Veglia per la professione Temporanea

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Veglia per la professione Temporanea
di
Anna e Luciana
Figlie della Chiesa
7 settembre 2012
Domus Aurea - Roma
INTRODUZIONE
Hai mai ascoltato il respiro dell’universo in una notte stellata? È un
silenzio che parla, parla al cuore, al mio cuore. E parla di Dio, di quel
Dio che conosce il nome di ognuna di quelle innumerevoli stelle, e tu
sei una di quelle. Di ognuno Egli sa il momento in cui nasce e il
momento in cui si spegne, dei suoi movimenti, delle sue rotazioni.
Quanto più Egli sa di me, ha pensato a me prima ancora che mi
formassi nel grembo materno, conosce ogni battito delle mie ciglia,
conta ogni capello del mio capo, la mia parola non è ancora sulla mia
bocca e Lui già la conosce tutta. In questa sera in cui ci prepariamo
con la preghiera alla prima Professione religiosa di Anna e Luciana
vogliamo ritrovare lo stupore di questo amore che le ha conosciute
da sempre, le ha chiamate per nome, le ha scelte dall’eternità per fare
di loro e della loro vita un capolavoro stupendo.
Amore intenso
Immobile
Le cose ancora non sono
Palpito di vita
Adamo ancora non è
Non pronuncio il tuo nome
L'amore è palpito in me
Poi gradino per gradino
L'incontro nell'anima
È un amore intenso intenso
È un amore intenso in te
È un amore intenso in te
Immutabile
È un amore in
È un amore in
Immobile
Incantato giardino
In un attimo l'incontro
Tutto è gioia dentro di me
Non pronuncio il tuo nome
L'amore è palpito
È un amore intenso intenso
È un amore intenso in te
È un amore intenso in te [è un
amore in, è un amore in]
Immutabile [è un amore in]
È un amore in te
Immutabile
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Lettore: Il Signore disse ad Abramo: «Va' via dal tuo paese, dai tuoi
parenti e dalla casa di tuo padre, e va' nel paese che io ti mostrerò;
[…] io ti colmerò di benedizioni […] come le stelle del cielo e come
la sabbia che è sul lido del mare.
Dio cerca l’uomo ma anche l’uomo cerca Dio. Come Abramo
ascoltiamo la voce del Signore e mettiamoci in cammino verso
l’incontro con Lui; lo facciamo muovendoci verso la Cappella,
sapendo che siamo convocati e attesi.
Canto: De noche
De noche iremos de noche
que para encontrar la fuente
sólo la sed nos alumbra
sólo la sed nos alumbra
INTRODUZIONE DEL SACERDOTE
Fratelli e sorelle, siamo riuniti nel nome del Padre del Figlio e dello
Spirito Santo; la santa Trinità illumini gli occhi del nostro cuore,
affinché sappiamo a quale speranza ci ha chiamati, qual è la ricchezza
della gloria della sua eredità che ci riserva tra i santi. Come Dio ha
chiamato Abramo, ancora si degna di chiamare uomini e donne per
stringere con loro un patto d’alleanza e d’amore. In questa veglia noi
vogliamo pregare per Anna e Luciana e per tutti coloro che, in vari
modi, si consacrano al Signore. La Chiesa è in festa quando alcuni
giovani rispondono a una chiamata particolare del Signore; rendiamo
grazie alla Chiesa, perché la vocazione nasce nel suo grembo.
Dal libro del profeta Geremia
La parola del Signore mi fu rivolta in questi termini: «Prima che io ti
avessi formato nel grembo di tua madre, io ti ho conosciuto; prima
che tu uscissi dal suo grembo, io ti ho consacrato». Non temere,
perché io sono con te … , dice il Signore.
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Cantico
Benedetto sia Dio,
Padre del Signore nostro Gesù Cristo, *
che ci ha benedetti
con ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo.
In lui ci ha scelti *
prima della creazione del mondo,
per trovarci, al suo cospetto, *
santi e immacolati nell’amore.
Ci ha predestinati *
a essere suoi figli adottivi
per opera di Gesù Cristo, *
secondo il beneplacito del suo volere,
a lode della gloria
della sua grazia, *
che ci ha dato
nel suo Figlio diletto.
In lui abbiamo la redenzione
mediante il suo sangue, *
la remissione dei peccati
secondo la ricchezza della sua grazia.
Dio l’ha abbondantemente riversata su di noi
con ogni sapienza e intelligenza, *
poiché egli ci ha fatto conoscere
il mistero del suo volere,
il disegno di ricapitolare in Cristo
tutte le cose, *
quelle che del cielo
come quelle della terra.
Nella sua benevolenza
lo aveva in lui prestabilito *
per realizzarlo
nella pienezza dei tempi.
