Pontificia Università Lateranense Facoltà di Teologia 15223 - Seminario di sintesi teologica C TEOLOGIA Teologia, esperienza, sapienza [Incompleto] Roberto Nardin www.robertonardin.com Momento contestuale: come si vive e cosa si pensa oggi (fenomenologia e teologia) Esperienza 1. Auditus temporis, culturae et theologiae a. Temperie culturale b. Status quaestionis teologico Momento fondativo: come si è vissuto e cosa si è pensato ieri (Rivelazione e storia) Relazione 2 Provocazione 1 Soggetto 2. Auditus fidei in historia (momento analitico-critico) a. Fondazione biblico-patristica; magistero e sviluppo successivo b. Ermeneutica storica Realtà Momento sistematico: nuova proposta per vivere e pensare oggi (teologia e vita) 3. Intellectus fidei, spei et caritatis a. Prospettiva sistematico-organica e interdisciplinare b. Visione sintetico-categoriale 3 4 Theologia Perché l’esperienza in teologia? 2 Relazione L’esperienza è centrale nel rapporto con Dio Soggetto Realtà Provocazione 1 Fede: - Rivelazione (esperienza) di Dio Intellectus fidei spei caritatis auditus temporis/culturae, theologiae (hodie) - a cui tutto l’uomo risponde - nella mediazione del popolo di Dio (Chiesa) fidei (in historia) 5 6 1 Auditus fidei Auditus theologiae Auditus temporis Auditus temporis Auditus culturae Auditus temporis Auditus culturae Auditus theologiae Auditus culturae in historia Auditus temporis Auditus culturae 7 8 Evento CRISTO Scrittura Medioevo Auditus temporis Auditus Auditus theologiae fidei in historia Padri Auditus culturae Auditus temporis culturae theologiae Auditus theologiae Auditus temporis Auditus Auditus temporis Auditus culturae Auditus t. c. th. fidei Auditus theologiae Auditus temporis Auditus culturae 9 Auditus culturae in historia Auditus temporis Auditus culturae 10 «“Storico” (nel senso di geschichtlich) sarebbe allora quell’elemento della realtà “oggettiva” e dell’ambiente e della storia dell’uomo che viene colto e colto soltanto all’interno di un’adesione di fede che s’impegna esistentivamente. “Storico” (nel senso di historisch) invece sarebbe ciò che può essere colto anche al di fuori di una simile conoscenza di fede mediante una storia puramente profana». «Factum audivimus, mysterium requiramus» «Abbiamo conosciuto il fatto, ora ricerchiamo il mistero» Agostino, In Ioh. 50, 6: PL 35, 1760 K. Rahner, Corso fondamentale sulla fede. Introduzione al concetto di cristianesimo (or. ted., Freiburg im B. 1976), Paoline, Alba 1977, 313 11 12 2 Varie declinazioni dell’orizzonte triprospettico dell’esperienza L’esperienza (J. Mouroux, L’expérience chrétienne, Aubier, Paris 1952) Fatto • Empirica (Erfahrung) • Vissuto senza riflessione critica. Accadimento. Vissuto senza riflessione critica Storia • Sperimentale (scienza) L’empirico riflesso criticamente. Coinvolge la ragione • Il fatto, l‘accadimento riflesso criticamente. Coinvolge la ragione che spiega il fatto Mistero • Esperienziale • Il fatto riletto alla luce della fede. È la rilettura nella fede che dà senso al fatto. L’empirico riletto coinvolgendo tutta la persona 13 14 NT NT Evento AT Evento CRISTO Mistero Storia AT Fatto CRISTO 15 16 Storia Fatto Mistero 2013 NT Evento CRISTO NT Mistero Storia AT Evento Fatto CRISTO 17 Mistero Storia AT Fatto 18 3 Storia Fatto Fede Storia Fatto Mistero Mistero 2013 2013 Fossato di Lessing NT Ragione geschichtlich Fossato di Lessing NT Ragione Fede historisch Storia Evento Storia AT Mistero Evento Fatto CRISTO AT Mistero Fatto CRISTO 19 Storia Fatto Mistero 20 Cristo Evento Storia della Chiesa Storia Storia della salvezza Fatto Mistero Storia della teologia 2013 Storia del cristianesimo NT Storia delle religioni 2013 Fossato di Lessing Cristo Avvenimento Cristo Fatto NT Fenomenologia delle religioni Filosofia della religione Storia della cultura religiosa Storia Evento AT Mistero Evento Fatto CRISTO Mistero Storia AT Fatto CRISTO 21 22 ω Cristo Storia Fatto Cristo l’ Evento l’ Evento 2013 (che ci / mi salva) Mistero (che ci / mi salva) Mistero 2013 Storia Cristo NT un Avvenimento Cristo Cristo un Fatto un Avvenimento (del passato) (culturale) Fatto Cristo NT un Fatto (del passato) (culturale) Evento CRISTO Mistero Storia AT Evento Fatto CRISTO 23 Mistero Storia AT Fatto α 24 4 THEOLOGIA «Gli eventi storici, sia anteriori che posteriori, sono valutati alla luce della persona e dell’opera di Cristo, che immette nella storia la sua grazia. Il tempo diventa così condizione di possibilità salvifica per l’umanità e per il cosmo. Considerata in rapporto all’incarnazione, la storia universale cessa di essere profana e diventa storia sacra». INTELLECTUS Fides quae ogg. FIDEI gen. sogg. A. Amato, Gesù il Signore. Saggio di cristologia, EDB, Bologna 1988, 19995, 14 Fides qua sogg. Auditus temporis χρόνος / καιρός IN HISTORIA Auditus fidei 25 26 INTELLECTUS «[Occorre] riaffermare il primato di Dio, entrando nella controversia sull’humanum, che ha caratterizzato gran parte del XX secolo e su cui il Concilio Vaticano II si è molto soffermato, particolarmente con la Costituzione pastorale Gaudium et spes. Tutto ciò è possibile grazie ad una continua conversione a Cristo, mai disgiunta dallo studio attento della teologia e delle scienze ad essa collegate. Questo domanda a tutti un costante orientamento al mistero divino, alla partecipazione a Cristo e al “pensiero di Cristo”. Come insegna l’apostolo: “Noi abbiamo il pensiero di Cristo” (1Cor 2,16). L’esercizio della teologia, infatti non può essere prospettato solo come scientia fidei, bensì e ancor più come participatio cum Christo in fide» Scientia fidei Humanitas Ratio / cogitare / intelligere Sperimentale Communitas Humanitas Persona / comprendere Esperienziale Communitas Christianitas Particip. cum Cristo in fide Celebratio/confessio fidei Esperienziale Communio Sapientia fidei GIOVANNI PAOLO II, Discorso di apertura a.a 1996/97 alla PUL 27 THEOLOGIA - Cogitare - Intelligere - Communitas Sapientia fidei christianitas - Participatio cum Christo in fide - Communio - Celebratio fidei - Confessio fidei Fides quae ogg. FIDEI gen. sogg. Uomo soggetto (totalità/parzialità) humanitas Scientia/ratio fidei INTELLECTUS Fides qua sogg. Dio soggetto/oggetto Intellectus/sapientia fidei Ratio/scientia fidei Intellectus/sapientia de fide Ratio/scientia de fide - Evangelium Christi - Evangelium de Christo Auditus temporis IN HISTORIA (cf. Amato) 28 χρόνος / καιρός Auditus fidei 29 30 5 AUDITUS TEMPORIS, CULTURAE ET THEOLOGIAE «L’aspetto visibile, concreto della religione, il rito e il simbolo, viene compreso