La Danza nel Giardino del Principe La Danza nel Giardino del Principe (16/6/2011) Loano - Arena estiva Giardino del Principe - ore 21.30 La danza sarà presente nell’estate loanese 2011 con tre prestigiosi allestimenti. L’11 luglio il Balletto di Milano presenterà “Chansons”, una serata di balletto in due atti su canzoni di Charles Aznavour, Jacques Brel, Serge Gainsbourg ed Edit Piaf. Protagonisti saranno i ballerini Giulia Paris e Martin Zanotti insieme ai solisti e al corpo di ballo del Balletto di Milano. La rassegna proseguirà il 6 agosto con l’anteprima in nazionale di “Opera Ballet Rock” della Compagnia Ariston Proballet. Sul palco, coreografie e musiche daranno vita ad un’esplosione di grande energia, che travolgerà il pubblico con un ritmo incalzante e un linguaggio moderno. Il 25 agosto il Balletto del Teatro di Torino porterà in scena “Caravaggio”, un omaggio al grande artista, alle sue luci e ombre che disegnano una straordinaria visione carnale e plastica, violenta e poetica. Lunedì 11 Luglio 2011 CHANSONS - Balletto di Milano Sabato 6 Agosto 2011 OPERA BALLET ROCK - Ariston Proballet Giovedì 25 Agosto 2011 CARAVAGGIO - Balletto Teatro di Torino Prezzo Biglietti con posto numerato Intero con posto numerato 18,00 € - Ridotto con posto numerato 16,00 € (minori 18 anni – maggiori 65 anni). Per lo spettacolo del 25 agosto è previsto il biglietto gruppi scuole di danza (almeno 10 persone) euro 10,00. Diritto di prevendita 1,20 € Vendita e prevendita biglietti : Lollipop dischi – Via Garibaldi 64, Loano - tel. 019.675488 Apertura botteghino presso l’Arena Estiva Giardino del Principe il giorno di spettacolo dalle ore 20.00 Informazione alla stampa: Lucia Campana - Cell.347.8334469 – 019.628464 – [email protected] La Danza nel Giardino del Principe Lunedì 11 Luglio 2011 Balletto di Milano CHANSONS Serata di balletto in due atti su canzoni di Charles Aznavour – Jacques Brel – Serge Gainsbourg - Edit Piaf regia e coreografia di Adriana Mortelliti disegno luci di Jean Paul Carradori Il lavoro coreografico di Chansons, concepito in una successione di quadri indipendenti, gioca con gli stereotipi culturali che i classici della canzone francese suggeriscono ma li supera e, perdendo ogni connotazione geografica, diventa sfondo di passioni universali alle quali fanno eco le contaminazioni della poesia urbana contemporanea. Storie che parlano d’amore e di indifferenza, di incontri e di solitudine, di amicizia, di sentimenti e… di emozioni. I danzatori si muovono e “si raccontano” grazie al linguaggio universale di quell’arte meravigliosa che si chiama danza, attraverso il loro strumento, il corpo. Le coinvolgenti canzoni, scelte tra le più rappresentative per narrare storie di tutti i giorni, creano un’atmosfera ora rarefatta e nostalgica, ora giocosa ed ironica. La presenza di Abd Al Malik, artista franco-congolese che privilegia lo stile rap e la slam poetry, è solo apparentemente estranea alla scelta degli altri interpreti. Rappresenta la voce africana, spesso emarginata, e parla di immigrazione e riscatto sociale, dando valore a un testo forte di senso e di emozione accompagnato da una musica che supporta e amplifica l’intensità della parola. Chansons e chansonniers Il fenomeno più grosso e culturalmente più accreditato della canzone europea è legato agli chansonniers francesi. Il fenomeno ha il suo centro nel periodo compreso tra gli anni ‘30 e i primi anni ‘50, con una ripresa intorno agli anni ‘60. Inizialmente si forma il nucleo dei cantautori, autori di chansons e chansonniers essi stessi, artisti intellettuali della “rive gauche” che domineranno il panorama culturale della canzone francese: Leo Ferré, Brassens, Yves Montand, George Moustaki ed ancora Juliette Greco e altri celebri artisti. I testi lirici, poetici ed amorosi, in cui fa capolino la realtà sociale dei quartieri malfamati prima e successivamente più duri, che parlano di politica, vedono affermarsi autori come Cocteau, Prévert e Vian che scrivono canzoni per alcuni grandi interpreti, prima tra tutti Edith Piaf. Nata nel 1915, Edith Piaf è stata la più grande chanteuse realiste” francese tra gli anni ‘30 e ‘60 e con la sua voce aggressiva e rauca, a tratti dolcissima, oppure improvvisamente allegra, è stata interprete