RELAZIONE DI ELETTRONICA NUMERO 1 Classe I iB Data 26-10-2010 Gruppo numero 4 Componenti del gruppo: Antonio Gianola e De Gaetano Alessandro. Scopo dell’esperienza In questa esperienza vogliamo calcolare la differenza di potenziale(V), la variazione di corrente (I) e il valore della resistenza(R) di un circuito elettrico formato da 7 resistenze. Vogliamo poi confrontare i dati ottenuti con quelli teorici calcolati in precedenza. Materiale utilizzato -N°1 resistenza da 820Ω -N°2 resistenze da 680 Ω -N°2 resistenze da 220 Ω -N°1 resistenza da 470 Ω -N°1 resistenza da 560 Ω -N°1 filo Strumenti utilizzati -N°1 basetta millefori -N°1 tester -N°1 alimentatore Progetto Analisi dei risultati teorici I dati teorici sono tutti scritti in una tabella alla fine della relazione. Cenni teorici La basetta millefori è un componente utilizzato in elettronica per creare piccoli circuiti elettrici per poter realizzare poi controlli e misure prima di procedere con il circuito vero e proprio. Si tratta di una piastra, che può essere di varie misure, caratterizzata da una griglia di fori regolari. La basetta in laboratorio è caratterizzata da 8 colonne. Nella prima, nella quarta, nella quinta e nell’ultima colonna, quando il circuito è collegato, passa corrente ed è qui che le varie resistenze devono essere collegate per essere alimentate. Nelle altre colonne viene “montato” il circuito in ogni sua parte. Il tester è uno strumento elettronico in grado di effettuare diverse misure elettriche. I tester in laboratorio visualizzano i valori su un display lcd. Le misure standard per un tester sono: Volt per la differenza di potenziale, Ohm per la resistenza, Ampere per la corrente. Il tester digitale è dotato di un insieme di pulsanti che consentono di selezionare il tipo ed il valore massimo della misura da effettuare. Per evitare di danneggiare il tester bisogna impostare come valore massimo quello che ci si attende di misurare e comunque è bene iniziare dall'alto e ridurre man mano il valore di fondo scala. I puntali del tester di solito sono: uno di colore rosso per il positivo ed uno di colore nero per il negativo. A seconda del tipo di misurazione da effettuare il tester va collegato in serie, o in parallelo, bisogna porre molta attenzione sia alle impostazioni del tester per evitare di danneggiarlo che ai contatti. Quando si misura la resistenza,il tester deve essere collegato in serie. Se per caso il valore di fondo scala del tester è troppo elevato si legge 1. ma si tratta di una lettura non corretta pertanto conviene provare altri valori di fondo scala prima di trarre delle conclusioni affrettate. Per misurare le tensioni il tester deve essere in parallelo ai componenti oppure i puntali devono toccare i due punti tra cui si desidera misurare la tensione ad esempio i due buchi di una presa. In caso di misurazione di tensione continua con i puntali invertiti viene visualizzato un segno meno davanti al valore visualizzato. L’alimentatore, il suo principale uso è quello di convertire la corrente alternata in corrente continua. In alcuni alimentatori si può anche scegliere il valore del potenziale e della corrente in uscita. La resistenza (o resistore) è un componente elettrico di enorme importanza per le sue innumerevoli applicazioni sia in apparecchiature elettriche che elettroniche. La caratteristica di questo componente è quella di avere un valore controllato di resistenza fra i suoi terminali. Formule utilizzate In questa esperienza la principale formula che abbiamo utilizzato è quella che deriva dalla legge di Ohm R = V/I Abbiamo utilizzato anche le formule inverse per calcolare V e I I = V/R V=R*I Per calcolare il valore teorico della resistenza totale abbiamo utilizzato questa formula Per le resistenza in parallelo 1/Rtot = (1/R1)+(1/R2)+(1/R3) Per le resistenze in serie Rtot = R1+R2+R3 Infine per calcolare il valore dell’errore relativo percentuale abbiamo utilizzato la seguente formula Er.%=((val .teorico- val. misurato)/val. teorico)*100 Procedimento adottato in laboratorio come prima cosa abbiamo montato il circuito, formato da 7 resistenze, sulla basetta millefori. Dopo aver controllato che le resistenze erano ben collegate fra di loro abbiamo collegato il circuito all’alimentatore. Da questo momento abbiamo preso il valore della corrente (I), della differenza di potenziale (V) e il valore della resistenza (R) in 7 punti diversi e li abbiamo riportati in una tabella. Poi abbiamo confrontato i valori ottenuti con quelli teorici calcolati in precedenza. Risultati ottenuti in laboratorio I dati rilevati in laboratorio sono scritti tutti su una tabella alla fine della relazione. Confronto risultati ottenuti ed aspettative teoriche I risultati ottenuti sono stati buoni. L’errore riportato non supera mai il 3% e le misure effettuate nel complesso risultano attendibili. Dato l’errore non troppo alto si può affermare che le misurazioni sono state prese bene. Commenti e conclusioni personali Posso affermare che il risultato di questa esperienza può risultare attendibile. L’errore relativo è basso e le misure sono state prese abbastanza bene. Grafici e/o tabelle Valore N° 1 2 3 4 5 6 7 totale I(ma) 1.41 1.30 1.32 2.5 5.25 3.95 1.26 5.26 V 1.19 0.90 0.29 1.19 2.95 0.87 0.87 5.20 I(teorico) 1.45 1.32 1.33 2.54 5.31 4.04 1.28 5.33 R(cod. colori) 820 680 220 470 560 220 680 948 R(misurato) 819 681 217 468 555 215 677 941 Er.%(I) 2.76 1.51 0.75 1.57 1.13 2.23 1.56 1.31 Er.%(R) 0.12 0.14 1.36 0.43 0.89 2.27 0.44 0.73 Calcolo teorico di V La somma di V2 e V3 è 1.19 ed è uguale a V1 e V4, il potenziale si divide in modo uguale quando c’è un curcuito che si divide in più parti. Perciò basterà calcolare il potenziale teorico 3 volt V(1-2-3-4)= I*R=1.18 V(5)= I*R=2.9 V(6-7)= I*R=0.87 Er.%(1-2-3-4)=0.85 Er.%(1-2-3-4)=1.72 Er.%(1-2-3-4)=2.35