teologia - Roberto Nardin

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Pontificia Università Lateranense
Facoltà di Teologia
15223 - Seminario di sintesi teologica C
TEOLOGIA
Teologia, esperienza, sapienza
[Incompleto]
Roberto Nardin
www.robertonardin.com
Momento contestuale:
come si vive e cosa si pensa oggi (fenomenologia e teologia)
Esperienza
1. Auditus temporis, culturae et theologiae
a. Temperie culturale
b. Status quaestionis teologico
Momento fondativo:
come si è vissuto e cosa si è pensato ieri (Rivelazione e storia)
Relazione
2
Provocazione
1
Soggetto
2. Auditus fidei in historia (momento analitico-critico)
a. Fondazione biblico-patristica; magistero e sviluppo successivo
b. Ermeneutica storica
Realtà
Momento sistematico:
nuova proposta per vivere e pensare oggi (teologia e vita)
3. Intellectus fidei, spei et caritatis
a. Prospettiva sistematico-organica e interdisciplinare
b. Visione sintetico-categoriale
3
4
Theologia
Perché l’esperienza in teologia?
2
Relazione
L’esperienza è centrale nel rapporto con Dio
Soggetto
Realtà
Provocazione
1
Fede:
- Rivelazione (esperienza) di Dio
Intellectus
fidei
spei
caritatis
auditus
temporis/culturae,
theologiae (hodie)
- a cui tutto l’uomo risponde
- nella mediazione del popolo di Dio (Chiesa)
fidei (in historia)
5
6
1
Auditus
fidei
Auditus
theologiae
Auditus
temporis
Auditus
temporis
Auditus culturae
Auditus
temporis
Auditus culturae
Auditus
theologiae
Auditus culturae
in historia
Auditus
temporis
Auditus culturae
7
8
Evento
CRISTO
Scrittura
Medioevo
Auditus
temporis
Auditus
Auditus
theologiae
fidei
in historia
Padri
Auditus
culturae
Auditus
temporis
culturae
theologiae
Auditus
theologiae
Auditus
temporis
Auditus
Auditus
temporis
Auditus culturae
Auditus
t. c. th.
fidei
Auditus
theologiae
Auditus
temporis
Auditus culturae
9
Auditus culturae
in historia
Auditus
temporis
Auditus culturae
10
«“Storico” (nel senso di geschichtlich) sarebbe
allora quell’elemento della realtà “oggettiva” e
dell’ambiente e della storia dell’uomo che viene
colto e colto soltanto all’interno di un’adesione di
fede che s’impegna esistentivamente. “Storico”
(nel senso di historisch) invece sarebbe ciò che
può essere colto anche al di fuori di una simile
conoscenza di fede mediante una storia
puramente profana».
«Factum audivimus,
mysterium requiramus»
«Abbiamo conosciuto il fatto,
ora ricerchiamo il mistero»
Agostino, In Ioh. 50, 6: PL 35, 1760
K. Rahner, Corso fondamentale sulla fede. Introduzione al
concetto di cristianesimo (or. ted., Freiburg im B. 1976),
Paoline, Alba 1977, 313
11
12
2
Varie declinazioni dell’orizzonte
triprospettico dell’esperienza
L’esperienza
(J. Mouroux, L’expérience chrétienne, Aubier, Paris 1952)
Fatto
• Empirica (Erfahrung)
• Vissuto senza riflessione critica. Accadimento.
Vissuto senza riflessione critica
Storia
• Sperimentale (scienza)
L’empirico riflesso criticamente. Coinvolge la ragione
• Il fatto, l‘accadimento riflesso criticamente.
Coinvolge la ragione che spiega il fatto
Mistero
• Esperienziale
• Il fatto riletto alla luce della fede.
È la rilettura nella fede che dà senso al fatto.
L’empirico riletto coinvolgendo tutta la persona
13
14
NT
NT
Evento
AT
Evento
CRISTO
Mistero
Storia
AT
Fatto
CRISTO
15
16
Storia
Fatto
Mistero
2013
NT
Evento
CRISTO
NT
Mistero
Storia
AT
Evento
Fatto
CRISTO
17
Mistero
Storia
AT
Fatto
18
3
Storia
Fatto
Fede
Storia
Fatto
Mistero
Mistero
2013
2013
Fossato
di
Lessing
NT
Ragione
geschichtlich
Fossato
di
Lessing
NT
Ragione
Fede
historisch
Storia
Evento
Storia
AT
Mistero
Evento
Fatto
CRISTO
AT
Mistero
Fatto
CRISTO
19
Storia
Fatto
Mistero
20
Cristo
Evento
Storia della Chiesa
Storia
Storia della salvezza
Fatto
Mistero
Storia della teologia
2013
Storia del cristianesimo
NT
Storia delle religioni
2013
Fossato
di
Lessing
Cristo
Avvenimento
Cristo
Fatto
NT
Fenomenologia delle religioni
Filosofia della religione
Storia della cultura religiosa
Storia
Evento
AT
Mistero
Evento
Fatto
CRISTO
Mistero
Storia
AT
Fatto
CRISTO
21
22
ω
Cristo
Storia
Fatto
Cristo
l’ Evento
l’ Evento
2013
(che ci / mi salva)
Mistero
(che ci / mi salva)
Mistero
2013
Storia
Cristo
NT
un Avvenimento
Cristo
Cristo
un Fatto
un Avvenimento
(del passato)
(culturale)
Fatto
Cristo
NT
un Fatto
(del passato)
(culturale)
Evento
CRISTO
Mistero
Storia
AT
Evento
Fatto
CRISTO
23
Mistero
Storia
AT
Fatto
α
24
4
THEOLOGIA
«Gli eventi storici, sia anteriori che posteriori,
sono valutati alla luce della persona e dell’opera
di Cristo, che immette nella storia la sua grazia. Il
tempo diventa così condizione di possibilità
salvifica per l’umanità e per il cosmo.
Considerata in rapporto all’incarnazione, la storia
universale cessa di essere profana e diventa
storia sacra».
INTELLECTUS
Fides quae ogg.
FIDEI
gen. sogg.
A. Amato, Gesù il Signore. Saggio di cristologia, EDB, Bologna
1988, 19995, 14
Fides qua
sogg.
Auditus temporis
χρόνος / καιρός
IN HISTORIA
Auditus fidei
25
26
INTELLECTUS
«[Occorre] riaffermare il primato di Dio, entrando nella
controversia sull’humanum, che ha caratterizzato gran
parte del XX secolo e su cui il Concilio Vaticano II si è
molto soffermato, particolarmente con la Costituzione
pastorale Gaudium et spes. Tutto ciò è possibile grazie
ad una continua conversione a Cristo, mai disgiunta dallo
studio attento della teologia e delle scienze ad essa
collegate. Questo domanda a tutti un costante
orientamento al mistero divino, alla partecipazione a
Cristo e al “pensiero di Cristo”. Come insegna l’apostolo:
“Noi abbiamo il pensiero di Cristo” (1Cor 2,16).
L’esercizio della teologia, infatti non può essere
prospettato solo come scientia fidei, bensì e ancor
più come participatio cum Christo in fide»
Scientia
fidei
Humanitas
Ratio / cogitare / intelligere
Sperimentale
Communitas
Humanitas
Persona / comprendere
Esperienziale
Communitas
Christianitas
Particip. cum Cristo in fide
Celebratio/confessio fidei
Esperienziale
Communio
Sapientia
fidei
GIOVANNI PAOLO II, Discorso di apertura a.a 1996/97 alla PUL
27
THEOLOGIA
- Cogitare
- Intelligere
- Communitas
Sapientia fidei
christianitas
- Participatio
cum Christo in fide
- Communio
- Celebratio fidei
- Confessio fidei
Fides quae ogg.
FIDEI
gen. sogg.
Uomo soggetto
(totalità/parzialità)
humanitas
Scientia/ratio fidei
INTELLECTUS
Fides qua
sogg.
