Parkinson „SPED.IN A. P.ART.2.COMMA 20/C LEGGE 662/96 FILIALE BOZEN“ Attualità Periodico trimestrale dell‘Associazione per il Parkinson e malattie affini www.parkinson.bz.it 04 Parkinson e logopedia 12 Sonnolenza e Parkinson 14 Nuovo DVD: „Troppo giovane per il Parkinson“ 12 08 SEDE: 39100 Bolzano, Via Galileo Galilei 4/a, tel. 0471 93 18 88, Fax 0471 51 32 46; www.parkinson.bz.it Mail: [email protected] P.IVA-Cod. Fisc. 94056360210 Orario di apertura: Tutti i giorni dalle ore 9.00 alle 12.00, eccetto il giovedì dalle ore 15.00 alle 18.00 Nr. 47/Marzo 2011 Giornata mondiale del Parkinson 11 Aprile 2011 Giornata Mondiale del Parkinson “Shaking paralisi”è stato chiamato il morbo di Parkinson, per lungo tempo. È una malattia che si sviluppa pian piano, quasi invisibilmente, ma la sua diagnosi è quasi sempre associata ad uno shock, a una grande incertezza e paura. Perché nonostante i grandi progressi della medicina - è ancora incurabile. Il morbo di Parkinson sicuramente limita la qualità della vita, ma la maggior parte delle persone colpite può, con l’aiuto del farmaco giusto, della terapia fisica, della ginnastica ed, eventualmente, con un sostegno psico-terapeutico, condurre una buona vita. Molto importante è l’impegno personale, la volontà di reagire e di impegnarsi per conservare l’agilità mentale e fisica. I gruppi di auto-aiuto giocano un ruolo molto importante nel piano terapeutico. Qui si trova aiuto e sostegno, comprensione per le necessità e preoccupazioni quotidiane, e un clima che mantiene la gioia di vivere. Stare insieme, scambiarsi esperienze ed opinioni, intraprendere delle attività comuni sono tutte cose che contribuiscono al benessere. Il giorno 11 aprile, i soci del gruppo di Merano gestiranno uno stand informativo nella zona Indice 2 Pagina Giornata mondiale Parkinson 2 Editoriale 3 Logopedia e Parkinson 4/7 Notizie 8 Gruppi di auto aiuto 9 Sonnolenza e Parkinson 10/11 Parkinson/rivisitazione storica 12/13 Presentazione nuovo DVD 14 Dove trovare aiuto 15 Avvisi/ Offerte 16 Conferenza 17 Invito all‘assemblea 18 dell’ingresso dell’ospedale di Merano. Alle ore 11.00 interveranno il primario del reparto di neurologia, dott. F. Tezzon, e la primaria del reparto di riabilitazione, dott. essa Meinecke, con una breve relazione sulla malattia di Parkinson. A Bolzano sarà attivo, in occasione della giornata mondiale Parkinson, un punto di ascolto e informazione telefonico nella sede dell’Associazione in Via G. Galilei, n. 4°. Saremo a disposizione dalle 14,30 alle 17,30 ai numeri 0471 513244 e 0471 931888 per darvi informazioni sulle attività organizzate dall’associazione per le persone malate di Parkinson e sull’associazione. Chi vorrà potrà venire di persona. Saranno a disposizione anche materiali informativi. IL gruppo di Bressanone organizza, insieme al KFB di Millan e al KVW di Millan-Sarnes, una conferenza sul tema: “Vivere con il Parkinson”. Interverranno il dottor Franz Spögler, neurologo, e la dottoressa Gertraud Gisser, primaria del Reparto di Riabilitazione dell’Ospedale di Bressanone. La conferenza avrà luogo lunedì, 11 aprile, alle ore 19.30 presso il Centro giovanile di Millan. Impressum: Editore: Associazione Altoatesina per il Parkinson e malattie affini Sede: Via Galileo Galilei 4/a, Bolzano Consulenza medica: Dr. P.P. Pramstaller, Bolzano; Prof. Dr. R. Schönhuber, Bolzano; Dr. A. Gasperi, Brunico; Dr. Claudio Corradini, Brunico. Registrato presso il Tribunale di Bolzano al n. 7/99. Periodico trimestrale Direttore responsabile: Dr. Walther Werth Redazione: Dr. Cristina Crepaz Foto prima pagina: Magdalena Saltuari Tipografia: Tezzele by Esperia, Bolzano Stampato su carta patinata senza cloro. Parkinson Attualità Editoriale Care socie e cari soci dell’associazione Parkinson, questo numero del nostro giornale esce poco prima dell’assemblea annuale della nostra as socia zione, nella quale, come ogni tre anni, dovremo rinnovare il nostro direttivo eleggendo persone nuove o confermando alcune di quelle che già ne fanno parte. Perciò vorrei pregarvi di segnare sul vostro calendario la data del 16 aprile. Nel giornale troverete data e luogo. Se avete problemi per raggiungere il Centro Pastorale, chiamate la nostra sede e avrete tutte le indicazioni. tecipare alle sue sedute ogniqualvolta si sentirà in grado di farlo. Nel corso di questa assemblea, dobbiamo eleggere un gruppo di persone per il direttivo, all’interno del quale verrà scelto il nuovo presidente, che rappresenta l’associazione davanti all’opinione pubblica. Si sa che talvolta è difficile prendere la decisione di andare un sabato pomeriggio a una riunione, piuttosto che passarla con amici o la famiglia. Vi prego di fare uno sforzo: avrete il piacere di incontrarvi con i vecchi e nuovi amici e amiche e naturalmente la possibilità di dare indicazioni su cose nuove da fare, fare osservazioni su come fare meglio ciò che viene fatto o dire di che cosa c’è bisogno. Per noi è molto importante e sono certa che il nuovo direttivo ascolterà attentamente le proposte per riprendeQuest’ assemblea è importante e un po’ speciale. re il lavoro con slancio. Infatti il nostro presidente, Herbert Mayr, non si ricandida più. Per molti anni, con grande energia, ca- Come conclusione di questo periodo di tre anni, pacità e generosità, ha guidato il direttivo e il team nell’ultima parte del quale mi sono trovata a sostidi collaboratrici e collaboratori, per individuare e tuire temporaneamente Herbert, vorrei ringraziare attuare gli obiettivi dell’associazione. Sentiamo la le/i componenti del direttivo che hanno “fatto squasua mancanza, da un po’ di tempo. Ora Herbert ci dra” e ora non si ricandidano più, augurare buon chiede di fare a meno di lui, in attesa, - noi spe- lavoro a coloro che rimangono, e ai futuri nuovi riamo, - di un miglioramento delle sue condizio- componenti del direttivo. Grazie anche al nostro ni di salute. Credo di interpretare il pensiero e i team e a tutte le volontarie e i volontari che si prosentimenti di tutti coloro che l’hanno conosciuto, digano per i gruppi di auto-aiuto l’associazione posalutandolo e ringraziandolo con affetto per il tan- trà andare aventi per il bene di tutti noi, pazienti e to lavoro e impegno e augurandogli tutto il bene. parenti. Come vicepresidente uscente mi sono permessa di Arrivederci al 16 aprile! dirgli che il nuovo direttivo lo invita fin d’ora a parAlessandra Zendron Lo yoga della risata è una terapia preventiva divertente! I seminari