Sistemi Elettronici Amplificatori Operazionali reali Amplificatori e doppi bipoli Amplificatori e doppi bipoli Introduzione e richiami Simulatore PSPICE Tipi di amplificatori e loro parametri Amplificatori Operazionali e reazione negativa Amplificatori AC e differenziali Amplificatori Operazionali reali Misure su circuiti con amplificatori Esempi ed esercizi 2 © 2005 Politecnico di Torino 1 Sistemi Elettronici Amplificatori Operazionali reali Amplificatori Operazionali reali Amplificatori Operazionali reali Guadagno finito Offset e correnti di ingresso Dinamica di ingresso e di uscita Circuiti a singola alimentazione Contenuto dei data sheet Risposta in frequenza riferimenti nel testo: Cap. 7.4 e 7.5 4 © 2005 Politecnico di Torino 2 Sistemi Elettronici Amplificatori Operazionali reali Definizione di AO ideale Il circuito opera sul segnale differenziale Vd = V1 - V2 Guadagno Ad → ∞ Correnti di ingresso nulle V1 Vd V2 + Ad - VU= Ad Vd conseguenza di Ad → ∞ Vd = 0 corrente differenziale (maglia di ingresso) nulla 5 Dispositivi reali Nei dispositivi reali guadagno Ad grande ma non ∞ correnti di ingresso piccole ma non nulle funzione di trasferimento nonlineare Vu = f(V+, V-, ? , …) limiti di banda effetti di parametri esterni temperatura, alimentazione, … Definire un modello che consideri questi effetti amplificatore operazionale reale 6 © 2005 Politecnico di Torino 3 Sistemi Elettronici Amplificatori Operazionali reali Amplificatore Operazionale reale Come ottenere un modello di A.O. reale: rimuovere una alla volta le ipotesi semplificative: guadagno Ad infinito / Vd nulla correnti nulle ingresso perfettamente bilanciato / offset nullo banda non limitata definire il nuovo modello valutare l’effetto di ciascun parametro “non ideale” ipotesi di linearità È lecito sommare i vari contributi 7 Guadagno Ad finito Guadagno con reazione ARni tenendo conto di Ad VU = A dVd R2 β= R1 + R 2 V VI = Vd + VE = U + β VU Ad 1 VI = VU + β Ad V 1 1 1 ARni = U = = 1 1 VI + β β1 + Ad βA d VI + VU Vd - Ad Vd VE R1 R2 8 © 2005 Politecnico di Torino 4 Sistemi Elettronici Amplificatori Operazionali reali Guadagno Ad finito Guadagno con reazione ARni tenendo conto di Ad VU = A dVd VI = Vd + VE = R2 β= R1 + R 2 VI + VU Vd VU + β VU Ad - 1 VI = VU + β Ad V 1 1 1 ARni = U = = 1 1 VI + β β1 + Ad βA d Ad Vd VE R1 R2 9 Guadagno Ad finito Guadagno con reazione ARni tenendo conto di Ad VU = A dVd R2 β= R1 + R 2 V VI = Vd + VE = U + β VU Ad 1 VI = VU + β Ad V 1 1 1 ARni = U = = 1 1 VI + β β1 + Ad βA d VI + VU Vd - Ad Vd VE R1 R2 10 © 2005 Politecnico di Torino 5 Sistemi Elettronici Amplificatori Operazionali reali Guadagno Ad finito Guadagno con reazione ARni tenendo conto di Ad VU = A dVd VI = Vd + VE = R2 β= R1 + R 2 VI + VU Vd VU + β VU Ad - Ad Vd R1 1 VI = VU + β R2 VE Ad V 1 1 1 ARni = U = = 1 1 guadagno con reazione, VI + β β1 + Ad βA d non ideale (Ad finito) 11 Effetti di Ad sul guadagno Verifica: per Ad à 8 Arni = 1/β = Ari A Rni Guadagno con A.O. reale: sempre più basso di quello ideale errore proporzionale a 1/(βAd) 1 β 1 1 1 1 = ≅ (1 − + ...) β 1+ 1 β βAd βAd A Ri = εG = 1 βA d Differenza Ari – Arni dettaglio 12 © 2005 Politecnico di Torino 6 Sistemi Elettronici Amplificatori