COMUNE DI SARROCH – PROVINCIA DI CAGLIARI INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELL'ILLUMINAZIONE PUBBLICA DEL CENTRO ABITATO CARATTERISTICHE DIMENSIONALI DELL’IMPIANTO ELETTRICO La presente sezione raccoglie in maniera articolata istruzioni tecniche e dimostrazioni sul dimensionamento dell’impianto e sulla sua rispondenza alle norme vigenti applicabili, con riferimento anche a possibili soluzioni alternative. Le caratteristiche installative e costruttive e qualsiasi altro aspetto per la definizione dell’impianto in progetto sono contenute nelle sezioni di pertinenza del capitolato speciale d’appalto e sulla tavola grafica dedicata. La presente relazione non può ovviamente vantare la presunzione di esaustività; pertanto, per quanto non espressamente richiamato nei successivi paragrafi, si rimanda direttamente alle norme tecniche e leggi applicabili, che sostanzialmente s’intendono parte integrante della presente anche se non materialmente allegate, con l’intento implicito di realizzare un impianto conforme alla regola dell’arte. REQUISITI DI RISPONDENZA A NORME, LEGGI E REGOLAMENTI Tutti gli impianti, i materiali e le apparecchiature devono essere realizzati a regola d'arte, come prescritto dalle Leggi n. 186 del 1/3/68, n. 46 del 5/3/90 e dal D.P.R. n. 447 del 6/12/91. Le caratteristiche degli impianti e dei loro componenti, devono essere conformi, tra gli altri, alle Norme CEI, alle prescrizioni dei VV.F. e quelle delle Autorità Locali. Le principali leggi alle quali occorre attenersi nella realizzazione degli impianti sono: o D.P.R. 547 del 15/4/55; o Legge 186 del 1/03/68: Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazione e impianti elettrici ed elettronici. o Legge 791 del 18/10/77: Attuazione della direttiva del consiglio delle Comunità Europee (n°73/23/CEE) relativa alle garanzie di sicurezza che deve possedere il materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro alcuni limiti di tensione. o D.P.R. 384 del 27/4/78: Regolamento di attuazione dell'art. 27 della legge n°118 del 30/3/71 a favore dei mutilati ed invalidi civili, in materia di barriere architettoniche e trasporti pubblici. o D.M. del 10/04/84: Eliminazione dei radiodisturbi. o D.L. 615 del 12/11/96: Attuazione della direttiva 89/336/CEE del Consiglio del 3 maggio 1989 in materia di riavvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alla compatibilità elettromagnetica, modificata e integrata dalle direttive 92/31/CEE, 93/68/CEE, 93/97/CEE. o D.L. 626 del 26/11/96: Attuazione della direttiva 93/68 CEE in materia di marcatura CE del materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro taluni limiti di tensione. Per quanto concerne le Norme CEI, devono essere ottemperate le disposizioni contenute nelle seguenti Norme: o CEI 11-17: Impianti di produzione, trasporto, distribuzione energia elettrica. Linee in cavo. o CEI 11-18: Impianti di produzione, trasporto, distribuzione energia elettrica. RELAZIONE SPECIALISTICA PAGINA 1 DI 17 COMUNE DI SARROCH – PROVINCIA DI CAGLIARI INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELL'ILLUMINAZIONE PUBBLICA DEL CENTRO ABITATO o Dimensionamento degli impianti in relazione alle tensioni. o CEI 23-51: Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa (quadri BT). Parte 1: Apparecchiature di tensione serie soggette a prove di tipo (AS) e apparecchiature non di serie parzialmente soggette a prove di tipo (ANS). o CEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. o CEI 70-1: Gradi di protezione degli involucri (Codice IP). Per quanto concerne le Norme UNI, saranno prese in considerazione e raffrontate le UNI 11248 e le UNI 13201. Per quanto concerne le caratteristiche meccaniche dei pali, materiali, dimensioni, protezione dalla corrosione, verifica della stabilità si rimanda alla Norma CEI 11-4, quando i sostegni sorreggono anche linee aeree, e alla serie di Norme UNI EN 40. La scelta e la posa in opera delle condutture deve invece rispondere alla Norma CEI 11-4 per le linee aeree esterne e alla Norma CEI 11-17 per le linee in cavo interrato o posato in aria. SISTEMA DI ALIMENTAZIONE Gli impianti oggetto dell’intervento sono provvisti di proprio allaccio alla rete pubblica di energia. I sistemi elettrici sono di I categoria e, per questo motivo, è attuata la protezione contro i contatti indiretti del tipo TT. Concettualmente, pertanto, il centro stella del secondario del trasformatore ed il conduttore di neutro sono direttamente collegati a terra in cabina (distribuzione pubblica), mentre le masse metalliche degli utenti sono collegate ad un altro impianto di terra elettricamente indipendente. Limitatamente agli impianti di cui alla presente relazione, non è peraltro prevista, come suaccennato, la realizzazione dell’impianto di terra, e le uniche masse metalliche presenti sono rappresentate dai pali di sostegno, i quali non vanno necessariamente collegati a terra, poiché oltre a non essere indispensabile per la sicurezza, costituisce un costo indebito d’installazione e di esercizio (verifiche). POTENZA IMPEGNATA E DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI Le potenzialità degli impianti elettrici sono state calcolate sulla base delle potenze impegnate, le quali sono facilmente determinabili trattandosi di utilizzatori fissi; ne consegue che le prestazioni e le garanzie per quanto concerne le portate di corrente, le cadute di tensione, le protezioni e l'esercizio in genere sono riferite alla potenza impegnata, come innanzi definita. RELAZIONE SPECIALISTICA PAGINA 2 DI 17 COMUNE DI SARROCH – PROVINCIA DI CAGLIARI INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELL'ILLUMINAZIONE PUBBLICA DEL CENTRO ABITATO STUDIO ILLUMINOTECNICO Come accennato nei paragrafi introduttivi, i riferimenti normativi attualmente in vigore sono le UNI 11248 e la UNI EN 13201. Il dimensionamento illuminotecnico sarà condotto al fine di soddisfare contemporaneamente entrambe le norme. Lo studio illuminotecnico è stato eseguito esclusivamente per le strade interessate da un intervento completo, ovvero la via Cagliari e le vie interne. Pertanto, quanto d’ora in poi elaborato si riferisce essenzialmente a tali zone. Per quanto riguarda tutte le altre zone, il risultato ottenibile potrebbe non essere attendibile per via soprattutto della mutua influenza tra punti luce contigui e la promiscuità esistente. Pertanto, gli unici accorgimenti presi nell’approccio progettuale a tali zone risultano essere quelli relativi alla limitazione dell’abbagliamento, mentre non sono garantiti i risultati illuminotecnici poiché inquinati dagli apparecchi attualmente in esercizio. REQUISITI ILLUMINOTECNICI DELLE STRADE CON TRAFFICO MOTORIZZATO La norma la UNI 11248 "illuminazione stradale, selezione delle categorie illuminotecniche", sostituisce la norma UNI EN13201 fascicolo 1 in realtà mai pubblicata e quindi rende attuativa la norma UNI EN13201 fascicoli 2 (Illuminazione stradale – Requisiti prestazione) 3(Calcolo prestazione) 4 (Metodo misurazioni-Prestazioni fotometriche) che sostituisce la vecchia UNI10439 2001. Per più di 4 anni la UNI EN 13201, è rimasta in stand by, divisa in quattro fascicoli: UNI EN 13201/1/2/3/4, dei quali solo gli ultimi tre erano stati fin ora pubblicati. Il primo fascicolo, ora UNI 11248, definiva la classificazione delle categorie illuminotecniche, pertanto la non esecutività di quest'ultimo significava rendere inutilizzabili anche gli altri. La norma UNI 11248 fornisce le indicazioni per determinare le condizioni di illuminazione in una data zona della strada definite nella UNI EN 132012 mediante indicazione di una categoria illuminotecnica. UNI 11248: CLASSIFICAZIONE DELLE STRADE E PRESCRIZIONI Per la classificazione della strade è possibile applicare il codice della strada, dal quale è estrapolata la tabella 1 riportata a margine. Per ogni classe, nella tabella 1 sono indicate le categorie illuminotecniche, individuate con un indice numerico da 2 a 6. Nota la categoria illuminotecnica, la tabella 2 riporta le prescrizioni illuminotecniche. classe 1 A A B C D2) D E2) E F F2) F tipo di strada e ambito territoriale indice della categoria illuminotecnica Autostrade extraurbane 6 Autostrade urbane 6 Strade extraurbane principali 6 Strade extraurbane secondarie 5 Strade urbane di scorim. veloce 6 Strade urbane di scorrimento 4 Strade urbane interquartiere 5 Strade urbane di quartiere 4 Strade extraurbane locali 4 Strade urbane locali internazionali 3 Strade urbane locali 2 tabella 1: classificazione delle strade e relative categorie illuminotecniche RELAZIONE SPECIALISTICA PAGINA 3 DI 17 COMUNE DI SARROCH – PROVINCIA DI CAGLIARI INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELL'ILLUMINAZIONE PUBBLICA DEL CENTRO ABITATO Sulla base delle indicazioni di cui alla precedente tabella si può ragionevolmente assumere che le vie interessate dall’intervento oggetto di progettazione ricadono nella classe F (strade urbane