“Io, Anna e Napoli” tra parole e musica

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STUDIO ZOENA ARCHITETTI
“Io, Anna e Napoli” tra parole e musica
spettacolo scritto e diretto da: Carlo Delle Piane e Giuseppe Aquino
produzione: Studio Zoena Architetti per Euforika Napoli
patrocinio: Comune di Napoli
luogo e data : Napoli - Teatro S. Ferdinando - 23 aprile 2010 ore 20,45
artisti: Carlo Delle Piane, Anna Crispino voce, Marco Poeta chitarra
classica, Sergio Colicchio pianoforte, Riccardo Boni sassofono,
Paolo Galassi chitarra classica, Andrea Pintucci contrabbasso.
Carlo Delle Piane. Sintesi di una carriera lunga sessant’anni e più.
“Lei è sposato?”, “No, scherza?”, Perché che cos’ha contro il
matrimonio?”, “Niente, io non ho niente contro il matrimonio. È che
bisognerebbe chiedere a lui che cos’ha contro di me”. Queste battute
fra la professoressa Teresa Stanziani e il professor Carlo Balla è uno
dei momenti indimenticabili di “Una gita scolastica”. Carlo Delle Piane
è il professor Balla, e la frase finale di questa sequenza racchiude non
solo un ruolo da protagonista al cinema, ma la sintesi di uno degli
aspetti della vita di un attore che ha sulle spalle più di sessant’anni di
storia del cinema italiano. Nato a Roma, a Campo dei Fiori, nel 1936
dal sarto Francesco, originario dell’Abruzzo, e dalla casalinga
trasteverina Olga, Carlo Delle Piane fa il suo esordio al cinema a 13
anni, scelto da Duilio Coletti per interpretare la parte di Garoffi in
“Cuore”, tratto dal romanzo di Edmondo De Amicis.
Il suo primo maestro sulla scena è Vittorio De Sica che, in “Domani è
troppo tardi”, gli insegna i rudimenti di un mestiere che Carlo Delle
Piane nobiliterà nel corso del tempo e negli oltre 100 film interpretati.
Nel corso della sua pluriennale carriera Carlo Delle Piane ha recitato
con tutti i personaggi più importanti del cinema italiano e
internazionale tra quali Orson Welles, Peter Sellers, Roger Vadim e
Roman Polanski. “Pecorino” nella trilogia della “Famiglia Passaguai”
diretto e interpretato da Aldo Fabrizi, Carlo Delle Piane è il Libero
Esposito di “Guardie e ladri” e il “Cicalone” di un “Americano a Roma” fino al professor Carlo Balla di “Una gita
scolastica”, l’avvocato Antonio Santelia di “Regalo di Natale” e il Walter di “Nessun messaggio in segreteria”.
Moltissimi i film interpretati in carriera con Totò, Peppino, Eduardo e Titina De Filippo, Alberto Sordi, Ave Ninchi,
Walter Chiari, Sofia Loren, Silvana Pampanini, Vittorio Gassman, Nino Manfredi e tanti altri protagonisti indiscussi
del cinema italiano. Primo interprete del ruolo di Boietto in “Rugantino”, Carlo Delle Piane sarà presente sulle scene
di tutti i teatri più importanti del mondo (Broadway compresa), in una tournée storica della famosa commedia
musicale di Garinei e Giovannini. Protagonista al cinema di musical prima e dei musicarelli poi, in seguito a un
incidente stradale a causa del quale resta in coma per più di un mese, Carlo Delle Piane avverte l’esigenza di
mettersi in gioco con prove d’attore che gli consentano di mostrare tutte le corde espressive in suo possesso. Dopo
aver corso il rischio di chiudere la sua carriera a quarant’anni, Carlo Delle Piane incontra Pupi Avati e fra i due nasce
un sodalizio artistico e umano che li porterà a raggiungere risultati inimmaginabili fino a qualche anno prima.
