FERIE DI AUGUSTO 2012
VII Festival di Cultura Classica nel Sito Archeologico e negli spazi urbani di Bene Vagienna
www.feriediaugusto.it
IL PROGETTO
L’Associazione Piemonte Danza Musica Teatro organizza dal 12 al 29 luglio 2012 la settima
edizione del Festival di Cultura Classica Ferie di Augusto a Bene Vagienna nel sito archeologico romano
di Augusta Bagienorum e negli spazi urbani della splendida cittadina piemontese.
Il Festival è ideato da Gian Mesturino e si avvale della Direzione Artistica di Ugo Gregoretti cui
si affianca Girolamo Angione per il coordinamento e la realizzazione del progetto artistico e operativo.
Il Festival è realizzato in convenzione pluriennale tra Comune di Bene Vagienna, Associazione
Piemonte Danza Musica e altre due qualificate realtà artistiche e culturali piemontesi, la Fondazione
Teatro Nuovo (con il Festival Internazionale Vignaledanza), e la Compagnia Torino Spettacoli (con il
Festival di Cultura classica), gemellati entrambi con Ferie di Augusto.
Dal 2011 Ferie di Augusto è anche gemellato con il neonato Festival di Piazza San Giovanni a Torino
che si svolge tra la metà di giugno e la metà di luglio nel Teatro Romano del sito archeologico della Porta
Palatina e nel cortile del secentesco Palazzo Chiablese, prestigiosa sede della Direzione Regionale per i
Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte, convinta sostenitrice dei due Festival.
La finalità progettuale e operativa del Festival è la valorizzazione della cultura teatrale, con
specifica attenzione al mondo classico attraverso l’integrazione tra lo spazio - assolutamente unico - del
sito archeologico di Bene Vagienna e la proposta spettacolare. Sotto la guida artistica di Ugo Gregoretti,
coadiuvato da Girolamo Angione, si sviluppa da anni un progetto culturale che ha come presupposto una
lettura della classicità come specchio dell’uomo contemporaneo aperta all’interazione tra teatro di
tradizione e innovazione espressiva.
Il programma del Festival, compatto nella concentrazione temporale degli eventi, comprende,
oltre a eventi prodotti e coprodotti, prestigiose ospitalità, a comporre un quadro culturale coeso nelle
linee artistico-culturali che favorisce l’integrazione tra le arti e i diversi linguaggi espressivi dello
spettacolo dal vivo: parola, danza, musica, teatro visivo.
Le sedi: Bene Vagienna, vera città d’arte, piccola ma preziosa, apre alternativamente alle diverse
edizioni delle Ferie di Augusto i suoi spazi storici e artistici più belli: non solo il Teatro Romano, ma anche
la Cascina Ellena o dell’Anfiteratro, perché in gran parte edificata sui ruderi dell’antico Anfiteatro; la Exchiesa dei Cappuccini, dimessa e affascinante al tempo stesso, il cortile di Palazzo Lucerna di Rorà sede
del Museo Archeologico e dunque idealmente collegata con la città romana e i Cortili di due palazzi da
poco restaurati Palazzo Ravera, sede della prestigiosa Associazione Amici di Bene; e il Palazzo dei Nobili
sede di rappresentanza di Bene Banca, il locale istituto di Credito Cooperativo.
Ferie di Augusto 2012
LA NUOVA EDIZIONE 2012
Ricchezza di proposte, varietà di generi, rigore e coerenza programmatica si rinnovano nel progetto
artistico della settima edizione, rispondendo agli obiettivi di qualità di un Festival di alto profilo culturale
e all’impegno per un costante rinnovamento con spettacoli di grande valenza artistica, variegati per stili e
linguaggi, spesso appositamente ideati o commissionati.
Tre i titoli proposti al Teatro Romano: Norma di Bellini, Fedra, balletto su musiche di Pizzetti e La
commedia dei gemelli dai Menecmi di Plauto.
Cinque titoli sono programmati nel Cortile del Museo Archeologico di Palazzo Lucerna di Rorà: Ciò che
uno ama - I poeti lirici dell’antica Grecia in scena; Pasto a due, creazione coreografica dal Tieste di Seneca;
Casina di Tito Maccio Plauto; Cara Medea e Piccola Antigone, di Antonio Tarantino, e Un nuovo scavo al
Museo, Maratona di teatro, racconti, poesia, musica e canzoni nelle sale di Palazzo Lucerna di Rorà.
