Opere per violino e pianoforte Missa Choralis S10

Associazione Erato
Coro del Civico Istituto Musicale Brera di Novara
Omaggio a
Liszt
nel bicentenario della nascita
Opere per violino e pianoforte
Missa Choralis S10
MASSIMO GIUSEPPE BIANCHI Pianoforte
EMY BERNECOLI Violino
CORO DEL CIVICO ISTITUTO MUSICALE BRERA
ALBERTO SALA Organo
FRANCESCO IORIO Direttore
Chiesa di San Nazzaro della Costa-Novara
Venerdì 25 novembre 2011, ore 21
Ingresso libero
Con il contributo della
Franz Liszt
(1811-1876)
Zweite Elegie S131
Elegie S130
Gran Duo concertant S128
La Lugubre Gondola S134
Romance Oubliée S132
****************
Missa Choralis S10
Kyrie eleison
Kyrie eleison,
Signore pietà
Signore pietà,
Christe eleison,
Cristo pietà,
Kyrie eleison.
Signore pietà.
Gloria
Gloria in excelsis Deo
et in terra pax hominibus bonæ voluntate.
Laudamus te, benedicimus te,
adoramus te, glorificamus te,
gratias agimus tibi propter magnam gloriam tuam.
Domine Deus Rex cælestis,
Deus pater omnipotens,
Domine, Fili Unigenite, Jesu Christe,
Domine Deus, Agnus Dei, Filius Patris,
Gloria
Gloria a Dio nell‟alto dei cieli
e pace in terra agli uomini di buona volontà.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo,
ti adoriamo, ti glorifichiamo,
ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa.
Signore Dio, Re del cielo,
Dio padre onnipotente,
Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo,
Signore Dio, Agnello di Dio, figlio del Padre,
qui tollis peccata mundi, miserere nobis,
qui tollis peccata mundi
suscipe deprecationem nostram,
Qui sedes ad dexteram Patris miserere nobis,
tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi,
tu che togli i peccati del mondo,
accogli la nostra supplica,
tu che siedi alla destra del Padre abbi pietà di noi,
quoniam tu solus Sanctus, tu solus Dominus,
tu solus altissimus Jesu Christe,
cum Sancto Spiritu in gloria Dei Patris.
Amen.
perchè tu solo il Santo, tu solo il Signore,
tu solo l‟altissimo Gesù Cristo,
con lo Spirito Santo nella gloria del Padre.
Amen.
Credo
Credo in unum Deum, Patrem omnipotentem
factorem cœli et terrae,
visibilium omnium et invisibilium.
Et in unum Dominum Jesum Christum,
Filium Dei unigenitum,
et ex Patre natum ante omnia sæcula.
Deum de Deo, lumen de lumine,
Deum vero de Deo vero,
Credo
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra,
di tutte le cose visibili ed invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo,
unigenito Figlio di Dio,
nato dal Padre prima di tutti i secoli.
Dio da Dio, luce da luce,
Dio vero da Dio vero,
genitum, non factum,
consubstantialem Patri,
per quem omnia facta sunt.
Qui propter nos nomine,
et propter nostram salutem
generato, non creato
della stessa sostanza del Padre,
per mezzo di Lui tutte le cose sono state create.
Per noi uomini
e per la nostra salvezza
descendit de cœlis, et incarnatus est
de Spiritu Sancto ex Maria Virgine,
et homo factus est.
è disceso dal cielo, e per opera dello Spirito Santo
si è incarnato nel seno della Vergine Maria,
e si è fatto uomo.
Crucifixus etiam pro nobis, sub Pontio Pilato
passus et sepultus est.
Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,
morì e fu sepolto.
Et resurrexit tertia die secundum scripturas.
Et ascendit in coelum, sedet ad dexteram patris.
Et iterum venturus est cum gloria,
iudicare vivos et mortuos:
cuius regni non erit finis.
E il terzo giorno è resuscitato secondo le scritture,
è salito al cielo, siede alla destra del Padre,
e di nuovo verrà nella gloria
per giudicare i vivi ed i morti:
E il Suo regno non avrà fine.
Et in Spiritum Sanctum Dominum
et vivificantem: qui ex Patre Filioque procedit,
qui cum Patre et Filio
simul adoratur et conglorificatur:
Qui locutus est per prophetas.
Et unam sanctam catholicam
et apostolicam ecclesiam.
Confiteor unum baptisma
in remissionem peccatorum,
et expecto resurrectionem mortuorum,
et vitam venturi saeculi. Amen.