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PROFESSIONE DI FEDE DEI CHIAMATI
Anna: Noi crediamo che Dio ci ha scelti prima della creazione del
mondo, per essere santi e immacolati al suo cospetto ( Ef 1,4).
Luciana: Noi crediamo che ci ha scelti fin dal seno materno, ci ha
chiamati con la sua grazia e si è compiaciuto di rivelare a noi suo
Figlio, perché lo annunziassimo (Gal 1,15-16).
Anna: Noi crediamo che Egli ci ha salvati e ci ha chiamati con una
vocazione santa, non in base alle nostre opere, ma in base alla sua
grazia che ci è stata data in Cristo Gesù fin dall’eternità ( 1 Tim 1,9).
Luciana: Noi crediamo, considerando la nostra chiamata, che Dio ha
scelto ciò che nel mondo è stolto per confondere i sapienti.
Anna: Noi crediamo che Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole
per confondere i forti.
Luciana: Noi crediamo che Dio ha scelto ciò che nel mondo è
ignobile e disprezzato e ciò che è nulla per ridurre a nulla le cose che
sono, affinché la nostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana,
ma sulla potenza di Dio (1 Cor 1,27 ; 2,5).
Anna: Noi crediamo che Cristo Gesù ci ha stimati degni di fiducia
chiamandoci al suo servizio (1 Tim 1,12).
Luciana: Noi crediamo che Colui che ha iniziato in noi quest’opera
buona, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù, perché
Colui che ci ha chiamato è fedele (Fil 1,6 ; 1 Ts 5,24).
ADORAZIONE EUCARISTICA
Sono qui a lodarti
Luce del mondo
nel buio del cuore
vieni ed illuminami
Tu mia sola speranza di vita
resta per sempre con me
Sono qui a lodarTi
qui per adorarTi
qui per dirTi che
Tu sei il mio Dio
E solo Tu sei santo
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Sei meraviglioso
Degno e glorioso sei per me.
Re della storia e Re della gloria
sei sceso in terra fra noi
con umiltà il Tuo trono hai lasciato
per dimostrarci il Tuo amor
Non so quanto è costato a te
morire in croce lì per me
Invoca il nome del tuo Signor
e salvo sarai.
Silenzio
Anna e Luciana presentano davanti all’altare l’incenso e l’abito
religioso; l’incenso è il segno della loro vita che vuol essere preghiera
incessante a Dio per la Chiesa e per il mondo. L’abito è la veste
preparata per loro dal Signore Gesù perché la grazia ricevuta nel
giorno del Battesimo produca in loro frutti copiosi.
Canto: Come tu mi vuoi
Eccomi Signor, vengo a te mio Re,
che si compia in me la tua volontà.
Eccomi Signor, vengo a te mio Dio,
plasma il cuore mio e di te vivrò.
Se tu lo vuoi Signore manda me
e il tuo nome annuncerò.
Come tu mi vuoi io sarò,
dove tu mi vuoi io andrò.
Se mi guida il tuo amore paura non ho,
per sempre io sarò come tu mi vuoi.
Eccomi Signor, vengo a te mio Re,
che si compia in me la tua volontà.
Eccomi Signor, vengo a te mio Dio,
plasma il cuore mio e di te vivrò.
Tra le tue mani mai più vacillerò
e strumento tuo sarò.
Come tu mi vuoi io sarò,
dove tu mi vuoi io andrò.
Questa vita io voglio donarla a te
per dar gloria al tuo nome mio Re.
Silenzio
Dal Vangelo secondo Giovanni (15,1-8)
«Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiuolo.
Ogni tralcio che in me non dà frutto, lo toglie via;
e ogni tralcio che dà frutto, lo pota affinché ne
dia di più. Voi siete già puri a causa della parola
che vi ho annunciata. Dimorate in me, e io dimorerò in voi. Come il
tralcio non può da sé dar frutto se non rimane nella vite, così neppure
voi, se non dimorate in me. Io sono la vite, voi siete i tralci.
Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto;
perché senza di me non potete far nulla.
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Se uno non dimora in me, è gettato via come il tralcio, e si secca;
questi tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e si bruciano. Se
dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quello
che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che
portiate molto frutto, così sarete miei discepoli.
Canto: Ascolto la tua voce
Ascolto la tua voce Signor, spero nella tua Parola,
in te rifugio io troverò perché sei la mia dimora.
Finché soffierà il vento
E ogni vita avrà il suo canto
Se all’alba un fiore si aprirà
Bagnerà la sabbia il mare,
Scioglierà la neve il sole
il creato la tua voce ascolterà.
Io vedo la tua luce Signor, come il sole all’aurora,
vicino a te io camminerò, non avrà ombre la sera. Rit.
