Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2009/2010, Fisica 1 Dilatazione termica di solidi e liquidi: temperatura aumenta – corpi si dilatano; es.: binario dei treni – spazio tra di loro Dilatazione lineare: sbarra ∆L = L0 α ∆T più e lunga, più si dilata ∆L = L − L0 = L0 α ∆T coefficiente di dilatazione lineare es: αFe = 12·10-6 K-1 ⇒ L = L0 (1 + α ∆T ) Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2009/2010, Fisica 1 Dilatazione superficiale: 2 S = L 2 = ( L 0 (1 + α ∆ T )) 2 = L 0 (1 + α ∆ T ) 2 = 2 2 2 2 = L 0 (1 + 2 α ∆ T + α ∆ T ) ≈ L 0 (1 + 2 α ∆ T ) ∆ S = S 0 2α ∆ T ⇒ Dilatazione volumica: 3 V = L 3 = ( L 0 (1 + α ∆ T )) 3 = L 0 (1 + α ∆ T ) 3 = 3 = L 0 (1 + 3α ∆ T + 3α 2 ∆ T ⇒ 2 3 + α 3 ∆ T 3 ) ≈ L 0 (1 + 3α ∆ T ) ∆ V = V 0 3α ∆ T = V 0 β ∆ T β – coefficiente di dilatazione volumica Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2009/2010, Fisica 1 Esercizio: Un cilindro di ferro è riempito fino all’orlo con acqua a 25 gradi Celsius. Se l’acqua e il cilindro sono riscaldati fino alla temperatura di 75 gradi Celsius, quale percentuale di acqua fuoriesce dal cilindro? Si conoscono: βacqua = 207·10-6 K-1 e βFe = 36·10-6 K-1 Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2009/2010, Fisica 1 La propagazione del calore: conduzione 3 meccanismi: convezione irraggiamento La conduzione termica: - corpi a contatto (solidi, liquidi) acqua calda Centrale nucleare acqua freda Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2009/2010, Fisica 1 Legge di Fourier: Q ∆T =kS ∆t d calore scambiato per unità di tempo conducibilità termica S – superficie d – spessore ∆T – variazione di temperatura (potenza scambiata) k grande - buon conduttore di calore Es: Conducibilità termiche a 20°C: Materiale legno acciaio rame k piccolo - isolanti k (W m-1 K-1) 0.13 46 401 Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2009/2010, Fisica 1 La convezione termica: - fluidi Aumentando di temperatura, il fluido a contatto con il fonte di calore si espande e diminuisce di densità, generando moti convettivi in cui il fluido caldo sale verso l'alto e quello freddo scende verso il basso. Brezza di mare: - durante il giorno dal mare verso la costa - durante la notte dalla costa verso il mare Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2009/2010, Fisica 1 L’irraggiamento: - al contrario della conduzione e della convezione, non prevede contatto diretto tra gli scambiatori, e non necessita di un mezzo per propagarsi; - la trasmissione di energia avviene attraverso l'emissione e l'assorbimento di radiazione elettromagnetica. L’effetto serra è un effetto naturale che rende possibile la vita sul nostro pianeta: senza la presenza dell’atmosfera la radiazione solare incidente sulla Terra verrebbe quasi interamente riemessa verso l’esterno e la temperatura superficiale sarebbe 35 °C in meno rispetto a quella che realmente abbiamo. Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2009/2010, Fisica 1 Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2009/2010, Fisica 1 Certi gas chiamati gas serra - il biossido di carbonio o anidride carbonica (CO2), il metano (CH4), il protossido di azoto (N2O) – sono trasparenti alla radiazione solare, che quindi li attraversa senza essere assorbita, ma non a quella emessa dalla Terra – risulta “l’effetto serra”. Un aumento della concentrazione dei gas serra provoca un aumento della radiazione restituita dall’atmosfera alla superficie terrestre. Risulta un aumento della temperatura media del pianeta. Dal 1750 ad oggi: - L’anidride carbonica (CO2) è aumentata del 31% e continua a salire dello 0.4% per anno - Il metano (CH4) è cresciuto del 151% - Il protossido di azoto (N2O) è cresciuto del 17% Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2009/2010, Fisica 1 Gas ideale (perfetto): non esiste in realtà – idrogeno e elio assomigliano di più a un gas ideale - le molecole sono puntiformi; - interagiscono tra loro e con le pareti del recipiente mediante urti perfettamente elastici (ovvero non vi è dispersione di energia durante