L’esordio con Pupi Avati è in “Tutti defunti…tranne i morti” a cui seguirà la serie televisiva “Jazz Band” che gli
procurerà una nuova fama offrendogli quella visibilità che la televisione offriva ai grandi artisti. Con “Una gita
scolastica” del 1983, Carlo Delle Piane si vede riconosciuto un talento che aveva solo bisogno di essere valorizzato.
Vincitore “morale” del premio come miglior attore protagonista alla Mostra del Cinema di Venezia, a Carlo Delle
Piane viene assegnato il premio “Pasinetti” dalla critica con una giuria che decide di premiare con la “Coppa Volpi” il
“collettivo” di Robert Altman. Ma il Leone d’Oro è solo rimandato e gli verrà assegnato nel 1986 grazie alla magnifica
interpretazione dell’avvocato Santelia in “Regalo di Natale”, sempre diretto da Pupi Avati. Fra le sue interpretazioni
successive si segnalano quella di Vittorio Emanuele III in “Io e il re”, di Mario in “Sposi”, di Don Gabriele nello
sceneggiato televisivo “Il prato delle volpi” di Piero Schivazappa, di Michele Marrone in “Condominio” di Felice
Farina, di Sandro in “Ti amo Maria” che è anche il primo film di cui Carlo Delle Piane firma la regia, fino al Walter di
“Nessun messaggio in segreteria” di Luca Miniero e il Carlo del corto
“Ogni giorno” con Stefania Sandrelli. “Io, Anna e Napoli – tra parole e
musica”, è l’ultima produzione teatrale di Carlo Delle Piane messo in
scena con la compagna Anna Crispino.
Anna Crispino, napoletana, è nata nel 1972 e canta per amore della
musica. Musicoterapeuta, vive e lavora a Roma impegnata da sempre
nel “sociale” nell’ambito del disagio psichico. Il suo lavoro e l’amore
per il canto sono le passioni che porta avanti facendole interagire
all’interno di una vita trascorsa essenzialmente ad aiutare gli altri, gli
indifesi, le persone fragili e tutti coloro che sono alla ricerca di una
identità. Amante della tradizione napoletana, Anna Crispino interpreta
il repertorio classico e contemporaneo della musica partenopea (che
parte da Salvatore Di Giacomo e arriva fino a Enzo Gragnaniello).
Appassionata del “fado” e della malinconica onda della musica
portoghese, ne ha fatto motivo di studio e di approfondimento fino
alla proposta in pubblico del genere che ha reso famosa nel mondo
Amalia Rodriguez e che artiste come Teresa Salgueiro e Dulce Pontes
stanno riportando ai fasti di un tempo. L’amore per tutto ciò che è
arte e bellezza è alla base della figura artistica di Anna Crispino che in
“Io, Anna e Napoli – tra parole e musica”, fa da voce guida a uno
spettacolo che esalta e valorizza il rapporto fra la musica, la voce, le
immagini e la storia di una vita.
Giuseppe Aquino nasce a San Giorgio a Cremano. Inizia con grande
entusiasmo all’età di diciotto anni il percorso nella comunicazione,
come fotografo, indirizzato dal maestro Colombai, che lo incoraggia
nel percorso artistico, intuendone l’innato talento. Con successo
esegue i primi servizi fotografici, e riceve subito la possibilità di
pubblicare venti dei suoi scatti per la rivista “Fotocine 80”, di
Ettore Bernabò. Si dedica con grande maestria alla fotografia,
caratterizzandola con uno stile insolito, seducente ed innovativo.