Io sento la tua pace Signor, tu mi dai la gioia vera.
A te per sempre io canterò proclamando la tua gloria. Rit.
Silenzio
Dal trattato sulla verginità di S. Ambrogio
Considera quanti doni ti porta lo Spirito Santo, secondo la promessa
della Scrittura divina: il Regno, l’oro, la bellezza; il Regno sia perché
sei la sposa del Re eterno, sia perché con la tua invitta forza d’animo
non sei schiava delle lusinghe della sensualità, ma invece le domini
come una regina; l’oro, perché, come quel metallo passando al
crogiuolo acquista maggiore preziosità, così l’avvenenza di un corpo
verginale, suggellata dallo Spirito di Dio, aumenta il proprio incanto.
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Quanto alla bellezza, chi potrebbe raffigurarsene una maggiore di
quella di colei che è amata da Re […] consacrata a Dio, sempre sposa,
talché il suo amore non conosce tramonto? […]. Le tue azioni
producono un favo di miele: la verginità è degna, infatti, di essere
paragonata alle api, perché, come queste, è industriosa, pudica, sobria
[…]. Come vorrei, figlia mia, che tu imitassi l’ape minuscola, che si
nutre di fiori, con la bocca raccoglie la prole, e con la bocca dà foggia
al suo lavoro! Questa devi imitare, figlia mia: le tue parole non
frappongano alcun velo d’inganno, non abbiano alcun viluppo di
ipocrisia, ma siano tutto candore e piene di gravità. Anche dalla tua
bocca nasca la progenie senza fine dei tuoi meriti […]. Mettiti dunque
in volo, vergine, ma sulle ali dello spirito, per poter spaziare al di
sopra del peccato, se desideri di raggiungere Cristo […]. Va’ dunque,
con ogni premura, in cerca di un fiore così delizioso,
e non lo troverai che nella valle del tuo cuore; solo
per le anime umili egli suole effondere il suo
profumo.
Canto: Più dolci del miele
Più dolci del miele le tue parole, o mia diletta.
Ed il profumo della tua veste come il profumo dell’incenso .
Silenzio
Da Fiore di Passione di M. Oliva Bonaldo.
«Un po' di puro amore apporta maggiore utilità alla Chiesa che non
tutte le altre opere messe insieme» (Cantico 29,2). «Le Figlie della
Chiesa vogliono glorificare il Padre compiendo l'opera stessa di Gesù
che il Padre ha loro assegnato come membra di Lui. E quest'opera
comune al Capo e alle membra è l'edificazione del Corpo di Cristo
nell'amore». «Se vi chiedono quali opere abbracciamo, rispondete ciò
che il Signore vi suggerisce, perché la nostra opera è solo questa, e per
compierla abbiamo bisogno solo di amore».
Lo Spirito d'Amore nella Trinità non produce nessuna Persona divina,
ma fa divine le persone e le opere umane.
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Il segreto per attirarlo è stare a lungo cuore a cuore con Dio, sole con
l'Amore solo. La vita contemplativa tutta consacrata all'orazione è
come le zone tropicali dove il sole cade a strapiombo e produce
apparentemente il deserto; ma l'irrigazione del sottosuolo affiora in
oasi di frescura e dolcezza che della mano dell'uomo non hanno
affatto bisogno. Là poi dove i fiumi sboccano la vegetazione è così
lussureggiante che l'opera dell'uomo serve solo a distribuirla fra le
terre meno soleggiate, e queste plaghe sono serbatoi inesauribili di
provvidenza. È la vita apostolica, tutta tesa verso l'Unione
trasformante per cui l'anima, sola con l'Amore solo, dona amore a
tutti. È la nostra vita. La Figlia della Chiesa deve accumulare Sole, Sole
meridiano, per produrre i frutti spontanei dell'Amore e nutrire
divinamente le anime. Sola con l'Amore solo dona a tutti l'Amore
spontaneamente, necessariamente, irresistibilmente; per via, dove
urge il bisogno di carità, in faccia all'avvenire: processione di Dio fra
gli uomini.
Canto: Fiamma viva d’amore
O fiamma viva d'amore
che soave ferisci.
O fiamma squarcia la tela
a questo dolce incontro.
O dolce soave piaga
delicata carezza,
Tu parli di vita eterna
cambiando la morte in vita.
O amato che sul mio petto
dolcemente riposi.
D'amore e gloria pieno
Soavemente m'innamori.
O fuoco nel cui splendore
le oscure profondità,
rischiari al mio diletto
portando luce e calore.
O amore che tutto crei
sublime eterna carità,
la tua fiamma
è più forte d'ogni cosa,
più forte della morte.
O amore che tutto crei
sublime eterna carità,
la tua fiamma
è più forte d'ogni cosa,
più forte della morte.
