progetti_casa unifamiliare, località Massenzatico (RE) PROGETTO ARCHITETTONICO PROGETTO STRUTTURALE, IMPIANTISTICO, ENERGETICO Roberto Rinaldi Renzo Ferrari REALIZZAZIONE 2011-2013 STANDARD CASA PASSIVA Passivhaus Institut Darmstadt in fase di certificazione 8,72 kWh/m2 anno FOTOGRAFIE: Renzo Ferrari, Renzo Ferlin È una casa che precorre i tempi quella di Massenzatico, viste le sue prestazioni in standard Passivhaus. Grazie a un involucro realizzato con tecnologia Ecosism® altamente prestante e a un’impiantistica performante, la riqualificazione della casa colonica emiliana si configura come un progetto a bassissimo consumo energetico decisamente riuscito nei suoi intenti. A REGGIO EMILIA È GIÀ IL Sta per essere inaugurato a Reggio Emilia un edificio residenziale, risultato della demolizione/ricostruzione di una casa colonica, “ad energia quasi zero”, con largo anticipo sulle indicazioni della Direttiva 2010/31/UE, la quale obbliga, entro il 31 dicembre 2020, tutti gli edifici di nuova costruzione a essere, appunto, a energia quasi zero. Per la riqualificazione della vecchia casa è stato adottato lo standard Passivhaus, così che l’edificio, per rispettare i severi criteri della certificazione tedesca, si è ritrovato a essere in anticipo sui tempi rispetto alle richieste della Direttiva. L’intervento ha visto la completa demolizione e la successiva ricostruzione della casa colonica, salvaguardando il più possibile gli elementi tipologici e distributivi originari allo scopo di riconvertire tutti gli spazi a destinazione abitativa. Sono stati quindi realizzati due alloggi, uno dei quali - il principale - interessante la maggior parte del volume dell’edificio e uno di servizio, al piano terra, di piccole dimensioni con funzione di alloggio per persone anziane. Il primo passo verso il basso consumo energetico si è compiuto 2020 grazie all’impiego del sistema costruttivo Ecosism® per la realizzazione delle pareti e dei solai (compresa la copertura) un sistema dalle elevate capacità antisismiche e, al contempo, isolanti. L’edificio è stato dotato quindi di un’impiantistica che lo ha reso autosufficiente dal punto di vista energetico, sia per quanto concerne il fabbisogno elettrico sia per i consumi termici. L’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili per la produzione dell’energia termica di integrazione attraverso l’installazione di generatori a biomassa, del solare termico e dell’accumulo geotermico per il condizionamento estivo producono, infatti, un bilancio pari a zero. Quest’edificio vuole essere testimonianza concreta della realizzabilità di benefici a costi ormai contenuti. Benefici in termini sia di comfort abitativo sia di risorse energetiche, ma anche di risparmio economico, poiché ogni anno si può risparmiare fino al 90% sulle spese di riscaldamento e condizionamento. In termini ambientali, i benefici sono da attribuire al minor consumo di combustibile, sostituito, dove possibile, da biomasse, azzerando quindi l’immissione di gas clima alteranti in atmosfera. L’intervento di recupero Il recupero oggi con demolizione e ricostruzione permette la messa in sicurezza del territorio e la realizzazione di strutture altamente prestazionali riducendone i costi. L’intervento si caratterizza per i bassi consumi energetici e per una particolare attenzione al comfort degli utenti sotto diversi punti vista (termico, acustico, luminoso e alla qualità dell’aria) nonché per le valutazioni fatte in termini di rapporto costo/benefici. La valorizzazione degli apporti energetici gratuiti è stata il principio che ha governato il processo progettuale. Dopo aver effettuato la riduzione dei consumi grazie alle prestazioni dell’involucro, si è posta particolare attenzione all’impiego di impianti che sfruttassero fonti rinnovabili: apporti di radiazione solare attraverso ampie vetrate a sud (sulla “porta morta” a formazione di serra); collettori solari per l’integrazione del riscaldamento e per l’acqua sanitaria; utilizzo di caldaie a biomassa (pellets); utilizzo di accumulo geotermico sia per il preriscaldamento dell’aria invernale sia, soprattutto, per il raffrescamento estivo; l’inserimento di uno scambiatore con funzione di recuperatore di energia