Dio
soggetto/oggetto
Intellectus/sapientia
fidei
Ratio/scientia
fidei
Intellectus/sapientia
de fide
Ratio/scientia
de fide
- Evangelium Christi
- Evangelium de Christo
Auditus temporis
IN HISTORIA
(cf. Amato)
28
χρόνος / καιρός
Auditus fidei
29
30
5
AUDITUS
TEMPORIS, CULTURAE
ET THEOLOGIAE
«L’aspetto visibile, concreto della religione,
il rito e il simbolo, viene compreso sempre
meno, non è più colto e vissuto in modo
immediato».
Indagine
fenomenologico - eziologica
della realtà
R. Guardini, Formazione liturgica. Saggi, Edizioni O.R.,
Milano 1988 (ed. or. 1923), 34
32
AUDITUS CULTURAE
Postmodernità:
AUDITUS CULTURAE
- Cambi di paradigma
- Ermeneutiche riduttive
34
L‘ORIZZONTE CULTURALE IN CHIAVE STORICA
Modernità (scientifica)
Lettura teocentrica della realtà (ordine dono di Dio)
in chiave aristotelica (res immanente: la forma [voluta da Dio])
Cambi di paradigma
Medioevo (Primo millennio)
Lettura teocentrica della realtà: ordine dono di Dio
in chiave platonica: res trascendente, l’idea (in Dio)
Dal I al II
Millennio
Attenzione
Nasce la scienza
(sperimentale - Galileo)
al soggetto (intenzione, fede)
Anselmo (Laon) Abelardo, Berengario
Modernità (culturale)
Lettura antropocentrica della realtà (ordine deciso dall’uomo)
in chiave aristotelica (res immanente: la forma [voluta da Dio])
all’umanità (cristologia ascendente)
Anselmo (Aosta)
Medioevo (Dal XIII secolo)
Lettura teocentrica della realtà: ordine dono di Dio
in chiave aristotelica: res immanente, la forma (voluta da Dio)
Nasce l’università
Scienza: matematica e esperimento
Ideologie
Lettura antropocentrica della realtà (ordine deciso dall’uomo)
in chiave platonica (res trascendente: l’idea [nell’uomo])
Scienza: logica e metafisica aristotelica
35
36
6
Postmodernità
Lettura antropocentrica della realtà
(ordine deciso dall’uomo singolo)
in chiave platonica
(res trascendente: l’idea [nell’uomo singolo])
Homo faber
(Galileo)
Crisi XX sec.
- Crisi energetica (Suez)
- Crisi economica
- Crisi ecologica (Chernobyl)
il mondo è un libro da leggere
Parole e sintassi di Dio
Homo creator
il mondo è un libro da scrivere
Modernità culturale
Ideologie
Parole di Dio sintassi dell’uomo
Postumano
Ideologie XX sec.
- 2 guerre mondiali
- Lager
- Gulag
- Shoah
SFIDUCIA NELLA RAGIONE
Parole e sintassi dell’uomo
l’uomo è un libro da scrivere
37
incapace di ideare sistemi a valore universale
per una storia in un continuo progresso
verso la felicità
38
• Individualismo
La crisi della modernità (e della ragione)
che sfocia nella postmodernità/modernità
compiuta (e nella ragione debole)
pone l’uomo contemporaneo davanti all’apparente
impossibilità di indagare la realtà
ripiegandosi in una prospettiva scettica,
agnostica e relativista.
• Mancano ideali forti e condivisi.
• Policentrismo culturale
• Convivono molte e disarticolate agenzie culturali
portatrici di valori, a volte contradditori.
• Società multietnica
• Mobilità dei popoli orizzonte di una “polifonia”
culturale e religiosa nella quale si riscontrano sempre
di più appartenenze a razze, lingue, tradizioni, costumi
diversificati.
La ragione viene confinata in luoghi marginali
in cui l’orizzonte è dato solo
dalla conoscenza del frammento della realtà
o del fenomeno,
senza possibilità di risalire al suo fondamento
(metafisica).
• Fragilità relazionale
• La durata del rapporto abbraccia un periodo limitato di
tempo sia nel campo affettivo (separazioni, divorzi) sia
in quello lavorativo (precarietà).
39
• RISVEGLIO DEL SACRO (novità)
40
Frammentazione dell’ ‘io’ – Nichilismo
• Eclettismo e soggettivismo
«se nel postmoderno, crollano le certezze del
moderno, viene meno in esso anche il portatore di
tali certezze, ossia il Soggetto. […]. Riassumiamo il
tutto con la nota affermazione di Nietzsche (padre
privilegiato del postmoderno) “L’Io è divenuto una
favola, una finzione, un gioco di parole”»
• Il soggetto sceglie tra le varie proposte religiose i
singoli
elementi,
“frammenti”,
che
meglio
rispondono alle sue personali aspirazioni ed
esigenze del momento
• Etica individuale
• L’ethos è deciso dal soggetto con discrezionalità
assoluta
G. Morra, Il quarto uomo. Postmodernità o crisi della modernità?,
Armando, Roma 1992, 19962, 22-23
41
42
7
UN FRAMMENTO
CON PRETESA DI ASSOLUTO
Ermeneutiche storiche riduttive
Si assolutizza un frammento, in questo
caso sarà un’epoca del passato che si
pretende diventi valore e criterio universale
per tutti i periodi della storia.
La postmodernità pur situandosi nella linea del
pensiero debole incapace di una ragione forte
che possa indagare e conoscere la realtà in
profondità
(fondamento),
paradossalmente
propone anche soluzioni assolute come esito della
conoscenza, ma, a ben vedere, si tratta di “una
parte” che viene assunta “a tutto”. La prospettiva
del frammento rimane, infatti, anche quando della
realtà si coglie solo una dimensione e questa
assume la pretesa di diventare l’unica, annullando
le altre.
Es. medioevo, umanesimo, illuminismo,
rivoluzione francese, rivoluzione russa …
Mons. Lefebvre, ritorno alle fonti …
Cristianesimo “nostalgico” che guarda solo al
passato, es. medioevo, l’umanesimo ...
44
43
Ermeneutiche storiche riduttive
Ermeneutiche storiche riduttive
Ermeneutica storica riduttiva è una lettura
che assolutizza il presente svincolato dal
suo strutturale rapporto con il passato,
come se il “domani” potesse fondarsi solo
su un “oggi” auto-referenziale e autogenetico
e
non
invece
come
continuità/discontinuità con “ieri”.
Lettura che assolutizza il futuro immaginato
e programmato in base a ipotetici scenari
che dovrebbero apparire come pensato
dalle nostre “intuizioni” o dai nostri “calcoli”.
Cristianesimo “strategico”?
le scelte di oggi sono volute per intercettare un
“mercato” futuro.
Crisitanesimo “funzionale”
centrato sull’utile di oggi e che ignora/rifiuta la
Tradizione.
46
45
Ermeneutiche antropologiche riduttive
La
peculiarità
spirituale,
biologica,
prese
Ermeneutiche antropologiche riduttive
psicologica,
singolarmente
Solo corpo (Bioetica): l’uomo è colto solo
non
nella sua dimensione corporea di cui la
possono offrire un’antropologia integrale.
scienza
Una
esclusiva la chiave (biotecnologie).
dimensione
dell’uomo
viene
(neopositivismo)
avrebbe
in
assolutizzata, ma in realtà rende l’uomo
meno uomo (riduzionismo).
47
48
8
Ermeneutiche antropologiche riduttive
Ermeneutiche antropologiche riduttive
Una esclusiva lettura psicologica dell’uomo
Una
esclusiva
lettura
solo
spirituale
che non tenga conto della sua vita
dell’uomo in cui il corpo è negativo e da
spirituale è descrivibile ancora come un
sopportare e le cui malattie si curano solo
frammento che pretende di dire tutto
“curando” lo spirito, il solo che potrebbe
dell’interiorità umana.
“ammalarsi” perché è il solo importante.
