Varietà algebriche Modelli con singolarità Modelli di indipendenza condizionata per tabelle di contingenza, singolarità e restrizioni di contesto Antonio Forcina∗ , Roberto Colombi∗ ∗ ∗ Dipartimento di Economia, Finanza e Statistica, Universitá di Perugia ∗∗ Laboratorio di Statistica, Università di Bergamo L’algoritmo LM Varietà algebriche Modelli con singolarità L’algoritmo LM Riassunto I modelli di indipendenza condizionata costituiscono uno dei modi più basilari per definire la struttura di distribuzioni di probabilità discreta associate a tabelle di contingenza. Un singolo vincolo di indipendenza può coinvolgere solo un sottoinsieme di variabili, cioè essere definito dentro una distribuzione marginale . Per questo, combinando un insieme di tali vincoli, si possono generare modelli, diciamo cosi, patologici . Il succo del seminario è che questi modelli possono essere riparati, limitandone in parte la portata, cioè restringendo l’insieme delle configurazioni delle variabili condizionanti per cui una certa indipendenza è valida Varietà algebriche Modelli con singolarità Outline Varietà algebriche Singolarità e risultati asintotici Modelli con singolarità L’algoritmo LM La parametrizzazione mista Implicazioni Convergenza L’algoritmo LM Varietà algebriche Modelli con singolarità Outline Varietà algebriche Singolarità e risultati asintotici Modelli con singolarità L’algoritmo LM La parametrizzazione mista Implicazioni Convergenza L’algoritmo LM Varietà algebriche Modelli con singolarità Outline Varietà algebriche Singolarità e risultati asintotici Modelli con singolarità L’algoritmo LM La parametrizzazione mista Implicazioni Convergenza L’algoritmo LM Varietà algebriche Modelli con singolarità L’algoritmo LM Vincoli e varietà Nel prossimo lucido viene mostrata una rappresentazione grafica dell’insieme dei punti che soddisfano il vincolo polinomiale x2 − y2 z2 + z3 = 0 la varietà algebrica risultante, può essere approssimata ovunque mediante un piano tangente, tranne che lungo un asse dove la superfice interseca se stessa , quando questo accade, la superfice può essere approssimata localmente solo da un cono tangente. Varietà algebriche Modelli con singolarità esempio di superfice con zone di singolarità L’algoritmo LM Varietà algebriche Modelli con singolarità L’algoritmo LM Varietà e modelli di indipendenza Un modello di indipendenza condizionata può essere definito vincolando a 0 certe interazioni log-lineari, ovvero, ponendo vincoli su funzioni lineari di logaritmi di probabilità che sono equivalenti a vincoli su polinomi di probabilità . Ad esempio, il modello 1⊥⊥2 | 3 con variabili binarie implica che p000 p110 − p100 p010 = 0 p001 p111 − p101 p011 = 0 Varietà algebriche Modelli con singolarità L’algoritmo LM Varietà e modelli di indipendenza Un modello di indipendenza condizionata può essere definito vincolando a 0 certe interazioni log-lineari, ovvero, ponendo vincoli su funzioni lineari di logaritmi di probabilità che sono equivalenti a vincoli su polinomi di probabilità . Ad esempio, il modello 1⊥⊥2 | 3 con variabili binarie implica che p000 p110 − p100 p010 = 0 p001 p111 − p101 p011 = 0 Varietà algebriche Modelli con singolarità L’algoritmo LM Implicazioni della singolarità Tutti i risultati asintotici che applichiamo comunemente, si basano sull’ipotesi che l’insieme dei punti dello spazio parametrico che soddisfano il modello, può essere approssimato localmente mediano un piano tangente . Quando questa ipotesi è violata, fra l’altro, la distribuzione asintotica del rapporto di verosimiglianza converge ad una mistura di variabili chi-quadro e o al minimo di due o più variabili chi quadro, a