Operazionali reali Resistenza di ingresso Ri Effetto della resistenza differenziale Rid e Ad II = Vd Rid VI VI = Vd + β VU = Vd + β A d Vd RI II + VU Rid Vd V V + β A d Vd RI = I = d Vd II Rid Ad Vd - VE R1 R2 RI = Rid (1 + βA d ) ≅ Rid β A d La resistenza di ingresso con reazione RI aumenta ßAd volte rispetto a quella ad anello aperto Rid 13 Guadagno finito: Esempio Amplificatore con A d = 10.000 Rid = 100 kΩ R1 = 1MΩ R2 = 12 kΩ Guadagno ideale ARI ? Guadagno reale ARR ? Resistenza RI ? calcolo completo VI + VU Vd - R1 Ad V d R2 VI VU Av Ri Ru 14 © 2005 Politecnico di Torino 7 Sistemi Elettronici Amplificatori Operazionali reali Resistenza di uscita Ru A d Vd + IURO = VU Vd = −β VU + VI = 0 IU RO VU Vd - − β VU A d + IUR O = VU VU RO R = RU = ≅ O IU β A d + 1 βA d R1 RU Ad V d R2 La resistenza di uscita Ru diminuisce di ßAd volte rispetto alla resistenza di uscita intrinseca Ro esempio 15 Effetti della reazione con Ad finito Errore di guadagno proporzionale a ≅ 1/(βAd) Per amplificatori V → V Ru bassa ma non nulla Ru = Ro (βAd+1) ≅ Ro βAd Ri grande ma non infinita Ri = Rid (βAd+1) ≅ Rid βAd Tutti gli effetti della reazione sono legati a βAd 16 © 2005 Politecnico di Torino 8 Sistemi Elettronici Amplificatori Operazionali reali Come limitare gli errori βAd deve essere molto grande caso ideale: βAd à8 Ad dipende dall’amplificatore operazionale 1/β è il guadagno ideale; per alto guadagno con reazione (β piccolo) aumentano gli errori β è una specifica; per limitare gli errori si deve scegliere un Ad opportuno meglio A.O. con alto guadagno differenziale 17 Amplificatori Operazionali reali © 2005 Politecnico di Torino 9 Sistemi Elettronici Amplificatori Operazionali reali Amplificatori Operazionali reali Guadagno finito Offset e correnti di ingresso Dinamica di ingresso e di uscita Circuiti a singola alimentazione Contenuto dei data sheet Risposta in frequenza riferimenti nel testo: Cap. 7.4 e 7.5 19 Errore di offset AO ideale: Vu = Ad Vd Vu = 0 per Vi = 0 VI = 0 + - VU R1 R2 Vu Vi 20 © 2005 Politecnico di Torino 10 Sistemi Elettronici Amplificatori Operazionali reali Errore di offset AO ideale: Vu = Ad Vd Vu = 0 per Vi = 0 VI = 0 + - AO reale: VU R1 R2 Vu ≠ 0 per Vi = 0 Errore di OFFSET (sbilanciamento, fuorizero, …) Vu Vi da cosa dipende ? come ridurlo ? 21 Tensione di offset ingresso/uscita Offset in uscita: Vuoff Vu Vu per Vi = 0 Vi Offset all’ingresso: Vioff Vi che rende Vu = 0 Vioff: tensione di offset riferita all’ingresso Vuoff: tensione di offset in uscita 22 © 2005 Politecnico di Torino 11 Sistemi Elettronici Amplificatori Operazionali reali Tensione di offset ingresso/uscita Offset in uscita: Vuoff Vu Vu per Vi = 0 Vi Offset all’ingresso: Vioff Vi che rende Vu = 0 Vioff L’offset nasce da sbilanciamenti interni ed esterni Vuoff 23 Tensione di offset ingresso/uscita Offset in uscita: Vuoff Vu Vu per Vi = 0 Vi Offset all’ingresso: Vioff Vi che rende Vu = 0 L’offset nasce da sbilanciamenti interni ed esterni Vioff Vuoff modello per gli sbilanciamenti interni valutazione (e correzione) dell’offset complessivo 24 © 2005 Politecnico di Torino 12 Sistemi Elettronici Amplificatori Operazionali reali Modello per Voff Ritorna Ad à8 VI + Vd VU + - - R1 R2 VE