49
50
Ermeneutiche antropologiche riduttive
Ermeneutiche antropologiche riduttive
Emblematica la comprensione sempre più riduttiva
e frammentata del rapporto
matrimonio/sessualità/procreazione
Una esclusiva lettura solo maschile o solo
Sessualità
femminile dell’uomo qui si pone il rapporto
Solo nel matrimonio solo per la procreazione
natura/cultura.
Solo nel matrimonio anche per la procreazione
Nel matrimonio senza procreazione
Fuori dal matrimonio con o senza procreazione
51
Procreazione senza sessualità e senza matrimonio
Ermeneutiche antropologiche riduttive
Ermeneutiche culturali riduttive
(tutto è cultura)
Il rapporto
Il dato naturale viene colto come semplice
matrimonio / sessualità / procreazione,
52
effetto di un condizionamento storico-
da una unità assoluta (e riduttiva,
dimenticando il valore unitivo e non solo
quello procreativo della sessualità) si è
giunti a una frammentazione assoluta ove
ogn’uno dei tre termini può essere
realizzato “a scelta” e indipendentemente
dagli altri due.
culturale. Nuova antropologia: la differenza
tra
uomo
e
donna
non
avrebbe
il
discriminante nel dato naturale-corporeo (il
sesso), ma in una dimensione strettamente
culturale (il genere).
53
54
9
Ermeneutiche socio-religiose riduttive (1)
Ermeneutiche socio-religiose riduttive (2)
Relegare la religione all’intimità del singolo
I valori cristiani non dovrebbero soprattutto
senza alcuna valenza pubblica (laicismo,
essere
ben diverso dalla laicità) contraddicendo la
evocarli
presenza di una società pluralista, di cui
semplicemente come riferimento culturale in
anche ‘il religioso’ è una componente.
quanto utile collante identitario e sociale
vissuti,
ma
sarebbe
sufficiente
(strumentalizzandoli)
(religione civile).
Cristianesimo “intimista”
“devozione” senza testimonianza.
Cristianesimo “identitario”
tutto in funzione della propria particolarità.
55
56
Ermeneutiche teologiche riduttive
Ermeneutiche testuali riduttive
Il richiamo a san Tommaso d’Aquino «per maestro»
(Optatam totius, 16) sarebbe molto riduttivo
leggerlo come un invito ad una teologia come
semplice ripetizione dell’Aquinate. È noto che nella
prima metà del Novecento, ma per certi versi fino
ad oggi, veniva considerato propriamente
“teologico” solo ciò che poteva paragonarsi a
Tommaso o comunque riconducibile a un pensiero
sistematico. Così gli autori monastici medievali,
come san Bernardo, erano considerati letteratura
edificante o “spirituale” ma non “vera” teologia
perché non rientravano nel modello-frammento
ritenuto l’unico davvero teologico.
Letteralismo (fondamentalismo)
Solo comprensione letterale.
Allegorismo (soggettivismo)
Solo comprensione spirituale.
Cf. É. Gilson, La théologie mystique de S. Bernard, 1934
57
58
IL CONTESTO CULTURALE
Ermeneutiche teologiche riduttive
Sintesi
Crisi della modernità (ragione)
Si hanno ermeneutiche teologiche riduttive, e
quindi proposte parziali, quando la riflessione
sulla/nella fede non pone in dinamismo dialogico
l’auditus fidei (principalmente sacra Scrittura e
sviluppo storico del pensare e vivere la fede) e
l’auditus temporis (le istanze del mondo
contemporaneo) ma ne pone in rilievo uno solo,
offrendo
così
esclusivamente
una
parola
“archeologica” o astratta e comunque lontana dalla
vita, oppure una parola solamente attuale ma
senza fondamento e quindi sbiadita e destinata a
perire.
Postmodernità:
la ragione indaga solo il frammento (e il fenomeno)
Fondamentalismi:
il frammento ha valore assoluto
R. Nardin, Monachesimo occidentale e postmodernità,
in R. Nardin – N. Valentini (edd.), Monachesimo e trasfigurazione tra Oriente e Occidente,
EDB, Bologna 2008, 16-50, qui 18-28.
C. Dotolo, Un cristianesimo possibile. Tra postmodernità e ricerca religiosa,
Queriniana, Brescia 2007.
A. Bello - L. Messinese - A. Molinaro (edd.), Fondamento e fondamentalismi,
Città Nuova, Roma 2002.
59
60
10
Cristianesimo:
tra prossimità ambigua e
alterità profetica
L’individualismo della postmodernità
dovrebbe portare a rilevare
l’importanza del soggetto
Accogliere (prossimo) il mondo
non la mondanità (profezia)
che non può essere posto al servizio
di un’ideologia totalizzante.
61
62
Il ritorno del sacro
Il policentrismo culturale
dovrebbe far vedere
dovrebbe spingere al confronto
come il desiderio di Dio
tra le varie istanze di diversa cultura,
e il bisogno di interiorità
stimolando l’arricchimento reciproco
sia dentro il cuore dell’uomo,
e non la contrapposizione settaria.
nonostante gli ‘esperti’
affermino il contrario.
63
64
La stessa assolutizzazione del frammento
dovrebbe indicare sia l’importanza che l’uomo
contemporaneo affida all’esperienza concreta,
anche se frammentaria,
MISTERO O PROBLEMA
e lo scarso interesse, quindi, per le ideologie,
sia l’aspirazione alla certezza e alla verità su
cui fondare il senso della vita, anche se colte
erroneamente assolutizzando solo il
segmento di verità conosciuto.
65
66
11
«in ogni questione, sia essa scientifica o
filosofica, è presente un “aspetto-mistero” che ha
a che fare con la densità e la profondità
dell’essere, e un “aspetto-problema”, in cui
mediante concetti formuliamo degli interrogativi e
cerchiamo di trovarne la soluzione. […] il
concetto puro di problema rinvia alla soluzione
di un rebus, a un esercizio di tecnica logica;
mentre il concetto puro di mistero include un
riferimento alla realtà, ad una pienezza d’essere
e di senso che è accessibile solo parzialmente e
a fatica»
«Una grande sfida che ci aspetta […] è quella di
saper compiere il passaggio, tanto necessario
quanto urgente, dal fenomeno al fondamento.
Non è possibile fermarsi alla sola esperienza;
anche quando questa esprime e rende
manifesta l’interiorità dell’uomo e la sua
spiritualità, è necessario che la riflessione
speculativa raggiunga la sostanza spirituale e il
fondamento che la sorregge».
V. Possenti, Nichilismo e metafisica. Terza navigazione,
Armando, Roma 2004, 334
Fides et ratio, 83
67
«Il popolo eletto ha capito che la ragione deve
rispettare alcune regole di fondo per poter esprimere
al meglio la propria natura. Una prima regola consiste
nel tener conto del fatto che la conoscenza dell’uomo
è un cammino che non ha sosta; la seconda nasce
dalla consapevolezza che su tale strada non ci si può
porre con l’orgoglio di chi pensa che tutto sia frutto di
personale conquista; una terza si fonda nel ‘timore di
Dio’, del quale la ragione deve riconoscere la sovrana
trascendenza e insieme il provvido amore nel governo
del mondo. Quando si allontana da queste regole,
l’uomo si espone al rischio del fallimento e finisce per
trovarsi nella condizione dello ‘stolto’. […]. Lo stolto
infatti si illude di conoscere molte cose, ma in realtà
non è capace di fissare lo sguardo su quelle
essenziali».