sull’impianto centralizzato di aerazione e ricambio aria; l’energia solare per la produzione di energia elettrica attraverso un impianto fotovoltaico a totale copertura dei fabbisogni. Allo scopo di mimetizzare, se non nascondere, gli aspetti tecnologici dell’intervento, che rischiavano di comprometterne la tipicità e l’originalità del manufatto edilizio, si sono adottati alcuni accorgimenti consistenti, tra l’altro, nell’utilizzo di veneziane all’interno di una delle camere con tripli vetri allo scopo di evitare brise soleil o aggetti incongrui per l’edificio, ma anche nell’utilizzo di un comignolo a tetto per nascondere le prese d’aria dell’impianto centralizzato di ricambio d’aria. È stato, inoltre, realizzato un nuovo edificio, in zona decentrata, con funzione principale di locale tecnico sulla cui copertura in direzione sud sono stati posizionati i collettori per il riscaldamento e la produzione acqua calda (su una superficie complessiva di 31,27 m2); i pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica (su una superficie complessiva di 59,40 m²). Il piccolo edificio funge inoltre da autorimessa per 4 posti auto. L’intervento così concepito ha consentito di rispettare la natura e tipicità architettonica dell’impianto originario a “porta morta” tipico dell’architettura vernacolare della zona rispettando quindi gli elementi tipologici che lo caratterizzavano come distribuzione, forma e dimensioni delle bucature; la copertura a due falde; la conservazione, anche volumetrica, dello spazio con conseguente recupero di alcuni elementi distributivi interni; la finitura esterna con intonaco tradizionale. Qui a lato, alcune immagini del casolare prima della demolizione. Progetto_arch. Rinaldi Roberto, Reggiolo (RE) Progetto strutturale, impiantistico, termico ed energetico_ ing. Ferrari Renzo, Reggio nell’Emilia Progettazione del verde_El patio florido, Poviglio (RE) Direttore dei lavori_ing. Ferrari Renzo, Reggio nell’Emilia Fornitore sistema costruttivo_ECOSISM S.r.l., Battaglia Terme (PD) Superficie fondiaria_10.000 m2 Superficie utile_450 m2 Superficie verde_8.500 m2 +6,35 +4,77 +3,20 +0,05 0,00 +0,05 0,00 BAGNO sezione trasversale AA PORTICATO CAMERA BOTOLA DI ACCESSO CANTINA 80 CUCINA 2 PRANZO SOGGIORNO +6,35 +6,35 +6,35 CANTINA 1 +4,77 PRANZO SOGGIORNO +3,20 PIATTAFORMA ELEVATRICE +3,20 RICOVERO ATTREZZI +0,05 +0,05 +0,05 0,00 BAGNO 35 0,00 265 -0,65 -2,95 sezione longitudinale BB GUARDAROBA pianta piano terra STUDIO VUOTO SUL PORTICATO CAMERA CAMERA VANO TECNICO VANO TECNICO BAGNO LAVANDERIA CANTINA 1 1 VUOTO SULLA PALESTRA BAGNO BAGNO DISIMPEGNO DISIMPEGNO SAUNA BAGNO PIATTAFORMA ELEVATRICE PIATTAFORMA ELEVATRICE BAGNO TURCO PALESTRA VUOTO SULLA PALESTRA AREA BENESSERE VASCA IDROMASSAGGIO VUOTO SULLA PALESTRA CAMERA pianta piano secondo pianta piano primo prospetto nord prospetto est Qui sotto, una vista da sud, con il casolare sullo sfondo e, in primo piano, il nuovo edificio del garage con i pannelli fotovoltaici e i collettori solari. prospetto sud Dettaglio del porticato a ovest. prospetto ovest Sistema costruttivo Per le murature perimetrali portanti ed interne è stato impiegato il sistema costruttivo Ecosism®, tecnologia evoluta di casseforme termiche a rimanere da gettare in opera prodotte su progetto ed altamente personalizzabili. Il cassero a rimanere Ecosism® è costituito da una maglia di acciaio zincato e da un doppio o triplo strato di materiale isolante personalizzabile a scelta tra i seguenti materiali: EPS, Neopor, Lana di Vetro, Lana di Roccia, Polistirene espanso estruso XPS, Legno Mineralizzato, Sughero, Faesite/Mdf. L’isolante esegue sia la funzione di contenimento delle armature strutturali e del calcestruzzo in fase di cantiere, per rimanere poi nella muratura con funzione di isolamento. L’unione della massa della parete in calcestruzzo armato assieme agli elevati spessori di materiali isolanti impiegati permettono all’involucro opaco Ecosism® di essere efficace sia nel periodo estivo (massa) che in quello invernale (isolamento). La casa PASSIVA è una casa massiva in clima mediterraneo. Pertanto, la parte staticamente attiva risulta essere la parete portante in calcestruzzo armato, dello spessore di 15/20 cm, che forma il nucleo