sempre meno, non è più colto e vissuto in modo immediato». Indagine fenomenologico - eziologica della realtà R. Guardini, Formazione liturgica. Saggi, Edizioni O.R., Milano 1988 (ed. or. 1923), 34 32 AUDITUS CULTURAE Postmodernità: AUDITUS CULTURAE - Cambi di paradigma - Ermeneutiche riduttive 34 L‘ORIZZONTE CULTURALE IN CHIAVE STORICA Modernità (scientifica) Lettura teocentrica della realtà (ordine dono di Dio) in chiave aristotelica (res immanente: la forma [voluta da Dio]) Cambi di paradigma Medioevo (Primo millennio) Lettura teocentrica della realtà: ordine dono di Dio in chiave platonica: res trascendente, l’idea (in Dio) Dal I al II Millennio Attenzione Nasce la scienza (sperimentale - Galileo) al soggetto (intenzione, fede) Anselmo (Laon) Abelardo, Berengario Modernità (culturale) Lettura antropocentrica della realtà (ordine deciso dall’uomo) in chiave aristotelica (res immanente: la forma [voluta da Dio]) all’umanità (cristologia ascendente) Anselmo (Aosta) Medioevo (Dal XIII secolo) Lettura teocentrica della realtà: ordine dono di Dio in chiave aristotelica: res immanente, la forma (voluta da Dio) Nasce l’università Scienza: matematica e esperimento Ideologie Lettura antropocentrica della realtà (ordine deciso dall’uomo) in chiave platonica (res trascendente: l’idea [nell’uomo]) Scienza: logica e metafisica aristotelica 35 36 6 Postmodernità Lettura antropocentrica della realtà (ordine deciso dall’uomo singolo) in chiave platonica (res trascendente: l’idea [nell’uomo singolo]) Homo faber (Galileo) Crisi XX sec. - Crisi energetica (Suez) - Crisi economica - Crisi ecologica (Chernobyl) il mondo è un libro da leggere Parole e sintassi di Dio Homo creator il mondo è un libro da scrivere Modernità culturale Ideologie Parole di Dio sintassi dell’uomo Postumano Ideologie XX sec. - 2 guerre mondiali - Lager - Gulag - Shoah SFIDUCIA NELLA RAGIONE Parole e sintassi dell’uomo l’uomo è un libro da scrivere 37 incapace di ideare sistemi a valore universale per una storia in un continuo progresso verso la felicità 38 • Individualismo La crisi della modernità (e della ragione) che sfocia nella postmodernità/modernità compiuta (e nella ragione debole) pone l’uomo contemporaneo davanti all’apparente impossibilità di indagare la realtà ripiegandosi in una prospettiva scettica, agnostica e relativista. • Mancano ideali forti e condivisi. • Policentrismo culturale • Convivono molte e disarticolate agenzie culturali portatrici di valori, a volte contradditori. • Società multietnica • Mobilità dei popoli orizzonte di una “polifonia” culturale e religiosa nella quale si riscontrano sempre di più appartenenze a razze, lingue, tradizioni, costumi diversificati. La ragione viene confinata in luoghi marginali in cui l’orizzonte è dato solo dalla conoscenza del frammento della realtà o del fenomeno, senza possibilità di risalire al suo fondamento (metafisica). • Fragilità relazionale • La durata del rapporto abbraccia un periodo limitato di tempo sia nel campo affettivo (separazioni, divorzi) sia in quello lavorativo (precarietà). 39 • RISVEGLIO DEL SACRO (novità) 40 Frammentazione dell’ ‘io’ – Nichilismo • Eclettismo e soggettivismo «se nel postmoderno, crollano le certezze del moderno, viene meno in esso anche il portatore di tali certezze, ossia il Soggetto. […]. Riassumiamo il tutto con la nota affermazione di Nietzsche (padre privilegiato del postmoderno) “L’Io è divenuto una favola, una finzione, un gioco di parole”» • Il soggetto sceglie tra le varie proposte religiose i singoli elementi, “frammenti”, che meglio rispondono alle sue personali aspirazioni ed esigenze del momento • Etica individuale • L’ethos è deciso dal soggetto con discrezionalità assoluta G. Morra, Il quarto uomo. Postmodernità o crisi della modernità?, Armando, Roma 1992, 19962, 22-23 41 42 7 UN FRAMMENTO CON PRETESA DI ASSOLUTO Ermeneutiche storiche riduttive Si assolutizza un frammento, in questo caso sarà un’epoca del passato che si pretende diventi valore e criterio universale per tutti i periodi della storia. La postmodernità pur situandosi nella linea del pensiero debole incapace di una ragione forte che possa indagare e conoscere la realtà in profondità (fondamento), paradossalmente propone anche soluzioni assolute come esito della conoscenza, ma, a ben vedere, si tratta di “una parte” che viene assunta “a tutto”. La prospettiva del frammento rimane, infatti, anche quando della realtà si coglie solo una dimensione e questa assume la pretesa di diventare l’unica, annullando le altre. Es. medioevo, umanesimo, illuminismo, rivoluzione francese, rivoluzione russa … Mons. Lefebvre, ritorno alle fonti … Cristianesimo “nostalgico” che guarda solo al passato, es. medioevo, l’umanesimo ... 44 43 Ermeneutiche storiche riduttive Ermeneutiche storiche riduttive Ermeneutica storica riduttiva è una lettura che assolutizza il presente svincolato dal suo strutturale rapporto con il passato, come se il “domani” potesse fondarsi solo su un “oggi” auto-referenziale e autogenetico e non invece come continuità/discontinuità con “ieri”. Lettura che assolutizza il futuro immaginato e programmato in base a ipotetici scenari che dovrebbero apparire come pensato dalle nostre “intuizioni” o dai nostri “calcoli”. Cristianesimo “strategico”? le scelte di oggi sono volute per intercettare un “mercato” futuro. Crisitanesimo “funzionale” centrato sull’utile di oggi e che ignora/rifiuta la Tradizione. 46 45 Ermeneutiche antropologiche riduttive La peculiarità spirituale, biologica, prese Ermeneutiche antropologiche riduttive psicologica, singolarmente Solo corpo (Bioetica): l’uomo è colto solo non nella sua dimensione corporea di cui la possono offrire un’antropologia integrale. scienza Una esclusiva la chiave (biotecnologie). dimensione dell’uomo viene (neopositivismo) avrebbe in assolutizzata, ma in realtà rende l’uomo meno uomo (riduzionismo). 47 48 8 Ermeneutiche antropologiche riduttive Ermeneutiche antropologiche riduttive Una esclusiva lettura psicologica dell’uomo Una esclusiva lettura solo spirituale che non tenga conto della sua vita dell’uomo in cui il corpo è negativo e da spirituale è descrivibile ancora come un sopportare e le cui malattie si curano solo frammento che pretende di dire tutto “curando” lo spirito, il solo che potrebbe dell’interiorità umana. “ammalarsi” perché è il solo importante. 