Il cartellone del Festival propone dunque otto titoli di cui tre novità in prima assoluta: La commedia dei
gemelli tra gli spettacoli ospiti; e le due produzioni del Festival: Norma e Un nuovo scavo al Museo.
L’evento che connota in maniera forte e originale questa edizione del Festival rispetto a tutte le precedenti
è rappresentato da un progetto accarezzato da tempo: Norma di Vincenzo Bellini, titolo ideale per
significare come il mondo classico abbia ispirato anche i grandi dell’opera lirica e, contemporaneamente,
allargare ad una forma di spettacolo colto e popolare ad un tempo, il cartellone di un Festival che, accanto
a severe tragedie classiche e scatenate commedie greche e latine, ha già conosciuto musical, balletti e
spettacoli multimediali.
Questo progetto, che è anche una impegnativa produzione del Festival in prima assoluta, rappresenta una
sfida coraggiosa ma nasce con solide basi grazie alla capacità di far rete con qualificate realtà musicali del
territorio (Associazione La Musica in testa di Fossano, Orchestra Bartolomeo Bruni di Cuneo, Coro F.
Tamagno di Torino) ma anche grazie alla sinergia con i partners storici del Festival, Torino Spettacoli e
Fondazione Teatro Nuovo, per un allestimento scenico attento all’ottimizzazione delle risorse.
Se Norma rappresenta l’evento-bandiera del Festival 2012, a questa grande tragedia lirica fanno da corona
altri sette titoli che, programmati sia sul grande palcoscenico del Teatro Romano sia nel raccolto cortile
del Museo Archeologico, spaziano da alcuni dei più grandi capolavori del teatro antico a proposte di
assoluta modernità che, ispirate sempre al mondo classico, ne affrontano autori, temi e personaggi con
varietà e ricerca di linguaggi scenici e di interpretazioni poetiche.
Il progetto culturale del Festival 2012 nasce, dunque, intorno a due grandi centri tematici che rimandano,
il primo, alla grande lezione della commedia antica nella fondante eredità Plautina; il secondo, alla
perenne capacità del mito antico, essenzialmente tragico, di farsi scandaglio delle più profonde
lacerazioni della contemporaneità e di riuscire a esprimerle attraverso suggestive sperimentazioni
linguistiche.
Intorno al primo centro tematico ruotano anzitutto i due spettacoli plautini del Festival: Casina,
capolavoro indiscusso viene presentato in un allestimento di segno assai particolare che vede in scena i sei
interpreti provenienti da diverse nazioni della Compagnia Europea Masks on Stage che agisce sotto
l’egida della compagnia Teatro Vivo e del Plautus Festival di Sarsina; e, in prima assoluta, La commedia
dei gemelli, ovvero quei Menecmi di Plauto che sono unanimemente considerati la più bella commedia
del sarsinese, perfetta nella struttura, precisa come un autentico meccanismo d’orologeria nei ritmi della
scena, infallibile nell’esito di una travolgente e serratissima comicità.
Il secondo centro tematico è ancora più vario e intrigante, non solo per l’originalità delle proposte e per le
diverse soluzioni spettacolari ma anche per il rigore impegnativo delle scelte e il valore dei contenuti che
rimandano a grandi miti tragici; e, soprattutto, si propone con una forte coerenza progettuale.
Anzitutto, un appuntamento con la potente e mitica storia d’amore intitolata a Fedra con la Fedra del
Balletto del Sud, proposta al Teatro Romano – evocazione dell’archetipo femminile nel linguaggio del
gesto e della musica.
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Ferie di Augusto 2012
Ancora: Cara Medea e Piccola Antigone di Antonio Tarantino nell’allestimento del Teatro Kismet Opera
di Bari, altra lacerante e tragica restituzione del mito alla nostra storia recente, attraverso le storie di due
donne immerse nel dolore di un vivere quotidiano che le stringe in una morsa inesorabile e le paralizza; e
Pasto a due della compagnia Zerogrammi che, muovendo dal Tieste di Seneca, sviluppa nelle forme del
teatro-danza il tema del potere e della vendetta attraverso il mito classico che meglio l’interpreta, quello
degli Atridi, e le figure esemplari di Tieste e Atreo impegnate, appunto, in un crudele Pasto a due.