locali) alle quali è associata l’indice della categoria “2”. Tale scelta discende dalle definizioni che il codice della strada attribuisce alla strada urbana e alla strada locale di quartiere. La prima è una strada ad unica carreggiata con almeno due corsie, banchine pavimentate e marciapiedi; per la sosta sono previste aree attrezzate con apposita corsia di manovra, esterna alla carreggiata. La seconda invece è una strada urbana od extraurbana opportunamente sistemata ai fini di cui al comma 1 non facente parte degli altri tipi di strade. Per la precisione, il comma 1, dice testualmente: ai fini dell'applicazione delle norme del presente codice si definisce "strada" l'area ad uso pubblico destinata alla circolazione dei pedoni, dei veicoli e degli animali. Dalla tabella 2, si ricavano i parametri qualitativi illuminotecnici (evidenziati) per la strada in funzione della precedente classificazione. Indice della categ, illuminotecnica 6 5 4 3 2 1 Valore min. della luminanza media mantenuta Uniformità minima Lm cd/mq U01) % 2,0 40 1,5 40 1,0 40 0,75 40 0,5 35 0,3 35 tabella 2: prescrizioni relative all'indice della categoria illuminotecnica ul2)% 70 70 50 50 40 40 indice di abbagliamento debilitante T/3)% 10 10 10 15 15 15 dove, U0 = Lmin/Lmed rapporto tra luminanza min. e media su tutta la carreggiata Ul = Lmin/Lmed rapporto tra luminanza min. e max lungo la mezzeria di ciascuna corsia T/ = indice dell’abbagliamento debilitante I livelli di luminanza ed i rapporti di uniformità indicati nella tabella 2 sono valori minimi, mentre per quanto riguarda l’indice T/ relativo all’abbagliamento debilitante si tratta di valori massimi. Le prescrizioni date in tabella 2 per ogni categoria illuminotecnica sono valide con flusso orario di traffico riferito al valore massimo previsto per quella classe di strada. Qualora si verifichino flussi orari di traffico minori di detto valore, in orari particolari, durante la notte, e le condizioni di sicurezza generale per tutti gli utenti della strada lo permettano, è possibile in fase di esercizio ridurre il valore minimo della luminanza media mantenuta indicata in tabella 2 con i seguenti criteri: o flusso di traffico minore del 50% dal valore massimo: indice della categoria illuminotecnica ridotto di 1; o flusso di traffico minore del 25% dal valore massimo: indice della categoria illuminotecnica ridotto di 2, salvo per la categoria illuminotecnica con indice 2 cui si applica la riduzione di una categoria. RELAZIONE SPECIALISTICA PAGINA 4 DI 17 COMUNE DI SARROCH – PROVINCIA DI CAGLIARI INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELL'ILLUMINAZIONE PUBBLICA DEL CENTRO ABITATO Tuttavia, non avendo ricevuto garanzie in merito, tale condizione viene trascurata. Non è possibile fornire prescrizioni per i manti stradali bagnati, poiché le informazioni possedute attualmente sulle caratteristiche di riflessione non sono sufficienti allo scopo. In generale, si può dire che i rivestimenti rugosi e/o resi più chiari mediante additivi migliorano la qualità dell’installazione in ogni condizione di tempo ed in particolare con tempo piovoso, in quanto le priorità di riflessione di detti rivestimenti sono poco modificate dalla pioggia. La tabella 3 indica i valori illuminotecnici raccomandati secondo la classificazione delle strade. Classe strada A B1 B2 C1 C2 D D E E Tipo di strada Lumin. Valori iniziali di illuminamento R1 R2 R3 R4 chiaro calces. Scuro liscio scuro 12 14 20 24 Uniformita' Emin/Emed Strade a scorrimento veloce 1 0.4 Strade importanti o strade 1 12 14 20 24 0.4 principali Strade importanti o strade 0.7 8 10 15 18 0.4 principali Circonvallazioni o strade con 1 12 14 20 24 0.4 limiti a 70 km/h Circonvallazioni o strade con 0.7 8 10 15 18 0.4 limiti a 70 km/h Strade principali 1 12 14 20 24 0.4 Vie commerciali 1 9 10 15 18 0.4 Strade di collegamento locali 0.5 6 8 10 12 0.3 Strade locali 0.5 5 6 8 10 0.3 tabella 3: scelta della classe di apparecchi in relazione al tipo di strada Classe apparecchi Cut-off Cut-off Cut-off Cut-off Cut-off Cut-off Semi Cut-off Cut-off Semi Cut-off La norma riporta anche le modalità per le verifiche illuminotecniche. Classe apparecchio Massimo valore ammesso dell'intensità luminosa rispetto alla verticale Cut- off (schermato) Semi Cut-off Non Cut-off a 80? a 90? 30 cd/1000lm 10cd/1000lm 100 cd/1000lm 50 cd/1000lm qualsiasi max 1000cd tabella 4: definizione delle classi di apparecchi Direzione dell'intensità luminosa massima 65? 75? -- Dalle precedenti tabelle si possono estrapolare le ulteriori informazioni necessarie alla completa definizione delle strade. CEI EN 23301 La Norma si compone di quattro parti: o 13201-1, parte 1, Selezione delle classi di illuminazione; o 13201-2, parte 2, Requisiti prestazionali; o 13201-3, parte 3, Calcolo delle prestazioni; o 13201-4, parte 4, Metodi di misurazione delle prestazioni fotometriche. La "13201", già presente nei paesi della Comunità Europea e di recente adozione in Italia ad opera dell'UNI (Ente di Unificazione Italiano), introduce importanti novità nella progettazione degli impianti per l'illuminazione di strade in contesti sia urbani che extra-urbani. Seguendo i suoi dettami, infatti, il progettista assume un metodo di lavoro che pone in primo piano l'analisi del tipo di strada e di tutte le caratteristiche salienti che una specifico tracciato viario può presentare. Ogni strada RELAZIONE SPECIALISTICA PAGINA 5 DI 17 COMUNE DI SARROCH – PROVINCIA DI CAGLIARI INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELL'ILLUMINAZIONE PUBBLICA DEL CENTRO ABITATO ha una particolare geometria planimetrica, si relaziona con la rete viaria al suo intorno attraverso innesti, derivazioni, raccordi, incroci, svincoli. Inoltre il traffico che vi è presente può essere costituito da differenti mezzi di trasporto e soggetti: veicoli a motore, biciclette, pedoni. La visibilità può essere difficoltosa a causa di vincoli od ostacoli di varia natura. Buona parte della Norma UNI EN è dedicata proprio a questa indagine preliminare nell'intento di concepire l'illuminazione pubblica come un servizio reso al cittadino e una dotazione del territorio abitato che devono essere il più possibile aderenti alle esigenze specifiche degli utilizzatori. Nella pratica si opera una doppia classificazione della strada in esame. Si ricava dapprima la classe dall'apposita tabella di riferimento; successivamente, tenendo conto dei parametri sinteticamente suindicati, si passa alla ricerca della categoria illuminotecnica. Ad ogni categoria la Norma associa una serie di grandezze fotometriche con valori minimi da rispettare. Nel caso delle strade con traffico motorizzato oppure misto (auto, cicli, pedoni) le grandezze sono: o la luminanza media minima mantenuta; o le uniformità minime delle luminanze generale e longitudinale, cioè lungo gli assi principali di ogni carreggiata; o l'indice massimo di abbagliamento disabilitante; o l'indice minimo di illuminazione delle aree circostanti (il cosiddetto "Surround Ratio"). Quest'ultimo indice non era presente nella vecchia Norma UNI 10439. Si tratta di un rapporto ricavato confrontando gli illuminamenti medi presenti ai bordi della strada, cioè su due fasce di opportuna larghezza all'esterno e all'interno rispetto al limite della cordolatura che delimita la carreggiata. Il rispetto di un valore minimo permette che ai lati del percorso sia consentita la visione e il conducente possa così individuare in anticipo un ostacolo in movimento verso la sede stradale, ossia un potenziale pericolo per la circolazione. Per quanto riguarda i centri storici, le vie e i vicoli interzonali, di collegamento tra quartieri, le aree pedonali e le piste ciclabili, le grandezze in gioco sono l'illuminamento orizzontale medio minimo e l'uniformità minima degli illuminamenti orizzontali. Si prevede, a completamento dell'analisi, la possibilità di assumere grandezze o parametri ulteriori come l'illuminamento orizzontale minimo, gli illuminamenti emisferico, semicilindrico e verticale, per una risposta più efficace alle esigenze visive dei fruitori. Da quanto detto emerge chiaramente che per la "13201" il termine "strada" è inteso in senso molto ampio. È strada ogni tracciato, percorso o area, sede di un qualsiasi transito da parte di molti mezzi: veicoli a motore di ogni tipo, biciclette, pedoni, persino animali. Siamo lontani, dunque, da un'impostazione illuminotecnica tradizionale che identificava l'oggetto strada sostanzialmente come infrastruttura per i veicoli motorizzati e secondariamente per i pedoni, anche se, come vedremo, per quanto attiene ai parametri di valutazione ci si muove ancora in un ambito illuminotecnico. In conclusione, da una visione generale dei contenuti della Norma UNI EN emerge che la parte dedicata all'individuazione dei caratteri peculiari del percorso sia più ampia della parte riservata alla definizione delle grandezze utili per valutare la rispondenza ai