49 50 Ermeneutiche antropologiche riduttive Ermeneutiche antropologiche riduttive Emblematica la comprensione sempre più riduttiva e frammentata del rapporto matrimonio/sessualità/procreazione Una esclusiva lettura solo maschile o solo Sessualità femminile dell’uomo qui si pone il rapporto Solo nel matrimonio solo per la procreazione natura/cultura. Solo nel matrimonio anche per la procreazione Nel matrimonio senza procreazione Fuori dal matrimonio con o senza procreazione 51 Procreazione senza sessualità e senza matrimonio Ermeneutiche antropologiche riduttive Ermeneutiche culturali riduttive (tutto è cultura) Il rapporto Il dato naturale viene colto come semplice matrimonio / sessualità / procreazione, 52 effetto di un condizionamento storico- da una unità assoluta (e riduttiva, dimenticando il valore unitivo e non solo quello procreativo della sessualità) si è giunti a una frammentazione assoluta ove ogn’uno dei tre termini può essere realizzato “a scelta” e indipendentemente dagli altri due. culturale. Nuova antropologia: la differenza tra uomo e donna non avrebbe il discriminante nel dato naturale-corporeo (il sesso), ma in una dimensione strettamente culturale (il genere). 53 54 9 Ermeneutiche socio-religiose riduttive (1) Ermeneutiche socio-religiose riduttive (2) Relegare la religione all’intimità del singolo I valori cristiani non dovrebbero soprattutto senza alcuna valenza pubblica (laicismo, essere ben diverso dalla laicità) contraddicendo la evocarli presenza di una società pluralista, di cui semplicemente come riferimento culturale in anche ‘il religioso’ è una componente. quanto utile collante identitario e sociale vissuti, ma sarebbe sufficiente (strumentalizzandoli) (religione civile). Cristianesimo “intimista” “devozione” senza testimonianza. Cristianesimo “identitario” tutto in funzione della propria particolarità. 55 56 Ermeneutiche teologiche riduttive Ermeneutiche testuali riduttive Il richiamo a san Tommaso d’Aquino «per maestro» (Optatam totius, 16) sarebbe molto riduttivo leggerlo come un invito ad una teologia come semplice ripetizione dell’Aquinate. È noto che nella prima metà del Novecento, ma per certi versi fino ad oggi, veniva considerato propriamente “teologico” solo ciò che poteva paragonarsi a Tommaso o comunque riconducibile a un pensiero sistematico. Così gli autori monastici medievali, come san Bernardo, erano considerati letteratura edificante o “spirituale” ma non “vera” teologia perché non rientravano nel modello-frammento ritenuto l’unico davvero teologico. Letteralismo (fondamentalismo) Solo comprensione letterale. Allegorismo (soggettivismo) Solo comprensione spirituale. Cf. É. Gilson, La théologie mystique de S. Bernard, 1934 57 58 IL CONTESTO CULTURALE Ermeneutiche teologiche riduttive Sintesi Crisi della modernità (ragione) Si hanno ermeneutiche teologiche riduttive, e quindi proposte parziali, quando la riflessione sulla/nella fede non pone in dinamismo dialogico l’auditus fidei (principalmente sacra Scrittura e sviluppo storico del pensare e vivere la fede) e l’auditus temporis (le istanze del mondo contemporaneo) ma ne pone in rilievo uno solo, offrendo così esclusivamente una parola “archeologica” o astratta e comunque lontana dalla vita, oppure una parola solamente attuale ma senza fondamento e quindi sbiadita e destinata a perire. Postmodernità: la ragione indaga solo il frammento (e il fenomeno) Fondamentalismi: il frammento ha valore assoluto R. Nardin, Monachesimo occidentale e postmodernità, in R. Nardin – N. Valentini (edd.), Monachesimo e trasfigurazione tra Oriente e Occidente, EDB, Bologna 2008, 16-50, qui 18-28. C. Dotolo, Un cristianesimo possibile. Tra postmodernità e ricerca religiosa, Queriniana, Brescia 2007. A. Bello - L. Messinese - A. Molinaro (edd.), Fondamento e fondamentalismi, Città Nuova, Roma 2002. 59 60 10 Cristianesimo: tra prossimità ambigua e alterità profetica L’individualismo della postmodernità dovrebbe portare a rilevare l’importanza del soggetto Accogliere (prossimo) il mondo non la mondanità (profezia) che non può essere posto al servizio di un’ideologia totalizzante. 61 62 Il ritorno del sacro Il policentrismo culturale dovrebbe far vedere dovrebbe spingere al confronto come il desiderio di Dio tra le varie istanze di diversa cultura, e il bisogno di interiorità stimolando l’arricchimento reciproco sia dentro il cuore dell’uomo, e non la contrapposizione settaria. nonostante gli ‘esperti’ affermino il contrario. 63 64 La stessa assolutizzazione del frammento dovrebbe indicare sia l’importanza che l’uomo contemporaneo affida all’esperienza concreta, anche se frammentaria, MISTERO O PROBLEMA e lo scarso interesse, quindi, per le ideologie, sia l’aspirazione alla certezza e alla verità su cui fondare il senso della vita, anche se colte erroneamente assolutizzando solo il segmento di verità conosciuto. 65 66 11 «in ogni questione, sia essa scientifica o filosofica, è presente un “aspetto-mistero” che ha a che fare con la densità e la profondità dell’essere, e un “aspetto-problema”, in cui mediante concetti formuliamo degli interrogativi e cerchiamo di trovarne la soluzione. […] il concetto puro di problema rinvia alla soluzione di un rebus, a un esercizio di tecnica logica; mentre il concetto puro di mistero include un riferimento alla realtà, ad una pienezza d’essere e di senso che è accessibile solo parzialmente e a fatica» «Una grande sfida che ci aspetta […] è quella di saper compiere il passaggio, tanto necessario quanto urgente, dal fenomeno al fondamento. Non è possibile fermarsi alla sola esperienza; anche quando questa esprime e rende manifesta l’interiorità dell’uomo e la sua spiritualità, è necessario che la riflessione speculativa raggiunga la sostanza spirituale e il fondamento che la sorregge». V. Possenti, Nichilismo e metafisica. Terza navigazione, Armando, Roma 2004, 334 Fides et ratio, 83 67 «Il popolo eletto ha capito che la ragione deve rispettare alcune regole di fondo per poter esprimere al meglio la propria natura. Una prima regola consiste nel tener conto del fatto che la conoscenza dell’uomo è un cammino che non ha sosta; la seconda nasce dalla consapevolezza che su tale strada non ci si può porre con l’orgoglio di chi pensa che tutto sia frutto di personale conquista; una terza si fonda nel ‘timore di Dio’, del quale la ragione deve riconoscere la sovrana trascendenza e insieme il provvido amore nel governo del mondo. Quando si allontana da queste regole, l’uomo si espone al rischio del fallimento e finisce per trovarsi nella condizione dello ‘stolto’. […]. Lo stolto infatti si illude di conoscere molte cose, ma in realtà non è capace di fissare lo sguardo su quelle essenziali». Fides et ratio, 