Fides et ratio, 13
68
Se l’epoca postmoderna quale criterio di
discernimento (spesso inconsapevole) propone la
frammentazione, declinata nei vari ambiti come
provvisorietà (frammentazione del tempo, delle
relazioni, degli impegni …), come cronaca senza
senso (frammentazione della storia), come
emozione
senza
ragione
(frammentazione
dell’anima),
come
corpo
senza
spirito
(frammentazione dell’uomo), come soggetto
senza comunità (frammentazione della persona),
come uomo senza Dio (frammentazione
fondamentale) …
70
69
… il cristiano deve mostrare una permanenza che si
oppone al provvisorio; un senso della storia, quella
personale, che fugge dalla casualità; una ricerca del
logos che regola la vita e che non accetta come legge
ogni spontaneismo; una sensibilità per saper
accogliere come degno di valore non solo ciò che è
misurabile e quantificabile, ma anche ciò che non si
vede, non si tocca, non si sente …; una necessità del
confronto con l’altro, con colui che sta accanto e che
non posso cambiare perché non decido io i suoi tempi;
e, infine e soprattutto, una ricerca incessante del volto
di Cristo, riconosciuto, per Suo dono, nei mille volti di
ogni giorno e contemplato nella ferialità della storia,
che, solo in Lui, acquista senso pieno, perché ne è il
solo Signore.
ESPERIENZA
71
12
Non si considerano
L’esperienza
(J. Mouroux, L’expérience chrétienne, Aubier, Paris 1952)
• Esperimento:
• Empirica (Erfahrung)
si pone una domanda previa
(es. matematica) all’esperienza
Vissuto senza riflessione critica
• Pratica della vita (come l’artigiano):
• Sperimentale (scienza)
phronesis, Erlebnis
L’empirico riflesso criticamente. Coinvolge la ragione
[Non si vuole indagare sistematicamente sull’esperienza ma
cogliere quanto è utile per comprendere l’orizzonte teologico].
• Esperienziale
L’empirico riletto coinvolgendo tutta la persona
73
74
La persona
Orizzonti
«Alla questione: “che cosa è la tua persona? Non
posso rispondere “il mio corpo, la mia anima, la
mia ragione, la mia volontà, la mia libertà, il mio
spirito”. Tutto questo non è ancora la persona,
ma, come fosse l’insieme di cui essa è fatta. La
persona stessa è il fatto che essa esiste nella
forma dell’appartenenza a se stessa (in der Form
der Selbstgehörigkeit)».
• Esistenziale (a posteriori)
coinvolge la persona storicamente
• Esistensivo (a priori)
possibilità di esperienza nella persona
R. GUARDINI,
Welt und Person, Würzburg 1962, 128
75
76
Varie declinazioni nell’orizzonte dell’esperienza
Legge universale: «fai il bene, evita il male»
Varie declinazioni dell’orizzonte
triprospettico dell’esperienza
Legge individuale: «fai il bene, evita il male, per te»
Visione utilitatistica
Fatto
Io istintivo (alla luce dei sensi)
• Vissuto senza riflessione critica. Accadimento.
• Bene ciò che è piacevole e facile.
Mi appaga (illusione di felicità). Assolutizzata = impulsività.
Storia
• L’empirico riflesso criticamente.
Coinvolge la ragione che spiega il fatto
Io logico (alla luce della ragione)
• Bene ciò che è conforme alla ragione.
Mi realizza (nel mio progetto). Assolutizzata = Razionalismo.
Episteme.
Mistero
Io filosofico (alla luce della persona)
• L’empirico riletto coinvolgendo tutta la persona.
[È la rilettura nella fede che dà senso al fatto].
• Bene ciò che è conforme alla coscienza.
Mi realizza come persona (realizzo pienamente me stesso).
77
78
13
Io istintivo (alla luce dei sensi)
I tre livelli della conversione
• Bene ciò che è piacevole e facile.
Mi appaga (illusione di felicità). Assolutizzata = impulsività.
• Io istintivo (alla luce dei sensi)
Io logico (alla luce della ragione)
• Bene ciò che è conforme alla ragione.
Mi realizza (nel mio progetto). Assolutizzata = Razionalismo.
Episteme.
• Dall’edonismo all‘epicureismo.
• Io logico/filosofico (alla luce della persona)
Io filosofico (alla luce della persona)
• Cambiamento di mentalità (nous).
• Bene ciò che è conforme alla coscienza.
Mi realizza come persona (realizzo pienamente me stesso).
• Io teologico (alla luce della fede)
Io teologico (alla luce della fede)
• Cambiamento radicale (kainos nuova creatura)
• Bene ciò che è conforme alla fede.
Mi compie (realizzo il progetto di Dio su di me).
Theoria.
79
80
Ragione
+ positivo
- positivo
Empirico (sensi)
- positivo
- positivo Sensi + positivo
+ positivo
81
Ragione
82
Ragione
+ positivo
Io, coscienza
- positivo
- positivo Sensi + positivo
Sensi
83
84
14
Io, coscienza
Io, coscienza
Ragione
Ragione
+ positivo
+ positivo
- positivo
- positivo
+ positivo
+ positivo
- positivo
- positivo
- positivo Sensi + positivo
- positivo Sensi + positivo
85
CRISTO
Io, coscienza
86
Livelli della conoscenza
(Platone)
• Empeiria (alla luce dei sensi)
Ragione
• Occasione di conoscenza
• Suscita il ricordo dell‘idea già contemplata
+ positivo
- positivo
• Doxa (alla luce della ragione)
• Esperienza riflessiva
+ positivo
- positivo
• Noetica (alla luce del nous)
• Intuizione contemplativa dell‘idea
- positivo Sensi + positivo
87
Livelli della conoscenza
(Aristotele)
88
Il nous:
per Aristotele è la logica,
ciò che per i neoplatonici era la dianoia.
• Empeiria (alla luce dei sensi)
Vi sono contraddizioni di linguaggio negli autori
medievali:
gli autori influenzati da Aristotele definiscono
noetico (= mediato dalla logica) ciò che gli autori
influenzati da Platone chiamano non noetico.
Infatti
per
i
platonici
noetico
significa
immediatamente colto dal nous.
• Inizio della conoscenza
• L’intelletto è tabula rasa
• Episteme (alla luce della ragione)
• Astrazione del concetto dalla forma
89
90
15
Intuitivo:
(platonici)
Pre-aristotelico:
nous = anima superiore
Noetico =
Medio Evo:
riguarda il nous
rinascita aristotelica XII sec.
dialettica,
ciò che è mediato dalla logica:
(aristotelici)
Post-aristotelico:
nous = anima intellettiva,
intelligenza razionale,
intelletto
91
I tre livelli dell’esperienza
92
I tre livelli dell’esperienza
Empirico (alla luce dei sensi)
1. Empirico (alla luce dei sensi)
• Vissuto acritico
• Singolarità non comunicabile. Non ha autorità
• Può essere autorevole se lo è il soggetto
• Vive l’empirico senza riflessione e coinvolgimento
2. Sperimentale (alla luce della ragione)
• Vissuto compreso criticamente
Sperimentale (alla luce della ragione)
• Universalità comunicabile attraverso un
parametro che giustifica il contenuto dell’empirico
• Comprende l’empirico con la ragione
3. Esperienziale (alla luce dell’io)
• Il vissuto compreso nella totalità della persona
Esperienziale (alla luce dell’io)
1 e 2 = Aristotele
3 = al 3 di Platone ma applicato alla coscienza
93
Dalla scelta secondo un modello
alle scelte di vita
• Il vissuto compreso nella totalità della persona
• Coinvolto nell’empirico come persona
Carità
Fede
94
Speranza
• Attrazione
il fatto confrontato con il modello
Esperienza
• Adesione
la scelta dell’io, di ‘coscienza’ (istint. filos. teol.)
Desiderio
Memoria
• Abitudine
Habitus, connaturalità
95
96
16
• «L’uomo buono trae fuori il bene dal buon tesoro
del suo cuore; l’uomo cattivo dal suo cattivo
tesoro trae fuori il male» (Lc 6,45).
Maturità e conversione
Perché l’uomo sia buono è necessario che nel suo cuore
(io teologico) sia presente il buon tesoro (essere in Cristo)
allora potrà tirar fuori il bene (esprimere giudizi veri su ciò
che è buono).
• Maturità umana (formazione umana)
Integrare le attrazioni nel progetto di persona
che voglio essere. L’io psicologico “si converte”
a quello filosofico (mi realizzo).
• «Se il tuo occhio è sano, anche il tuo corpo è tutto
nella luce; ma se è malato, anche il tuo corpo è
nelle tenebre» (Lc 11,34).