seconda del cono tangente. Quanto detto sopra vale se il vero modello è contenuto nella zona di singolarità , ma i risultati possono essere disturbati anche quando il valore vero del modello, pur non essendo contenuto nella zona di singolarità, vi è abbastanza prossimo, in termini di dimensione campionaria. Varietà algebriche Modelli con singolarità L’algoritmo LM Implicazioni della singolarità Tutti i risultati asintotici che applichiamo comunemente, si basano sull’ipotesi che l’insieme dei punti dello spazio parametrico che soddisfano il modello, può essere approssimato localmente mediano un piano tangente . Quando questa ipotesi è violata, fra l’altro, la distribuzione asintotica del rapporto di verosimiglianza converge ad una mistura di variabili chi-quadro e o al minimo di due o più variabili chi quadro, a seconda del cono tangente. Quanto detto sopra vale se il vero modello è contenuto nella zona di singolarità , ma i risultati possono essere disturbati anche quando il valore vero del modello, pur non essendo contenuto nella zona di singolarità, vi è abbastanza prossimo, in termini di dimensione campionaria. Varietà algebriche Modelli con singolarità L’algoritmo LM Un esempio elementare In un contesto di 3 variabili binarie, consideriamo il modello definito da 1⊥⊥2 e 1⊥⊥2 | 3 , Dawid (Ann.Stat,1980) aveva mostrato che il modello è equivalente ad assumere che valga almeno uno dei due vincoli: 1⊥⊥(2, 3) oppure 2⊥⊥(1, 3) . Geometricamente il modello è equivalente all’unione di due varietà, ciascuna delle quali può essere approssimata linearmente, ma la zona di intersezione, che corrisponde al modello di indipendenza completa, ha spigoli netti. Varietà algebriche Modelli con singolarità rappresentazione euristica L’algoritmo LM Varietà algebriche Modelli con singolarità L’algoritmo LM Altro esempio In un contesto di 4 variabili binarie, consideriamo il modello definito da 1⊥⊥2 | 3 e 1⊥⊥2 | (3, 4) , R. Evans(2011) ha dimostrato che il modello è equivalente all’unione di 4 distinti modelli, ciascuno dei quali, singolarmente, è smooth 1⊥⊥(2, 4) | 3 ∪ [1⊥⊥(2, 4) | 3 = 0 ∪ (1, 4) | 3 ∩ 2⊥⊥(1, 4) | 3 = 1] ∪ [1⊥⊥(2, 4) | 3 = 1 ∩ 2⊥⊥(1, 4) | 3 = 0]; anche in questo caso, nelle zone di intersezione la varietà definita dal modello ha degli spigoli che si possono approssimare solo mediante un opportuno cono tangente. Varietà algebriche Modelli con singolarità L’algoritmo LM Altro esempio In un contesto di 4 variabili binarie, consideriamo il modello definito da 1⊥⊥2 | 3 e 1⊥⊥2 | (3, 4) , R. Evans(2011) ha dimostrato che il modello è equivalente all’unione di 4 distinti modelli, ciascuno dei quali, singolarmente, è smooth 1⊥⊥(2, 4) | 3 ∪ [1⊥⊥(2, 4) | 3 = 0 ∪ (1, 4) | 3 ∩ 2⊥⊥(1, 4) | 3 = 1] ∪ [1⊥⊥(2, 4) | 3 = 1 ∩ 2⊥⊥(1, 4) | 3 = 0]; anche in questo caso, nelle zone di intersezione la varietà definita dal modello ha degli spigoli che si possono approssimare solo mediante un opportuno cono tangente. Varietà algebriche Modelli con singolarità L’algoritmo LM Parametri log-lineari Un modo di parametrizzare una distribuzione multinomiale è mediante una opportuna matrice di contrasti riga K ponendo θ = K log(p) dove p è il vettore delle probabilità congiunte disposte in ordine lessicografico; si può mostrare che questo equivale a scegliere una matrice del disegno X che è una inversa destra di K per cui vale la formula di ricostruzione logistica p= exp(Xθ) . 