Credo nello Spirito Santo che è il Signore
e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio,
e con il Padre e il Figlio
è adorato e glorificato,
e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la chiesa una, santa,
cattolica ed apostolica.
Professo un solo battesimo
per il perdono dei peccati,
ed attendo la risurrezione dei morti,
e la vita del mondo che verrà. Amen.
Sanctus
Sanctus, Sanctus, Sanctus,
Dominus Deus Sabaoth
Santo
Santo, Santo, Santo
è il Signore!
Pleni sunt coeli et terra gloria tua,
I cieli e la terra sono pieni della tua gloria,
Hosanna in excelsis
Osanna nell‟alto dei cieli.
Benedictus
Benedictus qui venit in nomine Domini,
Benedictus
Benedetto colui che viene nel nome del Signore,
Hosanna in excelsis
Osanna nell‟alto dei cieli.
Agnus Dei
Agnus Dei qui tollis peccata mundi,
miserere nobis. (2)
Agnus Dei qui tollis peccata mundi,
Agnus Dei
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo,
abbi pietà di noi. (2)
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo,
dona nobis pacem.
dona a noi la pace.
Soli
Soprano:Amanda Malandra - Tenori: Paolo Benedetti, Luciano Carmagnola - Bassi: Piero Ceffa, Andrea Pompili.
Le due Elegie, la Romance Oublièe e La Lugubre Gondola appartengono all'ultima fase della
produzione di Liszt, segnata da un ripiegamento su se stesso e da una rinuncia al
virtuosismo, all'effetto. In queste opere l'autore è pensoso, incline al pessimismo e a
orizzonti tragici, ben lontani dall'immaginario delle sue opere precedenti, scritte negli
anni mondani e di successo. La Lugubre Gondola, ad esempio (splendido squarcio
visionario, di cui esiste anche una versione assai celebre per solo pianoforte) nasce dalla
visione da parte dell'autore di un funerale a Venezia. Sono opere scritte tra il 1875 e il
1881. Ben diverso il Grand Duo concertant, del 1837, un tema e variazioni tratto dalla
romanza di M. Lafont intitolata "Le Marin". Si tratta di un'opera virtuosistica dove non
mancano nondimeno geniali invenzioni timbriche. Essa sembra richiamarsi alla musica
brillante più in voga all'epoca (la quarta variazione, ad esempio, è una Tarantella in la
minore) e anche il violino, non meno del pianoforte, ha qui modo di misurarsi con
difficoltà impervie. Complessivamente si può affermare che la musica da camera occupa
uno spazio limitato nella produzione lisztiana, benché i risultati cui l'autore giunge in
questo genere siano spesso originali (un discorso analogo, forse, andrebbe fatto per la
produzione liederistica). Probabilmente l'atteggiamento più introspettivo degli ultimi
anni di vita, e il mutato sentimento nei confronti di se stesso e del mondo, ha favorito
una ricerca in questo senso, ricerca che ha prodotti pochi quanto preziosi frutti,
raramente eseguiti benché ricchissimi di fascino e contenuto poetico.
Unica Messa per coro misto ed organo composta da Liszt (delle altre, due prevedono un
ampio organico orchestrale, una è per coro virile ed organo), la Missa Choralis organo
concinente vide la luce a Roma nel 1865, tra il Vaticano, dove Liszt era ospite del
Cardinale Hohenlohe, e Villa d‟Este. Il 1865 è un anno particolare per la vita religiosa del
compositore: entra nella chiesa cattolica ricevendo la tonsura e gli ordini minori. Questo
suo nuovo “status” accresce il suo impegno nel perseguimento di un ideale di musica
liturgica a lui caro fin dagli anni ‟40: maturando un sentimento di avversione per le
composizioni religiose composte in Italia e Francia (dove l‟opera informava
pesantemente anche le esecuzioni liturgiche), Liszt auspicava e proponeva un ritorno al
canto gregoriano e allo stile palestriniano, anticipando quel movimento ceciliano
(ricordiamo l‟apporto in Italia di Lorenzo Perosi) che tanto contribuì alla rinascita della
musica liturgica nell‟Europa di fine ‟800 e del ‟900. Con la Missa Choralis Liszt supera il
concetto di musica sacra come musica religiosa da concerto e si impegna appunto sul
concetto ceciliano di musica sacra come musica liturgica. L‟inizio può esserne inteso
come “manifesto”: le voci che entrano in imitazione canonica (su un antifona gregoriana
tratta dai Vespri del Corpus Christi) e l‟impianto modale (in modo dorico, anche se
abbandonato quasi immediatamente), ne sono prova. Il canto gregoriano è poi presente
nell‟intonazione del Credo, proposto all‟unisono dall‟intero coro, e in generale informa
vari punti della Messa. Liszt ovviamente non rinuncia ad alcuni stilemi propri del suo
linguaggio, mescolando curiosamente lo stile antico ai cromatismi, alle audaci armonie, ai
cambi repentini di tonalità, ai temi energici fondati su solide armonie (si veda l‟inizio del
Sanctus e il “Pleni sunt cœeli”) alternati a temi sinuosi di grande bellezza (“Benedictus”).