Preghiamo insieme: O Signore fa’ di noi la tua dimora, raggiungici
nelle profondità del nostro essere e convertici al tuo amore, attiraci
ogni giorno a Te, attraversa la nostra vita e quella degli altri; aiutaci a
fare del nostro cuore una stanza che accoglie i fratelli e li fa incontrare
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con Te. Vogliamo costruire questa dimora, perché vi possano sostare
tutti coloro che passano nel cammino della nostra vita. Vogliamo
vederTi con gli occhi del cuore e pregarTi nella luce.
Anna e Luciana: Fuoco che continuamente bruci e mai ti spegni né
manchi né mai puoi diminuire, anche se tutto il mondo attinga alla
tua fiamma. O luce che dai luce: nella tua luce noi vediamo e senza di
essa rimaniamo nelle tenebre; e in questa luce ti chiediamo di fare di
noi uno strumento di salvezza per tutti.
Marta: O Dio, eterno Dio, indirizza verso di te il cuore e la volontà
dei ministri della Santa Chiesa, tua sposa, affinché seguano te, agnello
umile e mansueto, per la via della croce. Ardi col fuoco del tuo Spirito
le loro anime, trasferisci i loro cuori dai legami del mondo al giardino
del tuo amore, come piante novelle, come speranza della Chiesa.
Giulia: O Dio, eterno Dio , noi chiediamo per i giovani la fede e il
coraggio. Fa’ che non temano, perché Tu sei il Signore della storia e
dell’universo. Alimenta in loro il desiderio di progetti grandi e nobili,
sentimenti di solidarietà, perché mettano a disposizione delle
comunità i talenti che la Provvidenza ha elargito loro e possano
scoprire l'autentico senso della vita.
Il Celebrante: Signore rendi le nostre comunità cristiane autentici
cenacoli capaci di accogliere e curare le vocazioni. Fa’ che ci
impegniamo ad accompagnarle nel loro sviluppo, come ogni madre è
sollecita e ogni padre è premuroso per la crescita e la felicità dei
propri figli. Per Cristo nostro Signore.
Canto di reposizione:
Lode a Te, Signor, lode a Te, Signor,
mia roccia, mia fortezza,
mia vita, mio canto,
lode a Te, Signore, lode a Te, Signore.
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BENEDIZIONE DELL’ABITO
(Cecilia pone l’abito sull’altare)
Celebrante: o Dio, che nel grembo verginale di Maria hai rivestito il
tuo Figlio della nostra umanità, benedici † questo abito e concedi a
queste tue figlie di annunziare con la loro vita la futura risurrezione
per rivestirsi un giorno dell’immortalità beata. Per Cristo nostro
Signore. Amen.
ASPERSIONE DEGLI ABITI RELIGIOSI
Canto: Manda il tuo Spirito
Manda il Tuo Spirito, manda il Tuo Spirito,
Manda il Tuo Spirito, Signore su di noi.
Manda il Tuo Spirito, manda il Tuo Spirito,
Manda il Tuo Spirito, Signore su di noi.
La Tua presenza noi invochiamo per esser come tu ci vuoi.
Manda il Tuo Spirito, Signore su di noi,
impareremo ad amare proprio come ami tu.
Un sol corpo, un solo Spirito saremo,
un sol corpo, un solo Spirito saremo.
Rit.
La tua sapienza noi invochiamo, sorgente eterna del tuo amore.
Dono radioso che dà luce ai figli tuoi,
nel tuo amore confidiamo. La tua grazia ci farà
Chiesa unita e santa per l’eternità,
Chiesa unita e santa per l’eternità.
Rit.
Signore vieni in noi, Signore vieni in noi.
Signore vieni in noi, Signore vieni in noi.
Signore vieni in noi, Signore vieni in noi.
SALUTO E BENEDIZIONE DEL SACERDOTE: Il Signore sia con voi…
Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio † e Spirito Santo. Amen.
Andiamo in pace.
Rendiamo grazie a Dio.
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Canto finale: Ave Maria
Ave Maria, Ave. Ave Maria, Ave.
Donna dell’attesa e madre di speranza
Ora pro nobis.
Donna del sorriso e madre del silenzio
Ora pro nobis.
Donna di frontiera e madre dell’ardore
Ora pro nobis.
Donna del riposo e madre del sentiero
Ora pro nobis.
Ave Maria, Ave. Ave Maria, Ave.
Donna del deserto e madre del respiro
Ora pro nobis.
Donna della sera e madre del ricordo
Ora pro nobis.
Donna del presente e madre del ritorno
Ora pro nobis.
Donna della terra e madre dell’amore
Ora pro nobis.
Ave Maria, Ave. Ave Maria, Ave.
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