minimi. Il tema (fondamentale RELAZIONE SPECIALISTICA PAGINA 6 DI 17 COMUNE DI SARROCH – PROVINCIA DI CAGLIARI INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELL'ILLUMINAZIONE PUBBLICA DEL CENTRO ABITATO per la qualità dell'illuminazione) della tonalità della luce e della resa dei colori è solo sfiorato e comunque non sono proposti parametri colorimetrici, così come non ci sono riferimenti al contributo dato dalle componenti ambientali. Manca qualsiasi riferimento alla problematica dell'inquinamento luminoso della volta celeste. In questo senso la norma si attiene rigorosamente ai parametri tipici della cultura illuminotecnica. UNI EN 13201: CLASSIFICAZIONE DELLE STRADE E PRESCRIZIONI Via Dante La classificazione della strada ai sensi della UNI EN 13201, parte dall’individuazione della velocità tipica dell’utente principale, che mediamente è compresa tra 30 e 60 km/h. A questo punto, occorre determinare gli utenti principali e gli utenti ammessi, che sono rispettivamente i veicoli motorizzati e i mezzi lenti – con velocità < 40 km/h – e i ciclisti e i pedoni. Successivamente, deve essere stabilito se è necessario ammettere la possibilità di un fondo bagnato anziché asciutto. Non sono previste zone di limitazione del traffico e sono generalmente previsti più di tre incroci per ogni km. La difficoltà di navigazione può essere considerata normale, con un numero minimo di veicoli inferiore o pari a 7000, corrispondente al limite inferiore. Proseguendo nella classificazione della strada è richiesta la possibilità che si possano creare conflitti di traffico, ipotesi che dovrebbe presentarsi. La complessità del campo visivo è senz’altro normale, ossia non sono presenti ostacoli (cartelloni pubblicitari, colonnine luminose, ecc.) che possono disturbare od indurre in errore gli utenti della strada. Ancora, è molto probabile la presenza di veicoli parcheggiati a bordo strada, mentre il livello di luminanza può essere catalogato di tipo medio (proprio delle aree urbane). Il flusso di ciclisti e pedoni è normale piuttosto che alto. Tutta questa serie di informazioni raccolte comporta una classificazione della strada definibile con la sigla univoca ME4b. I valori nominali connessi con la classe di illuminazione selezionata sono: o luminanza 0,75 cd/mq o Uo ≥ 0,4; o UI ≥ 0,5; o TI ≤ 15; o SR ≥ 0,5. Per quanto riguarda le restanti strade, caratterizzate daa un flusso di traffico notevolmente inferiore rispetto alla Via Dante, la classe risultante dalla valutazione è stata la ME5. Vie interne (larghezza 6-8m) I valori nominali connessi con la classe di illuminazione selezionata sono: o luminanza 0,5 cd/mq RELAZIONE SPECIALISTICA PAGINA 7 DI 17 COMUNE DI SARROCH – PROVINCIA DI CAGLIARI INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELL'ILLUMINAZIONE PUBBLICA DEL CENTRO ABITATO o Uo ≥ 0,35; o UI ≥ 0,4; o TI ≤ 15; o SR ≥ 0,5. POSIZIONAMENTO DELLE SORGENTI LUMINOSE Aggiungiamo una classificazione delle possibili posizioni delle sorgenti luminose in relazione alle tipologie di strada o di tratti particolari di essa (incroci, curve, ecc.). In rettilineo esistono le seguenti possibilità installative: o Illuminazione unilaterale: dove tutte le sorgenti luminose sono disposte lungo lo stesso lato della carreggiata; tale disposizione è la più economica e va sempre utilizzata quando si può realizzare la condizione L ≤ h. o Illuminazione assiale: tutte le sorgenti luminose sono disposte lungo l'asse della carreggiata. o Illuminazione biassiale: quando le sorgenti luminose sono disposte lungo gli assi delle due corsie di traffico. o Illuminazione doppia centrale: in cui le sorgenti luminose sono disposte lungo l'asse dello spartitraffico che separa le due carreggiate. o Alternate e contrapposte bilaterali: bilaterale, in cui i centri luminosi sono disposti lungo i lati della carreggiata, sia alternati che contrapposti. Le scelte installative prese in autonomia, senza cioè i vincoli delle predisposizioni già a disposizione, sono state effettuate sulla base delle precedenti indicazioni di carattere generale. Analizzando il contesto progettuale, è evidente che la larghezza delle strade da illuminare è tale da proporre una installazione unilaterale. APPARECCHI ILLUMINANTI Gli apparecchi di illuminazione sono stati scelti in funzione delle seguenti caratteristiche: 1. Possesso di caratteristiche meccaniche e di sicurezza che garantiscano una congrua durata ed inalterabilità nel tempo. Grado di protezione adeguato in modo da proteggere gli apparecchi interni e le lampade contro l’ingresso di polvere, acqua o corpi solidi (insetti) che possono oscurare la coppa, provocare dei guasti ai circuiti interni, far perdere brillantezza al riflettore e quindi diminuire il rendimento luminoso, creare sovratemperature interne. Costruzione con materiali resistenti agli agenti atmosferici, che garantiscano durata ed inalterabilità nel tempo, senza dar luogo cioè a deformazioni o sfaldamenti. 2. Possesso di caratteristiche ottiche adeguate al luogo di installazione 3. Consentire una rapida manutenzione Essere cioè dotate di accorgimenti costruttivi tali da permettere una rapida manutenzione, tali da limitare al massimo i disagi al traffico per sostituzione di lampade o di accessori elettrici. RELAZIONE SPECIALISTICA PAGINA 8 DI 17 COMUNE DI SARROCH – PROVINCIA DI CAGLIARI INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELL'ILLUMINAZIONE PUBBLICA DEL CENTRO ABITATO Dovranno essere dotate quindi di accessori elettrici installati su piastra completamente asportabile, in modo da non intervenire direttamente sul posto per eseguire la sostituzione della parte guasta, ma sostituire completamente il circuito ed operare gli interventi necessari a banco. Gli apparecchi illuminanti utilizzati saranno della tipologia: armature stradali. Lampade Per l’impianto in oggetto sono previste, per i vantaggi di seguito esposti, principalmente lampade a vapori di sodio ad alta pressione. Nella parte della Via Dante modificata nel presente progetto, per mantenere una omogeneità cromatica con la parte di impianto che non sarà modificata, illuminata con lampade ai vapori di mercurio, saranno utilizzate lampade agli ioduri metallici. Le caratteristiche principali delle lampade al sodio ad alta pressione, che le fanno preferire nella tecnica moderna alle altre tipologie di lampade, sono: • elevata efficienza luminosa • discreta resa dei colori • lunga durata • buona penetrazione del flusso luminoso nella nebbia • possibilità di funzionamento in qualsiasi posizione • ridotte dimensioni RELAZIONE SPECIALISTICA PAGINA 9 DI 17 COMUNE DI SARROCH – PROVINCIA DI CAGLIARI INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELL'ILLUMINAZIONE PUBBLICA DEL CENTRO ABITATO DISTANZIAMENTI I sostegni, nonché ogni altra parte degli impianti di pubblica illuminazione, devono rispettare le seguenti distanze minime dalla carreggiata stradale, per tutta la loro porzione sotto i 5 m dalla pavimentazione stradale: o 0,5 m per le strade urbane dotate di marciapiedi con cordonatura; lasciando sul marciapiede una luce netta di passaggio non inferiore ad 1 m verso il limite delle sede stradale; per i marciapiedi di larghezza insufficiente il sostegno andrà installato al limite della sede stradale; o 1,4 m per le strade extraurbane e per quelle urbane prive di marciapiedi con cordonatura; o distanze inferiori potranno essere adottate solo nel caso che la banchina non ne consenta il rispetto; o distanze maggiori dovranno essere adottate nel caso di banchina con ammessa sosta ai veicoli. Inoltre il percorso pedonale deve avere almeno una larghezza di 90 cm per consentire il passaggio di persone su sedie a ruote (dm 14 giugno 1989 n. 236, art. 8.2.1). L’altezza minima sulla carreggiata di una qualsiasi parte di impianto deve essere pari a 6 m. I sostegni, nonché ogni altra parte degli impianti di pubblica illuminazione, devono rispettare le seguenti distanze minime dai conduttori di linee elettriche aeree, considerati sia con catenaria verticale sia inclinata di 30° sulla verticale: o 1 m per conduttori in classe 0 ed 1; riducibile a 0,5 m nei centri abitati e nel caso di linee con conduttori in cavo aereo; o (+ 0,015 U) m dai conduttori di linee di classe II e III, dove U è la tensione nominale della linea aerea espressa in kV; riducibile a (1 + 0,015 U) m per le linee in cavo aereo. RELAZIONE SPECIALISTICA PAGINA 10 DI 17 COMUNE DI SARROCH – PROVINCIA DI CAGLIARI INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELL'ILLUMINAZIONE PUBBLICA DEL CENTRO ABITATO QUADRI ELETTRICI I quadri elettrici hanno il compito di raccogliere in un unico complesso le apparecchiature elettriche destinate a svolgere funzioni specifiche nell'ambito dell'impianto elettrico in cui il singolo quadro è inserito. I quadri elettrici assumono diversa denominazione a seconda delle funzioni a cui debbono soddisfare. QUADRI, LEGGI E NORME Le Norme europee di riferimento per i quadri