• Maturità spirituale (formazione spirituale)
Integrare i miei giudizi di ragione nel progetto di
Dio su di me. L’io filosofico “si converte” a quello
teologico (mi compio).
Se si esprimono giudizi con l’io teologico (avere l’occhio
sano) anche il relazionarsi con i fatti, e nelle attrazioni,
sarà nella luce del piano di Dio (avere il corpo nella luce).
97
98
Esperienza
Esperienza
Relazione
2
Soggetto
Relazione
2
Provocazione
1
Soggetto
Realtà
Realtà
Provocazione
1
Idem
Identità costante
Ipse
Sviluppo dell’identità
99
100
Empirico
Empirico
Fatto,
accadimento
cronaca
Soggetto
Sperimentale
Realtà
Soggetto
Sperimentale
Realtà
Storia
Lettura razionale del fatto
Esperienziale
Lettura personale del fatto
Esperienziale
101
102
17
Soggetto
Empirico
Empirico
Lettera
Körper
(corpo fisico, biologico)
Sperimentale
Realtà
Bibbia
Soggetto
Sperimentale
Esegesi scientifica
Leib
(corpo sensibile)
Esperienziale
Esperienziale
Geistlich
(corpo spiritualizzato)
Lectio divina
103
Realtà
corpo
104
Esperienza dell’alterità
Esperienza religiosa
Empirico
Empirico
Prima impressione
(effetto alone)
Soggetto
Sperimentale
Realtà
altro
Fiducia
(senza = irrazionale)
Soggetto
Sperimentale
Filosofia della religione
Esperienziale
Dono (lettura nella fede)
Realtà
Dio,
il
divino
Esperienziale
105
106
Esperienza religiosa
Empirico
Empirico
Cartesio
Soggetto
Sperimentale
Filosofia della religione
Kant
Realtà
il
divino
Esperienziale
Soggetto
Sperimentale
Riflessione
sul fondamento
ontologico della realtà
Realtà
Fondamento
ontologico
della
realtà
Esperienziale
107
108
18
Esperienza religiosa (Freud)
Oggettivazione (universale) dell’esperienza
Empirico
Proiezione
soggetto
Sperimentale
Soggetto
Realtà
Provocazione
2
il divino
1
persona, io
cosa
Esperienziale
Platone:
l’idea nell’iperuranio (intuizione)
Aristotele: la forma “in re” (ragione: il concetto)
Kant:
il soggetto (giudizi sintetici a priori)
109
Esperienza religiosa (Freud)
Proiezione
soggetto
Provocazione
110
Esperienza religiosa (Freud)
Proiezione
2
il divino
soggetto
Provocazione
1
persona, io
2
il divino
1
persona, io
cosa
Desideri
cosa
Desideri
111
Esperienza religiosa (Freud)
Proiezione
soggetto
Provocazione
persona, io
112
Esperienza religiosa (Freud)
Proiezione
2
soggetto
soggetto
1
Persona, io
Desideri
Provocazione
persona, io
2
soggetto
1
Persona, io
Frustrazioni
- sessuali
- inconsce
113
114
19
Esperienza religiosa?
Proiezione
soggetto
Provocazione
Esperienza religiosa?
2
1
soggetto
persona, io
cosa
idolo
Desideri:
- idea
- sentimento
- εϑος
- ηϑος
Proiezione
“divino”
Provocazione
2
“divino”
1
persona, io
cosa
idolo
Desideri
razionalismo
devotio, imitatio
societas
egoismo spirituale
forte
condanna
biblica
115
116
Esperienza religiosa
Relazione
soggetto
Provocazione
“Esperienza” in Dio
2
il divino
Lettura/relazione di Dio
con la realtà
1
persona, io
cosa
Dio
Realtà
La Rivelazione: Cristo
Esperienza di Dio (gen. sogg.)
Relazione
soggetto
Relazione
persona, io
Lettura/relazione di Dio
con la realtà
2
Dio
Dio
Uomo
La Rivelazione: Cristo
1
Persona, Io
117
L’ORIZZONTE
TEOLOGICO
l’agire di Dio nella storia
e il suo compimento in Cristo
118
L’agire di Dio nella storia
come modello di esperienza
I “fatti” vissuti da Israele
sono riletti nella fede
diventando “storia” e “mistero”.
es. - Passaggio del Mar Rosso
(Egitto, deserto, terra promessa)
- Liberazione da Babilonia
(peccato, conversione, terra promessa)
- Esperienza dei profeti, Os. Ez. Ger. Is.
(infedeltà, deserto, nuova creazione)
120
20
Tipologia
La mediazione
«[…] i nostri padri furono tutti sotto la nuvola, tutti
attraversarono il mare, tutti furono battezzati in
rapporto a Mosè nella nuvola e nel mare,
tutti mangiarono lo stesso cibo spirituale, tutti
bevvero la stessa bevanda spirituale: bevevano
infatti da una roccia spirituale che li accompagnava,
e quella roccia era Cristo.
Ma della maggior parte di loro Dio non si
compiacque e perciò furono abbattuti nel deserto.
Ora ciò avvenne come esempio (τύποι) per noi,
perché non desiderassimo cose cattive, come essi
desiderarono».
L’esperienza di Israele
ha sempre una mediazione:
Mosè, Legge, re, profeti, sacerdoti, tempio
Tutte queste mediazioni
acquistano il loro senso
nell’unica mediazione
Cristo
(cf. 1Tm 2,5)
1Cor 10,1-6
121
122
Tipologia
Tipologia
Esegesi biblica: orizzonte sacramentale
typos
Morti
AT
Archetypos
Prototypos
Evento
CRISTO
Nube e mare AT
Manna
bevanda
(Roccia)
Evento
CRISTO
antitypos
Morti
NT
NT
Battesimo
1Cor 10,1-5
Eucaristia
123
124
Tipologia
Tipologia
typos
Adamo
Regno: terra d’Israele
…
Archetypos
Prototypos
Legge di Dio AT
Evento
Regno:
cuore dell’uomo
Vero Adamo (Rm 5,14)
NT
NT
Agape
CRISTO
antitypos
Dono della propria vita
Autobasileia
Vero Tempio
Vero Sacerdote
Diluvio
Evento
Tempio
Sacerdozio
CRISTO
Esodo AT
Salvezza della Chiesa
(1Cor 10, 6)
Corpo: tempio dello Spirito Santo
Sacerdozio: offrire il proprio corpo
125
Simbolo
Battesimo
(1Pt 3, 21)
Segno
126
21
Tipologia
Il mistero dono di Dio
come analogia storico
storico--teologica
• È Dio che pasce Israele (Ez 16).
non (solo) allegorica
• Il vero Pastore della pecore è Cristo,
senza il quale non si può fare nulla.
Analogia: DH 806
Storico: eventi non mito
Teologica: Autocomunicazione di Dio
non (solo) allegorica: genere letterario
127
L’agire di Gesù
espressione concreta
di esperienza
128
Esperienza di Dio (gen. sogg.)
Relazione
• Gesù chiama i suoi discepoli (caso unico)
• «Non voi avete scelto me ma io ho scelto voi»
(Gv 15,16)
soggetto
Relazione
2
Dio
1
persona, io
Persona, Io
• Gesù chiama a stare con lui
• «Venite e vedrete … si fermarono con lui»
(Gv 1,39)
129
Esperienza di Dio (gen. sogg.)
Vita di/nella fede
soggetto
persona, io
Condiscendenza
130
Esperienza di Dio (gen. sogg.)
Vita di/nella fede: amor
2
Dio
soggetto
Persona, Io
persona, io
1
131
Condiscendenza
Rivelazione: Cristo
Caritas
2
Dio
1
Persona, Io
132
22
Esperienza di Dio (gen. sogg.)
Berākāh
soggetto
Condiscendenza
Berākāh
2
Dio
soggetto
Persona, Io
persona, io
1
Opere di Dio
persona, io
Esperienza di Dio (gen. sogg.)