10 exp(Xθ) Nella codifica detta corner point i contrasti sono definit rispetto ad una categoria di riferimento e si può mostrare che la matrice X è una opportuna matrice di 0 e 1. Varietà algebriche Modelli con singolarità L’algoritmo LM Parametri log-lineari Un modo di parametrizzare una distribuzione multinomiale è mediante una opportuna matrice di contrasti riga K ponendo θ = K log(p) dove p è il vettore delle probabilità congiunte disposte in ordine lessicografico; si può mostrare che questo equivale a scegliere una matrice del disegno X che è una inversa destra di K per cui vale la formula di ricostruzione logistica p= exp(Xθ) . 10 exp(Xθ) Nella codifica detta corner point i contrasti sono definit rispetto ad una categoria di riferimento e si può mostrare che la matrice X è una opportuna matrice di 0 e 1. Varietà algebriche Modelli con singolarità L’algoritmo LM Parametri log-lineari Un modo di parametrizzare una distribuzione multinomiale è mediante una opportuna matrice di contrasti riga K ponendo θ = K log(p) dove p è il vettore delle probabilità congiunte disposte in ordine lessicografico; si può mostrare che questo equivale a scegliere una matrice del disegno X che è una inversa destra di K per cui vale la formula di ricostruzione logistica p= exp(Xθ) . 10 exp(Xθ) Nella codifica detta corner point i contrasti sono definit rispetto ad una categoria di riferimento e si può mostrare che la matrice X è una opportuna matrice di 0 e 1. Varietà algebriche Modelli con singolarità L’algoritmo LM Parametrizzazione mista Notiamo che µ = X0 p è il vettore dei valori attesi delle statistiche sufficienti , ed anche un vettore di opportune probabilità marginali. Esiste una corrispondenza fra gli elementi di θ e quelli di µ. Sia allora L un opportuno sottoinsieme delle righe di K e M l’insieme complementare delle colonne di X, in modo che L individua un insieme di parametri log-lineari e M un corrispondente insieme di parametri medi. E’ noto (Barndorf-Nielsen, 1972) che (µM , θ L ) costituiscono una trasformazione biunivoca e differenziabile del vettore p, essa si chiama parametrizzazione mista. Varietà algebriche Modelli con singolarità L’algoritmo LM Parametrizzazione mista Notiamo che µ = X0 p è il vettore dei valori attesi delle statistiche sufficienti , ed anche un vettore di opportune probabilità marginali. Esiste una corrispondenza fra gli elementi di θ e quelli di µ. Sia allora L un opportuno sottoinsieme delle righe di K e M l’insieme complementare delle colonne di X, in modo che L individua un insieme di parametri log-lineari e M un corrispondente insieme di parametri medi. E’ noto (Barndorf-Nielsen, 1972) che (µM , θ L ) costituiscono una trasformazione biunivoca e differenziabile del vettore p, essa si chiama parametrizzazione mista. Varietà algebriche Modelli con singolarità L’algoritmo LM Parametrizzazione mista e modelli marginali Riprendiamo il modello definito da 1⊥⊥2 | 3 e 1⊥⊥2 | (3, 4) e supponiamo di voler ricostruire la congiunta avendo già ricostruito la marginale 123 in cui vale il primo vincolo. Allora il vettore µM in cui M = {1, 2, 3, 13, 23, 12, 123} è noto e, se indichiamo con L la lista delle interazioni restanti, cioè {4, 14, 24, 34, 124, 134, 234, 1234}, allora la congiunta è determinata univocamente da µM e θ L ed è possibile ricostruirla mediante un algoritmo semplice e veloce. Varietà algebriche Modelli con singolarità L’algoritmo LM Parametrizzazione mista e modelli marginali Riprendiamo il modello definito da 1⊥⊥2 | 3 e 1⊥⊥2 | (3, 4) e supponiamo di voler ricostruire la congiunta avendo già ricostruito la marginale 123 in cui vale il primo vincolo. Allora il vettore µM in cui M = {1, 2, 3, 13, 23, 12, 123} è noto e, se indichiamo con L la lista delle interazioni restanti, cioè {4, 14, 24, 34, 124, 134, 234, 1234}, allora la congiunta è determinata univocamente da µM e θ L ed è possibile ricostruirla mediante un algoritmo semplice