di risata con Margot Regele per i soci dei gruppi di auto aiuto si svolgeranno nei giorni seguenti: Bassa Atesina – mercoledì, 11 maggio, ore 15.00 Bolzano – mercoledì, 18. maggio, ore 15.00 Bressanone – mercoledì, 25 maggio, ore 15.00 Brunico – mercoledì, 8 giugno, ore 15.00 Merano – mercoledì, 15 giugno, ore 15.00 Parkinson Attualità 3 Parkinson e logopedia Logopedia nel morbo di Parkinson Di Claudia Canins e Sabine Messner, Logopediste, Reparto di Riabilitazionedel Comprensorio Sanitario di Brunico Primario Dr. Claudio Corradini Cosa s’ intende per logopedia? Il termine logopedia (dal greco antico logos “ parola “ e paideuein “educare”, letteralmente dunque “formazione della dizione”), venne utilizzato per la prima volta nel 1913 e nel 1924 venne introdotto dal medico viennese Emil Froschels per la terapia della voce. Il significato del concetto di logopedia è cambiato nell’arco del tempo. Oggi la logopedia indica l’ancor giovane disciplina terapeutica specialistica che ha come oggetto il trattamento delle persone la cui capacità di comunicazione interpersonale è limitata a causa di disturbi o della parola, della dizione, della voce, della deglutizione o uditivi. La logopedia s’occupa, in teoria e nella pratica clinica, della prevenzione, consulenza, diagnosi, cura, riabilitazione, insegnamento e ricerca nell’ambito della voce, dei disturbi e della terapia della voce, Tab. 1 Funzioni rilevanti per la dizione 4 della dizione, dei disturbi e della terapia della dizione, del linguaggio, dei disturbi e della terapia del linguaggio, della deglutizione, dei disturbi e terapia della deglutizione. I disturbi della dizione e della voce nella sindrome di Parkinson Studi con un elevato numero di pazienti hanno dimostrato che nel corso della malattia circa il 90% dei pazienti con sindrome di Parkinson idiopatica sviluppa un disturbo della dizione o della voce. Si possono presentare, come illustrato nella tabella 1, gravi alterazioni che non solo modificano la naturalezza espressiva, ma – in una fase avanzata della malattia – possono compromettere anche l’intelligibilità della dizione, e può portare fino alla quasi completa incomprensibilità di ciò che dice il paziente. Sintomi Postura Postura flessa del tronco e alterazione del tono muscolare Ev. deviazione dello sguardo con perdita del contatto visivo Alterata percezione corporea della postura eretta e della simmetria posturale Respiro Prevalente respirazione toracica “alta” fino a respirazione clavicolare (coinvolgimento dei muscoli respiratori ausiliari) Improvvisa respirazione profonda Tonalità fonatoria incostante e variabile Fonazione superficiale con tonalitá ridotta verso la fine della frase Voce Basso volume della voce Timbro vocale rauco, aspirato e fievole; a volte afonia Limitazione della coordinazione respiro- fonazione Reperti laringei alterati, per esempio incompleta chiusura delle corde vocali, con perdita d’ “aria” Limitazione della scala dei toni con frequente cambio della tonalità media del registro vocale e dizione monotona Parkinson Attualità Parkinson e logopedia Articolazione La ridotta pressione atmosferica intraorale comporta, assieme alla riduzione della forza, dell’escursione articolare e della resistenza dei muscoli fonatori ad un’articolazione scialba ed imprecisa. Frequenti accelerazioni della dizione (raramente rallentamenti) Monotonia dell’accento ritmico, dinamico e melodico Ripetizione di parole e sillabe La diminuita frequenza della deglutizione aumenta la quantità di saliva in bocca e questa è da ostacolo nell’articolazione vocale. Comportamento e mimica La compromissione funzionale dei muscoli facciali e della prosodia porta a errata interpretazione delle emozioni. Naturalezza e l‘intelligibilità della dizione sono ridotte. Sintomo iniziale è il cambiamento della voce. Suona rauca, aspirata e fievole. In media, i pazienti parlano con un volume di voce più basso da 2 a 4 dB rispetto alle persone sane; ciò corrisponde ad una riduzione della recezione del volume del 40% (Fox et al. 2002). I sintomi cardinali del morbo di Parkinson (vedi grafica) determinano modificazioni delle caratteristiche vibratorie delle corde vocali e una chiusura incompleta delle stesse. Ciò influisce in senso negativo sulla fonazione con perdite d’aria incontrollate - il paziente deve respirare più frequentemente mentre parla, saltuariamente s’evidenzia una grave afonia (perdita della voce). Anche la velocità della dizione si modifica. Raramente il paziente parla lentamente, spesso invece s’assiste ad un’accelerazione della velocità di dizione. Il parlare diventa sempre più veloce e a tipo balbuziente. Si verificano ripetizioni di sillabe e di parole (palilalia). Analogamente alle alterazioni del cammino con difficoltà soprattutto nelle partenze, i parkinsoniani spesso sviluppano un blocco iniziale nel parlare, cioè rimangono bloccati già alla prima sillaba d’una parola. La rigidità motoria comporta una riduzione della motilità anche a livello dei muscoli della bocca con una chiara limitazione della forza, della motilità e della resistenza della lingua, delle labbra e delle mandibole, e una notevole diminuzione della velocità d’articolazione (anche in caso d’accelerazione della dizione); quindi, anche se alcuni singoli suoni possono essere formati in modo corretto, nell’articolazione complessiva s’inseriscono dei suoni imprecisi: il paziente diventa poco comprensibile. Tremore e ipercinesie possono ulteriormente rendere difficile l’articolazione. 