SERVIZIO CIVILE NAZIONALE Al CSV arrivano sei giovani I ragazzi rientrano nel progetto “Azioni Volontarie” e resteranno in servizio fino al 30 novembre 2010 Da sinistra Domenico Turrisi, Antonella Menga, Dario Loparco, Ilaria Caselli e Daniele Pomes A nche il CSV POIESIS, Centro Servizi al Volontariato della provincia di Brindisi da qualche giorno può contare sull’apporto dei giovani del Servizio Civile. Presso la sede centrale, infatti, sono in servizio Dario Loparco, Ilaria Caselli ed Antonella Menga. Altri due giovani, Daniele Pomes e Domenico Turrisi, invece, sono stati distaccati presso la bottega dell’Associazione Mamadù, (in via Primo Longobardi, al quartiere Casale) partner nel progetto “Azioni Volontarie”, presentato da CSV Salento Lecce, CSV Poiesis di Brindisi, Comune di Castrignano del Capo (Le), Comune di Salice Salentino (Le), Comune di San Cesario (Le), Associazione Nuove Speranze (Le), Provincia della Natività BMV (Le). “Sono le azioni che contano. I nostri pensieri sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo”. Parole del Mahatma Ghandi, semplici eppure tanto cariche di significati, così prossime al nostro mondo, quello del volontariato, in cui dono e gratuità restano parole vuote di senso fin tanto non si traducono in atti, in azioni concrete. È su questa riflessione che s’innesta il progetto Azioni Volontarie, che s’arricchisce, oltre che delle esperienze delle progettualità passate, anche dell’apporto di nuove partnership per promuovere e diffondere, soprattutto fra le giovani generazioni, una cultura solidale e di pace cercando di indurre un’economia sociale diversa, fatto di gratuità e di abnegazione che ogni giorno lotta e si scontra contro le realtà regolate dai sistemi di un’economia che invece non contempla il dono, l’alterità, la prossimità e la solidarietà. Azioni Volontarie si propone di intensificare e vivificare l’azione di sostegno al tessuto associativo propria dei CSV, riuscendo ad aumentare di riflesso la capacità progettuale e realizzativa delle associazioni ed incidendo significativamente sul numero di persone impegnate in maniera continuativa nel volontariato, di qualunque matrice. L’apporto degli enti in coprogettazione si propone nella funzione di antenne propagatrici delle azioni e delle opportunità offerte dai CSV in aree di territorio non servite direttamente da sportelli territoriali. Naturalmente questo obiettivo si potrà raggiungere attivando una serie di azioni mirate e specifiche, ognuna delle quali si propone degli obiettivi indicizzabili e misurabili. “Ho scelto il mondo del Volontariato afferma Ilaria Caselli, 28enne laureata in Psicologia – per una mia predisposizione a stare con gli altri e per il piacere di confrontarmi e di imparare dagli altri. Partecipando al bando del Servizio Civile ho creduto sin da subito di potermi arricchire professional- mente e personalmente del lavoro svolto”. “Da tempo mi occupo di Volontariato in una OdV - spiega Antonella Menga, 23 anni, studentessa in Scienze della Formazione a Lecce - in passato ho avuto altre esperienze nel reparto di Pediatria dell’Ospedale Perrino di Brindisi, per questo ho scelto di svolgere il servizio civile in questo settore: è un mondo che conosco, e mi stimola l’idea di poter attingere nuove e diverse competenze”. Sulla stessa lunghezza d’onda, anche il più piccolo dei nuovi arrivati, Dario Loparco, 19 anni, studente in Scienze Politiche: “Da diverso tempo ero interessato alle tematiche ed alla mission del CSV Poiesis. Già dai primi giorni ho potuto constatare un grande entusiasmo ed un ottimo feeling con lo staff che ci sta facendo sentire a nostro agio”. Entusiasti i due giovani brindisini in forza alla squadra di Mamadù. “Ho scelto questa soluzione – spiega Daniele Pomes – per riuscire a conciliare le mie esigenze attuali con la passione di sempre il Volontariato. Inoltre poterlo fare in una bottega equo-solidale mi dà l’opportunità di fornire un contributo alla definizione di un nuovo modello economico e sociale”. “I primi giorni – continua Domenico Turrisi – sono stati i più belli, ma anche i più difficili. Ho conosciuto gente di vario tipo, dagli altri giovani volontari che operano in bottega, ai responsabili di altre associazioni, agli utenti della stessa bottega: è tutto molto bello ed entusiasmante”.