La scelta di questi tre titoli - che ripropongono con forza il tema della modernità del mito tragico antica ben sintetizza la silloge di antico e moderno che è la cifra connotativa della manifestazione; e soprattutto
evidenzia la coerenza del progetto culturale del Festival che si riscontra non solo nel riferimento costante
al mondo antico, ma anche per l’equilibrio e la simmetria dei linguaggi scenici, che a un testo di
drammaturgia contemporanea alterna due spettacoli di danza: a questo proposito è utile sottolineare che
l’ospitalità di Fedra e di Pasto a Due è resa possibile dalla sinergica collaborazione del Festival Ferie di
Augusto con la Fondazione Teatro Nuovo e con il Festival Vignaledanza.
Completano il cartellone e quasi gli fanno da cornice, due eventi di segno molto diverso ma entrambi
assai particolari e di grande visibilità. Il primo, in apertura, è un reading di altissimo livello affidato ad
Adriana Innocenti e Piero Nuti e dedicato ai poeti lirici dell’antica Grecia che porta un titolo
programmatico: Ciò che uno ama, vero cavallo di battaglia dei due grandi interpreti che lo replicano
ormai da più di un decennio. Il secondo, si intitola Un nuovo scavo nel Museo, in prima assoluta ed è una
collaudata ma sempre diversa Maratona di teatro, racconti, poesia, musica e canzoni nelle sale di Palazzo
Lucerna di Rorà. Proposto a ingresso libero e a ciclo continuo nel corso dell’intera giornata, questa sorta di
happening della cultura classica pone festosamente termine al Festival in concomitanza con l’affollato
appuntamento di Luglio del mercatino dell’Antiquariato a Bene Vagienna.
L’edizione 2012 delle Ferie di Augusto ripropone e valorizza anche il momento strategico degli stagelaboratorio dedicati a coloro che intendono conoscere l’affascinante percorso che va dal testo al
palcoscenico e che ruota intorno alle figure dell’attore, del regista e del critico letterario e/o teatrale. In tre
“appuntamenti chiave”, ciascuno collegato ad uno spettacolo del Festival, i fruitori del laboratorio,
insieme al regista, agli attori e - ospite fisso - al Prof. Pierpaolo Fornaro, ripercorrono e sperimentano
concretamente le tappe del lavoro di allestimento dello spettacolo che poi vedono in scena al termine del
laboratorio stesso. I laboratori si tengono nel Cortile del Palazzo Lucerna di Rorà.
Partner e sostenitori
Il Festival Ferie di Augusto è promosso e organizzato da
Associazione Piemonte Danza Musica Teatro e Città di Bene Vagienna
in partenariato con Torino Spettacoli Teatro Stabile Privato di Pubblico Interesse – Fondazione Teatro Nuovo
Festival Vignaledanza - Teatro del Monferrato
con il contributo di Ministero per i Beni e le Attività Culturali (patrocinatore dei partner artistici)
Regione Piemonte - Consiglio Regionale del Piemonte - Provincia di Cuneo
con il sostegno di Fondazione CRT – Fondazione CRF (Cassa di Risparmio di Fossano)
Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna
con la collaborazione di Direzione Regionale per i beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte
Soprintendenza Archeologica del Piemonte – Associazione Le Terre dei Savoia - Ente Gestione Parchi e
Riserve Naturali del Cuneese - ATL Cuneo - Amici di Bene - Associazione Italiana Cultura Classica
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Ferie di Augusto 2012
IL CARTELLONE
giovedì 12 luglio ore 21,30 - Cortile del Museo Archeologico
CIÒ CHE UNO AMA – I poeti lirici dell’antica Grecia in scena tra musica e danza
traduzioni e commenti inediti di Dario del Corno - a cura di Adriana Innocenti
con Adriana Innocenti e Piero Nuti - danzatori Francesco Rovea e Carlotta Pelaia - al flauto Danilo Putrino
produzione PIEMONTE DANZA MUSICA TEATRO
Sono voci poetiche che ci arrivano da lontano. 2600 anni sono trascorsi: eppure le sentiamo come nostre,
come se fossero state inventate oggi. Parlano, infatti, di cose che ancora ci riguardano: la dolcezza
dell’amore e dell’amicizia, la rabbia dell’odio, il dolore dell’addio, la gioia di un incontro erotico, il piacere
dello stare insieme a tavola o davanti a un bicchiere di vino, la delicata grazia di uno sguardo, lo sport e la
guerra… ma soprattutto ci parlano dei tanti aspetti e sentimenti della vita con una freschezza nativa, con
una nitidezza di linee, una essenzialità che consente di giungere al cuore delle situazioni.