5 Parkinson Attualità Parkinson e logopedia Rigidità muscolare; p.e. della muscolatura fonatoria: ridotte escursioni articolari delle mascelle; interruzioni dell’eloquio: accelerazioni e rallentamenti della velocità di dizione. Rigor Acinesia Tremore Spasmi muscolari o tremori p.e. delle corde vocali: voce tremolante, tremore della lingua. La limitata capacità di comunicazione riduce drasticamente la qualità della vita. 6 Aumento del tono muscolare, p.e. della muscolatura respiratoria a riposo e nel parlare; respiro troppo superficiale e corto. Rigidità della muscolatura della laringe; voce rauca, caduta della voce. viene migliorato il volume e l’intensità della voce. Anche il canto è spesso usato durante la terapia. Il problema di base è sempre un respiro insufficiente, quindi il rafforzamento dei muscoli respiratori, Il trattamento logopedico dei disturbi della di- il prolungamento dell’espirazione e l’incremento zione e della voce della pressione del respiro sono parte essenziale della terapia. I pazienti parkinsoniani sottovalutano spesso i loro deficit di comunicazione. Perciò è importante una Lee Silverman Voice Treatment tempestiva informazione sui disturbi della voce e della dizione e sulle possibilità di trattamento. Una Il Lee Silverman Voice Treatment (LSVT) è un precoce consulenza e terapia permette di prevenire metodo di trattamento molto efficace e convalidagravi disturbi della comunicazione, o almeno atte- to. Con questo metodo si ottiene un miglioramento nuarne la loro gravità. della comprensione del linguaggio esclusivamente tramite l’aumento del livello della voce. Questo Molti tendono, a causa della malattia, a ritirarsi e allenamento vocale intensivo porta ad un signifiad abbandonare le attività che prima facevano parte cativo miglioramento in altre aree funzionali della della loro vita quotidiana. È quindi molto impor- dizione, come la respirazione, l’articolazione, la tante, nell’ambito della terapia logopedica, conser- prosodia. vare questo mezzo e/o ridurre eventuali inibizioni Attraverso un continuo feedback, il paziente impara a della dizione. valutare da se stesso il suo livello di voce e a controllarlo. Numerosi studi hanno dimostrato l’effetto del LSVT: è trasferibile nella vita quotidiana e persiste Il trattamento logopedico propone e applica, a seconda oltre le sedute terapeutiche. delle difficoltà individuali, vari esercizi nei seguenti contesti: rilassamento/distensione, postura, mimica e motricità orale, respirazione, voce e volume del- Tecniche generali della terapia della dizione nella voce, intonazione/prosodia, velocità di eloquio. la malattia di Parkinson Ogni trattamento inizia con esercizi vocali e di respirazione per rilassare i muscoli (canticchiare La limitazione delle capacità verbali modifica il a bocca chiusa, sospirare, sbadigliare). La postu- comportamento comunicativo dei parkinsoniara del paziente viene corretta e, passo dopo passo, ni e le reazioni dei suoi interlocutori. La terapia Parkinson Attualità Parkinson e logopedia logopedica, quindi, tiene conto del comporta- cative riscontrabili a casa e al posto di lavoro. mento comunicativo dei pazienti e dei suoi fa- È importante coinvolgere i familiari nella terapia e miliari, come anche delle opportunità comuni- insegnare loro strategie di comunicazione. Tabella 2 Strategie di chi parla Richiami l’attenzione di chi ascolta con un segnale! Definisca il tema della conversazione! (sto parlando di „casa mia”). Stabilisca il luogo della conversazione, dovrebbe essere tranquillo! Ripeta quanto ha detto se crede di non essere stato compreso! Usi espressamente gesti e mimica, anche se le risulta difficile! Utilizzi una tabella con le lettere dell’alfabeto. Strategie di chi ascolta Prenda contatto visivo e lo mantenga durante il colloquio! Ascolti attentamente e attivamente, intervenga se non comprende! Crei un clima appropriato per il colloquio! Badi a non stare troppo lontano dal suo interlocutore! S’accerti che il suo interlocutore usi, se necessario, un apparecchio acustico o gli occhiali! Strategie interattive Cerchi strategie o trucchi per superare le barriere di comunicazione! Proponete, di comune accordo, luoghi di comunicazione, ne selezioni diversi! Identifichi le situazioni che potrebbero causare un’interruzione del colloquio e cercate insieme di superarle! (per esempio: visita dal primario)! Annuire senza capire non serve a nessuno! Vorrei diventare socio/socia Cognome_______________________ Nome_________________________ Via____________________________ Tel.___________________________ CAP___________________________ Luogo_________________________ ❑ Sono affetto/a da Parkinson ❑ Sono un parente di un malato/una malata di Parkinson ❑ Sono un amico/a e sostenitore dell’associazione Data di nascita__________________ Quota annua singola: 20.00 Euro Quota annua doppia: 30.00 Euro (1 parkinsoniano/a e 1 parente) In base all’art. 10 della legge n. 675/96 riguardo all’utilizzo dei miei dati personali, autorizzo l’elaborazione dei dati su indicati esclusivamente per motivi statutari. Data_______________________ Firma____________________________ Prego compilare e mandare a: Associazione Altoatesina per il Parkinson, Via Galileo Galilei 4/a, 39100 Bolzano; Tel. 0471 931888 Versamento della quota associativa: Banca Popolare dell’Alto Adige - Filiale 52: IT 91 L 05856 11603 052570009677 Parkinson Attualità 7 Gruppi di auto aiuto Notizie dei gruppi di auto aiuto Castagnata ad Egna Festa di Natale a Bolzano Numerosi sono stati i partecipanti alla castagnata organizzata da Anna e Magda dell’associazione Parkinson, assieme a Beatrix e Klaus Raffeiner per il gruppo Sclerosi Multipla, con il contributo finanziario erogato dai “Distretti in cammino gruppo Sanità” responsabile dott. Borsoi. Ci siamo trovati al ristorante Platthof dove ci è stato servito un ricco menù. All’insegna dell’allegria tutti i partecipanti hanno trascorso una piacevole serata, concordando già da ora un nuovo incontro per il prossimo anno. I gruppi di Auto Mutuo Aiuto svolgono un ruolo importante per elaborare nuove strategie e per migliorare la qualità della vita sia per i pazienti che per i famigliari. La loro presenza ad Egna è un punto di riferimento per tutta la Bassa Atesina. A Bolzano la festa di Natale è stata caratterizzata dalla musica, naturalmente dalla ginnastica con musica. La sala era bella, una corona natalizia posta per terra in mezzo al cerchio dei/delle partecipanti insieme agli altri addobbi, ha contribuito a creare un’atmosfera molto festosa ma anche molto intima. Molte/i parenti e amici sono venuti a festeggiare insieme il natale. A luci basse si è cantato insieme. La cosa più bella naturalmente è il calore dell’amicizia, e la gioia di vedersi, scherzare e chiacchierare insieme. Senza scordare le leccornie che attentano alla linea di tutte/i, ma ci fanno felici nei giorni di festa. Gruppo JUPPS – passeggiata sulla neve 8 La passeggiata invernale ci ha portati in Val Racines. Siamo andati in macchina fino al Larchhof e da qui abbiamo continuato a piedi lungo la pista da fondo fino a Flading. Era una giornata splendida, piena di sole. A Flading ci siamo fermati per il pranzo e per una preghiera nel piccolo santuario. Di ritorno al Larchhof abbiamo concluso il pomeriggio con una merenda e giocando a carte. Siamo tutti d’accordo che era una bella gita. Festa di Natale a Merano Anche i soci del gruppo di auto aiuto di