Esercitazioni di meccanica dei fluidi – Laurea in Ingegneria Energetica a.a. 2013/2014 Daniela Molinari – Giovanni Porta Statica Distribuzione delle pressioni La distribuzione delle pressioni all’interno di un fluido in quiete, pesante e incomprimibile, è governata da: z+p/γ= cost LEGGE DI STEVIN Il valore della costante è la quota zo in corrispondenza del quale la pressione è nulla. Tale piano prende il nome di piano dei carichi idrostatici. Al di sopra del piano dei carichi idrostatici c’è il vuoto (i fluidi non possono resistere a forze di trazione ma solo di compressione). Al di sotto la pressione aumenta linearmente con la profondità essendo infatti p=γ(zo-z)= γh dove h è l’affondamento rispetto al piano dei carichi idrostatici N.B. il coefficiente di proporzionalità è pari a γ Nota la pressione in un punto, la legge di Stevin ci consente di individuare con facilità la distribuzione delle pressioni nell’intera massa liquida. La legge di Stevin può anche essere scritta con riferimento alle pressione relativa. In tal caso la costante è la quota za in corrispondenza del quale la pressione relativa è nulla ovvero la pressione è uguale a quella atmosferica. Al di sopra del piano dei carichi idrostatici relativi la pressione relativa è negativa ovvero il fluido è in depressione. Ciò può accadere solo per fluidi contenuti in recipienti chiusi. Al di sotto la pressione aumenta linearmente con la profondità secondo Stevin. La distanza tra p.c.i. assoluto e relativo è pari alla differenza tra pressione assoluta e relativa, ovvero alla pressione atmosferica, in termini di altezza piezometrica del fluido (per l’acqua pari a10.33 m). 1 Esercitazioni di meccanica dei fluidi – Laurea in Ingegneria Energetica a.a. 2013/2014 Daniela Molinari – Giovanni Porta Spinta su superficie piana Si definisce spinta idrostatica la forza esercitata da un fluido in quiete su di una superficie. La spinta è quindi un vettore, la cui descrizione comporta la determinazione del modulo, della direzione e della retta di azione. La spinta è la risultante delle spinte elementari che agiscono ortogonalmente alla superficie in ogni punto. In generale il modulo della spinta è quindi pari al volume del solido delle pressioni sulla superficie stessa ed è applicata (sulla superficie) in corrispondenza del baricentro di tale volume (i.e. retta di azione) Applicando tali principi si ottiene che la spinta su di una superficie piana, comunque inclinata, è una forza diretta normalmente alla superficie stessa con modulo pari al prodotto della pressione pG nel suo baricentro per l’area della superficie. S= pGA=γhGA 2 Esercitazioni di meccanica dei fluidi – Laurea in Ingegneria Energetica a.a. 2013/2014 Daniela Molinari – Giovanni Porta Assumendo un riferimento cartesiano con asse x coincidente con una retta di massima pendenza del piano in cui giace la superficie e asse y coincidente con la retta di sponda (intersezione tra il piano dei carichi idrostatici e il piano della superficie), il punto di applicazione della spinta (detto anche centro di spinta) avrà invece coordinate: ξ= I M η= I xy M Essendo I il momento di inerzia della superficie rispetto alla retta di sponda, Ixy il momento centrifugo della superficie rispetto agli assi x e y, M il momento statico della superficie rispetto alla retta di sponda. M = ∫ xdA = xG A A I = ∫ x 2 dA A I = ∫ xydA A Nel caso frequente di superficie rettangolare, intersecante la retta di sponda, con due lati di lunghezza b, qualunque sia l’inclinazione della superficie: 2 3 ξ = xG + ξ G = b dove ξG = b è la distanza lungo la coordinata x tra baricentro e centro di spinta. 