Gli Amici della Musica di Venezia tra Mozart e il Novecento

Note veneziane
Gli Amici della Musica di Venezia
tra Mozart e il Novecento
Molti gli appuntamenti
programmati e prodotti dall’Associazione
Provincia
di Venezia
G
li Amici della Musica di Veticolare giunta alla sua seconda ediFrasi del Novecento
nezia, rinnovati nell’organico
zione e divisa in quattro appunta2006
Gran Teatro La Fenice, Venezia
e attivissimi tra Venezia e Pamenti, tutti alle 18.00. Si cominSale Apollinee
9 novembre / 20 dicembre 06
dova, chiudono l’anno con una nutrita secia il 9 novembre con un concerto
giovedì 9 novembre 2006 ore 18
rie di iniziative. Ne parliamo con Paolo
pensato e in gran parte anche scritDGD/p (Destruction
Cattelan, presidente e direttore artistico
to da Riccardo Nova, compositore
Generating Deity project)
di Riccardo Nova
dell’Associazione.
che usa mettere a confronto la tracon Basavanahalli Chandramouli Manjunath, voce e
percussione, Pino Basile, percussione, Gijs Levelt, tromba
Con l’anno mozartiano abbiamo
dizione dell’avanguardia novecenIcarus Ensemble
Giorgio Bernasconi direttore
cominciato a occuparci, oltre che
tesca e attuale con le tradizioni «allunedì 20 novembre 2006 ore 18
dell’organizzazione, anche della
tre» della musica extraeuropea. Il
Hugo Von Hofmannstahl
produzione di spettacoli ed evensuo progetto si avvale di un per“Lettera di Lord Chandos”
quasi un melologo con musiche di Gioachino Rossini,
ti unici, inseriti però anche in un
cussionista e vocalista indiano, BaArnold Schoenberg, Maurice Ravel, Morton Feldman,
Gustav Mahler
contesto scenico, come nel caso
savanahalli Chandramouli Manjucon Toni Servillo, voce recitante
Antonio Ballista, pianoforte
dello spettacolo Mozart: come divennath, di un trombettista olandese,
martedì 12 dicembre ore 18
tare veneziano in un mese (cfr. VeneGijs Levelt, e di un altro percusOccidui hominis omnes voces. Iter I
ziaMusica e dintorni, n. 9, pp. 22sionista, questa volta italiano, Pino
musiche di Johannes Brahms, Pëtr Il’ic Cajkovskij,
Igor Stravinskij, Alban Berg, Viktor Ullmann
23). In questo senso il 25 ottobre
Basile. Questi solisti suonano insiecon Susanna Armani, soprano
Roberto Bertuzzi, pianoforte
al Teatro Verdi di Padova all’interme all’Icarus Ensemble. Il progetmercoledì 20 dicembre ore 18
no del festival «Wolfango De’ Seto è dedicato all’inquietante figura
Occidui hominis omnes voces. Iter II
renissimi Mozartini» è stata predella dea Kalì.
musiche di Robert Schumann, Giuseppe Martucci,
Guido Alberto Fano
sentata la prima esecuzione assoluIl 20 novembre poi Toni Servillo
con Sara Mingardo, contralto
Gabriele Gorog, pianoforte
ta in tempi moderni del Don Chilegge l’amara Lettera di Lord Chandos
sciotte di padre Martini, che come
di Hugo von Hoffmansthal, in una
tutti sanno è stato il maestro itaperformance che diventa quasi un
liano di Mozart quando questi fremelologo grazie al florilegio di muquentava l’Accademia Filarsiche scelte da Antonio Balmonica di Bologna. Questa
lista e dallo stesso Servillo,
figura di religioso erudito
che vanno da Rossini fino a
che si divertiva a fare muMorton Feldman, passando
sica esce molto nitidamenper Mahler e Ravel.
te in questo Don Chisciotte,
A dicembre presentiache è una sorta di intermezmo due eventi che rienzo, dove i personaggi, cotrano nelle nostre strateme nella Serva padrona, che
gie di produzione. Si tratta
è il suo modello, sono solo
di concerti di musica vocatre: un uomo, una donna e
le da camera che però tenuna figura muta che in questo caso è Sancho Pancha. È
tano di rappresentare due viaggi nella cultura e nelle inun’operina, un Don Chisciotte molto vulgato e anche per
tonazioni dell’uomo occidentale. Il primo, il 12, è intercerti versi «tradito», rispetto a Cervantes. Questo evenpretato da un soprano veneziano, Susanna Armani, acto, coprodotto con il Conservatorio «Pollini» di Padocompagnata al pianoforte da Roberto Bertuzzi, in un
va, ha visto la partecipazione di uno scenografo molto
repertorio che va da nove lieder di Brahms a Chaikointeressante come Antonio Panzuto, che ha proposto
vskij, da Stravinskij, che è un po’ un perno ideale su cui
una scena e una regia multimediali.