13 68 Se l’epoca postmoderna quale criterio di discernimento (spesso inconsapevole) propone la frammentazione, declinata nei vari ambiti come provvisorietà (frammentazione del tempo, delle relazioni, degli impegni …), come cronaca senza senso (frammentazione della storia), come emozione senza ragione (frammentazione dell’anima), come corpo senza spirito (frammentazione dell’uomo), come soggetto senza comunità (frammentazione della persona), come uomo senza Dio (frammentazione fondamentale) … 70 69 … il cristiano deve mostrare una permanenza che si oppone al provvisorio; un senso della storia, quella personale, che fugge dalla casualità; una ricerca del logos che regola la vita e che non accetta come legge ogni spontaneismo; una sensibilità per saper accogliere come degno di valore non solo ciò che è misurabile e quantificabile, ma anche ciò che non si vede, non si tocca, non si sente …; una necessità del confronto con l’altro, con colui che sta accanto e che non posso cambiare perché non decido io i suoi tempi; e, infine e soprattutto, una ricerca incessante del volto di Cristo, riconosciuto, per Suo dono, nei mille volti di ogni giorno e contemplato nella ferialità della storia, che, solo in Lui, acquista senso pieno, perché ne è il solo Signore. ESPERIENZA 71 12 Non si considerano L’esperienza (J. Mouroux, L’expérience chrétienne, Aubier, Paris 1952) • Esperimento: • Empirica (Erfahrung) si pone una domanda previa (es. matematica) all’esperienza Vissuto senza riflessione critica • Pratica della vita (come l’artigiano): • Sperimentale (scienza) phronesis, Erlebnis L’empirico riflesso criticamente. Coinvolge la ragione [Non si vuole indagare sistematicamente sull’esperienza ma cogliere quanto è utile per comprendere l’orizzonte teologico]. • Esperienziale L’empirico riletto coinvolgendo tutta la persona 73 74 La persona Orizzonti «Alla questione: “che cosa è la tua persona? Non posso rispondere “il mio corpo, la mia anima, la mia ragione, la mia volontà, la mia libertà, il mio spirito”. Tutto questo non è ancora la persona, ma, come fosse l’insieme di cui essa è fatta. La persona stessa è il fatto che essa esiste nella forma dell’appartenenza a se stessa (in der Form der Selbstgehörigkeit)». • Esistenziale (a posteriori) coinvolge la persona storicamente • Esistensivo (a priori) possibilità di esperienza nella persona R. GUARDINI, Welt und Person, Würzburg 1962, 128 75 76 Varie declinazioni nell’orizzonte dell’esperienza Legge universale: «fai il bene, evita il male» Varie declinazioni dell’orizzonte triprospettico dell’esperienza Legge individuale: «fai il bene, evita il male, per te» Visione utilitatistica Fatto Io istintivo (alla luce dei sensi) • Vissuto senza riflessione critica. Accadimento. • Bene ciò che è piacevole e facile. Mi appaga (illusione di felicità). Assolutizzata = impulsività. Storia • L’empirico riflesso criticamente. Coinvolge la ragione che spiega il fatto Io logico (alla luce della ragione) • Bene ciò che è conforme alla ragione. Mi realizza (nel mio progetto). Assolutizzata = Razionalismo. Episteme. Mistero Io filosofico (alla luce della persona) • L’empirico riletto coinvolgendo tutta la persona. [È la rilettura nella fede che dà senso al fatto]. • Bene ciò che è conforme alla coscienza. Mi realizza come persona (realizzo pienamente me stesso). 77 78 13 Io istintivo (alla luce dei sensi) I tre livelli della conversione • Bene ciò che è piacevole e facile. Mi appaga (illusione di felicità). Assolutizzata = impulsività. • Io istintivo (alla luce dei sensi) Io logico (alla luce della ragione) • Bene ciò che è conforme alla ragione. Mi realizza (nel mio progetto). Assolutizzata = Razionalismo. Episteme. • Dall’edonismo all‘epicureismo. • Io logico/filosofico (alla luce della persona) Io filosofico (alla luce della persona) • Cambiamento di mentalità (nous). • Bene ciò che è conforme alla coscienza. Mi realizza come persona (realizzo pienamente me stesso). • Io teologico (alla luce della fede) Io teologico (alla luce della fede) • Cambiamento radicale (kainos nuova creatura) • Bene ciò che è conforme alla fede. Mi compie (realizzo il progetto di Dio su di me). Theoria. 79 80 Ragione + positivo - positivo Empirico (sensi) - positivo - positivo Sensi + positivo + positivo 81 Ragione 82 Ragione + positivo Io, coscienza - positivo - positivo Sensi + positivo Sensi 83 84 14 Io, coscienza Io, coscienza Ragione Ragione + positivo + positivo - positivo - positivo + positivo + positivo - positivo - positivo - positivo Sensi + positivo - positivo Sensi + positivo 85 CRISTO Io, coscienza 86 Livelli della conoscenza (Platone) • Empeiria (alla luce dei sensi) Ragione • Occasione di conoscenza • Suscita il ricordo dell‘idea già contemplata + positivo - positivo • Doxa (alla luce della ragione) • Esperienza riflessiva + positivo - positivo • Noetica (alla luce del nous) • Intuizione contemplativa dell‘idea - positivo Sensi + positivo 87 Livelli della conoscenza (Aristotele) 88 Il nous: per Aristotele è la logica, ciò che per i neoplatonici era la dianoia. • Empeiria (alla luce dei sensi) Vi sono contraddizioni di linguaggio negli autori medievali: gli autori influenzati da Aristotele definiscono noetico (= mediato dalla logica) ciò che gli autori influenzati da Platone chiamano non noetico. Infatti per i platonici noetico significa immediatamente colto dal nous. • Inizio della conoscenza • L’intelletto è tabula rasa • Episteme (alla luce della ragione) • Astrazione del concetto dalla forma 89 90 15 Intuitivo: (platonici) Pre-aristotelico: nous = anima superiore Noetico = Medio Evo: riguarda il nous rinascita aristotelica XII sec. dialettica, ciò che è mediato dalla logica: (aristotelici) Post-aristotelico: nous = anima intellettiva, intelligenza razionale, intelletto 91 I tre livelli dell’esperienza 92 I tre livelli dell’esperienza Empirico (alla luce dei sensi) 1. Empirico (alla luce dei sensi) • Vissuto acritico • Singolarità non comunicabile. Non ha autorità • Può essere autorevole se lo è il soggetto • Vive l’empirico senza riflessione e coinvolgimento 2. Sperimentale (alla luce della ragione) • Vissuto compreso criticamente Sperimentale (alla luce della ragione) • Universalità comunicabile attraverso un parametro che giustifica il contenuto dell’empirico • Comprende l’empirico con la ragione 3. Esperienziale (alla luce dell’io) • Il vissuto compreso nella totalità della persona Esperienziale (alla luce dell’io) 1 e 2 = Aristotele 3 = al 3 di Platone ma applicato alla coscienza 93 Dalla scelta secondo un