di canzoni intramontabili come Les amantes d’un jour, Milord, La vie en rose. Inoltre ha lanciato nel panorama musicale internazionale numerosi artisti tra cui un altro grande della canzone francese: Charles Aznavour. Informazione alla stampa: Lucia Campana - Cell.347.8334469 – 019.628464 – [email protected] La Danza nel Giardino del Principe Balletto di Milano Attiva nel mondo della danza da trent’anni, la Compagnia Balletto di Milano, vanta un nucleo stabile di danzatori accuratamente selezionati provenienti dalle migliori scuole e accademie, in grado di coniugare ad una tecnica impeccabile notevole versatilità ed indubbia capacità espressiva. Molti sono i grandi artisti e coreografi ospitati nella storia della Compagnia tra cui spiccano nomi importanti del panorama internazionale come C. Fracci, O. Dorella, A. Ossipenko, S. Manguette, M. Pierin, A. Molin, G. Iancu, L. Gai, V. Biagi, G. Carbone, M. van Hoecke, D. Ganio, R. Celiberti, R. Paganini, G. Galante, L. Savignano. Punto di svolta nella storia del Balletto di Milano è stata la nomina di Carlo Pesta a Presidente e Direttore Artistico (1998). Nel corso degli anni della sua direzione, il Balletto di Milano ha portato sulle scene nazionali ed internazionali importanti produzioni tra cui La Marchesa von O., Tango … una rosa per Jorge Donn, Primadonna: le eroine del melodramma, Traviata, La vie de Bohème, Bolero, Amor de Tango, WoMa, Red Passion e, nel 2009, Romeo e Giulietta in coproduzione con prestigiosissime istituzioni teatrali tra cui la Fondazione Teatro Coccia di Novara, la Fondazione Teatro Grande di Brescia, il Teatro Sociale di Mantova. Tra le tournée internazionali si ricordano quella in Russia (1999 - Tango … una rosa per Jorge Donn di Denys Ganio) dove per la prima volta una compagnia italiana ha avuto l’onore di esibirsi al Teatro Bolshoi di Mosca ottenendo entusiastici consensi, in Francia sempre con Tango…, Inghilterra, Irlanda, Svizzera, Russia con Traviata e La vie de Bohème, sino a quella trionfale in Spagna (2010) con Romeo e Giulietta di Giorgio Madia. La compagnia è in residenza teatrale presso il Teatro Coccia di Novara dove prende parte a tutte le produzioni liriche; ha collaborato con il Teatro Sociale di Mantova e ha collaborato nel 2009 con il Festival Pucciniano di Torre del Lago per l’opera Manon Lescaut di Puccini, coproduzione con il Teatro dell’Opera di Nizza. Nel dicembre 2009 ha inoltre collaborato con la Fondazione Carlo Felice di Genova per la produzione della Vedova Allegra con “I Giovani del Balletto di Milano”. Nel 2010/2011 il Balletto di Milano festeggia i suoi trent’anni di attività e la stagione è principalmente caratterizzata dalla ripresa di Romeo e Giulietta di Giorgio Madia per una nuova e prestigiosa tournée in Italia e all’estero, e il debutto della creazione Chansons con coreografie di Adriana Mortelliti. Nell’autunno 2011 è attesa un’altra grandiosa produzione: Cenerentola di Giorgio Madia su musiche di Gioachino Rossini Informazione alla stampa: Lucia Campana - Cell.347.8334469 – 019.628464 – [email protected] La Danza nel Giardino del Principe Sabato 6 Agosto 2011 Ariston Proballet OPERA BALLET ROCK Coreografie di Joseph Albano e Marcello Algeri Musiche di Pink Floyd, Bee Gees, A. Franklyn, Deep Purple, Beatles, B. Brothers Regia Marcello Algeri Con Sabrina Rinaldi, Bianca Bonaldi, Jessica Gillo, Lesli Sanna, Valentina Quaroni, Marcello Algeri, Matteo Donetti, Kostantin Neroslov, Giuseppe Lazzara e con Sara Barbagli Il nuovo spettacolo della Compagnia Proballet è un Opera Ballet ed ha come sottotitolo “People” perché vuole rappresentare le PERSONE che ritrovano la capacità di unirsi riscoprendo i valori, la forza e i sentimenti che hanno creato le grandi Nazioni. Esso è composto da una parte Bianca e da una Nera che si mischiano, si alternano e si completano a vicenda, due colori opposti che non possono esistere l’uno senza l’altro. “L’Opera ballet Rock” è un’esplosione di grande energia supportata da una trendy musica pop-rock che travolge e coinvolge con il suo ritmo incalzante e con la sua espressione di linguaggio tipicamente moderna e giovane. Una musica ed una coreografia nuove che portano, partendo dai padri fondatori della danza moderna, all’interno di un genere