Merano hanno organizzato una festa natalizia. Tutti si sono seduti intorno ad un tavolo decorato a festa con piatti e tovagliette rosse, il colore tipico degli addobbi natalizi. C’era il panettone ed anche una bottiglia di spumante per festeggiare e stare insieme in un’atmosfera distesa e amichevole. Parkinson Attualità Gruppi di auto aiuto Gruppi di auto aiuto: programmi e riferimenti Bolzano: Riferimento: Hermine Staffler Gadotti Tel: 0471 914332 ore 14.30 nella casa Jakob Steiner. Sono previste terapie di logopedia, ginnastica in acqua, fisioterapia, movimento con musica e un incontro con Incontri settimanali ogni mercoledì dalle ore 15.00 l‘infermiera Agatha Eisendle. alle 16.00 presso la sala riunioni dell’Associazione Brunico: Sclerosi multipla, Via Milano,15. Terapia Feldenkrais con Guido Moser ogni martedì, dalle ore10.00 Riferimento: alle 11.30 nella sala del centro anziani in via Dalma- Hildegard Pescosta, Tel: 0474 410832, zia 36. Ginnastica in acqua ogni giovedì a partire Helga Weber, Tel: 0474 550106 dal 17 marzo presso la clinica Villa Melitta, via Col Il gruppo si incontra ogni mercoledì dalle ore 10.00 di Lana 6. Dal 2 marzo in poi la psicologa Dr. Ma- alle 12.00 presso la palestra Trayah, in via J. Ferrari ria Rainer accompagnerà il gruppo di auto aiuto e 18/C a Brunico, per la ginnastica con Barbara Meraner e la musicoterapia con Annemarie Moser. sarà presente agli incontri una volta al mese. Ogni primo lunedì del mese incontro nel albergo Prenotazioni: Tel: 0471 931888. “Andreas Hofer” per il pranzo e per passare qualMerano: che ora in compagnia. Riferimento: Edith Siegel Tel: 0473 231766 Gruppo JUPPS: Gli incontri regolari hanno luogo ogni secondo lu- Riferimento: Daniela e Luciano Bernardi, nedì del mese, tra le ore 15.00 e le ore 17.00, pres- Tel: 0471 953624 Ginnastica di gruppo con la fisioterapista Christine Oberrauch, Piazza Erbe 42, ogni lunedì alle ore 18.00. Incontro del Harmony Ensemble ogni secondo e quarto mercoledì del mese alle ore 20.10 Appiano: nella sede dell’Associazione Parkinson, via GaliRiferimento: Karl Grumer lei 4/A a Bolzano. „Esercizi per la memoria“ con Tel: 0471 664449 Gli incontri regolari hanno luogo ogni primo e ter- Hildegard Trenner sabato, 26 marzo, alle ore 9.00 zo venerdì del mese nella sala polivalente a San nella sede dell’Associazione. Incontro con la psiMichele, Appiano. Ginnastica con la fisioterapeu- cologa Helga Vieider Perkmann sabato, 21 magta Christine Oberrauch ogni venerdì dalle ore 15.00 gio, ore 9.00 in Via Sernesi 34 a Bolzano. Prenotazioni presso Daniela e Luciano oppure alle 16.00. presso l’ufficio dell’Associazione Parkinson, Tel: 0471 931888. Bassa Atesina: so la sede del Distretto sanitario in Via Roma 3/A, Merano. Riferimento: Magda Stimpfl Galvagni Tel: 0471812150 Anna Tovazzi De Biasi, Tel: 0471 817412 Il gruppo si riunisce ogni primo martedì del mese fra le ore 9.30 e le ore 11.30 presso la sede del distretto sociale a Egna, piazza F.-Bonatti 1. Bressanone: Riferimento: Martha Egger Tel: 0472 830290 Il gruppo di auto aiuto si riunisce ogni martedì alle Parkinson Attualità 9 Ginnastica con il gruppo JUPPS Sonnolenza e Parkinson Eccessiva sonnolenza diurna nella malattia di Parkinson Dr. Stefano Zanigni 10 Per eccessiva sonnolenza diurna (dall’acronimo inglese EDS) si intende una condizione caratterizzata dalla presenza di sonnolenza durante le ore diurne con tendenza all’addormentamento e necessità anche incontrollabile di dormire più del dovuto. Questo disturbo si manifesta più spesso durante attività rilassanti, monotone o in cui non è richiesta partecipazione attiva del soggetto, come ad esempio leggere, ascoltare una conferenza oppure guardare la televisione. Nelle forme più severe la sonnolenza e, conseguentemente, gli addormentamenti possono verificarsi anche in corso di attività che richiedono massima attenzione o partecipazione attiva come il parlare, il mangiare o la guida di automezzi. La EDS è una condizione morbosa che può essere manifestazione sia di malattie sistemiche che di malattie neurologiche, potendone rappresentare il sintomo predominante. Basti pensare ad esempio alla sindrome delle apnee ostruttive in sonno (OSAS) o alla narcolessia, in cui il paziente nei casi più gravi può avere severe difficoltà nel mantenere la veglia durante il giorno. La EDS può rappresentare un sintomo invalidante di queste malattie potendo condurre a severe conseguenze sia nella vita sociale che lavorativa a causa delle possibili restrizioni o conseguenze dannose che può arrecare (basti pensare alla ridotta concentrazione durante il lavoro o alla possibilità di addormentamenti durante la guida di veicoli). Inoltre anche l’utilizzo di alcuni tipi di farmaci può provocare questo problema. La EDS spesso viene indagata attraverso questionari, il più noto dei quali è la Epworth Sleepiness Scale (ESS), o attraverso registrazioni di laboratorio come il Multiple Sleep Latency Test (MSLT), un test che misura il tempo necessario ad un soggetto per addormentarsi in condizioni di riposo psicosensoriale, o il Manteinance of Wakefulness Test (MWT), in cui al contrario viene testata la capacità di un soggetto di mantenere la veglia in condizioni di riposo psicosensoriale. Frequentemente i pazienti con sindrome parkinsoniana riferiscono EDS. Scopo di questa trattazione è quello di analizzare sia la effettiva frequenza di questo disturbo nella popolazione parkinsoniana, identificarne le cause possibili e mettere in luce le possibili soluzioni al problema. Numerosi studi epidemiologici hanno affrontato questo problema: in media si è calcolato che i pazienti con malattia di Parkinson lamentano più frequentemente sonnolenza diurna (20-50% dei casi) rispetto alla popolazione non parkinsoniana. Inoltre alcuni pazienti presentano veri e propri attacchi di sonno invincibili simili a quelli che si verificano in corso di narcolessia rappresentando il cosiddetto fenotipo “simil narcolettico” dei pazienti con Parkinson che secondo alcuni studi è riscontrabile in 2 pazienti su 5. La predisposizione a sviluppare EDS sembra avere sia delle cause genetiche che cause ambientali legate sia alle alterazioni strutturali cerebrali relate alla malattia che alle terapie antiparkinsoniane. Alcuni studi condotti su pazienti con malattia di Parkinson hanno mostrato una maggior frequenza di EDS nel sesso maschile e un aumento del rischio di EDS con il progredire della malattia (probabilmente sia per fattori legati