elettrici sono: la CEI EN 60439-1, 3^ edizione (CEI 1713/1); la CEI EN 60439-2, 1^ edizione (CEI 17-13/2); la CEI EN 60439-3, 1^ edizione (CEI 17-13/3); la CEI EN 60439-4, 1^ edizione (CEI 17-13/4). Le suddette norme si applicano, a seconda della casistica, per quadri con corrente nominale superiore a 125 A. Nel presente contesto progettuale, l’unico quadro in previsione ha parametri nettamente inferiori. La norma 23-51 si interessa dei quadri elettrici ad installazione fissa con corrente nominale non superiore a 125 A ed è stata redatta con lo scopo di semplificare le operazioni di verifica e certificazione richieste dalle norme 17-13. La norma 23-51 si applica ai quadri realizzati ponendo entro involucri conformi alla norma CEI 23-48 e CEI 23-49 almeno due dispositivi (un unico interruttore non costituisce un quadro) che nell’uso ordinario dissipano una potenza non trascurabile (interruttori automatici o differenziali, trasformatori, lampade, ecc..). Devono essere utilizzati a temperature ambiente non superiore a 25° C ma che occasionalmente possono raggiungere i 35° C. Sono previsti per un impiego in corrente alternata con tensione nominale non superiore a 440 V e con una corrente di corto circuito presunta non superiore a 10 kA (valore efficace della componente simmetrica) elevabile a 15 kA se protetti da dispositivi limitatori di corrente (fusibili o interruttori) che limitano il valore di picco della corrente di cortocircuito a 15 kA in corrispondenza del loro potere di interruzione nominale. Se anche una sola delle condizioni indicate non dovesse essere verificata il quadro deve essere riferito alla Norma CEI 17-13/1 o 17-13/3 se il quadro è di tipo ASD (quadri per applicazioni in ambienti industriali destinati ad essere manovrati da persone non addestrate). La corrente nominale del quadro Inq è il valore più basso tra la corrente nominale in entrata Ine e la corrente nominale in uscita Inu. Per corrente nominale in entrata del quadro Ine si intende l’85% della corrente nominale o della somma delle correnti nominali dei dispositivi di protezione e/o manovra (magnetotermico, RELAZIONE SPECIALISTICA PAGINA 11 DI 17 COMUNE DI SARROCH – PROVINCIA DI CAGLIARI INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELL'ILLUMINAZIONE PUBBLICA DEL CENTRO ABITATO magnetotermico-differenziale, differenziale puro, interruttore di manovra ecc..) di ingresso del quadro destinati ad essere usati contemporaneamente. La corrente nominale in uscita del quadro Inu si ottiene sommando le correnti nominali In dei dispositivi di protezione e/o manovra in uscita utilizzati contemporaneamente. Se non si conoscono i circuiti che possono funzionare contemporaneamente si considera la somma delle correnti nominali di tutti i dispositivi in uscita. Tutti i quadri devono avere una targa. Può essere posta anche dietro la porta e deve indicare con scritte indelebili: o nome o marchio del costruttore, o tipo del quadro e numero di identificazione, o corrente nominale del quadro, o natura della corrente e frequenza, o tensione nominale di funzionamento, o grado di protezione se superiore a IP2XC (protetto contro corpi solidi di dimensioni superiori a 12,5 mm e contro l’accesso a parti pericolose con un dito e contro l’accesso con un attrezzo impugnato). Tra le verifiche necessarie si segnalano: la verifica della costruzione e dell’identificazione - il quadro deve avere la targa e deve essere conforme agli schemi circuitali e ai dati tecnici allegati – la verifica dei limiti di sovratemperatura - verifica che la potenza totale dissipata dal quadro (Ptot) sia inferiore alla potenza massima dissipabile dall'involucro (Pinv) – la verifica del cablaggio, del funzionamento meccanico ed eventualmente del funzionamento elettrico, il controllo del corretto collegamento dei cavi e degli apparecchi – la verifica dell’efficienza del circuito di protezione nei quadri metallici controllare a vista o se necessario con prove strumentali il buon collegamento delle masse al conduttore di protezione – la prova della resistenza di isolamento - La norma 64-8 stabilisce per ogni circuito (quadri più impianto) che la resistenza di isolamento minima sia 500 kΩ. La 17-13 richiede una resistenza di isolamento di almeno 1000 Ω/V ed è in contraddizione con la 64-8 perché se ad una tensione nominale di 230 V una resistenza di isolamento di 300 kΩ va bene per la 17-13 e per la 23-51, terminata l’installazione del quadro non va più bene per la norma 64-8. In ogni caso la resistenza di isolamento è normalmente dell’ordine dei megaohm e quindi il problema non si pone. La verifica deve essere effettuata mediante uno strumento in grado di fornire una tensione di almeno 500 V tra ogni conduttore attivo e le masse e tra i conduttori attivi. Terminate le verifiche e le prove richieste deve essere compilata la dichiarazione di conformità che costituirà l’allegato A della documentazione prevista. Oltre a questo dovranno essere predisposti lo schema unifilare del quadro con dati tecnici relativi ai componenti (allegato C) e, se richiesto, la relazione di verifica dei limiti di sovratemperatura (allegato B). La conformità alla norma 23-51 va rilasciata senza condizioni, non essendo prevista la certificazione dell’impianto ai sensi della Legge 46/90. RELAZIONE SPECIALISTICA PAGINA 12 DI 17 COMUNE DI SARROCH – PROVINCIA DI CAGLIARI INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELL'ILLUMINAZIONE PUBBLICA DEL CENTRO ABITATO Per tutti questi motivi, quanto stabilito in fase progettuale deve in tal senso considerarsi requisito minimo indicativo, in quanto è colui che costruisce il quadro che in pratica lo progetta. Tuttavia, il sovradimensionamento impostato garantisce da importanti discrepanze. CARATTERISTICHE DELL’INTERVENTO Nel presente intervento è prevista la realizzazione di due unico esemplare di quadro elettrico. Per le particolarità costruttive e installative si rimanda direttamente alle sezioni dedicate, mentre per le caratteristiche dimensionali si ritengono esaustivi i contenuti degli schemi unifilari allegati al progetto. I quadri che rispondono alle caratteristiche richieste in progetto, sono senza dubbio prefabbricati, e pertanto vengono immessi sul mercato già muniti di certificazione. PROTEZIONE DELLE CONDUTTURE I conduttori attivi degli impianti devono essere protetti contro le sovracorrenti causate da sovraccarichi pericolosi o da corto circuiti. Il rispetto dei requisiti di seguito esposti si riferisce alla porzione di impianto in progetto e non all’impianto nella sua globalità una volta effettuata l’aggregazione ad esso. PROTEZIONE CONTRO I SOVRACCARICHI Tale protezione deve essere effettuata secondo le prescrizioni contenute nella sezione 433 della Norma CEI 64-8. In particolare devono essere soddisfatte le seguenti condizioni: o Ib <= In <= Iz; o If <= 1,45 Iz; dove Ib è la corrente di impiego della conduttura, Iz la portata della conduttura, In la corrente nominale del dispositivo di protezione e If la corrente convenzionale di funzionamento del dispositivo di protezione. PROTEZIONE CONTRO I CORTO CIRCUITI Tale protezione deve essere effettuata secondo le prescrizioni contenute nella sezione 434 della Norma CEI 64-8. In generale la protezione viene effettuata installando dispositivi atti ad interrompere le correnti di corto circuito prima che tali correnti possano diventare pericolose per gli effetti termici e meccanici nei conduttori e nelle relative connessioni. I dispositivi di protezione devono rispondere a due requisiti fondamentali quali avere un potere di interruzione almeno uguale alla corrente di corto circuito presunta nel punto di installazione e intervenire in un tempo inferiore a quello che porterebbe la temperatura dei conduttori oltre al limite ammissibile. RELAZIONE SPECIALISTICA PAGINA 13 DI 17 COMUNE DI SARROCH – PROVINCIA DI CAGLIARI INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELL'ILLUMINAZIONE PUBBLICA DEL CENTRO ABITATO I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE E LA LORO INSTALLAZIONE L'impiego degli interruttori automatici magnetotermici garantisce contemporaneamente un'efficace protezione sia contro i sovraccarichi sia contro i corto circuiti. All'inizio di ogni impianto utilizzatore deve essere installato un interruttore generale onnipolare munito di adeguati dispositivi di protezione contro le sovracorrenti. Detti dispositivi devono essere in grado di interrompere la massima corrente di corto circuito che può verificarsi nel punto in cui essi sono installati. PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI ACCIDENTALI E' obbligo di legge (capo II - titolo VII, D.P.R. 547 del 27 aprile 1955) realizzare la protezione contro il contatto accidentale con conduttori ed elementi in tensione. I contatti che una persona può avere con le parti in tensione sono concettualmente divisi in due categorie, i contatti diretti quando il contatto avviene con una parte dell'impianto