Con la direzione fotografica di uno spot tv, negli anni ’90, subisce il
fascino del ciak che lo porta a realizzare , con il marchio “Showa”,
svariati lavori per l’editoria, spot e sfilate di moda. Nel 1996
conduce la regia televisiva su circuito nazionale di “STRIKE”, trasmissione di moda, musica e spettacolo. L’attività nel settore pubblicitario, che da oltre vent’anni svolge come
fotografo e come regista professionista, è varia e incentrata sulla produzione, cataloghi di moda, reportage sportivi,
musica, ritrattistica editoriale, di still life, architettura, cortometraggi, mediometraggi, documentari e trasmissioni
televisive. Negli ultimi anni, promuove iniziative mirate ad indirizzare l’arte fotografica e registica, come denuncia e
testimonianza di importanti tematiche sociali. Impegnato in un continuo arricchimento e rinnovamento
professionale, si dedica alla comunicazione, continuando il suo percorso creativo con grande passione e continua
ricerca artistica, dedicandovi tutto il suo talento. Alcuni reportage fotografici 2008/9: Pat Metheny Story - “Sandro
Sibillo Guitarman” – “Michele Poggioli Boxer” - “Davide Caracci Il Campione” - Oxygen Moda Mare - Immondizia
Napoletana Emergenza. Alcuni lavori Regia 2008/9: “Matulli”, cortometraggio in finale al premio Massimo Troisi –
“Equilibri”con Genni Caruso, cortometraggio in finale al Napoli Film Festival - “SAFARI REMIX“di Jovanotti, Videoclip
per il videocontest di MTV qoobtelevision, autore - “Dentro di me” video art, con Mimmo Picardi, autore - Tsunami”
cortometraggio al Milano Film Festiva lNGO World Videos Reportage dal Sud del mondo, autore - “L’alba del
possibile “film Documentario” (in lavorazione).
Sergio Colicchio nasce a Napoli nel 1976. Inizia a 6 anni lo studio della
musica suonando organo e pianoforte. Si specializza in quest’ultimo
conseguendo il diploma presso il conservatorio di Benevento, sotto la
guida del M° Tonino Esposito. Studia, inoltre, composizione e jazz. Mai
sazio di studio e conoscenza, attualmente è al IX anno del corso
sperimentale di Lettura della Partitura, presso il conservatorio Santa
Cecilia di Roma. È inoltre dottore in architettura, con laurea
conseguita presso la Seconda università di Napoli, con una tesi dal
titolo “Il meta progetto, attraverso la critica operativa, della città
d’oggi: il fenomeno global e la città”. Musicista eclettico e persona
creativa, lavora in molti settori dell’ambito musicale: come pianista,
ha suonato per le big band TMJB e 900BigBand e per moltissimi artisti napoletani e non; a teatro, come pianista e
direttore d’orchestra, ha collaborato con Marisa Laurito, Loretta Goggi, Renzo Arbore e altri; nella produzione
musicale, in qualità di arrangiatore e autore, ha realizzato le colonne sonore di spettacoli teatrali, cortometraggi,
documentari, film di animazione e sit-com; come compositore di musica assoluta, ha scritto musiche eseguite in
diversi contesti, quali l’Auditorium di Roma. Ha composto la colonna sonora per la saga di “Civilino”, prodotto dalla
Pixel Cartoon per la Regione Umbria. Polistrumentista, oltre al pianoforte suona organo, fisarmonica, tastiera,
clarinetto, chitarra e percussioni.
