Investimento

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Lezioni di Economia Aziendale classe quarta Prof. Monica Masoch
LA FINANZA AZIENDALE E
LE DECISIONI DI INVESTIMENTO
LE DECISIONI DI INVESTIMENTO
Cosa significa «Investimento»?
L’investimento è la seconda fase della gestione aziendale.
Un investimento (o un progetto di investimento) è la fase
della gestione che prevede il sostenimento di costi
(misurati da uscite di risorse finanziarie) al fine di realizzare
ricavi (misurati da entrate di risorse finanziarie) profittevoli
nella fase successiva di disinvestimento…
Ricorda:
… le fonti di finanziamento finanziano gli investimenti, gli
investimenti consentono di attuare la produzione. Attraverso il
disinvestimento dobbiamo rimborsare e remunerare le fonti
dando origine a un circolo virtuoso di creazione di valore… Ciclo
di ritorno del capitale investito…
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In cosa può investire un’impresa?
IN CAPITALE FISSO
TANGIBILE/MATERIALE
(finalizzato all’accrescimento o al
miglioramento della capacità produttiva
aziendale): fabbricati, macchinari,
impianti produttivi, nuove filiali
produttive, …
IN SCORTE: materie prime,
semilavorati, prodotti finiti … quando
pensa che tali beni possano incrementare il
loro valore nel tempo … ricordare però
quanto già visto parlando del Just in
Time…
IN CAPITALE FISSO
INTANGIBILE/IMMATERIALE
(finalizzato all’accrescimento dell’immagine
o della forza competitiva aziendale):
Pubblicità, Ricerca & Sviluppo, iniziative
di responsabilità sociale, affermazione
del marchio, brevetti, …
IN STRUMENTI FINANZIARI:
azioni, obbligazioni, … acquisite con
finalità strategiche, speculative o di
copertura dei rischi finanziari
IN RISORSE UMANE: ricerca e assunzione di
personale d’eccellenza, formazione e
preparazione professionale del personale,
KnowHow
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Le tre categorie di investimento
INVESTIMENTI DI CAPACITA’
(intesa come «capacità produttiva»):
Trattasi di investimenti in fattori
produttivi durevoli… che
condizioneranno le potenzialità, le
scelte future e i risultati dell’azienda
per tempi lunghi…
Attenzione: l’assunzione di nuovo personale
a tempo indeterminato aumenta la capacità
produttiva dell’impresa… è un investimento in
capacità produttiva
INVESTIMENTI DI
ESERCIZIO (intesi come fattori
produttivi correnti – a breve ciclo di realizzo)
Trattasi di investimenti in fattori
produttivi che esauriscono la loro
utilità produttiva in tempi brevi…
materie prime, vari servizi (energia,
consulenze, assicurazioni, …).
Attenzione: il pagamento periodico di salari
e stipendi a personale in organico è un
investimento di esercizio.
INVESTIMENTI FINANZIARI: Trattasi di investimenti in attività finanziarie
per fini strategici (ad esempio partecipazioni in altre aziende con finalità di
integrazione verticale, orizzontale o per differenziazione produttiva) o per fini
speculativi (ad esempio acquisto di azioni, obbligazioni o titoli di stato allo
scopo di investire temporaneamente delle eccedenze di liquidità con l’intento di
realizzare profitti) o allo scopo di coprire possibili rischi finanziari
GLI INVESTIMENTI ALL’ESTERO
Le tre categorie di investimento (di capacità, di
esercizio e finanziari) possono ovviamente anche
riguardare operazioni internazionali.
In questo caso occorrerà studiare con grande
attenzione le caratteristiche del Paese di destinazione
dell’investimento (… cambiare gli atteggiamenti di routine…):
 Caratteristiche geografiche
 Caratteristiche economico-sociali-culturali
 Caratteristiche politiche e fiscali
… ricordare il caso FERRERO IN INDIA…
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LA CONVENIENZA ECONOMICA
Prima di procedere ad un investimento è fondamentale
verificare la SOSTENIBILITA’ DEL PROGETTO
intesa come capacità finanziaria dell’impresa di
effettuare quell’investimento (il fabbisogno finanziario
generato da quell’investimento deve essere sopportabile/sostenibile
e anche come capacità di quell’investimento
di dare origine a flussi in entrata maggiori dei flussi in
uscita e cioè di essere REMUNERATIVO, al fine di
garantire all’azienda la capacità di PERDURARE.