A.O. ideale no offset 25 Modello per Voff Ritorna Ad à8 Generatore Voff inserito nella maglia di ingresso Per Vi = - Voff, Ve = 0 e Vu = 0. VI + + VOFF Vd - R1 -Voff è la tensione da applicare all’ingresso per ottenere Vu = 0. Vu(Voff) = -Voff (R1+R2)/R2 VU + R2 VE Modello di A.O. con tensione di offset di ingresso A.O. ideale no offset 26 © 2005 Politecnico di Torino 13 Sistemi Elettronici Amplificatori Operazionali reali Correnti di ingresso Le correnti di ingresso sono piccole ma non nulle quale contributo di I+ e I- sulla Vu in uscita ? i fabbricanti di A.O. indicano: termine di modo comune: Ib (corrente di bias) termine differenziale: Ioff (corrente di offset) correnti effettive nei morsetti I+ = Ib + Ioff/2; I- = Ib - Ioff/2 calcolo separato degli effetti, somma dei contributi ritorna l’ipotesi Ad à8 27 Effetti delle correnti di ingresso Le correnti di ingresso sono piccole ma non nulle I+ = Ib + Ioff/2 I- = Ib - Ioff/2 - VU + VI +I annullare il contributo di Ib R2 -I R1 un buon progetto permette di R3 ridurre il contributo di Ioff 28 © 2005 Politecnico di Torino 14 Sistemi Elettronici Amplificatori Operazionali reali Modello con correnti di ingresso Questa è la situazione di un A.O. idale, con correnti di ingresso nulle I- - VU I=0 + I+ = 0 I+ I- = 0 A.O. ideale Ad → ∞ 29 Modello con correnti di ingresso Per tener conto della presenza di I+ e Iaggiungiamo all’AO ideale due generatori di corrente I- I- - VU I=0 + I+ I+ I+ = Ib + Ioff/2 I- = Ib - Ioff/2 Modello di A.O. con le correnti di ingresso A.O. ideale Ad → ∞ 30 © 2005 Politecnico di Torino 15 Sistemi Elettronici Amplificatori Operazionali reali Contributo a Vu della corrente I+ R2 VI = 0 R1 VU Ii = 0 + +I Applichiamo solo la corrente I+ +I Vogliamo valutare il contributo di I+ alla tensione di uscita Vu R3 31 Contributo a Vu della corrente I+ R2 R1 +I R3 R2 V I = 0 R1 - VU + Vu(I+) = - (R3 I+) (R2/R1+1) il gruppo <R3, I+> viene sostituito con l’equivalente Thevenin: +I Applichiamo solo I+ (Vi = 0) VU Ii = 0 + VI = 0 - Vogliamo valutare il contributo di I+ alla tensione di uscita Vu R3 R3 I+ 32 © 2005 Politecnico di Torino 16 Sistemi Elettronici Amplificatori Operazionali reali Contributo a Vu della corrente I- Ii = 0 VU + -I V- = 0 + V+ = 0 VI = 0 - R1 -I Applichiamo solo la corrente I- R2 - Vogliamo valutare il contributo di Ialla tensione di uscita Vu R3 A.O. ideale Ad → ∞ 33 Contributo a Vu della corrente IR2 + Vu(I-) = R2 I- Ii = 0 VU + -I V+ = 0 La tensione ai capi di R1 è nulla, quindi tutta la Iscorre in R2: - R1 V- = 0 -I VR1 = 0 - Vogliamo valutare il contributo di Ialla tensione di uscita Vu R3 A.O. ideale Ad → ∞ 34 © 2005 Politecnico di Torino 17 Sistemi Elettronici Amplificatori Operazionali reali Effetto delle correnti di ingresso Effetto complessivo: VI = 0 R1 I- In funzione di Ib e Ioff: Vu(Ib) Vu(Ioff) R3 R2 + - Vu(I+, I-) VU I+ Per annullare l’effetto di Ib: R3 = R1//R2 Per ridurre l’effetto di Ioff: se R3 = R1//R2, R2 piccola calcolo completo 35 Modello complessivo Voff e Ii Gli effetti di Voff, I+ e I- si sommano e determinano un offset totale Vuoff VI + Vd - Esprimibile anche come VE VU Voff I+ in uscita Vuoff = F(Voff, I+, I-) I- Ad V d R1 R2 Vuoff = G(Voff, Ib, Ioff) 36 © 