poggia la serata, ai sette lieder giovanili di Alban Berg
Questo progetto rientra tra le tante attività da voi promosse duper concludere con la grande crisi della cultura occirante la stagione. Ora rivolgiamoci al futuro…
dentale che è qui rappresentata da un musicista di granIn primo luogo a novembre c’è una seconda parte del
de valore ma che ha avuto una biografia tragica, cioè
progetto «Wolfango De’ Serenissimi Mozartini», e si
Viktor Ullmann, allievo di Schoenberg morto ad Hautratta ancora di una prima esecuzione assoluta in temschwitz. Lui scrive splendidi canti su poesie di un’autripi moderni, un’azione sacra di Johann Gottlieb Nauce del Cinquecento francese, Louise Labé.
mann, che si terrà a Padova con l’Orchestra di Padova
Si chiude il 20 con un altro viaggio attraverso la voe del Veneto diretta da Sergio Balestracci (cfr. l’articocalità dell’Occidente, che parte da Schumann per conlo a p. 26).
cludersi con le note di Guido Alberto Fano, affidato al
Poi, sempre in novembre, parte alle Sale Apollinee
contralto Sara Mingardo e al pianista Gabriele Gorog.
della Fenice «Frasi del Novecento», una rassegna par(l.m.)
per informazioni on-line: www.culturaspettacolovenezia.it
Continua il progetto
«Wolfango De’ Serenissimi
Mozartini», e alle Sale
Apollinee va in scena il
mondo contemporaneo
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Note veneziane
Il Premio Venezia,
instancabile fucina di nuovi talenti
Giunge alla XXIII edizione il celebre concorso pianistico
C
ome sovente è accaduto in questo momento dell’autunno, VeneziaMusica e dintorni volge ancora una volta il suo sguardo a quello che è considerato uno tra i più validi e prestigiosi concorsi pianistici nazionali: il Premio Venezia, realizzato dall’Associazione Amici della Fenice in collaborazione con
la Fondazione Teatro La Fenice, con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il contributo
della Regione Veneto,
e giunto quest’anno alla sua XXIII edizione.
La sua finalità è quella
di far conoscere i giovani pianisti più promettenti del panorama
italiano, aiutandoli in
un percorso, quello del
musicista, fatto di studio e perfezionamento continuo, che richiede una preparazione il
più possibile variegata e
approfondita.
«Si tratta di un’ottima
palestra», ci dice Barbara di Valmarana, Presidente dell’Associazione «Amici della Fenice». «Per citare solo un
esempio, il più prossimo, la ragazza che vinse lo scorso anno, Leonora Armellini, a soli
quattordici anni viene
chiamata a suonare un
po’ dappertutto. Il 12
novembre sarà a Londra; inoltre, con l’aiuto della Regione, sono stati organizzati quest’anno tre concerti nel
nostro territorio. I teatri sono sempre stati affollatissimi, al punto che, a Padova, hanno addirittura dovuto
cominciare il concerto con mezz’ora di ritardo per consentire che tutte le persone riuscissero a entrare e prendere posto».
La giuria tecnica, in carica per due anni, è composta
dai nomi più prestigiosi della cultura musicale contemporanea, a garanzia che i giovani partecipanti vengano valutati dalle professionalità ai più alti livelli. «Proprio quest’anno è completamente cambiata e ne faranno parte Marcello Abbado, Pietro De Maria, Mario
Messinis, Giampaolo Minardi, Giorgio Pestelli. Il Teatro La Fenice, non avendo ancora il suo nuovo direttore artistico, ha chiamato a suo rappresentante Mario
Bortolotto. La giuria popolare, composta da cinque uomini e cinque donne, sarà formata da Giovanni Agliata
di Montereale, Maurizio Bianchini, Gianni Caizzi, Fa-
brizio Di Giura, Paolo Marzotto, Marie Brandolin, Jane Da Mosto, Paola Deperis, Elisabetta Fabbri, Beatrice Trinchese Marciano».
Il concorso si articola in quattro prove (selezione,
concerto dei concorrenti, cinquina dei semifinalisti e
concerto dei finalisti), delle quali le ultime tre aperte al
pubblico. «Mentre le selezioni saranno effettuate al teatro Malibran», ci spiega la Valmarana, «le due serate fi-
nali avranno luogo nella Sala Grande della Fenice, di
forte e bell’impatto per questi ragazzi tutti giovanissimi e alle prime esperienze in pubblico».