alla progressione del processo neurodegenerativo, sia per una maggior dose di farmaci rispetto alle fasi più precoci della malattia). Anche la qualità del sonno notturno rappresenta uno dei maggiori determinanti della EDS sia nella popolazione generale che nei pazienti parkinsoniani. È noto che i pazienti parkinsoniani presentano un sonno notturno in genere poco ristoratore, sia a causa della presenza di disturbo comportamentale del sonno REM (RBD), della sindrome delle gambe senza riposo (RLS), sia a causa di una frammentazione ed alterata struttura del sonno stesso, sia a causa di disturbi del respiro durante il sonno, come la presenza di apnee ostruttive che si può riscontrare in 1 paziente su 5 con EDS. Quando ci si trova quindi di fronte ad un paziente parkinsoniano con EDS è sempre opportuno indagare la presenza di Parkinson Attualità Sonnolenza e Parkinson queste alterazioni del sonno notturno poiché la loro correzione può portare ad un netto miglioramento se non ad una risoluzione completa della EDS. Altri studi hanno tentato di determinare se le alterazioni neurodegenerative che si riscontrano nella malattia di Parkinson possano già di per se indurre disturbi del sonno ed in particolare EDS: allo stato attuale però non si è ancora giunti ad una conclusione definitiva in questo senso e quindi è probabile che altre strutture e sistemi al di fuori dei gangli della base (le strutture primariamente coinvolte nella genesi dei parkinsonismi) siano coinvolti nella genesi dei disturbi del sonno. Un capitolo molto importante è rappresentato dall’influenza delle terapie farmacologiche antiparkinsoniane sulla EDS e la struttura del sonno notturno. Alcuni dei farmaci utilizzati nel trattamento della malattia di Parkinson, in particolare i dopaminoagonisti, ma anche la levodopa, sono stati riconosciuti come possibili cause di EDS ed attacchi di sonno durante il giorno nei paziente in trattamento. Il meccanismo alla base di questa associazione non è ancora completamente noto, anche se si ritiene che questo effetto collaterale sia legato al ruolo dei recettori dopaminergici nel controllo del ciclo sonno-veglia. Anche gli attacchi improvvisi di sonno sono stati correlati all’utilizzo di dopaminoagonisti (sia ergot che non ergot derivati) ma anche in alcuni casi all’utilizzo di levodopa da sola. L’utilizzo quindi di test laboratoristici come MSLT o la somministrazione di scale come la ESS può rappresentare un utile strumento di screening per determinare la presenza di EDS e quindi evitarne le eventuali conseguenze. Da un punto di vista terapeutico, l’approccio iniziale deve essere volto alla correzione di eventuali alterazioni del sonno notturno (in particolare insonnia o OSAS) o, quando possibile, modificare le eventuali terapie farmacologiche potenzialmente implicate (sia antiparkinsoniane che non). Nei casi in cui queste modifiche non possano essere apportate, le condizioni cliniche del paziente lo permettano e il disturbo sia invalidante o molto disturbante, alcuni studi hanno mostrato l’utilità dell’utilizzo di farmaci attivanti come il modafinil (farmaco utilizzato per controllare la EDS e gli attacchi di sonno nella narcolessia) nel migliorare il disturbo, anche se il farmaco attualmente non ha questa indicazione. In conclusione, la EDS rappresenta un problema rilevante nei pazienti con malattia di Parkinson e spesso diventa uno dei sintomi più disturbanti per il paziente per cui la sua presenza va sempre indagata (sia attraverso una anamnesi accurata che eventualmente con l’ausilio di test di laboratorio). Poiché la sua origine può essere multifattoriale è fondamentale riconoscere le eventuali cause correggibili, in particolare la presenza di disturbi del sonno o la possibile genesi farmacologica, al fine di rimuoverle (se possibile) e restituire al paziente una migliore qualità di vita. L’Associazione Parkinson dell’Alto Adige - fornisce informazioni e chiarimenti - presta assistenza tramite i gruppi di auto aiuto - organizza conferenze specialistiche e offre misure terapeutiche - sostiene la ricerca. Con 20,00 euro all’anno (30,00 per paziente Parkinson e familiari) si diventa soci dell’Associazione Parkinson. Sostenga anche Lei con la sua quota associativa il nostro lavoro nell’anno 2011! L´importo può essere versato direttamente presso la segreteria dell`Associazione in Via G. Galilei 4/A oppure a mezzo del bollettino di c/c postale allegato a questa edizione di “Attualità Parkinson” o sul c/c presso la banca popolare di Bolzano, Via Roma, IBAN: IT91L 05856 11603 052570009677 Parkinson Attualità 11 Rivisitazione storica Il trattamento della sindrome di Parkinson dal 1817 all’era della L-Dopa Prof. Dr. Hans-Peter Ludin 12 Nonostante tutti gli sforzi compiuti dalla ricerca negli scorsi 200 anni, le cause della malattia di Parkinson sono tuttora ignote. In compenso si sono però ottenuti notevoli miglioramenti terapeutici. Il ruolo chiave spetta al trattamento con la L-Dopa. Il Professor Dr. Hans-Peter Ludin* propone una sintesi. say on the Shaking Palsy», Parkinson descrisse i sintomi della malattia destinata a prendere il suo nome con le parole: «Tremore involontario associato a diminuzione della forza muscolare; a volte immobilità totale persino con un sostegno; propensione a inclinare il corpo in avanti e a passare da un’andatura normale a un movimento di corsa; i sensi e l’intelletto rimangono intatti.» Fatta eccezione per il salasso, nel suo saggio Parkinson non formulò però alcuna raccomandazione terapeutica. Egli riteneva che non fosse opportuno effettuare un trattamento farmacologico prima di conoscere meglio le cause della malattia. La storia della sindrome di Parkinson idiopatica inizia nel 1817, quando James Parkinson (1755– 1824) pubblica a Londra la sua monografia «Essay on the Shaking Palsy» («Saggio sulla paralisi agitante»). I successivi quasi 200 anni di storia della malattia sono costellati di varie pietre miliari di cui parlerò in questo articolo. La più importante è senza dubbio la scoperta della L-Dopa (levodopa)e la sua introduzione nella terapia antiparkinsoniana. Prima descrizione del rigor La seconda pietra miliare dell’era pre-levodopa fu posta circa 40 anni più tardi dal grande neurologo Jean-Martin Charcot (1825–1893). Il medico francese, che lavorava all’ospedale Salpêtrière di Parigi, fu il primo – insieme ad Alfred Vulpian (1826–1887) – a descrivere la rigidità, che noi oggi contiamo fra i sintomi cardinali e che