2005 Politecnico di Torino 18 Sistemi Elettronici Amplificatori Operazionali reali Offset totale in uscita Offset totale in uscita: somma di vari contributi: Vuoff = Vu(Voff) + Vu(I+) + Vu(I-), ovvero Vuoff = Vu(Voff) + Vu(Ib) + Vu(Ioff) Attenzione ai segni! Ib segno noto; segno di Voff e Ioff non noto 37 Offset totale in uscita Offset totale in uscita: somma di vari contributi: Vuoff = Vu(Voff) + Vu(I+) + Vu(I-), ovvero Vuoff = Vu(Voff) + Vu(Ib) + Vu(Ioff) Attenzione ai segni! Ib segno noto; segno di Voff e Ioff non noto Procedura di calcolo calcolare il contributo di I+ e di I- (con segni) 38 © 2005 Politecnico di Torino 19 Sistemi Elettronici Amplificatori Operazionali reali Offset totale in uscita Offset totale in uscita: somma di vari contributi: Vuoff = Vu(Voff) + Vu(I+) + Vu(I-), ovvero Vuoff = Vu(Voff) + Vu(Ib) + Vu(Ioff) Attenzione ai segni! Ib segno noto; segno di Voff e Ioff non noto Procedura di calcolo calcolare il contributo di I+ e di I- (con segni) calcolare il contributo di Voff 39 Offset totale in uscita Offset totale in uscita: somma di vari contributi: Vuoff = Vu(Voff) + Vu(I+) + Vu(I-), ovvero Vuoff = Vu(Voff) + Vu(Ib) + Vu(Ioff) Attenzione ai segni! Ib segno noto; segno di Voff e Ioff non noto Procedura di calcolo calcolare il contributo di I+ e di I- (con segni) calcolare il contributo di Voff sommare i moduli 40 © 2005 Politecnico di Torino 20 Sistemi Elettronici Amplificatori Operazionali reali Esercizio 1: offset totale in uscita Calcolare l’offset totale in uscita per un amplificatore (quasi) differenziale con R1 = 12 k, R3 = 390 k R2 = 10 k, R4 = 270 k Ib = 1,5 µA, Ioff = 100 nA Vioff = 3 mV R3 V1 R1 + V2 R2 Procedura porre tutte le Vi = 0 calcolare i contributi di Vioff, I+, Isommare V U R4 soluzione 41 Recupero dell’offset L’offset in uscita può essere compensato sommando una costante all’ingresso deve essere regolato per ciascun circuito 42 © 2005 Politecnico di Torino 21 Sistemi Elettronici Amplificatori Operazionali reali Recupero dell’offset L’offset in uscita può essere compensato sommando una costante all’ingresso deve essere regolato per ciascun circuito Vioff, I+, I- variano con: temperatura, invecchiamento, alimentazione, … compensazione solo parziale 43 Recupero dell’offset L’offset in uscita può essere compensato sommando una costante all’ingresso deve essere regolato per ciascun circuito Vioff, I+, I- variano con: temperatura, invecchiamento, alimentazione, … compensazione solo parziale La taratura di singoli pezzi è costosa e parziale Quali altre soluzioni ? 44 © 2005 Politecnico di Torino 22 Sistemi Elettronici Amplificatori Operazionali reali Come ridurre gli errori di offset Componenti (A.O.) con Vioff, Ioff e Ib basse anche se più costosi Applicare opportuni buoni criteri di progetto consentono di ridurre gli offset Applicare compensazioni a valle misurare l’uscita DC a riposo, e sottrarre questo valore durante il funzionamento 45 Esercizio 1 Progettare un circuito per correggere l’offset per un amplificatore differenziale aggiungere un ingresso sommare una tensione variabile verificare il bilanciamento (CMRR) Calcolare la deriva dell’offset per una variazione della temperatura da 0 a 80 °C deriva di Vinoff = 0,1 mV/°C deriva di I+ e I- = x 2 /10°C soluzione 46 © 2005 Politecnico di Torino 23 Sistemi Elettronici Amplificatori Operazionali reali Circuiti per il recupero dell’offset Molti A.O. integrati prevedono terminali appositi per il bilanciamento (recupero dell’offset) Garantiscono migliori risultati rispetto a circuiti esterni Esempio data sheet completo TIL81 47 Amplificatori Operazionali reali © 2005 Politecnico di Torino 24 Sistemi Elettronici Amplificatori Operazionali reali Amplificatori Operazionali reali Guadagno finito Offset e correnti di ingresso Dinamica di ingresso e di uscita Circuiti a singola alimentazione Contenuto dei data sheet Risposta in frequenza riferimenti nel testo: Cap. 7.4 e 7.5 49 Campi di tensioni di ingresso Applicando 10.000 V agli ingressi qualsiasi circuito elettronico subirà danni permanenti un circuito elettronico può reggere tensioni solo entro campi ben definiti 50 © 2005 Politecnico di Torino 25 Sistemi Elettronici Amplificatori Operazionali reali Campi di tensioni di ingresso Applicando 10.000 V agli ingressi qualsiasi circuito elettronico subirà danni permanenti un circuito elettronico può reggere tensioni solo entro campi ben definiti Campo di funzionamento il sistema è operativo (entro le specifiche) 51 Campi di tensioni di ingresso Applicando 10.000 V agli ingressi qualsiasi circuito elettronico subirà danni permanenti un circuito elettronico può reggere tensioni solo entro campi ben definiti Campo di funzionamento il sistema è operativo (entro le specifiche) Campo di non danneggiamento tensioni che possono bloccare il funzionamento, ma non danneggiano il dispositivo 52 © 2005 Politecnico di Torino 26 Sistemi Elettronici Amplificatori Operazionali reali Tensioni di ingresso per A.O. Per ciascuna tensione V+ e VVin Campo di non danneggiamento VAL+ segnali di modo comune (∆VC) segnali differenziali (∆VD) Campo di funzionamento dinamica di modo comune (∆MC) ∆MC VCMAX ∆VD ∆VC Campo di linearità pari a ∆Vumax/Ad ≅ µV VAL- VCMIN esempi 53 Transcaratteristica ideale Vu (V) Vd (V) Guadagno Ad infinito (molto grande) 54 © 2005 Politecnico di Torino 27 Sistemi Elettronici Amplificatori Operazionali reali Transcaratteristica con Ad Vu (V) Vd (µV) Guadagno Ad grande 55 Transcaratteristica; Ad e saturazione Vu Val+ Dinamica di uscita Vd (µV) ValCampo di linearità per la tensione di ingresso Vd (pochi µV) 56 © 2005 Politecnico di Torino 28 Sistemi Elettronici Amplificatori Operazionali reali Ad, saturazione e offset Vu Val+ Dinamica di uscita Vd (µV) Voff(in) Voff(out) ValOffset: La transcaratteristica non passa per (0,0) 57 Transcaratteristica reale complessiva Vu Val+ Dinamica di uscita Vd Voff(in) ValCampo di linearità limitato Saturazione graduale Offset 58 © 2005 Politecnico di Torino 29 Sistemi Elettronici Amplificatori Operazionali reali Aumentando la corrente in uscita Ro Sulla resistenza di uscita Ro dell’A.O. cade una tensione proporzionale alla corrente Ic nel carico Rc. Aumentando la corrente Ic, si riduce la tensione di uscita. IC Rc Vu VI Vu Val+ Dinamica di uscita ridotta per alta Ic Vi Val59 Nonlinearità accidentale: saturazione La saturazione limita la variazione di tensione all’uscita determina distorsione (clipping) Vu Vu Val+ Val+ t VI ValVal- 60 © 2005 Politecnico di Torino 30 Sistemi Elettronici Amplificatori Operazionali reali Dinamica di uscita la Vu può assumere valori compresi nell’intervallo tra le tensioni di alimentazione la corrente erogata o assorbita in uscita è limitata La tensione di uscita può variare entro un campo limitato pari al massimo all’intervallo tra le alimentazioni legato alla corrente nel carico Vout VAL+ VuMAX ∆Vu VuMIN VAL- 61 Altri parametri Ulteriori parametri (generalmente meno significativi) rumore di ingresso corrente massima in uscita intervento di protezioni (nonlinearità) dissipazione, consumo a riposo Ric (resistenza di ingresso di modo comune) generalmente molto alta compensazione un circuito con reazione può diventare instabile 62 © 2005 Politecnico di Torino 31 Sistemi Elettronici Amplificatori Operazionali reali Amplificatori Operazionali reali Amplificatori Operazionali reali Guadagno finito Offset e correnti di ingresso Dinamica di ingresso e di uscita Circuiti a singola alimentazione Contenuto dei data sheet Risposta in frequenza riferimenti nel testo: Cap. 7.4 e 7.5 64 © 2005 Politecnico di Torino 32 Sistemi Elettronici Amplificatori Operazionali reali Circuiti a singola alimentazione Ogni rete ha un nodo di riferimento (0V, GND, …) L’A.O. non ha un morsetto “massa”, ma ... 65 Circuiti a singola alimentazione Ogni rete ha un nodo di riferimento (0V, GND, …) L’A.O. non ha un morsetto “massa”, ma ... i segnali sono misurati rispetto al riferimento Alimentazione doppia (esempio): simmetrica: ± 15 V, riferimento a 0 V asimmetrica: +10, -5V, rifer. a 0 oppure 2,5 V Alimentazione singola (esempio) + 10 V, riferimento a + 5V riferimento costruito a partire dalla alimentazione 66 © 2005 Politecnico di Torino 33 Sistemi Elettronici Amplificatori Operazionali reali Tensione di riferimento Alimentazione duale (positiva e negativa): la tensione di riferimento è il nodo centrale dell’alimentazione (0 V) segnali riferiti a massa possono assumere valori positivi o negativi + + VAL+ VI - R1 VU R2 + VAL- 67 Riferimento con alimentaz. singola I segnali (tensioni variabili) devono essere riferiti a una tensione costante (massa, altra tensione di riferimento) Nei circuiti a singola alimentazione, per consentire variazioni positive e negative, viene costruita una tensione di riferimento intermedia il riferimento viene ottenuto a partire dalle tensioni di alimentazione, e deve essere “freddo” (una tensione costante, massa per il segnale) 68 © 2005 Politecnico di Torino 34 Sistemi Elettronici Amplificatori Operazionali reali Tensione di riferimento Alimentazione singola: il riferimento è una tensione Vr, intermedia tra alimentazione e massa (generalmente Val/2) segnali riferiti a Vr = Val/2 + + Ra VR VAL+ - VI R1 VU Rb C R2 VR VR VR 69 Segnali in uscita Alimentazione doppia Val+ V t Rif. = GND Val- Alimentazione singola entrambi rail-to-rail Val+ V Rif. ≈ Val/2 GND t 70 © 2005 Politecnico di Torino 35 Sistemi Elettronici Amplificatori Operazionali reali Amplificatori Operazionali reali Amplificatori Operazionali reali Guadagno finito Offset e Correnti di ingresso Dinamica di ingresso e di uscita Circuiti a singola alimentazione