Nell‟Agnus Dei Liszt dà alla Messa un carattere ciclico, chiudendo con il “Dona nobis
pacem” che reintroduce il tema del Kyrie.
EMY BERNECOLI
Dopo il diploma in violino presso il Conservatorio „A. Buzzolla‟ di Adria (Ro) ha
conseguito il Diploma Accademico di Secondo livello in discipline musicali con 110 e
lode e Tesi su „Le Streghe‟ di Paganini. Si è specializzata in musica antica con i maestri
Enrico Casazza e Alfonso Fedi e affronta abitualmente il repertorio antico, sia come
solista che in diverse formazioni da camera. Tra le Orchestre con cui collabora
ricordiamo l‟ Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l‟Orchestra del Teatro Lirico
„G. Verdi‟ di Trieste , la Filarmonica Arturo Toscanini di Parma e l‟Orchestra da camera
di Mantova. Ha studiato con Pavel Vernikov e Mariana Sirbu e, nel 2006, si è diplomata
all‟ Accademia di Alto Perfezionamento Musicale „R. Romanini‟ di Brescia con
Domenico Nordio, dedicandosi al repertorio romantico e virtuosistico. Ha approfondito
il repertorio da camera con alcuni membri del Quartetto di Venezia e del Nuovo
Quartetto Italiano, con Istvan Parkanyi ( primo violino del celebre Orlando Quartet)
nonchè con Gunter Pichler, primo violino dell‟ Alban Berg Quartett. Nel giugno 2010 si
è diplomata in musica da camera con il massimo dei voti presso l‟Accademia di Santa
Cecilia di Roma con il maestro Rocco Filippini e all‟Accademia Musicale di Firenze con
il maestro Alessandro Specchi, con il quale ha studiato il repertorio da camera per duo
con pianoforte. E‟ stata premiata in importanti concorsi nazionali ed internazionali da
camera. Un suo cd per l‟etichetta Naxos, in duo con il pianista Massimo Giuseppe
Bianchi, è in corso di realizzazione ed uscirà all‟inizio del 2012.
MASSIMO GIUSEPPE BIANCHI
Perfezionatosi sotto la guida di Bruno Canino, si è specializzato nel repertorio
cameristico seguendo i corsi di Franco Rossi, Maureen Jones, il Trio di Trieste e il Trio
di Milano. Ha studiato composizione con Vittorio Fellegara e Bruno Zanolini,
frequentando, tra l‟altro, una masterclass tenuta da György Ligeti. E‟ ospite come
pianista di numerose istituzioni musicali e di festival di prestigio tra i quali ricordiamo
qui: Amici della Musica di Campobasso, Campus Internazionale di Musica di Latina,
Società del Quartetto di Vercelli, Centro Studi Musicali “Ferruccio Busoni” di Empoli,
“Settembre Musica” di Torino, Accademia Filarmonica Romana, Associazione Musicale
Lucchese. Ha partecipato a molte trasmissioni radiofoniche eseguendo musica in diretta:
La Stanza della musica di Rai Radio 3, Radio2 della Svizzera Italiana ecc. Tra le sue
numerose collaborazioni artistiche si segnalano quelle con Bruno Canino, Antonio
Ballista, Michelle Makarski, Mariana Sirbu, Guido Corti, Paolo Damiani, Il Quartetto
Stradivari, gli Interpreti Italiani. Nei suoi concerti affronta spesso opere di rara
esecuzione e notevole impegno virtuosistico, dalle variazioni Goldberg di Bach alla
Sonata di Jean Barraquè; ha eseguito più volte il ciclo completo delle trascrizioni per
pianoforte delle nove sinfonie di Beethoven realizzate da Franz Liszt oltre a numerosi
lavori a lui dedicati. Tiene masterclass e seminari partecipando anche a varie trasmissioni
su Rai Radio 3. Versatile improvvisatore è particolarmente significativa in tale ambito la
sua collaborazione con il grande jazzista italiano Enrico Pieranunzi con il quale tiene
numerosi concerti a 2 pianoforti ,con il violoncellista Paolo Damiani e con il clarinettista
francese Louis Sclavis. Suona in importanti Festival tra cui ricordiamo almeno “Roccella
Jonica-Rumori Mediterranei” e “Ischia Jazz Festival”. Nell‟Aprile 2010 è stato invitato a
tenere una master-class presso il Conservatorio di S. Cecilia in Roma. Ha recentemente
preso parte, su invito di Michele Campanella, alla “Maratona Liszt” presso l‟Auditorium
Parco della Musica di Roma. Ha realizzato l‟incisione integrale dell‟opera pianistica di
Giorgio Federico Ghedini uscita nel 2011 per l‟etichetta Naxos. Il suo prossimo CD, in
duo con la violinista Emy Bernecoli, uscirà all‟inizio del 2012 sempre per l‟etichetta
Naxos.