gli urti); - non esistono forze di interazione a distanza tra le molecole del gas; - le molecole del gas sono identiche tra loro e indistinguibili; Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2009/2010, Fisica 1 Variabili di stato: Per i sistemi a molte particelle (in 2 g di idrogeno ci sono 6·1023 molecole!) non è possibile dare posizione e velocità di ogni particella. Si descrive il sistema mediante pochi parametri legati ai valori medi delle grandezze dinamiche: Volume Pressione ⇒ legata al valore medio della variazione della quantità di moto nell’unità di tempo dovuta agli urti delle particelle sulle pareti. Temperatura ⇒ legata al valore medio dell’energia cinetica delle particelle. Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2009/2010, Fisica 1 Pressione, volume e temperatura sono le variabili di stato o coordinate termodinamiche di un fluido omogeneo. Legge di Boyle: A temperatura costante, il volume occupato da una data massa di gas e inversamente proporzionale alla pressione. P = costante / V p P1, V1 T P2, V2 T T V Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2009/2010, Fisica 1 Prima legge di Gay-Lussac (legge di Charles): P, V1, T1 P, V2, T2 A pressione costante, il volume occupato da una data massa di gas e diretamente proporzionale alla temperatura. V = costante · T Seconda legge di Gay-Lussac: P1, V, T1 P2, V, T2 A volume costante, la pressione di una data massa di gas e diretamente proporzionale alla temperatura. P = costante · T Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2009/2010, Fisica 1 Combinando la legge di Boyle e le due leggi di Gay – Lussac abbiamo: PV=nRT Dove - l’equazione di stato per il gas perfetto R = 8.31 J / mol K ; “n” e il numero di moli n = m / µ m – massa del gas µ – massa molare Es. : 64 g di O2 - 2 moli (µO2 = 32g/mol) P1 V1 P2 V 2 = T1 T2 Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2009/2010, Fisica 1 Primo principio della termodinamica: p (pA,VA,TA) U (A) A trasformazione termodinamica, interazione sistema - ambiente: L, Q. (pB,VB,TB) B U (B) V ∆U = Q - L L > 0 se il lavoro è fatto dal sistema verso l’esterno. Q > 0 se il calore è assorbito dal sistema. Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2009/2010, Fisica 1 LAVORO TERMODINAMICO: a pressione costante S ∆h P P p T21 T p = cost T 2 > T1 T1 T2 T2 Termostato Termostato p r r L = F ⋅ ∆s L = P S ∆h cos 0 F =P S o A B L = P ∆V V Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2009/2010, Fisica 1 Se P non è costante immaginiamo di dividere la trasformazione in tante microtrasformazioni, in ciascuna delle quali si possa ritenere la pressione costante. L = ∑i Pi ∆Vi L= o meglio P ∆ Vi ∑ lim i i ∆V → 0 i p p A Lavoro A = B B V area sotto la trasformazione Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2009/2010, Fisica 1 Calori specifici dei gas: Per i solidi e i liquidi i calori specifici variano con la temperatura, ma con buona approssimazione sono gli stessi per trasformazioni a volume e a pressione costanti. Per i gas abbiamo calori specifici diversi, per trasformazioni a volume costante (CV) e a pressione costante (CP). CP = CV + R - relazione di Mayer gas monoatomico: 5 3 CV = R C P = R 2 2 gas biatomico: 5 CV = R 2 7 CP = R 2 Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2009/2010, Fisica 1 Variazione dell’energia interna ∆U: trasformazione isocora p B L=0 ∆UAB = QAB = nCV∆T TBA T TB Q Termostato V = cost A C TC = TB V Per un gas perfetto ∆U = nCV∆T , per tutte le trasformazioni. L’energia interna U è una funzione di stato: il suo valore dipende solo dallo stato in cui si trova il sistema e la sua variazione dipende solo dallo stato iniziale e dallo stato finale e non dalla trasformazione. ∆U AC = ∆U AB + ∆U BC = ∆U AB = nCV ∆T Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2009/2010, Fisica 1 Trasformazione isocora: P V = costante; P/T = costante B LAB = 0 ∆UAB = QAB = nCV∆T A V Trasformazione isobara: P = costante; V/T = costante P ∆UAB = nCV∆T A B LAB = P∆V = nR∆T QAB = ∆UAB + LAB = nCV∆T+nR∆T = V = nCP∆T Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2009/2010, Fisica 1 Trasformazione isotermica: p ∆U = nCV∆T = 0 L = ∑i pi ∆V i p A PV = nRT A ∆Vi→0 nRT pi = Vi B B V ∆Vi L = nRT ∑ i L = nRTln L = lim ∑ i pi ∆V i ∆V i Vi V fi n Vin V L = nRT ⋅ lim ∑ i ∆V →0 pin L = nRTln p fin ∆V i Vi Q = L = nRTln V fi n Vin Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2009/2010, Fisica 1 Trasformazione adiabatica: p L = - ∆U = - nCV∆T Q=0 A γ PV = cos t B TA TB V nRT PV = nRT ⇒ P = V ⇒ TV γ −1 = cos t Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2009/2010, Fisica 1 Esercizio: Una mole di gas biatomico si trova a temperatura TA e volume VA. Dal punto iniziale A, il gas subisce una espansione isotermica fino a un volume VB = 3 VA e poi una compressione adiabatica fino a PC = PA. Determinare: a) PC, VC, TC; b) LAC; c) QAC. Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2009/2010, Fisica 1 L’entropia: TB TA interazione termica freddo caldo equilibrio termico - non c’è variazione dell’energia totale del sistema; - il calore assorbito fa variare la sua energia interna ma anche il suo livello di disordine; L’entropia (S) di un sistema rappresenta una misura quantitativa del suo disordine. L’entropia è una grandezza di stato. Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2009/2010, Fisica 1 Q ∆S = T [S ]SI J = K - calore assorbito fa aumentare l’entropia; - calore ceduto fa diminuire l’entropia; ∆ S tot −Q Q = ∆S A + ∆S B = + TA TB T A f TB ⇒ Q Q p TA TB ⇒ ∆ S tot f 0 Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2009/2010, Fisica 1 p Trasformazione isotermica: A Q = L = nRT ln V fin Vin B V ∆S = nR ln V fin Vin VFin nRT ln V fin Vin Q ∆S = = = nR ln T T Vin Pin = nR ln Pfin Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2009/2010, Fisica 1 p Trasformazione isocora: B ∆UAB = QAB = n CV ∆T A V n ∆S isoc n n Qi nCV ∆Ti ∆Ti =∑ = nC =∑ V∑ T T i =1 Ti i =1 i i =1 i e al limite per ∆Ti tendente a zero: Pfin T fin ∆Ti = nCV ln = nCV lim ∑ = nCV ln ∆Ti → 0 Pin Tin i =1 Ti n ∆S isoc Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2009/2010, Fisica 1 Trasformazione isobara: p A QAB = n CP ∆T B V n ∆S isob n n Qi nC P ∆Ti ∆Ti =∑ =∑ = nC P ∑ Ti i =1 Ti i =1 i =1 Ti e al limite per ∆Ti tendente a zero: V fin T fin ∆Ti = nC P lim ∑ = nC P ln = nC P ln ∆Ti → 0 Tin i =1 Ti Vin n ∆S isob Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2009/2010, Fisica 1 Trasformazione adiabatica: Q = 0 Trasformazione qualsiasi: P ∆S = 0 S - grandezza di stato A C => ∆S AB = ∆S AC + ∆SCB TC TB = nCV ln + nC P ln TA TC ∆S AB pC VB = nCV ln + nC P ln pA VC ∆S AB pB VB = nCV ln + nC P ln pA VA B V Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2009/2010, Fisica 1 Il grafico delle trasformazioni termodinamiche nel piano T – S : Q = T ∆S T T B A B A trasformazione isoterma Q trasformazione isobara Q S T S T B A trasformazione isocora Q S trasformazione adiabatica B A S Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2009/2010, Fisica 1 Riscaldamento o raffreddamento di un solido o di un liquido Dividiamo la trasformazione in tante microtrasformazioni durante le quali la temperatura possa essere ritenuta costante. n n n Qi mc∆Ti ∆Ti ∆S = ∑ =∑ = mc ∑ Ti i =1 Ti i =1 i =1 Ti e al limite per ∆Ti tendente a zero: T fin ∆Ti ∆S = mc lim ∑ = mc ln ∆Ti → 0 Tin i =1 Ti n Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2009/2010, Fisica 1 Cambiamenti di fase: Avvengono a temperatura costante e sono caratterizzati da un calore latente L dato in genere in J/kg o calorie per grammo. Q mL ∆S = = T T Ad esempio il calore latente di fusione del ghiaccio è LF = 80 cal/g. La variazione di entropia relativa alla fusione di 1 kg di ghiaccio vale: Q mLF 10 3 ⋅ 80 ⋅ 4.186 ∆S = = = = 1227 JK -1 T T 273 Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2009/2010, Fisica 1 Entropia crescente Solido ∆S > 0 ∆S > 0 ∆S < 0 ∆S < 0 Liquido S(solido) < S(liquido) < Gas S(Gas) Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2009/2010, Fisica 1 Per l’esercizio precedente determinare: d) ∆SAC