centrale del pacchetto. Per i solai e la copertura è stato impiegato ECOSOLAIO® ed ECOSOLAIO® Top, caratterizzato da lastre coibentate con base in EPS e travetti in calcestruzzo armati con tralicci elettrosaldati ed armatura aggiuntiva B450C con getto di completamento dello spessore di 5 cm. La maglia di acciaio di cui è costituito il pannello Ecosism® assolve a diverse funzioni fondamentali: da un lato riceve al suo interno, in spazi specifici a questi dedicati, i materiali isolanti a seconda delle caratteristiche che la muratura deve assolvere e a quelle che sono le esigenze del progettista e/o del committente; in secondo luogo, all’interno dello spazio vuoto generato dall’inserimento dei materiali isolanti-cassero, riceve in cantiere le armature supplementari e il calcestruzzo quale materiale strutturale; infine, esegue la funzione di supporto o di ancoraggio per i materiali di finitura. Ai fini del risparmio energetico, il sistema costruttivo Ecosism® è stato prodotto in modo da minimizzare le dispersioni nel periodo invernale applicando, per le pareti verticali, uno spessore esterno di isolante cassero in EPS di 20 cm e uno strato interno dello spessore di 10 cm (U = 0,102 W/m2K). Per quanto riguarda la copertura, l’isolamento termico esterno eseguito con pannelli di isolante a fibre di legno di diversa densità (2 cm 240 kg/m3 + 6 cm 160 kg/m3), sommato all’isolamento proprio dell’ECOSOLAIO® Top, ha portato a una trasmittanza del tetto U di 0,18 W/m2K. Grazie al sistema Ecosism® si è avuta una completa eliminazione dei ponti termici. Superfici trasparenti Le superfici vetrate sono state studiate per ottimizzare l’apporto di energia solare all’interno dei locali minimizzando le perdite (guadagno). A sud è stata collocata una grande vetrata protetta dal soleggiamento estivo tramite l’arretramento nel corpo fabbrica. Attraverso questa vetrata, funzionante da serra solare solo nel periodo invernale, si è ottenuta una copertura di circa il 30% del fabbisogno termico invernale che si trasferisce attraverso il vano scala, per moti convettivi, ai piani superiori di tutta la casa. Il grado di isolamento dei componenti vetrati è inferiore a 0,80 W/m2K e presenta le seguenti caratteristiche: la parte vetrata Ecosolaio® e pareti interne Ecosism® prodotte ad altezza di progetto. A sinistra, vista del cassero Ecosism® posato. In basso, ECOSOLAIO® top. costituita da triplo vetro con trattamento bassoemissivo su due dei vetri e intercapedini saturate con gas argon; telai del tipo a due strati con struttura in legno e alluminio, quest’ultimo a taglio termico e con celle isolate per migliorare sensibilmente le caratteristiche di isolamento. Schermature Le schermature solari hanno un ruolo fondamentale nel controllare l’ingresso della radiazione solare in ambiente e quindi nell’evitare, durante il periodo estivo, il surriscaldamento dell’aria nei locali interni. In generale, esse devono consentire la penetrazione della radiazione solare nell’ambiente durante l’inverno ma impedirne l’ingresso durante l’estate. Nello specifico, sul lato sud-ovest, la vetrata principale a formazione della serra solare è stata arretrata di circa 1,5 m allo scopo di massimizzare l’apporto invernale e di limitare la penetrazione estiva. Le finestre su questo lato sono dotate, all’interno dell’intercapedine esterna, di una veneziana motorizzata servoassistita da orologio elettronico e da crepuscolare per la gestione automatizzata della chiusura e dell’apertura. Sul lato nord-ovest, è stato valorizzato il portico presente per realizzare un ombreggiamento estivo naturale e le finestrature non prospettanti sotto il porticato sono state dotate di veneziana motorizzata. Sul lato nord-est, le poche finestrature presenti, considerato che sono solo marginalmente interessate nelle ore del mattino dalla presenza di sole, non sono dotate di alcun dispositivo di protezione mentre, a finire, sul lato sudest le finestrature sono state dotate di veneziana motorizzata. sezione orizzontale sul serramento sezione verticale sul serramento Parete Ecosism® in fase di posa. Qui sotto, in senso orario, casseri stoccati in cantiere; vista generale al piano primo; Realizzazione arco nel cassero Ecosism®. ECOSISM