Persinsala Teatro
Fabrizio Migliorati
maggio 3, 2017
Opera che possiede una forza morale e politica rara e di una
grande intensità, Anna Bolena di Gaetano Donizetti ritorna
alla Scala dopo 35 anni e chiude un ottimo weekend dedicato
al belcanto
sa
la
Anna Bolena rappresenta uno dei più grandi capolavori del compositore
bergamasco ed uno dei suoi successi più clamorosi. Andata in scena per la
prima volta al Teatro Carcano di Milano il 26 dicembre 1830, essa toccherà
un livello di successo tale che la Scala deciderà di accoglierla poco più di
un anno dopo, sempre con l’immensa Giuditta Pasta nel ruolo della
sfortunata regina. Anna Bolena segna la fine dell’opera rossiniana per
lasciare il passo al melodramma romantico con finale tragico. Accolta
entusiasticamente anche dal Mazzini nel suo Filosofia della musica, per
la sua forza di persuasione emotiva più che della ragione, l’opera
diventerà una dei lavori più rappresentati di Donizetti.
pe
rs
in
Alla Scala abbiamo ritrovato la visionaria regia di Marie-Louise
Bischofberger per il Grand Théâtre di Bordeaux del 2014 che si è unita alla
direzione di Ion Marin. Le scenografie di ferro e di fuoco conquistano per il
loro fascino tetro, ma dichiarano anche un’inattesa morbidezza della forma
mentre la direzione di Marin sembra racchiusa in un solo elegante gesto
che tiene in pugno tutta la composizione.
Sonia Ganassi ha interpretato una Giovanna di Seymour pungente e
colorata, particolarmente emozionante nel vibrato sostituendo, nel cuore
di Enrico e sul trono la povera protagonista dell’opera. Anna Bolena, centro
nevralgico dell’opera, si è vista scolpire con grande personalità da una
giovane e bellissima Federica Lombardi, tenace e regale e che ha
dimostrato una convincente presenza scenica.
Carlo Colombara, colpito da una lieve indisposizione, mantiene
coraggiosamente il ruolo di Enrico VIII anche per quest’ultima
rappresentazione, mentre siamo stati conquistati dall’ottima prova di Piero
Preti, un Lord Percy magnifico, intenso, mosso dai sentimenti a tal punto
da accantonare la ragione, aprendo e sostenendo il terzetto del secondo
atto con una rara intensità che sprofonda nei sentimenti più terribili.
Il finale in un crescendo di pathos, fino alla condanna/sacrificio terminale,
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è, probabilmente, il momento più alto e meglio riuscito della serata con un
Ion Marin che accantona il suo consueto gesto leggero per imprimere
all’esecuzione un tratto, giustamente, patetico e vibrante. Il pubblico
accoglie positivamente questa prova e noi non possiamo che essere
pienamente d’accordo.
Spettacolo visto domenica 23 aprile 2017
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Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro alla Scala
Via Filodrammatici, 2 – Milano
orari: venerdì 31 marzo 2017, martedì 4, sabato 8, martedì 11, venerdì 14, giovedì 20 e domenica 23
aprile ore 20
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Il Teatro alla Scala e il Grand Théâtre de Bordeaux ha presentato
Anna Bolena
tragedia lirica in due atti, 1830
libretto di Felice Romani
musica di Gaetano Donizetti
direttore Ion Marin
regia Marie-Louise Bischofberger
scene Erich Wonder
costumi Kaspar Glarner
luci Bertrand Couderc
con
Enrico VIII Carlo Colombara
Anna Bolena Hibla Gerzmava (31 marzo, 4, 11, 14 aprile), Federica Lombardi (8, 20, 23 aprile)
Giovanna Seymour Sonia Ganassi
Lord Rochefort Mattia Denti
Lord Riccardo Percy Piero Pretti
Smeton Martina Belli
Signor Hervey Giovanni Sala
Coro e Orchestra del Teatro alla Scala
Maestro del Coro Bruno Casoni
produzione del Grand Théâtre de Bordeaux
durata 3 ore e 10 con intervallo
www.teatroallascala.org
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