ALBERTO SALA
Nato a Monza nel 1974, ha completato gli studi musicali presso il “Pontificio Istituto
Ambrosiano di Musica Sacra di Milano”, in particolare con i maestri E. Vianelli
(pianoforte e organo), L. Molfino (composizione), G. Bredolo (direzione di coro), A.
Turco (canto gregoriano), conseguendo il Magistero in Canto Gregoriano con una tesi
riguardante “Luigi Sante Colonna, Maestro di Cappella e Organsita del Duomo di
Novara”. Ha frequentato inoltre nel 1996 il seminario di studio “La creatività organistica
di M. E. Bossi” con A. Sacchetti, nel 2002 un corso sulla prassi esecutiva barocca con G.
Acciai e negli anni 2004 e 2005 improvvisazione organistica con F. Caporali. Tiene
regolarmente diversi concerti d‟organo solista ed in formazione con altri strumenti.
Collabora con diversi cori effettuando tournées in Italia ed all‟estero. Ha suonato
nell‟ambito di Festival e Simposi Internazionali (Voci d‟Europa, Musica per il Giubileo,
Festival Mozart, Donne in Musica, World Forum on Music…) in vari Paesi (USA,
Francia, Belgio, Portogallo, Germania, Israele, Svizzera...) e in numerose città italiane.
Dal 1999 è Organista Titolare del Duomo di Novara e Direttore del Coro della Cappella
Strumentale. E‟ stato organista incaricato in occasione del Giubileo della Diocesi di
Milano nell‟anno 2000 per tutte le celebrazioni a Roma, collaborando quindi con la
Cappella Musicale del Duomo di Milano e il grande coro diocesano allestito. Coopera
stabilmente con i “Piccoli Cantori di S. Maria” della Cattedrale e con la “Cappella
Strumentale” del Duomo di Novara, con la quale ha anche effettuato diverse incisioni
discografiche, particolarmente di musica antica (Isabella Leonarda, Maurizio Cazzati), ma
anche di proprie composizioni (tra esse la “Missa Sancti Francisci”, per volontà dei
padre francescani del Monte Mesma – NO). Ha al suo attivo numerose composizioni ad
uso liturgico ed altre per soli, coro, organo ed orchestra eseguite a Roma, Loreto,
Bolzano, Novara, Gerusalemme, concepite nell‟ambito di importanti convegni e
manifestazioni. Sue le realizzazioni della “Preghiera Infocata” di S. Luigi Maria Grignion
da Montfort per voci recitanti, soli, coro, orchestra e organo rappresentata presso la
Cattedrale di Novara e trasmessa dell‟emittente SAT2000; l‟oratorio “Haec Nova
Jerusalem” per medesimo organico rappresentato presso il Sacro Monte di Varallo e
successivamente a Gerusalemme presso il Pontifical Institute de Notre Dame of
Jerusalem Center; da ultimo la “Passione di N. S. Gesù Cristo secondo San Luca”
recentemente eseguita in prima assoluta nell‟ambito del progetto Passio 2010 il 26 marzo
presso la Cattedrale di Novara.
CORO DEL CIVICO ISTITUTO MUSICALE "BRERA"
La storia del Civico Coro "Brera", espressione artistica del Civico Istituto Musicale
"Brera" di Novara, affonda le sue radici nella tradizione ormai ultracentenaria
dell‟Istituto. Ha preso parte attiva a spettacoli in Piemonte, Lombardia, Val d'Aosta,
Liguria, Emilia Romagna, Veneto, e ad importanti manifestazioni organizzate nella città
di Novara. Nel 1993 (anno di insediamento dell‟attuale Direttore Francesco Iorio) ha
preso parte alla riapertura del Teatro Coccia di Novara con "Les Huguenots" di G.
