Parabole a cura di Giancarlo Ramanzini C iao a tutti. Sono sempre io, Yashua. Questo è il mio mese, Nissan come è chiamato nella mia lingua. Al soffio del vento, tanti anni fa mi ritrovai vivo, splendente e solare in mezzo a voi, per sempre. È sceso su di me il vento d’aprile. Un bellissimo mese perché per gli Ebrei è come l’inizio di un anno nuovo. Pensate: durante tutto il mese niente manifestazioni di lutto, niente preghiere penitenziali, niente visite ai cimiteri, niente digiuni. Nissan è il mese della gioia per l’avvenuta liberazione. 22 PM APRILE 2017 Soffiarono Ti voglio raccontare una mia piccola esperienza che ha lasciato un segno importante nella mia vita. Eccola. Da ragazzino andavo spesso a camminare sulla costa orientale del lago di Galilea. Ci sono spiagge da sogno, tanta sabbia ma qua e là anche rocce e sassi in superficie. Le rocce che vedevo erano abbastanza grandi, piatte e levigate dal vento violento che scende- va dalle montagne della Siria. Vedevo dei pescatori che sulla spiaggia poco frequentata costruivano dei tuguri, piccole casette a forma di capanna. Andavo spesso sulle rive del lago per cercare un po’ di silenzio. Mi sedevo là dove c’era una roccia sporgente sull’acqua, con i piedi dentro l’acqua. Un giorno vidi due pescatori che parlottavano tra loro nell’ispezionare la spiaggia alla ricerca o i venti… di uno strato di roccia sotto la sabbia. Pensai che stessero cercando un posto adatto dove costruire una capanna. E infatti nel giro di 15 giorni vidi sorgere una casetta e una piccola tettoia adiacente. Rimasi perplesso perché da lontano questa costruzione sembrava costruita sulla sabbia. «Se così fosse – mi dissi – è da stupidi costruire. Al primo soffio di vento tutto rischia di crollare». domi e sapendo che il Signore è la mia roccia, mi sentii saldo e forte, sicuro della sua fedeltà. Non mi restava che insegnare ai miei fratelli che bisogna costruire la vita di ciascuno sulla parola del Signore, unica garanzia di vita nuova ritrovata dopo le tempeste. Cosa che ho fatto più volte con i miei discepoli, ricordando loro la parabola della casa costruita sulla roccia. Siate saggi e non stolti. Fidatevi. Ciao e, come dite tra voi: Buona Pasqua e buona festa di vita. Passò del tempo. Un pomeriggio sul far della sera ritornai alla mia spiaggia dopo una terribile tempesta. Ero curioso. E con mio grande stupore la casetta era ancora lì in piedi, salda, forte, splendente, illuminata dalla luce di uno splendido tramonto. Come per riflesso pensai che anche su di me un giorno si sarebbe abbattuta una tempesta umana di rifiuto e condanna. Conoscen- LA ROCCIA SICURA as J hua disse: “C hiunque as ste mie par ole e le met colta quesarà simile te in pratic a un uomo saggio, che a, costruito la sua casa su lla roccia. C ha la pioggia, st adde rariparono i fiu i venti e si abbatterono mi, soffiarono su quella ca ma essa no n sa sulla roccia cadde, perché era fond , ” (Matteo 7, ata 24-27) PM APRILE 2017 23