2
Condiscendenza
Opere di Dio
- creazione
- redenzione
Dio
1
Persona, Io
133
Berākāh
134
Berākāh
Atto di rendimento di grazie
Stupore
come risposta ai benefici operati da Dio
Berākāh
(primi atteggiamenti)
in favore del suo popolo
Confessione
Non semplice gesto rituale (formale ed estrinseco)
Non semplice “gratitudine” (affettiva e soggettiva)
135
Berākāh
136
Berākāh
1. Stupore e ammirazione per le opere di Dio (alleluja)
2. Confessione di fede
- Canto di lode
- Proclamazione di Dio come unico liberatore (Esodo)
- Contemplare le opere di Dio
- Proclamazione di Dio come unico Signore (nel deserto)
- Contemplare lo splendore di Dio
- Proclamazione di Dio come unico Dio (2°Esodo)
Sal 111; 113; 116-118; 135-138; 145-150
Sal 30; 46-47; 66; 68
137
138
23
Opere di Dio
Berākāh
(primi atteggiamenti)
Stupore
Confessione
Opere
di Dio
Berākāh
Riconoscimento dell’infedeltà all’alleanza
- Domanda di perdono
Sal 106-107
- Abbandono fiducioso in Dio
139
Opere di Dio:
140
La berākāh ha radici extra cultuali
- Creazione (il novum) (Sal 104)
Benedizione del servitore di Abramo (Gen 24, 27)
- Redenzione (nella storia) (Sal 103; 144)
Benedizione di Jetro (Es 18,10)
Berākāh
- Discendente
Entra nella liturgia del tempio (Sal 106)
Sal 75,2; 115,12-15
- Ascendente
141
Berākāh, tre componenti:
142
Memoriale:
1. Benedizione (iniziale, breve)
2. Memoriale (anamnesi) della opere di Dio
- Ricordo delle opere di Dio (passato-memoria)
3. Benedizione finale (dossologia)
- Reso contemporaneo (presente-celebrazione)
- Prepara e anticipa l’incontro (futuro-profezia)
1; 3 inclusione
2 Più sviluppato
143
144
24
«E poiché le opere divine vanno dalla creazione alla
nascita d’Israele fino ai tempi messianici, il
rendimento di grazie abbraccia in un solo sguardo
tutta la storia, diventando memoria collettiva di ciò
che di grande JHWH ha compiuto per la
realizzazione del suo disegno eterno di salvezza.
Proprio per questa sua ampiezza, la berākāh biblica
non è in genere una produzione estemporanea di
individui isolati, ma l’espressione della fede del
popolo ed è pronunciata dall’assemblea. Un
esempio significativo, in tal senso, ci è fornito dalla
preghiera di benedizione del libro di Neemia,
capitolo 9»
Berākāh
- Benedizione introduttiva
- Memoriale (anamnesi) delle opere di Dio
- Benedizione dossologica
Fondamentale è la comunità:
il soggetto è Israele
Neemia 9
C. Rocchetta, I sacramenti della fede, II, 120-121
145
Opera di Dio (AT) per eccellenza e sintetica:
146
Esperienza di Dio (gen. sogg.)
Esodo:
- liberazione dall’Egitto
Berākāh
- passaggio del mar Rosso
soggetto
(Dt 6,2-22; 26,5-8; Gs 24,3-7)
persona, io
umano
Festa di Pasqua (Es 12,14.25-27; Dt 16,1-3)
Pane
divino
Calice
Condiscendenza
2
Dio
1
Sacramentale
- Cosmica
Persona, Io
- Antropologica
- Storica (ricordo)
- Storica (memoria)
- Escatologica (prolettica)
147
148
Memoriale
1. Ricordo delle opere di Dio: passato-memoria
εὐχαριστέω
Berākāh
Paolo/Lc in generale
Mt/Mc per il calice
2. Reso contemporaneo:
presente-celebrazione
3. Prepara e anticipa:
futuro-profezia
LXX
AT
εὐλογέω
Mt/Mc per il pane
1. Ricordo delle opere di Dio: esodo
149
2. Reso contemporaneo:
celebrazione pasquale
3. Prepara e anticipa:
tempi messianici
150
25
Memoriale
Ultima cena
1. Ricordo delle opere di Dio: esodo / le opere di Gesù
2. Reso contemporaneo:
3. Prepara e anticipa:
pane donato, vino versato
morte in croce
venuta escatologica
Eucaristia
Esperienza
e dinamica
sacramentale
1. Ricordo delle opere di Dio: ultima cena/pasqua Christi
2. Reso contemporaneo:
pane donato, vino versato
3. Prepara e anticipa:
la venuta escatologica
151
Dinamica sacramentale
Esperienza sacramentale
Orizzonte
antropologico
- Esperienza di Dio
- Coinvolge tutta la persona (esperienziale)
- Orienta al mistero (non “problema”, mistagogia)
- Riguarda l’io teologico (fede, theoria)
Mediazione
ecclesiale
- Realizza un cambiamento radicale (kainos)
Fondamento
cristologico
153
«Il sacramento
154
Sacramentaria
fondamentale:
teologia
esperienza
sapienza
nella sua forma universale storico-religiosa
è quindi in primo luogo
espressione dell’esperienza
che Dio incontra l’uomo
in maniera umana».
J. Ratzinger, Il fondamento sacramentale dell’esistenza
cristiana, Queriniana, Brescia 1971, 18-19
155
26
La Teologia sacramentaria
«[…] i sacramenti delle suppliche sacerdotali,
trasmessi
dagli
apostoli,
sono
celebrati
uniformemente in tutto il mondo e in tutta la Chiesa
cattolica, affinché la legge della preghiera stabilisca
la legge della fede (ut legem credendi lex statuat
supplicandi)»
Indagini per una metodologia
Rapporto e ordine tra:
- lex credendi
- lex orandi
Capitoli psuedo-celestini ossia Indiculus de gratia Dei (raccolti a
Roma tra il 435 e il 442 da Prospero d’Aquitania: DH 246)
- lex vivendi
157
158
i sacramenti «non solo suppongono la fede, ma
con le parole e gli elementi rituali la nutrono, la
irrobustiscono e la esprimono; perciò vengono
chiamati sacramenti della fede» (SC 59).
Suppliche sacerdotali
preghiera dei fedeli: dimensione ecclesiale
I sacramenti suppongono la fede
dopo la proclamazione: contesto liturgico
della Parola di Dio: fondamento e norma
lex credendi
lex orandi
I sacramenti nutrono la fede
159
«La fede cristiana comporta costitutivamente una
triplice
dimensione.
Essa
si
struttura
concretamente attraverso la reciproca articolazione
di tre elementi: la Parola ascoltata/accolta, la
conversione di vita secondo gli insegnamenti di
Gesù, la celebrazione dell’evento di Cristo
crocifisso/risorto nel Battesimo e negli altri
sacramenti (cf. At 2, 14-41). La sacramentalità
quindi dev’essere in sintonia sia con la fede
“creduta” che con la fede “vissuta”».
160
lex credendi - lex orandi - lex vivendi
lex credendi - lex vivendi - lex orandi
?
M. Augé, Lex orandi e lex credendi, in R. Nardin - G. Tangorra
(edd.), Sacramentum caritatis, LUP, Città del Vaticano 2008, 329
161
162
27
«La Chiesa, nella sua dottrina, nella sua vita
e nel suo culto, perpetua e trasmette a tutte
le generazioni tutto ciò che essa è, tutto ciò
che essa crede» (DV 8).
lex credendi - lex vivendi - lex orandi
«Ecco quindi che viene affermato che nel processo
di trasmissione del deposito rivelato, affidato alla
Chiesa, esiste un intimo rapporto tra fede, culto e
vita, e cioè tra la lex credendi, la lex orandi e la lex
vivendi. La liturgia è in intimo rapporto con la
dottrina e la vita della Chiesa. Essa non è il logos (=
dottrina) né l’ethos (= etica) del mistero, è però il suo
symbolon, cioè la mediazione simbolica che mette in
rapporto e condensa al tempo stesso la dottrina e
l’etica e necessita di ambedue per conservare la sua
piena autenticità».
