ANTIRICICLAGGIO E COMPRO ORO LA NUOVA DISCIPLINA

Nota Web n. 29
27 Febbraio 2017
ANTIRICICLAGGIO E COMPRO ORO LA NUOVA DISCIPLINA PASSA AL PARERE DEL
PARLAMENTO DOPO IL VIA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI, FEDERPREZIOSI
CONFCOMMERCIO RIBADISCE: PROVVEDIMENTI NON COERENTI
La nuova disciplina sull’antiriciclaggio – oggetto del tavolo tecnico che ha visto coinvolto il
Ministero dell’Economia e i rappresentanti delle categorie professionali interessate – ha incassato
il primo via libera: nella seduta del 23 febbraio 2017, il Consiglio dei Ministri ha approvato in prima
lettura il decreto che riforma l’attuale sistema. Licenziato anche il decreto che revisiona la
disciplina dei compro oro. I decreti – che introducono molte novità sugli adempimenti e sulle
relative sanzioni – passano ora al Parlamento per i necessari pareri prima dell’approvazione
definitiva.
Il presidente Giuseppe Aquilino ribadisce la posizione della categoria espressa nella comunicazione
inoltrata lo scorso dicembre da Federpreziosi Confcommercio al Dipartimento del Tesoro
nell’ambito della Consultazione Pubblica sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni
specifiche per la regolamentazione dell’attività cd. di “compro oro”.
“Nel documento che abbiamo presentato” ricorda il direttore di Federpreziosi Confcommercio
Steven Tranquilli “abbiamo sottolineato in maniera puntuale le incongruenze e le inesattezze sia
formali che sostanziali e risulta difficilmente spiegabile il fatto che nessuno dei rappresentanti
delle categorie orafe sia stato invitato al tavolo tecnico.”
“Secondo le norme previste dal legislatore” ricorda il presidente di Federpreziosi Confcommercio
Giuseppe Aquilino “l’adozione di una disciplina organica di settore dovrebbe garantire di
monitorare e contrastare attività criminali riconducibili all’attività di compravendita di oggetti in
oro e di preziosi usati effettuata da operatori economici che non rientrino fra quelli disciplinati
dalla legge n. 7 del 17 gennaio 2000. A partire dal 1° settembre 2017 dovrebbero adeguarsi a tale
normativa anche coloro che svolgono come attività principale la vendita al dettaglio di preziosi e
solo in maniera secondaria o occasionale quella relativa all’usato, che vengono di fatto paragonati
ad operatori finanziari. I provvedimenti vanno a costituire duplicazioni ponendoci di fronte a
ulteriori aggravi degli adempimenti: occorre coerenza con le effettive caratteristiche delle
attività svolte dai vari soggetti, ferma restando in ogni caso la necessità di prevedere efficaci
presidi antiriciclaggio oltreché per il contrasto di fenomeni criminosi, anche per consentire lo
sviluppo di condizioni di legalità e di promozione di corrette dinamiche competitive tra le imprese
all’interno dei diversi settori economici.”
Ufficio Stampa Federpreziosi - Federazione Nazionale Imprese Orafe Gioielliere Argentiere Orologiaie
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