elettrico normalmente in tensione e i contatti indiretti quando il contatto avviene con una massa, normalmente non in tensione, ma che accidentalmente si trova in tensione in conseguenza di un guasto. PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI La protezione contro i contatti diretti può essere di tipo totale, parziale o addizionale. La protezione totale si attua mediante l'isolamento, gli involucri e/o le barriere. La protezione parziale, attuabile solo nei locali dove l'accessibilità è riservata a persone addestrate (come definito all'art. 29.1 della Norma CEI 64-8) è realizzata mediante ostacolo o allontanamento. La protezione addizionale si realizza mediante interruttori differenziali. L'impiego di interruttori differenziali, con corrente differenziale nominale d'intervento non superiore a 30 mA, è riconosciuto (art. 412.5.1 della Norma CEI 64-8) come protezione addizionale contro i contatti diretti in caso di insuccesso delle altre misure di protezione. Per i componenti in generale si chiede un grado di protezione meccanica minimo pari a IP33. Si chiede un grado IP23 per gli apparecchi di illuminazione situati al di sopra di 2,5 m del piano di campagna e in ambiente abbastanza pulito. In caso contrario o per motivi diversi può essere raccomandabile un grado di protezione superiore. Si richiede un grado di protezione IP57 per i componenti interrati o installati in pozzetto e IPX5 per gli apparecchi in galleria. PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI I sistemi di protezione contro i contatti indiretti possono essere di due tipi: passivi o attivi. Sono passivi quei sistemi che non prevedono l'interruzione del circuito; in particolare: il doppio isolamento, la protezione mediante bassissima tensione (SELV o PELV), i locali isolati o la separazione dei circuiti. La protezione attiva, che prevede l'interruzione del circuito, si attua mediante la messa a terra. RELAZIONE SPECIALISTICA PAGINA 14 DI 17 COMUNE DI SARROCH – PROVINCIA DI CAGLIARI INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELL'ILLUMINAZIONE PUBBLICA DEL CENTRO ABITATO Gli apparecchi di classe II non richiedono la messa a terra anzi, per motivi di sicurezza, è addirittura vietata. Non è quindi necessario mettere a terra i sostegni metallici e nemmeno preoccuparsi del corretto coordinamento dell’impianto di terra con i dispositivi di interruzione. Si può tra l’altro evitare l’uso dell’interruttore differenziale e i possibili disservizi legati all’intervento indesiderato di tali dispositivi come ad esempio accade durante i temporali. Naturalmente tutti i componenti elettrici devono essere di classe II e devono essere assemblati con cura onde evitare che a causa di una cattiva installazione si comprometta l’originario isolamento doppio o rinforzato. Particolare attenzione va posta alle operazioni di posa del cavo soprattutto all’ingresso nel palo dove potrebbero verificarsi danneggiamenti all’isolante difficilmente individuabili durante le operazioni di posa. Per poter essere considerati di classe II i cavi devono essere del tipo con guaina con tensione nominale U0/U di un gradino superiore rispetto a quella di alimentazione dell’impianto. Se la tensione di alimentazione è 400/230 V potranno essere scelti da 0,6/1 kV. Gli apparecchi di illuminazione di classe II devono permettere un pratico e sicuro collegamento del cavo in modo che sia sempre garantita la classe II. SCELTE PROGETTUALI La protezione contro i contatti indiretti in alternativa al coordinamento fra impianto di messa a terra e dispositivi di protezione attiva, può essere realizzata adottando macchine e apparecchi con isolamento doppio o rinforzato per costruzione o installazione, vale a dire apparecchi di Classe II. In uno stesso impianto la protezione con apparecchi di Classe II può coesistere con la protezione attuata mediante messa a terra; tuttavia è vietato collegare intenzionalmente a terra le parti metalliche accessibili delle macchine, degli apparecchi e delle altre parti dell'impianto di Classe II. Nella fattispecie, appunto, nei “punti sparsi” potrebbero coesistere i due tipi di protezione, essendo in progetto l’attuazione della protezione per doppio isolamento ma essendo sconosciuto il metodo di protezione dell’impianto a monte. Questo però, proprio in virtù delle considerazioni di cui sopra, non rappresenta un problema, se non quello che una eventuale dispersione tale da provocare l’intervento del differenziale, metterebbe fuori tensione l’intero circuito. Relativamente agli stralci 1 e 2, essendo ammessi solo componenti in classe II, l’installazione di un dispositivo di protezione nel punto di sezionamento sarebbe inefficace. Nel caso in cui un giorno l’Amministrazione decidesse di aggregare altre parti d’impianto, siano esse esistenti che di nuova installazione, dovrà accertarsi che siano costituiti da componenti in classe II. Altrimenti, è evidente che si rende necessario l’impiego del differenziale con tutte le problematiche connesse. RELAZIONE SPECIALISTICA PAGINA 15 DI 17 COMUNE DI SARROCH – PROVINCIA DI CAGLIARI INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELL'ILLUMINAZIONE PUBBLICA DEL CENTRO ABITATO PROTEZIONE CONTRO I FULMINI Di fatto, non è mai necessario proteggere un palo contro i fulmini. Ciò vale anche ai fini dell’art. 39 del PR 547/55 il quale richiede la protezione contro le scariche atmosferiche per le strutture metalliche di notevoli dimensioni situate all’aperto. Alla luce delle norme del CT 81 (legge 86/68), i pali non sono mai da considerare di notevoli dimensioni e ad essi non si applica l’art. 39 del DPR 547/55. CALCOLO CADUTA DI TENSIONE La tensione di alimentazione influisce direttamente sull’efficienza luminosa degli apparecchi di illuminazione. La norma CEI 64-8 fissa in generale nel 4% della tensione nominale la caduta di tensione massima ammissibile mentre per quanto riguarda gli impianti di illuminazione esterna ammette si possa arrivare fino al 5%. In ogni caso per un buon funzionamento dell’impianto occorre sempre riferirsi alle indicazioni del costruttore che fornisce i valori di caduta di tensione massimi relativamente alle caratteristiche dei propri prodotti. La caduta di tensione si calcola a pieno carico e trascurando il transitorio all’accensione e si può calcolare con gli usuali metodi ricordando che, per sezioni non superiori a 50 mm2, può essere trascurata la componente reattiva. Per calcolare la caduta di tensione in fondo ad una linea si può adottare la formula per linee trifasi Δ𝑈 = √3 × 𝐼 × 𝐿(𝑅 cos 𝜑 + 𝑋 sin 𝜑) dove: I è la corrente nominale di ciascun centro luminoso (A); L è la lunghezza della linea (m); R, X rispettivamente la resistenza e la reattanza della linea CADUTE DI TENSIONE Le cadute di tensione sono state calcolate in funzione delle reali distanze di progetto, dei cavi scelti e della potenza delle lampade. Esse rispettano ampiamente il limite del 4% imposto dalle norme, permettendo in questo modo futuri ampliamenti dell'impianto. La sezione dei conduttori di alimentazione è stata scelta in funzione della corrente d'impiego ma anche in previsione di futuri ampliamenti o modifiche dell'impianto. Le correnti in uscita dal quadro Giotto hanno un intensità rispettivamente di 7,01 A per la linea “Giotto Nord” e 3,24 A per la linea “Giotto Sud”, mentre la linea che alimenta via Tintoretto vede in uscita una corrente di 2,97 A. Per le prime due, la conduttura sarà trifase con neutro, in cavo con sezione 10mmq posato in modalità interrata entro tubo protettivo con una portata di 55 A, necessario per limitare le cadute di tensione lungo la linea e permettere futuri ampliamenti dell'impianto assicurando una adeguata resistenza meccanica e all’usura. Per quanto riguarda le linee in uscita dal quadro Dante, hanno un intensità rispettivamente di 9,54 A per la linea “Dante Nord” e 9,83 A per la linea “Dante Sud”. Anche in questo caso, le condutture RELAZIONE SPECIALISTICA PAGINA 16 DI 17 COMUNE DI SARROCH – PROVINCIA DI CAGLIARI INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELL'ILLUMINAZIONE PUBBLICA DEL CENTRO ABITATO saranno trifase con neutro in cavo con sezione 10mmq posato con modalità interrata entro tubo protettivo con una portata di 55 A, necessario per limitare le cadute di tensione lungo la linea e permettere futuri ampliamenti dell'impianto assicurando una adeguata resistenza meccanica e all’usura. Alcuni brevi tratti di linea saranno realizzati con sezione da 6mmq per la loro modesta entità. Il tratto di linea monofase che sarà aggiunta in via Marconi, sarà di 10mmq, ampiamente sovradimensionato riguardo alla caduta di tensione, in modo da consentire eventuali sviluppi futuri. CARATTERISTICHE DEI CONDUTTORI La linea di alimentazione sarà costituita in cavo con le seguenti caratteristiche: ANIMA Conduttore: corda rotonda flessibile di rame rosso ricotto. ISOLANTE In gomma HEPR ad alto modulo, che conferisce al cavo elevate