Ansa 18 Luglio 2013 Esperti big data Passare a

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Ricerca: esperti big data, passare a democratizzazione dati
(ANSA) - PISA, 18 LUG - «Parteciperemo ai finanziamenti
della Commissione europea Horizon 2020 per un'infrastruttura di
ricerca ed innovazione che riunisca anche fisicamente la
comunità toscana di studiosi dei big data per favorire ed
aumentare i dottorati ed i post dottorati in data scientist»:
lo ha detto Dino Pedreschi docente del dipartimento di
Informatica dell'Università di Pisa durante il convegno So Big
data tenutosi presso il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr)
pisano.
Al convegno erano presenti i principali protagonisti dello
studio ed analisi dei dati scientifici del Cnr, dell'ateneo
pisano, dell'Imt di Lucca e dell'Università di Firenze. «C'è
bisogno di sempre più giovani che si dedichino alla scienza del
futuro - ha detto Fosca Giannotti dell'Istituto di scienza e
tecnologie dell'informazione del Cnr - che è proprio quella
dell'analisi dei dati, giovani che abbaino una formazione
multidisciplinare, scientifica ma anche che siano degli story
teller, cioè che sappiano raccontare i cambiamenti delle
società». Al convegno è intervenuta anche la vice presidente
della Regione Toscana, Stella Targetti che ha aggiunto: «Lo
studio dei big data è un microscopio per guardare la società nel
suo complesso ed è uno studio importante per gli amministratori
territoriali per decifrare società ed aggregati sempre più
complessi». «Non si può parlare di smart cities senza pensare
alla raccolta ed all'analisi della grandissima mole di dati
digitali che i cittadini lasciano consapevolmente ed
inconsapevolmente attraverso i loro pc o smart phone - ha detto
Domenico Laforenza, presidente dell'area pisana del Cnr - ma è
pur vero che in tutte queste raccolte ed analisi, si deve tener
conto di un ombrello etico di salvaguardia della privacy dei
singoli». E proprio la privacy e la democratizzazione dei dati,
è stata la chiave su cui la comunità di studiosi toscani ha
basato il proprio «manifesto». «Già oggi, ci sono tutti gli
strumenti tecnologici per analizzare i dati rispettando la
privacy di tutti - ha spiegato Pedreschi - ma è pur vero che
finora, la mole di dati raccolta nel mondo, è stato appannaggio
di pochi «latifondisti», grandi multinazionali che con il web
fanno soldi, mentre è necessario superare questo medioevo
digitale, e passare alla democratizzazione dei dati che
tradotto, vuol dire far sì che ogni singolo cittadino decida se
ed a chi dare i propri dati». La comunità di scienziati toscani
ha creato il sito www.sobigdata.eu dove possono essere raggiunti
per dare contributi scientifici. Al convegno ha partecipato
anche Renato Soru, amministratore delegato di Tiscali. (ANSA).
YXV/DLM
18-LUG-13 18:09 NNNN
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