e veloce. Varietà algebriche Modelli con singolarità L’algoritmo LM Duplicazione di vincoli sulle interazioni Se i valori medi determinati dalla marginale 123 ed i parametri log-lineari in L definiscono in modo univoco la congiunta, resta anche determinato il valore delle interazioni 12 e 123 definiti nella congiunta 1234, quindi queste interazioni non possono essere vincolate di nuovo come richiesto dal vincolo 1⊥⊥2 | (3, 4). A meno che, non decidiamo di omettere alcuni dei parametri log-lineari in L per far posto alle interazioni che vorremmo replicare. Resta però da verificare se è possibile ricostruire la congiunta con una parametrizzazione in cui certe interazioni sono definite in due o più marginali . Varietà algebriche Modelli con singolarità L’algoritmo LM Duplicazione di vincoli sulle interazioni Se i valori medi determinati dalla marginale 123 ed i parametri log-lineari in L definiscono in modo univoco la congiunta, resta anche determinato il valore delle interazioni 12 e 123 definiti nella congiunta 1234, quindi queste interazioni non possono essere vincolate di nuovo come richiesto dal vincolo 1⊥⊥2 | (3, 4). A meno che, non decidiamo di omettere alcuni dei parametri log-lineari in L per far posto alle interazioni che vorremmo replicare. Resta però da verificare se è possibile ricostruire la congiunta con una parametrizzazione in cui certe interazioni sono definite in due o più marginali . Varietà algebriche Modelli con singolarità L’algoritmo LM Un algoritmo di ricostruzione Un algoritmo di ricostruzione potrebbe essere strutturato in questo modo: sia I l’insieme delle interazioni che vogliamo duplicare (12 e 123 nel nostro esempio) e R = M \ I le restanti interazioni già definite nelle marginali precedenti {1, 2, 3, 13} nell’esempio). Infine sia H ⊂ L un opportuno sottoinsieme delle interazioni log-lineari non ancora definite che indicizzano un numero di parametri uguale a quello indicizzato da I e che decidiamo di omettere; nel nostro esempio supponiamo di omettere le interazioni 124 e 1234 con la variabile 4 fissata ad un dato livello. Supponendo infine di fissare (o riprendere dal passo precedente) un valore iniziale per θ H , procediamo in due passi, come descritto nel lucido successivo Varietà algebriche Modelli con singolarità L’algoritmo LM Un algoritmo di ricostruzione Un algoritmo di ricostruzione potrebbe essere strutturato in questo modo: sia I l’insieme delle interazioni che vogliamo duplicare (12 e 123 nel nostro esempio) e R = M \ I le restanti interazioni già definite nelle marginali precedenti {1, 2, 3, 13} nell’esempio). Infine sia H ⊂ L un opportuno sottoinsieme delle interazioni log-lineari non ancora definite che indicizzano un numero di parametri uguale a quello indicizzato da I e che decidiamo di omettere; nel nostro esempio supponiamo di omettere le interazioni 124 e 1234 con la variabile 4 fissata ad un dato livello. Supponendo infine di fissare (o riprendere dal passo precedente) un valore iniziale per θ H , procediamo in due passi, come descritto nel lucido successivo Varietà algebriche Modelli con singolarità L’algoritmo LM L’algoritmo LM Si alternano, fino alla eventuale convergenza, i due passi seguenti: • passo M applichiamo una parametrizzazione mista utilizzando tutti i valori medi veri in M e tutti i parametri log-lineari in L, utilizzando, per i parametri in H che non sono definiti, i valori iniziali; dalla ricostruzione ricaviamo una stima di µH ; • passo L applichiamo di nuovo una parametrizzazione mista, questa volta prendiamo i valori medi in R ∪ H ed i parametri log-lineari in I ∪ (L \ H); cosi facendo, i parametri log-lineari utilizzati sono