Marco Poeta nasce a Recanati il 17 dicembre 1957 ed è un chitarrista
italiano, l'unico musicista non portoghese, a livello europeo, ad
essere riconosciuto e considerato un vero fadista dai portoghesi. È un
abile suonatore di strumenti a plettro, pur non avendo mai imparato a
leggere la musica. A diciotto anni scopre la bossa nova brasiliana,
genere che coltiverà per circa vent'anni, arrivando a collaborare con i
più grandi musicisti e cantanti di quella terra, tra cui Caetano Veloso,
Chico Boarque e Badem Powell. In Italia sono da ricordare la
pluriennale collaborazione live con Sergio Endrigo, quella con il chitarrista jazz Franco Cerri ed il fruttifero rapporto, che ancora continua, con
il chitarrista e cantante napoletano Fausto Cigliano. Da dieci anni a questa parte si dedica allo studio della chitarra
portoghese, strumento tipico del Fado, in cui lo ha aiutato il grande virtuoso portoghese Antonio Chainho. Si fa
notare con O fado uscito nel 2001, con la collaborazione di Eugenio Finardi (voce e curatore dei testi italiani cantati
da lui stesso nei fados classici), Francesco di Giacomo (voce del Banco del Mutuo Soccorso, che si presta a cantare in
portoghese) ed Elisa Ridolfi (voce marchigiana scoperta e lanciata da Poeta stesso, che canta in portoghese). In
questo album, oltre ad alcuni tra i pezzi più belli del fado portoghese, prevalentemente scelti nel repertorio di
Amália Rodrigues, c'è spazio per una coinvolgente reinterpretazione di Piazza Grande, in cui Michele Ascolese,
chitarrista classico del CD, sfoggia una grandissima abilità improvvisativa. Nel frattempo Marco Poeta fonda
l'Accademia del Fado, con cui collaborano vari cantanti e musicisti interessati al genere di Lisbona. Nel 2003 esce il
CD O nosso fado per la Target music, album completamente cantato in italiano, dove, oltre alla già nota Elisa Ridolfi,
vengono presentate le voci di Alice Fabretti e Valentino Mercorelli. Nel 2005, sempre per la Target music, esce il CD
Il poeta e la chitarra, composto per la maggior parte da brani inediti, eccezion fatta per la reinterpretazione de La
casa in via del campo, traduzione italiana, già interpretata da Amália Rodrigues, di Vou dar de beber à dor. Tra le
collaborazioni che hanno visto impegnato Marco Poeta vanno ricordate quella con Lucio Dalla (con cui ha già fatto
numerosi concerti andando anche a Lisbona), quella con Peppe Servillo degli Avion Travel e quella con Enzo
Gragnaniello.
Paolo Galassi inizia giovanissimo lo studio della chitarra, al quale
affiancherà negli anni anche quello per il basso e per il mandolino.
Ben presto approda ad attività di session man sia in studio che live,
fino all’incontro con il fadista Marco Poeta, dando luogo ad un
sodalizio più che decennale, che lo ha portato a collaborare con:
Lucio Dalla, Eugenio Finardi, Francesco Di Giacomo (Banco del Mutuo
Soccorso), Peppe Servillo e Fausto Mesolella (Avion Travel), Enzo
Gragnaniello, con i fadisti Antonio Chainho, Argentina Santos, Jeorge
Fernando, Ana Moura, Raquel Tavares, Tina Santos, Pedro Lisboa,
Ricardo Ribeiro, e nel teatro con Giancarlo Giannini, Alessandro
Preziosi, Lucrezia Lante Della Rovere.
Riccardo Boni studia con Eric James Daniel e con Gianni Oddi e si è
diplomato in Sassofono al Conservatorio “F.Morlacchi” di Perugia con
Mario Raja. Presso lo stesso Conservatorio studia Flauto con Deborah
Kruzansky. Prosegue gli studi in ambito jazzistico con il sassofonista
statunitense Bob Berg ed ha, inoltre, studiato Clarinetto con il M°
Nicola Conte e con TONY SCOTT. Svolge attività in formazioni di vario
genere, jazzistiche, sinfoniche e pop, alla realizzazione di colonne
sonore per cinema, teatro e danza. Collabora con l'Orchestra di
musica leggera della RAI (Radiotelevisione Italiana). Principali
produzioni teatrali e televisive: CHICAGO (tour 2004) con Marialaura
Baccarini, L. Barbareschi e Lorenza Mario, orchestra diretta da
Riccardo Biseo, prod. Originale Clear Channel/ Blue Apple - LA
CORRIDA , orchestra diretta da Roberto Pregadio, edizione 2008,
Canale 5 - Mario Biondi canta Carlo Alberto Rossi, orchestra diretta da
Peppe Vessicchio, tour 2009 - LA BALLATA DELL'AMORE DISONESTO,
Commedia - Concerto di Germano Mazzocchetti e A. Fornari, Teatro
Eliseo Roma - GIORGIA e ORNELLA VANONI in Concerto, direttori P.