caratteristiche elettriche, meccaniche e termiche (norme CEI 20-11 - CEI 20-34). Temperatura di funzionamento 90 °C Temperatura di cortocircuito 250 °C RELAZIONE SPECIALISTICA PAGINA 17 DI 17 COMUNE DI SARROCH – PROVINCIA DI CAGLIARI INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELL'ILLUMINAZIONE PUBBLICA DEL CENTRO ABITATO ALLEGATO A3 CALCOLI ILLUMINOTECNICI CALCOLO ILLUMINOTECNICO VIE DI LARGHEZZA COMPRESA TRA 6 ED 8m La sede stradale carrabile tipo, oggetto del presente dimensionamento, ha una larghezza utile media compresa tra i 6 e gli 8m. Sono presenti marciapiedi laterali. Si considera un fondo scuro, proprio di una bitumazione vergine, per garantire i risultati minimi anche in caso di nuova pavimentazione. Il miglior compromesso ottenuto, dopo diverse soluzioni impostate, risulta praticabile installando i corpi illuminanti ad una quota di mt 8,00 rispetto al piano stradale e ad un’interdistanza media di 30 mt in linea. Tale interdistanza può variare lievemente allorquando alberature, incroci, accessi alle proprietà e quant’altro si frappongano tra un punto luce e quello successivo. Per lo sviluppo del calcolo illuminotecnico è stato utilizzato il software DIALUX 4.10. I risultati forniti risultano coerenti con i requisiti normativi. Ovviamente, il risultato illuminotecnico qui esposto, è quello valutato il più coerente dopo aver condotto più ipotesi. RELAZIONE SPECIALISTICA PAGINA 1 DI 2 COMUNE DI SARROCH – PROVINCIA DI CAGLIARI INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELL'ILLUMINAZIONE PUBBLICA DEL CENTRO ABITATO 2. CALCOLO ILLUMINOTECNICO VIE DI LARGHEZZA MASSIMA 6m La sede stradale carrabile tipo, oggetto del presente dimensionamento, ha una larghezza utile massima di 6 m. Non sono presenti banchine laterali. Si considera un fondo scuro, proprio di una bitumazione vergine, proprio per garantire i risultati minimi anche in caso di nuova pavimentazione. Il miglior compromesso ottenuto, dopo diverse soluzioni impostate, risulta praticabile installando i corpi illuminanti ad una quota di mt 7,00 rispetto al piano stradale e ad un’interdistanza massima di 28 mt in linea. Tale interdistanza può variare lievemente nei casi in cui alberature, incroci, accessi alle proprietà e quant’altro si frappongano tra un punto luce e quello successivo. Per lo sviluppo del calcolo illuminotecnico è stato utilizzato il software DIALUX 4.10. I risultati forniti risultano coerenti con i requisiti normativi. Ovviamente, il risultato illuminotecnico qui esposto, è quello valutato il più coerente dopo aver condotto più ipotesi. RELAZIONE SPECIALISTICA PAGINA 2 DI 2 STRADA DI QUARTIERE 10.05.2012 Redattore Telefono Fax e-Mail Indice STRADA DI QUARTIERE Indice Disano 1667 Brera Disano 1667 SAP-T 100 *x=2 y=-1 CNR arg. sab.+ gr... Scheda tecnica apparecchio Strada con Brera SAPT100 Dati di pianificazione Risultati illuminotecnici Rendering 3D Rendering colori sfalsati Campi di valutazione Campo di valutazione Carreggiata 1 Osservatore Osservatore 1 Isolinee (L) Grafica dei valori (L) Osservatore 2 Isolinee (L) Grafica dei valori (L) DIALux 4.10 by DIAL GmbH 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Pagina 1 STRADA DI QUARTIERE 10.05.2012 Redattore Telefono Fax e-Mail Disano 1667 Brera Disano 1667 SAP-T 100 *x=2 y=-1 CNR arg. sab.+ grafite / Scheda tecnica apparecchio Emissione luminosa 1: Classificazione lampade secondo CIE: 100 CIE Flux Code: 39 79 98 100 75 A causa dell'assenza di simmetria, per questa lampada non è possibile rappresentare la tabella UGR. Innovativo apparecchio per l'illuminazione stradale e nel contempo un'ottima soluzione per l'arredo urbano e l'illuminazione di zone residenziali. Brera si presenta con un design piacevole e moderno ed è stato progettato per utilizzare lampade CDO-TT, Cosmopolis con reattori elettronici (una sorgente luminosa con straordinarie caratteristiche di efficienza e resa cromatica) e LED. Brera garantisce un eccezionale risultato estetico grazie anche alla possibilità di installazione a testa palo o a frusta senza accessori.Corpo: In alluminio pressofuso. Copertura: Apribile a cerniera in alluminio pressofuso in un unico pezzo. Con gancio di chiusura in alluminio e con dispositivo di sicurezza contro l’apertura accidentale. Riflettore: OTTICA ANTINQUINA-MENTO LUMINOSO. In alluminio 99.85 stampato, ossidato anodicamente e brillantato. Possibilità di modificare il fuoco della lampada. Diffusore: Vetro temperato sp. 5 mm resistente agli shock termici e agli urti (prove UNI EN 12150-1: 2001). Verniciatura: Corpo colore grigio grafite e copertura a polvere poliestere colore argento, resistente alla corrosione e alle nebbie saline. Cablaggio: Alimentazione 230V/50Hz. Cavetto flessibile capicordato con puntali in ottone stagnato ad innesto rapido, in doppio isolamento al silicone sezione 1.0 mm2. Morsettiera 2P con massima sezione dei conduttori ammessa 2.5 mm2. Dotazione: Cablaggio posto su piastra asportabile con connettori rapidi per il collegamento della linea e del bicchiere portalampada. Con filtro anticondensa. Possibilità di fissare un interruttore crepuscolare. Equipaggiamento: Durante la manutenzione la copertura rimane agganciata mediante dispositivo contro la chiusura accidentale. Attacco rotante con scala goniometrica di regolazione del corpo e sezionatore di serie. Possibilità di cablaggio elettronico per versioni SAPT150/250 DIALux 4.10 by DIAL GmbH Pagina 2 STRADA DI QUARTIERE 10.05.2012 Redattore Telefono Fax e-Mail Strada con Brera SAPT100 / Dati di pianificazione Profilo strada Carreggiata 1 (Larghezza: 6.000 m, Numero corsie: 2, Manto stradale: R3, q0: 0.070) Fattore di manutenzione: 0.80 Disposizioni lampade Lampada: Flusso luminoso (Lampada): Flusso luminoso (Lampadine): Potenza lampade: Disposizione: Distanza pali: Altezza di montaggio (1): Altezza fuochi: Distanza dal bordo stradale (2): Inclinazione braccio (3): Lunghezza braccio (4): DIALux 4.10 by DIAL GmbH Disano 1667 Brera Disano 1667 SAP-T 100 *x=2 y=-1 CNR arg. sab.+ grafite 7084 lm Valori massimi dell'intensità luminosa per 70°: 307 cd/klm 9600 lm per 80°: 22 cd/klm 113.2 W per 90°: 0.00 cd/klm un lato, in basso Per tutte le direzioni che, per le lampade installate e utilizzabili, formano 28.000 m l'angolo indicato con le verticali inferiori. 7.000 m Nessuna intensità luminosa superiore a 90°. 6.728 m La disposizione rispetta la classe di intensità -0.500 m luminosa G6. 0.0 ° La disposizione rispetta la classe degli indici di 0.000 m abbagliamento D.6. Pagina 3 STRADA DI QUARTIERE 10.05.2012 Redattore Telefono Fax e-Mail Strada con Brera SAPT100 / Risultati illuminotecnici Fattore di manutenzione: 0.80 Scala 1:244 Lista campo di valutazione 1 Campo di valutazione Carreggiata 1 Lunghezza: 28.000 m, Larghezza: 6.000 m Reticolo: 10 x 6 Punti Elementi stradali corrispondenti: Carreggiata 1. Manto stradale: R3, q0: 0.070 Classe di illuminazione selezionata: ME5 Valori reali calcolati: Valori nominali secondo la classe: Rispettato/non rispettato: DIALux 4.10 by DIAL GmbH (Tutti i requisiti fotometrici sono rispettati.) Lm [cd/m²] 0.86 ≥ 0.50 U0 0.44 ≥ 0.35 Ul 0.42 ≥ 0.40 TI [%] 8 ≤ 15 SR 0.50 ≥ 0.50 Pagina 4 STRADA DI QUARTIERE 10.05.2012 Redattore Telefono Fax e-Mail Strada con Brera SAPT100 / Rendering 3D DIALux 4.10 by DIAL GmbH Pagina 5 STRADA DI QUARTIERE 10.05.2012 Redattore Telefono Fax e-Mail Strada con Brera SAPT100 / Rendering colori sfalsati DIALux 4.10 by DIAL GmbH Pagina 6 STRADA DI QUARTIERE 10.05.2012 Redattore Telefono Fax e-Mail Strada con Brera SAPT100 / Campo di valutazione Carreggiata 1 / Osservatore 1 / Isolinee (L) Valori in Candela/m², Scala 1 : 244 Reticolo: 10 x 6 Punti Posizione dell'osservatore: (-60.000 m, 1.500 m, 1.500 m) Manto stradale: R3, q0: 0.070 Valori reali calcolati: Valori nominali secondo la classe ME5: Lm [cd/m²] 0.86 U0 0.46 Ul 0.42 TI [%] 8 ≥ 0.50 ≥ 0.35 ≥ 0.40 ≤ 15 Rispettato/non rispettato: DIALux 4.10 by DIAL GmbH Pagina 7 STRADA DI QUARTIERE 10.05.2012 Redattore Telefono Fax e-Mail Strada con Brera SAPT100 / Campo di valutazione Carreggiata 1 / Osservatore 1 / Grafica dei valori (L) Valori in Candela/m², Scala 1 : 244 Impossibile visualizzare tutti i valori calcolati. Reticolo: 10 x 6 Punti Posizione dell'osservatore: (-60.000 m, 1.500 m, 1.500 m) Manto stradale: R3, q0: 0.070 Valori reali calcolati: Valori nominali secondo la classe ME5: Lm [cd/m²] 0.86 U0 0.46 Ul 0.42 TI [%] 8 ≥ 0.50 ≥ 0.35 ≥ 0.40 ≤ 15 Rispettato/non rispettato: DIALux 4.10 by DIAL GmbH Pagina 8 STRADA DI QUARTIERE 10.05.2012 Redattore Telefono Fax e-Mail Strada con Brera SAPT100 / Campo di valutazione Carreggiata 1 / Osservatore 2 / Isolinee (L) Valori in Candela/m², Scala 1 : 244 Reticolo: 10 x 6 Punti Posizione dell'osservatore: (-60.000 m, 4.500 m, 1.500 m) Manto stradale: R3, q0: 0.070 Valori reali calcolati: Valori nominali secondo la classe ME5: Lm [cd/m²] 0.92 U0 0.44 Ul 0.65 TI [%] 7 ≥ 0.50 ≥ 0.35 ≥ 0.40 ≤ 15 Rispettato/non rispettato: DIALux 4.10 by DIAL GmbH Pagina 9 STRADA DI QUARTIERE 10.05.2012 Redattore Telefono Fax e-Mail Strada con Brera SAPT100 / Campo di valutazione Carreggiata 1 / Osservatore 2 / Grafica dei valori (L) Valori in Candela/m², Scala 1 : 244 Impossibile visualizzare tutti i valori calcolati. Reticolo: 10 x 6 Punti Posizione dell'osservatore: (-60.000 m, 4.500 m, 1.500 m) Manto stradale: R3, q0: 0.070 Valori reali calcolati: Valori nominali secondo la classe ME5: Lm [cd/m²] 0.92 U0 0.44 Ul 0.65 TI [%] 7 ≥ 0.50 ≥ 0.35 ≥ 0.40 ≤ 15 Rispettato/non rispettato: DIALux 4.10 by DIAL GmbH Pagina 10 STRADA DI QUARTIERE 10.05.2012 Redattore Telefono Fax e-Mail Indice STRADA DI QUARTIERE Indice Disano 1667 Brera Disano 1667 SAP-T 100 *x=2 y=-1 CNR arg. sab.