PIANO DI LAVORO ANNO SCOLASTICO 2016-17 MATERIA SCIENZE (Scienze della Terra e Chimica) DOCENTE Prof. Raffaello Cavagna CLASSE Competenze Contenuti disciplinari III H Liceo Linguistico Ai fini del raggiungimento dei risultati di apprendimento in esito al percorso quinquennale, nel secondo biennio il docente di Scienze naturali persegue, nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo di far acquisire allo/a studente, oltre a quelle già indicate per il primo biennio, le seguenti competenze: utilizzare modelli appropriati per investigare su fenomeni e oggetti, riconoscendo i criteri scientifici di affidabilità delle conoscenze; individuare ed utilizzare un linguaggio scientifico corretto per analizzare e sintetizzare informazioni, spiegare fenomeni, per comunicare ed argomentare sulla base di evidenze scientifiche; ottobre Chi. 1 La nomenclatura chimica - numero di ossidazione, scrivere e leggere le formule - La nomenclatura chimica: composti binari, ternari e quaternari - I Sali - Ossidi, idruri e idracidi Composti ternari: Gli idrossidi, gli ossiacidi e i Sali ternari Chi 2 Le reazioni chimiche Equazioni di reazione e bilanciamento I calcoli stechiometrici I vari tipi di reazione Reazioni di sintesi, di decomposizione, di scambio semplice e di doppio scambio, formazione di un precipitato novembre SdT. 1. I minerali (cenni) Definizione di minerale - struttura cristallina e amorfa - il polimorfismo, l’isomorfismo. Importanza dei minerali. proprietà dei minerali: il peso specifico, la durezza (scala di Mohs), la sfaldatura, la frattura, caratteristiche organolettiche, il colore, classificazione chimica minerali - reticolo cristallino e abito cristallino – come si formano i minerali, druse e geoidi. i silicati: caratteristiche SdT. 2. LE ROCCE a) il processo magmatico 1 - magma e lava - rocce intrusive, effusive e filoniane -struttura granulare, vetrosa, microcristallina, porfirica con fenocristalli, pegmatitica – i minerali delle rocce magmatiche acide, intermedie e basiche - le principali famiglie di rocce magmatiche - serie di Bowen - processi di differenziazione del magma - riconoscimento macroscopico dei principali gruppi di rocce magmatiche b) il processo sedimentario - alterazione chimica e fisica delle rocce - erosione, trasporto, sedimentazione e diagenesi - rocce sedimentarie detritiche, chimiche e organogene -riconoscimento macroscopico di campioni riferibili a tre tipi. c) Il processo metamorfico - ultrametamorfismo e anatessi - metamorfismo di contatto, regionale e cataclastico - limite fra diagenesi e metamorfismo e fra quest'ultimo e fusione delle rocce - il grado di metamorfismo - struttura e classificazione delle rocce metamorfiche con esempi locali - riconoscimento macroscopico di alcuni campioni: distinzione tra i tre principali gruppi di rocce - il ciclo delle rocce. - La geologia dell’Alto Adige - Le rocce intorno a Bolzano . La carta geologica Chi 3. Le soluzioni Che cos’è una soluzione Il processo di soluzione. La solubilità La concentrazione delle soluzioni Conoscere i vari modi di esprimere le concentrazioni delle soluzioni gennaio febbraio SdT. 3 I fenomeni vulcanici II vulcanesimo - il magma primario e secondario , acido e basico- fasi di raffreddamento di un magma in profondità - batoliti - filoni - laccoliti - l'edificio vulcanico - vulcanismo effusivo ed esplosivo - i materiali emessi nel corso di un'eruzione e i prodotti derivati da un raffreddamento subaereo o marino - i diatremi - tipi di eruzione ed edifici vulcanici - le eruzioni lineari in Italia (la piattaforma porfirica atesina) - la distribuzione geografica dei vulcani - il vulcanismo secondario - il rischio vulcanico e distribuzione dell'attività vulcanica in Italia Chi. 4.Termochimica e Cinetica chimica (cenni) marzo aprile Reazioni esotermiche ed endotermiche La teoria degli urti La velocità delle reazioni chimiche, 'energia di attivazione Effetto della temperatura sulla velocità di reazione, catalizzatori SdT 4. I fenomeni sismici Ipocentro ed epicentro di un terremoto - le cause dei terremoti - la classificazione dei terremoti corrispondenza tra fasce sismiche e distribuzione dell'attività' vulcanica - i maremoti le onde sismiche (p, s, I) e loro propagazione nei diversi materiali sismografi e sismogrammi - le dromocrone - come si determina la posizione dell'epicentro di un sisma scala Mercalli e scala Richter le isosisme - il rischio sismico e la situazione in Italia. 