TRA FELCI E BETULLE, CON IL MONTE ROSA ALL’ORIZZONTE
Un anello con digressione a est: questa la proposta. Si cammina su agevoli sterrate, tra boschi alternati a
spazi aperti, e lunghi tratti pianeggianti interrotti da brevi salite-discese per attraversare i corsi d’acqua.
La mancanza di indicazioni non pone problemi: il percorso è evidente e l’attenzione si può dedicare
all’ambiente.
Come arrivare
La località San Germano di Cavallirio, dove è post l’area parcheggio all’ingresso della riserva, si trova sulla
SR 142 a 5 km da Romagnano Sesia, direzione Borgomanero.
Mezzi pubblici. Non arrivano all’area (stazione di Romagnano a 5 km dalla riserva).
Il percorso
Primi passi sulla strada che si dirige nel bosco, accanto alla bacheca della riserva.
Si cammina tra roveri, farnie, cerri e betulle, ombra assicurata. Dopo due chilometri si prospettano due
brevi varianti: a destra, oltre una valletta, si raggiunge il laghetto del Poianino, a sinistra si raggiunge
un aperto altopiano, circondato da querce. La via principale conduce invece con una breve discesa al letto
del Torrente Strona che indica un cambio di direzione: si va a sinistra, fino a svoltare a destra sulla
pista proveniente da Ghemme. Si interrompe così l’anello per la citata digressione “orientale”.
Dopo circa 500 metri si lascia la strada per Ghemme per svoltare a sinistra verso Fontaneto d’Agogna.
Passato l’avvallamento del Torrente Strego, si giunge all’area degli impianti di pino strobo, i cui filari si
alternano al tipico paesaggio di baraggia, con il bianco delle betulle che fa da contrasto a distese di
molinia, brugo e felci.
Passata la ferrovia Santhià–Arona (il trenino della baraggia, “ramo secco” frettolosamente tagliato),
con un’ombrosa discesa si plana in un bel bosco di ontano nero, rara essenza autoctona tipica delle
zone umide. La ferrovia accompagna al sottopasso dell’autostrada, oltre la quale gli ultimi lembi di
baraggia segnano il limite orientale della riserva.Si inverte rotta, tornando sui propri passi a riprendere
l’anello (in 2 km si va a Fontaneto d’Agogna)
Ritrovata la pista da Ghemme si svolta a destra, in direzione nord, per uscire dopo mezzo chilometro
nella radura più ampia della riserva: il Piano Rosa, appellativo legittimato dalla vista sul Monte Rosa a
occidente. Si prosegue su strada dal fondo più regolare, la componente naturale cede spazio a zone
agricole e in breve si giunge a lambire la Cascina detta della “Torba” (Cascina Robbiati). È il limite della
baraggia, nonché la fine della pista. Raggiunta la SR 142 si svolta a sinistra per superare il tratto
motorizzato che in mezzo chilometro riporta al punto di partenza.
In sintesi
Luogo di partenza: località San Germano, Comune di Cavallirio, ingresso ovest della riserva.
Lunghezza: 18 km (12 Km l’anello, 6 Km la variante a Fontaneto d’Agogna)
Dislivello non rilevante. Tempo: 5 h.
Nel parco informati
ENTE DI GESTIONE DELLE RISERVE PEDEMONTANE E DELLE TERRE D'ACQUA
Via xx settembre, 12 – Albano vercellese (VC)
Tel: 0161 73112
[email protected]; www.lamedelsesia.vc.it - www.riservepedemontaneterredacqua.it
Da vedere
A Romagnano Sesia, il Museo storico etnografico. Con sede nella Villa Caccia, edificio ottocentesco
progettato dall'Architetto Antonelli. Articolato in varie sezioni dedicate alla civiltà contadina, vitivinicola e
ai mestieri. Molto curate le ricostruzioni di ambienti legati sia alla vita domestica sia a quella sociale. Info:
tel. 0163 827237
A Ghemme, il Castello-Ricetto. Vero e proprio borgo fortificato., fra i meglio conservati del Piemonte.
Info: Pro Loco, tel. 0163 840314