Il bando, rimasto per lo più invariato nel corso degli
anni, presenta oggi una novità di programma con l’aggiunta di una Sonata di Beethoven, e una novità di premio: «Ci saranno due borse di studio in più rispetto alle precedenti edizioni, borse che assegniamo ai giovani vincitori con grande gioia. Sappiamo che molti di
loro studiano su vecchi strumenti o, addirittura, non
ne possiedono alcuno. Questi giovani hanno bisogno
di denaro, che permetta loro di cominciare a pagare la
prima rata di un nuovo strumento o lezioni private per
continuare a perfezionarsi».
Il Premio, concorso selettivo e complesso, continua
dunque imperterrito la sua strada, senza fare passi indietro a sedersi sugli allori passati, per proiettare invece
sguardi e forze verso un futuro di soddisfazioni sempre da (ri)conquistare. (i.p.)
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Note veneziane
Alle Zitelle un’oasi
di vitalità culturale per adulti e bambini
Il Cz95 chiude con un buon bilancio
il suo primo anno di attività
F
esteggia il primo compleanno il Cz95, centro polifunzionale delle Zitelle cogestito da Mediaculture insieme a moltissime altre istituzioni, tra cui la
Municipalità di Venezia, Murano e Burano e l’Esu di Venezia
nell’ambito del Progetto Urban
Italia.
«Cerchiamo di coniugare – dice
Calogero Lo Giudice, presidente
di Mediaculture e direttore culturale del Centro – la partecipazione quotidiana dei residenti con la
presenza di studenti che vivono in
città, e soprattutto alla Giudecca,
oltre che delle tante persone che
arrivano qui per le singole iniziative. Per questo offriamo un ventaglio molto ampio di proposte,
che vanno dalle attività dedicate
Nelle foto alcune iniziative del Centro Cz durante l’anno passato.
ai bambini al cinema muto musicato dal vivo, dalle mostre fotografiche ai concerti di musica etnica e classica, per citare solo alcuni degli eventi». Ed efte di spettatori. I numeri del primo anno di vita sono
fettivamente il programma è molto variegato, e prevenotevoli: 124 iniziative realizzate, 20 soggetti culturali
de anche rappresentazioni teatrali, un’ampia serie di incoinvolti e soprattutto 9000 presenze effettive, e tutto
contri e proiezioni, il caffè letterario Frigo. Al Cz sono
fa pensare che i risultati possano ripetersi (o anche mipoi attivi gli studi per i giovani artisti della Fondazione Bevilacqua
la Masa. A quest’insieme di iniziative incentrate sul mondo contemporaneo e le sue problematiche, va
aggiunta anche la Mediateca, una
sala attrezzata con otto postazioni
di visione e un vasto archivio video e cd rom, aperta dal lunedì al
sabato dalle 17.30 alle 23.00.
Al di là della bellezza e dell’accoglienza del luogo, nei suoi molti spazi, piccoli, medi e grandi, all’interno e anche all’esterno, la formula del Cz risulta vincente per le
numerose sinergie che stabilisce
tra Associazioni, cooperative e popolazione veneziana, in un panorama generale profondamente caratterizzato dalla desertificazione
culturale. Sono moltissime le realtà cittadine coinvolte nella gestione di questo luogo anticonvenzionale che si riempie costantemen30
Note veneziane
gliorarsi) nell’arco della nuova stagione, che è partita bene nel mese di ottobre.
Tra le tante manifestazioni già terminate, si citano qui
ad esempio i «Racconti neri» di Dino Buzzati, affrontati dall’Associazione culturale Studio Insieme, oppure
la performance multimediale
Jazz e pittura live, organizzata
dall’Associazione Tecnopolis
Lidra con artisti italiani, sloveni e americani.
Nutrito anche il cartellone del mese di novembre, in
cui spicca, tra le altre proposte, l’«Omaggio a Shostakovich» nel centenario della nascita, per il quale – do-
po Lettere, Memorie e musiche,
lettura drammatizzata a cura di Roberta Reeder (svoltasi il 29 ottobre) – il 7 novembre verrà proiettato Oktober,
il terzo lungometraggio di
Sergei Mikhailovich Eisenstein, accompagnato dalle
musiche del grande compositore russo nell’esecuzione
di Antonio Vigani, docente
del Conservatorio Benedetto Marcello. Tutti gli eventi,
salvo casi eccezionali, sono
gratuiti. (l.m.)
Per informazioni:
www.cz95.org
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