+ gr... Scheda tecnica apparecchio Strada con Brera CDO TT 100W Dati di pianificazione Risultati illuminotecnici Rendering 3D Rendering colori sfalsati Campi di valutazione Campo di valutazione Carreggiata 1 Osservatore Osservatore 1 Isolinee (L) Osservatore 2 Isolinee (L) DIALux 4.10 by DIAL GmbH 1 2 3 4 5 6 7 8 Pagina 1 STRADA DI QUARTIERE 10.05.2012 Redattore Telefono Fax e-Mail Disano 1667 Brera Disano 1667 SAP-T 100 *x=2 y=-1 CNR arg. sab.+ grafite / Scheda tecnica apparecchio Emissione luminosa 1: Classificazione lampade secondo CIE: 100 CIE Flux Code: 39 79 98 100 75 A causa dell'assenza di simmetria, per questa lampada non è possibile rappresentare la tabella UGR. Innovativo apparecchio per l'illuminazione stradale e nel contempo un'ottima soluzione per l'arredo urbano e l'illuminazione di zone residenziali. Brera si presenta con un design piacevole e moderno ed è stato progettato per utilizzare lampade CDO-TT, Cosmopolis con reattori elettronici (una sorgente luminosa con straordinarie caratteristiche di efficienza e resa cromatica) e LED. Brera garantisce un eccezionale risultato estetico grazie anche alla possibilità di installazione a testa palo o a frusta senza accessori.Corpo: In alluminio pressofuso. Copertura: Apribile a cerniera in alluminio pressofuso in un unico pezzo. Con gancio di chiusura in alluminio e con dispositivo di sicurezza contro l’apertura accidentale. Riflettore: OTTICA ANTINQUINA-MENTO LUMINOSO. In alluminio 99.85 stampato, ossidato anodicamente e brillantato. Possibilità di modificare il fuoco della lampada. Diffusore: Vetro temperato sp. 5 mm resistente agli shock termici e agli urti (prove UNI EN 12150-1: 2001). Verniciatura: Corpo colore grigio grafite e copertura a polvere poliestere colore argento, resistente alla corrosione e alle nebbie saline. Cablaggio: Alimentazione 230V/50Hz. Cavetto flessibile capicordato con puntali in ottone stagnato ad innesto rapido, in doppio isolamento al silicone sezione 1.0 mm2. Morsettiera 2P con massima sezione dei conduttori ammessa 2.5 mm2. Dotazione: Cablaggio posto su piastra asportabile con connettori rapidi per il collegamento della linea e del bicchiere portalampada. Con filtro anticondensa. Possibilità di fissare un interruttore crepuscolare. Equipaggiamento: Durante la manutenzione la copertura rimane agganciata mediante dispositivo contro la chiusura accidentale. Attacco rotante con scala goniometrica di regolazione del corpo e sezionatore di serie. Possibilità di cablaggio elettronico per versioni SAPT150/250 DIALux 4.10 by DIAL GmbH Pagina 2 STRADA DI QUARTIERE 10.05.2012 Redattore Telefono Fax e-Mail Strada con Brera CDO TT 100W / Dati di pianificazione Profilo strada Carreggiata 1 (Larghezza: 6.000 m, Numero corsie: 2, Manto stradale: R3, q0: 0.070) Fattore di manutenzione: 0.80 Disposizioni lampade Lampada: Flusso luminoso (Lampada): Flusso luminoso (Lampadine): Potenza lampade: Disposizione: Distanza pali: Altezza di montaggio (1): Altezza fuochi: Distanza dal bordo stradale (2): Inclinazione braccio (3): Lunghezza braccio (4): DIALux 4.10 by DIAL GmbH Disano 1667 Brera Disano 1667 SAP-T 150 * X=3 Y=-1 CNR arg. sab.+ grafite 8394 lm Valori massimi dell'intensità luminosa per 70°: 271 cd/klm 10700 lm per 80°: 21 cd/klm 168.0 W per 90°: 0.00 cd/klm un lato, in basso Per tutte le direzioni che, per le lampade installate e utilizzabili, formano 28.000 m l'angolo indicato con le verticali inferiori. 7.000 m Nessuna intensità luminosa superiore a 90°. 6.728 m La disposizione rispetta la classe di intensità -0.500 m luminosa G6. 0.0 ° La disposizione rispetta la classe degli indici di 0.000 m abbagliamento D.6. Pagina 3 STRADA DI QUARTIERE 10.05.2012 Redattore Telefono Fax e-Mail Strada con Brera CDO TT 100W / Risultati illuminotecnici Fattore di manutenzione: 0.80 Scala 1:244 Lista campo di valutazione 1 Campo di valutazione Carreggiata 1 Lunghezza: 28.000 m, Larghezza: 6.000 m Reticolo: 10 x 6 Punti Elementi stradali corrispondenti: Carreggiata 1. Manto stradale: R3, q0: 0.070 Classe di illuminazione selezionata: ME5 Valori reali calcolati: Valori nominali secondo la classe: Rispettato/non rispettato: DIALux 4.10 by DIAL GmbH (Tutti i requisiti fotometrici sono rispettati.) Lm [cd/m²] 0.98 ≥ 0.50 U0 0.51 ≥ 0.35 Ul 0.45 ≥ 0.40 TI [%] 9 ≤ 15 SR 0.53 ≥ 0.50 Pagina 4 STRADA DI QUARTIERE 10.05.2012 Redattore Telefono Fax e-Mail Strada con Brera CDO TT 100W / Rendering 3D DIALux 4.10 by DIAL GmbH Pagina 5 STRADA DI QUARTIERE 10.05.2012 Redattore Telefono Fax e-Mail Strada con Brera CDO TT 100W / Rendering colori sfalsati DIALux 4.10 by DIAL GmbH Pagina 6 STRADA DI QUARTIERE 10.05.2012 Redattore Telefono Fax e-Mail Strada con Brera CDO TT 100W / Campo di valutazione Carreggiata 1 / Osservatore 1 / Isolinee (L) Valori in Candela/m², Scala 1 : 244 Reticolo: 10 x 6 Punti Posizione dell'osservatore: (-60.000 m, 1.500 m, 1.500 m) Manto stradale: R3, q0: 0.070 Valori reali calcolati: Valori nominali secondo la classe ME5: Lm [cd/m²] 0.98 U0 0.52 Ul 0.45 TI [%] 9 ≥ 0.50 ≥ 0.35 ≥ 0.40 ≤ 15 Rispettato/non rispettato: DIALux 4.10 by DIAL GmbH Pagina 7 STRADA DI QUARTIERE 10.05.2012 Redattore Telefono Fax e-Mail Strada con Brera CDO TT 100W / Campo di valutazione Carreggiata 1 / Osservatore 2 / Isolinee (L) Valori in Candela/m², Scala 1 : 244 Reticolo: 10 x 6 Punti Posizione dell'osservatore: (-60.000 m, 4.500 m, 1.500 m) Manto stradale: R3, q0: 0.070 Valori reali calcolati: Valori nominali secondo la classe ME5: Lm [cd/m²] 1.04 U0 0.51 Ul 0.68 TI [%] 6 ≥ 0.50 ≥ 0.35 ≥ 0.40 ≤ 15 Rispettato/non rispettato: DIALux 4.10 by DIAL GmbH Pagina 8 STRADA DI QUARTIERE 10.05.2012 Redattore Telefono Fax e-Mail Indice STRADA DI QUARTIERE Indice Disano 1667 Brera Disano 1667 SAP-T 100 *x=2 y=-1 CNR arg. sab.+ gr... Scheda tecnica apparecchio Strada con Brera SAPT150 Dati di pianificazione Risultati illuminotecnici Rendering 3D Rendering colori sfalsati Campi di valutazione Campo di valutazione Carreggiata 1 Osservatore Osservatore 1 Isolinee (L) Osservatore 2 Isolinee (L) DIALux 4.10 by DIAL GmbH 1 2 3 4 5 6 7 8 Pagina 1 STRADA DI QUARTIERE 10.05.2012 Redattore Telefono Fax e-Mail Disano 1667 Brera Disano 1667 SAP-T 100 *x=2 y=-1 CNR arg. sab.+ grafite / Scheda tecnica apparecchio Emissione luminosa 1: Classificazione lampade secondo CIE: 100 CIE Flux Code: 39 79 98 100 75 A causa dell'assenza di simmetria, per questa lampada non è possibile rappresentare la tabella UGR. Innovativo apparecchio per l'illuminazione stradale e nel contempo un'ottima soluzione per l'arredo urbano e l'illuminazione di zone residenziali. Brera si presenta con un design piacevole e moderno ed è stato progettato per utilizzare lampade CDO-TT, Cosmopolis con reattori elettronici (una sorgente luminosa con straordinarie caratteristiche di efficienza e resa cromatica) e LED. Brera garantisce un eccezionale risultato estetico grazie anche alla possibilità di installazione a testa palo o a frusta senza accessori.Corpo: In alluminio pressofuso. Copertura: Apribile a cerniera in alluminio pressofuso in un unico pezzo. Con gancio di chiusura in alluminio e con dispositivo di sicurezza contro l’apertura accidentale. Riflettore: OTTICA ANTINQUINA-MENTO LUMINOSO. In alluminio 99.85 stampato, ossidato anodicamente e brillantato. Possibilità di modificare il fuoco della lampada. Diffusore: Vetro temperato sp. 5 mm resistente agli shock termici e agli urti (prove UNI EN 12150-1: 2001). Verniciatura: Corpo colore grigio grafite e copertura a polvere poliestere colore argento, resistente alla corrosione e alle nebbie saline. Cablaggio: Alimentazione 230V/50Hz. Cavetto flessibile capicordato con puntali in ottone stagnato ad innesto rapido, in doppio isolamento al silicone sezione 1.0 mm2. Morsettiera 2P con massima sezione dei conduttori ammessa 2.5 mm2. Dotazione: Cablaggio posto su piastra asportabile con connettori rapidi per il collegamento della linea e del bicchiere portalampada. Con filtro anticondensa. Possibilità di fissare un interruttore crepuscolare. Equipaggiamento: Durante la manutenzione la copertura rimane agganciata mediante dispositivo contro la chiusura accidentale. Attacco rotante con scala goniometrica di regolazione del corpo e sezionatore di serie. Possibilità di cablaggio elettronico per versioni SAPT150/250 DIALux 4.10 by DIAL GmbH Pagina 2 STRADA DI QUARTIERE 10.05.2012 Redattore Telefono Fax e-Mail Strada con Brera SAPT150 / Dati di pianificazione Profilo strada Carreggiata 1 (Larghezza: 7.000 m, Numero corsie: 2, Manto stradale: R3, q0: 0.070) Fattore di manutenzione: 0.80 Disposizioni lampade Lampada: Flusso luminoso (Lampada): Flusso luminoso (Lampadine): Potenza lampade: Disposizione: Distanza pali: Altezza di montaggio (1): Altezza fuochi: Distanza dal bordo stradale (2): Inclinazione braccio (3): Lunghezza braccio (4): DIALux 4.10 by DIAL GmbH Disano 1667 Brera Disano 1667 SAP-T 150 * X=3 Y=-1 CNR arg. sab.