moduli costruttivi per edifici efficienti, sicuri, sani, confortevoli e durevoli Qui sotto, un rendering del sistema Ecosism®. In basso, una fase del cantiere. Modulo Ecosism® L’idea che caratterizza il modulo Ecosism® è la maglia di acciaio tridimensionale che sta alla base dell’intero sistema. Realizzata con un filo d’acciaio zincato, che le permette di essere adattata in modo semplice e rapido a ogni forma desiderata, questa maglia si concretizza in un modulo che assolve a tre funzioni: a) nei lati riceve al suo interno i materiali isolanti; b) nello spazio vuoto riceve le armature supplementari e il cls; c) esegue la funzione di supporto e di ancoraggio per i materiali di finitura. I moduli, prodotti su misura secondo progetto, vengono assemblati in cantiere seguendo un preciso schema di montaggio. Il modulo standard ha una larghezza di 120 cm per un’altezza massima di 12 m, ma si possono realizzare misure diverse a seconda delle esigenze, anche con differenti spessori (dai 10 ai 50 cm), forme e altezze. Grazie alla flessibilità garantita dalla maglia di acciaio, il modulo Ecosism® assolve a diverse funzioni: collocato verticalmente “in opera” con una doppia faccia di materiale isolante-cassero, si comporta come una struttura muraria portante che esegue funzione strutturale, di tamponamento e di isolamento termico e acustico. Collocato in orizzontale, con il materiale isolante sulla sola faccia inferiore della maglia di acciaio, il modulo si comporta come solaio da gettare in opera. ECOSOLAIO® / ECOSOLAIO® TOP L’ECOSOLAIO® permette di realizzare elementi prefabbricati di dimensioni su misura, maneggevoli e di peso contenuto ideali nell’utilizzo in zone sismiche. La lastra coibentata è costituita da una base in EPS (polistirene espanso a elevata massa volumica) nella quale vengono realizzati i travetti in cls, armati con tralicci elettrosaldati e armatura aggiuntiva B450C. Tali travetti sono intervallati a distanza opportuna tra loro per poter inserire elementi di alleggerimento in polistirolo. I vantaggi: massima coibenza termica, uniforme e permanente; eliminazione ponti termici, massima leggerezza, antisismici, massima variabilità nello spessore e nei copriferri, nessun limite di portata. Possono essere utilizzati per solai, vespai, solai su spazi aperti, solai interpiano, solai mansarde e di copertura a falda. L’ECOSOLAIO® Top è l’evoluzione delle lastre tralicciate in quanto i tralicci sono annegati in travetti di cls pregettato, ricavati in una base di polistirene. Il grande vantaggio è la notevole riduzione del peso proprio del solaio e quindi meno ferro nei travi, nei pilastri e nelle fondazioni; anche l’effetto delle forze sismiche diminuisce in quanto legate al peso totale dell’edificio. Impianti Impianto di VMC Poiché una corretta ventilazione dei locali nel periodo estivo è fondamentale per mantenere un adeguato livello di comfort termico, è stato necessario creare una corrente d’aria controllata in modo da raffrescare le superfici interne, facendo entrare il flusso d’aria dal basso e facendolo uscire dall’alto. L’alloggio principale è stato dotato di un impianto di aerazione forzata con scambiatore- recuperatore a flussi incrociati dotato di pompa di calore, per recuperare meglio il salto entalpico, e un’efficienza del 95%, permettendo così il recupero dell’energia termica dell’aria che altrimenti andrebbe dispersa; nonché di un accumulatore geotermico superficiale per il preriscaldamento dell’aria in entrata nel periodo invernale e il raffrescamento dell’aria in entrata nel periodo estivo. Accumulatore geotermico superficiale La capacità termica del terreno posto a una certa profondità sommato alla sostanziale stabilità di temperatura attorno ai valori medi annuali (12-14 °C) costituiscono un naturale accumulatore termico che permette, quindi, di attenuare le oscillazioni di temperatura dell’aria in entrata (preriscaldamento invernale e raffrescamento estivo) e disaccoppiare l’andamento stagionale, incorporando calore nei periodi estivi per restituirla nei periodi più freddi e viceversa. Le prestazioni del sistema di accumulo dipendono dalla profondità e dall’estensione della massa di accumulo (in questo caso la profondità è di circa 