venerdì 13 luglio ore 21,30 - Cortile del Museo Archeologico
CASINA
di Tito Maccio Plauto - regia Cristiano Roccamo
con gli interpreti della Compagnia Europea Masks on Stage
produzione TEATRO VIVO – PLAUTUS FESTIVAL SARSINA
Nulla è più potente di una bella storia d'amore per attirare il pubblico a teatro. E questo, Plauto lo sapeva
molto bene. In Casina, la ragazza del titolo, non si vede mai. In compenso ci sono due uomini che se la
litigano ed un terzo che vorrebbe approfittarne per portarsela a letto, tra i tentativi della moglie di far
saltare il banco. Insomma, la variazione sullo schema classico è minima, ma non mancano di certo i lazzi
comici ed i giochi di parole tipici della tradizione plautina. Il teatro di Plauto ci offre lo schema classico
della commedia, ma attenzione: perché la storia diventa il pretesto per mettere in scena sei attori
provenienti da diversi paesi europei che giocano (mai termine fu più appropriato) i loro ruoli nelle
rispettive lingue, in onore dell'antica tradizione della Commedia Italiana, della Commedia dell'Arte che
proprio della drammaturgia di Plauto è figlia. Il pubblico apprezzerà i lazzi ed il ritmo fresco di questa
Casina: il multilinguismo cessa di essere una difficoltà e ne diventa anzi la cifra stilistica.
sabato 14 luglio ore 21,30 - Teatro Romano
prima assoluta
NORMA
opera in due atti di Vincenzo Bellini – libretto Felice Romani
drammaturgia e regia Girolamo Angione
orchestra Ensemble Easy Opera - direttore Paolo Fiamingo
coro Accademia della Voce - direttore Sonia Franzese
con Beatrice Greggio Norma, Giorgia Bertagni Adalgisa, Giorgio Casciarri Pollione, Christian Faravelli Oroveso
produzione PIEMONTE DANZA MUSICA TEATRO in collaborazione con Ass. LA MUSICA IN TESTA
Ambientare un'opera come Norma al Teatro Romano si propone subito come un’esperienza affascinante
perché la simbiosi tra testo, luogo, musica e movimento può assumere una sintesi di straordinaria efficacia,
in un contesto in cui si sommano suggestioni ambientali e memorie millenarie.
Considerata a pieno titolo una delle opere più belle del melodramma italiano dell'Ottocento, la vicenda
racconta di due sacrileghe storie d'amore fra due vergini sacerdotesse del dio Irminsul e un Proconsole
Romano, Pollione, il quale, dopo aver dato due figli alla sacerdotessa Norma, seduce la giovane Adalgisa e
trama per portarsela a Roma contro la sua volontà. In un primo tempo Norma di fronte al tradimento
dell'amante, medita di uccidere i figli, poi finisce col sacrificarsi per salvarlo. Nel dramma francese da cui
deriva, Norma compie l’infanticidio e si getta, impazzita per il rimorso, dall’alto di una rupe, mentre nella
sua Norma, Bellini esalta la generosità d'animo di Norma e ne fa un'eroina. Bellini e Romani privilegiano
dunque i temi che rendono romantica la storia, mantenendola però nei binari della tradizione classica che
risaliva all’antica tragedia greca.