Contenuto dei data sheet Risposta in frequenza riferimenti nel testo: Cap. 7.4 e 7.5 72 © 2005 Politecnico di Torino 36 Sistemi Elettronici Amplificatori Operazionali reali Moduli funzionali commerciali Funzioni e parametri sono descritti nel data sheet (foglio di caratteristiche) del sottosistema (dispositivo, circuito integrato, modulo, …) In alcuni casi sono disponibili anche application notes (note applicative), con esempi di utilizzo Il progettista usa il modulo con le informazioni del data sheet e delle application notes dove si trovano i data sheet? 73 Struttura di un data sheet Il data sheet descrive le caratteristiche esterne (ai morsetti) del componente Le informazioni presentate sono [sommario delle caratteristiche principali] packaging e piedinatura limiti operativi (Absolute maximum ratings) condizioni operative (Electrical characteristics) [struttura interna] [esempi di uso] [modalità di misura dei parametri] [dimensioni, dati meccanici] 74 © 2005 Politecnico di Torino 37 Sistemi Elettronici Amplificatori Operazionali reali Data sheet - 1 Caratteristiche principali data sheet completo 75 Data sheet - 2 [dimensioni del package, dati meccanici] lo stesso dispositivo viene fornito in contenitori diversi dual-in-line, flat pack, pin-grid, ball-grid, ... involucro plastico, ceramico, (metallico), … cambiando dimensioni e materiale cambiano le caratteristiche elettriche e meccaniche induttanza e capacità parassite dei terminali (legate principalmente alle dimensioni) temperatura sopportabile, resistenza alle vibrazioni 76 © 2005 Politecnico di Torino 38 Sistemi Elettronici Amplificatori Operazionali reali Package e pinout Packaging e piedinatura tacca di riferimento per identificare pin 1 numerazione in senso antiorario (da sopra) 77 Data sheet - 3 Limiti operativi (Absolute maximum ratings) tensioni massime di alimentazione tensioni massime applicabili ai piedini (in e out) massima temperatura di funzionamento massima potenza dissipabile massime correnti di ingresso …. Se superati determinano danni permanenti al dispositivo data sheet completo 78 © 2005 Politecnico di Torino 39 Sistemi Elettronici Amplificatori Operazionali reali Limiti operativi 79 Data sheet - 4 Condizioni di funzionamento (Electrical characteristics) condizioni di misura dei parametri alimentazione, temperatura, ... parametri elettrici Voff, Ioff, Ib, Ad, SR, ∆Vu, ... Tabelle, grafici Rappresentano le normali condizioni operative, in cui il dispositivo rispetta le specifiche 80 © 2005 Politecnico di Torino 40 Sistemi Elettronici Amplificatori Operazionali reali Parametri elettrici 81 Valori tipici, minimi, massimi E’ impossibile garantire valori precisi ai parametri per elementi passivi variazioni dal 10% allo 0,01% per elementi attivi variazioni fino al - 50% + 100% Il progetto deve tener conto di queste variazioni valore nominale: di targa valore tipico: media, moda, più probabile, .. valori min/max: limiti garantiti tutti i dispositivi rispettano questi limiti oggetti con parametri fuori del campo max-min non sono vendibili (non rispettano le specifiche) 82 © 2005 Politecnico di Torino 41 Sistemi Elettronici Amplificatori Operazionali reali Precisione dei parametri: esempio