IL NANISMO N E L GENERE " PLANTAGO " 261 quindi, a quel che pare, con caratteri ereditari, ma variabili entro un certo limite per lo sviluppo della pianta, la larghezza delle foglie, la forma e la lunghezza della spiga, la pubescenza ecc. : variazioni sulle quali furono fondate alcune cattive specie. Sta il fatto che la pianta italiana, di cui vidi abbondante materiale nei vari Erbari da me consultati e che raccolsi in più luoghi, suole presentarsi in una forma diminuita, stenofilla ed a spiga capituliforme e, secondo alcuni autori, ne sarebbe esclusiva. L a tipica PI. argentea della località classica di Gap differirebbe, secondo il K e r n e r , dalla pianta dell'Italia (M. Baldo), dell'Istria e della Dalmazia per le foglie più larghe e brevi, quinquenervie ed in ciascuna pagina argentino-sericee. Entità alla quale spetterebbe il nome di PI. capitata Hoppe et Hornsch. Secondo il materiale da me esaminato, nella Francia meridionale, donde la specie fu scoperta e descritta, cresce sia la forma platifilla-quinquenervia, che la stenofilla-trinervia e termini di transizione, mentre in Italia, pure essendo di gran lunga più comune ed in alcuni distretti esclusiva la seconda, non manca la prima, la quale assume, quindi, dimensioni non inferiori alla pianta francese. Faccio poi osservare che essa PI. capitata fu scoperta in Italia dal Colonna sui monti degli Equicoli e distinta sotto i nomi di « Plantago incana trinervia montana » e di « Trinervia Plantago altera minima montana incana » e che la specie fondata da Hoppe ed Hornschuch nel 1818 è preceduta da un'omonima PI. capitata pubblicata dal T e n o r e nel «Prodromo della flora napoletana» e quindi nel 1811-15, salvo in seguito ad essere confusa dall'Autore con forme capituliformi di PI. lanceolata e come tale interpretata da molti autori: in ogni modo al nome Tenoreano spetta la priorità. 1 2 3 4 5 Schedae ad fior ani exsiecalam austro-hunr/aricam, n. 1430. HOPPE E T HORNSCHUCH, Tagebuch einer Heise nach den Küsten des adriatisehen Meeres ecc., Regensburg, Rotermundt, 1818, p. 261, 278, in « F l o r a », v o l . I X (1826), 1 Beil., p. 72 et ex Reichenbach. Fl. germ. excurs., 1830-32, p. 395. Tipicissima è, ad esempio, in tutte le A l p i orientali, donde non vidi mai il tipo ! F . COLONNA, Ecphrasis ecc., fig. p. 259, descr. p. 260. TUMORE, Prodromus florae neapolitanae, p. LIV" in « Flora napoletana », v o l . I (1811-15). 1 2 3 1 5 KERXKR,