6 Si noti che il centro di spinta si trova sempre a una distanza dalla retta di sponda maggiore di quella del baricentro. 3 Esercitazioni di meccanica dei fluidi – Laurea in Ingegneria Energetica a.a. 2013/2014 Daniela Molinari – Giovanni Porta Esercizi 1) Sia dato un serbatoio a pareti verticali contenente acqua. Il livello del pelo libero all’interno del serbatoio sia h. Si determini la pressione sul fondo e si disegnino i diagrammi delle pressioni. 2) Si consideri il serbatoio in figura. Determinare la distribuzione delle pressioni. 3) Sia dato un serbatoio a pareti verticali contenente tre strati di liquido di densità rispettivamente ρ1, ρ2, ρ 3. Siano h1, h2 e h3 gli spessori dei tre liquidi. Si determini: - la pressione sulle superfici di separazione dei liquidi e sul fondo del serbatoio. - la posizione del p.c.i per i tre fluidi - i diagrammi delle pressioni 4) Si consideri il serbatoio in figura. Determinare l’indicazione del manometro semplice e del manometro metallico. (∆=0.86 m, n=1.59 bar) 5) Si consideri la situazione rappresentata in figura. Si determini la pressione sul fondo e sulla sommità del serbatoio. (Psommità = 9.88 · 103 Pa, Pfondo = 2.09 · 104 Pa) 4 Esercitazioni di meccanica dei fluidi – Laurea in Ingegneria Energetica a.a. 2013/2014 Daniela Molinari – Giovanni Porta 6) Determinare l’indicazione del manometro differenziale (Δ = 0.40 m). 7) Con l’elevatore idraulico in figura si deve sollevare un carico di 500 kg versando olio (ρ=780 kg/m3) nel tubicino. Determinare il livello minimo h tra il menisco del tubicino e il piano di appoggio superato il quale il carico incomincia a sollevarsi (h=0.53 m) olio h 500 kg 1,2 m 8) In due tubazioni orizzontali parallele scorrono acqua dolce e acqua di mare; esse sono collegate con un manometro a doppia U. Calcolare la differenza di pressione tra gli assi delle due tubazioni essendo la densità dell’acqua di mare e del mercurio, rispettivamente pari a 1035kg/m3, 13600 kg/m3 (3394 Pa). aria 40 cm acqua dolce acqua di mare 60 cm 70 cm 10 cm mercurio 5 Esercitazioni di meccanica dei fluidi – Laurea in Ingegneria Energetica a.a. 2013/2014 Daniela Molinari – Giovanni Porta 9) Sia dato il serbatoio in figura. Si calcoli la spinta esercitata dal fluido, il centro di spinta e la distribuzione delle pressioni sulle tre pareti del serbatoio. 10) Si consideri il serbatoio dell’esercizio 3. Si calcoli la spinta ed il punto di applicazione sulla superficie piana AA. (S= 1011032 N, ξG=3.6·10-3 m, ξ=1.005 m) 11) Determinare la reazione necessaria per mantenere chiusa la paratoia in figura (R=78867 N). 12) Determinare la spinta sulla superficie AA di sezione circolare. (S=1472 N). 13) Trovare la spinta totale e il centro di spinta che agisce su una paratoia rettangolare di dimensioni a×b, sommersa come indicato nella figura. Siano h1=3 m, h2=2,5 m, b=1,8 m, γ=9806 N/m3, a=1m. ( S=8825 N, h-ξ=0.9 m). Determinare inoltre la distribuzione delle pressioni. 6 Esercitazioni di meccanica dei fluidi – Laurea in Ingegneria Energetica a.a. 2013/2014 Daniela Molinari – Giovanni Porta 14) Determinare il valore della spinta idrostatica e la posizione del centro di spinta sulla parete rettangolare divisoria di larghezza b=1 m, θ=60° del serbatoio rappresentato in figura (γ1=γ2=10000 N/m3 , es. acqua di mare). (S=21939 N, ξ=1.64 m) r.s. s x r.s. h1=2.4 m γ1 θ γ2 7 h2=1.4 m