non era stata menzionata da James Parkinson. Charcot citò inoltre altri sintomi come la «facies figée» (assenza della mimica facciale) e coniò l’eponimo «Maladie de Parkinson» (Malattia di Parkinson). Nell’ambito delle sue ricerche, egli osservò che numerosi pazienti stavano un po’ meglio dopo un viaggio in carrozza o in ferrovia. Partendo dal presupposto che tale miglioramento fosse imputabile alle vibrazioni delle carrozze, fece costruire una poltrona vibrante. E poiché Charcot presumeva – a giusta ragione – che la malattia traesse origine dal cervello, i suoi allievi misero a punto anche un casco vibrante. Questi esperimenti terapeutici furono però presto dimenticati. Prima della L-Dopa James Parkinson, del quale purtroppo non ci è stata tramandata alcuna immagine, era un uomo dai molti talenti, uno «studioso universale», per così dire. Ricalcando le orme di suo padre, egli lavorò come medico e farmacista nel distretto londinese di Shoreditch. Soprattutto negli anni giovanili, fu inoltre attivo politicamente: in veste di medico, egli si batteva per il miglioramento delle condizioni sociali scrivendo su pubblicazioni divulgative. Era noto ai suoi contemporanei per un «Chemical Pocket Book» («Guida tascabile di chimica», 1799) e soprattutto per il suo monumentale trattato di paleontologia in tre volumi «Organic Remains of a Former World» («Residui organici di un mondo passato», 1808–1811). Nel suo libro di grande rilevanza medica «Es- Maggiore fortuna ebbe invece la scoperta, fatta nella scuola di Jean-Martin Charcot, secondo cui la ioscina, un alcaloide della belladonna, aveva un effetto positivo sul quadro sintomatico dei pazien- Parkinson Attualità Rivisitazione storica ti. Il neurologo francese poté così disporre per la e Traugott Riechert (1905–1983) riferissero in meprima volta di un farmaco che consentiva di lenire rito agli eccellenti risultati ottenuti mediante lesioni stereotassiche praticate nel nucleo del talamo i sintomi dei malati. (talamotomia). Questo metodo fu poi ripreso dalla maggior parte dei neurochirurghi. Gli interventi La terapia farmacologica Lui non lo poteva sapere, ma le sostanze ad azio- così eseguiti permettevano di reprimere il tremore ne anticolinergica sarebbero rimaste per quasi 100 sul lato opposto e di attenuare un poco la rigidianni gli unici farmaci antiparkinsoniani dotati di tà. Le operazioni non avevano però alcun effetto un effetto clinico degno di nota. Gli anticolinergici sull’acinesia. Fino all’introduzione della L-Dopa, sono tuttora in uso, soprattutto per il trattamento in tutto il mondo furono eseguiti moltissimi interdel tremore. A causa degli effetti secondari di natu- venti di questo tipo, ma da allora il numero delle ra psichica osservati nel frattempo e della possibili- operazioni è nettamente diminuito. tà di prescrivere altri farmaci efficaci, essi vengono Da «Parkinson» - La rivista di Parkinson Svizzera; però utilizzati con molto più ritegno. dicembre 2010; edizione speciale n. 100 Ovviamente nell’epoca successiva a Jean-Martin Charcot furono prescritti anche altri medicamenti. Malgrado ciò, le opzioni terapeutiche su base farmacologica erano ancora molto limitate anche a metà del XX secolo, come dimostrano bene le QUOTA ASSOCIATIVA! raccomandazioni terapeutiche piuttosto differenziate pubblicate nel 1945 da Robert Bing, primo Chiediamo ai nostri soci, che ancora non ordinario svizzero di neurologia. hanno pagato la quota associativa, di provDalla fine del XIX secolo, alla terapia farmacovedere a farlo al più presto. Potete versare logica si aggiunsero anche trattamenti chirurgici la quota annua sul seguente conto corrente: sperimentali che nella maggior parte dei casi miraBanca Popolare dell’Alto Adige – Filiale 52 vano a recidere le vie corticospinali per reprimere IT 91 L 05856 11603 052570009677 il tremore. Bisognò però attendere fino alla metà Grazie! degli anni ’50 prima che Rolf Hassler (1914–1984) Sostienici con la Tua dichiarazione dei redditi 5‰ Associazione Altoatesina per Parkinson 94056360210 ... e metti la Tua firma, Grazie! Parkinson Attualità 13 Giovani parkinsoniani „Troppo giovane per il Parkinson” La malattia di Parkinson nella vita quotidiana delle persone giovani Il gruppo JUPPS presenta un nuovo DVD Un sabato mattina nel mese di gennaio il gruppo Jupps – di cui fanno parte giovani parkinsoniani/e – si è trovato nella sede dell’associazione per guardare il DVD dal titolo “Troppo giovane per il Parkinson – La malattia di Parkinson nella vita quotidiana delle persone giovani.” In tre cortometraggi vengono trattati casi esemplari e sollevate questioni che spesso colpiscono i membri del nostro gruppo. Dopo ogni proiezione abbiamo fatto una pausa per discutere e per scambiarci le nostre esperienze. 14 ambito un ruolo importante. Professioni in cui si è spesso sotto stress o in cui il lavoro richiede una concentrazione prolungata, non sono particolarmente adatte a pazienti di Parkinson. Oggi ci si identifica spesso attraverso la professione e dunque non poter esprimersi al meglio o doverci addirittura rinunciare è molto duro. Può essere utile non fare un segreto della propria malattia sul posto di lavoro e farsi aiutare da altri in situazioni difficili. Il movimento, la ginnastica e un hobby possono rendere più facile la vita di ogni giorno. 1. Non aver paura del Parkinson Nella prima parte si trovano importanti informazioni sul morbo di Parkinson, suggerimenti ai pazienti giovani per rimanere attivi a lungo e per comunicare ai familiari, amici e colleghi di lavoro la diagnosi appena ricevuta. La diagnosi precoce della malattia permette di evitare complicazioni. Con la terapia farmacologica, nei primi anni della malattia, i sintomi spariscono quasi completamente. In questa fase è importante approfittare della possibilità di terapie di accompagnamento come fisioterapia, terapia occupazionale, logopedia, terapia di rilassamento e psicoterapia. I pazienti giovani spesso si ritirano in sé stessi e non partecipano più alla vita sociale. Per ottenere informazioni e parlare con altri della malattia sarebbe però bene frequentare un gruppo di auto aiuto. Le esperienze degli altri parkinsoniani, insieme agli esercizi fisici, l’alimentazione, i programmi terapeutici, aiutano i nuovi pazienti a gestire meglio i loro handicap. 