UNIONE INQUILINI Sindacato Casa e Territorio Via Tribunali n° 181

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UNIONE INQUILINI
Sindacato Casa e Territorio
Via Tribunali n° 181 Napoli
Telefax 081 210810
e mail [email protected]
PER IL RILANCIO E LA RIPRESA DELL’EDILIZIA RESIDENZIALE
PUBBLICA!!!!
CONTRO GLI SFRATTI DI QUALSIASI NATURA E GENERE!!!!!!!
CONTRO L’AUMENTO DELL’AFFITTO E IL TAGLIO DEI SERVIZI
SOCIALI!!!!!!
CONTRO IL DEGRADO,L’EMARGINAZIONE,L’ESCLUSIONE E L’ELUSIONE
SOCIALE:PER IL DIRITTO ALLA CASA E ALLA DIGNITA’ !!!!!!!!!
Tra le emergenze perenni che la città di Napoli vive sulla sua pelle sicuramente c’è quella del
lavoro,della casa,dell’emarginazione ed esclusione sociale che si vive nelle periferie e criminalità
politica ed economica. Il lavoro che non c’è o che c’è e viene vissuto e praticato tutto al nero e a
sottocosto.La questione degli sfratti sta assumendo dimensioni enormi coinvolgendo migliaia di
famiglie e di singoli cittadini che non hanno nessuna alternativa se non trovarsi in mezzo ad una
strada. Affittare una casa a Napoli o in Provincia è diventato un’impresa impossibile:con mezzo
stipendio non ce la fai più. Il Comune di Napoli e l’Iacp le case popolari non le costruiscono più e ne
le acquistano: i contributi per il sostegno all’affitto vengono erogati con il contagocce e l’ultimo
bando fatto risale agli affitti dell’anno 2002. Tra gli aventi diritto collocati nella categoria B ( i privi
di reddito ) il Comune di Napoli per assegnare i contributi disponibili dovrà procedere al sorteggio,
causa le troppe domande presentate .
Non vanno naturalmente trascurate le grandi questioni che si stanno giocando sulla pelle dei
cittadini napoletani,in particolare:
La cessione ( a prezzi stracciati ) da parte della Società Risanamento a Pirelli del proprio
patrimonio edilizio e la successiva messa in vendita dello stesso con realizzo di grandi
guadagni;
L’acquisto sempre di Pirelli del rione Stella Polare a prezzi di pura svendita e successiva
vendita ai legittimi assegnatari a prezzi di mercato ( altro affare pagato dai cittadini );
L’aumento vertiginoso ,in particolare nel centro storico e nella zona della stazione
centrale,della pratica dei subaffitti a danno degli studenti fuori sede e degli immigrati;
La vendita da parte del Comune di Napoli del suo patrimonio ubicato nel centro antico e
storico della città. Patrimonio immobiliare di immenso valore storico ed architettonico
facile preda di interessi speculativi,affaristici e camorristi.
Il riutilizzo delle aree industriali dimesse,in modo particolare Bagnoli e l’area ex
Industriale. I piani regolatori approvati prevedono per Bagnoli uno sviluppo turistico (
porticciolo e alberghi di lusso,campi di golf ecc) e poca edilizia pubblica e lo stesso dicasi per
la ex zona industriale. Il costo dei fitti a Bagnoli è proibitivo e tutti gli inquilini storici si
sono visti triplicare i vecchi affitti. Per fortuna non c’è stata l’assegnazione a Napoli e a
Bagnoli della Coppa America perché in caso contrario gli spazi e le aree destinate al poco di
edilizia sovvenzionata e popolare che si ha intenzione di costruire se ne sarebbe andata via.
Le responsabilità sono diverse e tutte note:
In primo luogo l’Amministrazione Comunale che pensa che vendendo case popolari può
attingere risorse per pagare i suoi debiti.E’ responsabile del grande saccheggio e
speculazioni che le società immobiliari stanno facendo ( Pirelli,Caltagirone,Romeo ) e in
ultimo di non fare assolutamente niente per porre un argine,un freno al degrado,
all’abbandono , che si vive nei quartieri popolari di Napoli
Le Organizzazioni sindacali ( Sunia Sicet Uniat Assocasa ) che non vogliono organizzare
nessuna mobilitazione per il diritto alla casa,alla dignità,alla difesa ,alla valorizzazione e al
rilancio e ripresa dell’edilizia residenziale pubblica.Una forte mobilitazione costringerebbe i
centri di comando e della speculazione a dover ridiscutere i loro progetti di saccheggio e
devastazione della città e ciò non è quello che vogliono i dirigenti del Sunia Sicet Uniat
Assocasa.
Se vogliamo difendere il diritto alla casa, se vogliamo opporci agli sfratti,se vogliamo ribellarci
al degrado,all’emarginazione,all’abbandono crescente dei nostri quartieri dobiamo
organizzarci collettivamente ed unitariamente sconfiggendo la rassegnazione e la protesta
individuale le quali servono solo ed esclusivamente a farci arretrare.
Sfratti Zero: a dirsi è bello metterlo in pratica un impresa impossibile.Una società che afferma
il pricipio che la proprietà privata è sacra e inviolabile opporsi significa andare allo scontro.Nel
caso del singolo inquilino,lasciato solo e alla prese con la polizia lo scontro significa la sconfitta
e la messa in mezzo alla strada.Il problema grande e vero sono le migliaia di alloggi sfitti e vuoti
che la rendita non mette sul mercato e che servono per fare speculazione, in questo caso le
Istituzioni che fanno? Per non fare le requisizioni fanno regali alla proprietà ( minore Ici,
affitto diretto delle case sfitte per ventiquattro mesi ecc) senza avere in cambio quasi niente.
Dobbiamo riuscire ad invertire la rotta: dobbiamo lottare per fare abbattere tutto ciò che è
brutto e fatiscente, recuperare gli immobili in disuso ed abbandonati, rilanciare una grande
campagna per nuovi alloggi popolari e impedire la vendita di quelli che ci sono. Guardiamoci
intorno e vediamo chi possono essere i nostri interlocutori presenti nelle Istituzioni e nei Partiti
Politici che possono essere coinvolti in questa nostra lotta. Il Governo deve investire soldi per
realizzare nuovi alloggi popolari e noi lo dobbiamo incalzare affinché ciò avvenga,questo vale
per il governo delle destre o per un governo di centro sinistra.Diversamente abbiamo assistito
al fallimento di tutte le politiche assistenziali sul fronte della casa incluso il sostegno all’affitto e
il fondo sociale costituito con la legge 431/98.Nei pochi casi che ha funzionato è servito solo per
incrementare la rendita visto che non appena il proprietario sapeva che il Comune ti dava il
contributo per l’affitto ti aumentava in nero il pigione.
CASA LAVORO DIGNITA’ – LA LOTTA E’ UNA SOLA
UNITA’ DI TUTTI I PROLETARI
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