3 m) e dalla posizione, che nel caso in esame è situata a nord dell’abitazione potendo in questo modo sfruttare l’ombra della casa come ulteriore elemento che mantiene il terreno a temperatura più fredda. Impianto a collettori solari per riscaldamento invernale e produzione di ACS L’intero edificio viene riscaldato facendo ricorso massiccio al calore captato attraverso collettori solari per una superficie di 31,27 m2. L’impianto, che si avvale di due accumulatori di cui uno dedicato al riscaldamento mentre l’altro completamente indipendente dal primo e ad azione prioritaria, è dedicato alla sola produzione di acqua calda sanitaria. INVOLUCRO trasmittanza media elementi costruttivi pareti esterne modulo a getto singolo Ecosism®, U = 0,12 W/m2K solaio controterra, U = 0,28 W/m2K copertura Ecosolaio® TOP, U = 0,12 W/m2K serramenti, Uw = 0,85 W/m2K IMPIANTI Solare termico per ACS e riscaldamento, 30 m2 Fotovoltaico connesso in rete, integrato architettonicamente; potenza dell’impianto 8,76 kWp Geotermia ad accumulo orizzontale; potenza 9,60 kW Impianto di riscaldamento a biomassa camino con caldaia; potenza 11 kW VMC ad aria primaria con recuperatore statico e pompa di calore Domotica impianto integrato con le funzioni: illuminazione, potenza, antintrusione. Sopra, i pannelli fotovoltaici e i collettori solari termici, collocati sull’edificio annesso. Sotto, due immagini degli scavi per la posa delle sonde geotermiche. schema idronico impianto produzione e accumulo acqua calda per tutti gli usi Il primo accumulatore, della capacità di 2.000 litri, realizza il bilanciamento fra l’energia immagazzinata nei momenti di maggior soleggiamento e gli usi che si sviluppano durante tutta la giornata, anche nei momenti di assenza della radiazione solare (notte o nuvolosità). Il secondo accumulatore, dedicato esclusivamente alla produzione di acqua calda e della capacità di 300 l, è collegato al circuito solare in termini prioritari ed è collegato al circuito della caldaia a pellets quale fonte di integrazione e di emergenza per periodi particolarmente inclementi dal punto di vista meteoclimatico. Allo scopo di avere il migliore risultato di apporto invernale, l’impianto prevede un’inclinazione dei pannelli di 60° sull’orizzonte e perfettamente orientati verso sud. Impianto di integrazione del riscaldamento invernale a biomasse (pellets) schema funzionale unità di trattamento aria Per garantire la fornitura di energia termica anche in periodi particolarmente rigidi e/o con assenza prolungata di radiazione solare, è stata installata una caldaia d'integrazione funzionanti a pellets di legno. Tale caldaia, avente un ciclo del tutto automatizzato è in grado di sopperire a improvvise quanto imprevedibili richieste di energia termica. L’uso di una caldaia funzionante a biomassa ha un effetto considerato nullo di immissione di anidride carbonica in atmosfera, poiché tale materiale deriva dalla captazione attraverso la funzione clorofilliana di una eguale quantità di anidride carbonica dall’aria. Impianto fotovoltaico La produzione dell’energia elettrica necessaria al funzionamento della casa è garantita da pannelli fotovoltaici collegati alla rete di trasmissione elettrica in regime di scambio. L’estensione dei pannelli è di 59,40 m2 e garantisce la produzione annua di circa 10.400 kWh, sufficiente per coprire tutti i consumi previsti. I pannelli sono del tipo a silicio policristallino, inclinati rispetto all’orizzontale di 30° e perfettamente orientati verso sud. Comfort Microclima esterno Controllo della ventilazione e protezione dai venti invernali Il risparmio energetico per la climatizzazione invernale è stato realizzato anche attraverso la protezione (con elementi architettonici o vegetazionali esterni) delle pareti dell’organismo edilizio più esposte ai venti invernali. In seguito a verifica progettuale, si è determinato che l’area interessata dalla costruzione è soggetta, nel periodo invernale (da novembre a febbraio), a venti prevalenti provenienti dal quadrante ovest/nord-ovest. In considerazione, quindi, dei dati climatologici, si è provveduto a realizzare una barriera vegetazionale sui lati nord e ovest, costituita da siepe sempreverde di ligustro e da una doppia