R con valore nominale 10 kΩ, tolleranza 5% 9,5 kΩ 10 kΩ 10,1 kΩ 10,5 kΩ Valore tipico Numero di oggetti Valore del parametro minimo Valore nominale massimo tolleranza 83 Quali valori per il progetto ? Il progetto deve tener conto delle variazioni dei parametri Progetto con valori nominali o tipici: il sistema reale avrà uno scostamento rispetto alle specifiche Progetto con valori min/max: tutti i dispositivi rispettano questi limiti tutti i sistemi rientrano nelle specifiche 84 © 2005 Politecnico di Torino 42 Sistemi Elettronici Amplificatori Operazionali reali Esempi di data sheet Amplificatore Operazionale TIL81 Operazionale singolo uso generale Amplificatore Operazionale LM324 4 A.O. in unico contenitore Amplificatore Operazionale MC741 Operazionale “classico” Esempio di componente complesso LTC1068 circuito integrato per realizzare filtri attivi fino a 8 poli 85 Amplificatori Operazionali reali © 2005 Politecnico di Torino 43 Sistemi Elettronici Amplificatori Operazionali reali Amplificatori Operazionali reali Guadagno finito Offset e correnti di ingresso Dinamica di ingresso e di uscita Circuiti a singola alimentazione Contenuto dei data sheet Risposta in frequenza riferimenti nel testo: Cap. 7.4 e 7.5 87 Effetti del limite in frequenza Il guadagno ad anello aperto diminuisce verso le frequenze elevate il guadagno ad anello aperto (|Ad|) ha un unico polo P a F1, da cui scende a 20 dB/decade l’asse 0 dB viene attraversata a F2. il prodotto banda*guadagno (BG) è costante la posizione di P è variabile, legata al valore di Ad 88 © 2005 Politecnico di Torino 44 Sistemi Elettronici Amplificatori Operazionali reali Risposta in frequenza di un A.O. La posizione del polo non è esattamente definita |A d| (dB) P 30 10 0 1 F1 10 100 F3 ω (rad/s) 89 Prodotto banda * guadagno Il prodotto banda*guadagno BG è costante BG = A1*F1 |A d| (dB) A1 A2*F2 A3*F3 per A3 = 1 (0 dB) BG = F3 30 A2 10 A3 0 F1 10 F2100 F3 ω (rad/s) 90 © 2005 Politecnico di Torino 45 Sistemi Elettronici Amplificatori Operazionali reali Effetti del limite in frequenza Verso le frequenze elevate diminuisce βAd, quindi aumentano gli errori (deviazioni dal comportamento ideale) errore di guadagno altre deviazioni rispetto al comportamento ideale per amplificatori V --> V Ri diminuisce Ru aumenta per amplificatori I --> I Ri aumenta Ru diminuisce 91 Slew rate La velocità di variazione della tensione in uscita è limitatata Parametro Slew Rate: V SR = ∆V/∆T Per segnali sinusoidali SRmax = max(dV/dt) = max(ωVcosωt) = ωV Per onda quadra Tf ∆V SR = ∆V/Tr(o Tf) 92 © 2005 Politecnico di Torino 46 Sistemi Elettronici Amplificatori Operazionali reali Specifiche dinamiche dal data sheet 93 Banda passante con reazione A Rni (ω ) = 1 β 1 1+ 1 β A d (ω ) se ßAd >> 1 prevale la reazione Ar = 1/β se ßAd << 1 prevale il comportamento dettato dal guadagno ad anello aperto Ad Ar = Ad dettagli 94 © 2005 Politecnico di Torino 47 Sistemi Elettronici Amplificatori Operazionali reali Amplificatori Operazionali reali Guadagno finito Offset e correnti di ingresso Dinamica di ingresso e di uscita Circuiti a singola alimentazione Esempi di data sheet Risposta in frequenza Domande di riepilogo 95 © 2005 Politecnico di Torino 48