modello alle scelte di vita • Il vissuto compreso nella totalità della persona • Coinvolto nell’empirico come persona Carità Fede 94 Speranza • Attrazione il fatto confrontato con il modello Esperienza • Adesione la scelta dell’io, di ‘coscienza’ (istint. filos. teol.) Desiderio Memoria • Abitudine Habitus, connaturalità 95 96 16 • «L’uomo buono trae fuori il bene dal buon tesoro del suo cuore; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male» (Lc 6,45). Maturità e conversione Perché l’uomo sia buono è necessario che nel suo cuore (io teologico) sia presente il buon tesoro (essere in Cristo) allora potrà tirar fuori il bene (esprimere giudizi veri su ciò che è buono). • Maturità umana (formazione umana) Integrare le attrazioni nel progetto di persona che voglio essere. L’io psicologico “si converte” a quello filosofico (mi realizzo). • «Se il tuo occhio è sano, anche il tuo corpo è tutto nella luce; ma se è malato, anche il tuo corpo è nelle tenebre» (Lc 11,34). • Maturità spirituale (formazione spirituale) Integrare i miei giudizi di ragione nel progetto di Dio su di me. L’io filosofico “si converte” a quello teologico (mi compio). Se si esprimono giudizi con l’io teologico (avere l’occhio sano) anche il relazionarsi con i fatti, e nelle attrazioni, sarà nella luce del piano di Dio (avere il corpo nella luce). 97 98 Esperienza Esperienza Relazione 2 Soggetto Relazione 2 Provocazione 1 Soggetto Realtà Realtà Provocazione 1 Idem Identità costante Ipse Sviluppo dell’identità 99 100 Empirico Empirico Fatto, accadimento cronaca Soggetto Sperimentale Realtà Soggetto Sperimentale Realtà Storia Lettura razionale del fatto Esperienziale Lettura personale del fatto Esperienziale 101 102 17 Soggetto Empirico Empirico Lettera Körper (corpo fisico, biologico) Sperimentale Realtà Bibbia Soggetto Sperimentale Esegesi scientifica Leib (corpo sensibile) Esperienziale Esperienziale Geistlich (corpo spiritualizzato) Lectio divina 103 Realtà corpo 104 Esperienza dell’alterità Esperienza religiosa Empirico Empirico Prima impressione (effetto alone) Soggetto Sperimentale Realtà altro Fiducia (senza = irrazionale) Soggetto Sperimentale Filosofia della religione Esperienziale Dono (lettura nella fede) Realtà Dio, il divino Esperienziale 105 106 Esperienza religiosa Empirico Empirico Cartesio Soggetto Sperimentale Filosofia della religione Kant Realtà il divino Esperienziale Soggetto Sperimentale Riflessione sul fondamento ontologico della realtà Realtà Fondamento ontologico della realtà Esperienziale 107 108 18 Esperienza religiosa (Freud) Oggettivazione (universale) dell’esperienza Empirico Proiezione soggetto Sperimentale Soggetto Realtà Provocazione 2 il divino 1 persona, io cosa Esperienziale Platone: l’idea nell’iperuranio (intuizione) Aristotele: la forma “in re” (ragione: il concetto) Kant: il soggetto (giudizi sintetici a priori) 109 Esperienza religiosa (Freud) Proiezione soggetto Provocazione 110 Esperienza religiosa (Freud) Proiezione 2 il divino soggetto Provocazione 1 persona, io 2 il divino 1 persona, io cosa Desideri cosa Desideri 111 Esperienza religiosa (Freud) Proiezione soggetto Provocazione persona, io 112 Esperienza religiosa (Freud) Proiezione 2 soggetto soggetto 1 Persona, io Desideri Provocazione persona, io 2 soggetto 1 Persona, io Frustrazioni - sessuali - inconsce 113 114 19 Esperienza religiosa? Proiezione soggetto Provocazione Esperienza religiosa? 2 1 soggetto persona, io cosa idolo Desideri: - idea - sentimento - εϑος - ηϑος Proiezione “divino” Provocazione 2 “divino” 1 persona, io cosa idolo Desideri razionalismo devotio, imitatio societas egoismo spirituale forte condanna biblica 115 116 Esperienza religiosa Relazione soggetto Provocazione “Esperienza” in Dio 2 il divino Lettura/relazione di Dio con la realtà 1 persona, io cosa Dio Realtà La Rivelazione: Cristo Esperienza di Dio (gen. sogg.) Relazione soggetto Relazione persona, io Lettura/relazione di Dio con la realtà 2 Dio Dio Uomo La Rivelazione: Cristo 1 Persona, Io 117 L’ORIZZONTE TEOLOGICO l’agire di Dio nella storia e il suo compimento in Cristo 118 L’agire di Dio nella storia come modello di esperienza I “fatti” vissuti da Israele sono riletti nella fede diventando “storia” e “mistero”. es. - Passaggio del Mar Rosso (Egitto, deserto, terra promessa) - Liberazione da Babilonia (peccato, conversione, terra promessa) - Esperienza dei profeti, Os. Ez. Ger. Is. (infedeltà, deserto, nuova creazione) 120 20 Tipologia La mediazione «[…] i nostri padri furono tutti sotto la nuvola, tutti attraversarono il mare, tutti furono battezzati in rapporto a Mosè nella nuvola e nel mare, tutti mangiarono lo stesso cibo spirituale, tutti bevvero la stessa bevanda spirituale: bevevano infatti da una roccia spirituale che li accompagnava, e quella roccia era Cristo. Ma della maggior parte di loro Dio non si compiacque e perciò furono abbattuti nel deserto. Ora ciò avvenne come esempio (τύποι) per noi, perché non desiderassimo cose cattive, come essi desiderarono». L’esperienza di Israele ha sempre una mediazione: Mosè, Legge, re, profeti, sacerdoti, tempio Tutte queste mediazioni acquistano il loro senso nell’unica mediazione Cristo (cf. 1Tm 2,5) 1Cor 10,1-6 121 122 Tipologia Tipologia Esegesi biblica: orizzonte sacramentale typos Morti AT Archetypos Prototypos Evento CRISTO Nube e mare AT Manna bevanda (Roccia) Evento CRISTO antitypos Morti NT NT Battesimo 1Cor 10,1-5 Eucaristia 123 124 Tipologia Tipologia typos Adamo Regno: terra d’Israele … Archetypos Prototypos Legge di Dio AT Evento Regno: cuore dell’uomo Vero Adamo (Rm 5,14) NT NT Agape CRISTO antitypos Dono della propria vita Autobasileia Vero Tempio Vero Sacerdote Diluvio Evento Tempio Sacerdozio CRISTO Esodo AT Salvezza della Chiesa (1Cor 10, 6) Corpo: tempio dello Spirito Santo Sacerdozio: offrire il proprio corpo 125 Simbolo Battesimo (1Pt 3, 21) Segno 126 21 Tipologia Il mistero dono di Dio come analogia storico storico--teologica • È Dio che pasce Israele (Ez 16). non (solo) allegorica • Il vero Pastore della pecore è Cristo, senza il quale non si può fare nulla. Analogia: DH 806 Storico: eventi non mito Teologica: Autocomunicazione di Dio non (solo) allegorica: genere letterario 127 L’agire di Gesù espressione concreta di esperienza 128 Esperienza di Dio (gen. sogg.) Relazione • Gesù chiama i suoi discepoli (caso unico) • «Non voi avete scelto me ma io ho scelto voi» (Gv 15,16) soggetto Relazione 2 Dio 1 persona, io Persona, Io • Gesù chiama a stare con lui • «Venite e vedrete … si fermarono con lui» (Gv 