Diritto ROMANO Caratteri della società e del diritto di Roma Roma e Noi Origini di Roma I-II-III- lezione 18-21 NOVEMBRE 2013 Panoramica I fondamenti della società romana sono il consensus sulle regole e la communio degli interessi, di conseguenza il suo ordinamento giuridico è costruito per rispondere a queste due esigenze. Il diritto romano non assolve la funzione di indirizzare la vita della comunità, ma di risolvere le possibili difficoltà che si trovano in ogni collettività politica al fine di raggiungere la concordia civium. SONO ESTRANEE ALL’ESPERIENZA ROMANA CATEGORIE MODERNE COME QUELLE DI “STATO” O DI “COSTITUZIONE”. La sopravvivenza del diritto romano alla sua stessa organizzazione politica dipende fondamentalmente da questa concezione, giacché essa ha permesso per un verso di costruire un ordinamento frutto di uno straordinario e raffinatissimo lavoro tecnico (scientia iuris), dall’altro di adattarlo a qualunque modello politico per il suo carattere indipendente dall’autorità di governo, naturalmente ciò non significa che i modelli di produzione del diritto siano indifferenti alla forma civitatis , come si vedrà anche gli stessi interpreti del diritto (iuris esperiti) risponderanno a requisiti diversi a seguito del mutare del governo e della società. Questa sopravvivenza ha permesso al diritto romano di arrivare come ordinamento vigente dentro la nostra era (è abolito da ultimo in Europa con l’entrata in vigore del B.G.B). Materiali A. Corbino, DIRITTO PRIVATO ROMANO, pp.3-22; 177-201. Altre risorse Fonti letterarie Liv. 1 Dion. 1.85 – 5.1 Cic. de rep. 1.25.39 Gai.1.1 D. 1.2.2 (Pomp. Libro singulari enchiridii) Cartine ricostruttive Slides . Terminata l’esperienza del diritto romano come diritto vigente e costruite distanze sempre più profonde tra la nostra società ed il modello romano vi è ancora una unità di senso per lo studio del diritto romano? Proviamo a dare alcune risposte: Non si può negare che la disciplina propria degli istituti di diritto privato, oggi, soprattutto in talune “materie” si definisce secondo i medesimi criteri che hanno elaborato i giuristi romani, è del tutto evidente che conoscerne il DNA ne migliori la comprensione. Ancora più rilevanza e specifica funzione formativa assume la comprensione della “tecnica” dei giuristi: l’apprendimento di come quella scientia iuris ha operato è un dato oggi [Titolo] 1 importante per imparare a “ragionare” di diritto. Ma vi è di più. La storia delle forme di governo e dei modelli di produzione del diritto offre l’occasione di poter osservare come le trasformazioni proprie di una società dalla struttura morfologica tanto forte da resistere per 13 secoli abbiano trovato regolamentazione: Roma ed il suo diritto costituiscono termine di comparazione per molti dei profili che oggi interessano l’organizzazione dell’Italia e dell’Europa, giacché la storia di Roma non è una storia qualunque, ma è la nostra storia, quella della nostra società e del nostro continente. Ma come ha origine tutto questo? La ricostruzione della fase arcaica presenta difficoltà interpretative dovute alla quasi inesistenza di fonti coeve e, soprattutto, all’atteggiamento critico tenuto dagli studiosi moderni rispetto alle opere della storiografia grecoromana che ricostruiscono questa fase. Roma nasce alla metà dell’VIII a. C, le modalità della sua formazione sono fonte di discussione (fondazione o aggregazione [sinecismo]?). Il processo di nascita influenza anche l’interpretazione della sua struttura istituzionale e le funzioni costituzionali dei suoi organi. Sicuro è che vi sia stata una prima fase ( fino al 509) in cui vi era una guida monarchica (rex), un collegio degli anziani (senatus) e un’assemblea dei cittadini (comitia curiata). Il rex ha funzioni di direzione religiosa, politica e militare. La creatio del rex avviene attraverso un istituto proprio dei romani detto interregnum. Nella sua funzione di direzione politica egli assolve anche la funzione di interpretazione del diritto e della sua applicazione. Egli ha l’interpretatio e la iurisdictio. La interpretatio è in questa fase fortemente condizionata dal rapporto con le divinità per tale ragione il rex viene coadiuvato dal collegio pontificale. La interpretatio iuris ben presto si stacca dal rex e diventa esclusiva competenza dei pontefici. Nell’ambito del collegio si sviluppa la prima forma di sapere giurisprudenziale e si maturano tutti quei caratteri che si svilupperanno nella fase della c.d. giurisprudenza laica. (interpretatio leges e mores; funzione creativa del diritto, funzioni dell’interpretatio) Il senatus è l’organo consultivo (il senatus consultum è lo strumento di relazione istituzionale tra il rex ed il senato). I comitia curiata sono l’assemblea dei cives . Le loro funzioni sono oggetto di discussione, secondo le nostre fonti (storiografia greco romana) i comitia avevano funzioni elettive, legislative, elettorali. Queste testimonianze sono state rimesse in dubbio da buona parte della storiografia moderna. La monarchia si caratterizza dalla divisione in due fasi: la prima latino – sabina, la seconda etrusca. Nella seconda fase si pongono modificazioni sociali (crescita del ceto plebeo), amministrative e politiche (riforma [Titolo] 1 dell’esercito, dell’assetto amministrativo, dei comitia) La fase etrusca è caratterizzata da una forma d’investitura diversa dal periodo latino-sabino. Tarquinio Prisco opera la prima radicale riforma dell’esercito (introduzione della falange oplitica) Modifiche sostanziale all’assetto costituzionale son date dalle riforme serviane: introduzione di un nuovo assetto amministrativo con la introduzione delle tribù territoriali (4 urbane e un numero assai superiore di tribù rustiche nelle quali è diviso il contado); introduzione dell’ exercitus-comitius centuriatus. I cives abili alle armi sono divisi in cinque classi di fanteria sulla base del censo, vengono riservate all’aristocrazia 16 centurie di cavalleria. Tarquinio il Superbo determina una svolta considerata dalla tradizione di natura tirannica. Egli assume la guida della lega latina; Si deve a Lucio Tarquinio la costruzione di grandi infrastrutture (la cloaca maxima; il circo massimo; la regia). Il suo atteggiamento anti aristocratico comportò la fine del regime monarchico. L’anno 509 segna il passaggio dalla monarchia ad una nuova forma civitatis: la libera Res Publica. Obiettivi Conoscenza dei fondamenti della società e dell’ordinamento Consapevolezza della relazione tra Roma e i nostri ordinamenti. Comprensione della fase costitutiva della civitas romana. Conoscenza della struttura e del funzionamento degli organi costituzionali. Conoscenza dei caratteri della giurisprudenza pontificale e dei suoi caratteri. Attività Lezione frontale [Titolo] 1