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Ferie di Augusto 2012
domenica 15 luglio ore 21,30 – Cortile del Museo Archeologico
PASTO A DUE
una creazione di Stefano Mazzotta ed Emanuele Sciannamea dal Tieste di Seneca
produzione C.ie ZEROGRAMMI – TORINO
Potere è esercizio del confine. Come tracciare e percorrere le linee dell'esistere e sperimentare al contempo
il territorio interrogativo del coesistere. Dove si svela il vocabolario della possibilità. Potere è un gioco di
equilibrismo morale. Lavoro resistente e geometria del limite. Privare o privarsi di fronte al banchetto
della proprietà. Questo pasto a due, tavola imbandita delle possibili conquiste, è un trattato sulla forza,
sul cedere e opporre, sul consumare o conservare, soccombere e rinunciare o assoggettare, riportato con
ossessione maniacale da ciò che resta di due corpi sorpresi nell'atto del contendere. Sono i fratelli della
tragedia senecana Tieste, duri e spietati per brama di possesso, sono ciò che ne rimane, ombre terribili,
uccelli della notte, a ricordare Tantalo, espressione di contesa, odio, atrocità. Siedono composti alla tavola
imbandita su cui, secondo il racconto del tragediografo latino, si consumerà la più efferata delle vendette.
Sono fermi nell'istante precedente l'epilogo del racconto, quello spazio in cui dubbio e tensione, giunti al
loro apice, reiterati da tempo infinito, ne alterano e incrinano il contegno superficiale, scomponendo
gradualmente le forme dell'etichetta. E qui la tragedia già si consuma nello stillicidio della domanda, della
possibilità, della speranza vana, nel ribaltamento della logica, nell'eccesso del desiderio, nell'impossibilità
della ragione assoluta e nei mostri che il suo sogno produce.
venerdì 20 luglio ore 21,30 – Cortile del Museo Archeologico
CARA MEDEA e PICCOLA ANTIGONE
di Antonio Tarantino - regia Teresa Ludovico
con Teresa Ludovico e Vito Carbonara
produzione TEATRO KISMET OPERA – BARI
Antonio Tarantino, con Cara Medea e Piccola Antigone", riporta i miti nella nostra storia recente, nei
sobborghi di città degradate o distrutte dalla guerra. Il risultato è un viaggio in quella modernità che ci
abita, ci lacera e ci pone tante domande, una per tutte: l'altro. Le protagoniste di queste storie vomitano
parole feroci e banali per sfuggire, spesso, al dolore di un vivere quotidiano che le stringe in una morsa
inesorabile e le paralizza. Così, il drammaturgo pluripremiato, Antonio Tarantino, reinterpreta l’Antigone
dell’antica Tebe, come protagonista di una metropoli senza tempo e la Medea di Corinto come ex
deportata nella Cecenia distrutta dalla seconda guerra mondiale. In Cara Medea, la protagonista è un'ex
deportata, rinchiusa in un lager dopo aver ucciso i figli, che percorre un'Europa post bellica per
raggiungere il suo Giasone a Pola. Piccola Antigone è la storia di una prostituta che incontra un cliente che si
svelerà essere poi Edipo, suo padre.
sabato 21 luglio ore 21,30 – Teatro Romano
FEDRA
balletto in un atto di Fredy Franzutti - musiche Ildebrando Pizzetti
produzione COMPAGNIA BALLETTO DEL SUD – LECCE
Affidare alla danza e alla musica il messaggio di uno dei capolavori del teatro greco classico, significa
oltrepassare la parola e l'azione scenica tradizionale per traghettare la comunicazione artistica su un piano
emotivamente più arduo: l'ermeneutica del gesto e del suono.
Fredy Franzutti, lungo il solco di una sperimentazione già collaudata da notevole successo (Edipo re e le
tragedie di Tebe), nella prospettiva di una continuità ideologica che collega il Salento alla Grecia antica,
propone la rivisitazione coreografica del dramma di Fedra, maschera-archetipo della psicologia
femminile, nonché il conseguente interesse nei confronti della diade Amore-Morte. Dietro il mito
euripideo che vuole Fedra costretta dalla divinità (Afrodite) a concepire un'insana passione per il
figliastro Ippolito, si cela il dramma dell'uomo di ogni tempo e il suo disagio esistenziale.
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Ferie di Augusto 2012
sabato 28 luglio ore 21,30 – Teatro Romano
prima assoluta
LA COMMEDIA DEI GEMELLI
di Tito Maccio Plauto - adattamento e regia Girolamo Angione
con Mario Acampa, Silvia Barbero, Alberto Barbi, Elena Soffiato, Eugenio Gradabosco
produzione COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI
Unanimemente considerata una delle sue commedie più equilibrate e mature, attorno all'omonimia e
alla straordinaria somiglianza tra due fratelli Plauto costruisce il prototipo della commedia degli
equivoci e scatena un susseguirsi di situazioni confusionali, comiche per necessità.