dall’impresa)
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LA CONVENIENZA ECONOMICA
Risulta fondamentale verificare gli effetti
dell’investimento su:
 equilibrio finanziario  verificare sempre la
correlazione fra scadenze fonti e scadenze
impieghi e il coordinamento dei flussi di cassa
al fine di evitare stati di insolvenza
 equilibrio patrimoniale  evitare l’eccessivo
indebitamento dell’impresa
 equilibrio economico  l’investimento deve
consentire di massimizzare nel medio-lungo
periodo il risultato economico (aumento ricavi
e/o diminuzione costi)
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STRUMENTI PER VALUTARE LA CONVENIENZA
ECONOMICA DEGLI INVESTIMENTI
IL CAPITAL BUDGETING
Fasi:
1- Definizione dei progetti di investimento e stima delle
variabili chiave (individuazione delle alternative, richiesta di preventivi, studi di
mercato, …)
2- Analisi finanziaria del fabbisogno finanziario delle alternative
di investimento e dei possibili flussi di cassa generati
3- Verifica della disponibilità delle risorse finanziarie per
effettuare l’investimento
4- Analisi della convenienza economica dell’investimento con
quantificazione del Break-even point (inteso come quantità minima di vendite da
realizzare per riuscire a recuperare almeno i costi fissi insiti nell’investimento)
5- Decisione di investimento
6- Revisione successiva e analisi degli scostamenti (fase di
controllo successiva)
I PUNTI DI FORZA DI UN INVESTIMENTO
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 IL RENDIMENTO (maggiore è il rendimento realizzabile,
cioè la differenza fra le uscite iniziali e le entrate future, più il
progetto è conveniente)
 LA RISCHIOSITA’ del progetto (minore è il rischio di non
riuscita dell’investimento, migliore a parità di condizioni è
l’investimento) …
 IL TEMPO DEL RENDIMENTO (più è veloce il tempo di
recupero del capitale investito, migliore è l’investimento) …
Attenzione: non sempre focalizzarsi sul rendimento a breve termine si
dimostra la strategia vincente rispetto alla capacità dell’azienda di
perdurare… esempi: «Leggo city e Metro», «Google e Facebook» …
 L’ESBORSO INIZIALE: minore è l’esborso iniziale a parità
delle altre tre
l’investimento
variabili,
migliore
è
naturalmente
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GLI STRUMENTI MATEMATICI DI VALUTAZIONE DELLA
CONVENIENZA DELL’INVESTIMENTO
Valutazione della convenienza finanziaria
dell’investimento: le entrate finanziarie (=flussi
finanziari in entrata) originate dall’investimento
(da quantificare in modo ragionevole e dettagliatamente argomentato)
devono essere maggiori delle uscite finanziarie
(=flussi finanziari in uscita) generate
dall’investimento.
Lo strumento si chiama VAN = Valore Attuale Netto
per applicarlo ci servono i seguenti dati:
1- Il valore del flusso finanziario iniziale in uscita
2- il valore dei flussi finanziari in entrata dettagliati per periodo di possibile realizzo
3- il costo medio dei finanziamenti da richiedere per effettuare l’investimento (=tasso
medio di interesse)
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GLI STRUMENTI MATEMATICI DI VALUTAZIONE DELLA
CONVENIENZA DELL’INVESTIMENTO
Valutazione della convenienza economica e
della rischiosità dell’investimento:
l’investimento deve essere economicamente
sostenibile. Uno strumento relativamente semplice ed
immediato per valutare la convenienza economica e
la rischiosità dell’investimento è la BREAK-EVEN
ANALYSIS = analisi del punto di pareggio
(BEP = Break-even point  punto di pareggio)
per applicarlo ci servono i seguenti dati:
1- Il valore dei COSTI FISSI ANNUI generati dall’investimento
2- il COSTO MEDIO UNITARIO VARIABILE di ogni unità prodotta
3- il PREZZO MEDIO UNITARIO di vendita di ogni unità venduta
IL CRITERIO DEL VALORE ATTUALE NETTO
VAN
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 Questo criterio di valutazione di un investimento si
fonda sul calcolo del VALORE ATTUALE dei flussi in
uscita e dei flussi in entrata generati
dall’investimento.
