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EDITORIALE
L’uva
del Sud Africa
e il libro dei sogni
Pietro Busetta, attento conoscitore dell’economia siciliana, rivela
in un “fondino” sul Giornale di Sicilia di essere rimasto sorpreso e amareggiato vedendo sui banconi di un ipermercato londinese, uva di modesto aspetto e forse di ancora meno piacevole sapore, proveniente dal lontanissimo Sud Africa.
I nostri prodotti, belli, gustosi e naturali, purtroppo non riescono,
se non con qualche eccezione, a varcare le Alpi, anzi addirittura stentano
a conquistare i grossi mercati del nord Italia. Se poi l’impresa riesce, per
merito di produttori all’avanguardia e di commercianti intraprendenti
(Ragusa e i suoi primaticci vi dicono nulla?), ecco qualche Solone del
piccolo schermo lanciare ipocritamente l’allarme puntando il mirino della
critica proprio, e soltanto, contro le serre isolane.
Ma per far sì che l’ortofrutta siciliana riesca ad arrivare sui mercati di mezza Europa servono anche quelle grandi strutture che sono state
di recente richieste al presidente della Regione, Totò Cuffaro, in occasione
della sua visita a Palazzo Minoriti (servizi da pagina 3). Il presidente
Musumeci non ha aperto il libro dei sogni davanti al “governatore”, ma ha
elencato ciò che gran parte dei siciliani si aspettano da anni: una rete ferroviaria più celere e comoda, collegamenti stradali più sicuri, un grande
aeroporto che diventi punto di riferimento intercontinentale nel cuore del
Mediterraneo, porti in grado di accogliere turisti e far partire rapidamente
le merci.
Il presidente Cuffaro ha preso nota, qualche risposta forse comincia già ad arrivare. Sembra ormai avere superato anche l’ultimo ostacolo il
completamento dell’autostrada Catania-Siracusa (vedi il servizio a pagina
20). Speriamo di poter dare ulteriori aggiornamenti positivi nei prossimi
appuntamenti.
Anche in questo numero del “nuovo corso” del giornale vi proponiamo una nostra inchiesta: le adozioni. Speranze, amarezze, gioie e
dolori sono scanditi dalla fredda meccanica delle leggi. Non riteniamo di
aver affrontato la tematica a 360° gradi, ma di aver fornito, comunque,
qualche motivo di riflessione e spunti da approfondire.
Daniele Lo Porto