quelli veri, invece, fra quelli medi stiamo usando i valori prodotti dall’output del passo precedente. Varietà algebriche Modelli con singolarità L’algoritmo LM L’algoritmo LM Si alternano, fino alla eventuale convergenza, i due passi seguenti: • passo M applichiamo una parametrizzazione mista utilizzando tutti i valori medi veri in M e tutti i parametri log-lineari in L, utilizzando, per i parametri in H che non sono definiti, i valori iniziali; dalla ricostruzione ricaviamo una stima di µH ; • passo L applichiamo di nuovo una parametrizzazione mista, questa volta prendiamo i valori medi in R ∪ H ed i parametri log-lineari in I ∪ (L \ H); cosi facendo, i parametri log-lineari utilizzati sono quelli veri, invece, fra quelli medi stiamo usando i valori prodotti dall’output del passo precedente. Varietà algebriche Modelli con singolarità L’algoritmo LM Indipendenze con limitazioni di contesto Se l’algoritmo convergesse ad una soluzione unica, significherebbe che la parametrizzazione adottata è smooth. Tuttavia, se qualcuno degli elementi di H appartiene alle classe di interazioni che avremmo dovuto vincolare a 0 ma che omettiamo, siamo costretti a restringere la portata dell’ultima indipendenza condizionata. Nel nostro esempio, se la variabile X4 fosse binaria, non avremmo scelta: dobbiamo omettere le interazioni 124 e 1234 con X4 al livello 1, quindi restiamo con 1⊥⊥2 | (3, 4) per tutti i valori di X3 ma con X4 fissata al livello iniziale. Se invece X4 avesse k > 2 livelli, l’indipendenza 1⊥⊥2 | (3, 4) sarà valida sempre, tranne che per uno dei livelli di X4 che possiamo scegliere arbitrariamente. Varietà algebriche Modelli con singolarità L’algoritmo LM Indipendenze con limitazioni di contesto Se l’algoritmo convergesse ad una soluzione unica, significherebbe che la parametrizzazione adottata è smooth. Tuttavia, se qualcuno degli elementi di H appartiene alle classe di interazioni che avremmo dovuto vincolare a 0 ma che omettiamo, siamo costretti a restringere la portata dell’ultima indipendenza condizionata. Nel nostro esempio, se la variabile X4 fosse binaria, non avremmo scelta: dobbiamo omettere le interazioni 124 e 1234 con X4 al livello 1, quindi restiamo con 1⊥⊥2 | (3, 4) per tutti i valori di X3 ma con X4 fissata al livello iniziale. Se invece X4 avesse k > 2 livelli, l’indipendenza 1⊥⊥2 | (3, 4) sarà valida sempre, tranne che per uno dei livelli di X4 che possiamo scegliere arbitrariamente. Varietà algebriche Modelli con singolarità L’algoritmo LM Indipendenze con limitazioni di contesto Se l’algoritmo convergesse ad una soluzione unica, significherebbe che la parametrizzazione adottata è smooth. Tuttavia, se qualcuno degli elementi di H appartiene alle classe di interazioni che avremmo dovuto vincolare a 0 ma che omettiamo, siamo costretti a restringere la portata dell’ultima indipendenza condizionata. Nel nostro esempio, se la variabile X4 fosse binaria, non avremmo scelta: dobbiamo omettere le interazioni 124 e 1234 con X4 al livello 1, quindi restiamo con 1⊥⊥2 | (3, 4) per tutti i valori di X3 ma con X4 fissata al livello iniziale. Se invece X4 avesse k > 2 livelli, l’indipendenza 1⊥⊥2 | (3, 4) sarà valida sempre, tranne che per uno dei livelli di X4 che possiamo scegliere arbitrariamente. Varietà algebriche Modelli con singolarità L’algoritmo LM Teorema del punto fisso Una coppia di passi dell’algoritmo LM può essere visto come la funzione (s−1) (s) θ H = ξ(θ H ); che, a partire da una stima iniziale, la aggiorna; sia J lo jacobiano della derivata di ξ rispetto a θ 0H , essa ci dice come cambia il risultato in un passo per cambiamenti locali del vettore di partenza. Uno dei risultati