Prima di mettersi alla ricerca del lavoro e mandare i

Premessa:
Prima di mettersi alla ricerca del lavoro e mandare i curricula in giro, bisogna prestare
attenzione alla presentazione del curriculum stesso. In effetti il curriculum e/o la lettera di
presentazione sono la prima immagine di voi, è la vostra prima impressione che si da al
datore di lavoro. Per avere una primissima idea di chi siete voi, o di chi voi avete voluto
essere, il datore di lavoro deve riferirsi solo al pezzo di carta davanti a se, non c’è verso, e
quindi deve essere scritto prestando particolare attenzione.
Il curriculum deve stare su una pagina (o al massimo 2 per chi ha avuto tante
esperienze brevi nel
corso degli anni):
percche ?
Per circa l’80% dei profili ricercati, una pagina di curriculum può bastare. Il datore di lavoro,
spesso per una primissima selezione, davanti a un grand numero di candidati, non ha molto
tempo di leggere tutte e 5 le vostre pagine del curriculum, magari l’informazione che fa
di voi il profilo ideale si trova sulla quarta pagina e invece molti si fermano a sulla
seconda.
È anche chiaro che chi scrive 5 pagine di curriculum fa più speculazione che quello che è il
suo vero profilo, e questo, i datori di lavoro lo sanno benissimo.
Bisogna tenere presente che quando il datore di lavoro è davvero interessato, succede
spesso che viene chiesto un curriculum dettagliato, A questo punto gli si manda un
curriculum più completo essendo sicuri che verrà letto tutto. La prassi di tenere nel
computer sempre 2 versioni di curriculum uno più sintetico (di una pagina al max) e un altro,
copia del primo con ulteriori dettagli.
Non bisogna inserire sul curriculum necessariamente tutte le esperienze:
Se siamo precari, succede spesso di avere più di 10 esperienze lavorative: bene se le 10
esperienze vertono su le tesse competenze, allora ne servirebbero sono 2 o 3 al massimo
scritto sul curriculum; non importa di sapere che la stessa cosa l’avete fatta 10 volte; se
invece le 10 competenze riguardano campi diversi -cosa che succede spessissimo- allora
anche in questo caso ne serve solo 2 o 3 da mettere sul curriculum, questo perché è difficile
che un’offerta di lavori richieda come requisiti le competenze in 10 campi diversi,
Attenti alla impaginazione, contenuto e errori:
È importante che il curriculum abbia il formato del cv Ecopass o Europeo, o roba del genere,
ma attenzione a rimpiazzare i templates con del testo. Molti sono i lavoratori che per
esempio lasciano tranquillamente la dicitura “da-a”, il che normalmente va sostituito per
esempio con “da 1999 – a 2007″ questa è una mancanza che, quando c’è sul curriculum,
viene semplicemente scartato.
E’ meglio inoltre evitare i colori sul curriculum, fantasie (adottare stesso font). Evitare
errori. Non scrivere tutto in maiuscolo etc..
Il CV é infatti il prima dimostrazione che sapete usare Microsoft Word, sembra banale ma e’
così
se invece si ha dei problemi sulla scrittura e l’impaginazione del curriculum seguire questa
guida
Essere fedele e dire esattamente le reali competenze:
Per un’offerta di lavoro come cassiere, se sul curriculum scrivere che sapete il php, HTML5,
VHDL, C/C#, Matlab, e sapete fare il muratore, competenze in ragioneria etc.. allora il datore
di lavoro saprà che probabilmente non è vero che voi abbia te tutte quelle competenze
perché altrimenti non avrete risposto all’annuncio “cercasi cassiere” E queste incongruenze
fannosi che anche se siete in grado di lavorare alle casse, non siete selezionati perché il
datore pensa che non siate seri con voi stessi.
scrivere un curriculum mirato ad una determinata profilo lavorativo.
Sapendo benissimo che può succedere che con la disperazione si mandi il curriculum che
abbiamo per qualsiasi tipo di lavoro, o che mentre scrivo il curriculum, lo lo concepisco il più
generico possibile, non é detto che sia il metodo giusto, quando scriviamo il curriculum, deve
essere sempre mirato ad una mansione precisa o una serie di mansioni simili, un
curriculum “specializzato” per così dire, e’ più attraente, date un immagine di chi e più
sicuro di quello che sa fare. Chiaro che chi ha molte esperienze più o meno lunghe in ambiti
diversi e un pluridisciplinario e sa fare un po di tutto, ma i datori di lavoro purtroppo li
considerano come persone che non hanno dedicato abbastanza tempo per ognuno delle
mansioni per l’approfondimento.