M. Augé, Lex orandi e lex credendi, in R. Nardin - G. Tangorra
(edd.), Sacramentum caritatis, LUP, Città del Vaticano 2008, 328
163
164
lex credendi - lex orandi - lex vivendi
lex credendi - lex orandi - lex vivendi
σύµβολον
lex orandi
σύµβολον
lex orandi
λόγος
lex
credendi
divina eloquia cum legente crescunt
(Gregorio M., Hom. Ez. I, 7, 8)
ἧϑος
lex
vivendi
λόγος
lex
credendi
loghica non logica
divina eloquia cum legente crescunt
(Gregorio M., Hom. Ez. I, 7, 8)
simbolo non segno
ἧθος
lex
vivendi
ēthos non ethos
165
166
lex credendi - lex orandi - lex vivendi
lex credendi - lex orandi - lex vivendi
lex orandi
σύµβολον
lex orandi
Celebratio fidei
lex
credendi
Intellectus fidei
fides
Celebratio fidei
λόγος
lex
credendi
lex
vivendi
Confessio /
affectus fidei
Intellectus fidei
loghica non logica
167
divina eloquia cum legente crescunt
(Gregorio M., Hom. Ez. I, 7, 8)
simbolo non segno
ἧθος
lex
vivendi
Confessio fidei
ēthos non ethos
168
28
lex credendi - lex orandi - lex vivendi
lex credendi - lex orandi - lex vivendi
lex orandi
lex orandi
Intellectus spei
lex
credendi
Intellectus
fidei
intellectus
Culmen
lex
vivendi
lex
credendi
Intellectus
caritatis
Fons
divina eloquia cum legente crescunt
(Gregorio M., Hom. Ez. I, 7, 8)
lex
vivendi
«la liturgia è il culmine verso cui tende l’azione della Chiesa e,
insieme, la fonte da cui promana tutta la sua forza» (SC 10)
169
170
teologia - esperienza - sapienza
SAPIENZA
esperienza
sapienza
teologia
divina eloquia cum legente crescunt
(Gregorio M., Hom. Ez. I, 7, 8)
171
Rapporto con la cultura greca
Fede e ragione
SAPIENZA
Epoca patristica
Definizioni classiche (stoicismo)
Filo-sofia: amore alla sapienza
Sapienza: conoscenza delle cose divine e umane
e delle loro cause
174
29
Clemente di Alessandria
Clemente di Alessandria
Filosofia: amore alla sapienza
Filosofia: amore alla sapienza
Sapienza: conoscenza delle cose divine e umane
e delle loro cause
Sapienza: conoscenza delle cose divine e umane
e delle loro cause
Presuppone:
- Anima retta
- Ragione retta
Sapienza greca propedeutica alla sapienza cristiana
Passato: la sapienza greca non accolse
la sapienza biblica per amore di sé (Strom. 1, 5; 6, 7)
- Virtù
- Illuminazione di Dio
175
Presente: pericolo della gnosi
Riduzione della sapienza biblica
alla sapienza greca (ragione)
Agostino di Ippona
De Trinitate X-XIII
Gregorio di Nazianzo
sapienza
Falsa
Retorica
176
Vita
pubblica
Realtà eterne
Cogitatio
Frui
GS
Sapienza
Riflessione
Vera
Scienza
Mondo materiale Uti
Santità
Notitia
Apparenza
177
«Nell’intero creato sono disseminate tracce,
vestigia, simboli e immagini della verità creatrice
trinitaria. Il compito ermeneutico della filosofia è
quello di saper leggere questi simboli, di saper
raccogliere tutti gli elementi che la mens acquisisce
e unificarli nel proprio universo significante di
memoria che, illuminata dalla luce del Verbo,
contempla l’ordine, l’armonia e la verità che si
riflette nel creato: “Attraverso le cose create
comprese con l’intelletto cercheremo di scoprire gli
attributi invisibili di Dio o, in altre parole, per mezzo
delle cose corporee e temporali, attingeremo le
cose eterne e spirituali”»
178
Anselmo d’Aosta
Agostino, De doctrina christiana, 1, 4, 4
179
30
«inter fidem et speciem, intellectum […]
Quanto aliquis ad illum proficit,
tanto eum propinquare speciei»
«inter fidem et speciem, intellectum […]
Quanto aliquis ad illum proficit,
tanto eum propinquare speciei»
Species
proficit … propinquare
Intellectus
(Commendatio operis ad Urbanum papam II)
Fides
181
182
«mors illa rationabilis et necessaria monstrari possit
[…]
«inter fidem et speciem, intellectum […]
Quanto aliquis ad illum proficit,
tanto eum propinquare speciei»
Ponamus ergo Dei incarnationem et quae de illo dicimus homine
numquam fuisse» (CDH I, 10)
Species
proficit … propinquare
Dinamicità
Intellectus
Fides
183
184
«mors illa rationabilis et necessaria monstrari possit
[…]
«mors illa rationabilis et necessaria monstrari possit
[…]
Ponamus ergo Dei incarnationem et quae de illo dicimus homine
numquam fuisse» (CDH I, 10)
Ponamus ergo Dei incarnationem et quae de illo dicimus homine
numquam fuisse» (CDH I, 10)
Species
Species
proficit … propinquare
proficit … propinquare
Intellectus
Intellectus
(“Fides”)
Ratio necessaria
Remoto Christo
Picturae
(“Fides”)
Ratio necessaria
Remoto Christo
(CDH Praef)
185
(CDH Praef)
186
31
«mors illa rationabilis et necessaria monstrari possit
[…]
Species
Ponamus ergo Dei incarnationem et quae de illo dicimus homine
numquam fuisse» (CDH I, 10)
Intellectus
Species
Fides qua
proficit … propinquare
Intellectus
Fides
Dinamicità
Picturae
Fides quae
Remoto Christo
(logico non ontologico)
Ratio necessaria
(“Fides”)
Remoto Christo
Ratio necessaria
(CDH Praef)
187
Species
188
Species
Veritas
Intellectus
Picturae
Veritas
Intellectus
Fides qua
Contemplatio
Fides
Fides qua
Contemplatio
Fides quae
Ratio necessaria
Fides
Fides quae
Ratio necessaria
Remoto Christo
(logico non ontologico)
Remoto Christo
(logico non ontologico)
189
190
«sancti patres et doctores […]
Species
Veritas
Sponte
nec nostris nec futuris temporibus ullum illis
parem in veritatis contemplatione sperimus […]
(CDH II, 18)
Fides qua
Contemplatio
Volontà umana
(CDH I, 10)
Fides
Fides quae
Ratio necessaria
Remoto Christo
et veritatis ratio tam ampla tamque profunda est,
ut ad mortalibus nequeat exhauriri, et dominus in
ecclesia sua, cum qua esse ‘usque ad
consummationem saeculi’ promittit»
Obbedienza
«quae credimus rationem intuendam,
quantum superna gratia mihi dare dignatur»
(CDH I, 8)
(Commendatio operis ad Urbanum papam II)
191
192
32
«quae facilius et clarius per se patent in eius vita et operibus,
quam velut ante experimentum sola ratione monstrari possint»
Ante
Facilius et clarius
Experimentum
Sola ratio
Eius vita et operibus
Monstrari possit
«Quoniam video importunitatem tuam et illorum
qui hoc tecum ex caritate et religioso studio petunt,
tentabo pro mea possibilitate,
deo adiuvante
et vestris orationibus,
quas hoc postulantes saepe mihi petenti
ad hoc ipsum promisistis,
quod quaeritis non tam ostendere
quam tecum quaerere»
(CDH I, 2)
verticale
Nell’orizzonte della communio
Priorità cristologica su quella logica
orizzontale
193
Species
Picturae
194
LA PLURALITÀ
Veritas
Intellectus
Fides qua
Contemplatio
Fides quae
Ratio necessaria
DELLA TEOLOGIA
Fides
NEL XIII SECOLO
Remoto Christo
(logico non ontologico)
195
In rapporto ad Aristotele
1) Linea Agostiniana
(Bonaventura)
Linea agostiniana
2) Linea dell’aristotelismo moderato
(Alberto M. e Tommaso d’Aquino)
• Accoglienza scarsa
Linea dell’aristotelismo moderato
• Accoglienza moderata e funzionale
3) Linea dell’aristotelismo radicale
(Averroismo)
(Sigieri di Bramante e Boezio di Dacia)
Linea dell’aristotelismo radicale (Averroismo)
• Accoglienza totale
197
198
33
Nel rapporto ragione e fede
Linea agostiniana
• Fiducia modesta nella ragione, necessità della fede
Linea dell’aristotelismo moderato
Metodo in Tommaso
• Fiducia relativa nella ragione:
la fede porta a compimento
ciò che è già vero con la ragione
Linea dell’aristotelismo radicale (Averroismo)
• Fiducia assoluta nella ragione:
la teologia non è un vero sapere
perché si esprime con affermazioni indimostrabili
199
Il metodo di Tommaso nel Commento alle
Sentenze è personale. Diversamente da Pier
Lombardo
che,
seguendo
Agostino,
raggruppava i quattro libri in due sezione:
“cose” (Trinità, creazione e creatura, Cristo e le
virtù), e “segni” (Sacramenti e novissimi),
Tommaso segue lo schema platonico dell’exitus
(da Dio-Trinità alla creatura) e del reditus (da
Cristo ai novissimi), che poi adotterà anche per
la Summa Theologiae.
