Interr. Marcon reflui Lago di Garda

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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, e al Ministro delle
Infrastrutture e dei Trasporti
Per sapere, premesso che:
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per garantire la sostenibilità ambientale, per tutelare e migliorare la qualità delle acque
del lago di Garda occorre realizzare al più presto quanto previsto dal progetto preliminare
per la riqualificazione del sistema di raccolta dei reflui dell'area gardesana. Progetto in
realtà suddiviso in due parti sia per quanto riguarda le strutture dei nuovi collettori del
lago, sia per quanto riguarda le competenze attuative: la società AGS per la parte veneta,
e Garda 1 per la parte lombarda;
entrambi i progetti prevedono l'eliminazione degli impianti sub-lacuali (i quali da sempre
scaricano nelle acque profonde del Lago di Garda) e la separazione delle acque bianche
da quelle nere con lo scopo di tutelare l'integrità ambientale dell'ecosistema lacustre;
il percorso dell'impianto, che in alcuni tratti veronesi è a vista e lambisce le acque del
lago, deve assolutamente e prioritariamente abbandonare le sponde, la cui morfologia è
stata sovente ed inopportunamente modificata anche in modo molto consistente, in
funzione dell'impianto stesso;
l'attuale impianto risulta inoltre obsoleto e non garantisce la necessaria sicurezza
ambientale. Lo dimostrano le continue perdite di liquami che colpiscono tanto i settori
esterni quanto quelli sub-lacuali, che rappresentano un rischio concreto per la condizione
delle acque del Garda stesso, ma anche di chi lo frequenta;
una buona conservazione dell'ecosistema gardesano, il quale garantisce una presenza
turistica importantissima con ricadute socioeconomiche ed occupazionali di grandissimo
rilievo, risulta fondamentale;
mentre un impegno finanziario di 12 milioni di euro è già stato garantito per il prossimo
quadriennio per realizzare nuovi impianti di raccolta e distribuzione dell'acqua nella più
vasta area dei comuni gardesani del retroterra, risolvendo strutturalmente la questione
degli scarichi abusivi, la realizzazione della nuova opera in questione richiederebbe una
spesa di circa 220 milioni di euro. Cifra che tuttavia, ad oggi, non compare in alcun
capitolo di spesa, né per la quale sia stato richiesto alcun finanziamento europeo pur
essendocene la possibilità;
 quali iniziative concrete intenda prendere il Governo al fine di rendere possibile la
realizzazione di questa nuova opera fondamentale;
 l'entità delle risorse finanziarie che il Governo intende destinare alla suddetta opera.
MARCON
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