•• 14 CAMPIONATO GIORNALISMO MERCOLEDÌ 22 FEBBRAIO 2012 Scuola media «De Nobili» S.Maria a Colle Incontro ai confini del mondo Lucca & Lima più vicine grazie ai ciclopici e misteriosi disegni LA RICERCA Quei simboli di Nazca fonte di idee I SIMBOLI di Nazca stimolano intuizioni e fanno rinascere le risorse assopite. Veronica e Giada raccontano come si è svolta l’esperienza: «Abbiamo disegnato creativamente su un foglio le lettere del nostro nome e scritto una parola per noi molto significativa. La scelta del vocabolo apparentemente risulta inconsapevole, in realtà sappiamo che, tramite l’analogia, esprime ciò che la nostra interiorità desidera comunicare. Poi abbiamo riprodotto una delle figure di Nazca che ci era particolarmente piaciuta, usando un pastello del colore preferito, abbiamo collegato liberamente con delle linee le lettere del nostro nome, e con sorpresa abbiamo visto affiorare nuove forme curiose. Le abbiamo osservate attentamente e, con uno sforzo intuitivo abbiamo cercato di coglierne i collegamenti con la nostra personalità. L’INTUIZIONE è un dono che abbiamo imparato ad utilizzare, soffia dove vuole, salta, guizza e vola alle conclusioni, interpretando il linguaggio dei nuovi simboli, ci parla di noi, ci dà addirittura dei messaggi. è stato come riscoprirci, come Ri-nascere. «Tra i “grabados” ho scelto l’airone che per me esprime libertà, felicità e benessere. Il messaggio che ho raccolto è che la natura è troppo importante per l’uomo e che va rispettata». «Nazca vuole dirmi che ho molto paura del tempo che passa e che tutto può finire ma anche che ho tanto bisogno di essere amata». «Nazca e la mia parte profonda, mi dice che ho paura che il mio orologio della vita smetta di ticchettare... ho scritto la parola deneb perchè è la stella principale della costellazione del cigno: da grande mi piacerebbe tanto diventare un’astrofisica...». «Nazca mi parla: ’Fai uscire allo scoperto tutte le tue qualità senza paura!’ (Tengo que salar todos mis recursos y no debo tener miedo)». «SULL’ALTOPIANO di Nazca, arido deserto situato nel Perù, 13mila linee formano più di 800 strani disegni che includono i profili stilizzati di animali: balena, pappagallo, una lunga lucertola di 180 metri, colibrì, condor, un enorme ragno lungo 45 metri, figure umane stilizzate, tra cui un astronauta...». Abbiamo realizzato un’attività interdisciplinare grazie ad un contatto della scuola lucchese con l’Istituto Raimondi di Lima in Perù, una scuola italiana che realizza progetti ed attività di educazione emozionale secondo il metodo della globalità dei linguaggi di Stefania Guerra Lisi dell’Università di Roma Tor Vergata. ATTRAVERSO i ragazzi della scuola di Lima e la loro docente, Antonella Gamorra, abbiamo conosciuto la località di Nazca e la ricercatrice tedesca Maria Reiche (Dresda,15 maggio 1903 – Lima, 8 giugno 1998), famosa per aver catalogato tutte le figure del deserto peruviano, proseguendo gli studi dello statunitense Paul Kosov. Questi giganteschi disegni chiamati dalle popolazioni indigene «grabados», furono scoperti nel 1927 da un pilota zione emozionale che svolgiamo come stimolazione finalizzata alla scrittura creativa. Abbiamo imparato che la parola «simbolo» deriva dal greco e significa segno di riconoscimento. Infatti nella Grecia antica quando due persone amiche dovevano separarsi, spezzavano una moneta o una tavoletta di terracotta. Appena uno dei due ritornava, faceva combaciare il suo pezzo con la metà rimasta e così veniva riconosciuto il legame. RICERCA Il nostro viaggio nel... mistero dei simboli di Nazca dell’aviazione peruviana. La studiosa ne svelò il mistero sostenendo che