fondamentali dice che, se esiste almeno una soluzione dell’equazione θ H = ξ(θ H ), allora la condizione necessaria e sufficiente affinchè l’algoritmo converga ad un’unica soluzione a prescindere dal valore iniziale è che ρ(J), il raggio spettrale (il massimo autovalore in valore assoluto) sia strettamente minore di 1 su tutto lo spazio parametrico. Varietà algebriche Modelli con singolarità L’algoritmo LM Teorema del punto fisso Una coppia di passi dell’algoritmo LM può essere visto come la funzione (s−1) (s) θ H = ξ(θ H ); che, a partire da una stima iniziale, la aggiorna; sia J lo jacobiano della derivata di ξ rispetto a θ 0H , essa ci dice come cambia il risultato in un passo per cambiamenti locali del vettore di partenza. Uno dei risultati fondamentali dice che, se esiste almeno una soluzione dell’equazione θ H = ξ(θ H ), allora la condizione necessaria e sufficiente affinchè l’algoritmo converga ad un’unica soluzione a prescindere dal valore iniziale è che ρ(J), il raggio spettrale (il massimo autovalore in valore assoluto) sia strettamente minore di 1 su tutto lo spazio parametrico. Varietà algebriche Modelli con singolarità L’algoritmo LM Matrici di covarianza binarie Le colonne della matrice X possono essere viste come delle variabili binarie con distribuzione di probabilità data appunto da µ, cioè, ogni elemento del vettore dei valori medi è il valore atteso di una variabile binaria . Si può dimostrare inoltre che ∂µU = X0U diag(p)XV − µU µ0V = V U V ∂θ 0V è la matrice di varianza-covarianza delle variabili binarie associate alle colonne U, V di X, le quali, ricordiamo, indicizzano delle interazioni log-lineari. Varietà algebriche Modelli con singolarità L’algoritmo LM Lo jacobiano Sviluppando i risultati precedenti, si può dimostrare che lo jacobiano dell’algoritmo può essere calcolato analiticamente ed ha la seguente espressione −1 −1 J = [V HH − V HR V −1 RR V RH ] [V HH − V HM V MM V MH ], in cui è possibile riconoscere le espressioni della varianza residua della variabili binarie indicizzate da H nella regressione lineare rispetto alle variabili in R e a quelle in M. Siccome R ⊂ M, si possono applicare dei risultati di algebra lineare (vedasi ad es. Horn e Johnson, Teorema 7.3.3) per cui il raggio spettrale è sempre minore o al massimo pari a 1 . Varietà algebriche Modelli con singolarità L’algoritmo LM Lo jacobiano Sviluppando i risultati precedenti, si può dimostrare che lo jacobiano dell’algoritmo può essere calcolato analiticamente ed ha la seguente espressione −1 −1 J = [V HH − V HR V −1 RR V RH ] [V HH − V HM V MM V MH ], in cui è possibile riconoscere le espressioni della varianza residua della variabili binarie indicizzate da H nella regressione lineare rispetto alle variabili in R e a quelle in M. Siccome R ⊂ M, si possono applicare dei risultati di algebra lineare (vedasi ad es. Horn e Johnson, Teorema 7.3.3) per cui il raggio spettrale è sempre minore o al massimo pari a 1 . Varietà algebriche Modelli con singolarità L’algoritmo LM Condizione equivalente Si può dimostra che una condizione necessaria e sufficiente affinché il raggio spettrale sia minore di 1 è che la seguente matrice FIH;R = V IH − V IR V −1 RR V RH sia di rango pieno. Varietà algebriche Modelli con singolarità L’algoritmo LM Raggio spettrale pari a 1 In particolare, se scegliessimo tutti gli elementi di H, cioè le interazioni da omettere, fra quelle che non abbiamo bisogno di vincolare, allora si dimostra che la matrice FIH;R è nulla e J è esattamente pari ad una matrice identità. Nel nostro esempio, potremmo scegliere un congruo numero di elementi delle interazioni 134, 234. Se l’algoritmo ... convergesse, non