quindi, a quel che pare, con caratteri ereditari, ma variabili entro un

IL
NANISMO N E L GENERE
" PLANTAGO "
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quindi, a quel che pare, con caratteri ereditari, ma variabili
entro un certo limite per lo sviluppo della pianta, la larghezza
delle foglie, la forma e la lunghezza della spiga, la pubescenza
ecc. : variazioni sulle quali furono fondate alcune cattive specie.
Sta il fatto che la pianta italiana, di cui vidi abbondante
materiale nei vari Erbari da me consultati e che raccolsi in
più luoghi, suole presentarsi in una forma diminuita, stenofilla
ed a spiga capituliforme e, secondo alcuni autori, ne sarebbe
esclusiva. L a tipica PI. argentea della località classica di Gap
differirebbe, secondo il K e r n e r , dalla pianta dell'Italia (M. Baldo), dell'Istria e della Dalmazia per le foglie più larghe e brevi,
quinquenervie ed in ciascuna pagina argentino-sericee. Entità
alla quale spetterebbe il nome di PI. capitata Hoppe et Hornsch.
Secondo il materiale da me esaminato, nella Francia meridionale, donde la specie fu scoperta e descritta, cresce sia la forma platifilla-quinquenervia, che la stenofilla-trinervia e termini di transizione, mentre in Italia, pure essendo di gran lunga
più comune ed in alcuni distretti esclusiva la seconda, non
manca la prima, la quale assume, quindi, dimensioni non inferiori alla pianta francese. Faccio poi osservare che essa PI.
capitata fu scoperta in Italia dal Colonna sui monti degli
Equicoli e distinta sotto i nomi di « Plantago incana trinervia
montana » e di « Trinervia Plantago altera minima montana
incana » e che la specie fondata da Hoppe ed Hornschuch
nel 1818 è preceduta da un'omonima PI. capitata pubblicata
dal T e n o r e nel «Prodromo della flora napoletana» e quindi
nel 1811-15, salvo in seguito ad essere confusa dall'Autore con
forme capituliformi di PI. lanceolata e come tale interpretata da
molti autori: in ogni modo al nome Tenoreano spetta la priorità.
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Schedae ad fior ani exsiecalam austro-hunr/aricam, n. 1430.
HOPPE E T HORNSCHUCH, Tagebuch einer Heise nach den Küsten des
adriatisehen Meeres ecc., Regensburg, Rotermundt, 1818, p. 261, 278,
in « F l o r a », v o l . I X (1826), 1 Beil., p. 72 et ex Reichenbach. Fl.
germ. excurs., 1830-32, p. 395.
Tipicissima è, ad esempio, in tutte le A l p i orientali, donde non
vidi mai il tipo !
F . COLONNA, Ecphrasis ecc., fig. p. 259, descr. p. 260.
TUMORE, Prodromus florae neapolitanae, p. LIV" in « Flora napoletana », v o l . I (1811-15).
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KERXKR,