sussidiarietà.
50 Risposta esatta: A (Punti 3)
La L. 27-12-2006, n. 296 (legge finanziaria 2007) all’art. 1, commi 805 e 806, ha previsto l’istituzione di un Fondo nazionale per il finanziamento di un progetto di modello assistenziale definito «Casa della Salute», inteso come struttura polivalente in
cui convergono servizi territoriali che erogano prestazioni sanitarie agli assistiti.
Ad essa fanno capo l’area dei servizi sanitari, l’area dei servizi socio-sanitari, l’area dei
servizi sociali.
SCHEMA DI VALUTAZIONE
Oltre 111
Da
92 a 111
Da
72 a 91
Da
52 a 71
Meno di 52
punti:
punti:
punti:
punti:
punti:
ottimo
buono
discreto
sufficiente
insufficiente
Scarica