3. L’amore rimane La diagnosi di malattia di Parkinson può modificare la vita di una famiglia: è possibile che il/la parkinsoniano/a per gli effetti sulla salute debba rinunciare all’attività lavorativa; in alcuni casi capita anche che l’effetto collaterale dei farmaci sia causa di un maggior desiderio sessuale o dia luogo a dipendenze, come quella di fare shopping o del gioco d’azzardo. In tali casi la consultazione del medico curante è molto importante, perché nella maggior parte dei casi basta un cambiamento della terapia per risolvere il problema. Il modo di sentire la sessualità può cambiare nel corso della malattia. L’intimità e la sicurezza affettiva fanno bene. E ‘importante non tacere dei problemi ma parlarne con il partner e fare in modo da rendere armoniosa la vita amorosa e sessuale. Anche i/le pazienti single cercano la vicinanza di altri per uscire dalla solitudine. La stimolazione cerebrale profonda può migliorare la qualità della vita di un paziente. Il cambiamento però, e in parte anche il cambiamento di personalità che si verificano, mettono i pazienti e i loro partner a dura prova, che deve essere superata insieme. Ma attraverso la malattia il rapporto di coppia può anche diventare più solido e far crescere entrambi i partner. DMB 2. Lavorare con Parkinson In alcuni casi esemplari, nel film vengono mostrate le opportunità di lavoro per un giovane parkinsoniano. Il sostegno della famiglia, degli amici e dei gruppi di auto aiuto svolgono anche in questo Il DVD “Troppo giovane per il Parkinson – La malattia di Parkinson nella vita quotidiana delle persone giovani” è stato realizzato dall’Associazione Parkinson della Germania V. Club U40 Pfalz da un’idea di Wilfried Scholl e Ria Gerike. Parkinson Attualità Dove trovare aiuto Numeri utili Quali servizi ci sono per aiutare i pazienti del Parkinson ed i loro familiari? Ecco tutti gli indirizzi. Associazione Parkinson Viste specialistiche L’ufficio dell’Associazione per il Parkinson e malattie affini si trova a Bolzano in Via Galileo Galilei 4/a. Per le visite specialistiche è necessario procurarsi l’impegnativa del proprio medico di base. Gli orari di apertura sono: lun, mar, mer, ven: ore 9.00 – 12.00 giov: ore 15.00 – 18.00 Telefono: 0471 931 888, 0471 513 244 Fax: 0471 513246 E-Mail: [email protected] Dipartimento sanitario di Bolzano Le visite specialistiche vengono effettuate presso l’ambulatorio Parkinson ogni mercoledì, giovedì e venerdì. Tel. 0471 908774 Per le prenotazioni rivolgersi allo sportello unico di prenotazioni: Tel. 0471457 457 dalle 8.00 alle 16.00. L’equipe é composta dal Primario Dr. Rudolf Schönhuber, Dr. Peter P. Pramstaller, Dr. Maurizio Facheris, Dr. Stefano Zanigni, Stefanie Blasi, Agata Eisendle, Edith Kompatscher. Dipartimento sanitario di Merano Le visite specialistiche vengono effettuate nell’ambulatorio neurologico. Per le prenotazioni rivolgersi dalle 8.00 alle 17.00 al numero telefonico 0473 264 000. Primario: Dr. Frediano Tezzon Internet: www.parkinson.bz.it L‘equipe del Parkinson presso l‘Ospedale del distretto sanitario di Bolzano In caso di problemi complementari al Parkinson rivolgersi al proprio medico curante! Dipartimento sanitario di Bressanone Le visite specialistiche vengono effettuate nell’ambulatorio neurologico. Per prenotazioni rivolgersi tra le 9.00 e le 11.00 al numero telefonico 0472 813 120 Primario: Dr. Franz Spögler Per i pazienti di Vipiteno e dintorni: Le visite vengono effettuate ogni martedì nell’ambulatorio neurologico dell’ospedale di Vipiteno. Prenotazioni da lunedì a venerdì tra le 8.00 e le 12.00 al numero telefonico: 0472 774 432 Dipartimento sanitario di Brunico Le visite specialistiche vengono effettuate presso l’ambulatorio Parkinson il pomeriggio di ogni 1° ed ogni 3° mercoledì del mese. Per prenotazioni rivolgersi dal lunedì al venerdì tra le 13.00 e le 16.00 al numero telefonico 0474 581 350. Primario: Dr. Arno Gasperi Parkinson Attualità 15 Avvisi / Offerte Avvisi Chi vuole candidarsi per il direttivo? Annunci Il fisioterapista Peter Brachetti di Bolzano propone a malati di Parkinson sedute fisioterapiche ad In occasione dell’assemblea sociale (sabato, 16 un prezzo di favore. aprile) verrà votato il nuovo direttivo dell’AssociaPrenotazioni: zione Parkinson, che è composto di 7 persone. Peter Brachetti: tel. 0471 970331 Per dare a tutti i nostri soci una possibilità di scelta, abbiamo bisogno di almeno 12 candidati/candi- ARTE ORTOPEDICA di Noto Francesco, Via Amba Alagi, 28 a Bolzano, offre particolari agevodate. Chi ha interesse a candidarsi e a far parte di questo lazioni per i soci dell´Associazione Parkinson per comitato, è pregato di dichiarare la sua disponibili- l’acquisto di presidi ortopedici. Tel. 0471 402403 tà entro il 25 marzo. Cedesi una poltrona alzapersona usata ma in buoTel.: 0471 931888 no stato, in cambio di una piccola offerta per l’Associazione Parkinson. Tel: 0471 931888 Offerte Ringraziamo di cuore tutti coloro che ci hanno aiutato negli ultimi mesi: 16 Gartner-Sports S.r.l., Bolzano; Erich Werth, Appiano; Erich Vantsch, Bolzano; Karl Oberhofer, Rio Pusteria; Maria Fava; Walter Ohnewein, Cornaiano; Christian Ohnewein, Cornaiano; Daniel Grüner, Senale; Giorgio Corà, Bolzano; Anna Thaler Pechlaner, Longostagno; Carmen Monti, Bolzano; Luciana Bonfante, Bolzano; Hedwig Baumgartner, Fiè; Rudolf Kager e Walter Wieser, Appiano; Dosolina Zontini, Darzo; Oswald Senoner, Val di Funes; Daniel Datz; Weissensteiner Clara Puntschner, Margrè; Günther Prossliner, Cornaiano; Herta Lanz, Caldaro; Maria und Gerhard Gabasch, San Giacomo, Laives; Wilhelm Kager, San Paolo; Notburga Brida, Bressanone; Theresia Plieger, Laion; Leonardo Vaselli, San Paolo; Alberta Linder, Laion; Agnese Girardelli Bona, Bolzano; Walburga Unterholzner, Rablà; Luciana Boscaro, Luigi Ragona, Bolzano. In memoria di Mario Sartori: Claudio und Giuliana Castellari, Medicina In memoria di Hella Reich: Maria Luigia Prest, Thiene In memoria di Alberto Parik: Elio Frisanco In memoria di Oswald Facchini: Scuola media di Egna In memoria di Katharina Verber: Antonia Giuliani Verber, San Paolo; Herbert, Peppi e Olga, San Paolo. Le offerte possono essere versate sui nostri conti correnti: Cassa rurale Oltreadige IT 07 G 08255 58160 000300210854 Banca Popolare dell’Alto Adige – Filiale 52 IT 91 L 05856 11603 052570009677 Cassa di Risparmio – Filiale di Appiano IT 24 Y 06045 58160 000005000179 C/C Postale IT 78 Y 07601 11600 000033706011 Per la ricerca Parkinson: Cassa centrale Raiffeisen dell’Alto Adige IT 26 H 03493 11600 000300024201 Grazie! Parkinson Attualità Conferenza „Vivere meglio con il