cortina di pioppi cipressini quale elemento frangivento. Pur essendo alberi a foglia caduca, la folta chioma di rami di cui sono dotati gli alberi funziona anche da elemento regolatore del microclima esterno come pure è in grado, visto lo sviluppo verticale e folto su tutto il fusto, di offrire protezione dai venti freddi invernali. Temperatura superficiale nel periodo estivo La zona si caratterizza per venti prevalenti provenienti, nella stagione estiva, da est/nordest. Il filare di alberi posti a est offre poca resistenza al passaggio della brezza ma in compenso è provvisto di folta chioma per un buon ombreggiamento. Per migliorare e mitigare la temperatura dell’aria, si è collocata una cortina di alberi a foglia caduca nella zona a nord su più filari e a est. Gli stessi elementi verdi funzionano anche come regolatori del microclima esterno, in quanto sono in grado di ombreggiare l’edificio durante la stagione più calda. Tale ombreggiamento è stato “calcolato” tramite il metodo geometrico del tracciamento orario dei profili delle ombre portate sia in orizzontale che in verticale. La relativa vicinanza all’edificio dei due filari a est e a ovest protratti in avanti verso sud fino a formare un cono d’ombra circa a 45° consente di avere un buon ombreggiamento dell’edificio praticamente tutto il giorno e, soprattutto, nelle ore del mattino e del tardo pomeriggio. Ambiente interno Temperatura superficiale Per contribuire al benessere igrotermico degli utenti si è deciso di contenere la differenza tra la temperatura dell’aria interna dei vari ambienti e la temperatura delle superfici che li delimitano (pareti, soffitti e pavimenti) nonché di contenere le differenze di temperatura tra le superfici delimitanti lo stesso spazio, evitando eccessivo surriscaldamento o raffreddamento delle superfici stesse e prevenendo, tra l’altro, anche la formazione di umidità superficiale non momentanea (condensa). Un elevato grado di isolamento unito a una buona inerzia termica nel periodo invernale consente di: limitare le variazioni di temperatura dell’aria interna, con conseguente miglioramento del comfort; limitare l’aumento di temperatura dell’aria interna con conseguente risparmio energetico; migliorare l’utilizzo degli apporti solari gratuiti; migliorare l’utilizzo degli apporti interni ed esterni. Con Ecosism® l'isolamento è sia esterno sia interno. Il massimo del comfort e del benessere abitativo. L’inerzia termica, che determina la capacità dei materiali di attenuare e ritardare l’ingresso in ambiente dell’onda termica dovuta alla radiazione solare incidente sull’involucro edilizio, dipende dallo spessore del materiale, dalla capacità termica e dalla conduttività. Un’elevata inerzia termica nel periodo estivo consente di limitare le variazioni di temperatura dell’aria interna, con conseguente miglioramento del comfort; mitigare l’entrata di calore per irraggiamento solare sulle superfici esposte; avere un risparmio energetico attraverso un uso moderato degli impianti di condizionamento e/o raffrescamento estivo; diminuire la trasmittanza termica (U) dell’involucro. La CASA PASSIVA è una casa massiva in clima mediterraneo. Qualità dell’aria La qualità dell’aria immessa nei locali proviene direttamente dall’esterno e viene prelevata a livello del tetto, così come l’aria viziata prelevata dai locali viene convogliata all’esterno a livello del tetto. Per l’alloggio secondario, il ricambio dell’aria è generato da un recuperatore di calore dotato di pompa di calore. A sinistra, il nuovo edificio annesso, che funge da autorimessa e su cui sono stati installati i pannelli fotovoltaici e i collettori solari termici. A destra, il recupero tipologico del porticato a ovest. Benessere termoigrometrico Il controllo dell’umidità interna avviene attraverso l’utilizzo di uno strato di intonaco a base argilla cruda. Un intonaco di argilla contribuisce, infatti, a mantenere l’umidità costante, aumentando notevolmente il livello di comfort e rendendo il microclima abitativo più piacevole e sano. Ostacolando, inoltre, la formazione della polvere, fornisce un valido contributo alla prevenzione di raffreddori e influenze, nonché di allergie e asma. È dimostrato che i primi 15-20 mm