furono realizzati dalla civiltà di Nazca ( 300/500 d.C.) per essere utilizzati come calendari solari e osservatori astronomici. Teoria che fu contestata da Erik Fon Dalniken, il quale sosteneva che le linee fossero piste di atterraggio per astronavi di extraterrestri, ben visibili dall’al- to.Tutto ciò ha da sempre contribuito a creare attorno a Nazca un alone di vero mistero e di grande curiosità che ha coinvolto anche noi. Ci siamo così messi al lavoro ispirati dalle magiche linee del Perù. RI-NASCERE CON NAZCA è un progetto che abbiamo sviluppato all’interno dell’attività di educa- GIÀ ARISTOTELE diceva che ogni persona ha in sé una forma, un simbolo proprio e che la vita dovrebbe portarci a scoprirlo. Questo ci ha fatto capire che una gran parte delle nostre potenzialità e risorse possono essere attivate rendendo visibile il nostro «segno» particolare. Ci siamo accostati ai disegni di Nazca con curiosità, cercando di scegliere quello più vicino alla nostra sensibilità e alla nostra intuizione creativa. Il simbolo scelto è diventato così significativo perchè ha contattato le nostre emozioni più profonde. Questi segni sono dei concentrati ricchi di associazioni, una miniera d’oro per indagare nel senso nascosto delle cose e per portare alla luce le nostre paure, ma soprattutto le nostre risorse. L’ALLARME A LANCIARLO SONO I PICCOLI ASSISTENTI ITALIANI DELLA DAMA DE LAS PAMPAS Minaccia ecologica sui preziosi «geoglifi» CI HANNO DETTO che la dottoressa Reiche aveva combattuto una vera battaglia per preservare quelle fantastiche linee da interessi enormi, purtroppo ora la grande autostrada Panamericana taglia il paesaggio delle linee, dividendo in due la pianura ed i disegni. Ci rendiamo conto che l’intera comunità scientifica internazionale dovrebbe proteggere i geòglifi di Nazca, proclamati dall’Unesco nel 1995, grazie alla grande ricercatrice, patrimonio dell’umanità. ESPERTA La ricercatrice tedesca Maria Reiche, famosa per aver catalogato le figure del deserto peruviano LA CLASSE ECCO i cronisti in classe della Scuola Media «Custer De’ Nobili» di S.Maria a Colle. Classe terza A: Giacomo Affatigato, Eleonora Bacci, Clarissa Bertini, Elia Bianchi, Kevin Boni, CE LO AUGURIAMO di cuore, ma siamo molto perplessi perchè i compagni di Lima ci hanno fatto sapere che da qualche mese è stata aperta una discarica proprio in mezzo alle linee. Siamo molto pre- Giovanni Cesaretti, Alessandro Civolani, Sara Consani, Matteo Corti, Greta Coturri, Martina Galeazzi, Edoardo Ingrosso, Giada La Rocca, Marco Lazzareschi, Filippo Lencioni Paratore, Leonardo Lucarini, Maria Lucchesi, Chiara Pardini, Stefano Pellegrini, Federi- occupati e manterremo i contatti con Lima per tenerci informati, ormai ci sentiamo dei piccoli assistenti della dottoressa Reiche, la dama de Las Pampas. Forse è stato tutto merito della «magia» delle misteriose linee, comunque quest’attività ci ha davvero appassionati. ABBIAMO imparato a conoscerci meglio, ci siamo resi conto che tutti siamo diversi, speciali, e che ognuno ha il suo modo di pensare, di capire e di emozionarsi. Inoltre, abbiamo comunicato via mail queste nostre emozioni ai compagni della scuola di Lima, che hanno risposto congratulandosi con noi per l’attività svolta. Una bella soddisfazione. Ci hanno anche invitato a visitare la loro scuola in Perù. Sarebbe un sogno bellissimo! Chissà?! ca Puccinelli, Giovanni Ranucci. Mihai Rusu, Marco Salvo, Francesco Santerini, Xheni Sina, Allesandro Ugazio, Virginia Vannucchi, Chiara Vannucci, Veronica Vannucci, Nipuni Weerappulige. Insegnanti tutor: Lucia Matteucci, Orsola Benevento, Arianna Bartoli. Dirigente: dottoressa Anna Rugani.