I protagonisti, sono due gemelli; ovvero lo stesso attore che si dimena a destra e a manca, nell’alternarsi
serrato dell’interpretazione dei due doppi che sembrano rincorrersi sulla scena senza afferrarsi mai.
Una moglie gelosa e asfissiante, un’amante da accontentare, un tradimento da occultare, un pranzo,
una veste, un bracciale, un suocero, due immancabili servi, i continui scambi di persona, i
fraintendimenti… sono gli ingredienti di uno spettacolo che punta a valorizzare la sequenza dei colpi di
scena esilaranti e spassosi, ridando vita a quel genere di comicità naturale che fa leva sul gioco degli
equivoci, sui paradossi, sulla confusione, sull’esasperazione delle passioni; e che sa strappare il riso
facendo ricorso a battute salaci unite ad una travolgente caratterizzazione dei personaggi.
Che la commedia degli equivoci abbia inizio!
domenica 29 luglio dalle ore 10,30 – Cortile del Museo Archeologico
prima assoluta
UN NUOVO SCAVO NEL MUSEO
Maratona di teatro, racconti, poesia, musica e canzoni nelle sale di Palazzo Lucerna di Rorà
a cura di Mario Acampa - testi di Plauto, Apuleio, Eschilo, Euripide, Pavese
con Mario Acampa, Silvia Barbero, Simone Moretto, Elena Soffiato
produzione PIEMONTE DANZA MUSICA TEATRO
Dopo il successo della passata edizione torna questa originale kermesse aperta a tutta la popolazione e
intende ora proporsi come vera e propria cifra connotativa del Festival.
L’idea: una vera e propria maratona a ingresso libero aperta a tutti dal mattino alla sera, in orario
continuato allo scoccare di ogni ora. Il cortile, gli scaloni e le sale espositive del Museo Archeologico di
Palazzo Lucerna di Rorà saranno gli inconsueti palcoscenici per una vera e propria full immersion che,
muovendo dai cimeli di Augusta Bagiennorum custoditi nel Museo, si apre al patrimonio classico di tutta
l’antichità greca e romana, attraverso proposte, sollecitazioni e provocazioni visive, letterarie, spettacolari
ed artistiche in senso lato.
Lo scavo: immaginiamo che la gente entri ed esca dal Museo in assoluta libertà, trovando sempre uno
spazio attivo, un’azione in corso da guardare per intero o per frammenti. Ciascuno sarà libero di sedersi
nell’angolo più fresco del cortile per assistere a una performance in palcoscenico, o potrà seguire gli attori
che recitano per le sale del Museo, o soffermarsi all’ingresso per guardare un video, tutto dedicato a Bene
Vagienna e al suo Festival di cultura classica. Insomma un ricco menù, tutto da scoprire.
I reperti: già, che si trova scavando? Questo in linea teorica non lo sa nessuno, ma accurati carotaggi ci
permettono di dire che verranno alla luce le esemplari Favole di Esopo e di Fedro, suo emulo latino,
oppure scene brillanti e allegre canzoni tratti dalle commedie plautine; intensi monologhi dalle tragedie
di Eschilo e di Euripide, lirici squarci sul pensiero di retori e filosofi da Platone ad Apuleio. Insomma, chi
ci sarà potrà dire d’aver trovato tanti curiosi reperti dei più svariati generi letterari e musicali lungo un
itinerario insolito e affascinante tra le sale del Museo e le pagine della letteratura antica.
E poi? Beh, se saremo riusciti a coinvolgere spettatori provenienti dalle più diverse esperienze culturali,
questo happening costituirà il nucleo iniziale del lavoro che tutta l’équipe del Festival svilupperà poi nel
corso dell’anno scolastico 2012-13 con le Scuole che lo richiederanno.