di danza: il Ballet Rock che è un modo di concepire la vita attraverso l’arte che definiremo “Think Different”. Il Ballet Rock racchiude in sé vari linguaggi coreutici come la danza classica, la danza moderno–contemporanea, la danza jazz, la danza popolare e sfocia in un genere di movimento che si proietta nel terzo millennio perché unisce tutta la forza universale e la tecnica del balletto ai più moderni e giovani mezzi di comunicazione e di espressione allo scopo di creare un cambiamento…”think different”. Ariston Proballet La Compagnia Nazionale stabile di balletto, riconosciuta dal MIBAC Ministero dei Beni e delle Attività Culturali di Roma, ha sede al Teatro Ariston di Sanremo, al Proballet Performing Art Center 1 e 2 e all’ Albano Performing arts center Harthford Connecticut. Centro Coreografico Complessivo di ricerca coreografica e produzione, l’Ariston Proballet ogni anno tocca con le sue tournèe Italia, Francia, Germania, Paesi della ex Iugoslavia, Russia, Stati Uniti d’America. 33 i titoli fino ad oggi in repertorio, che spaziano dal classico, al neoclassico, al moderno. La compagnia ha ottenuto il riconoscimento AIDAP e collabora con l’istituto ILO–ONU di Ginevra, con l’Università degli studi di Firenze e con l’Accademia delle belle arti di Tirana. Molte ed importanti sono le collaborazioni con l’Orchestra Sinfonica di Sanremo, di Verona e di Alessandria, così come con l’Albano Connecticut Ballet Usa, lo Steps on Broadway New York, il Perry dance New York, Manhattan dance center New York e la Compagnia di Jennifer Muller. Informazione alla stampa: Lucia Campana - Cell.347.8334469 – 019.628464 – [email protected] La Danza nel Giardino del Principe Giovedì 25 Agosto 2011 Balletto Teatro di Torino CARAVAGGIO un balletto di Matteo Levaggi Musica originale di Giovanni Sollima (Edizione Casa Musicale Sonzogno – Milano) Impianto scenico e costumi di Roger Salas Disegno luci di Enzo Galia Sopranista - Massimo Castagno Il balletto nasce nel 2004 per il Festival Internazionale di Balletto di Genova Nervi, sulle nervose note che Giovanni Sollima ha composto in una partitura originale per violoncello e elettronica. L'oscuro impianto scenico di Roger Salas lascia filtrare la luce, che si staglia sui danzatori vestiti da costumi color sabbia. Tra i numerosi riferimenti al Barocco, spicca la presenza in scena di un sopranista, ad evocare quella spensierata giovinezza, fresca, sensuale, ma allo stesso tempo ambigua e tormentata, come poteva essere la personalità di Caravaggio. Matteo Levaggi definì questa creazione il suo lavoro sulla seduzione, ed è proprio in questa direzione che si sviluppa la coreografia, con il suo intercedere bruciante e avvolgente. Lo spettatore non è portato a conoscere la storia del Caravaggio, ma a vivere un'esperienza di pura energia in cui vengono lanciati i danzatori, in continuo gioco-sfida che crea tra loro, quell'energia travolgente e quella forza che caratterizzano l’opera del grande pittore. Riprendendo questo balletto a sette anni dalla sua creazione, (e avendo poi seguito strade completamente differenti nel mio percorso) sorrido nel pensare a tutto ciò che credevo allora potesse essermi di ispirazione nell'affrontare questo grande artista (che forse, proprio per la sua grandezza non andrebbe nemmeno affrontato con un balletto!). L'ho fatto, a mio modo naturalmente. Oggi ho capito che, partendo proprio dall'opera del Caravaggio, dal suo vissuto, il balletto ci porta in un mondo che è quello che credo abbia segnato la vita di questo grande artista: la seduzione. La sua opera, la sua vita, i segreti, i misteri, tutto del Caravaggio seduce, ancora oggi, per questo credo che anche le danze, con la musica di Giovanni e poi le luci e la scena, concorrano a creare un gioco agrodolce, come poteva essere il gioco della vita del Caravaggio che ho immaginato qui nella strada, tra ragazzi, giovani, folli, geniali. Così, all’interno di una “scatola nera”, sotto luci monocrome, coperti da costumi “pittorici”, si svolgono gli incontri tra i ragazzi-danzatori, focalizzando il legame tra forma e percezione, tra tempo e spazio, tra osservatore e partecipante. - Matteo Levaggi Informazione alla stampa: Lucia Campana - Cell.347.8334469 – 019.628464 – [email protected]