 Matematicamente: VAN = somma algebrica dei
valori attuali (riferiti al giorno dell’investimento) dei
singoli flussi di cassa in entrata e in uscita.
 Se VAN > 0  il progetto è sostenibile 
l’investimento è conveniente
 Se VAN < 0  il progetto non è sostenibile 
l’investimento non è conveniente
VAN - ESERCIZI
Es. 7.1 pag. 420
Devo valutare la convenienza ad effettuare un investimento in un nuovo impianto:
FLUSSI DI CASSA NEGATIVI:
- € 160.000 per l’acquisto dell’impianto
FLUSSI DI CASSA POSITIVI:
- Maggiori entrate nette di € 44.500 nei primi tre anni e di € 37.000 nel quarto
anno
Costo medio del capitale per l’impresa: 8%
Calcolo il Valore attuale dei flussi di cassa positivi:
44.500 x (1,08)-1+ 44.500 x (1,08)-2+ 44.500 x (1,08)-3+ 37.000 x (1,08)-4

44.500 . [1-(1,08)-3] + 37.000 . (1,08)-4
0,08
= € 141.877
Flusso di cassa negativo iniziale = € 160.000
VAN = 141.877 – 160.000 = - € 18.123 il progetto
NON è economicamente
conveniente perché presenta un VAN negativo  I flussi finanziari in uscita sono maggiori
dei flussi finanziari in entrata.
VAN - ESERCIZI
Es. 7.2 pag. 420
Devo valutare la convenienza ad effettuare un investimento per il lancio di un
nuovo prodotto che ha un ciclo di vita quinquennale:
FLUSSI DI CASSA NEGATIVI:
- € 115.000 per gli investimenti in macchinari e campagna pubblicitaria
FLUSSI DI CASSA POSITIVI:
- Maggiori entrate nette: 1° anno 18.000; 2° anno 52.000; 3° anno 55.000; 4°
anno 20.000; 5° anno 15.000
- Costo medio del capitale per l’impresa: 10,50%
Calcolo il Valore attuale dei flussi di cassa positivi:
18.000 x (1,105)-1+ 52.000 x (1,105)-2+ 55.000 x (1,105)-3+ 20.000 x (1,105)-4 +
15.000 x (1,105)-5
= Flusso di cassa negativo iniziale = € 115.000
VAN = 122.160 – 115.000 = € 7.160 il progetto è economicamente conveniente
perché presenta un VAN positivo. In assenza di vincoli finanziari e cioè se l’azienda è in
grado di recuperare al costo del capitale sopra evidenziato i capitali necessari (115.000
euro) per effettuare l’investimento, l’acquisto del nuovo impianto risulta conveniente.
LA SCELTA FRA PROGETTI ALTERNATIVI
Spesso l’impresa si trova a dover scegliere fra progetti
alternativi.
In alcuni casi i progetti si escludono a vicenda: mi serve un
nuovo CAMION o lo acquisto in proprietà, o l’acquisto in
leasing…
 Possono verificarsi casi in cui una scelta iniziale vincola
una scelta successiva: se compro la stampante A sono
obbligato a comprare il toner B per farla funzionare 
l’acquisto di B è totalmente vincolato da A
 Possono verificarsi casi in cui la realizzazione di un progetto
A è complementare alla realizzazione del progetto B 
se ho acquistato il macchinario A che per funzionare ha
bisogno del carburante B necessariamente poi dovrò
dotarmi di quel carburante.
LA SCELTA FRA PROGETTI ALTERNATIVI
 Possono verificarsi casi in cui una la scelta di un certo
investimento penalizza la scelta di un altro: se alla
produzione di scarpe di alta qualità affianco la produzione
di scarpe di qualità (e prezzi) inferiori, ovvio che perderò
una quota di mercato del prodotto di alta qualità a
vantaggio di quello di qualità inferiore.
 Possono verificarsi casi in cui la realizzazione di un progetto
A è alternativo alla realizzazione del progetto B  tutte le
volte in cui i progetti sono totalmente indipendenti l’uno
dall’altro. Spesso i progetti alternativi sono anche
concorrenti: o realizzo l’uno o realizzo l’altro.
LA BREAK-EVEN ANALYSIS
E’ un modello finalizzato a determinare il punto di
equilibrio (BEP) tra i COSTI TOTALI e i RICAVI
TOTALI e che consente quindi di PREVEDERE i
RISULTATI ECONOMICI in corrispondenza di diversi
volumi di produzione (quantità prodotte e vendute)
attuabili con una data capacità produttiva.