1,39) 129 Esperienza di Dio (gen. sogg.) Vita di/nella fede soggetto persona, io Condiscendenza 130 Esperienza di Dio (gen. sogg.) Vita di/nella fede: amor 2 Dio soggetto Persona, Io persona, io 1 131 Condiscendenza Rivelazione: Cristo Caritas 2 Dio 1 Persona, Io 132 22 Esperienza di Dio (gen. sogg.) Berākāh soggetto Condiscendenza Berākāh 2 Dio soggetto Persona, Io persona, io 1 Opere di Dio persona, io Esperienza di Dio (gen. sogg.) 2 Condiscendenza Opere di Dio - creazione - redenzione Dio 1 Persona, Io 133 Berākāh 134 Berākāh Atto di rendimento di grazie Stupore come risposta ai benefici operati da Dio Berākāh (primi atteggiamenti) in favore del suo popolo Confessione Non semplice gesto rituale (formale ed estrinseco) Non semplice “gratitudine” (affettiva e soggettiva) 135 Berākāh 136 Berākāh 1. Stupore e ammirazione per le opere di Dio (alleluja) 2. Confessione di fede - Canto di lode - Proclamazione di Dio come unico liberatore (Esodo) - Contemplare le opere di Dio - Proclamazione di Dio come unico Signore (nel deserto) - Contemplare lo splendore di Dio - Proclamazione di Dio come unico Dio (2°Esodo) Sal 111; 113; 116-118; 135-138; 145-150 Sal 30; 46-47; 66; 68 137 138 23 Opere di Dio Berākāh (primi atteggiamenti) Stupore Confessione Opere di Dio Berākāh Riconoscimento dell’infedeltà all’alleanza - Domanda di perdono Sal 106-107 - Abbandono fiducioso in Dio 139 Opere di Dio: 140 La berākāh ha radici extra cultuali - Creazione (il novum) (Sal 104) Benedizione del servitore di Abramo (Gen 24, 27) - Redenzione (nella storia) (Sal 103; 144) Benedizione di Jetro (Es 18,10) Berākāh - Discendente Entra nella liturgia del tempio (Sal 106) Sal 75,2; 115,12-15 - Ascendente 141 Berākāh, tre componenti: 142 Memoriale: 1. Benedizione (iniziale, breve) 2. Memoriale (anamnesi) della opere di Dio - Ricordo delle opere di Dio (passato-memoria) 3. Benedizione finale (dossologia) - Reso contemporaneo (presente-celebrazione) - Prepara e anticipa l’incontro (futuro-profezia) 1; 3 inclusione 2 Più sviluppato 143 144 24 «E poiché le opere divine vanno dalla creazione alla nascita d’Israele fino ai tempi messianici, il rendimento di grazie abbraccia in un solo sguardo tutta la storia, diventando memoria collettiva di ciò che di grande JHWH ha compiuto per la realizzazione del suo disegno eterno di salvezza. Proprio per questa sua ampiezza, la berākāh biblica non è in genere una produzione estemporanea di individui isolati, ma l’espressione della fede del popolo ed è pronunciata dall’assemblea. Un esempio significativo, in tal senso, ci è fornito dalla preghiera di benedizione del libro di Neemia, capitolo 9» Berākāh - Benedizione introduttiva - Memoriale (anamnesi) delle opere di Dio - Benedizione dossologica Fondamentale è la comunità: il soggetto è Israele Neemia 9 C. Rocchetta, I sacramenti della fede, II, 120-121 145 Opera di Dio (AT) per eccellenza e sintetica: 146 Esperienza di Dio (gen. sogg.) Esodo: - liberazione dall’Egitto Berākāh - passaggio del mar Rosso soggetto (Dt 6,2-22; 26,5-8; Gs 24,3-7) persona, io umano Festa di Pasqua (Es 12,14.25-27; Dt 16,1-3) Pane divino Calice Condiscendenza 2 Dio 1 Sacramentale - Cosmica Persona, Io - Antropologica - Storica (ricordo) - Storica (memoria) - Escatologica (prolettica) 147 148 Memoriale 1. Ricordo delle opere di Dio: passato-memoria εὐχαριστέω Berākāh Paolo/Lc in generale Mt/Mc per il calice 2. Reso contemporaneo: presente-celebrazione 3. Prepara e anticipa: futuro-profezia LXX AT εὐλογέω Mt/Mc per il pane 1. Ricordo delle opere di Dio: esodo 149 2. Reso contemporaneo: celebrazione pasquale 3. Prepara e anticipa: tempi messianici 150 25 Memoriale Ultima cena 1. Ricordo delle opere di Dio: esodo / le opere di Gesù 2. Reso contemporaneo: 3. Prepara e anticipa: pane donato, vino versato morte in croce venuta escatologica Eucaristia Esperienza e dinamica sacramentale 1. Ricordo delle opere di Dio: ultima cena/pasqua Christi 2. Reso contemporaneo: pane donato, vino versato 3. Prepara e anticipa: la venuta escatologica 151 Dinamica sacramentale Esperienza sacramentale Orizzonte antropologico - Esperienza di Dio - Coinvolge tutta la persona (esperienziale) - Orienta al mistero (non “problema”, mistagogia) - Riguarda l’io teologico (fede, theoria) Mediazione ecclesiale - Realizza un cambiamento radicale (kainos) Fondamento cristologico 153 «Il sacramento 154 Sacramentaria fondamentale: teologia esperienza sapienza nella sua forma universale storico-religiosa è quindi in primo luogo espressione dell’esperienza che Dio incontra l’uomo in maniera umana». J. Ratzinger, Il fondamento sacramentale dell’esistenza cristiana, Queriniana, Brescia 1971, 18-19 155 26 La Teologia sacramentaria «[…] i sacramenti delle suppliche sacerdotali, trasmessi dagli apostoli, sono celebrati uniformemente in tutto il mondo e in tutta la Chiesa cattolica, affinché la legge della preghiera stabilisca la legge della fede (ut legem credendi lex statuat supplicandi)» Indagini per una metodologia Rapporto e ordine tra: - lex credendi - lex orandi Capitoli psuedo-celestini ossia Indiculus de gratia Dei (raccolti a Roma tra il 435 e il 442 da Prospero d’Aquitania: DH 246) - lex vivendi 157 158 i sacramenti «non solo suppongono la fede, ma con le parole e gli elementi rituali la nutrono, la irrobustiscono e la esprimono; perciò vengono chiamati sacramenti della fede» (SC 59). Suppliche sacerdotali preghiera dei fedeli: dimensione ecclesiale I sacramenti suppongono la fede dopo la proclamazione: contesto liturgico della Parola di Dio: fondamento e norma lex credendi lex orandi I sacramenti nutrono la fede 159 «La fede cristiana comporta costitutivamente una triplice dimensione. Essa si struttura concretamente attraverso la reciproca articolazione di tre elementi: la Parola ascoltata/accolta, la conversione di vita secondo gli insegnamenti di Gesù, la celebrazione dell’evento di Cristo crocifisso/risorto nel Battesimo e negli altri sacramenti (cf. At 2, 14-41). La sacramentalità quindi dev’essere in sintonia sia con la fede “creduta” che con la fede “vissuta”». 