Parkinson” Conferenza sugli aspetti di medicina della malattia e sulle terapie di riabilitazione Il gruppo di auto aiuto di Appiano ha organizzato un convegno sulla malattia di Parkinson con due medici specialisti, che ha avuto luogo ad Appiano il giorno 19 gennaio. Parecchie persone hanno accolto l’invito ed hanno seguito la conferenza; ciò dimostra quant’è grande l’interesse della popolazione di saperne di più su questa malattia. Il Prof. Dott. Peter Pramstaller, responsabile dell’ambulatorio Parkinson Neurologia dell’ospedale di Bolzano, ha parlato della storia del morbo di Parkinson, della frequenza, della diagnosi e della cura. Parkinson non è una malattia nuova, anche se è stata descritta per la prima volta solo nel 1817 in un trattato medico, ad opera dell’inglese dottor James Parkinson, da cui ha preso anche il nome. Le prime descrizioni della “shaking paralisi”, come era stata chiamata sino ad allora, risalgono al 1500 a. C. e sono state trovate in Egitto. Nella letteratura cinese i sintomi tipici della malattia vengono descritti nel 300 d.C. Il Parkinson è una malattia “democratica” ha detto il dott. Pramstaller, perché può colpire chiunque, indipendentemente dall’età, dal sesso e dal ceto sociale di una persona. La malattia si presenta generalmente in età avanzata – circa l’1% degli ultrasessantenni sono affetti da Parkinson, ma quasi il 15% degli ultrasettantenni mostrano sintomi tipici della malattia. Tuttavia il 10% dei malati manifestano i primi sintomi quando non hanno ancora 40 anni. Normalmente, ha detto il neurologo, essere colpito da Parkinson non è un motivo per non continuare ad esercitare la propria professione. La malattia viene classificata sia a seconda dell’età in cui si manifesta (giovanile, intorno ai sessant’anni o in età più matura), o secondo il sintomo predominante (acinesia, tremore, rigidità). La stragrande maggioranza delle persone colpite soffre di sindrome tipica di Parkinson, solo un/a malato/a su sette è affetto/a di una delle sindromi atipiche. Per quanto riguarda la cura, il dottor Pramstaller, come neurologo, ha parlato principalmente della terapia farmacologica e della stimolazione cerebrale profonda, un intervento chirurgico in grado di migliorare notevolmente la qualità della vita. Il Dott. Claudio Corradini, Primario del Dipartimento di Riabilitazione presso l’Ospedale di Bru- nico, ha sottolineato che in riabilitazione il paziente è visto nel suo complesso e non solo come organo, e che l’obiettivo di tutte le terapie di riabilitazione è il mantenimento di competenze sociali e della migliore qualità possibile di vita nell’ambito degli aspetti sanitari. Ciò che conta non è ciò che un paziente ha o di cui soffre, ma ciò che riesce o non riesce a fare. Terapie riabilitative sono particolarmente indicate quando una persona ha difficoltà nella pronuncia, per educare la voce, per prevenire le cadute e la rigidità muscolare. I parkinsoniani, per poter condurre a lungo una vita indipendente, devono esercitare l’andatura, l’equilibrio e l’abilità manuale. La condizione principale per il successo è la motivazione del/della paziente. Se questa manca non è possibile registrare dei progressi, ed è importante dunque analizzare le cause che stanno all’origine. Sedute di psicoterapia possono risvegliare la volontà di vivere e di imparare. Il dottor Corradini ha incoraggiato le attività dei gruppi di auto-aiuto, che sono in grado di offrire varie attività e terapie: tecniche di rilassamento (training autogeno), consapevolezza del corpo (il metodo Feldenkrais), sport (nuoto, passeggiate, danza) ed esercizi di gruppo (giochi con la palla). Ha in particolare sottolineato l’importanza della logopedia, poiché circa il 40% dei malati di Parkinson soffre di problemi di deglutizione, problemi che sono causa non solo di disagio, ma anche di malattie gravi come la polmonite. Molti dei presenti hanno colto l’occasione per porre le loro domande personali agli specialisti presenti. Al termine della conferenza il gruppo di auto aiuto di Appiano ha offerto un rinfresco. Parkinson Attualità 17 Assemblea sociale Invito all’Assemblea sociale Sabato, 16 aprile 2011 in prima convocazione alle ore 6.00 e in seconda convocazione alle ore 14.30 a Bolzano, presso il Centro pastorale, sala piccola, piazza Duomo 6, Ordine del giorno: 1. Saluto di benvenuto del Presidente 2. Nomina del segretario/della segretaria e degli scrutatori/delle scrutatrici 3. Approvazione del verbale della precedente assemblea del 10/04/20010 4. Relazione sull’attività e conto consuntivo 2010 5. Relazione dei revisori dei conti 6. Approvazione del bilancio consuntivo 2010 7. Programma sull’attività e preventivo 2011 8. Breve presentazione candidati/candidate 9. Elezione del Direttivo 10.Elezione del Collegio sindacale 11.Elezione del Collegio dei probiviri 12.Conclusione e proclamazione degli eletti Piccolo rinfresco ed intrattenimento musicale del Harmony Ensemble. Siete gentilmente invitati ad intervenire all’assemblea! Il Presidente Herbert Mayr Il mio compagno Parki ed io 18 È incredibili ma sono passati dodici anni da quando, nel 1999, i medici dell‘ospedale di Vipiteno mi hanno diagnosticato la malattia di Parkinson. Questa dura notizia per me è stata come una doccia fredda ed io ero in tilt. Il mio primo pensiero è stato: non è possibile, non ho disturbi, solo temporaneamente un leggero tremore al braccio sinistro. Il prossimo pensiero: e se fosse vero? Pian piano mi sono reso conto di avere, con il morbo di Parkinson, un compagno per il futuro, con cui posso e devo convivere. Devo accettare questa malattia insidiosa e fare il meglio che posso della mia vita. Solo così facendo la nuova fase della mia vita potrà essere altrettanto bella e preziosa come quella precedente. E poi il pensiero: come reagirà la mia famiglia? Come la prenderanno i miei amici e conoscenti? La malattia cambierà l‘aspettativa di vita? Raggiungerò i settant’anni con questa malattia? Sarò ancora in grado di tenere il passo nella società? Questi e molti altri pensieri mi sono passati per la testa. A quel tempo avevo cinquantotto anni, ora ne ho settanta. E oggi posso dire con gratitudine e gioia che il mio stile di vita è rimasto lo stesso. Anche se a volte il mio compagno Parki si fa sentire. Cerco di fare del mio meglio e di non mollare. I farmaci mi aiutano, alleviano i sintomi. Con questa malattia si può continuare a vivere come prima, basta volerlo!! Karl Haas, parkinsoniano Parkinson Attualità