2 Chi. 5. L'equilibrio chimico maggio giugno Che cos’ è l’equilibrio chimico. Fattori da cui dipende l'equilibrio chimico La legge di azione di massa. La costante d’equilibrio. Il principio di Le Chatelier. Perturbazioni dell’equilibrio SdT. 5 L'interno della Terra La densità' media della terra analisi dei meteoriti per studiare la composizione interna della terra uso delle onde sismiche per conoscere l'interno dei pianeta le superfici di discontinuità (Moho, Gutenberg e Lehmann) la crosta continentale e oceanica - il mantello superiore e inferiore litosfera e astenosfera - il nucleo esterno ed interno la tomografia sismica - il flusso termico e suo andamento nelle diverse strutture della crosta terrestre - l'origine del calore interno della terra i moti convettivi - il gradiente geotermico - il principio dell'isostasia ed equilibrio isostatico il magnetismo terrestre - inversioni del campo magnetico - il magnetismo fossile - il punto di Curie e la magnetizzazione permanente Chi. 6. : a) Acidi e basi: Caratteri qualitativi. La teoria di Arrhenius Acidi forti e deboli. Acidi poliprotici. Basi forti e basi deboli Le reazioni di neutralizzazione la teoria di Brönsted La teoria di Lewis b) II prodotto ionico dell'acqua: Dissociazione ionica dell'acqua. Il pH Calcolo del pH per la soluzione di un acido forte, di una base forte, di un acido debole, di una base debole Gli indicatori. Titolazione acido/base c) L'idrolisi: Le soluzioni acquose di sali. La costante di idrolisi Le soluzioni tampone. Proprietà delle soluzioni tampone Calcolo del pH di una soluzione tampone Importanza delle soluzioni tampone Metodologia Gli alunni dovranno cogliere innanzitutto la materia sotto l'aspetto pluridisciplinare e interdisciplinare. La stessa materia Scienze della Terra la si può vedere come un sistema di discipline scientifiche. Lo studio dovrà insistere sul carattere sistemico della realtà, considerando i diversi elementi di essa in un insieme di relazioni. Gli argomenti verranno posti, quando possibile, in forma problematica. Partendo dall'osservazione di un fenomeno o dalla nascita di un problema si cercherà di formulare ipotesi, che verranno successivamente (se possibile) verificate e di costruire modelli interpretativi del fenomeno stesso. Ogni contenuto viene sviluppato da quanto gli alunni già conoscono, procedendo per via deduttiva-induttiva, talora per via abduttiva (in cui la premessa maggiore è certa, mentre essendo la premessa minore solo probabile, anche la conclusione è solo probabile). Allo scopo si intende utilizzare la seguente metodologia: - lezioni frontali intercalate da discussioni e analisi di problemi; - lavori di gruppo, in relazione ad esercitazioni pratiche o ricerche a tema; - ricerca delle connessioni con altre discipline; - uso del laboratorio di scienze e della strumentazione in dotazione; - uso dell’Aula di Informatica; e le seguenti tecniche didattiche: - lettura e interpretazione del libro di testo, brani, articoli o altro materiale bibliografico; - visione ed interpretazione di film, CD-rom, DVD; 3 - svolgimento di attività pratiche (a casa o in laboratorio) e di ricerche di approfondimento; - costruzione di carte tematiche e di altre rappresentazioni grafiche; - uso di simulazioni e giochi; - uscite sul territorio. strumenti Verifiche e criteri di valutazione Tra i sussidi didattici si utilizzeranno per le diverse discipline: - riviste: Le Scienze, Tuttoscienze, Naturalmente, Scienza e Conoscenza , Unterricht Biologie - audiovisivi VHS; - lavagna luminosa: - software didattico (CD-Rom, DVD); - biblioteca; - laboratorio di Scienze - piattaforma Bioelearning - siti Internet Verranno utilizzate prove oggettive strutturate (verifiche sommative), che mireranno a cogliere, in primo luogo, gli obiettivi di conoscenza e abilità (comprensione, applicazione) e, quando possibile, di competenza. Oltre a ciò si utilizzeranno prove non strutturate, come la stesura di relazioni o rappresentazioni grafiche/cartografiche, commenti a fotografie, interpretazioni di grafici e carte, discussioni generali e di gruppo, giochi di ruolo, ricerche a tema, elaborazione di mappe concettuali, miranti a valutare perlopiù le capacità di analisi, di critica, di elaborazione, di sintesi. Attraverso la somministrazione di “minitest”, da svolgere in un tempo limitato e con poche domande. Tali prove concorrono a determinare il voto orale nelle classi in cui non sia previsto esplicitamente il voto scritto. Eventuali attività di recupero Sportelli settimanali a richiesta Bolzano, 13 ottobre 2016 Il docente Raffaello Cavagna 4