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Ferie di Augusto 2012
sabato 14, 21 e 28 luglio dalle ore 16 alle 19 - Cortile del Museo Archeologico
LABORATORI TEATRALI DEL FESTIVAL
Stages di Recitazione Improvvisazione, lettura critica e allestimento scenico
con i protagonisti del Festival e con la partecipazione di Pierpaolo Fornaro e Girolamo Angione
L’edizione 2012 intende ampliare e valorizzare il momento, strategico all’interno del Festival, degli
stage-laboratorio dedicati a coloro che, giovani promesse dello spettacolo, studenti, insegnanti o
semplici spettatori appassionati, intendono conoscere in modo critico e consapevole l’affascinante
percorso che va dal testo al palcoscenico e che ruota intorno alle figure dell’attore, del regista e del
critico letterario e/o teatrale. Per questo, in tre “appuntamenti chiave”, ciascuno collegato ad uno
spettacolo del Festival, si riuniscono i fruitori del laboratorio, gli attori protagonisti, i registi e – ospite
fisso – il Prof. Pierpaolo Fornaro, docente universitario e profondo esegeta della cultura classica, per
ripercorrere tutti insieme e sperimentare le tappe fondamentali del lavoro di allestimento che ha
portato allo spettacolo che va in scena al termine del laboratorio stesso. Lo stage si sviluppa con una
valenza assolutamente interdisciplinare: il critico che scompone il testo, i registi che allestiscono gli
spettacoli, gli attori professionisti che si calano nei personaggi, ognuno coinvolto in una rivisitazione
dal di dentro dello spettacolo. I partecipanti sono al tempo stesso protagonisti e spettatori di tutto lo
sviluppo dell’allestimento, vivendolo come in un work in progress, fino allo spettacolo serale.
Concepito come ulteriore momento di dialogo tra le arti, il Laboratorio è efficace riprova del rapporto
sempre più stretto e concreto che il Festival intende stabilire con le “nuove leve” del teatro attraverso la
scuola e tutte le realtà giovanili in senso lato. Gli stages sono momenti fondamentali per la creazione di
un’effettiva sinergia tra teatro e formazione finalizzata a realizzare, durante tutto l’anno nelle scuole del
territorio Benese e della provincia di Cuneo, incontri-spettacolo, offerti a titolo completamente gratuito,
con la diretta partecipazione degli attori e dei registi che danno vita agli spettacoli del Festival e con il
supporto di materiale video registrato e/o di scene recitate dal vivo. Un progetto proiettato nel futuro
per diventare laboratorio itinerante sul territorio cittadino e regionale che “metta in scena” non solo
qualificati spettacoli di autori classici, ma anche e soprattutto tutto il processo di ricostruzione storica
letteraria, civile e sociale necessario alla preparazione dell’allestimento.
INFORMAZIONI PRATICHE
Biglietti e Abbonamenti Ferie d’Augusto
posto unico Teatro Romano € 18 - rid € 15; posto unico Museo Archeologico: € 12 - rid € 10
Abbonamento 2 spettacoli a scelta al Teatro Romano: intero € 28 – ridotto € 24
Abbonamento 2 spettacoli a scelta al Museo Archeologico: intero € 18 - ridotto € 16
Le riduzioni per biglietti e abbonamenti sono riservate a: under 26, over 60, gruppi di almeno 15 persone,
abbonati Vignaledanza, abbonati e convenzionati Torino Spettacoli
Informazioni, Prenotazioni e Prevendita
BENE VAGIENNA: Libreria Squilibri, 0172.654931
TORINO: Teatro Erba, 011.6615447 - Teatro Alfieri, 011.5623800
VIGNALEDANZA: Vignale Monf.to, 0142.930005 - CUNEO: Bramardi Viaggi, 0171.692692
SALUZZO: Cisalpina Tours, 0175.217461 - FOSSANO: Cisalpina Tours, 0172.695181
CENTALLO: Bluvacanze, 0171.214924 - MONDOVI’: Atmosfera Vacanze, 0174.552031
CARRÙ’: Atmosfera Vacanze, 0173.75133
Biglietteria al Teatro Romano e al Museo Archeologico (Bene Vagienna) un’ora prima degli spettacoli
In caso di pioggia, lo spettacolo verrà rappresentato al Palazzetto dello Sport di Bene Vagienna
www.feriediaugusto.it
[email protected]
www.torinospettacoli.it
[email protected]
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Ferie di Augusto 2012
L’ASSOCIAZIONE PIEMONTE DANZA MUSICA TEATRO E LA SUA ATTIVITÀ
Istituita nel 1985 l’Associazione Piemonte Danza Musica Teatro, presieduta e diretta da Girolamo
Angione, opera nei settori della danza, del teatro e della musica attivando spesso le proprie iniziative
in territori e spazi disattesi dal mondo della cultura in cui crea stimoli e motivazioni per successivi
sviluppi di iniziative autonome.