160 lex credendi - lex orandi - lex vivendi lex credendi - lex vivendi - lex orandi ? M. Augé, Lex orandi e lex credendi, in R. Nardin - G. Tangorra (edd.), Sacramentum caritatis, LUP, Città del Vaticano 2008, 329 161 162 27 «La Chiesa, nella sua dottrina, nella sua vita e nel suo culto, perpetua e trasmette a tutte le generazioni tutto ciò che essa è, tutto ciò che essa crede» (DV 8). lex credendi - lex vivendi - lex orandi «Ecco quindi che viene affermato che nel processo di trasmissione del deposito rivelato, affidato alla Chiesa, esiste un intimo rapporto tra fede, culto e vita, e cioè tra la lex credendi, la lex orandi e la lex vivendi. La liturgia è in intimo rapporto con la dottrina e la vita della Chiesa. Essa non è il logos (= dottrina) né l’ethos (= etica) del mistero, è però il suo symbolon, cioè la mediazione simbolica che mette in rapporto e condensa al tempo stesso la dottrina e l’etica e necessita di ambedue per conservare la sua piena autenticità». M. Augé, Lex orandi e lex credendi, in R. Nardin - G. Tangorra (edd.), Sacramentum caritatis, LUP, Città del Vaticano 2008, 328 163 164 lex credendi - lex orandi - lex vivendi lex credendi - lex orandi - lex vivendi σύµβολον lex orandi σύµβολον lex orandi λόγος lex credendi divina eloquia cum legente crescunt (Gregorio M., Hom. Ez. I, 7, 8) ἧϑος lex vivendi λόγος lex credendi loghica non logica divina eloquia cum legente crescunt (Gregorio M., Hom. Ez. I, 7, 8) simbolo non segno ἧθος lex vivendi ēthos non ethos 165 166 lex credendi - lex orandi - lex vivendi lex credendi - lex orandi - lex vivendi lex orandi σύµβολον lex orandi Celebratio fidei lex credendi Intellectus fidei fides Celebratio fidei λόγος lex credendi lex vivendi Confessio / affectus fidei Intellectus fidei loghica non logica 167 divina eloquia cum legente crescunt (Gregorio M., Hom. Ez. I, 7, 8) simbolo non segno ἧθος lex vivendi Confessio fidei ēthos non ethos 168 28 lex credendi - lex orandi - lex vivendi lex credendi - lex orandi - lex vivendi lex orandi lex orandi Intellectus spei lex credendi Intellectus fidei intellectus Culmen lex vivendi lex credendi Intellectus caritatis Fons divina eloquia cum legente crescunt (Gregorio M., Hom. Ez. I, 7, 8) lex vivendi «la liturgia è il culmine verso cui tende l’azione della Chiesa e, insieme, la fonte da cui promana tutta la sua forza» (SC 10) 169 170 teologia - esperienza - sapienza SAPIENZA esperienza sapienza teologia divina eloquia cum legente crescunt (Gregorio M., Hom. Ez. I, 7, 8) 171 Rapporto con la cultura greca Fede e ragione SAPIENZA Epoca patristica Definizioni classiche (stoicismo) Filo-sofia: amore alla sapienza Sapienza: conoscenza delle cose divine e umane e delle loro cause 174 29 Clemente di Alessandria Clemente di Alessandria Filosofia: amore alla sapienza Filosofia: amore alla sapienza Sapienza: conoscenza delle cose divine e umane e delle loro cause Sapienza: conoscenza delle cose divine e umane e delle loro cause Presuppone: - Anima retta - Ragione retta Sapienza greca propedeutica alla sapienza cristiana Passato: la sapienza greca non accolse la sapienza biblica per amore di sé (Strom. 1, 5; 6, 7) - Virtù - Illuminazione di Dio 175 Presente: pericolo della gnosi Riduzione della sapienza biblica alla sapienza greca (ragione) Agostino di Ippona De Trinitate X-XIII Gregorio di Nazianzo sapienza Falsa Retorica 176 Vita pubblica Realtà eterne Cogitatio Frui GS Sapienza Riflessione Vera Scienza Mondo materiale Uti Santità Notitia Apparenza 177 «Nell’intero creato sono disseminate tracce, vestigia, simboli e immagini della verità creatrice trinitaria. Il compito ermeneutico della filosofia è quello di saper leggere questi simboli, di saper raccogliere tutti gli elementi che la mens acquisisce e unificarli nel proprio universo significante di memoria che, illuminata dalla luce del Verbo, contempla l’ordine, l’armonia e la verità che si riflette nel creato: “Attraverso le cose create comprese con l’intelletto cercheremo di scoprire gli attributi invisibili di Dio o, in altre parole, per mezzo delle cose corporee e temporali, attingeremo le cose eterne e spirituali”» 178 Anselmo d’Aosta Agostino, De doctrina christiana, 1, 4, 4 179 30 «inter fidem et speciem, intellectum […] Quanto aliquis ad illum proficit, tanto eum propinquare speciei» «inter fidem et speciem, intellectum […] Quanto aliquis ad illum proficit, tanto eum propinquare speciei» Species proficit … propinquare Intellectus (Commendatio operis ad Urbanum papam II) Fides 181 182 «mors illa rationabilis et necessaria monstrari possit […] «inter fidem et speciem, intellectum […] Quanto aliquis ad illum proficit, tanto eum propinquare speciei» Ponamus ergo Dei incarnationem et quae de illo dicimus homine numquam fuisse» (CDH I, 10) Species proficit … propinquare Dinamicità Intellectus Fides 183 184 «mors illa rationabilis et necessaria monstrari possit […] «mors illa rationabilis et necessaria monstrari possit […] Ponamus ergo Dei incarnationem et quae de illo dicimus homine numquam fuisse» (CDH I, 10) Ponamus ergo Dei incarnationem et quae de illo dicimus homine numquam fuisse» (CDH I, 10) Species Species proficit … propinquare proficit … propinquare Intellectus Intellectus (“Fides”) Ratio necessaria Remoto Christo Picturae (“Fides”) Ratio necessaria Remoto Christo (CDH Praef) 185 (CDH Praef) 186 31 «mors illa rationabilis et necessaria monstrari possit […] Species Ponamus ergo Dei incarnationem et quae de illo dicimus homine numquam fuisse» (CDH I, 10) Intellectus Species Fides qua proficit … propinquare Intellectus Fides Dinamicità Picturae Fides quae Remoto Christo (logico non ontologico) Ratio necessaria (“Fides”) Remoto Christo Ratio necessaria (CDH Praef) 187 Species 188 Species Veritas Intellectus Picturae Veritas Intellectus Fides qua Contemplatio Fides Fides qua Contemplatio Fides quae Ratio necessaria Fides Fides quae Ratio necessaria Remoto Christo (logico non ontologico) Remoto Christo (logico non ontologico) 189 190 «sancti patres et doctores […] Species Veritas Sponte nec nostris nec futuris temporibus ullum illis parem in veritatis contemplatione sperimus […] (CDH II, 18) Fides qua Contemplatio Volontà umana (CDH I, 10) Fides Fides quae Ratio necessaria Remoto Christo et veritatis ratio tam ampla tamque profunda est, ut ad mortalibus nequeat exhauriri, et dominus in ecclesia sua, cum qua esse ‘usque ad consummationem saeculi’ promittit» Obbedienza «quae credimus rationem intuendam, quantum superna gratia mihi dare dignatur» (CDH I, 8) (Commendatio operis ad Urbanum papam II) 191 192 32 «quae facilius et clarius per se patent in eius vita et operibus, quam velut ante experimentum sola ratione monstrari possint» Ante Facilius et clarius Experimentum Sola ratio Eius vita et operibus Monstrari possit «Quoniam video importunitatem tuam et illorum qui hoc tecum ex caritate et religioso studio petunt, tentabo pro mea possibilitate, deo adiuvante et vestris orationibus, quas hoc postulantes saepe mihi petenti ad hoc ipsum promisistis, quod