200
Compositio (deduzione)
Teologia
CAUSE
EFFETTI
Resolutio (induzione)
Scienze
sperimentali,
filosofia
(Aristotele,
metafisica)
201
CAUSE
202
EFFETTI
Articoli di fede
STh I
Dio
STh III
Cristo
De Deo Uno
STh I: creazione
De Deo Trino
STh I-II; STh II-II: uomo
incarnazione
misteri di Cristo
passione
STh III:
BONAVENTURA
chiesa
sacramenti
203
204
34
Sapere teologico:
«determinatio quodam modo distrahens»
A
Scriptura
Lectio
B
Sententia
Quaestio
Glossa
Credibile
Determinatio
A de credibile ut credibile
Breviloquium, II, 12 (p. 122-123)
I tre libri con i quali
si conosce Dio
Intelligibile
Distrahens
B de credibile ut facto intelligibile
Gratia revelans – Ratio determinans
Liber naturae:
intelligere
razionalità
Liber scripturae
credere
fede
Liber vitae
contemplare
affetto
volontà
Adamo prima del peccato:
deiformitas
ex parte sed non in aenigmate
Adamo dopo il peccato:
deformitas
ex parte et in aenigmate
205
Itinerarium mentis in Deum
Luce esteriore:
dall’esterno
Luce inferiore:
dai cinque sensi
Brev. II, 12
(p. 125)
Speculatio: guardare nello specchio
senza vedere se stessi ma il riflesso il Dio
OCCHIO
extra nos
206
Riconoscere nel vestigium (impronta) una scintilla
Carne
per vestigium
in vestigia
Luce interiore:
conoscenza filosofica
intra nos
del Verbo increato.
Questo è possibile
Ragione
attraverso il Verbo inspirato.
per imaginem
in imagine
Luce superiore:
dalla Scrittura
supra nos
per similitudinem,
in ipsa luce
Avviene:
- non in enigmate, prima del peccato di Adamo
- in enigmate, dopo il peccato di Adamo
Contempl.
207
208
L’incarnazione del Figlio è più conveniente
Breviloquium
(Breviloqium IV, 2)
Scrittura: Prologo, §§ 4-6 (p. 25)
Medium
Teologia: I, 1 (p. 55-57)
Immagine
Somiglianza
col Padre
Espressa
(conforme)
Incarnazione: IV, 1 (p. 161-163)
Verbo
Passione: IV, 8 (p. 187-189)
Espressiva
(intellettuale)
Figlio
Personale
(naturale)
209
Effetti sull’uomo
Ripristina la somiglianza
con Dio
Introduce alla conoscenza
di Dio
Permette l’adozione a figli
di Dio
210
35
Verbo
Uomo
Verbo increato
[Verbo ispirato]
creazione
Verbo incarnato
redenzione
vestigium
imago
similitudo
similitudo
«Fu del tutto congruente alla nostra salvezza
l’incarnazione del Verbo, perché come il genere
umano era venuto all’esistenza attraverso il Verbo
increato ed era caduto nella colpa abbandonando
il Verbo ispirato, così potesse risollevarsi dalla
Verbo ispirato
redenzione
similitudo
colpa per la mediazione del Verbo incarnato»
Breviloquium IV, 1
211
212
Ermeneutica biblica patristica (latina)
«Nella sacra Scrittura [...] sono
contenuti misteri così grandi che ogni
uomo pio comprende che nulla è più
pericoloso del prendere alla lettera,
cioè parola per parola, ciò che vi è
esposto, e che nulla invece è più
salutare del coglierne lo spirito»
METAFISICA
ERMENEUTICA
TEOLOGIA
Agostino, De utilitate credendi, 3, 9
213
I quattro sensi medievali già nell’Antico Testamento:
I QUATTRO SENSI DELLA SCRITTURA
(Agostino di Danimarca, secolo XIII)
Littera gesta docet
Quid credas allegoria
Moralis quid agas
Quod tendas anagogia
214
Pardes (= giardino): le consonanti sono l’acrostico delle
parole che indicano i quattro sensi:
La lettera insegna i fatti
L’allegoria ciò che credi
La morale ciò che fai
L’anagogia ciò verso cui tendi
Peshat (= semplice): il senso immediato, letterale.
Remez (= allusione): l’approfondimento il primo senso.
Derashah (= ricerca): invito ad assumere una
responsabilità nei confronti del messaggio ascoltato.
Sod (= segreto): senso mistico, che partecipa dello
sguardo di Dio sulle realtà.
215
216
36
Epoca carolingia (IX sec.)
(Pascasio Radberto - Ratramno)
Epoca carolingia (IX sec.)
Ermeneutica: lettera e/o allegoria
Metafisica
Realismo-materiale
- Lettera
grammatica: Parola = etimologia
(Aristotele, Antiochia)
Lettera
(Alcuino, Amalario di Metz)
Eucaristia
- Allegoria
Ermeneutica
retorica: Parola = significato nella frase
(Platone, Alessandria)
Pascasio Radberto
[Lanfranco]
Simbolismo-spiritualista
Spirito
(Beda, Gv Scoto Eriugena, Floro)
Ratramno
[Berengario]
Trivium: grammatica, retorica, dialettica
217
218
Dal XII-XIII secolo
Metafisica
Realismo-aristotelico
Dal XV-XVI secolo
Ermeneutica
biblica
Lettera
Metafisica
Realismo-aristotelico
Teologia
Teologia Scolastica
lectio
quaestio, disputatio
Simbolismo-spiritualista
Teologia Scolastica
lectio
quaestio, disputatio
Spirito
Spiritualità
Teologia (Monastica)
lectio
meditatio, oratio
Simbolismo-spiritualista
Teologia (Monastica)
lectio
meditatio, oratio
219
Ermeneutica
biblica
Lettera
Oggettività
Teologia
Academia
Spirito
Soggettività
Spiritualità
Devotio
220
Ermeneutica della teologia medievale
dalla metà del XX secolo
Metafisica
Realismo-aristotelico
Teologia Scolastica
lectio
quaestio, disputatio
Simbolismo-spiritualista
Teologia (Monastica)
lectio
meditatio, oratio
Ermeneutica
biblica
Lettera
Oggettività
Spirito
Soggettività
Teologia
Fondata
spiritualmente
Torrell (Tommaso)
Spiritualità
Fondata
teologicamente
Gilson (Bernardo)
221
37
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