+ grafite 11767 lm Valori massimi dell'intensità luminosa per 70°: 271 cd/klm 15000 lm per 80°: 21 cd/klm 168.0 W per 90°: 0.00 cd/klm un lato, in basso Per tutte le direzioni che, per le lampade installate e utilizzabili, formano 30.000 m l'angolo indicato con le verticali inferiori. 8.000 m Nessuna intensità luminosa superiore a 90°. 7.728 m La disposizione rispetta la classe di intensità -0.500 m luminosa G6. 0.0 ° La disposizione rispetta la classe degli indici di 0.000 m abbagliamento D.6. Pagina 3 STRADA DI QUARTIERE 10.05.2012 Redattore Telefono Fax e-Mail Strada con Brera SAPT150 / Risultati illuminotecnici Fattore di manutenzione: 0.80 Scala 1:258 Lista campo di valutazione 1 Campo di valutazione Carreggiata 1 Lunghezza: 30.000 m, Larghezza: 7.000 m Reticolo: 10 x 6 Punti Elementi stradali corrispondenti: Carreggiata 1. Manto stradale: R3, q0: 0.070 Classe di illuminazione selezionata: ME4b Valori reali calcolati: Valori nominali secondo la classe: Rispettato/non rispettato: DIALux 4.10 by DIAL GmbH (Tutti i requisiti fotometrici sono rispettati.) Lm [cd/m²] 1.11 ≥ 0.75 U0 0.52 ≥ 0.40 Ul 0.53 ≥ 0.50 TI [%] 7 ≤ 15 SR 0.52 ≥ 0.50 Pagina 4 STRADA DI QUARTIERE 10.05.2012 Redattore Telefono Fax e-Mail Strada con Brera SAPT150 / Rendering 3D DIALux 4.10 by DIAL GmbH Pagina 5 STRADA DI QUARTIERE 10.05.2012 Redattore Telefono Fax e-Mail Strada con Brera SAPT150 / Rendering colori sfalsati DIALux 4.10 by DIAL GmbH Pagina 6 STRADA DI QUARTIERE 10.05.2012 Redattore Telefono Fax e-Mail Strada con Brera SAPT150 / Campo di valutazione Carreggiata 1 / Osservatore 1 / Isolinee (L) Valori in Candela/m², Scala 1 : 258 Reticolo: 10 x 6 Punti Posizione dell'osservatore: (-60.000 m, 1.750 m, 1.500 m) Manto stradale: R3, q0: 0.070 Valori reali calcolati: Valori nominali secondo la classe ME4b: Lm [cd/m²] 1.11 U0 0.54 Ul 0.53 TI [%] 7 ≥ 0.75 ≥ 0.40 ≥ 0.50 ≤ 15 Rispettato/non rispettato: DIALux 4.10 by DIAL GmbH Pagina 7 STRADA DI QUARTIERE 10.05.2012 Redattore Telefono Fax e-Mail Strada con Brera SAPT150 / Campo di valutazione Carreggiata 1 / Osservatore 2 / Isolinee (L) Valori in Candela/m², Scala 1 : 258 Reticolo: 10 x 6 Punti Posizione dell'osservatore: (-60.000 m, 5.250 m, 1.500 m) Manto stradale: R3, q0: 0.070 Valori reali calcolati: Valori nominali secondo la classe ME4b: Lm [cd/m²] 1.19 U0 0.52 Ul 0.76 TI [%] 6 ≥ 0.75 ≥ 0.40 ≥ 0.50 ≤ 15 Rispettato/non rispettato: DIALux 4.10 by DIAL GmbH Pagina 8 STRADA DI QUARTIERE 10.05.2012 Redattore Telefono Fax e-Mail Indice STRADA DI QUARTIERE Indice Disano 1667 Brera Disano 1667 SAP-T 100 *x=2 y=-1 CNR arg. sab.+ gr... Scheda tecnica apparecchio Via Dante con Brera CDO TT 150W Dati di pianificazione Risultati illuminotecnici Rendering 3D Rendering colori sfalsati Campi di valutazione Campo di valutazione Carreggiata 1 Osservatore Osservatore 1 Isolinee (L) Osservatore 2 Isolinee (L) DIALux 4.10 by DIAL GmbH 1 2 3 4 5 6 7 8 Pagina 1 STRADA DI QUARTIERE 10.05.2012 Redattore Telefono Fax e-Mail Disano 1667 Brera Disano 1667 SAP-T 100 *x=2 y=-1 CNR arg. sab.+ grafite / Scheda tecnica apparecchio Emissione luminosa 1: Classificazione lampade secondo CIE: 100 CIE Flux Code: 39 79 98 100 75 A causa dell'assenza di simmetria, per questa lampada non è possibile rappresentare la tabella UGR. Innovativo apparecchio per l'illuminazione stradale e nel contempo un'ottima soluzione per l'arredo urbano e l'illuminazione di zone residenziali. Brera si presenta con un design piacevole e moderno ed è stato progettato per utilizzare lampade CDO-TT, Cosmopolis con reattori elettronici (una sorgente luminosa con straordinarie caratteristiche di efficienza e resa cromatica) e LED. Brera garantisce un eccezionale risultato estetico grazie anche alla possibilità di installazione a testa palo o a frusta senza accessori.Corpo: In alluminio pressofuso. Copertura: Apribile a cerniera in alluminio pressofuso in un unico pezzo. Con gancio di chiusura in alluminio e con dispositivo di sicurezza contro l’apertura accidentale. Riflettore: OTTICA ANTINQUINA-MENTO LUMINOSO. In alluminio 99.85 stampato, ossidato anodicamente e brillantato. Possibilità di modificare il fuoco della lampada. Diffusore: Vetro temperato sp. 5 mm resistente agli shock termici e agli urti (prove UNI EN 12150-1: 2001). Verniciatura: Corpo colore grigio grafite e copertura a polvere poliestere colore argento, resistente alla corrosione e alle nebbie saline. Cablaggio: Alimentazione 230V/50Hz. Cavetto flessibile capicordato con puntali in ottone stagnato ad innesto rapido, in doppio isolamento al silicone sezione 1.0 mm2. Morsettiera 2P con massima sezione dei conduttori ammessa 2.5 mm2. Dotazione: Cablaggio posto su piastra asportabile con connettori rapidi per il collegamento della linea e del bicchiere portalampada. Con filtro anticondensa. Possibilità di fissare un interruttore crepuscolare. Equipaggiamento: Durante la manutenzione la copertura rimane agganciata mediante dispositivo contro la chiusura accidentale. Attacco rotante con scala goniometrica di regolazione del corpo e sezionatore di serie. Possibilità di cablaggio elettronico per versioni SAPT150/250 DIALux 4.10 by DIAL GmbH Pagina 2 STRADA DI QUARTIERE 10.05.2012 Redattore Telefono Fax e-Mail Via Dante con Brera CDO TT 150W / Dati di pianificazione Profilo strada Carreggiata 1 (Larghezza: 7.000 m, Numero corsie: 2, Manto stradale: R3, q0: 0.070) Fattore di manutenzione: 0.80 Disposizioni lampade Lampada: Flusso luminoso (Lampada): Flusso luminoso (Lampadine): Potenza lampade: Disposizione: Distanza pali: Altezza di montaggio (1): Altezza fuochi: Distanza dal bordo stradale (2): Inclinazione braccio (3): Lunghezza braccio (4): DIALux 4.10 by DIAL GmbH Disano 1667 Brera Disano 1667 SAP-T 150 * X=3 Y=-1 CNR arg. sab.+ grafite 10590 lm Valori massimi dell'intensità luminosa per 70°: 271 cd/klm 13500 lm per 80°: 21 cd/klm 168.0 W per 90°: 0.00 cd/klm un lato, in basso Per tutte le direzioni che, per le lampade installate e utilizzabili, formano 30.000 m l'angolo indicato con le verticali inferiori. 8.000 m Nessuna intensità luminosa superiore a 90°. 7.728 m La disposizione rispetta la classe di intensità -0.500 m luminosa G6. 0.0 ° La disposizione rispetta la classe degli indici di 0.000 m abbagliamento D.6. Pagina 3 STRADA DI QUARTIERE 10.05.2012 Redattore Telefono Fax e-Mail Via Dante con Brera CDO TT 150W / Risultati illuminotecnici Fattore di manutenzione: 0.80 Scala 1:258 Lista campo di valutazione 1 Campo di valutazione Carreggiata 1 Lunghezza: 30.000 m, Larghezza: 7.000 m Reticolo: 10 x 6 Punti Elementi stradali corrispondenti: Carreggiata 1. Manto stradale: R3, q0: 0.070 Classe di illuminazione selezionata: ME4b Valori reali calcolati: Valori nominali secondo la classe: Rispettato/non rispettato: DIALux 4.10 by DIAL GmbH (Tutti i requisiti fotometrici sono rispettati.) Lm [cd/m²] 1.00 ≥ 0.75 U0 0.52 ≥ 0.40 Ul 0.53 ≥ 0.50 TI [%] 7 ≤ 15 SR 0.52 ≥ 0.50 Pagina 4 STRADA DI QUARTIERE 10.05.2012 Redattore Telefono Fax e-Mail Via Dante con Brera CDO TT 150W / Rendering 3D DIALux 4.10 by DIAL GmbH Pagina 5 STRADA DI QUARTIERE 10.05.2012 Redattore Telefono Fax e-Mail Via Dante con Brera CDO TT 150W / Rendering colori sfalsati DIALux 4.10 by DIAL GmbH Pagina 6 STRADA DI QUARTIERE 10.05.2012 Redattore Telefono Fax e-Mail Via Dante con Brera CDO TT 150W / Campo di valutazione Carreggiata 1 / Osservatore 1 / Isolinee (L) Valori in Candela/m², Scala 1 : 258 Reticolo: 10 x 6 Punti Posizione dell'osservatore: (-60.000 m, 1.750 m, 1.500 m) Manto stradale: R3, q0: 0.070 Valori reali calcolati: Valori nominali secondo la classe ME4b: Lm [cd/m²] 1.00 U0 0.54 Ul 0.53 TI [%] 7 ≥ 0.75 ≥ 0.40 ≥ 0.50 ≤ 15 Rispettato/non rispettato: DIALux 4.10 by DIAL GmbH Pagina 7 STRADA DI QUARTIERE 10.05.2012 Redattore Telefono Fax e-Mail Via Dante con Brera CDO TT 150W / Campo di valutazione Carreggiata 1 / Osservatore 2 / Isolinee (L) Valori in Candela/m², Scala 1 : 258 Reticolo: 10 x 6 Punti Posizione dell'osservatore: (-60.000 m, 5.250 m, 1.500 m) Manto stradale: R3, q0: 0.070 Valori reali calcolati: Valori nominali secondo la classe ME4b: Lm [cd/m²] 1.08 U0 0.52 Ul 0.76 TI [%] 6 ≥ 0.75 ≥ 0.40 ≥ 0.50 ≤ 15 Rispettato/non rispettato: DIALux 4.10 by DIAL GmbH Pagina 8