quaeritis non tam ostendere quam tecum quaerere» (CDH I, 2) verticale Nell’orizzonte della communio Priorità cristologica su quella logica orizzontale 193 Species Picturae 194 LA PLURALITÀ Veritas Intellectus Fides qua Contemplatio Fides quae Ratio necessaria DELLA TEOLOGIA Fides NEL XIII SECOLO Remoto Christo (logico non ontologico) 195 In rapporto ad Aristotele 1) Linea Agostiniana (Bonaventura) Linea agostiniana 2) Linea dell’aristotelismo moderato (Alberto M. e Tommaso d’Aquino) • Accoglienza scarsa Linea dell’aristotelismo moderato • Accoglienza moderata e funzionale 3) Linea dell’aristotelismo radicale (Averroismo) (Sigieri di Bramante e Boezio di Dacia) Linea dell’aristotelismo radicale (Averroismo) • Accoglienza totale 197 198 33 Nel rapporto ragione e fede Linea agostiniana • Fiducia modesta nella ragione, necessità della fede Linea dell’aristotelismo moderato Metodo in Tommaso • Fiducia relativa nella ragione: la fede porta a compimento ciò che è già vero con la ragione Linea dell’aristotelismo radicale (Averroismo) • Fiducia assoluta nella ragione: la teologia non è un vero sapere perché si esprime con affermazioni indimostrabili 199 Il metodo di Tommaso nel Commento alle Sentenze è personale. Diversamente da Pier Lombardo che, seguendo Agostino, raggruppava i quattro libri in due sezione: “cose” (Trinità, creazione e creatura, Cristo e le virtù), e “segni” (Sacramenti e novissimi), Tommaso segue lo schema platonico dell’exitus (da Dio-Trinità alla creatura) e del reditus (da Cristo ai novissimi), che poi adotterà anche per la Summa Theologiae. 200 Compositio (deduzione) Teologia CAUSE EFFETTI Resolutio (induzione) Scienze sperimentali, filosofia (Aristotele, metafisica) 201 CAUSE 202 EFFETTI Articoli di fede STh I Dio STh III Cristo De Deo Uno STh I: creazione De Deo Trino STh I-II; STh II-II: uomo incarnazione misteri di Cristo passione STh III: BONAVENTURA chiesa sacramenti 203 204 34 Sapere teologico: «determinatio quodam modo distrahens» A Scriptura Lectio B Sententia Quaestio Glossa Credibile Determinatio A de credibile ut credibile Breviloquium, II, 12 (p. 122-123) I tre libri con i quali si conosce Dio Intelligibile Distrahens B de credibile ut facto intelligibile Gratia revelans – Ratio determinans Liber naturae: intelligere razionalità Liber scripturae credere fede Liber vitae contemplare affetto volontà Adamo prima del peccato: deiformitas ex parte sed non in aenigmate Adamo dopo il peccato: deformitas ex parte et in aenigmate 205 Itinerarium mentis in Deum Luce esteriore: dall’esterno Luce inferiore: dai cinque sensi Brev. II, 12 (p. 125) Speculatio: guardare nello specchio senza vedere se stessi ma il riflesso il Dio OCCHIO extra nos 206 Riconoscere nel vestigium (impronta) una scintilla Carne per vestigium in vestigia Luce interiore: conoscenza filosofica intra nos del Verbo increato. Questo è possibile Ragione attraverso il Verbo inspirato. per imaginem in imagine Luce superiore: dalla Scrittura supra nos per similitudinem, in ipsa luce Avviene: - non in enigmate, prima del peccato di Adamo - in enigmate, dopo il peccato di Adamo Contempl. 207 208 L’incarnazione del Figlio è più conveniente Breviloquium (Breviloqium IV, 2) Scrittura: Prologo, §§ 4-6 (p. 25) Medium Teologia: I, 1 (p. 55-57) Immagine Somiglianza col Padre Espressa (conforme) Incarnazione: IV, 1 (p. 161-163) Verbo Passione: IV, 8 (p. 187-189) Espressiva (intellettuale) Figlio Personale (naturale) 209 Effetti sull’uomo Ripristina la somiglianza con Dio Introduce alla conoscenza di Dio Permette l’adozione a figli di Dio 210 35 Verbo Uomo Verbo increato [Verbo ispirato] creazione Verbo incarnato redenzione vestigium imago similitudo similitudo «Fu del tutto congruente alla nostra salvezza l’incarnazione del Verbo, perché come il genere umano era venuto all’esistenza attraverso il Verbo increato ed era caduto nella colpa abbandonando il Verbo ispirato, così potesse risollevarsi dalla Verbo ispirato redenzione similitudo colpa per la mediazione del Verbo incarnato» Breviloquium IV, 1 211 212 Ermeneutica biblica patristica (latina) «Nella sacra Scrittura [...] sono contenuti misteri così grandi che ogni uomo pio comprende che nulla è più pericoloso del prendere alla lettera, cioè parola per parola, ciò che vi è esposto, e che nulla invece è più salutare del coglierne lo spirito» METAFISICA ERMENEUTICA TEOLOGIA Agostino, De utilitate credendi, 3, 9 213 I quattro sensi medievali già nell’Antico Testamento: I QUATTRO SENSI DELLA SCRITTURA (Agostino di Danimarca, secolo XIII) Littera gesta docet Quid credas allegoria Moralis quid agas Quod tendas anagogia 214 Pardes (= giardino): le consonanti sono l’acrostico delle parole che indicano i quattro sensi: La lettera insegna i fatti L’allegoria ciò che credi La morale ciò che fai L’anagogia ciò verso cui tendi Peshat (= semplice): il senso immediato, letterale. Remez (= allusione): l’approfondimento il primo senso. Derashah (= ricerca): invito ad assumere una responsabilità nei confronti del messaggio ascoltato. Sod (= segreto): senso mistico, che partecipa dello sguardo di Dio sulle realtà. 215 216 36 Epoca carolingia (IX sec.) (Pascasio Radberto - Ratramno) Epoca carolingia (IX sec.) Ermeneutica: lettera e/o allegoria Metafisica Realismo-materiale - Lettera grammatica: Parola = etimologia (Aristotele, Antiochia) Lettera (Alcuino, Amalario di Metz) Eucaristia - Allegoria Ermeneutica retorica: Parola = significato nella frase (Platone, Alessandria) Pascasio Radberto [Lanfranco] Simbolismo-spiritualista Spirito (Beda, Gv Scoto Eriugena, Floro) Ratramno [Berengario] Trivium: grammatica, retorica, dialettica 217 218 Dal XII-XIII secolo Metafisica Realismo-aristotelico Dal XV-XVI secolo Ermeneutica biblica Lettera Metafisica Realismo-aristotelico Teologia Teologia Scolastica lectio quaestio, disputatio Simbolismo-spiritualista Teologia Scolastica lectio quaestio, disputatio Spirito Spiritualità Teologia (Monastica) lectio meditatio, oratio Simbolismo-spiritualista Teologia (Monastica) lectio meditatio, oratio 219 Ermeneutica biblica Lettera Oggettività Teologia Academia Spirito Soggettività Spiritualità Devotio 220 Ermeneutica della teologia medievale dalla metà del XX secolo Metafisica Realismo-aristotelico Teologia Scolastica lectio quaestio, disputatio Simbolismo-spiritualista Teologia (Monastica) lectio meditatio, oratio Ermeneutica biblica Lettera Oggettività Spirito Soggettività Teologia Fondata spiritualmente Torrell (Tommaso) Spiritualità Fondata teologicamente Gilson (Bernardo) 221 37