Possiamo utilizzare due procedimenti:
1- il procedimento MATEMATICO
2- il procedimento GRAFICO
LA BREAK-EVEN ANALYSIS
1- Il procedimento MATEMATICO:
Ci servono i seguenti dati:
Q = quantità prodotta e venduta
Pv = prezzo unitario medio di vendita
Cv = costo unitario variabile di produzione
CF = costi fissi totali del periodo
Re = Risultato economico
 Il risultato economico si ottiene dalla differenza fra Ricavi
totali (Pv x Q) e Costi totali (CF + cv x Q)
 Re = Pv x Q – (CF + cv x Q)
 Il punto di equilibrio (BEP) cioè quella quantità da
produrre e vendere affinché i Ricavi totali = Costi totali si
ottiene  Q = CF .
Pv-cv
LA BREAK-EVEN ANALYSIS
1- Il procedimento GRAFICO:
Il GRAFICO DI REDDITIVITA’: punto di incontro fra due
Costi totali e
Ricavi totali
funzioni:
Y = Pv x Q  curva dei ricavi totali
Y = cv x Q + CF  curva dei costi totali
COSTI FISSI ANNUI
BEP
Quantità
Lezioni di Economia Aziendale classe quarta Prof. Mnica Masoch
BEA - ESERCIZI
Es. 1
La Alfa SpA è un’impresa monoprodotto i cui costi fissi annui ammontano a euro
6.750.000. Sapendo che i costi variabili unitari sono pari a euro 384 e che il prezzo
unitario di vendita del prodotto è pari a 474 euro, determina il punto di equilibrio.
Supponendo che la capacità produttiva annua sia di n. 140.000 unità, determina il
risultato economico in corrispondenza di una quantità prodotta e venduta pari al
70% del massimo realizzabile.
Traccia il diagramma di redditività del caso in oggetto.
Es. 2
Con riferimento all’esercizio precedente, supponi che – fermi restando i costi fissi e
il prezzo di vendita – la Alfa SpA produca e venda n. 85.000 unità, ottenendo un
utile di euro 1.580.000 annui. Come è variato il costo variabile unitario?
E se, fermi restando il costo variabile unitario iniziale e il prezzo di vendita, con
una produzione venduta di n. 80.000 unità si ottenesse un utile di 230.000 euro,
come sarebbero variati i costi fissi?
BEA - ESERCIZI
Es. 3
La Alfa SpA è un’impresa industriale che ha una capacità produttiva di n. 140.000 unità mensili di un certo
prodotto, che attualmente è sfruttata solo per il 70% (attualmente produce e vende solo 98.000 pezzi). I costi
fissi ammontano a € 128.000 mensili, i costi variabili sono pari a € 7,8 per unità di prodotto e il prezzo unitario
di vendita è di euro 10,50.
Determina il punto di pareggio e il risultato economico attuale. Successivamente valuta se in tali condizioni
risulta conveniente acquisire un’ordinazione aggiuntiva di 12.000 unità mensili per le quali venga offerto un
prezzo di euro 8,40 nell’ipotesi che l’incremento di produzione non provochi variazioni nei costi fissi.
Es. 4
Per poter realizzare un incremento del volume delle vendite del 10%, la direzione della Beta SpA valuta le
seguenti alternative:
a. Ridurre il prezzo di vendita del 5%
b. Avviare una campagna pubblicitaria che faccia accrescere la notorietà del prodotto estendendo la richiesta
anche ad altre aree geografiche. In questa ipotesi il prezzo di vendita rimarrebbe invariato. Il costo
preventivato per la realizzazione della campagna pubblicitaria è pari a 455.000 euro.
Le informazioni relative al prodotto in esame sono:
- Capacità produttiva massima 210.000 unità. Produzione attuale pari al 60% della capacità produttiva
- Prezzo di vendita unitario € 98,00
- Costi fissi € 3.290.000
- Costi variabili unitari € 41,30
QUALE DELLE DUE ALTERNATIVE RITIENI PIU’ OPPORTUNA? MOTIVA LA TUA RISPOSTA PRESTANDO
ATTENZIONE ANCHE AD ELEMENTI QUALITATIVI. TRACCIA I DIAGRAMMI DI REDDITIVITA’.
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