dovremmo restringere il contesto della indipendenza 1⊥⊥2 | (3, 4). Varietà algebriche Modelli con singolarità L’algoritmo LM Raggio spettrale pari a 1 In particolare, se scegliessimo tutti gli elementi di H, cioè le interazioni da omettere, fra quelle che non abbiamo bisogno di vincolare, allora si dimostra che la matrice FIH;R è nulla e J è esattamente pari ad una matrice identità. Nel nostro esempio, potremmo scegliere un congruo numero di elementi delle interazioni 134, 234. Se l’algoritmo ... convergesse, non dovremmo restringere il contesto della indipendenza 1⊥⊥2 | (3, 4). Varietà algebriche Modelli con singolarità L’algoritmo LM Raggio spettrale pari a 1 Ma, siccome FIH;R è nulla, quindi, sicuramente non di rango pieno, l’algoritmo non converge. In particolare, siccome lo jacobiano è una matrice identità, l’algoritmo rimane esattamente al punto di partenza, a prescindere dal valore iniziale prescelto. Quindi, un identico vettore di parametri log-lineari e medi corrisponde ad un insieme di vettori di probabilità, cioè la parametrizzazione non è smooth. Varietà algebriche Modelli con singolarità L’algoritmo LM Altro esempi Consideriamo il modello: 1⊥⊥2 | 3, 1⊥⊥3 | 4 e 1⊥⊥(2, 3) | (4, 5) . Qui l’ultimo indipendenza richiede di vincolare in 12345 le interazioni I = {12, 123, 13, 134} già vincolate nelle marginali 123, 134; affinché FIH;R sia di rango pieno occorre omettere le interazioni H = {125, 1235, 135, 1345} con X5 fissata ad un certo livello. Cosi facendo però avremo che, in 12345, 1⊥⊥(2, 3) | (4, 5) per tutte le configurazioni di X4 , X5 tranne quelle in cui X5 è fissato ad una certa categoria. Varietà algebriche Modelli con singolarità L’algoritmo LM Altro esempi Consideriamo il modello: 1⊥⊥2 | 3, 1⊥⊥3 | 4 e 1⊥⊥(2, 3) | (4, 5) . Qui l’ultimo indipendenza richiede di vincolare in 12345 le interazioni I = {12, 123, 13, 134} già vincolate nelle marginali 123, 134; affinché FIH;R sia di rango pieno occorre omettere le interazioni H = {125, 1235, 135, 1345} con X5 fissata ad un certo livello. Cosi facendo però avremo che, in 12345, 1⊥⊥(2, 3) | (4, 5) per tutte le configurazioni di X4 , X5 tranne quelle in cui X5 è fissato ad una certa categoria. Varietà algebriche Modelli con singolarità L’algoritmo LM Altro esempi Consideriamo il modello: 1⊥⊥2 | (3, 4), 1⊥⊥2 | (3, 5), 1⊥⊥2 | (4, 5) e 1⊥⊥2 | (3, 4, 5) . Qui l’insieme della interazioni che l’ultimo indipendenza richiede di vincolare di nuovo è troppo grande e non esiste un numero sufficiente di interazioni non ancora vincolate da omettere in sostituzione. In pratica sembra sia possibile replicare solo I = 12 sostituendolo con H = 12345 con le variabili 3, 4, 5 fissate. Il fatto che nessuna delle interazioni in {123, 1234, 124, 1235, 125, 1245} può essere ridefinita in 12345 implica che, potendo vincolare a 0 solo 12, avremo che 1⊥⊥2 | (3, 4, 5) solo nella configurazione in cui X3 .X4 .X5 sono pari al livello iniziale. Varietà algebriche Modelli con singolarità L’algoritmo LM Altro esempi Consideriamo il modello: 1⊥⊥2 | (3, 4), 1⊥⊥2 | (3, 5), 1⊥⊥2 | (4, 5) e 1⊥⊥2 | (3, 4, 5) . Qui l’insieme della interazioni che l’ultimo indipendenza richiede di vincolare di nuovo è troppo grande e non esiste un numero sufficiente di interazioni non ancora vincolate da omettere in sostituzione. In pratica sembra sia possibile replicare solo I = 12 sostituendolo con H = 12345 con le variabili 3, 4, 5 fissate. Il fatto che nessuna delle interazioni in {123, 1234, 124, 1235, 125, 1245} può essere ridefinita in 12345 implica che, potendo vincolare a 0 solo 12, avremo che 1⊥⊥2 | (3, 4, 5) solo nella configurazione in cui X3 .X4 .X5 sono pari al livello iniziale.