Meyerbeer, cui ha fatto seguire, sempre nel Teatro di Tradizione cittadino, "Italiana in
Algeri", "Cenerentola", "Barbiere di Siviglia" di G. Rossini nel 1996, ‟97, ‟98, "La figlia
del reggimento" e “Don Pasquale” di G. Donizetti nel 1999 e 2000. Si è dedicato inoltre
allo studio di composizioni del repertorio barocco, eseguendo “La Resurrezione" di H.
Schütz, "Membra Jesu nostri" di D. Buxtehude, “Gloria” di A. Vivaldi, “Passio
secundum Joannem” di A. Scarlatti, “Stabat mater” di G. B. Pergolesi, “Messiah” di G.
F. Haendel, “Te Deum” di M. A. Charpentier. Tra il 1998 e il 2009 ha eseguito la "Messa
di Requiem" di G. Verdi presso il Duomo di Novara, il Teatro Civico di Alessandria, il
Conservatorio di Milano, il Teatro Municipale di Piacenza, il Teatro Coccia di Novara, il
Palasport di Oderzo (TV). Tra il 2002 e il 2011 il Requiem di W. A. Mozart a Tirano,
Acqui Terme, Pontecurone, Milano, Mede Lomellina, Broni, Borgomanero, Arona,
Vercelli, San Martino Siccomario, Pettenasco, Vigliano Biellese, Novara, Varallo, e a
Bergamo con l‟Orchestra “Gli Archi della Scala” di Milano. Nel 2004 è stato invitato a
Chalon-Sûr-Saône (FRANCIA) dove ha tenuto un Concerto nel locale Conservatorio.
Nel 2005 i Carmina Burana di C. Orff presso il Teatro Coccia di Novara. Nel 2007 ha
eseguito, sotto la direzione di D. Rizzo, la prima esecuzione in tempi moderni del
“Miserere” di A. Luchesi; sempre nel 2007 è stato invitato alla manifestazione tortonese
“Perosiana” dove, sotto la direzione di A. Albertini, ha eseguito un Concerto (trasmesso
da Radio Vaticana nel Marzo 2008) con musiche di Perosi e di Faurè. Nel 2008, sotto la
direzione di A. Albertini, la “Messa da Requiem a tre voci d‟uomo” di Perosi a Tortona
per “Perosiana” e a Venezia nella Basilica di Santa Maria de‟ Frari per la Fondazione
Levi. Nel 2009 l‟esecuzione de “The Messiah” di G. F. Haendel nel 250° anno della
morte del compositore. Nel 2011 con il duo pianistico Bianchi-Ballista il Requiem di
Mozart a Novara e a Varallo Sesia nella versione per pianoforte a 4 mani di Carl Czerny.
Nel 1999 ha inciso un Compact Disc con musiche di autori che dal 1800 ad oggi hanno
contribuito all'evolversi della storia musicale novarese (Coccia, Mercadante, Manfredi,
Ferrante, Colonna); nel 2006, per il settimanale “Panorama”, ha inciso “Don Giovanni”
e “Requiem” di W. A. Mozart. Di prossima uscita un CD con la “Messa da Requiem a
tre voci d‟uomo” e la cantata “In cœna Domini” di L. Perosi.
FRANCESCO IORIO
Direttore del Coro del Civico Istituto Musicale Brera è, dal 1993, il Maestro Francesco
Iorio, diplomato in Pianoforte Principale, in Composizione ad Indirizzo Corale e
Direzione di Coro , in Didattica della Musica. Ha partecipato a Masterclasses di Tecnica
Vocale e di Perfezionamento in Direzione e Pratica Corale. Ha svolto per 14 anni
intensa attività concertistica con il Coro Femminile “Novaria” di Novara, eseguendo un
repertorio prevalentemente da camera. Nel 1997 è stato Direttore del Coro della
Cappella Strumentale del Duomo di Novara, con il quale ha eseguito un repertorio di
carattere prevalentemente sacro incentrato su autori del periodo rinascimentale e
barocco. Nell‟aprile 2000 è stato invitato a Izhevsk (RUSSIA) a dirigere i locali Coro e
Orchestra in un programma di musica barocca italiana e in “Adiemus” di K. Jenkins. Nel
2001 è stato “Aiuto Maestro del Coro” presso l‟Ente Teatro Massimo Bellini di Catania
nella produzione “La Battaglia di Legnano” di G. Verdi. E‟ stato Docente di Direzione
di Coro e Repertorio Corale per Didattica della Musica presso il Conservatorio di
Foggia, di Armonia e Composizione presso l‟Istituto Musicale Carlo Soliva di Casale
Monferrato, di Propedeutica Musicale presso il Civico Istituto Musicale Brera di Novara.