Primo impegno dell’Associazione è stato quello di proseguire le attività del “Teatro della tradizione
popolare”, meritevole della riscoperta e riproposta del Gelindo e di altri testi della tradizione
piemontese. Poi, in una instancabile azione di promozione culturale, si sono succedute l’epica
stagione delle “iniziative di arte, musica e spettacoli per chiese, castelli e palazzi del Suol d’Aleramo”, ossia il
Monferrato casalese e alessandrino, che annovera la pluridecennale rassegna estiva de La musica a
Crea; Natale in musica a Solonghello, concerti e animazioni nella Chiesa e nel Piccolo Teatro di
Solonghello; i Concerti d’autunno a Vignale Monferrato; Piemonte in festa - spettacolo itinerante di
danza, musica e poesia su storia, leggende folklore e personaggi del Piemonte; dal 1989 al 1993 lo
Spazio Musica al Forte di Exilles, rassegna ospitata nei mesi di luglio e agosto nella cappella del forte
valsusino; dall’88 i Concerti di Primavera, a cura di Ingrid Silic e Silvana Moyso. Dal 1992 a oggi le
stagioni concertistiche sono confluite al teatro Alfieri, in una più organica manifestazione
denominata I concerti del pomeriggio che ha programmato oltre trecento concerti sempre in un clima di
significativo riscontro da parte del pubblico e di attenzione della critica e in proiezione verso
importanti traguardi.
Nel 2006, in occasione del proprio ventennale, l’Associazione ha accolto l’invito della Città di Bene
Vagienna e l’opportunità di organizzare, in collaborazione con altre realtà teatrali qualificate della
nostra Regione, il Festival di Cultura Classica Ferie di Augusto nel sito archeologico di Bene Vagienna,
affidandone la direzione artistica ad una storica personalità del mondo dello spettacolo come Ugo
Gregoretti e giunto quest’anno alla settima edizione.
BREVE STORIA DEL FESTIVAL
Dopo una prima edizione quasi sperimentale, nel 2007, grazie al sostegno delle Fondazioni bancarie
unito al contributo della Regione, il Festival ha conosciuto un primo exploit proponendo 7 spettacoli
per 12 repliche; in cartellone, opere di Euripide, Seneca, Plauto, Platone ed Omero, interpretate tra gli
altri da Piero Nuti e Adriana Innocenti, Flavio Bucci, e i giovani del Teatro Nuovo.
Nella terza edizione 2008 il Festival ha avuto ancora un’ottima accoglienza, in particolare con
l’inatteso successo delle proposte più raffinate e “di nicchia”, quali il Processo a Socrate e Le
metamorfosi di Ovidio proposti nella raccolta dimensione della Cascina Ellena.
La quarta edizione 2009, per unanime giudizio, ha segnato la definitiva affermazione del Festival: per
la qualità del cartellone, ricco di nove titoli per un totale di 20 repliche; per i nuovi spazi nel cuore
della città, quali l’ex Chiesa dei Cappuccini e il Palazzo Lucerna di Rorà, finalizzati a radicare sempre
di più il Festival nel tessuto urbano; per la sua capacità di fare sinergia con le realtà associative del
territorio e, in particolare con l’Associazione Le Terre dei Savoia che ha gemellato nella propria
attività di promozione del territorio, Le Ferie di Augusto con il Festival del Regio al Castello di
Racconigi, come un viaggio di emozioni dall’antica Roma alla Residenza estiva dell’ultimo Re d’Italia.
Nel 2010, pur nella crescente difficoltà di reperire adeguate risorse, il Festival ha dato il meglio di sé,
utilizzando nuovi spazi nel cuore di Bene Vagienna come Palazzo Lucerna di Rorà e proponendo 9
titoli con 5 prime assolute, per 14 repliche, confermando d’avere forza e senso, d’essere onesto e vivo
e, soprattutto, amato e seguito dal pubblico e dai media.
L’edizione 2011, in un frangente ancor più difficile, ha confermato posizioni e priorità sia per
numero che per il livello degli spettacoli, a riprova di una fiducia ormai radicata, del seguito di un
pubblico affezionato ed attento che conforta e incoraggia a proseguire.
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