di parete – ovvero lo strato di intonaco interno – sono fondamentali nella determinazione della qualità del microclima interno allo spazio abitato. In questo caso l’argilla, assorbendo o rilasciando velocemente l’umidità, mantiene l’umidità relativa dell’ambiente a valori ideali e costanti. Esperimenti dimostrano che un intonaco di argilla è in grado di assorbire una quantità di acqua da 4 a 10 volte maggiore rispetto a un comune intonaco di malta bastarda. Benessere acustico Il sistema costruttivo Ecosism® adottato, che alterna strati a massa specifica rilevante intercalati da strati isolanti avente massa notevolmente inferiore, oltre ad avere un modulo elastico trascurabile, consente una barriera notevole alla trasmissione del rumore per propagazione attraverso le strutture murarie sia verticali che orizzontali. La massa notevole specifica rappresentata da spessori di cemento armato rilevanti inglobati in una matrice di isolanti fa sì che l’energia sonora non riesca agevolmente a propagarsi, consentendo un benessere acustico elevato accentuato dalle buone capacità superficiali di assorbimento dell’onda sonora interna rappresentata dall’intonaco a base di argilla cruda. Struttura sismo-resistente Strutture verticali portanti Si viene a realizzare una struttura a pareti in calcestruzzo normalmente armato, utilizzando casseri a rimanere Ecosism® predisposti per l’armatura e il getto secondo quanto indicato nel progetto esecutivo strutturale. In pratica è come se si utilizzasse una casseratura tradizionale, con il vantaggio che, dopo il getto, non si deve scasserare; tamponamenti e coibentazione termica sono automaticamente realizzati. Lo scheletro strutturale sarà costituito da pareti con aperture più o meno regolari definite in fase di progettazione e considerate nella modellazione strutturale. La tipologia delle pareti Ecosism® è adatta per qualsiasi applicazione strutturale prevista dal D.M. 14/01/2008: - pareti normalmente armate (struttura dissipativa o meno) - pareti estese debolmente armate - sistema telaio (vengono realizzati pannelli cassero per tamponamenti e pannelli cassero per pilastri e setti). Il metodo di calcolo ottimale è quello di considerare una struttura a pareti normalmente armate non dissipativa ad armatura diffusa, applicando un fattore di struttura q=1, spessore getto > 1/20 h (min. 15 cm), maglia di armatura sui 2 lati dimensionata in funzione dei carichi agenti. Il sistema sismo-resistente è costituito dalle pareti portanti, perimetrali e interne e viene dimensionato per resistere da solo La casa di Massenzatico in una fase avanzata dei lavori di costruzione. alle massime azioni orizzontali, mantenendo un comportamento elastico-lineare anche per terremoti di notevole intensità. Travi e pilastri sono modellati come elementi secondari e sono dimensionati per resistere ai carichi verticali statici, senza vincoli geometrici o di armatura legati al concetto della gerarchia delle resistenze. Solai Normalmente si utilizzano solai in c.a. alleggeriti e termicamente isolati (nuovo solaio/ECOSOLAIO®/ECOSOLAIO® Top con getto di completamento in opera); la cappa di spessore minimo di 5 cm garantisce all’orizzontamento di poter essere considerato un paino infinitamente rigido per la trasmissione delle azioni sismiche ai vari livelli delle pareti sismo-resistenti. Le travi di piano possono essere realizzate sia in altezza che nello spessore del solaio; eventuali eccentricità di carico sono automaticamente considerate dal software di calcolo. Tamponamenti esterni Ove non strutturali per la non continuità con le strutture sottostanti, le pareti esterne di tamponamento sono realizzate sempre con pannelli cassero Ecosism®, alleggerite mediante l’aumento dello spessore dell’isolante e la riduzione dello spessore del getto di calcestruzzo. La maglia in acciaio del pannello dà la possibilità di realizzare un intonaco armato interno ed esterno; opportuna armatura integrativa interna al getto e collegata, mediante chiamate, alle strutture di solaio, stabilizzano la parete contro le spinte sismiche orizzontali generate dal peso proprio. Inoltre, una struttura a pareti portanti in calcestruzzo armato raggiunge ottime prestazioni di resistenza al fuoco.