Vessicchio, P.Caruso, G. Lombardi - LA STANZA DEL FIGLIO, di Nanni
Moretti musiche di NICOLA PIOVANI - A ME ME PIACE O SCIO', con
MARISA LAURITO , Tour 2008. Altre collaborazioni: Amiì Stewart band,
Solomon Burke, IALS Big Band, Carl Anderson, Monserratt Caballè, Franco Micalizzi, Lino Patruno, Sugar Ray Norcia,
Igor Prado. Con la band "The Red Wagons" suona nei più importanti Festival Italiani ed Internazionali quali: Breda
Jazz Festival (Olanda), Torre Alfina Blues, Summer Jamboree Festival, Brindisi in Blues, Ruffano Trend & Blues per Rai
Radio1 e ancora Fano Jazz, Gubbio, Campli Blues…. Ha insegnato presso l’Istituto Addestramento Lavoratori dello
Spettacolo di Roma e l’Università della Musica di Roma.
Andrea Pintucci nasce a Roma il 27 giugno del 1970. A 15 anni impara
a suonare il basso elettrico. L’ispirazione per perfezionarsi nel suonare
tale strumento è dovuta principalmente alla stima ed ammirazione
per il bassista del gruppo più longevo nel panorama musicale,
rappresentato dalla persona di Red Canzian dei Pooh. All’età di 21
anni impara a suonare contrabbasso e piano conseguendo poi il
diploma al Conservatorio di Musica. In seguito frequenta vari seminari
dell’Accademia di Musica “Siena Jazz”
e prende parte alla
trasmissione “Roxy Bar” condotta dal popolarissimo Red Ronnie, il
quale, riscontrate le ottime qualità artistiche di Andrea, lo propone e
lo conferma per esibirsi ad ogni apertura di questa trasmissione. In
questo modo Andrea ha l’occasione di suonare e cantare con
molteplici artisti ospiti di questo programma come Samuele Bersani,
Lorenzo Jovanotti. Attualmente partecipa suonando il contrabbasso
con il gruppo di musicisti della compagnia teatrale “Le Nuvole Teatro”
diretta da Gianni Afola, nella rappresentazione dello spettacolo
“Magma” con la regia di Barbara Amodio e la partecipazione di Gianni
De Feo. Altre collaborazioni in ambito teatrale di Andrea: Giorgio
Pressburger, Orchestra di Giorgio Bracardi, Renzo Arbore, Davide
Riondino, Serena Dandini, Neri Marcorè, Dario Vergassola.
Per i musical Andrea ha collaborato con Manuel Frattini e David De Silva. Collaborazioni e formazioni jazz
band: Denis Fattori, Michael Supnick, Alberto Tebaldi Trio, Traffic Jam , Joe De Vecchis Jazz Songs, Anna Fattori
Jazz Quartet, 4voices e tanti altri ancora. Dal 2005 al 2010 inoltre, Andrea ha preso parte a diversi progetti
teatrali tra cui “ Salomè” di Oscar Wilde rivista e corretta da Gianni De Feo,” L’amore è un sogno” diretto da
Barbara Amodio,” S.P.Q.N” al Teatro Delle Muse diretto da Geppi Di Stasio,” 40 anni e son ancora mia” diretto
da Pino Amendola. Il 2006 ha visto Andrea Pintucci impegnato ad un livello più professionale relativamente
allo stimolo principale che l’ha spinto ad intraprendere questa carriera. Costituisce una tribute band che suona
la musica dei Pooh, i Replay, in tributo appunto di questi artisti e porta la band a partecipare alla rassegna delle
tribute italiane che si è svolta in febbraio di quell’anno a Ponte di Legno, dove i Pooh stessi assegnano ai Replay
un premio speciale come migliore tecnica strumentale.
contatto per Io, Anna e Napoli: [email protected]
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